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31-10-2009, 21:47
Processo Mills, B. torna imputato mafia, adesso Dell'Utri trema
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31 ottobre 2009
Corruzione, udienza a Milano il 27 novembre. Novità a Palermo.
di Giuseppe Lo Bianco
Bocciato il lodo Alfano, a Milano il Tribunale fissa per il 27 novembre il processo a Silvio Berlusconi, accusato di avere corrotto l'avvocato inglese David Mills, condannato a 4 anni e 6 mesi proprio per corruzione. A Palermo la Corte di Appello ritiene ''rilevanti'' le parole del pentito Gaspare Spatuzza, che ha accusato il premier di essere il terminale della trattativa tra Stato e mafia nella stagione delle stragi del '93 e ammette in aula la testimonianza del collaboratore di giustizia. Sull'asse Milano-Palermo arrivano due notizie destinate a togliere il sonno al premier e ai suoi legali, preannunciando un autunno assai caldo per Berlusconi, chiamato di nuovo nelle aule giudiziarie per spiegare e difendersi.
Nel capoluogo lombardo i magistrati bruciano i tempi dopo la pronuncia della Consulta che bocciando il lodo Alfano ha acceso il semaforo verde per il dibattimento che dovrà verificare l'accusa al presidente del Consiglio. E sono proprio i tempi a non lasciare tranquilli i legali del premier: la sua prescrizione dovrebbe arrivare intorno all’estate 2011 ma se tutto resta come ora e Mills venisse condannato definitivamente, la sua sentenza diverrebbe una prova difficile da ignorare nel processo Berlusconi perché di fatto accerterebbe che se c’è un corrotto c’è anche un corruttore.
Invece a Palermo, dopo avere respinto l'audizione di Massimo Ciancimino, il figlio dell'ex sindaco mafioso, per il contenuto contraddittorio delle sue rivelazioni, la corte di appello ha ammesso la testimonianza di Gaspare Spatuzza, il killer pentito di Brancaccio, braccio destro dei boss stragisti Filippo e Giuseppe Graviano che in alcuni interrogatori ha sostenuto che i referenti politici della trattativa nel periodo delle stragi del '93 erano Berlusconi e Dell'Utri, quest'ultimo condannato in primo grado a 9 anni per concorso in associazione mafiosa.
E c'è attesa a Palermo per le nuove rivelazioni che puntano ''in alto'', chiamando in causa direttamente il premier come interlocutore di quella fase della trattativa con Cosa Nostra: non è escluso che la corte, dopo avere ascoltato le parole di Spatuzza, citato dal pm Nino Gatto, possa disporre nuovi accertamenti, tra cui un nuovo interrogatorio di Berlusconi a palazzo Chigi sui suoi presunti rapporti con la mafia. Esperienza non nuova per il premier che venne interrogato sei anni fa, sempre a palazzo Chigi, dal Tribunale presieduto dal giudice Leonardo Guarnotta in trasferta a Roma: in quella occasione si avvalse della facoltà di non rispondere consigliato dai suoi legali. ''Avevamo messo nel conto questa decisione - ha detto ieri l'avvocato Giuseppe Di Peri, legale del senatore - anche se per noi le dichiarazioni di Spatuzza sono assolutamente non provate".
Adesso la corte deciderà il prossimo 6 novembre data e luogo dell'interrogatorio di Spatuzza, dopo avere acquisito e depositato anche i verbali che il collaboratore ha reso alla magistratura di Caltanissetta. I giudici, infine, decideranno solo dopo avere sentito il pentito se citare sul banco dei testimoni, come sollecitato dal pm, i tre capi mafia Giuseppe e Filippo Graviano e Cosimo Lo Nigro, testimoni, secondo Spatuzza, dei colloqui nei quali egli avrebbe appreso del ruolo di Berlusconi e di Dell'Utri. Sono due, infatti, gli incontri a cui avrebbe partecipato anche Lo Nigro, nei quali, prima con Giuseppe e poi con il fratello Filippo, Spatuzza apprese che tra Cosa nostra e lo Stato era in corso una trattativa, che sarebbe durata fino al 2004, e che i referenti politici dei boss erano proprio Dell'Utri e Berlusconi.
da Il Fatto Quotidiano n°34 del 31 ottobre 2009
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578
Mafia, i giudici ascolteranno il pentito
Spatuzza. Legali Dell'Utri: è inaffidabile
Il processo è stato rinviato al 6 novembre
ROMA (30 ottobre) - Secondo il pentito Gaspare Spatuzza i referenti politici della mafia dopo le stragi del '92 sarebbero stati Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri.
Dichiarazioni, queste, «inaffidabili» secondo l'avvocato Antonino Mormino, uno dei legali del senatore Marcello Dell'Utri sotto processo a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa, dopo la condanna in primo grado a nove anni di carcere.
