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View Full Version : Super Google spaventa il mondo(?)


zesto
29-10-2009, 10:15
Prendo spunto da questo articolo del Corriere

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_ottobre_29/super-google-mondo-gaggi_4daff0a4-c45a-11de-ae8c-00144f02aabc.shtml

per chiedervi cosa ne pensate di Google. Lasciamo da parte i fanboysmi e complottismi. Io stesso sono un soddisfatto utilizzatore di alcuni programmi di Google, e non posso che ammirare un'azienda che dal nulla ha creato una vera e propria corazzata della conoscenza, offrendo in maniera gratuita programmi e servizi ottimi. Ma non trovate che la sua onnipresenza possa essere, nelle mani sbagliate, un formidabile strumento di controllo? E (senza scendere troppo in dettagli tecnici, vista la sezione) cosa ne pensate del cloud in generale?

Dream_River
29-10-2009, 10:21
Non capisco cosa dovrebbe spaventarmi di Google:confused:

Quando non offrirà più servizi decenti e non soddisferà più gli utenti, ci penseranno le leggi del mercato a detronizzarlo

luxorl
29-10-2009, 10:28
Non capisco cosa dovrebbe spaventarmi di Google:confused:

Quando non offrirà più servizi decenti e non soddisferà più gli utenti, ci penseranno le leggi del mercato a detronizzarlo

Concordo. Sulla rete le leggi del mercato sono micidiali.

dantes76
29-10-2009, 10:30
Non capisco cosa dovrebbe spaventarmi di Google:confused:

Quando non offrirà più servizi decenti e non soddisferà più gli utenti, ci penseranno le leggi del mercato a detronizzarlo

il fatto che non ti spaventi.. devi spaventarti!!!:O

lowenz
29-10-2009, 10:32
Prendo spunto da questo articolo del Corriere

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_ottobre_29/super-google-mondo-gaggi_4daff0a4-c45a-11de-ae8c-00144f02aabc.shtml

per chiedervi cosa ne pensate di Google. Lasciamo da parte i fanboysmi e complottismi. Io stesso sono un soddisfatto utilizzatore di alcuni programmi di Google, e non posso che ammirare un'azienda che dal nulla ha creato una vera e propria corazzata della conoscenza, offrendo in maniera gratuita programmi e servizi ottimi. Ma non trovate che la sua onnipresenza possa essere, nelle mani sbagliate, un formidabile strumento di controllo? E (senza scendere troppo in dettagli tecnici, vista la sezione) cosa ne pensate del cloud in generale?
Vediamo chi è il primo a tirare fuori 1984 :D :D :D

Jarni
29-10-2009, 10:33
Io abolirei i diritty di copyright per tutto il software che si occupa di internet, fate un pò voi...:sofico:

elect
29-10-2009, 10:39
Lasciamo da parte i fanboysmi e complottismi. Io stesso sono un soddisfatto utilizzatore di alcuni programmi di Google, e non posso che ammirare un'azienda che dal nulla ha creato una vera e propria corazzata della conoscenza, offrendo in maniera gratuita programmi e servizi ottimi.


Idem, anch´io, tra Gmail, Android, gmaps, translate, ecc ecc

Mi ricordo peró che mi raccontarono una volta che google, in un processo a suo carico, oscuró tutte le informazioni a riguardo sul motore di ricerca

Ora, io non so quanto sia vera, non ho mai verificato, peró..:fagiano:

trallallero
29-10-2009, 10:39
Non capisco cosa dovrebbe spaventarmi di Google:confused:

Quando non offrirà più servizi decenti e non soddisferà più gli utenti, ci penseranno le leggi del mercato a detronizzarlo

Qualcuno è spaventato dal fatto che i server di google sono in USA e tutto potrebbe quindi essere controllato.
Se hai una mail "gmail" e sei connesso, ogni volta che cerchi qualcosa su google, google sa chi sei e potrebbe memorizzare tutto quello che cerchi, quello che scrivi via mail e quello che chatti via google chat.
Io uso google e skype (che ha i server in USA) e me ne fotto allegramente :D

Dream_River
29-10-2009, 10:48
Qualcuno è spaventato dal fatto che i server di google sono in USA e tutto potrebbe quindi essere controllato.
Se hai una mail "gmail" e sei connesso, ogni volta che cerchi qualcosa su google, google sa chi sei e potrebbe memorizzare tutto quello che cerchi, quello che scrivi via mail e quello che chatti via google chat.
Io uso google e skype (che ha i server in USA) e me ne fotto allegramente :D

Bhe, per rendere inutile un qualsiasi registro delle mie ricerche uso TrackMeNot (un add-on per Firefox)

Non uso la chat di Google

E se per caso si venisse a sapere che Google non rispetta la privacy dei propri utenti, vedresti con che rapidità Google perderebbe utenti

Sinceramente per la mia privacy mi preoccupo più dei Cookie traccianti piuttosto che di Google

Balthasar85
29-10-2009, 10:55
Lo dico da anni scordati ormai e solo ora se ne accorge il Corriere? :O
Anche google pensa agli affari propri in fin dei conti e vederlo troppo forte in tutti i settori non è certo una buona cosa. Spero che si crei un po' di competizione con Yahoo e non la si lasci sola di far quel che vuole, ci son già troppi monopoli in quest'ambiente.


CIAWA

Pancho Villa
29-10-2009, 11:06
Qualcuno è spaventato dal fatto che i server di google sono in USA e tutto potrebbe quindi essere controllato.
Se hai una mail "gmail" e sei connesso, ogni volta che cerchi qualcosa su google, google sa chi sei e potrebbe memorizzare tutto quello che cerchi, quello che scrivi via mail e quello che chatti via google chat.
Io uso google e skype (che ha i server in USA) e me ne fotto allegramente :D
Giusto, anch'io mi disconnetto da gmail quando faccio ricerche.

zesto
29-10-2009, 11:10
Qualcuno è spaventato dal fatto che i server di google sono in USA e tutto potrebbe quindi essere controllato.
Se hai una mail "gmail" e sei connesso, ogni volta che cerchi qualcosa su google, google sa chi sei e potrebbe memorizzare tutto quello che cerchi, quello che scrivi via mail e quello che chatti via google chat.
Io uso google e skype (che ha i server in USA) e me ne fotto allegramente :D

Io pensavo un pò al caso contrario. Ad esempio come funziona se la magistratura vuole tenere sotto controllo le chiamate di un delinquente che usa un programma i cui server sono in usa? Può intercettale? E se si di quanto di allungano i tempi per i permessi? Quanto una grossa società come Google può opporre resistenza, magari nel nome della privacy dei suoi utenti?

Altro argomento. Google "domina" il settore per una semplice ragione: i suoi prodotti sono ottimi. Come detto da Dream_River spesso e volentieri è il mercato a regolare certe dinamiche. Diciamo anche però che chi ha soldi e mezzi può anche orientare il mercato. Google sta spingendo molto sul cloud, e questo avrà certamente un peso. Cosa ne pensate? E' l'evoluzione migliore, la piega auspicabile che dovrebbe prendere il mondo IT (ormai non più di nicchia, ma parte integrante della vita di tutti)? In prospettiva, vi sentireste sicuri nel lasciare i vostri dati nei server di Microsoft o Google? E se il servizio gratuito si trasformasse in uno a pagamento senza molte alternative a cui rivolgersi?

Non voglio fare nè terrorismo psicologico nè sono preda di manie di persecuzione da questa o quell'azienda. Prendetele un pò come provocazioni per sapere cosa ne pensate degli scenari attuali e di quelli futuri possibili ;)

trallallero
29-10-2009, 11:37
Bhe, per rendere inutile un qualsiasi registro delle mie ricerche uso TrackMeNot (un add-on per Firefox)

Non uso la chat di Google

E se per caso si venisse a sapere che Google non rispetta la privacy dei propri utenti, vedresti con che rapidità Google perderebbe utenti

Sinceramente per la mia privacy mi preoccupo più dei Cookie traccianti piuttosto che di Google
Io sono sicuro che google, come skype, memorizzano parecchio alla faccia della privacy, ma non mi spaventa la cosa perchè non ho nulla da nascondere.
Nella società dove stavo prima, per esempio, hanno smesso di usare skype proprio per difendere la loro privacy (lo usavano anche per discutere del loro progetto che era e doveva rimanere segreto).

Interessante TrackMeNot ... mi informo meglio ;)

Giusto, anch'io mi disconnetto da gmail quando faccio ricerche.
Io no, non mi vergogno di quello che cerco e non mi fotte niente se va a fare statistica.

trallallero
29-10-2009, 11:45
Io pensavo un pò al caso contrario. Ad esempio come funziona se la magistratura vuole tenere sotto controllo le chiamate di un delinquente che usa un programma i cui server sono in usa? Può intercettale? E se si di quanto di allungano i tempi per i permessi? Quanto una grossa società come Google può opporre resistenza, magari nel nome della privacy dei suoi utenti?

Altro argomento. Google "domina" il settore per una semplice ragione: i suoi prodotti sono ottimi. Come detto da Dream_River spesso e volentieri è il mercato a regolare certe dinamiche. Diciamo anche però che chi ha soldi e mezzi può anche orientare il mercato. Google sta spingendo molto sul cloud, e questo avrà certamente un peso. Cosa ne pensate? E' l'evoluzione migliore, la piega auspicabile che dovrebbe prendere il mondo IT (ormai non più di nicchia, ma parte integrante della vita di tutti)? In prospettiva, vi sentireste sicuri nel lasciare i vostri dati nei server di Microsoft o Google? E se il servizio gratuito si trasformasse in uno a pagamento senza molte alternative a cui rivolgersi?

Non voglio fare nè terrorismo psicologico nè sono preda di manie di persecuzione da questa o quell'azienda. Prendetele un pò come provocazioni per sapere cosa ne pensate degli scenari attuali e di quelli futuri possibili ;)

Chi ha segreti importanti da difendere ovvio che non dovrebbe usare skype, google, msn e cose del genere, ma chi è una minuscola ma indipensabile nullità del sistema globale come lo è un semplice utente internettiano, di cosa deve preoccuparsi ?
Io mi preoccuperei se google diventasse di proprietà dello stato americano, della CIA o FBI, ma finchè resta privata e in lotta commerciale con altre società private, chissenefotte.

KiBuB
29-10-2009, 12:02
Per il momento apprezzo molto il lavoro di google, la cosa che mi impensierisce è il controllo che potrebbe avere sull'informazione, basta pensare a youtube, se incominciassero a mettere in rilievo solo i video che vogliono loro sarebbe una tragedia, o anche mettere in prima posizione i siti che gli vanno "più a genio".
Per il resto spero solo che un domani crescano di più i concorrenti di adsense, almeno i guadagni ritornerebbero un po su :asd:


MA per ora posso solo dire GRANDE GOOGLE :D

Blaster_Maniac
29-10-2009, 12:20
Non capisco cosa dovrebbe spaventarmi di Google:confused:

Quando non offrirà più servizi decenti e non soddisferà più gli utenti, ci penseranno le leggi del mercato a detronizzarlo

Le leggi di mercato variano in base alle opinioni delle persone. La nostra nazione è un validissimo esempio di quando l'opinione sia pilotabile.
Traete le vostre conclusioni.

Fritz!
29-10-2009, 12:39
Qualcuno è spaventato dal fatto che i server di google sono in USA e tutto potrebbe quindi essere controllato.
Se hai una mail "gmail" e sei connesso, ogni volta che cerchi qualcosa su google, google sa chi sei e potrebbe memorizzare tutto quello che cerchi, quello che scrivi via mail e quello che chatti via google chat.
Io uso google e skype (che ha i server in USA) e me ne fotto allegramente :D

Io mi chiedo sempre a chi cazzo frega una cippa delle mie mail e delle mie chat :asd:

Dream_River
29-10-2009, 12:49
Le leggi di mercato variano in base alle opinioni delle persone. La nostra nazione è un validissimo esempio di quando l'opinione sia pilotabile.
Traete le vostre conclusioni.

La mia conclusione è che non puoi pilotare ciò di cui la gente a bisogno

Io pensavo un pò al caso contrario. Ad esempio come funziona se la magistratura vuole tenere sotto controllo le chiamate di un delinquente che usa un programma i cui server sono in usa? Può intercettale? E se si di quanto di allungano i tempi per i permessi? Quanto una grossa società come Google può opporre resistenza, magari nel nome della privacy dei suoi utenti?

Chiamate in che senso? Chiamate VoIP?

