Ja]{|e
08-11-2009, 17:13
LINK (http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/morte-cucchi-2/documento-ospedale/documento-ospedale.html)
L'avvocato della famiglia nega che il giovane morto in ospedale dopo l'arresto
abbia mai scritto sui documenti di non voler informare i parenti sul suo stato di salute
Cucchi, il legale smentisce medici e carcere
"Non ha mai detto 'No' a dare notizie ai familiari"
"La sua indisponibilità all'alimentazione e alla somministrazione di liquidi
era dovuta al fatto che Stefano chiedeva di parlare con il suo difensore di fiducia"
ROMA - "Sul documento originale acquisito dagli inquirenti sull'indisponibilità di Stefano Cucchi ad informare i familiari non c'è scritto nessun 'No'". Ad affermarlo è l'avvocato Fabio Anselmo, difensore della famiglia Cucchi. Nei giorni scorsi, su alcuni organi di stampa, era stato mostrato il documento in cui, sulla disponibilità di Cucchi erano visibili due grandi "No" sia sulla parte sinistra del documento che su quella destra.
"Nella cartella clinica inviata dal Pertini ai pm Barba e Loy - afferma l'avvocato - il documento riguardante l'accettazione o meno da parte di Stefano Cucchi nel comunicare notizie ai suoi familiari è diverso da quello pubblicato dagli organi di stampa. E' diverso addirittura il modulo, pur rimanendo sostanzialmente le stesse domande. Il documento ha soltanto l'intestazione scritta a penna col nome di Stefano Cucchi e la data. Per il resto non è scritto altro (né sì, né no come risposta alle domande, ndr) e non è neppure sottoscritto, senza firma alcuna".
"La sua indisponibilità all'alimentazione e alla somministrazione di liquidi era dovuta al fatto che Stefano chiedeva di parlare con il suo legale di fiducia, con una operatrice della comunità Ceis e con il cognato - ha detto ancora Anselmo - richiesta evidentemente non accordata dal reparto dell'ospedale Pertini dove era ricoverato".
Un altro particolare non definitivamente chiarito riguarda l'affermazione del padre di Stefano Cucchi, Giovanni, secondo cui suo figlio aveva il viso gonfio già nell'aula del Tribunale durante l'udienza di convalida dell'arresto. "Il padre conferma assolutamente di averlo visto già segnato, anche se i segni riscontrati sulle foto del cadavere sembrano più pesanti", continua il legale.
Stefano Cucchi accusò un malore già nella notte tra giovedì 15 e venerdì 16 nella cella di sicurezza della stazione dei carabinieri di Tor Sapienza. Alle 5 fu visitato da un medico chiamato tramite il 118.
(8 novembre 2009)
Quante altre bugie prima che si scoprano le responsabilità di questa morte assurda? :muro:
L'avvocato della famiglia nega che il giovane morto in ospedale dopo l'arresto
abbia mai scritto sui documenti di non voler informare i parenti sul suo stato di salute
Cucchi, il legale smentisce medici e carcere
"Non ha mai detto 'No' a dare notizie ai familiari"
"La sua indisponibilità all'alimentazione e alla somministrazione di liquidi
era dovuta al fatto che Stefano chiedeva di parlare con il suo difensore di fiducia"
ROMA - "Sul documento originale acquisito dagli inquirenti sull'indisponibilità di Stefano Cucchi ad informare i familiari non c'è scritto nessun 'No'". Ad affermarlo è l'avvocato Fabio Anselmo, difensore della famiglia Cucchi. Nei giorni scorsi, su alcuni organi di stampa, era stato mostrato il documento in cui, sulla disponibilità di Cucchi erano visibili due grandi "No" sia sulla parte sinistra del documento che su quella destra.
"Nella cartella clinica inviata dal Pertini ai pm Barba e Loy - afferma l'avvocato - il documento riguardante l'accettazione o meno da parte di Stefano Cucchi nel comunicare notizie ai suoi familiari è diverso da quello pubblicato dagli organi di stampa. E' diverso addirittura il modulo, pur rimanendo sostanzialmente le stesse domande. Il documento ha soltanto l'intestazione scritta a penna col nome di Stefano Cucchi e la data. Per il resto non è scritto altro (né sì, né no come risposta alle domande, ndr) e non è neppure sottoscritto, senza firma alcuna".
"La sua indisponibilità all'alimentazione e alla somministrazione di liquidi era dovuta al fatto che Stefano chiedeva di parlare con il suo legale di fiducia, con una operatrice della comunità Ceis e con il cognato - ha detto ancora Anselmo - richiesta evidentemente non accordata dal reparto dell'ospedale Pertini dove era ricoverato".
Un altro particolare non definitivamente chiarito riguarda l'affermazione del padre di Stefano Cucchi, Giovanni, secondo cui suo figlio aveva il viso gonfio già nell'aula del Tribunale durante l'udienza di convalida dell'arresto. "Il padre conferma assolutamente di averlo visto già segnato, anche se i segni riscontrati sulle foto del cadavere sembrano più pesanti", continua il legale.
Stefano Cucchi accusò un malore già nella notte tra giovedì 15 e venerdì 16 nella cella di sicurezza della stazione dei carabinieri di Tor Sapienza. Alle 5 fu visitato da un medico chiamato tramite il 118.
(8 novembre 2009)
Quante altre bugie prima che si scoprano le responsabilità di questa morte assurda? :muro: