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View Full Version : Servizio delle Iene sulla t.i.a. la tassa sulla tassa che non dovevamo pagare


toms
04-11-2009, 12:33
http://www.youtube.com/watch?v=YbJQnSVVINc

:confused:

brown
04-11-2009, 14:07
paghiamo l iva sulle accise della benzina ..

toms
11-11-2009, 15:14
AMBIENTE
Niente Iva sulla tassa dei rifiuti: 500 milioni da rimborsare ai cittadini

Sono diverse le società di gestione dei rifiuti urbani che hanno annunciato la sospensione dell'Iva sulla Tia, la tariffa di igiene ambientale dichiarata illegittima dalla Consulta. Il Salvagente fa il punto della situazione. In attesa di decisioni chiare da parte del governo


“Dalle prossime bollette sarà sospesa l’applicazione del 10% di Iva”. Sono diverse le società di gestione dei rifiuti urbani che, sulla spinta delle decine di migliaia di richieste di rimborso da parte degli utenti, hanno annunciato di mettersi in regola con quanto stabilito il 24 luglio scorso dalla Corte Costituzionale. Ovvero: sulla Tia, la Tariffa di igiene ambientale, non va applicata l’imposta sul valore aggiunto, perché, come ha riconosciuto la Consulta, nonostante si chiami tariffa la Tia ha una natura tributaria. E dunque non è consentito applicare a una tassa un’altra tassa. Il settimanale il Salvagente ha fatto il punto sulla questione controversa e sulla quale non c'è ancora una decisione del governo.

Rimborsi automatici
Dovrebbe essere, infatti, il ministero dell’Economia a dettare le disposizioni attuative per dare piena applicazione alla sentenza. Le società che gestiscono la nettezza urbana si difendono in quanto “sostituti di imposta”: riscuotono l’Iva ma la girano all’erario centrale. Dall’altra parte gli utenti, sostenuti dalle associazioni dei consumatori, stanno letteralmente inondando le società con le istanze di rimborso. In Parlamento la maggioranza ha già provato, presentando vari emendamenti poi decaduti, a tirare un colpo di spugna alla questione dei rimborsi che, secondo il sottosegretario all’Economia, Daniele Molgora, ammonterebbero a circa mezzo miliardo di euro. Anche se la cifra potrebbe essere molto più alta e attestarsi a 1,3 miliardi di euro. VAI ALLA TABELLA

Nonostante il vuoto legislativo diverse società giocano d’anticipo e infrangono quel muro di No che fino a oggi hanno opposto alle richieste degli utenti. Ad esempio L’Asit, la società di gestione dei rifiuti del comune di Narni, ha già comunicato ai cittadini che nella seconda fattura 2009 “non è stata applicata l’Iva” e in tal senso, in un tavolo avviato con le associazioni dei consumatori, si è espressa anche l’Ato Messina 1. Ancora più netta la posizione espressa dal comune di Genova che "in attesa di chiarimenti governativi" ha deciso di sospendere dalle prossime fatturazioni l’applicazione dell’Iva.

La Hera, la multiutility con sede a Bologna che gestisce il servizio in gran parte del territorio emiliano-romagnolo, viceversa, non ha sospeso l’applicazione dell’Imposta sul valore aggiunto ma “auspica una rapida iniziativa di chiarimento - spiega l'azienda al Salvagente - per superare l’attuale situazione di incertezza a tutela dei clienti stessi e delle nostre attività".

Colpo di spugna
In assenza di una disposizione legislativa la questione dell’Iva sui rifiuti rimane nel limbo. Il Salvagente ha chiesto lumi alla stessa Agenzia delle Entrate senza tuttavia trovare una risposta soddisfacente: “Siamo in attesa di un pronunciamento del legislatore”. E con l’aria che tira nella stessa maggioranza di governo, tra richiesta di rigore da una parte e taglio dell’Irap dall’altra, difficilmente il ministro Tremonti metterà a disposizione le risorse necessarie a coprire gli indennizzi per gli utenti.

“Abbiamo chiesto chiarimenti al ministero dell’Economia, a quello dell’Ambiente e all’Agenzia delle Entrate senza ottenere da luglio a oggi un chiarimento”, spiegano al settimanale da Federambiente, l’associazione di categoria delle società che gestiscono il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. A mettere la parola fine alle speranze di rimborso degli utenti ci ha provato la scorsa settimana la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco. Con un emendamento, poi bocciato in commissione Finanze e Tesoro di Palazzo Madama, la senatrice del Pdl avrebbe voluto cambiare la natura del “prelievo” del 10% da Iva ad addizionale erariale. Di più. Il provvedimento prevedeva anche un vero e proprio colpo di spugna sulla richiesta di risarcimento dell’Iva pagata ma non dovuta. Il testo infatti recitava: “Gli enti gestori non dovranno procedere al rimborso dell’Iva pagata dagli utenti”.

La proposta della Bonfrisco è decaduta non tanto perché non c’era accordo nella maggioranza sul contenuto quanto perché è stata ritenuta incompatibile con il decreto legge in discussione - il 135/09 che recepisce direttive comunitarie in materia di liberalizzazione dei servizi pubblici locali - nel quale l’emendamento era stato presentato.

“È inaccettabile la latitanza del ministero dell’Economia sulla questione - ha detto al Salvagente il senatore Giuliano Barbolini, capogruppo Pd in commissione Finanze e Tesoro. Esiste un pronunciamento della Consulta ed è doveroso che il governo ne prenda atto predisponendo le modalità di rimborso. Anche se credo l’intenzione della maggioranza vada in tutt’altra direzione”. Il Pd ha presentato in Senato degli emendamenti in Finanziaria che prevedevano un indennizzo per gli utenti sotto forma di credito di imposta. Ma in commissione sono stati bocciati.

Il servizio completo, le istruzioni e le condizioni per ottenere il rimborso dell'Iva sulla tassa rifiuti sul numero 45 del Salvagente in edicola da giovedì 12 novembre
(10 Novembre 2009)

http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/2009/11/10/niente-iva-sulla-tassa-dei-rifiuti-500-milioni-da-rimborsare-ai-cittadini/