Dipende dove si trova chi si chiama, se io chiamo chi si trova in Italia non avrebbero nessun problema visto che le chiamate VoIP avvengono attraverso una connessione diretta, senza intermediari (come avviene invece, ad esempio, per la chat di Facebook)
Se invece vengono coinvolti server esteri, chi possiede i server può scegliere di collaborare o altrimenti rallentare i tempi facendo appello agli accordi internazionali e alla diplomazia che le autorità di diversi paesi dovrebbero instaurare (Alla fine le dinamiche con cui si conservano e si muovono le informazioni non sono molto differenti con le dinamiche con cui si conservano e si muove il denaro, per entrambi i casi sia che si parli di informazioni o soldi che derivano da attività illegali o legali)

Altro argomento. Google "domina" il settore per una semplice ragione: i suoi prodotti sono ottimi. Come detto da Dream_River spesso e volentieri è il mercato a regolare certe dinamiche. Diciamo anche però che chi ha soldi e mezzi può anche orientare il mercato. Google sta spingendo molto sul cloud, e questo avrà certamente un peso. Cosa ne pensate? E' l'evoluzione migliore, la piega auspicabile che dovrebbe prendere il mondo IT (ormai non più di nicchia, ma parte integrante della vita di tutti)? In prospettiva, vi sentireste sicuri nel lasciare i vostri dati nei server di Microsoft o Google? E se il servizio gratuito si trasformasse in uno a pagamento senza molte alternative a cui rivolgersi?
Il mercato si auto-regola, non esiste nessuno in grado di avere il controllo totale del mercato, per il semplice fatto che i potenziali acquirenti dei servizi non sono automi di cui si può controllare i desideri e i bisogni (Anche se magari qualche cospirazionista terzomondista vorrebbe far credere il contrario)
Ad esempio, perchè la Nike può permettersi di vendere scarpe a 300€ quando magari i costi di produzione giustificherebbero al massimo un prezzo di 100€? Perchè quando compri una scarpa Nike non compri solo una scarpa, compri assieme uno status symbol, un concetto legato a quella scarpa e un pezzo di identità preconfezionata ("Io sono uno che ama lo sport con tutto se stesso, senza rinunciare allo stile, io sono un "Just do It"")
Ma se uno ha un bisogno più urgente (Una scarpa qualsiasi, ad esempio, invece di una scarpa con allegato un bagaglio concettuale e simbolo sociale) non c'è modo per convincerlo a comprare una Nike da 300€.
Stessa cosa per Google, il suo successo non è dovuto solamente all'immagine che regala a chi usufruisce dei suoi servizi, ma anche alla qualità del suo prodotto, alla quale è lagata una garanza di Privacy e una garanzia di non ingerenza
Il discorso sarebbe più complesso se parlassimo del mercato dei beni primari (Anche se oggi giorno la formazione di un Monopolio reale e praticamente impossibile e in tutti i casi un libero mercato è la migliore condizione in cui si può superare un monopolio, anche solo per il semplice fatto che un monopolio in un libero mercato lo superi con la qualità e risposte più adeguate, un monopolio di stato lo superi solo con un esercito, ma vabhè, questo è un altro discorso:D), ma non è il caso di Google
Anzi, il mercato delle informazioni da molti è visto come il figlio dell'evoluzione della tecnica e del mercato, che per la sua caratteristica di essere basato su la vendita e l'acquisto di un bene che è potenzialmente infinito (linformazione) possiede una dinamicità e una capacità di autoregolazione ancora maggiore di quella del mercato tradizionale
[/QUOTE]


Nella società dove stavo prima, per esempio, hanno smesso di usare skype proprio per difendere la loro privacy (lo usavano anche per discutere del loro progetto che era e doveva rimanere segreto).


Per fortuna esistono alternativa molto valide ai prodotti proprietari, come ad esempio Ekiga (http://ekiga.org/) ;)

ConteZero
29-10-2009, 12:51
Ricordo quando andava da morì ICQ, oggi non se lo fila nessuno.
MSN idem con patate.
FacciaLibro sta già declinando, all'orizzonte c'è Twitter.

I motori di ricerca seguono lo stesso andamento... io nel paleolitico recente usavo AltaVista, ora sto su google...
...ma oggi o domani uscisse qualcosa di più pratico SI CAMBIA.

Blaster_Maniac
29-10-2009, 12:54
La mia conclusione è che non puoi pilotare ciò di cui la gente a bisogno


E ti sbagli di grosso. ;)

trallallero
29-10-2009, 13:34
Per il momento apprezzo molto il lavoro di google, la cosa che mi impensierisce è il controllo che potrebbe avere sull'informazione, basta pensare a youtube, se incominciassero a mettere in rilievo solo i video che vogliono loro sarebbe una tragedia, o anche mettere in prima posizione i siti che gli vanno "più a genio".
Per il resto spero solo che un domani crescano di più i concorrenti di adsense, almeno i guadagni ritornerebbero un po su :asd:


MA per ora posso solo dire GRANDE GOOGLE :D
Si ma appunto, finchè tutto ciò è in mano a più società private che si muovono a scopo di lucro, perchè dovrebbero pilotare l'informazione ?
per quello ho scritto che mi preoccuperei se una bestia come google fosse in mano ad uno stato ;)

Io mi chiedo sempre a chi cazzo frega una cippa delle mie mail e delle mie chat :asd:
Secondo me è un pò come credere in Dio, si pensa che ci sia qualcuno che ti controlla sempre ... forse per darsi un po' di importanza o per soddisfare il proprio egocentrismo :boh:

E comunque, Dio è morto, Marx pure ma Google va alla grande :D


Per fortuna esistono alternativa molto valide ai prodotti proprietari, come ad esempio Ekiga (http://ekiga.org/) ;)
Che è quello che usiamo in società ;)
Però a casa non ci sono molte alternative a Skype.
E google video chat, perchè non va su Linux ? :mbe:

Pancho Villa
29-10-2009, 14:03
Io no, non mi vergogno di quello che cerco e non mi fotte niente se va a fare statistica.

Quello che mi preoccupa è l'advertising mirato e altre forme di comunicazione personalizzata. Una delle caratteristiche di Internet è l'anonimato, per questo non mi va di far sapere a Google piuttosto che a Microsft o chi per essi i siti che frequento, le ricerche, le fasce orarie in cui mi connetto ecc.

momo-racing
29-10-2009, 14:03
La mia conclusione è che non puoi pilotare ciò di cui la gente a bisogno

sarà per questo che al giorno d'oggi tutti hanno la possibilità di avere pressochè tutto ma sono tutti costantemente infelici? :rolleyes:

momo-racing
29-10-2009, 14:05
per quanto riguarda Google per me avessero fatto anche unicamente google earth e google maps avrebbero creato uno degli strumenti che ritengo più rivoluzionari dalla nascita di internet e dei pc. Io quelli di google li adoro. riuscissero a superare i problemi di copyright che hanno con google books poi sarei la persona più felice del mondo.

xenom
29-10-2009, 14:08
google sta diventando veramente colossale. secondo me è anche possibile che in futuro sviluppino un OS completo (probabilmente ci staranno già pensando :asd: ) e magari facciano concorrenza a microsoft.

KiBuB
29-10-2009, 14:20
google sta diventando veramente colossale. secondo me è anche possibile che in futuro sviluppino un OS completo (probabilmente ci staranno già pensando :asd: ) e magari facciano concorrenza a microsoft.
Lo avevano annunciato, mi pare che il nome era Chrome OS e lo volevano distribuire per il 2010-2011.
Ma sul fatto che possa prendere piede ho dei dubbi, anche il browser chrome non mi pare sia molto utilizzato,almeno da quello che posso vedere dalle statistiche dei siti.
Ci sono ormai valide alternative in quel settore, e anche per i sistemi operativi le scelte non mancano, windows, mac o se lo si vuole gratis ce Linux.

Ok che Google sembra far miracoli ma non so se farebbe meglio di Linux.

Fritz!
29-10-2009, 14:24
Quello che mi preoccupa è l'advertising mirato e altre forme di comunicazione personalizzata. Una delle caratteristiche di Internet è l'anonimato, per questo non mi va di far sapere a Google piuttosto che a Microsft o chi per essi i siti che frequento, le ricerche, le fasce orarie in cui mi connetto ecc.

capisco che possa essere fastidioso. Però non vedo sti grossi pericoli.

Dream_River
29-10-2009, 15:45
sarà per questo che al giorno d'oggi tutti hanno la possibilità di avere pressochè tutto ma sono tutti costantemente infelici? :rolleyes:

Non so che gente frequenti te ma io e buona parte delle persone che conosco affermando di essere felici
Magari tu attiri sognatori costantemente insoddisfatti, che ti devo dire

E ti sbagli di grosso. ;)

Sarei curioso di sapere le argomentazioni a tuo favore

Stormblast
29-10-2009, 15:55
Sarei curioso di sapere le argomentazioni a tuo favore

semplicemente i miliardi di euro/dollari spesi ogni anno in pubblicità. ;)

Pancho Villa
29-10-2009, 16:13
capisco che possa essere fastidioso. Però non vedo sti grossi pericoli.

Neanche io, però appunto mi dà un po' fastidio e alla mai privacy ci tengo. Tra l'altro non è che costi poi molta fatica loggarsi manualmente all'account google solo quando necessario (gmail, google documenti, ecc.).

trallallero
29-10-2009, 16:20
Neanche io, però appunto mi dà un po' fastidio e alla mai privacy ci tengo. Tra l'altro non è che costi poi molta fatica loggarsi manualmente all'account google solo quando necessario (gmail, google documenti, ecc.).

Pensa che io invece uso gmail come archivio di backup (visto che offre 7385 MB) di molti miei documenti. Tanto che ci possono fare ? :confused:
Questo lo faccio da quando mi è caduto un HD esterno ... tutti i dati buttati nel secchio.

Pancho Villa
29-10-2009, 16:31
Pensa che io invece uso gmail come archivio di backup (visto che offre 7385 MB) di molti miei documenti. Tanto che ci possono fare ? :confused:
Questo lo faccio da quando mi è caduto un HD esterno ... tutti i dati buttati nel secchio.

Non me lo dire, proprio oggi mi è arrivata la scheda elettronica sostitutiva del mio HD, dopo ben 3 settimane di spedizione e quasi un mese e mezzo dopo la rottura dell'HD... ebbene non funziona, il BIOS non me lo riconosce!! :muro: :bsod:

http://hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2050072

Scalor
29-10-2009, 17:46
Quello che mi preoccupa è l'advertising mirato e altre forme di comunicazione personalizzata. Una delle caratteristiche di Internet è l'anonimato, per questo non mi va di far sapere a Google piuttosto che a Microsft o chi per essi i siti che frequento, le ricerche, le fasce orarie in cui mi connetto ecc.

Sempre meglio google anche con il rischio di advertising mirato che altri motori di ricerca che censurano ...

ecco un esempio di vergognosa censura, chissà quante altre situazioni ci sono in giro per la rete .... sta agli utenti scoprirlo....

trovate le differenze.....

con google....
http://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&q=Torino,+Piemonte&sll=41.442726,12.392578&sspn=15.077598,31.728516&ie=UTF8&cd=1&geocode=FeK4rwId20l1AA&split=0&hq=&hnear=Torino,+Piemonte&ll=45.183912,8.276825&spn=0.006927,0.023668&t=h&z=16

con bing....
http://www.bing.com/maps/default.aspx?v=2&FORM=LMLTCP&cp=45.184752~8.271884&style=h&lvl=16&tilt=-90&dir=0&alt=-1000&phx=0&phy=0&phscl=1&encType=1

Pancho Villa
29-10-2009, 18:05
Sempre meglio google anche con il rischio di advertising mirato che altri motori di ricerca che censurano ...

ecco un esempio di vergognosa censura, chissà quante altre situazioni ci sono in giro per la rete .... sta agli utenti scoprirlo....

trovate le differenze.....

con google....
http://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&q=Torino,+Piemonte&sll=41.442726,12.392578&sspn=15.077598,31.728516&ie=UTF8&cd=1&geocode=FeK4rwId20l1AA&split=0&hq=&hnear=Torino,+Piemonte&ll=45.183912,8.276825&spn=0.006927,0.023668&t=h&z=16

con bing....
http://www.bing.com/maps/default.aspx?v=2&FORM=LMLTCP&cp=45.184752~8.271884&style=h&lvl=16&tilt=-90&dir=0&alt=-1000&phx=0&phy=0&phscl=1&encType=1

Cos'è? :what:

elevul
29-10-2009, 18:08
Nessuna paura.
Solo il massimo rispetto per l'azienda che ha come obiettivo la catalogazione di tutto lo scibile umano, scopo che considero il più nobile di tutti, oltre che il più utile di tutti, sia per gli umani che per IA, che avranno direttamente i dati già disponibili per la propria evoluzione.

yorkeiser
29-10-2009, 18:10
A me sinceramente spaventa molto più avere un sistema operativo Microsoft (e bachi di sicurezza annessi) che andare su gmail.
Poi oh, la qualità di google è indubbia a mio avviso, e siccome nessun sistema è sicuro al 100% il rischio vale la candela.

elevul
29-10-2009, 18:33
per quanto riguarda Google per me avessero fatto anche unicamente google earth e google maps avrebbero creato uno degli strumenti che ritengo più rivoluzionari dalla nascita di internet e dei pc. Io quelli di google li adoro. riuscissero a superare i problemi di copyright che hanno con google books poi sarei la persona più felice del mondo.

Concordo.
Farei i salti di gioia se su google books fossero disponibili gratuitamente tutti i libri del mondo( compresi quelli vecchissimi e rarissimi)! :D

CUBIC84
29-10-2009, 18:34
...

killercode
29-10-2009, 18:42
Paura no, mi da fastidio come mi da fastido il monopolio microsoft e l'egemonia di apple.

KiBuB
29-10-2009, 18:44
Con Opera non posso vedere il secondo link... :(

http://img88.imageshack.us/img88/73/catturae.th.png (http://img88.imageshack.us/i/catturae.png/)

ma non mettono più la data di quando sono state scattate le foto?