La difesa, quindi, si oppone all'audizione del neo pentito Gaspare Spatuzza. Quest'ultimo ha parlato anche della presunta trattativa tra Stato e Cosa nostra. Secondo l'avvocato Mormino l'interrogatorio fatto a Spatuzza, è «il riepilogo di quattro interrogatori resi precedentemente, di cui due alla Procura di Palermo e due alla Procura di Caltanisetta. Ma questi interrogatori, sono proposti “in forma riassuntiva”. Così quando si parla, ad esempio della trattativa, se si fa un raffronto con le trascrizioni integrali ci sono delle differenze sostanziali. Sia per quanto riguarda le indicazioni generiche nella trattativa dal '92 al '94, sia in quella che si riferisce al 2003-2004, quando
Spatuzza parla di confidenze fattegli da Filippo Graviano che aveva incontrato Totò Riina parlando della dissociazione. Sono gli interroganti a definirla “trattativa” mentre Spatuzza dice che sono solo deduzioni». Il legale di Dell'Utri accusa di “vizio sostanziale nella rappresentazione delle circostanze” e conclude dicendo che c'è una questione di contraddittorietà sull'attendibilità di Spatuzza.
Nonostante l'opposizione della difesa di Dell'Utri, i giudici della Corte d'appello hanno deciso che Spatuzza deporrà al processo d'appello. Secondo i magistrati, infatti, l'esame del collaboratore è rilevante e assolutamente necessario ai fini del verdetto. I legali del senatore del Pdl si sono opposti alla riapertura dell'istruttoria e alla sospensione della discussione.
La Corte ha disposto che il procuratore generale depositi le dichiarazioni rese da Spatuzza su Dell'Utri non solo ai magistrati di Palermo, ma anche a quelli di Caltanissetta.
Era stata la difesa dell'imputato a chiedere che, qualora i giudici avessero deciso di sospendere la discussione del processo e chiamare a deporre Spatuzza, l'esame non si fosse limitato alle sole dichiarazione rese alla Dda del capoluogo, ma anche a quelle fornite ai magistrati nisseni e fiorentini. In relazione ai verbali della Dda di Firenze, però, la Corte si è riservata la decisione di chiederne il deposito in quanto «al momento i contenuti noti sono vaghi e non è possibile stabilirne la rilevanza».
I giudici decideranno, solo dopo avere sentito il pentito, se citare sul banco dei testimoni, i tre capi mafia Giuseppe e Filippo Graviano e Cosimo Lo Nigro. Il processo è stato rinviato al 6 novembre, data in cui verrà stabilito il calendario delle audizioni di Spatuzza.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=78641&sez=HOME_INITALIA
Oggi possiamo dire che il lodo Alfano ha evitato che il presidente del consiglio fosse condannato in primo ed in secondo grado per corruzione. Ok va tutto bene, lui non si dimetterà mai...
:stordita:
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31 ottobre 2009
Corruzione, udienza a Milano il 27 novembre. Novità a Palermo.
di Giuseppe Lo Bianco
Bocciato il lodo Alfano, a Milano il Tribunale fissa per il 27 novembre il processo a Silvio Berlusconi, accusato di avere corrotto l'avvocato inglese David Mills, condannato a 4 anni e 6 mesi proprio per corruzione. A Palermo la Corte di Appello ritiene ''rilevanti'' le parole del pentito Gaspare Spatuzza, che ha accusato il premier di essere il terminale della trattativa tra Stato e mafia nella stagione delle stragi del '93 e ammette in aula la testimonianza del collaboratore di giustizia. Sull'asse Milano-Palermo arrivano due notizie destinate a togliere il sonno al premier e ai suoi legali, preannunciando un autunno assai caldo per Berlusconi, chiamato di nuovo nelle aule giudiziarie per spiegare e difendersi.
Nel capoluogo lombardo i magistrati bruciano i tempi dopo la pronuncia della Consulta che bocciando il lodo Alfano ha acceso il semaforo verde per il dibattimento che dovrà verificare l'accusa al presidente del Consiglio. E sono proprio i tempi a non lasciare tranquilli i legali del premier: la sua prescrizione dovrebbe arrivare intorno all’estate 2011 ma se tutto resta come ora e Mills venisse condannato definitivamente, la sua sentenza diverrebbe una prova difficile da ignorare nel processo Berlusconi perché di fatto accerterebbe che se c’è un corrotto c’è anche un corruttore.
Invece a Palermo, dopo avere respinto l'audizione di Massimo Ciancimino, il figlio dell'ex sindaco mafioso, per il contenuto contraddittorio delle sue rivelazioni, la corte di appello ha ammesso la testimonianza di Gaspare Spatuzza, il killer pentito di Brancaccio, braccio destro dei boss stragisti Filippo e Giuseppe Graviano che in alcuni interrogatori ha sostenuto che i referenti politici della trattativa nel periodo delle stragi del '93 erano Berlusconi e Dell'Utri, quest'ultimo condannato in primo grado a 9 anni per concorso in associazione mafiosa.
