Mailandre
03-11-2009, 14:23
Il Pdl in Sicilia è ufficialmente diviso in due.
Nasce il gruppo di Miccichè.
Miccichè torna all’Ars, dove qualche anno fa era presidente, e spacca ufficialmente il Pdl siciliano. Il “bimbo è nato”, e a Palazzo dei Normanni c’è anche chi fa il brindisi. Così fa ufficialmente i suoi primi passi il Pdl Sicilia, presentato all’Assemblea regionale siciliana da Gianfranco Miccichè, Dore Misuraca e Pippo Scalia, nel corso di una conferenza stampa.
Il nuovo gruppo parlamentare è formato da quindici deputati regionali, tre sono assessori. Si tratta degli ex aeninni Scilla, Incardona, Aricò, Gentile, Correnti e Marrocco, i miccicheiani Greco, Mineo, Adamo, Cimino e Bufardeci, i catanesi Cristaudo e Nicotra e due in quota Misuraca, Scammacca e Marinese. Alla presentazione sciamano decine di esponenti del Pdl, ci sono anche gli assessori regionali e deputati nazionali, Strano, Lo Presti, Fallica. Praticamente metà dei berluscones di Sicilia.
Il peccato originale del Pdl Sicilia, per Miccichè e i suoi, è quello di avere tradito Lombardo fin dall’inizio della legislatura. “Un anno fa a me Lombardo non stava bene, adesso sì. Il Pdl un anno fa ha voluto fortemente Lombardo, Berlusconi ha benedetto la sua candidatura, da allora i lealisti sono andati contro il presidente della Regione e così facendo anche contro Berlusconi.
PDL: MATTEOLI, INACCETTABILI APPENDICI REGIONALI CON STESSO NOME
3 nov. - (Adnkronos) - L'annunciata nascita del Pdl Sicilia ''e' un caso isolato in una regione che comunque ha delle sue particolarita' sotto il profilo politico e storico. Non parlerei di tensioni, ma di disagio si': non si puo' accettare di avere appendici regionali con lo stesso nome''.
Sicilia, il Pdl si spacca. Miccichè sfida Schifani
Non sarà il partito del Sud, progetto rincorso e poi abbandonato dopo i colloqui con il premier Silvio Berlusconi, ma sicuramente lo strappo di Miccichè, che in Sicilia ha fondato Forza Italia assieme a Marcello Dell’Utri, rappresenta un duro colpo per il partito.
Dietro si sè, l’ex ministro ha parlamentari nazionali e regionali, ex An vicini a Gianfranco Fini e centinaia di amministratori locali che lo stanno seguendo nell’operazione che ricorda, nella sua virulenza, quella che qualche anno fa portò Leoluca Orlando a rompere con i dirigenti della Dc. Il Pdl Sicilia, sostenitore del governo di Raffaele Lombardo (Mpa), potrà contare su 16 deputati su 90, mentre i cosiddetti lealisti del Pdl sono 17.
A nulla è valso l’ultimo richiamo del coordinamento nazionale del partito che con una nota ha invitato «i promotori del Pdl Sicilia a soprassedere dall’iniziativa, poichè simbolo e nome relativi al Popolo della Libertà sono nell’esclusiva disponibilità del partito e la costituzione di un gruppo ‘Pdl’ può essere autorizzata solo dal partito stesso». I tre coordinatori - Ignazio La Russa, Sandro Bondi e Denis Verdini - convocheranno «quanto prima a Roma gli esponenti politici che intendono dar vita a questa iniziativa per trovare una soluzione che risolva ogni controversia».
COESI ,..SI SI ....COESI!!! :D
Nasce il gruppo di Miccichè.
Miccichè torna all’Ars, dove qualche anno fa era presidente, e spacca ufficialmente il Pdl siciliano. Il “bimbo è nato”, e a Palazzo dei Normanni c’è anche chi fa il brindisi. Così fa ufficialmente i suoi primi passi il Pdl Sicilia, presentato all’Assemblea regionale siciliana da Gianfranco Miccichè, Dore Misuraca e Pippo Scalia, nel corso di una conferenza stampa.
Il nuovo gruppo parlamentare è formato da quindici deputati regionali, tre sono assessori. Si tratta degli ex aeninni Scilla, Incardona, Aricò, Gentile, Correnti e Marrocco, i miccicheiani Greco, Mineo, Adamo, Cimino e Bufardeci, i catanesi Cristaudo e Nicotra e due in quota Misuraca, Scammacca e Marinese. Alla presentazione sciamano decine di esponenti del Pdl, ci sono anche gli assessori regionali e deputati nazionali, Strano, Lo Presti, Fallica. Praticamente metà dei berluscones di Sicilia.
Il peccato originale del Pdl Sicilia, per Miccichè e i suoi, è quello di avere tradito Lombardo fin dall’inizio della legislatura. “Un anno fa a me Lombardo non stava bene, adesso sì. Il Pdl un anno fa ha voluto fortemente Lombardo, Berlusconi ha benedetto la sua candidatura, da allora i lealisti sono andati contro il presidente della Regione e così facendo anche contro Berlusconi.
PDL: MATTEOLI, INACCETTABILI APPENDICI REGIONALI CON STESSO NOME
3 nov. - (Adnkronos) - L'annunciata nascita del Pdl Sicilia ''e' un caso isolato in una regione che comunque ha delle sue particolarita' sotto il profilo politico e storico. Non parlerei di tensioni, ma di disagio si': non si puo' accettare di avere appendici regionali con lo stesso nome''.
Sicilia, il Pdl si spacca. Miccichè sfida Schifani
Non sarà il partito del Sud, progetto rincorso e poi abbandonato dopo i colloqui con il premier Silvio Berlusconi, ma sicuramente lo strappo di Miccichè, che in Sicilia ha fondato Forza Italia assieme a Marcello Dell’Utri, rappresenta un duro colpo per il partito.
Dietro si sè, l’ex ministro ha parlamentari nazionali e regionali, ex An vicini a Gianfranco Fini e centinaia di amministratori locali che lo stanno seguendo nell’operazione che ricorda, nella sua virulenza, quella che qualche anno fa portò Leoluca Orlando a rompere con i dirigenti della Dc. Il Pdl Sicilia, sostenitore del governo di Raffaele Lombardo (Mpa), potrà contare su 16 deputati su 90, mentre i cosiddetti lealisti del Pdl sono 17.
A nulla è valso l’ultimo richiamo del coordinamento nazionale del partito che con una nota ha invitato «i promotori del Pdl Sicilia a soprassedere dall’iniziativa, poichè simbolo e nome relativi al Popolo della Libertà sono nell’esclusiva disponibilità del partito e la costituzione di un gruppo ‘Pdl’ può essere autorizzata solo dal partito stesso». I tre coordinatori - Ignazio La Russa, Sandro Bondi e Denis Verdini - convocheranno «quanto prima a Roma gli esponenti politici che intendono dar vita a questa iniziativa per trovare una soluzione che risolva ogni controversia».
COESI ,..SI SI ....COESI!!! :D