Dream_River
29-10-2009, 19:09
semplicemente i miliardi di euro/dollari spesi ogni anno in pubblicità. ;)

La pubblicità al massimo può esporre le qualità di un prodotto e il prodotto non materiale a esso collegato (Status Simbol, identità preconfezionata, senso di appartenenza, ecc ecc), ma non può avere un controllo diretto sui bisogni della gente

Non ci sarà mai nessuna pubblicità di Giorgio Armani che possa convincere una giovane ragazza Punk a comprarsi i suoi calzoni

Non ci sarà mai nessuna pubblicità che possa convincere un barbone a risparmiare i frutti della propria elemosina per comprarsi un paio di Nike

E cosi via


E google video chat, perchè non va su Linux ? :mbe:

Sinceramente non ne ho idea del perchè :fagiano:

Scalor
29-10-2009, 20:10
http://img88.imageshack.us/img88/73/catturae.th.png (http://img88.imageshack.us/i/catturae.png/)

ma non mettono più la data di quando sono state scattate le foto?

la data non c'entra nulla, sono taroccate ad hoc !
ecco un altro tarocco ! :D google non censura, bing invece censura ! e non mi sembra di essere in cina !:D

http://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&geocode=&q=varese&sll=45.817605,8.826384&sspn=0.219177,0.495758&g=varese&ie=UTF8&hq=&hnear=Varese,+Lombardia&ll=45.218899,8.027101&spn=0.015266,0.05476&t=h&z=15


http://www.bing.com/maps/default.aspx?v=2&FORM=LMLTCP&cp=45.217039~8.028731&style=h&lvl=15&tilt=-90&dir=0&alt=-1000&phx=0&phy=0&phscl=1&encType=1

Blaster_Maniac
29-10-2009, 20:13
La pubblicità al massimo può esporre le qualità di un prodotto e il prodotto non materiale a esso collegato (Status Simbol, identità preconfezionata, senso di appartenenza, ecc ecc), ma non può avere un controllo diretto sui bisogni della gente

Non ci sarà mai nessuna pubblicità di Giorgio Armani che possa convincere una giovane ragazza Punk a comprarsi i suoi calzoni

Non ci sarà mai nessuna pubblicità che possa convincere un barbone a risparmiare i frutti della propria elemosina per comprarsi un paio di Nike

E cosi via



Sinceramente non ne ho idea del perchè :fagiano:

Lettore mp3: ipod recensiti ovunque. In moltissime interviste personaggi pubblici che dicono (o i giornalisti per loro):
-Una cosa che porteresi sempre con te?
-Il mio ipod
Cosa si è ottenuto?
Chiunque ha l'ipod o conosce l'ipod.
Strumento necessario?
No, per due motivi:
-valanghe di altri lettori mp3 disponibili come scelta
-non è fondamentale avere il lettore mp3
Come mai lo hanno tutti?
La pubblicità.

Se una cosa ti fa sentire cool (ed è la pubblicità che ti dice che sei cool) prendi quella cosa. Avendola presa tu, come migliaia di altre persone, quella cosa è ancora più cool.

Altro esempio:
Tu con altri 10 amici iniziate a scappare. Tutte le persone intorno a voi inizieranno a scappare, senza nessun motivo. Questo perchè lo fate voi,

Altro esempio:
I media italiani.

I bisogni dell'individuo non pilotabili sono due:
-cibo
-riproduzione
Ed in realtà anche questi sono pilotati. :\

Nocciolo della questione:
Se tutta la conoscenza viene centralizzata, questa conoscenza è modificabile, e chiunque crederà alle modifiche senza analizzarle.

I bisogni delle masse sono pilotati, specialmente dal 1950 (circa) in poi.
Questo è sotto gli occhi di tutti. Guardati allo specchio, guardati intorno in casa, e ne avrai conferma.

http://digilander.libero.it/kayfakayfa/gregge_di_pecore.jpg

Dream_River
29-10-2009, 20:20
Lettore mp3: ipod recensiti ovunque. In moltissime interviste personaggi pubblici che dicono (o i giornalisti per loro):
-Una cosa che porteresi sempre con te?
-Il mio ipod
Cosa si è ottenuto?
Chiunque ha l'ipod o conosce l'ipod.
Strumento necessario?
No, per due motivi:
-valanghe di altri lettori mp3 disponibili come scelta
-non è fondamentale avere il lettore mp3
Come mai lo hanno tutti?
La pubblicità.

Se una cosa ti fa sentire cool (ed è la pubblicità che ti dice che sei cool) prendi quella cosa. Avendola presa tu, come migliaia di altre persone, quella cosa è ancora più cool.

Altro esempio:
Tu con altri 10 amici iniziate a scappare. Tutte le persone intorno a voi inizieranno a scappare, senza nessun motivo. Questo perchè lo fate voi,

Altro esempio:
I media italiani.

I bisogni dell'individuo non pilotabili sono due:
-cibo
-riproduzione
Ed in realtà anche questi sono pilotati. :\

Nocciolo della questione:
Se tutta la conoscenza viene centralizzata, questa conoscenza è modificabile, e chiunque crederà alle modifiche senza analizzarle.

I bisogni delle masse sono pilotati, specialmente dal 1950 (circa) in poi.
Questo è sotto gli occhi di tutti. Guardati allo specchio, guardati intorno in casa, e ne avrai conferma.

http://digilander.libero.it/kayfakayfa/gregge_di_pecore.jpg

Scusa, ma chi sei te per dire quale acqusito è utile e quale no?
Nella nostra società dove la stragrande maggioranza delle persone non ha prolemi a soddisfare i propri bisogni primari, con quale criterio affermi che l'Ipod è un acquisto pilotato?
Ti sembra tanto innaturale che le persone ricerchino uno status symbol da pensare che l'Ipod sia stato comprato perchè sotto controllo?
Strano per che non tutti abbiano l'Ipod, cos'è colpa del controllo che è selettivo o perchè gli intellettualmente superiori sono immuni al controllo delle multinazionali?:asd:

killercode
29-10-2009, 20:36
Ti sembra tanto innaturale che le persone ricerchino uno status symbol da pensare che l'Ipod sia stato comprato perchè sotto controllo?

Perchè l'ipod è diventato uno status symbol e il nortek no?
http://www.nortekonline.com/cms/resources/images/easy_h.jpg

Pancho Villa
29-10-2009, 20:41
la data non c'entra nulla, sono taroccate ad hoc !
ecco un altro tarocco ! :D google non censura, bing invece censura ! e non mi sembra di essere in cina !:D

http://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&geocode=&q=varese&sll=45.817605,8.826384&sspn=0.219177,0.495758&g=varese&ie=UTF8&hq=&hnear=Varese,+Lombardia&ll=45.218899,8.027101&spn=0.015266,0.05476&t=h&z=15


http://www.bing.com/maps/default.aspx?v=2&FORM=LMLTCP&cp=45.217039~8.028731&style=h&lvl=15&tilt=-90&dir=0&alt=-1000&phx=0&phy=0&phscl=1&encType=1

Ma cosa c'è lì veramente?

Freeskis
29-10-2009, 20:44
Prendo spunto da questo articolo del Corriere

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_ottobre_29/super-google-mondo-gaggi_4daff0a4-c45a-11de-ae8c-00144f02aabc.shtml

per chiedervi cosa ne pensate di Google. Lasciamo da parte i fanboysmi e complottismi. Io stesso sono un soddisfatto utilizzatore di alcuni programmi di Google, e non posso che ammirare un'azienda che dal nulla ha creato una vera e propria corazzata della conoscenza, offrendo in maniera gratuita programmi e servizi ottimi. Ma non trovate che la sua onnipresenza possa essere, nelle mani sbagliate, un formidabile strumento di controllo? E (senza scendere troppo in dettagli tecnici, vista la sezione) cosa ne pensate del cloud in generale?

... mi sto già cacando addosso guarda...






...ma probabilmente è un colpo di freddo :fagiano:

-kurgan-
29-10-2009, 20:44
Google sta spingendo molto sul cloud, e questo avrà certamente un peso. Cosa ne pensate? E' l'evoluzione migliore, la piega auspicabile che dovrebbe prendere il mondo IT (ormai non più di nicchia, ma parte integrante della vita di tutti)? In prospettiva, vi sentireste sicuri nel lasciare i vostri dati nei server di Microsoft o Google? E se il servizio gratuito si trasformasse in uno a pagamento senza molte alternative a cui rivolgersi?

Non voglio fare nè terrorismo psicologico nè sono preda di manie di persecuzione da questa o quell'azienda. Prendetele un pò come provocazioni per sapere cosa ne pensate degli scenari attuali e di quelli futuri possibili ;)

a me pare un ottimo modo per ridurre i costi aziendali, da sempre dominati da licenze microsoft (che sono già a pagamento, e salate).
la mia azienda ha migrato tutta la posta su google apps/gmail risparmiando un botto di soldi.

blamecanada
30-10-2009, 01:47
Non capisco cosa dovrebbe spaventarmi di Google:confused:
Quando non offrirà più servizi decenti e non soddisferà più gli utenti, ci penseranno le leggi del mercato a detronizzarlo
Il fatto è che potrebbe tranquillamente continuare ad essere un ottimo motore di ricerca, ma occultare certe informazioni, visto che il sorgente è segreto, ed è una proprietà privata.

Al momento non credo lo stiano facendo, ma teoricamente è possibile, sarebbe meglio che non lo fosse.

L'informazione non è una merce come un'altra.

blamecanada
30-10-2009, 01:49
Strano per che non tutti abbiano l'Ipod, cos'è colpa del controllo che è selettivo o perchè gli intellettualmente superiori sono immuni al controllo delle multinazionali?:asd:
Non credo le cose siano legate.

Io che sono una semidivinità ho l'iPod, quindi le multinazionali non c'entrano :asd:.

ciriccio
30-10-2009, 03:19
Io mi preoccuperei se google diventasse di proprietà dello stato americano, della CIA o FBI, ma finchè resta privata e in lotta commerciale con altre società private, chissenefotte.
Quindi tu credi che l'NSA non abbia totale visibilità su google?

ciriccio
30-10-2009, 03:23
L'informazione non è una merce come un'altra.

:eek:

Ma certo che lo è!
Quanti ci campano vendendo informazioni?
Quanti interni delle compagnie telefoniche si fanno corrompere a peso d'oro per divulgare i nostri nomi?

L'informazione è una merce come un'altra.
A volte non vale un tubo, altre volte vale oro.

trallallero
30-10-2009, 08:37
Quindi tu credi che l'NSA non abbia totale visibilità su google?

Boh, so solo che mi fido di google ma non di qualsiasi cosa che inizi con "National" :D

Fritz!
30-10-2009, 09:32
Boh, so solo che mi fido di google ma non di qualsiasi cosa che inizi con "National" :D

neanche la national geographic?:fagiano:

Dream_River
30-10-2009, 10:47
Perchè l'ipod è diventato uno status symbol e il nortek no?
http://www.nortekonline.com/cms/resources/images/easy_h.jpg

La prima ragione è molto semplice, la Nortek per di più produce prodotti di fascia economica, o comunque non particolarmente costosi da essere uno status symbol (L'impegno economico è il fattore principale a determinare lo status symbol)
Poi posso ipotizzare altri fattori, ad esempio guardando il lettore MP3 che hai postato immagino sia dovuto al design orribile e alle scarse funzionalità (Oggi giorno con uno schermo non a colori, per di più di quelle dimensioni, non dai una bella immagine di te)
Inoltre la Nortek vende un concetto e un identità appetibile legate al suo prodotto? Non mi risulta

Il fatto è che potrebbe tranquillamente continuare ad essere un ottimo motore di ricerca, ma occultare certe informazioni, visto che il sorgente è segreto, ed è una proprietà privata.

Al momento non credo lo stiano facendo, ma teoricamente è possibile, sarebbe meglio che non lo fosse.

L'informazione non è una merce come un'altra.

Vero, ma penso che se si scoprisse che Google occulta dei risultati, soprattuto certi risultati (i porno....no, sto scherzando:sofico: ) non sarebbe un toccasana per i propri introiti
E teorie cospirazioniste a parte, non penso che tutti i motori di ricerca esistenti abbiano interesse a occultare tutti uno stesso risultato

Comunque niente vieta che in futuro l'Open Source possa iniziare a farsi strada anche su questo settore del mercato, considerando i progressi e le fette di mercato che si sta conquistando

Non credo le cose siano legate.

Io che sono una semidivinità ho l'iPod, quindi le multinazionali non c'entrano :asd:.