E c'è attesa a Palermo per le nuove rivelazioni che puntano ''in alto'', chiamando in causa direttamente il premier come interlocutore di quella fase della trattativa con Cosa Nostra: non è escluso che la corte, dopo avere ascoltato le parole di Spatuzza, citato dal pm Nino Gatto, possa disporre nuovi accertamenti, tra cui un nuovo interrogatorio di Berlusconi a palazzo Chigi sui suoi presunti rapporti con la mafia. Esperienza non nuova per il premier che venne interrogato sei anni fa, sempre a palazzo Chigi, dal Tribunale presieduto dal giudice Leonardo Guarnotta in trasferta a Roma: in quella occasione si avvalse della facoltà di non rispondere consigliato dai suoi legali. ''Avevamo messo nel conto questa decisione - ha detto ieri l'avvocato Giuseppe Di Peri, legale del senatore - anche se per noi le dichiarazioni di Spatuzza sono assolutamente non provate".
Adesso la corte deciderà il prossimo 6 novembre data e luogo dell'interrogatorio di Spatuzza, dopo avere acquisito e depositato anche i verbali che il collaboratore ha reso alla magistratura di Caltanissetta. I giudici, infine, decideranno solo dopo avere sentito il pentito se citare sul banco dei testimoni, come sollecitato dal pm, i tre capi mafia Giuseppe e Filippo Graviano e Cosimo Lo Nigro, testimoni, secondo Spatuzza, dei colloqui nei quali egli avrebbe appreso del ruolo di Berlusconi e di Dell'Utri. Sono due, infatti, gli incontri a cui avrebbe partecipato anche Lo Nigro, nei quali, prima con Giuseppe e poi con il fratello Filippo, Spatuzza apprese che tra Cosa nostra e lo Stato era in corso una trattativa, che sarebbe durata fino al 2004, e che i referenti politici dei boss erano proprio Dell'Utri e Berlusconi.
da Il Fatto Quotidiano n°34 del 31 ottobre 2009
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578
Mafia, i giudici ascolteranno il pentito
Spatuzza. Legali Dell'Utri: è inaffidabile
Il processo è stato rinviato al 6 novembre
ROMA (30 ottobre) - Secondo il pentito Gaspare Spatuzza i referenti politici della mafia dopo le stragi del '92 sarebbero stati Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri.
Dichiarazioni, queste, «inaffidabili» secondo l'avvocato Antonino Mormino, uno dei legali del senatore Marcello Dell'Utri sotto processo a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa, dopo la condanna in primo grado a nove anni di carcere.
La difesa, quindi, si oppone all'audizione del neo pentito Gaspare Spatuzza. Quest'ultimo ha parlato anche della presunta trattativa tra Stato e Cosa nostra. Secondo l'avvocato Mormino l'interrogatorio fatto a Spatuzza, è «il riepilogo di quattro interrogatori resi precedentemente, di cui due alla Procura di Palermo e due alla Procura di Caltanisetta. Ma questi interrogatori, sono proposti “in forma riassuntiva”. Così quando si parla, ad esempio della trattativa, se si fa un raffronto con le trascrizioni integrali ci sono delle differenze sostanziali. Sia per quanto riguarda le indicazioni generiche nella trattativa dal '92 al '94, sia in quella che si riferisce al 2003-2004, quando
Spatuzza parla di confidenze fattegli da Filippo Graviano che aveva incontrato Totò Riina parlando della dissociazione. Sono gli interroganti a definirla “trattativa” mentre Spatuzza dice che sono solo deduzioni». Il legale di Dell'Utri accusa di “vizio sostanziale nella rappresentazione delle circostanze” e conclude dicendo che c'è una questione di contraddittorietà sull'attendibilità di Spatuzza.
Nonostante l'opposizione della difesa di Dell'Utri, i giudici della Corte d'appello hanno deciso che Spatuzza deporrà al processo d'appello. Secondo i magistrati, infatti, l'esame del collaboratore è rilevante e assolutamente necessario ai fini del verdetto. I legali del senatore del Pdl si sono opposti alla riapertura dell'istruttoria e alla sospensione della discussione.
La Corte ha disposto che il procuratore generale depositi le dichiarazioni rese da Spatuzza su Dell'Utri non solo ai magistrati di Palermo, ma anche a quelli di Caltanissetta.
Era stata la difesa dell'imputato a chiedere che, qualora i giudici avessero deciso di sospendere la discussione del processo e chiamare a deporre Spatuzza, l'esame non si fosse limitato alle sole dichiarazione rese alla Dda del capoluogo, ma anche a quelle fornite ai magistrati nisseni e fiorentini. In relazione ai verbali della Dda di Firenze, però, la Corte si è riservata la decisione di chiederne il deposito in quanto «al momento i contenuti noti sono vaghi e non è possibile stabilirne la rilevanza».
I giudici decideranno, solo dopo avere sentito il pentito, se citare sul banco dei testimoni, i tre capi mafia Giuseppe e Filippo Graviano e Cosimo Lo Nigro. Il processo è stato rinviato al 6 novembre, data in cui verrà stabilito il calendario delle audizioni di Spatuzza.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=78641&sez=HOME_INITALIA
Oggi possiamo dire che il lodo Alfano ha evitato che il presidente del consiglio fosse condannato in primo ed in secondo grado per corruzione. Ok va tutto bene, lui non si dimetterà mai...
:stordita: