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View Full Version : Nave dei veleni: è una nave del 1917


daniele.messina
29-10-2009, 19:36
Nave veleni: e' una nave del 1917
Grasso: niente contaminazioni radioattive, il caso e' chiuso

29 ottobre, 18:59

(ANSA)- ROMA, 29 OTT - Il relitto trovato in mare non e' la nave dei veleni: e' una nave passeggeri, la Catania, affondata nel '17. Cosi' il ministro dell'Ambiente. Il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso aggiunge che sono escluse contaminazioni radioattive fino a 300 m di profondita' e per un raggio di 7 km.'Il caso del relitto di Cetraro e' chiuso ma quello dell'inquinamento, in generale, della Calabria e' sempre aperto' aggiunge Grasso nella conferenza stampa con la Prestigiacomo a Roma nella sede della Dna.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2009/10/29/visualizza_new.html_992243342.html

Nave dei veleni: "Non c'è radioattività, il caso di Cetraro è chiuso"
"Il relitto sul fondale è una nave passeggeri"

29 ottobre, 20:33



ROMA - La nave sul fondale di Cetraro, in provincia di Cosenza, non è la "nave dei veleni" che si cercava in seguito alle dichiarazioni del pentito Francesco Fonti ma una nave passeggeri, la Catania, affondata durante le prima guerra mondiale, nel 1917. E' quanto annunciato dal ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo in conferenza stampa con il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, dopo le analisi compiute dalla Mare Oceano, la nave inviata dal ministero.

Fino a 300 metri di profondità e per un raggio di 7 chilometri sono da "escludere tracce di radioattività", ha detto Grasso. Secondo il procuratore si possono dare "le prime rassicurazioni". Il caso di Cetraro è "chiuso ma quello dell'inquinamento, in generale, della Calabria è sempre aperto", ha aggiunto Grasso. Si procedera' con altre indagini, anche a terra, hanno assicurato Grasso e Prestigiacomo. Il sindaco di Cetraro ha accolto con soddisfazione la notizia. "Adesso - ha chiesto - bisogna rimuovere il relitto".

Adesso, a detta delle procure calabresi di Catanzaro e Reggio, il pentito Francesco Fonti "non è attendibile" e non solo perché la nave non è la Cunsky ma anche perché tutte e tre le navi che avrebbe contribuito ad affondare "hanno continuato a navigare anche dopo il '92'', anno al quale risalirebbero gli affondamenti, secondo i registri portuali.

Interviene anche il legale del pentito. "Mi continuo a domandare però cosa ci facessero dei fusti di quel genere su una nave passeggeri e se quel tipo di contenitore rafforzato esistesse nel 1917", ha detto all'ANSA l'avvocato Claudia Conidi. "Mi domando ancora - ha aggiunto - cosa ci facessero a 400 metri di profondità, nel punto della stessa nave, i residui di metalli pesanti che fecero sì che fosse vietata la pesca con ordinanza della capitaneria di porto. Mi domando, infine, perché tanto tempo per individuare questa 'Catania' se la stessa era già segnalata".

Il procuratore Grasso ha sottolineato che finora "si è certamente causata una vittima: l'area di Cetraro e la Calabria. Perché gli operatori turistici guardano con timore alla prossima stagione, perché la popolazione si sente in pericolo per la salute, perché i pescatori hanno smesso di pescare".

"Vicende come queste vanno seguite con più prudenza e responsabilità", ha detto Prestigiacomo. "Amministratori e sindaci avrebbero dovuto agire con più cautela", ha aggiunto.

E' intervenuto anche il viceprocuratore di Catanzaro Giuseppe Borrelli, aggiungendo che la stiva della nave è vuota. Riferendosi alle notizie circolate sulle dichiarazioni del pentito, il magistrato ha chiarito che "in nessuna circostanza Fonti ha detto che i rifiuti siano stati seppelliti nel greto del fiume Oliva".

"Cunsky o no le indagini devono andare avanti", afferma il responsabile ambiente del Pdci, Claudio Saroufim. "In quella zona - aggiunge - c'é una collina di rifiuti che si presume pericolosa, c'é un aumento dei tumori sulla costa sui quali sta indagando la Procura di Paola, ci sono le testimonianze di cittadini relative su misteriosi fusti lungo il fiume Oliva".

"L'esito delle indagini sul delitto di Cetraro non può oscurare la ricerca della verità sulle navi dei veleni", afferma il presidente onorario del Wwf Italia Fulco Pratesi. "La buona notizia - aggiunge - darà senz'altro una pausa di sollievo ai cittadini della costa calabrese ma non bisogna comunque dimenticare che la rilevanza e la gravità dei traffici internazionali illeciti di rifiuti pericolosi e radioattivi, connessi anche al traffico d'armi, hanno riscontri ufficiali dalla metà degli anni '90. Inoltre dal 2004 e' emerso chiaramente che queste attività criminali sono state tollerate se non favorite da apparati dello Stato, che hanno dato mano libera a industriali e armatori per trasformare ampie zone del nostro mare e delle nostre aree costiere, in discariche di veleni tossici e cancerogeni".

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2009/10/29/visualizza_new.html_992241361.html

ConteZero
29-10-2009, 19:51
Se lo dice la Prestigiacomo (quella che si occupa dell'ambiente ma ha una fabbrica di composti chimici & co) ci sarà da crederle :O

marchigiano
29-10-2009, 22:46
e invece se lo dice un "pentito" mafioso è vero sicuramente :rolleyes: avete rotto i maroni tutta l'estate con sta storia, repubblichina & co. spesi un pacco di soldi per le indagini e analisi, inventato fantomatiche statistiche di morti vari sulla costa... :rolleyes:

dai vi è rimasto il papello... :D quello è vero sicuramente, e berlusconi finirà in galera :read:

ah... un solo reply vedo... :sofico: ora tira marrazzo

ConteZero
29-10-2009, 22:49
e invece se lo dice un "pentito" mafioso è vero sicuramente :rolleyes: avete rotto i maroni tutta l'estate con sta storia, repubblichina & co. spesi un pacco di soldi per le indagini e analisi, inventato fantomatiche statistiche di morti vari sulla costa... :rolleyes:

dai vi è rimasto il papello... :D quello è vero sicuramente, e berlusconi finirà in galera :read:

ah... un solo reply vedo... :sofico: ora tira marrazzo

Infatti la mafia non esiste.
Prova é nel fatto che a parlarne sono quasi esclusivamente i pentiti.

Al prossimo giro le soffiate sullo spaccio di cocaina le reputiamo accettabili solo se vengono fatte dalle monache di clausura.

sander4
29-10-2009, 22:51
Se è stato accertato che non è radioattiva come si pensava meglio così, sta di fatto che bisognava controllare perchè la mafia non è nuova a sversare rifiuti (magari sotterrandoli, ma comunque "facendoli sparire") illegalmente.

wingman87
29-10-2009, 22:58
Speriamo sia vero

daniele.messina
29-10-2009, 23:01
Qua ci vuole Tremonti/Guzzanti: "voi fate il tifo per la nave radioattiva".

WilliamBlake
29-10-2009, 23:03
e invece se lo dice un "pentito" mafioso è vero sicuramente :rolleyes: avete rotto i maroni tutta l'estate con sta storia, repubblichina & co. spesi un pacco di soldi per le indagini e analisi, inventato fantomatiche statistiche di morti vari sulla costa... :rolleyes:

dai vi è rimasto il papello... :D quello è vero sicuramente, e berlusconi finirà in galera :read:

ah... un solo reply vedo... :sofico: ora tira marrazzo

Giusto...salta fuori una storia del genre...perchè mai controllare ?!?! :mad: :muro: :muro: :muro:

Poi se si scopre che non era vero tanto meglio per tutti !!!
Ma se ci fosse anche lo 0,001% di possibilità che sia vero...beh sono soldi sicuramente ben spesi !!! Molto meglio spenderli così che a far volar gran puttanoni coi voli di stato per allietare le serate del tuo presidente...

KiBuB
30-10-2009, 04:06
ma non avevano detto che la nave era piena di strani fusti? mica esistono solo le radiazioni.
O era un altra nave?

Steinoff
30-10-2009, 05:47
e invece se lo dice un "pentito" mafioso è vero sicuramente :rolleyes: avete rotto i maroni tutta l'estate con sta storia, repubblichina & co. spesi un pacco di soldi per le indagini e analisi, inventato fantomatiche statistiche di morti vari sulla costa... :rolleyes:

dai vi è rimasto il papello... :D quello è vero sicuramente, e berlusconi finirà in galera :read:

ah... un solo reply vedo... :sofico: ora tira marrazzo

Sinceramente non comprendo il tuo post, come se tu mangiassi pesce proveniente dalla Luna, bevessi acqua di Marte o vivessi su un'altra galassia.
Una nave e' un relitto del 1917. Bene, meno male nel senso di un male in meno.
Ma restano gli altri. :muro:
Quella dei fusti e' sempre li', cosi' come la probabilita' insinuata dal pentito che ce ne siano altre ancora e comunque in compagnia di tutto quel che e' stato gia' sversato o interrato lungo la costa, provato da tassi di radioattivita' ben piu' alti della norma e proveniente da chi sa cosa smaltito disinvoltamente attraverso la mafia da azienducce poco propense alla legalita'.
C'e' comunque davvero poco da stare allegri. :doh:

LUVІ
30-10-2009, 06:25
Faico!
Scheletri intatti in acqua da quasi 100 anni! :eek:

http://ilquotidianodellacalabria.ilsole24ore.com/immagini/hi-res/nave-veleni-sottacqua_6.jpg

Ma quello che è più incredibili è come, una notizia del genere, venga postata perchè ritenuta "governativa" :asd: :asd: :asd: :asd: ... "E FORZA MAFIAAAAAAA CHE SIAMO TANTISSIMIIII" :rolleyes:

Steinoff
30-10-2009, 07:30
Faico!
Scheletri intatti in acqua da quasi 100 anni! :eek:

http://ilquotidianodellacalabria.ilsole24ore.com/immagini/hi-res/nave-veleni-sottacqua_6.jpg

Ma quello che è più incredibili è come, una notizia del genere, venga postata perchè ritenuta "governativa" :asd: :asd: :asd: :asd: ... "E FORZA MAFIAAAAAAA CHE SIAMO TANTISSIMIIII" :rolleyes:

Circa i dubbi sulle affermazioni ufficiali (tratte da un articolo di La Repubblica (http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/cronaca/nave-veleni/nave-passeggeri/nave-passeggeri.html))

Le immagini. Le foto e i brevi segmenti di filmato mostrate ieri durante una conferenza stampa alla Direzione Nazionale Antimafia, non sono sembrate chiarissime, oltre che assai simili a quelle diffuse durante le prime rilevazioni sulla nave affondata, effettuate il 12 settembre scorso, su disposizione della Procura di Paola.

Non si legge il nome della nave ("Catania"), anche perché delle cime, che sono sembrate nuovissime, coprono il punto dove sarebbe stato possibile leggerlo. Non solo: non c'è più traccia dei bidoni, si vede solo una "manica a vento" adagiata sul fondo che, alla lontana, somiglia ad un fusto.

Il pentito racconta frottole?. In altre parole: il fatto che quella nave a largo di Cetraro non sia la Cunsky, mette o no in ombra le confessioni di Francesco Fonti? Claudia Conidi, il legale di Francesco Fonti, ricorda che il suo assistito ha detto di aver affondato navi, non dei nomi. "E poi: quella nave a largo di Cetraro non si sapeva che fosse lì. Eppure, dopo le rivelazioni di Fonti, guarda caso, una nave proprio lì è stata trovata".

Il verbale di Catanzaro. La dottoressa Conidi ha anche ricordato che nell'unico verbale giudiziario scritto a Catanzaro davanti al dottor Luberto, Francesco Fonti non fece nessun nome di navi. Disse anche che quando andava ad affondare navi, non andava tanto a guardare il nome, né i libri di bordo: metteva la dinamite e se ne andava di corsa.

Il memoriale. Solo nel memoriale inviato al dottor Macrì della Direzione Nazionale Antimafia, quei nomi vennero fuori. Su quelle pagine ricordò di averli sentiti pronunciare dai boss che gli avevano dato l'ordine di affondarle. "Anzi - ha aggiunto la dottoressa Conidi - a me oggi viene il sospetto che i mandanti di Fonti facessero quei nomi un po' a caso, per rendere ancora più torbida e confusa l'operazione".

Gli interessi del collaboratore. In definitiva, Francesco Fonti, che ha già contribuito a mettere in galera centinaia di boss e affiliati della 'ndrangheta, che interesse avrebbe avuto a dire una cosa per un'altra? Fonti, con le sue dichiarazioni, ha disegnato solo un piccolo particolare di un quadro, che rappresenta l'intreccio criminale che gestisce lo smaltimento dei rifiuti tossici e radioattivi in tutto il mondo.

Un quadro che, se guardato dall'alto, mostra vicende opache e terribili, come quella che portò alla morte Ilaria Alpi e Miran Hrovatin il 20 marzo del 1994 a Mogadiscio.

stemanca
30-10-2009, 08:09
Al di là della dietrologia che si potrebbe fare sulle notizie diffuse dalle fonti ufficiali, potrebbe semplicemente essere un errore sulla posizione indicata del relitto, e in ogni caso mi pare che si sia parlato di una 30ina di navi che avrebbero subito l'affondamento volontario cariche di rifiuti tossici, quindi imho motivi di preoccupazione ce ne sono eccome.

Restano dei dati oggettivi sull'incidenza dei tumori, oltre al fatto che vi sono evidenze di comportamenti delle mafie tesi allo smaltimento a dir poco "irregolare" dei rifiuti, che giustificano abbondantemente qualsiasi insistenza nelle indagini.

STE

dave4mame
30-10-2009, 08:12
Infatti la mafia non esiste.
Prova é nel fatto che a parlarne sono quasi esclusivamente i pentiti.

Al prossimo giro le soffiate sullo spaccio di cocaina le reputiamo accettabili solo se vengono fatte dalle monache di clausura.


fai un favore a tutti, te stesso per primo.
non renderti ridicolo, cercando di sviare.
fino a successiva prova contraria sta cazzo di nave non è una nave una bomba chimica, punto.

Steinoff
30-10-2009, 09:31
fai un favore a tutti, te stesso per primo.
non renderti ridicolo, cercando di sviare.
fino a successiva prova contraria sta cazzo di nave non è una nave una bomba chimica, punto.

Questa, se e' davvero del 1917, no.
Ma il problema non e' stabilire la paternita' dell'affondamento di una nave, il problema sono i rifiuti chimici e radioattivi che, e' un fatto, sono stati allegramente dispersi nella zona, sia in mare che a terra.
Ci sono altri relitti, stando alle rivelazioni del pentito, cosi' come ci sono "fosse comuni" riempite di chi sa quali veleni, ed e' dimostrato dalle conseguenze tangibili ed inoppugnabili che provocano all'ambiente circostante e agli abitanti della zona (la radioattivita' non deriva dalla mancanza di un depuratore...).

Tefnut
30-10-2009, 09:37
bene e male al contempo

bene perchè non ci sono rifiuti in quella nave (forse)
male perchè a questo punto vanno cercati visti i dati della zona

frankytop
30-10-2009, 10:17
Spero che trovino qualche antica nave romana e pregiato vasellame.

kaysersoze
30-10-2009, 10:33
e invece se lo dice un "pentito" mafioso è vero sicuramente :rolleyes: avete rotto i maroni tutta l'estate con sta storia, repubblichina & co. spesi un pacco di soldi per le indagini e analisi, inventato fantomatiche statistiche di morti vari sulla costa... :rolleyes:

dai vi è rimasto il papello... :D quello è vero sicuramente, e berlusconi finirà in galera :read:

ah... un solo reply vedo... :sofico: ora tira marrazzo

MA COSA VAI DICENDO?!??!?
Il fatto che questa non sia la nave dei veleni non vuol dire che NON CI SONO NAVI DEI VELENI abissate nei nostri mari.

Inoltre se qualcuno (molto potente) vuole mettere a tacere questa vicenda, trova molti modi per farlo, inoltre alcune questioni già sollevate in questo topic mi sembrano un po' incongruenti con la riscostruzione fatta della nave del 1917, se metteranno immagini + chiare ed inconfutabili allora ne potremo riparlare, ma ad oggi i dubbi permangono!!!

Steinoff
30-10-2009, 10:54
MA COSA VAI DICENDO?!??!?
Il fatto che questa non sia la nave dei veleni non vuol dire che NON CI SONO NAVI DEI VELENI abissate nei nostri mari.

Inoltre se qualcuno (molto potente) vuole mettere a tacere questa vicenda, trova molti modi per farlo, inoltre alcune questioni già sollevate in questo topic mi sembrano un po' incongruenti con la riscostruzione fatta della nave del 1917, se metteranno immagini + chiare ed inconfutabili allora ne potremo riparlare, ma ad oggi i dubbi permangono!!!


Ricordiamoci della faccenda del DC9 (I-TIGI) dell'Itavia abbattuto vicino Ustica

Duncan
30-10-2009, 11:07
Non voglio fare dietrologie, ma aver verificato che quella non è la nave di cui parla il pentito mi inquieta ancora di più... secondo me dovrebbero organizzare una missione di ricerca del relitto, solo dopo di essa si potrebbe archiviare tutto asserendo che il pentito non è attendibile, il mare è grande, magari a 2 Km da li c'è il famoso relitto... ma se nessuno lo cerca, nessuno lo trova...

cocis
30-10-2009, 11:12
non è radioattiva. .ora mi sento + sicurio :asd:

WilliamBlake
30-10-2009, 11:14
Non voglio fare dietrologie, ma aver verificato che quella non è la nave di cui parla il pentito mi inquieta ancora di più... secondo me dovrebbero organizzare una missione di ricerca del relitto, solo dopo di essa si potrebbe archiviare tutto asserendo che il pentito non è attendibile, il mare è grande, magari a 2 Km da li c'è il famoso relitto... ma se nessuno lo cerca, nessuno lo trova...

Già e da subacqueo posso garantirti che trovare una cosa in mare può essere ESTREMAMENTE COMPLICATO anche nel raggio di poche centinaria di metri...figuriamoci di qualche km...certo c'è l'attrezzatura elettronica che aiuta in questo genere di ricerche...ma non è comunque una cosa facile...sia perchè il mare è grande, sia perchè ci sono tante cose inabbissate, sia perchè alcune possono "nascondersi" e sembrare altro (sopratutto se inabissate a profondità importanti)

Bah...

Duncan
30-10-2009, 11:18
Infatti, senza cercare è impossibile escludere i fatti raccontati dal pentito... e rimane in sospeso tutta la vicenda che riguarda la salute di milioni di persone...

Steinoff
30-10-2009, 11:26
Riporto una interessante analisi trovata QUI (http://carlobertani.blogspot.com/2009/10/e-se-fosse-lolandese-volante.html) girellonando liberamente....


Gentile Ministro Prestigiacomo,
quella che può osservare nella fotografia, sarebbe il relitto scovato dalla nave oceanografica “Mare Oceano” al largo di Cetraro, in Calabria. Molto probabilmente lo è, perché la nave “Città di Catania” (all’epoca si apponeva sempre, prima, la locuzione “Città di”) fu affondata nel Marzo 1917 da un sommergibile tedesco – all’Ufficio Storico della Marina lo confermeranno di certo – e siamo dunque felici che la “Città di Catania” (proveniente dall’India e diretta a Napoli) sia stata finalmente ritrovata.
Siamo un po’ più freddi, invece, al riguardo della “cessata emergenza” diramata ai quattro venti poiché – a nostro avviso – la conclusione ci sembra cozzare contro le più elementari regole della logica. Soprattutto della logica delle costruzioni navali.
Partiamo dall’inizio.

La presunta “nave dei veleni”, individuata dalla ricerca finanziata dapprima dalla Regione Calabria, doveva essere la Kunsky (che risultava, invece, demolita in Oriente ma, sulle pratiche di demolizione in quelle aree, meglio non fare troppo affidamento) ed invece si scopre che è un relitto italiano risalente alla Prima Guerra Mondiale. Le vendite di pesce sono crollate dell’80%, ed è dunque un bel sollievo sapere che si tratta di un innocente piroscafo italiano.
Ci sono, però, alcune discrepanze fra le due descrizioni, che saltano agli occhi.
Nelle risultanze pubblicate sui primi rilevamenti – quelli ordinati dalla Regione Calabria – si dice che:

E' lei. E' la nave descritta dal pentito di mafia Francesco Fonti. E' come e dove lui aveva indicato. Sotto cinquecento metri di acqua, lunga da 110 a 120 metri e larga una ventina, con un grosso squarcio a prua dal quale fuoriesce un fusto. Si trova venti miglia al largo di Cetraro (Cosenza). I fusti sarebbero 120, tutti pieni di rifiuti tossici[1].

Ci sono dei fusti. Fusti in metallo, ovviamente. Peccato, Ministro Prestigiacomo, che lo stivaggio di materiali in fusti metallici non fosse assolutamente in uso agli inizi del ‘900: all’epoca, tutto veniva stivato in barili di legno, tanto che le tabelle d’armamento, almeno fino alla Seconda Guerra Mondiale, prevedevano che a bordo vi fosse almeno un mastro bottaio con alcuni aiutanti. Controlli, la prego.
Ci sono dei fusti nei pressi della “Città di Catania”? Approfondisca.

Altro capitolo che non ci convince riguarda le dichiarazioni della “Grande Silenziosa”, la Regia Mar…pardon, oggi Marina Militare Italiana:

Di certo i misteri che hanno sempre avvolto questa vicenda non lasciano sperare bene. Come aveva già confermato la Marina Militare, nella zona – siamo a venti miglia al largo di Cetraro (CS) – non ci sono relitti bellici né della prima né della seconda guerra mondiale.[2]

Ohibò, vuoi vedere che alla gloriosa Marina Italiana era sfuggita la povera “Città di Catania”? Oppure qualcuno se n’era scordato? Per di più: una nave che porta il nome della sua città natale…
Insomma: furono oppure no affondate navi, per eventi bellici, nel mare di Cetraro? Controlli, la prego: se desidera, posso inviarle i riferimenti dell’Ufficio Storico della Marina, ma sono certo che lei già li possiede.

Se il mistero dei fusti e dei barili, più le incertezze della Marina, ancora non la convincono, le sottoponiamo la relazione stesa durante i primi rilevamenti:

L’epoca della costruzione della nave affondata, secondo quanto emerso dai primi rilievi, risalirebbe agli anni `60-´70. Secondo quanto riferito dal procuratore Bruno Giordano, infatti, non sarebbe visibile la bullonatura, il che indurrebbe a pensare che sia stata costruita in quegli anni. Il relitto è coperto da numerose reti da pesca[3].

Non vorremmo tediarla con inutili dissertazioni sulle costruzioni navali, ma vorremmo ricordarle – questa è Storia, non invenzioni – che le prime navi a non avere bulloni per collegare le lamiere alle ordinate furono le corazzate “tascabili” tedesche della classe Admiral Graf von Spee (più precisamente, Admiral Graf von Spee, Admiral Scheer e Deutschland, poi Lützow), le quali – dovendo sottostare ai limiti imposti dalle Conferenze Navali di Londra e Washington – non potevano dislocare più di 10.000 tonnellate.
I tedeschi, per risparmiare il peso dei bulloni, “inventarono” la saldatura della lamiere alle ordinate, il che consentì di costruire navi con cannoni di maggior calibro (280 mm) al posto dei 203 mm dei “classici” incrociatori pesanti da 10.000 tonnellate.
Tutto questo, per dirle che – come afferma il Procuratore di Paola – se la nave in questione non ha bulloni nello scafo, non può essere la “Città di Catania” (varata nel 1906, quando si “bullonava” sempre, da non confondere con l’omonima nave affondata in Adriatico durante il secondo conflitto mondiale), ma un’altra. Che la Kunsky sia solo un poco più in là? Perché chiudere così frettolosamente le indagini? “Caso chiuso”: così in fretta?

Rimane il mistero del Cesio 137 ritrovato nei molluschi[4], proprio in quel mare: siccome il Cesio 137 non si trova in natura, chi ce lo avrà messo? Lei ha un’idea? Che siano stati gli iraniani?

Le ricordo, infine, che le precedenti rilevazioni stabilirono che – nel mare di Cetraro – il SONAR aveva individuato ben sette “macchie scure”, che non indicano necessariamente una nave, ma che forniscono alte probabilità che lo siano.
Ciò che insospettisce, è che la notizia fu pubblicata da AdnKronos e – proprio mentre scrivevo questo articolo – è sparita! Sì, ritirata dal circuito!
Credo che, anche per lei, la cosa risulterà assai strana.
Non vorremmo che, per correre dietro all’urgenza economica di garantire la pesca, per ovviare alle proteste dei pescatori e per tacitare chi fa “allarmismo”, aveste semplicemente scambiato una nave per un’altra. Capita. In fin dei conti, quel che conta è la verità mediatica: il resto…

Provi a rifletterci un poco; se mai, chieda lumi a Bertolaso ed alla Marina: vedrà che – con un poco di calma e di riflessione – tutto si chiarirà. Come sempre, in Italia.

Articolo liberamente riproducibile nella sua integrità, ovvia la citazione della fonte.


[1] Fonte: http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/cronaca/nave-veleni/trovata/trovata.html
[2] Ibidem.
[3] Fonte: Il Secolo XIX – 12 Settembre 2009.
[4] Fonte: http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/cronaca/nave-veleni/risultato-indagini/risultato-indagini.html



Ora, se pur non prendo a priori per oro colato cio' che e' scritto nell'articolo qui sopra, qualche dubbio comunque mi sorge.
Come minimo, anziche' cantar vittoria davanti ad un bel piatto di pescespada calabrese, andro' a cercare le immagini del relitto, dei bidoni, quelle della Regia Nave Citta' di Catania, delle scansioni radar etc etc etc.
Qualche dubbio comunque ce l'ho.

ConteZero
30-10-2009, 11:34
Ci vorrebbe uno squadrone di sommozzatori e palombari del PD in zona :asd:

WilliamBlake
30-10-2009, 11:53
Ci vorrebbe uno squadrone di sommozzatori e palombari del PD in zona :asd:

hauhau io sono dell'IDV vado bene lo stesso come subbaquoooo ? :D

Duncan
30-10-2009, 11:54
Subbaqqqui alla ricerca della nave perduta nel triangolo delle Bernuda... suuuuuu Rieducational channel :D


Era troppo forte...


Magari bastasse qualche sub... farei il corso appositamente...

ConteZero
30-10-2009, 12:02
Subbaqqqui alla ricerca della nave perduta nel triangolo delle Bernuda... suuuuuu Rieducational channel :D


Era troppo forte...


Magari bastasse qualche sub... farei il corso appositamente...

I corsI.

Servono tre patenti.
La prima ti "abilita" fino ai 10mt (2atm).
La seconda fino a 20mt (3atm).
La terza "oltre".

Il casino è voluto, perché è facile ammazzarsi se non si conosce (al punto di farlo "istinto") la giusta tecnica tanto per scendere quanto per salire.

dave4mame
30-10-2009, 12:52
Questa, se e' davvero del 1917, no.
Ma il problema non e' stabilire la paternita' dell'affondamento di una nave, il problema sono i rifiuti chimici e radioattivi che, e' un fatto, sono stati allegramente dispersi nella zona, sia in mare che a terra.
Ci sono altri relitti, stando alle rivelazioni del pentito, cosi' come ci sono "fosse comuni" riempite di chi sa quali veleni, ed e' dimostrato dalle conseguenze tangibili ed inoppugnabili che provocano all'ambiente circostante e agli abitanti della zona (la radioattivita' non deriva dalla mancanza di un depuratore...).

cazzarola, allora devo stare attento a quel che dicono i pentiti della mafia del brenta.
corro il rischio che, la prossima volta che butto i pannolini del cagone, mi accusino di disastro ambientale.... :)

AntonioBO
30-10-2009, 13:28
ah... un solo reply vedo... :sofico: ora tira marrazzo

Il quale si è dimesso, non posso dire altrettanto di altri equivoci personaggi che hanno commesso azioni penalmente rilevanti, mentre a carico di Marrazzo non c'è neanche un avviso di garanzia.

WilliamBlake
30-10-2009, 13:31
I corsI.

Servono tre patenti.
La prima ti "abilita" fino ai 10mt (2atm).
La seconda fino a 20mt (3atm).
La terza "oltre".

Il casino è voluto, perché è facile ammazzarsi se non si conosce (al punto di farlo "istinto") la giusta tecnica tanto per scendere quanto per salire.

mmm non è proprio così :O
Intanto dipende dalla didattica usata...comunemente per PADI, CMAS, SSI, FIPSAS funziona circa così:

1) OPEN WATHER: E' il primissimo brevetto e ti abilita a scendere fino a 18 metri in presenza di un'istruttore o di una guida che ti accompagna...NON PUOI ASSOLUTAMENTE IMMERGERE DA SOLO O SENZA ALMENO UNA PERSONA BREVETTATA A DIVEMASTER O ISTRUTTORE !!! (non ti affittano proprio l'attrezzatura o non ti ricaricano la bombola...poi se trovi dei sotterfugi o ti compri il compressore per ricaricare la bombola e poi muori...beh credo cazzi tuoi)

2) ADVANCE: E' il secondo brevetto che ti abilita a scendere fino a 30 metri di profondità e ti dichiara subacqueo autonomo: pui scendere anche da solo o con altre persone di cui tutti almeno brevettati con l'advance ma non è richiesta la presenza di un dive master o di un'istruttore

3) Terzo brevetto (ha vari nomi...dipende dalla didattica): in genere ti abilita a scendere fino a 40 metri...

In finale le profondità massime come prassi sarebbe strettamente da rispettarle solo per gli Open...anche se alla fine per vari motivi non lo fà quasi nessuno (a meno che non sei proprio una pippa...e allora accontentati dei 18 m)...per esempio la mia primissima vera immersione fu un'immersione in corrente e mi portarono giù a 24 metri.

Col il brevetto advance in mio possesso sono sceso più dei 30 metri perchè comunque ho una discreta esperienza ed ho anche aiutato varie volte a portare giù il gruppo quando scarseggiavano istruttori e guide.

Queste comunque sono tutti brevetti da IMMERSIONI RICREATIVE: ovvero, salvo rari casi dove qualcosa è andato storto o si è scelto di scendere di più e di restare giù più tempo, lo stop in risalita nonè una vera tappa di decompressione ma bensì una tappa di sicurezza...diciamo che con questi brevetti non dovrebbe essere prevista una vera decompressione...ci si ferma a tot metri sott'acqua per avere una maggior sicurezza e scongiurare qualcosa di brutto ma di decisamente improbabile...infatti se per qualche motivo sei costretto a saltarla non è che succede niente...
Per esperienza personale mi è capitato solo una volta di dover fare una vera tappa di decompressione lunga intorno ai 9 minuti perchè eravamo rimasti sotto più tempo...eravamo andati "fuori curva" ed è toccato farla...vabè...nulla di preoccupante se hai un po' di esperienza e se sei dotato del tuo personale computer subacqueo che ti fa i conti della profondità della tappa e di quanto deve durare.

Poi dopo tali brevetti ci sono tutta una serie di specialità (immersioni in grotta, in ambienti con bassa visibilità, primo soccorsi, etcetc) che devi conseguire per poter poi prendere i brevetti di dive master (guida) e di istruttore (poi è complessa...ci sono tanti gradi anche per gli istruttori).

Per lavorare sott'acqua invece si tratta di tutt'altro tipo di corsi...che nulla hanno a che fare con tali brevetti...mi riferisco appunto ai subacquei che scendono per fare questo tipo di lavori...su navi affondate con possibilità di scorie tossiche, su condutture, oleodotti, etcetc...

Questo siaper le profondità che superano spesso i 100 m, sia per tutta una serie di complicazioni che ha lavorare sott'acqua, spesso su strutture pericolose, che aumentano esponenzialmente i rischi...è tutta un'altro mondo

Ciao

sid_yanar
30-10-2009, 17:40
Riporto una interessante analisi trovata QUI (http://carlobertani.blogspot.com/2009/10/e-se-fosse-lolandese-volante.html) girellonando liberamente....



analisi interessante, come dici tu non va presa per certa ma solleva fondati dubbi sulle dichiarazioni della prestigiacomo. Se consideriamo poi la cronica e patologica tendenza di questo governo a raccontare menzogne, non c'è di che stare troppo allegri.

ciccio er meglio
30-10-2009, 17:53
a voi davvero credete che non ci sono navi dei veleni nei nostri mari?:rolleyes:

ConteZero
30-10-2009, 18:26
mmm non è proprio così :O
Intanto dipende dalla didattica usata...comunemente per PADI, CMAS, SSI, FIPSAS funziona circa così:

1) OPEN WATHER: E' il primissimo brevetto e ti abilita a scendere fino a 18 metri in presenza di un'istruttore o di una guida che ti accompagna...NON PUOI ASSOLUTAMENTE IMMERGERE DA SOLO O SENZA ALMENO UNA PERSONA BREVETTATA A DIVEMASTER O ISTRUTTORE !!! (non ti affittano proprio l'attrezzatura o non ti ricaricano la bombola...poi se trovi dei sotterfugi o ti compri il compressore per ricaricare la bombola e poi muori...beh credo cazzi tuoi)

2) ADVANCE: E' il secondo brevetto che ti abilita a scendere fino a 30 metri di profondità e ti dichiara subacqueo autonomo: pui scendere anche da solo o con altre persone di cui tutti almeno brevettati con l'advance ma non è richiesta la presenza di un dive master o di un'istruttore

3) Terzo brevetto (ha vari nomi...dipende dalla didattica): in genere ti abilita a scendere fino a 40 metri...

In finale le profondità massime come prassi sarebbe strettamente da rispettarle solo per gli Open...anche se alla fine per vari motivi non lo fà quasi nessuno (a meno che non sei proprio una pippa...e allora accontentati dei 18 m)...per esempio la mia primissima vera immersione fu un'immersione in corrente e mi portarono giù a 24 metri.

Col il brevetto advance in mio possesso sono sceso più dei 30 metri perchè comunque ho una discreta esperienza ed ho anche aiutato varie volte a portare giù il gruppo quando scarseggiavano istruttori e guide.

Queste comunque sono tutti brevetti da IMMERSIONI RICREATIVE: ovvero, salvo rari casi dove qualcosa è andato storto o si è scelto di scendere di più e di restare giù più tempo, lo stop in risalita nonè una vera tappa di decompressione ma bensì una tappa di sicurezza...diciamo che con questi brevetti non dovrebbe essere prevista una vera decompressione...ci si ferma a tot metri sott'acqua per avere una maggior sicurezza e scongiurare qualcosa di brutto ma di decisamente improbabile...infatti se per qualche motivo sei costretto a saltarla non è che succede niente...
Per esperienza personale mi è capitato solo una volta di dover fare una vera tappa di decompressione lunga intorno ai 9 minuti perchè eravamo rimasti sotto più tempo...eravamo andati "fuori curva" ed è toccato farla...vabè...nulla di preoccupante se hai un po' di esperienza e se sei dotato del tuo personale computer subacqueo che ti fa i conti della profondità della tappa e di quanto deve durare.

Poi dopo tali brevetti ci sono tutta una serie di specialità (immersioni in grotta, in ambienti con bassa visibilità, primo soccorsi, etcetc) che devi conseguire per poter poi prendere i brevetti di dive master (guida) e di istruttore (poi è complessa...ci sono tanti gradi anche per gli istruttori).

Per lavorare sott'acqua invece si tratta di tutt'altro tipo di corsi...che nulla hanno a che fare con tali brevetti...mi riferisco appunto ai subacquei che scendono per fare questo tipo di lavori...su navi affondate con possibilità di scorie tossiche, su condutture, oleodotti, etcetc...

Questo siaper le profondità che superano spesso i 100 m, sia per tutta una serie di complicazioni che ha lavorare sott'acqua, spesso su strutture pericolose, che aumentano esponenzialmente i rischi...è tutta un'altro mondo

Ciao

Io la sapevo diversa, ma non frequento particolarmente il giro (anche se qui lo praticano in molti).

WilliamBlake
30-10-2009, 18:32
Io la sapevo diversa, ma non frequento particolarmente il giro (anche se qui lo praticano in molti).

Ti assicuro che è così...sono subbo da parecchio tempo e mi piacerebbe prendere i brevetti da istruttore :)

Sandime
30-10-2009, 18:33
analisi interessante, come dici tu non va presa per certa ma solleva fondati dubbi sulle dichiarazioni della prestigiacomo. Se consideriamo poi la cronica e patologica tendenza di questo governo a raccontare menzogne, non c'è di che stare troppo allegri.


Più che interessante ma la diffidenza è a livelli tali che potrebbe occorrere l'analisi dell'analisi... ad ogni modo, personalmente credo più al sig. Bertani che alla sig.ra Prestigiacomo :O

StefAno Giammarco
02-11-2009, 00:26
Faico!
Scheletri intatti in acqua da quasi 100 anni! :eek:

http://ilquotidianodellacalabria.ilsole24ore.com/immagini/hi-res/nave-veleni-sottacqua_6.jpg

Ma quello che è più incredibili è come, una notizia del genere, venga postata perchè ritenuta "governativa" :asd: :asd: :asd: :asd: ... "E FORZA MAFIAAAAAAA CHE SIAMO TANTISSIMIIII" :rolleyes:

Non è che insultare in maniera generalizzata una associazione di persone via canzoncina sia meno grave che farlo in altre forme. Tre giorni sono il minimo.

toms
02-11-2009, 09:37
Sembra che la bufala sia stata già smascherata:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?rand=5334240&whichpage=0,666666666666667&TOPIC_ID=3839&#65221

a quanto pare il catania e` stato affondato nel 43 al largo di brindisi..

http://poteriocculti.mastertopforum.biz/bugie-e-depistaggi-sulle-navi-dei-veleni-di-cetraro-vt1518.html

Oggi tutti i media e i giornali hanno dato la notizia che quella che doveva essere la nave dei veleni a largo di Cetraro, citata dal pentito Fancesco Fonti , altro non è che il Piroscafo Città di Catania affondato nel 1917 da un sommergibile. Lo ha dichiarato lo stesso ministro Prestigiacomo . Mi ha irritato il particolare modo di Emilio Fede di dare la notizia col sarcasmo di chi racconta quella che è stato una bufala.
Peccato che la bufala l'abbiano fatta loro . O meglio l'abbiano fabbricata e anche male.
Perchè il Piroscafo Catania nave passeggeri di 3355 tonnellate venne affondato Il 3/8/ 1943 tra Durazzo e Brindisi (che sta in Puglia non in Calabria) come riporta il database della Marina Militare ,potete verificare voi stessi :

http://www.trentoincina.it/dbmerca2.php?short_name=Citta%20di%20Catania

Steinoff
02-11-2009, 11:22
Sembra che la bufala sia stata già smascherata:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?rand=5334240&whichpage=0,666666666666667&TOPIC_ID=3839&#65221

Attenzione perche' esisteva un'altra Regia Nave Citta' di Catania, come indicato nell'articolo che avevo riportato.
Quel che conta in questo caso e' la tecnica costruttiva, tutta da verificare


Tutto questo, per dirle che – come afferma il Procuratore di Paola – se la nave in questione non ha bulloni nello scafo, non può essere la “Città di Catania” (varata nel 1906, quando si “bullonava” sempre, da non confondere con l’omonima nave affondata in Adriatico durante il secondo conflitto mondiale), ma un’altra. Che la Kunsky sia solo un poco più in là? Perché chiudere così frettolosamente le indagini? “Caso chiuso”: così in fretta?

luxorl
02-11-2009, 12:00
Per nave dei veleni si intende la Jolly Rosso che si è arenata davanti Amantea.
Tutt'altro che caso chiuso lì... è quasi certo che portasse rifiuti radioattivi scomparsi durante la notte. E guarda caso qualcosa è stata ritrovata vicino ad un fiume che scorre da quelle parti...

Cerchiamo di non fare disinformazione su argomenti così delicati.

toms
02-11-2009, 13:52
ANSA: NAVE VELENI:WWF, INCONGRUENZE SU PUNTI NAVE, COMPARARE VIDEO

http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/inquinamento/20091102134134972230.html

Steinoff
02-11-2009, 18:45
ANSA: NAVE VELENI:WWF, INCONGRUENZE SU PUNTI NAVE, COMPARARE VIDEO

http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/inquinamento/20091102134134972230.html

mi sembra quantomeno dovuto, a fronte di una dichiarazione ufficiale troppo frettolosa nei tempi e davvero superficiale nei contenuti

SquallSed
03-11-2009, 10:14
up

SquallSed
04-11-2009, 14:32
(ANSA) - ROMA, 3 NOV -L'avvocato di Francesco Fonti, Claudia Conidi, sollevera' la questione della presenza di almeno tre navi affondate davanti a Cetraro (Cosenza).Il legale intende parlare quanto prima davanti alla magistratura anche della presenza 'certa' di residui tossici pericolosi in mare oltre a bidoni. L'avvocato parla della seduta segreta del 24 gennaio 2006, quando il pm Franco Greco, che aveva aperto l'inchiesta sulla nave di Cetraro, rivelo' davanti alla commissione per le ecomafie la presenza di tre navi.


giusto per rimanere aggiornati :)

toms
16-11-2009, 10:00
Nave veleni: quotidiano, governo dice no petizione ''liberi dalle scorie''

15 novembre 2009

Cosenza. Il Governo ha respinto la petizione "Liberi dalle scorie" lanciata dal "Quotidiano della Calabria" per chiedere chiarezza sulla presenza di rifiuti radioattivi e di altre sostanze nocive sul territorio regionale, sottoscritta da quasi 28 mila persone.
A darne notizia, in prima pagina è lo stesso giornale con un lungo articolo del suo direttore, Matteo Cosenza. "A Palazzo Chigi - scrive Cosenza - non vogliono neanche acquisire tale documento indipendentemente dalla volontà, tutta da verificare, di dare corso alle richieste in esso contenute". Nell'articolo si precisa che a comunicare la decisione dell'esecutivo è stata la segretaria del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio "sostenendo - prosegue l'articolo - che il Governo ritiene chiuso il caso dopo il ritrovamento del 'Catania' al largo di Cetraro. Inutile ricordare che quello del Cunsky (Catania?) era solo uno dei punti della petizione: il no é stato netto e imbarazzato". Nella petizione si chiedeva tra l'altro la verifica del contenuto della stiva del relitto di Cetraro, della presenza di altre navi perdere nel Mediterraneo, di radionuclidi artificiali nel territorio di Serra d'Aiello e Aiello Calabro.

ANSA

http://www.antimafiaduemila.com/content/view/21742/48/

CYRANO
16-11-2009, 10:55
chissa' perche' la cosa non mi stupisce.

piu' sicurezza per tutti ! (cit. )



Cmamaml;amlaa

toms
23-11-2009, 16:55
Navi veleni, Di Giovine voleva parlare ma è stato investito – L’avvocato Conidi: incidente giorno in cui ho chiesto sua audizione

Emilio Di Giovine, boss della cosca milanese della ‘ndrangheta, ora collaboratore di giustizia, era disposto a dire ciò che sapeva sulle ‘navi dei veleni’ davanti alla commissione parlamentare sulle ecomafie ma il giorno che il suo avvocato Claudia Conidi – legale anche di Francesco Fonti – ha mandato un fax alla commissione informando della disponibilità del pentito di parlare, di Giovine è stato investito, falciato sulle strisce pedonali mentre attraversava la strada nella località protetta dove abita dal 2004, lo rivela l’avvocato Conidi.

“Per combinazione – racconta Conidi al telefono – appena ho inviato il fax alla commissione parlamentare il suo placet a parlare delle navi a perdere, è stato investito, è vivo per miracolo. Nella località protetta dove vive tranquillo dal 2004, mi ha raccontato che l’auto l’ha investito al centro delle strisce ed è sbalzato a 5 metri di altezza, ora è terrorizzato. Io non sapevo niente l’ho chiamato per dirgli che avevo inviato il fax e lui mi ha risposto con un fil di voce: era in ospedale, tutto rotto e mi ha raccontato dell’incidente. Spero sia solo una combinazione, ma mi ha sconcertata”.

Di Giovine ai membri della commissione parlamentare sulle ecomafie avrebbe detto ciò che sapeva sulle ‘navi a perdere’, assicura l’avvocato Conidi, che spiega: nel memoriale del 2003 consegnato alla Direzione nazionale antimafia e in sede di colloqui investigativi, Fonti aveva infatti rivelato di traffici di sostanze nocive e anche nucleari e affondamento di navi attuato dal finanziere olandese Theodor Cranendonk che faceva affari con i clan Serraino-Di Giovine di Milano.

Una rivelazione fatta prima che Di Giovine si pentisse. Nel 2004 un anno dopo infatti anche Di Giovine diventa collaboratore di giustizia, mentre era già in carcere, e “ha confermato le allora dichiarazioni di Fonti”, sottolinea l’avvocato, spiegando: “Di Giovine era un boss, lui parla su ampia scala, delle navi che dovevamo essere affondata nel territorio nazionale italiano, del sistema; lui non ha preso mai parte materiale e non sa dare una mappa, ma è una fonte più autorevole, che può dare contezza di tutto il sistema delle navi a perdere”.

Secondo l’avvocato dei due pentiti le ricerche della Mare Oceano a Cetraro non hanno chiuso il caso, “ci sono – spiega Conidi – numerose discrasie nella vicenda, quasi archiviata come una bufala. Ma c’è chi quei fusti li ha visti, perché non è più stato considerato chi ha visto i fusti? Dove sono le foto di quei bidoni? Ci sono tante cose che che non si sono viste o volute vedere”.

Anche il magistrato Francesco Greco, che ha indagato sulla Jolly Rosso e sugli affondamenti di mercantili carichi di scorie industriali e nucleari descritti dal pentito della ‘Ndrangheta Fonti, sembra avere dubbi e in una intervista al settimanale Oggi ha dichiarato: “Le navi dei veleni? Sono tutta una bufala. Oggi sono pentito d’aver avviato questa inchiesta”.

Ma Fonti non ci sta e stante il divieto di lasciare dichiarazioni, lo farà tramite il suo avvocato, ma sta preparando una risposta scritta, forse un articolo, “per controbattere queste oscenità, di un pm pentito di aver fatto il suo dovere. Poi – conclude l’avvocato Conidi – vediamo se si tratta di allarmismo o meno”.

notizie.virgilio.it

http://www.calabrianotizie.it/2009/11/23/navi-veleni-di-giovine-voleva-parlare-ma-e-stato-investito-lavvocato-conidi-incidente-giorno-in-cui-ho-chiesto-sua-audizione/

Steinoff
23-11-2009, 16:58
Ma tu guarda le coincidenze eh...
Per fortuna il pentito e' ancora vivo.