Cos'è successo che ha ridotto fino a questo punto la tua autostima? :asd:

Anche io ho l'Ipod (nano), ed infatti era qualcun altro a sostenere che i nostri acquisti sono controllati, non io

Scalor
30-10-2009, 12:24
Ma cosa c'è lì veramente?

dunque, li ci sono degli edifici .

http://www.peacelink.it/ecologia/a/21774.html
http://extranet.regione.piemonte.it/ambiente/simin/approfondimenti/alluvione.htm
http://www.archivionucleare.com/index.php/2007/06/14/camera-interrogazione-saluggia-trino/
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E90023,00.html


http://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&geocode=&q=saluggia&sll=41.442726,12.392578&sspn=15.077598,31.728516&ie=UTF8&hq=&hnear=Saluggia+Vercelli,+Piemonte&ll=45.217055,8.028603&spn=0.001731,0.005917&t=h&z=18

ecco nella prima pagina del pdf c'è l'immagine dell'edificio poligonale a 10 lati che in bing è censurato ! :D
http://www.legambientevallesusa.it/index.php?option=com_docman&task=doc_download&gid=5&Itemid=40

a ispra... in provincia di varese... altra censura
http://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&geocode=&q=ispra+varese&sll=45.21484,8.024493&sspn=0.003462,0.011834&ie=UTF8&hq=&hnear=Ispra+Varese,+Lombardia&ll=45.810286,8.630834&spn=0.0137,0.047336&t=h&z=15

http://www.bing.com/maps/default.aspx?v=2&FORM=LMLTCP&cp=45.811482~8.630126&style=h&lvl=15&tilt=-90&dir=0&alt=-1000&phx=0&phy=0&phscl=1&encType=1


altro caso, la realtà......
http://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&geocode=&q=pisa&sll=45.810286,8.630834&sspn=0.0137,0.047336&ie=UTF8&hq=&hnear=Pisa,+Toscana&ll=43.637473,10.344143&spn=0.015685,0.05476&t=h&z=15

e bing che... censura e lo fa diventare ... un parco !:sofico:

http://www.bing.com/maps/default.aspx?v=2&FORM=LMLTCP&cp=43.639026~10.349636&style=h&lvl=14&tilt=-90&dir=0&alt=-1000&phx=0&phy=0&phscl=1&encType=1

lo fanno con le immagini, potrebbero farlo anche con il testo !
censura e democrazia non vanno daccordo ! :D :mad:

killercode
30-10-2009, 13:33
La prima ragione è molto semplice, la Nortek per di più produce prodotti di fascia economica, o comunque non particolarmente costosi da essere uno status symbol (L'impegno economico è il fattore principale a determinare lo status symbol)
Poi posso ipotizzare altri fattori, ad esempio guardando il lettore MP3 che hai postato immagino sia dovuto al design orribile e alle scarse funzionalità (Oggi giorno con uno schermo non a colori, per di più di quelle dimensioni, non dai una bella immagine di te)
Inoltre la Nortek vende un concetto e un identità appetibile legate al suo prodotto? Non mi risulta


chi ha deciso il prezzo più "giusto" (inteso come figo) per un mp3, chi ha stabilito quale è il design più cool per un lettore mp3? perchè una persona identifica il suo status sociale in un mp3....e sopratutto....perchè non mi hai risposto perchè è tecnicamente meglio? :D :D

nickyride
30-10-2009, 13:55
Non capisco cosa dovrebbe spaventarmi di Google:confused:

Quando non offrirà più servizi decenti e non soddisferà più gli utenti, ci penseranno le leggi del mercato a detronizzarlo

Forse il fatto che tende a monopolizzare tutto? Prima era un motore di ricerca ok, poi è diventato il motore di ricerca, ok. Poi si è mangiato doubleclick, ok, poi lancia il suo browser e stipula una strana alleanza con firefox, poi vuole entrare nel mercato della telefonia e ci entra, poi inizia ad entrare nel settore delle mappe e infine lancia un suo navigatore satellitare...Devo continuare?

trallallero
30-10-2009, 13:59
Forse il fatto che tende a monopolizzare tutto? Prima era un motore di ricerca ok, poi è diventato il motore di ricerca, ok. Poi si è mangiato doubleclick, ok, poi lancia il suo browser e stipula una strana alleanza con firefox, poi vuole entrare nel mercato della telefonia e ci entra, poi inizia ad entrare nel settore delle mappe e infine lancia un suo navigatore satellitare...Devo continuare?

Se gli altri fanno cagare è colpa di google ? :mbe:

blamecanada
30-10-2009, 14:12
Ma certo che lo è!
Quanti ci campano vendendo informazioni?
Quanti interni delle compagnie telefoniche si fanno corrompere a peso d'oro per divulgare i nostri nomi?
L'informazione è una merce come un'altra.
A volte non vale un tubo, altre volte vale oro.
Non hai capito cosa intendevo.
Per “non è”, intendevo “non dovrebbe essere”.
Dall'informazione dipende la democrazia. Quanto meno l'informazione è democratica, tanto meno la democrazia è effettiva.

Vero, ma penso che se si scoprisse che Google occulta dei risultati, soprattuto certi risultati (i porno....no, sto scherzando:sofico: ) non sarebbe un toccasana per i propri introiti
Questo è vero fino a un certo punto. Se google occulta le informazioni, ma gli altri motori di ricerca sono penosi lo si continua ad usare.
Sia chiaro, non credo che attualmente ciò avvenga, ma non sappiamo cosa potrà avvenire in futuro, noi crediamo che perché adesso abbiamo una certa libertà e viviamo in Paesi abbastanza democratici questo debba avvenire per sempre, io sono solito pensare sempre al peggio, e ritengo sia meglio premunirsi per difendere la propria libertà da ogni evenienza.

E teorie cospirazioniste a parte, non penso che tutti i motori di ricerca esistenti abbiano interesse a occultare tutti uno stesso risultato
Ah, beh, invece mi sembra plausibile, come avviene per i giornali (http://it.wikipedia.org/wiki/Modello_di_propaganda), del resto.

Comunque niente vieta che in futuro l'Open Source possa iniziare a farsi strada anche su questo settore del mercato, considerando i progressi e le fette di mercato che si sta conquistando
Me lo auguro, soprattutto in questo campo. Al momento però il progetto wikia search è stato abbandonato.

Cos'è successo che ha ridotto fino a questo punto la tua autostima? :asd:
Secondo la mia egoteologia, quando il Verbo si fa carne, perde parte degli attributi divini, tutto qui.

Anche io ho l'Ipod (nano), ed infatti era qualcun altro a sostenere che i nostri acquisti sono controllati, non io
Beh, secondo me non è questione di controllare.
Sicuramente la pubblicità influenza, a volte anche pesantemente, ma non obbliga nessuno in modo assoluto.
Certo, se uno nemmeno conosce le alternative ad iPod, è difficile che le possa prendere in considerazione.

Fritz!
30-10-2009, 14:16
Comunque internet é unno dei mercati con le piu basse barriere all'ingresso e in cui il lock in dei clienti é estremamente difficile da realizzare.

Preoccuparsi della posizione dominante di google é abbastanza surreale quando si tutelano attivamente posizioni dominanti ben piu pervasive in altri mercati....

momo-racing
30-10-2009, 14:31
i nostri bisogni non sono pilotabili, noooooooooooooooooooo:rolleyes:

http://pocketmojo.net/media/blogs/pocketmojo/3g_iphone_queue.jpg

http://farm4.static.flickr.com/3207/2669741982_4454bc12e8.jpg

http://www.headspace.co.uk/images/iphone_o2.jpg

http://farm4.static.flickr.com/3079/2658425896_3cfda4f06d.jpg

http://news.tecnozoom.it/wp-galleryo/coda-iphone-3g/iphone_7.jpg

http://apcmag.com/images/iphone-lines-vodafone-3.jpg


tutta gente che immagino sarebbe morta di una qualche strana malattia se non avesse acquistato l'iphone il giorno stesso del lancio: un telefono per inciso che viene venduto a una cifra fuorimercato e che è peraltro privo di alcune caratteristiche che persino i telefoni da 50 euro hanno in dotazione.

zesto
30-10-2009, 15:09
Non hai capito cosa intendevo.
Per “non è”, intendevo “non dovrebbe essere”.
Dall'informazione dipende la democrazia. Quanto meno l'informazione è democratica, tanto meno la democrazia è effettiva.


Questo è vero fino a un certo punto. Se google occulta le informazioni, ma gli altri motori di ricerca sono penosi lo si continua ad usare.
Sia chiaro, non credo che attualmente ciò avvenga, ma non sappiamo cosa potrà avvenire in futuro, noi crediamo che perché adesso abbiamo una certa libertà e viviamo in Paesi abbastanza democratici questo debba avvenire per sempre, io sono solito pensare sempre al peggio, e ritengo sia meglio premunirsi per difendere la propria libertà da ogni evenienza.

cut


Esatto, più o meno quello che volevo far notare. Ribadisco: tanto di cappello a Bigi G per i risultati che produce. Ma non si può certo dire che un colosso del genere non possa usare il suo peso per orientare le dinamiche del mercato, nè che quest'ultimo si regoli benissimo da solo senza bisogno di qualcuno che vigili costantemente per tutelare i cittadini-utenti (faccio solo due esempi: benzina e operatori mobili...)

zesto
30-10-2009, 15:33
Comunque internet é unno dei mercati con le piu basse barriere all'ingresso e in cui il lock in dei clienti é estremamente difficile da realizzare.

Preoccuparsi della posizione dominante di google é abbastanza surreale quando si tutelano attivamente posizioni dominanti ben piu pervasive in altri mercati....

Non sono un esperto in materia, ma mi pare che gli esempi di lock-in nell'ambito dell'IT non siano così rari. Windows mi pare un esempio abbastanza lampante. Nonstante la bontà del Mac e la nascita di Linux la fetta di mercato di MS è nettamente maggioritaria, tanto che non è errato definirla "monopolista" (anche se non in senso strettissimo e anche se le cose un pò si stanno muovendo).

Dagli anni '80 si è sviluppata una nuova teoria economica basata sui rendimenti crescenti, cioè su meccanismi di retroazione positiva che comportano una diminuzione dei costi all'aumentare della produzione.

Uno dei maggiori esponenti di questa teoria è Brian Arthur che sostiene che tutta l'industria dell'alta teconologia è soggetta ai rendimenti crescenti. Prodotti come software, farmaci etc sono: molto difficili da progettare e più ne produci più ne affinerai le tecniche per diminuirne i costi; si usano in reti che richiedono compatibilità (più un certo tipo di prodotto o marca si diffonde, più i consumatori sono propensi ad acquistarlo per poter interagire con chi già lo usa o per far interagire un nuovo prodotto con quelli già in loro possesso); sono difficili da usare, quindi anche per la formazione si ricerca l'omogeneità per risparmiare sui costi.

Da questo si capisce come i rendimenti crescenti siano prevalenti nei campi dell'economia in cui il fattore produttivo principale è la conoscenza e come possano svilupparsi fenomeni di lock-in anche in tali ambiti.

Non è esattamente il mio campo di studi, quindi spero di non aver scritto troppe castronerie e spero di avervi dato qualche altro spunto di riflessione.

Fritz!
30-10-2009, 15:48
Non sono un esperto in materia, ma mi pare che gli esempi di lock-in nell'ambito dell'IT non siano così rari. Windows mi pare un esempio abbastanza lampante. Nonstante la bontà del Mac e la nascita di Linux la fetta di mercato di MS è nettamente maggioritaria, tanto che non è errato definirla "monopolista" (anche se non in senso strettissimo e anche se le cose un pò si stanno muovendo).
Io ho parlato di Internet, non di IT

Anche nel campo di internet esistono i meccanismi di lock in come ad esempio Ipod + Itunes... O i servizi a pagamento per i MMORPG.

Ma la mobilità é molto piu facile che non in altri settori.
Smettere di usare altavista per passare a google é un'operazione senza nessun costo per l'utilizzatore.

Passare da un sistema Microsoft a un MAC é un attimino piu complesso.

Anche le barriere all'ingresso sono piu basse


Dagli anni '80 si è sviluppata una nuova teoria economica basata sui rendimenti crescenti, cioè su meccanismi di retroazione positiva che comportano una diminuzione dei costi all'aumentare della produzione.

Uno dei maggiori esponenti di questa teoria è Brian Arthur che sostiene che tutta l'industria dell'alta teconologia è soggetta ai rendimenti crescenti. Prodotti come software, farmaci etc sono: molto difficili da progettare e più ne produci più ne affinerai le tecniche per diminuirne i costi; si usano in reti che richiedono compatibilità (più un certo tipo di prodotto o marca si diffonde, più i consumatori sono propensi ad acquistarlo per poter interagire con chi già lo usa o per far interagire un nuovo prodotto con quelli già in suo possesso); sono difficili da usare, quindi anche per la formazione si ricerca l'omogeneità per risparmiare sui costi.

Da questo si capisce come i rendimenti crescenti siano prevalenti nei campi dell'economia in cui il fattore produttivo principale è la conoscenza.

Non è esattamente il mio campo di studi, quindi spero di non aver scritto troppe castronerie e spero di avervi dato qualche altro spunto di riflessione.
Non lo conosco e ho guardato su wikipedia. Non mi pare dica niente di che. E' la vecchia distinzione tra costi fissi e costi variabili. Che la si puo intendere anche come la questione sulla facilità di riproduzione del prodotto offerto.

Ma é appunto una caratteristica che rende il mercato molto piu aperto a cambiamenti anche radicali. E' lo stesso concetto di Taleb quando distingue tra Mediocristan vs Extremistan. Internet é Extremistan allo stato puro. Ma questo rende ogni posizione dominante suscettibile di essere rovesciata in un battito di ciglia.

Dream_River
30-10-2009, 15:49
i nostri bisogni non sono pilotabili, noooooooooooooooooooo:rolleyes:

[cut]

tutta gente che immagino sarebbe morta di una qualche strana malattia se non avesse acquistato l'iphone il giorno stesso del lancio: un telefono per inciso che viene venduto a una cifra fuorimercato e che è peraltro privo di alcune caratteristiche che persino i telefoni da 50 euro hanno in dotazione.

Veramente sei tu che hai la presunzione di considerare tutte quelle persone delle decerebrate governate da qualche entità in grado di muovere i loro desideri

Non hai mai supposto nemmeno per un attimo che tutte quelle persone che hanno speso cifre fuori mercato per un cellulare non abbiano comprato solo un cellulare, ma anche il simbolo sociale, il senso di appartenenza e l'identità che un prodotto porta con se?


Questo è vero fino a un certo punto. Se google occulta le informazioni, ma gli altri motori di ricerca sono penosi lo si continua ad usare.
Sia chiaro, non credo che attualmente ciò avvenga, ma non sappiamo cosa potrà avvenire in futuro, noi crediamo che perché adesso abbiamo una certa libertà e viviamo in Paesi abbastanza democratici questo debba avvenire per sempre, io sono solito pensare sempre al peggio, e ritengo sia meglio premunirsi per difendere la propria libertà da ogni evenienza.

Bhe, non posso certo confutare il tuo pessimismo (o prudenza), ma sono fiducioso che soprattutto quando si parla del mercato di Internet, non ci siano tante possibilità di prendere in giro i propri clienti

Ah, beh, invece mi sembra plausibile, come avviene per i giornali (http://it.wikipedia.org/wiki/Modello_di_propaganda), del resto.

Ho detto "teorie del complotto a parte" :O

Me lo auguro, soprattutto in questo campo. Al momento però il progetto wikia search è stato abbandonato.

Purtroppo, ma confido nella comunità di fedeli all'Open Source

Secondo la mia egoteologia, quando il Verbo si fa carne, perde parte degli attributi divini, tutto qui.

lol :sbonk:

Beh, secondo me non è questione di controllare.
Sicuramente la pubblicità influenza, a volte anche pesantemente, ma non obbliga nessuno in modo assoluto.
Certo, se uno nemmeno conosce le alternative ad iPod, è difficile che le possa prendere in considerazione.

Internet per fortuna sta facendo molto per evitare situazioni del genere

momo-racing
30-10-2009, 16:01
Veramente sei tu che hai la presunzione di considerare tutte quelle persone delle decerebrate governate da qualche entità in grado di muovere i loro desideri

Non hai mai supposto nemmeno per un attimo che tutte quelle persone che hanno speso cifre fuori mercato per un cellulare non abbiano comprato solo un cellulare, ma anche il simbolo sociale, il senso di appartenenza e l'identità che un prodotto porta con se?


certo che l'ho supposto, anzi ne sono convinto, ed è proprio per questo che li considero dei decerebrati governati da qualche entità in grado di muovere i loro desideri. il passaggio dal "cogito ergo sum" di cartesio al "compero ergo sum" attuale per me rappresenta l'apice di un imbarazzante percorso involutivo.

Fritz!
30-10-2009, 16:04
certo che l'ho supposto, anzi ne sono convinto, ed è proprio per questo che li considero dei decerebrati governati da qualche entità in grado di muovere i loro desideri. il passaggio dal "cogito ergo sum" di cartesio al "compero ergo sum" attuale per me rappresenta l'apice di un imbarazzante percorso involutivo.

Qualunque acquisto tu faccia agisci rispondendo agli stessi meccanismi psicologici quelli di quelle persone.

Dream_River
30-10-2009, 16:10
. Windows mi pare un esempio abbastanza lampante. Nonstante la bontà del Mac e la nascita di Linux la fetta di mercato di MS è nettamente maggioritaria, tanto che non è errato definirla "monopolista" (anche se non in senso strettissimo e anche se le cose un pò si stanno muovendo).


Piccolo OT

Lo stato attuale del mercato per quanto riguarda i sistemi operativi è dovuto anche al fatto che il mercato non può essere compreso se analizzato fuori dalla società e soprattutto dalla cultura in cui è inserito

Viviamo ancora in una società dove la stragrande maggioranza delle persone non sanno cos'è un sistema operativo

Quindi anche se Linux e in generale i prodotti OpenSource possono offrire soluzioni migliori per praticamente qualsiasi applicazione informatica, non si è ancora raggiunta ne il livello culturale* ne le condizioni di mercato favorevoli all'abbattimento di questo pseudo-monopolio

*Infatti proprio ieri ho chiesto ad una mia compagna di corso di studi "Tu hai un firewall, vero?" e lei mi ha risposto "Non lo so, però posso chiederlo a mio fratello, lui ci gioca molto con l'Xbox":doh:

Dream_River
30-10-2009, 16:13
certo che l'ho supposto, anzi ne sono convinto, ed è proprio per questo che li considero dei decerebrati governati da qualche entità in grado di muovere i loro desideri. il passaggio dal "cogito ergo sum" di cartesio al "compero ergo sum" attuale per me rappresenta l'apice di un imbarazzante percorso involutivo.

Questo è misticismo anti-capitalista

Comunque, quoto Fritz!

momo-racing
30-10-2009, 16:32
Questo è misticismo anti-capitalista

Comunque, quoto Fritz!

per quale motivo il mio anticapitalismo dovrebbe essere moralmente inferiore al tuo procapitalismo? Ormai è chiaro che il capitalismo è solo uno dei possibili modelli di società, non è il migliore e non sarà nemmeno l'ultimo, come quelli già passati ha avuto un inizio uno svolgimento e presto avrà una fine, gli scricchiolii sono ormai sotto gli occhi di tutti già dal settembre scorso.
Per alcuni il passaggio da "essere umano" a "consumatore" è stato talmente blando e indolore da non essersene nemmeno resi conto.

momo-racing
30-10-2009, 16:35
Qualunque acquisto tu faccia agisci rispondendo agli stessi meccanismi psicologici quelli di quelle persone.

nell'ultimo mese gli unici acquisti che ho fatto sono stati tre libri: uno di Bukowski, uno di Prevert e uno di Baudelaire se escludiamo beni di primo consumo come cibi e affini. Sono convinto che tu abbia ragione, sicuramente i miei bisogni e i miei impulsi che sono stati alla base del mio acquisto sono stati debitamente stimolati dalla martellante e ossessionante campagna pubblicitaria imbastita da questi tre autori.

Probabilmente basterebbe un corso di marketing di livello elementare e di un po' di psicologia del consumatore per demolire le vostre granitiche certezze sulla vostra libertà di scelta.
ma in fondo avete ragione voi: è ovvio che le compagnie investano milioni di euro in campagne pubblicitarie pienamente consapevoli del fatto che non servano assolutamente ad influenzare gli acquisti dei consumatori, lo fanno così, giusto per permetterci di vedere gratis il grande fratello in tv o ai team di formula1 di competere nelle gare: pura filantropia. :O

Fritz!
30-10-2009, 16:41
nell'ultimo mese gli unici acquisti che ho fatto sono stati tre libri: uno di Bukowski, uno di Prevert e uno di Baudelaire. Sono convinto che tu abbia ragione, sicuramente i miei bisogni e i miei impulsi che sono stati alla base del mio acquisto sono stati debitamente stimolati dalla martellante e ossessionante campagna pubblicitaria imbastita da questi tre autori.

Probabilmente basterebbe un corso di marketing di livello elementare per demolire le vostre granitiche certezze di libertà.

Io il marketing l'ho studiato e ci lavoro :asd:

Quando tu acquisti qualcosa stai sempre agendo in base anche a meccanismi psicologici, come l'identificazione o il senso di appartenenza (se vogliamo usare la teoria di Maslow)

Prova ne é il fatto che descrivi compiaciuto il fatto che il libro di Prevert che hai acquistato non é pubblicizzato.
Perché? Perché l'immagine che tu associ al prodotto soddisfa i tuoi meccanismi psicologici. Anche tu sei sotto l'effetto di questi meccanismi, solo che ti piace identificarti con "quelli che non si fanno influenzare dalla pubblicità", invece che "quelli cool", o quelli "early adopters che hanno tutte le novità".

E' esattamente la stessa identica cosa. E ci sono innumerevoli tecniche pubblicitarie rivolte a chi é sensibile a questo tasto.

momo-racing
30-10-2009, 16:43
Io il marketing l'ho studiato e ci lavoro :asd:

Quando tu acquisti qualcosa stai sempre agendo in base anche a meccanismi psicologici, come l'identificazione o il senso di appartenenza (se vogliamo usare la teoria di Maslow)

Prova ne é il fatto che descrivi compiaciuto il fatto che il libro di Prevert che hai acquistato non é pubblicizzato.
Perché? Perché l'immagine che tu associ al prodotto soddisfa i tuoi meccanismi psicologici. Anche tu sei sotto l'effetto di questi meccanismi, solo che ti piace identificarti con "quelli che non si fanno influenzare dalla pubblicità", invece che "quelli cool", o quelli "early adopters che hanno tutte le novità".

E' esattamente la stessa identica cosa. E ci sono innumerevoli tecniche pubblicitarie rivolte a chi é sensibile a questo tasto.

perdonami ma come fai a asserire questo e contemporaneamente asserire che i nostri bisogni non sono pilotabili, che è l'incipit da cui tutto il discorso si è dipanato?

Fritz!
30-10-2009, 16:46
perdonami ma come fai a asserire questo e contemporaneamente asserire che i nostri bisogni non sono pilotabili, che è l'incipit da cui tutto il discorso si è dipanato?

Le scelte di consumo sono sicuramente influenzabili. I bisogni sono sostanzialmente preesistenti.

Ma le scelte di consumo non sono comunque pilotabili. Sono meccanismi talmente complessi e caotici che solo ingenuamente si puo ipotizzare una cabina di regia occulta che manovra il tutto.

momo-racing
30-10-2009, 16:50
Le scelte di consumo sono sicuramente influenzabili. I bisogni sono sostanzialmente preesistenti.

Ma le scelte di consumo non sono comunque pilotabili. Sono meccanismi talmente complessi e caotici che solo ingenuamente si puo ipotizzare una cabina di regia occulta che manovra il tutto.

e quindi le compagnie spendono milioni di euro in pubblicità per filantropia?
gli studi di marketing sulle fette di mercato, sui target a cui indirizzare un prodotto, l'induzione e il fare leva sui disagi e sulle debolezze delle persone sono tutte cavolate? curioso che le utilizzino tutti.

Fritz!
30-10-2009, 16:56
e quindi le compagnie spendono milioni di euro in pubblicità per filantropia?
gli studi di marketing sulle fette di mercato, sui target a cui indirizzare un prodotto, l'induzione e il fare leva sui disagi e sulle debolezze delle persone sono tutte cavolate? curioso che le utilizzino tutti.

Gran parte dell'attività di marketing si fa non per influenzare le scelte dei consumatori, ma per capirle ed offrire un prodotto o un servizio piu adatto.

Poi ovviamente esistono anche gli strumenti per cercare di influenzare il comportamento dei consumatori. Tra cui la pubblicità che é una piccola parte del marketing (é l'errore tipico di chi non sa cosa sia il marketing pensare che marketing= pubblicità).

Quindi ovvio che il marketing ha la sua efficacia. Ma in gran parte sta nel modificare il modo in cui l'azienda si relaziona verso il mercato, piuttosto che non viceversa.

Dream_River
30-10-2009, 16:57
per quale motivo il mio anticapitalismo dovrebbe essere moralmente inferiore al tuo procapitalismo? Ormai è chiaro che il capitalismo è solo uno dei possibili modelli di società, non è il migliore e non sarà nemmeno l'ultimo, come quelli già passati ha avuto un inizio uno svolgimento e presto avrà una fine, gli scricchiolii sono ormai sotto gli occhi di tutti già dal settembre scorso.
Per alcuni il passaggio da "essere umano" a "consumatore" è stato talmente blando e indolore da non essersene nemmeno resi conto.

Non è moralmente inferiore, è semplicemente una forma di fanatismo
Non è irrealistico pensare che prima o poi il capitalismo verra abbandonato (anche io ne sono convinto), ma è ridicolo pensare che l'uomo sia diventato e un giorno non sarà più consumatore
Come è ridicolo dipingere la nostra condizione di consumatori come qualcosa di orribile

nell'ultimo mese gli unici acquisti che ho fatto sono stati tre libri: uno di Bukowski, uno di Prevert e uno di Baudelaire se escludiamo beni di primo consumo come cibi e affini. Sono convinto che tu abbia ragione, sicuramente i miei bisogni e i miei impulsi che sono stati alla base del mio acquisto sono stati debitamente stimolati dalla martellante e ossessionante campagna pubblicitaria imbastita da questi tre autori.

Probabilmente basterebbe un corso di marketing di livello elementare e di un po' di psicologia del consumatore per demolire le vostre granitiche certezze sulla vostra libertà di scelta.
ma in fondo avete ragione voi: è ovvio che le compagnie investano milioni di euro in campagne pubblicitarie pienamente consapevoli del fatto che non servano assolutamente ad influenzare gli acquisti dei consumatori, lo fanno così, giusto per permetterci di vedere gratis il grande fratello in tv o ai team di formula1 di competere nelle gare: pura filantropia. :O

Guardo che anche io i Fritz riteniamo che la pubblicità influenzi gli artisti
Sei tu che sei talmente presuntuoso che classifichi chi non fa i tuoi stessi acquisti come un imbecille controllato dalla pubblicità (perchè a quanto pure tu ritieni che la publicità determini gli acquisti)
Ma d'altronde questa e la dimostrazione che anche per te i tuoi acquisti servono non solo a soddisfare bisogni primari, ma anche a costruire la propria identità e che gli acquisiti sono per tutti noi una coordinata nel interpretazione del mondo

momo-racing
30-10-2009, 17:00
Gran parte dell'attività di marketing si fa non per influenzare le scelte dei consumatori, ma per capirle ed offrire un prodotto o un servizio piu adatto.

Poi ovviamente esistono anche gli strumenti per cercare di influenzare il comportamento dei consumatori. Tra cui la pubblicità che é una piccola parte del marketing (é l'errore tipico di chi non sa cosa sia il marketing pensare che marketing= pubblicità).

Quindi ovvio che il marketing ha la sua efficacia. Ma in gran parte sta nel modificare il modo in cui l'azienda si relaziona verso il mercato, piuttosto che non viceversa.

io vedo così la parte "onesta" del marketing che cerca di capire i bisogni del consumatore per poi vendergli ciò che egli richiede.

La realtà è però che al giorno d'oggi si fa leva su migliaia di altri meccanismi ben più subdoli e più il capitalismo prende il sopravvento, più tali meccanismi diventano perversi.
Primo fra tutti cercare di indurre nel consumatore bisogni compatibili col prodotto che si vuole vendere. Ti bombardano fin dall'infanzia con immagini inarrivabili, modelli corrotti ai quali non potrai mai aspirare. Gli attori di hollywood son tutti fighi, le modelle sulle riviste son tutte taglia 42, hanno tutti denti perfetti, occhi penetranti, i maschi scopano come ricci e le donne hanno matrimoni da favola.
Non per niente quando un marchio deve farsi pubblicità utilizza come testimonial Cristiano Ronaldo al posto di Gennaro Quagliaruolo, attrezzista meccanico alla FIAT. Ti inducono dei bisogni, ti fanno sentire inadeguato e socialmente disadattato, per poi venderti il prodotto che magicamente risolverà i tuoi problemi, vuoi che sia uno shampoo, un vestito, un automobile.

Tutto questo a meno che tu non voglia veramente credere che una t-shirt nera con la scritta D&G sul petto assolva al compito a cui deve assolvere una t-shirt meglio di una t-shirt nera comprata al mercato a un decimo del prezzo.
E la prova la trovi fuori dalle stazioni della metropolitana: tutti i marocchini che vendono le borse di Louis Vittuon o le scarpe di Prada tarocche cosa vendono? vendono un prodotto di buona qualità o vendono un marchio? quale bisogno del consumatore soddisfano, quello di avere una borsa o quello di avere addosso un marchio? e perchè il consumatore vuole addosso un marchio? perchè è costantemente bombardato dall'idea che senza quel marchio addosso egli valga meno di zero.

Fritz!
30-10-2009, 17:04
Se a tutti piace il sesso e piaciono le belle ragazze (o i bei ragazzi) non é colpa dei cattivi pubblicitari.

E' che cosi son fatte le persone.

Se tira piu un pelo di....... non é mica colpa del marketing, e nemmeno del capitalismo... Prenditela con l'evoluzione che ha selezionato individui a cui piace trombare :boh:

Fritz!
30-10-2009, 17:07
Tutto questo a meno che tu non voglia veramente credere che una t-shirt nera con la scritta D&G sul petto assolva al compito a cui deve assolvere una t-shirt meglio di una t-shirt nera comprata al mercato a un decimo del prezzo.
E la prova la trovi fuori dalle stazioni della metropolitana: tutti i marocchini che vendono le borse di Louis Vittuon o le scarpe di Prada tarocche cosa vendono? vendono un prodotto di buona qualità o vendono un marchio? quale bisogno del consumatore soddisfano, quello di avere una borsa o quello di avere addosso un marchio? e perchè il consumatore vuole addosso un marchio? perchè è costantemente bombardato dall'idea che senza quel marchio addosso egli valga meno di zero.

E' lampante che l'abbigliamento non soddisfi un bisogno puramente materiale. Senno ci metteremmo addosso due stracci e morta li. L'abbigliamento soddisfa un bisogno di identificazione, di relazione. Di immagine di se che si vuole dare, o, piu propriamente, che fa piacere, pensare di dare.

Pero anche qua, tra la fighetta che compra Prada e la punkabbestia che si mette la kefià i meccanismi psicologici che ci stanno dietro sono esattamente gli stessi.

E ci saranno aziende che si specializzano per il segmento fighette e altre che per il segmento punkabbestia.

momo-racing
30-10-2009, 17:08
Se a tutti piace il sesso e piaciono le belle ragazze (o i bei ragazzi) non é colpa dei cattivi pubblicitari.

E' che cosi son fatte le persone.

Se tira piu un pelo di....... non é mica colpa del marketing, e nemmeno del capitalismo... Prenditela con l'evoluzione che ha selezionato individui a cui piace trombare :boh:

il problema non è l'amore per il trombare, anzi si facesse come ai tempi dei greci degli etruschi e dei romani saremmo tutti più sereni. Il problema è indurre la gente a credere che per trombare debbano rispondere a determinati canoni altrimenti giù di seghe. Quello è plagio che se vogliamo è pure un reato e che se vogliamo, giusto per buttare altra carne sul fuoco, è lo stesso identico meccanismo che le religioni usano da secoli: ti piazzano un dio che nemmeno sanno se esiste e ti dicono di agire come loro vogliono altrimenti lui s'incazza.

Fritz!
30-10-2009, 17:11
i Il problema è indurre la gente a credere che per trombare debbano rispondere a determinati canoni altrimenti giù di seghe.

Ma la pubblicità mica fa quello.
Al massimo sfrutta l'immagine sessuale per dare rilievo a un prodotto.

Dream_River
30-10-2009, 17:13
io vedo così la parte "onesta" del marketing che cerca di capire i bisogni del consumatore per poi vendergli ciò che egli richiede.

La realtà è però che al giorno d'oggi si fa leva su migliaia di altri meccanismi ben più subdoli e più il capitalismo prende il sopravvento, più tali meccanismi diventano perversi.
Primo fra tutti cercare di indurre nel consumatore bisogni compatibili col prodotto che si vuole vendere. Ti bombardano fin dall'infanzia con immagini inarrivabili, modelli corrotti ai quali non potrai mai aspirare. Gli attori di hollywood son tutti fighi, le modelle sulle riviste son tutte taglia 42, hanno tutti denti perfetti, occhi penetranti, i maschi scopano come ricci e le donne hanno matrimoni da favola.
Non per niente quando un marchio deve farsi pubblicità utilizza come testimonial Cristiano Ronaldo al posto di Gennaro Quagliaruolo, attrezzista meccanico alla FIAT. Ti inducono dei bisogni, ti fanno sentire inadeguato e socialmente disadattato, per poi venderti il prodotto che magicamente risolverà i tuoi problemi, vuoi che sia uno shampoo, un vestito, un automobile.

Tutto questo a meno che tu non voglia veramente credere che una t-shirt nera con la scritta D&G sul petto assolva al compito a cui deve assolvere una t-shirt meglio di una t-shirt nera comprata al mercato a un decimo del prezzo.
E la prova la trovi fuori dalle stazioni della metropolitana: tutti i marocchini che vendono le borse di Louis Vittuon o le scarpe di Prada tarocche cosa vendono? vendono un prodotto di buona qualità o vendono un marchio? quale bisogno del consumatore soddisfano, quello di avere una borsa o quello di avere addosso un marchio? e perchè il consumatore vuole addosso un marchio? perchè è costantemente bombardato dall'idea che senza quel marchio addosso egli valga meno di zero.

Il bello e che tu dividi in marketing in onesto e disonesto come se ci fosse qualcuno meritevole di giudicare i bisogni delle persone
A parte che a quanto pare tu consideri tutte le persone delle persone complessate senza il ben che minimo senso della realtà e prive della minima autostima (perchè la dinamica che hai descritto non è quella di una persona sana di mente).
Come se anche te magari non avessi bisogno di avere una certa considerazione sociale, un bisogno di appartenenza e di identità
Anche tu hai questi bisogni, ma a quanto pare soddisfi un tuo bisogno quando elevi il tuo stile di vita a quello giusto, distaccandoti dalla massa che reputi corrotta

Sembri me qualche mese fa :asd: (e rido per non piangere, di me prima ancora che di te :cry: )

momo-racing
30-10-2009, 17:14
E' lampante che l'abbigliamento non soddisfi un bisogno puramente materiale. Senno ci metteremmo addosso due stracci e morta li. L'abbigliamento soddisfa un bisogno di identificazione, di relazione. Di immagine di se che si vuole dare, o, piu propriamente, che fa piacere, pensare di dare.

Pero anche qua, tra la fighetta che compra Prada e la punkabbestia che si mette la kefià i meccanismi psicologici che ci stanno dietro sono esattamente gli stessi.

E ci saranno aziende che si specializzano per il segmento fighette e altre che per il segmento punkabbestia.

Si , questo non lo metto in dubbio. La mia non è una campagna contro "i fighetti". L'esempio dell'iphone e dell'ipod o della apple in generale non li ho fatti perchè sono fighetti ma perchè, a mio avviso, costano molto molto di più di quanto in realtà offrano materialmente e percui vanno "oltre" i basilari fenomeni di concorrenza di mercato che la gente è comunemente abituata a considerare e per questo meritano particolare attenzione.

Ti prego di non considerarmi come lo stereotipo del comunistone in questo, ne risulterebbe minato di molto il senso dei concetti che sto cercando di portare avanti.

Dream_River
30-10-2009, 17:19
Il problema è indurre la gente a credere che per trombare debbano rispondere a determinati canoni altrimenti giù di seghe.

Guarda che stai confondendo la causa con l'effetto

Non sono le pubblicità a imporre modelli estetici

Ma le pubblicità cavalcano i modelli estetici della società e del tempo a cui si rivolgono

Tant'è che a me non c'è pubblicità che possa convincermi a farmi piacere una donna, oltretutto magra (e ti assicuro, non dormo con qualche libro di Zygmunt Bauman o Naomi Klein sotto il materasso :asd:)

Oppure prova a pubblicizzare un fumetto Lolicon in Italia, e poi vienimi a dire se c'è qualche maestro del lat oscuro della pubblicità che riesce a farlo arrivare in casa di praticamente qualsiasi italiano

momo-racing
30-10-2009, 17:33
Il bello e che tu dividi in marketing in onesto e disonesto come se ci fosse qualcuno meritevole di giudicare i bisogni delle persone
io non trovo che siano giudicabili i bisogni a priori. Trovo che sia disonesto indurre sistematicamente dei bisogni nelle persone allo scopo di vendergli dei prodotti che è la cosa che in maniera lampante la società fa.
Rispondi solo a questo: tu non troveresti disonesto un medico che ti contagia con una malattia solamente per venderti l'antidoto?

Ecco la distinzione che faccio e che spero riusciate finalmente a capire e sono felice di avere utilizzato l'esempio della medicina perchè in medicina sta accadendo la stessa medesima cosa:

i medici onesti da sempre se sei malato ti danno la cura. Ti guardano, ti dicono "hai questa malattia" ti danno la cura e torni sano.

ma se un medico volesse essere disonesto prima ti farebbe credere di avere una malattia, poi ti darebbe la cura per tale malattia.

Credete sia fantascienza, che nel mondo non possa accadere. Sapete cos'è la RLS ( Restless Legs Syndrome ) o la ADHD ( Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder ). Non vi dico niente, se volete informarvi fatelo, sappiate solo che in america imbottiscono migliaia di persone perfettamente sane di psicofarmaci.

E questo, gisuto per rimanere in tema è un altro dei numerosi effetti collaterali del capitalismo dove bisogna vendere, vendere vendere, fatturare fatturare fatturare, sempre di più rispetto l'anno precedente. E' sotto gli occhi di tutti che un sistema del genere sia destinato a collassare in maniera roboante, e se vuoi ti spiego anche perchè, è terribilmente semplice da capire.

A parte che a quanto pare tu consideri tutte le persone delle persone complessate senza il ben che minimo senso della realtà e prive della minima autostima (perchè la dinamica che hai descritto non è quella di una persona sana di mente).
Io non trovo che siano tutti complessati ma trovo che molta parte delle persone che soffra di complessi sia vittima di questo meccanismo.


Come se anche te magari non avessi bisogno di avere una certa considerazione sociale, un bisogno di appartenenza e di identità
certo che ne ho bisogno. Come ti dicevo non è una debolezza o un errore avere tale bisogno ma è meschino indurre nelle persone la convinzione che la soluzione a tale bisogno sia l'acquisto compulsivo.


Anche tu hai questi bisogni, ma a quanto pare soddisfi un tuo bisogno quando elevi il tuo stile di vita a quello giusto, distaccandoti dalla massa che reputi corrotta
guarda, io non ho mai sostenuto che il mio stile di vita sia quello giusto ne credo che esista uno stile di vita giusto.

Sembri me qualche mese fa :asd: (e rido per non piangere, di me prima ancora che di te :cry: )
ecco, non so cosa sia cambiato in te da qualche mese fa a sta parte ma se per esempio fosse bastato un ipod per determinare questo cambiamento non lo troveresti semplicemente molto triste?

blamecanada
30-10-2009, 17:35
Bhe, non posso certo confutare il tuo pessimismo (o prudenza), ma sono fiducioso che soprattutto quando si parla del mercato di Internet, non ci siano tante possibilità di prendere in giro i propri clienti
Anche nella Bèlle époque erano tuti fiduciosi, si è visto com'è andata a finire.

Ho detto "teorie del complotto a parte" :O
complotto [com-plòt-to] s.m.
• Cospirazione, congiura: tramare un c.; anche in usi scherz. o iperb.

cospirazione [co-spi-ra-zió-ne] s.f.
1 Intesa segreta di carattere sovversivo

La teoria di Chomsky non è una teoria complottistica perché secondo essa non c'è nessuna intesa segreta, ma semplicemente spiega la distorsione dell'informazione sulla base di basilari meccanismi economici: se sputtano i miei clienti questi non vengono da me, quindi evito di farlo.
Tra l'altro è una teoria sociologica sostenuta da molti dati empirici e da un'attenta analisi. Chomsky è ben lungi dall'essere un complottista.

Internet per fortuna sta facendo molto per evitare situazioni del genere
In parte sí, ma resta che chi non sa usare bene internet (la maggioranza), visita i siti che vede alla televisione. Magari si dovrebbero fare lezioni sull'uso dei motori di ricerca...

momo-racing
30-10-2009, 17:40
Guarda che stai confondendo la causa con l'effetto

Non sono le pubblicità a imporre modelli estetici

Ma le pubblicità cavalcano i modelli estetici della società e del tempo a cui si rivolgono

Tant'è che a me non c'è pubblicità che possa convincermi a farmi piacere una donna, oltretutto magra (e ti assicuro, non dormo con qualche libro di Zygmunt Bauman o Naomi Klein sotto il materasso :asd:)

Oppure prova a pubblicizzare un fumetto Lolicon in Italia, e poi vienimi a dire se c'è qualche maestro del lat oscuro della pubblicità che riesce a farlo arrivare in casa di praticamente qualsiasi italiano

sui canoni estetici credo che aldilà di alcuni archetipi ancestrali ci sia un meccanismo di mutua influenza: un po' come quando tutti decidono di raccontarsi la stessa balla e poi alla fine tutti finiscono per crederci. Per cui è una questione di "è nato prima l'uovo o la gallina" ma alla fine tende ad autoalimentarsi. Alla gente piacciono determinati canoni che la pubblicità fa propri per cui piaciono alla gente per cui la pubblicità li usa per cui.....e così via. In fondo il concetto di "moda" è da sempre legato ai costumi in senso più allargato di quanto lo si intenda, dalla cultura, all'architettura, alla letteratura e a mio avviso è determinato sempliecmente dal fatto che per "moda" l'umanità ciclicamente si concentra su determinati aspetti della propria complessità, tralasciando gli altri che poi qualcuno riscopre determinando la nascita di una nuova moda. Ne è la riprova che dopo questa overdose di materialismo, antropocentrismo e nichilismo prodotta dalla fine della seconda guerra mondiale si vada lentamente a parare verso un nuovo spiritualismo e una nuova riscoperta del romanticismo.

Guarda, io conosco veramente pochi uomini a cui piacciono i pali della luce che si vedono sulle riviste di moda, a tutti piace toccare un po' di ciccetta: io ho un paio di amiche piuttosto bone, sulle quali metterei volentieri le mani e non sono il solo e queste stanno continuamente a dire "eh ma ho le caviglie grosse, il naso grosso, il culone". Il problema è che questo comportamento è comune all 80% delle donne quindi non so sei sia "genetico" :D o indotto dai canoni estetici percui evito a priori di portarlo a favore o a confutazione delle mie idee :D :D :D le donne rimangono uno dei pochi misteri di questo universo la cui complessità mi risulti completamente impenetrabile :D :D :D :D

Tenebra
30-10-2009, 17:51
Cloud computing? Comodissimo ma affidare i propri dati ad una società esterna... brrr...

Eppure per i veri nerd (quello che l'utente medio di questo forum - ok, non di questa sezione - dovrebbe essere) c'è più di un modo per godere dei vantaggi del cloud computing senza gli svantaggi... vedi Opera Unite, o Tonido... io mi sono auto gratificato di un Tonido Plug e sto da dio :D

momo-racing
30-10-2009, 17:53
Cloud computing? Comodissimo ma affidare i propri dati ad una società esterna... brrr...

Eppure per i veri nerd (quello che l'utente medio di questo forum - ok, non di questa sezione - dovrebbe essere) c'è più di un modo per godere dei vantaggi del cloud computing senza gli svantaggi... vedi Opera Unite, o Tonido... io mi sono auto gratificato di un Tonido Plug e sto da dio :D

ops, mi rendo conto che siamo andati un po' offtopic dato che questo di Tenebra dovrebbe essere il binario giusto della discussione :stordita:
peccato mi ci stavo appassionando e mi sembrava piuttosto interessante

trallallero
30-10-2009, 18:47
Secondo me avete ragione un pò "entrambi" (anche se non ho letto tutto ma mi pare di aver capito il discorso).
Da una parte è vero che non si può convincere l'umanità che l'x prodotto è indipensabile-fikissimo-da-paura-mai-più-senza, ma dall'altra si può indirizzare verso quale, tra i prodotti che ritiene giusti, scegliere.
Un esempio proprio oggi: facevamo a spesa e mia figlia ha insistito per una precisa scatola di cereali. Dopo aver pagato (sa che sennò non l'avrei presa :D) mia moglie mi fà: l'ha vista su RaiGulp, c'è la pubblicità di quei cereali.
In pratica se il mio compaesano (:O ) non avesse ideato l'algoritmo dell'mp3, oggi non ci sarebbe l'esigenza di questi ipod o come diavolo si chiamano però comprare proprio quello della apple che costa un fottio e ogni tanto esplode pure (non è quello che è scioppato un paio di volte ?) significa fare quello che dice la pubblicità per stare "in", per essere in linea con la società "giusta".

Fritz!
30-10-2009, 18:55
Secondo me avete ragione un pò "entrambi" (anche se non ho letto tutto ma mi pare di aver capito il discorso).
Da una parte è vero che non si può convincere l'umanità che l'x prodotto è indipensabile-fikissimo-da-paura-mai-più-senza, ma dall'altra si può indirizzare verso quale, tra i prodotti che ritiene giusti, scegliere.
Un esempio proprio oggi: facevamo a spesa e mia figlia ha insistito per una precisa scatola di cereali. Dopo aver pagato (sa che sennò non l'avrei presa :D) mia moglie mi fà: l'ha vista su RaiGulp, c'è la pubblicità di quei cereali.
In pratica se il mio compaesano (:O ) non avesse ideato l'algoritmo dell'mp3, oggi non ci sarebbe l'esigenza di questi ipod o come diavolo si chiamano però comprare proprio quello della apple che costa un fottio e ogni tanto esplode pure (non è quello che è scioppato un paio di volte ?) significa fare quello che dice la pubblicità per stare "in", per essere in linea con la società "giusta".
Il punto é che il bisogno di "sentirsi in", tua figlia (e chiunque altro) ce lo avrebbe avuto comunque.

Se foste una tribu paleolitica nelle isole Samoa invece dei cereali della pubblicità, tua figlia chiederebbe la collana di conchiglie.

Perché? Perche il bisogno di appertenenza e di identificazione é un meccanismo sociale e psicologico che riguarda tutti quanti. La pubblicità non lo crea, si limita a sfruttarlo.

-kurgan-
30-10-2009, 19:36
Cloud computing? Comodissimo ma affidare i propri dati ad una società esterna... brrr...

Eppure per i veri nerd (quello che l'utente medio di questo forum - ok, non di questa sezione - dovrebbe essere) c'è più di un modo per godere dei vantaggi del cloud computing senza gli svantaggi... vedi Opera Unite, o Tonido... io mi sono auto gratificato di un Tonido Plug e sto da dio :D

è limitante pensare al cloud computing per i privati ;)
in questo forum si guarda tutto sempre dal punto di vista del nerd col computer nella cameretta.. ed è ovvio che per lui questa cosa è un'idiozia :D
dal punto di vista della piccola azienda invece è un sistema per abbattere i costi, basta una linea in fibra fastweb per togliere un server di posta e tutti i client.. con tutte le relative licenze. A me non sembra un'idea tanto stupida.
anzi a livello aziendale in genere, pure allargando il discorso a grosse strutture come ospedali, pubblici uffici, ecc. un pc non serve ad una mazza di solito... una struttura cloud (non necessariamente quella di google) farebbe risparmiare tantissimi soldi che potrebbero essere investiti dove davvero servono.

killercode
30-10-2009, 20:20
Veramente sei tu che hai la presunzione di considerare tutte quelle persone delle decerebrate governate da qualche entità in grado di muovere i loro desideri

Non hai mai supposto nemmeno per un attimo che tutte quelle persone che hanno speso cifre fuori mercato per un cellulare non abbiano comprato solo un cellulare, ma anche il simbolo sociale, il senso di appartenenza e l'identità che un prodotto porta con se?

:D Ma questo è ovvio! E' proprio questo in controllo attuato dalla pubblicità, tu compri quel prodotto perchè è figo; ma non esiste un prodotto figo alla nascita, ci deve essere qualcuno, una prima persona a dire che è figo....e indovina chi è? :sofico:

trallallero
30-10-2009, 20:36
Il punto é che il bisogno di "sentirsi in", tua figlia (e chiunque altro) ce lo avrebbe avuto comunque.

Se foste una tribu paleolitica nelle isole Samoa invece dei cereali della pubblicità, tua figlia chiederebbe la collana di conchiglie.

Perché? Perche il bisogno di appertenenza e di identificazione é un meccanismo sociale e psicologico che riguarda tutti quanti. La pubblicità non lo crea, si limita a sfruttarlo.
Ma stiamo dicendo le stesse cose... come ho scritto, nelle isole Samoa nessuna pubblicità riuscirebbe a convincere la massa che l'ipod è fiko, però potrebbe indirizzare la scelta su un determinato tipo di conchiglie perchè la collana di conchiglie è lo status symol del luogo.

Allora mi sa che non ho capito su cosa state discutendo :stordita:

Per me la pubblicità non riesce a creare ex-novo gli status symbol ma d'altra parte non la si può neanche deresponsabilizzare totalmente, diciamo che dà al processo un grande aiuto rendendo visibili ed appetibili gli oggetti che diventeranno poi degli status symbol, oggetti che magari sarebbero diventati comunque quel che sono ma la pubblicità li ha aiutati.

Come nel caso di google: crea e pubblicizza degli ottimi servizi che riesce a "vendere" alla massa in quanto ottimi, non perchè google (lo so, questo col discorso status symbol non c'entra 'na cippa, ma è solo per far finta di non essere completamente OT :asd:)

trallallero
30-10-2009, 20:39
:D Ma questo è ovvio! E' proprio questo in controllo attuato dalla pubblicità, tu compri quel prodotto perchè è figo; ma non esiste un prodotto figo alla nascita, ci deve essere qualcuno, una prima persona a dire che è figo....e indovina chi è? :sofico:

Infatti è quello che dico anch'io, altrimenti le pubblicità dovrebbero essere delle semplici esposizioni di prodotti che potrebbero servirti, senza la star fika del momento che cerca di convincerti ;)

Fritz!
30-10-2009, 20:55
Ma stiamo dicendo le stesse cose... come ho scritto, nelle isole Samoa nessuna pubblicità riuscirebbe a convincere la massa che l'ipod è fiko, però potrebbe indirizzare la scelta su un determinato tipo di conchiglie perchè la collana di conchiglie è lo status symol del luogo.

Allora mi sa che non ho capito su cosa state discutendo :stordita:

Stiamo discutendo sul fatto che la pubblicità non crea bisogni.

Tieni anche conto del fatto che quando tu fai un acquisto non hai bisogno di quel prodotto. MAi. Quello che fai é comprare la soddizsfazione a un tuo bisogno per mezzo di quel prodotto. Esempio. Tu non hai bisogno della lavatrice. Tu non acquisti la lavatrice perché hai bisogno di 15kg di ferraglia. Cio di cui hai bisogno é avere vestiti puliti. La lavatrice soddisfa questo bisogno. E per questo la compri.

questo vale anche per la collana di conchiglie o qualsiasi altro tipo di status symbol. Tu non hai mica bisogno materialmente della collana. Tu hai bisogno soddisfare una necessità di ordine psicologico e sociale attraverso lo strumento della collana.

E non ha in realtà granché senso distinguere tra la soddisfazione di bisogni di ordine materiale e bisogni di ordine psicologico. Perché entrambi sono presenti in qualunque scelta di consumo e di acquisto.

A meno che uno non faccia il monaco buddista, si liberi dai propri bisogni umani e raggiunga l'automummificazione con la sola forza di volontà. :asd:


La pubblicità puo quindi solo influenzarti nel pensare che un prodotto sia uno strumento efficace a soddisfare il tuo bisogno.



Per me la pubblicità non riesce a creare ex-novo gli status symbol ma d'altra parte non la si può neanche deresponsabilizzare totalmente, diciamo che dà al processo un grande aiuto rendendo visibili ed appetibili gli oggetti che diventeranno poi degli status symbol, oggetti che magari sarebbero diventati comunque quel che sono ma la pubblicità li ha aiutati.

Come nel caso di google: crea e pubblicizza degli ottimi servizi che riesce a "vendere" alla massa in quanto ottimi, non perchè google (lo so, questo col discorso status symbol non c'entra 'na cippa, ma è solo per far finta di non essere completamente OT :asd:)

Per google, cosi come per qualunque altra cosa, vale il fenomeno moda. Qualcosa che diventa conosciuto e di tendenza. E di questo fenomeno google trae vantaggio proponendo altri servizi e altri prodotti.

Ma i fenomeni di moda sono effimeri e cambiano in un attimo. E non pensate che siano dettati dalla pubblicità. In realtà si tratta di dinamiche che nessuno controlla, molto caotiche. La pubblicità vorrebbe certo controllarlo,, ma davvero riuscirci é una impresa assai rara.

ConteZero
30-10-2009, 20:57
Intanto la nerdificazione continua.
Molte persone senza conoscenze iniziano a chiedere a chi conoscono ed approdano a soluzioni incredibili...

...l'altro giorno ho saputo di un amico che per non avere storie ha messo su un server HP (350+IVA) con tre dischi da 1.5TB ed una penna USB con FreeNAS... e si tratta di una persona che di computer ne capisce poco (ma che si sta divertendo con il WD TV Live)...

cdimauro
30-10-2009, 22:22
Forse il fatto che tende a monopolizzare tutto? Prima era un motore di ricerca ok, poi è diventato il motore di ricerca, ok. Poi si è mangiato doubleclick, ok, poi lancia il suo browser e stipula una strana alleanza con firefox, poi vuole entrare nel mercato della telefonia e ci entra, poi inizia ad entrare nel settore delle mappe e infine lancia un suo navigatore satellitare...Devo continuare?
Stai soltanto riportando il caso del classico sogno americano che si realizza: la garage house che diventa una multinazionale.

E non ci vedo proprio nulla di male, visto che il sogno americano lo può realizzare chiunque.

phoenixbf
30-10-2009, 22:28
con google....
http://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&q=Torino,+Piemonte&sll=41.442726,12.392578&sspn=15.077598,31.728516&ie=UTF8&cd=1&geocode=FeK4rwId20l1AA&split=0&hq=&hnear=Torino,+Piemonte&ll=45.183912,8.276825&spn=0.006927,0.023668&t=h&z=16

con bing....
http://www.bing.com/maps/default.aspx?v=2&FORM=LMLTCP&cp=45.184752~8.271884&style=h&lvl=16&tilt=-90&dir=0&alt=-1000&phx=0&phy=0&phscl=1&encType=1

Ok, ma COSA c'e' li'... questo vorrei sapere

blamecanada
30-10-2009, 22:29
A me però fanno un po' ridere i giudizi moralisti sull'economia.

Il marketing non è buono o cattivo, il marketing è efficace o inefficace. Il fine del marketing è il profitto dell'azienda. Il profitto è il fine dell'azienda.
L'economia capitalista funziona cosí: si possono fare delle leggi sulla pubblicità dei prodotti (anche se io sono sempre dell'idea che sarebbe meglio superare il capitalismo), ama fare moralismo è inutile, le aziende perseguono il proprio profitto, pretendere il contrario è completamente assurdo. Se si vuole alterare il loro comportamento l'unica cosa che si può fare è cambiare le condizioni per ottenere il profitto (le sovracitate leggi).

ConteZero
30-10-2009, 22:52
A me però fanno un po' ridere i giudizi moralisti sull'economia.

Il marketing non è buono o cattivo, il marketing è efficace o inefficace. Il fine del marketing è il profitto dell'azienda. Il profitto è il fine dell'azienda.
L'economia capitalista funziona cosí: si possono fare delle leggi sulla pubblicità dei prodotti (anche se io sono sempre dell'idea che sarebbe meglio superare il capitalismo), ama fare moralismo è inutile, le aziende perseguono il proprio profitto, pretendere il contrario è completamente assurdo. Se si vuole alterare il loro comportamento l'unica cosa che si può fare è cambiare le condizioni per ottenere il profitto (le sovracitate leggi).

E'che in Italia siamo stati convinti che il capitalismo dovrebbe essere "etico" (e possibilmente giudaico-cristiano).

blamecanada
30-10-2009, 23:03
E'che in Italia siamo stati convinti che il capitalismo dovrebbe essere "etico" (e possibilmente giudaico-cristiano).
Beh, la dottrina cattolica predica qualcosa del genere, ma credo rientri nell'ideale di solidarietà cristiana. Ma è normale che una religione sia moralista.

Ma essendo realisti, il mercato ha le sue regole intrinseche, e le sue regole estrinseche (legislazione). Il resto è moralismo. E pretendere di cambiare le cose col moralismo è utopismo.

ConteZero
30-10-2009, 23:06
Beh, la dottrina cattolica predica qualcosa del genere, ma credo rientri nell'ideale di solidarietà cristiana. Ma è normale che una religione sia moralista.

Ma essendo realisti, il mercato ha le sue regole intrinseche, e le sue regole estrinseche (legislazione). Il resto è moralismo. E pretendere di cambiare le cose col moralismo è utopismo.

Non dirlo a me, dillo a chi è stato cresciuto nell'idea che il comunismo avesse a che fare col diavolo ed il capitalismo fosse dalla parte dei "buoni" e quindi con Dio.
Da Guareschi a scendere ci sono diverse generazioni convinte che il capitalismo debba (obbligatoriamente) sottostare agli ideali cattolici.

trallallero
30-10-2009, 23:30
Stiamo discutendo sul fatto che la pubblicità non crea bisogni.

Tieni anche conto del fatto che quando tu fai un acquisto non hai bisogno di quel prodotto. MAi. Quello che fai é comprare la soddizsfazione a un tuo bisogno per mezzo di quel prodotto. Esempio. Tu non hai bisogno della lavatrice. Tu non acquisti la lavatrice perché hai bisogno di 15kg di ferraglia. Cio di cui hai bisogno é avere vestiti puliti. La lavatrice soddisfa questo bisogno. E per questo la compri.

questo vale anche per la collana di conchiglie o qualsiasi altro tipo di status symbol. Tu non hai mica bisogno materialmente della collana. Tu hai bisogno soddisfare una necessità di ordine psicologico e sociale attraverso lo strumento della collana.

E non ha in realtà granché senso distinguere tra la soddisfazione di bisogni di ordine materiale e bisogni di ordine psicologico. Perché entrambi sono presenti in qualunque scelta di consumo e di acquisto.

A meno che uno non faccia il monaco buddista, si liberi dai propri bisogni umani e raggiunga l'automummificazione con la sola forza di volontà. :asd:


La pubblicità puo quindi solo influenzarti nel pensare che un prodotto sia uno strumento efficace a soddisfare il tuo bisogno.




Per google, cosi come per qualunque altra cosa, vale il fenomeno moda. Qualcosa che diventa conosciuto e di tendenza. E di questo fenomeno google trae vantaggio proponendo altri servizi e altri prodotti.

Ma i fenomeni di moda sono effimeri e cambiano in un attimo. E non pensate che siano dettati dalla pubblicità. In realtà si tratta di dinamiche che nessuno controlla, molto caotiche. La pubblicità vorrebbe certo controllarlo,, ma davvero riuscirci é una impresa assai rara.
Sono d'accordo sul fatto che la pubblicità non sia la diretta madre dei bisogni ma penso faccia parte del loro processo creativo e, per me, una parte abbastanza dominante.

Se io potessi pubblicizzare un paio di idee che ho, creerei dei nuovi bisogni (questo dando per scontato che le mie idee siano buone, ma, in caso contrario, il discorso vale lo stesso perchè qualcun altro che non sia io ha avuto e avrà idee che diventano bisogni, si chiama progresso).
Ok, "quindi non è una questione di pubblicità ma di soldi", potresti far notare, ma la pubblicità si paga e costa pure parecchio perchè parte fondamentale del marketing ... quello che crea i bisogni.
Insomma, penso che il progresso dipenda molto anche dalla pubblicità che viene spesso criticata perchè prepotente proprio perché omnipresente ed aggressiva ... quindi attiva.

Tutta quella storia sui bisogni che non esistono non l'ho proprio afferrata, mi sembra tu stia un pelo esagerando :fagiano:
Se proprio vogliamo filosofeggiare possiamo essere d'accordo sul farro che i bisogni veri si limitino ad un paio, forse tre, ma siamo un attimino evoluti e anche il sistema che ci permette di comunicare ormai è diventato un bisogno primario ... te la riesci ad immaginare tu oggi una vita senza internet ?

momo-racing
31-10-2009, 00:47
E'che in Italia siamo stati convinti che il capitalismo dovrebbe essere "etico" (e possibilmente giudaico-cristiano).

lo so benissimo che il capitalismo non è per sua natura etico e proprio per questo ( e per altri circostanziati motivi ) lo ritengo una sistema socio economico destinato al collasso e che sarebbe meglio venisse via via superato in maniera naturale prima che il passaggio avvenga in maniera traumatica, con una crisi di decine di ordini di grandezza superiore alla attuale ( anche il comunismo in russia erano convinti non sarebbe mai finito gambe all'aria ).

chiedo scusa se nella mia mente malata immagino un mondo in cui per esempio una compagnia farmaceutica miri come scopo principale della sua esistenza a curare le persone e non a massimizzare il bilancio, mi rendo conto che sia una cosa folle, anzi magari tolgo direttamente il disturbo dal pianeta.

Pancho Villa
31-10-2009, 01:57
Ok, ma COSA c'e' li'... questo vorrei sapere

http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=29487600&postcount=56

-kurgan-
31-10-2009, 12:32
Beh, la dottrina cattolica predica qualcosa del genere, ma credo rientri nell'ideale di solidarietà cristiana. Ma è normale che una religione sia moralista.

Ma essendo realisti, il mercato ha le sue regole intrinseche, e le sue regole estrinseche (legislazione). Il resto è moralismo. E pretendere di cambiare le cose col moralismo è utopismo.

no, il resto è politica.. anche per questo esistono le leggi, per porre limiti a quello che potrebbero fare le aziende e per tutelare gli interessi dei cittadini (in teoria :asd:)

blamecanada
31-10-2009, 18:04
chiedo scusa se nella mia mente malata immagino un mondo in cui per esempio una compagnia farmaceutica miri come scopo principale della sua esistenza a curare le persone e non a massimizzare il bilancio, mi rendo conto che sia una cosa folle, anzi magari tolgo direttamente il disturbo dal pianeta.
Beh, lo scopo vero del socialismo è questo: un sistema economico al servizio delle persone ed in cui “il libero sviluppo d'ognuno è la condizione per il libero sviluppo di tutti”, invece di un sistema economico in cui soventemente sono le persone ad essere al servizio del sistema economico, e nel quale la libera scelta d'ognuno priva di qualsiasi coordinazione spesso porta a risultati sgraditi a tutti.

no, il resto è politica.. anche per questo esistono le leggi, per porre limiti a quello che potrebbero fare le aziende e per tutelare gli interessi dei cittadini (in teoria )
Dipende, secondo alcuni il miglior modo per farlo è lasciare che il mercato si liberi da solo, per altri è far sí che le aziende siano di proprietà dei lavoratori. Ognuno la pensa diversamente in tale ambito, ma è indubbio che se si può intervenire o si faccia politicamente, con le leggi.

Scalor
31-10-2009, 18:41
Ok, ma COSA c'e' li'... questo vorrei sapere

deposito temporaneo scorie nucleari !:D

*sasha ITALIA*
31-10-2009, 19:43
non so se ne avete parlato, ma non potevo non citare l'incredibile

http://www.wolframalpha.com/


capisce le vostre domande (in english ) e vi risponde..

provate chessò

where died michael jackson?

http://www.wolframalpha.com/input/?i=where+died+michael+jackson

how much is the distance between bolzano and new york?

http://www.wolframalpha.com/input/?i=how+much+is+the+distance+between+bolzano+and+new+york%3F

how old is silvio berlusconi?

http://www.wolframalpha.com/input/?i=how+old+is+silvio+berlusconi

KiBuB
01-11-2009, 13:04
ieri son finito per caso sulla pagina di google su wikipedia, e li dicono che alcune censure le fa, per esempio in cina :fagiano:

Freeskis
01-11-2009, 13:09
non so se ne avete parlato, ma non potevo non citare l'incredibile

http://www.wolframalpha.com/


capisce le vostre domande (in english ) e vi risponde..

provate chessò

where died michael jackson?

http://www.wolframalpha.com/input/?i=where+died+michael+jackson

how much is the distance between bolzano and new york?

http://www.wolframalpha.com/input/?i=how+much+is+the+distance+between+bolzano+and+new+york%3F

how old is silvio berlusconi?

http://www.wolframalpha.com/input/?i=how+old+is+silvio+berlusconi
non funziona...gli ho chiesto quante volte jesse james ha fatto sesso anale e non mi ha risposto :O

elevul
01-11-2009, 14:13
Intanto la nerdificazione continua.
Molte persone senza conoscenze iniziano a chiedere a chi conoscono ed approdano a soluzioni incredibili...

...l'altro giorno ho saputo di un amico che per non avere storie ha messo su un server HP (350+IVA) con tre dischi da 1.5TB ed una penna USB con FreeNAS... e si tratta di una persona che di computer ne capisce poco (ma che si sta divertendo con il WD TV Live)...

Ed intanto i nerd veri tendono sempre più a comprare roba prefatta, invece di farsela da se... :asd:

Tenebra
02-11-2009, 09:26
è limitante pensare al cloud computing per i privati ;)
in questo forum si guarda tutto sempre dal punto di vista del nerd col computer nella cameretta.. ed è ovvio che per lui questa cosa è un'idiozia :D
dal punto di vista della piccola azienda invece è un sistema per abbattere i costi, basta una linea in fibra fastweb per togliere un server di posta e tutti i client.. con tutte le relative licenze. A me non sembra un'idea tanto stupida.
anzi a livello aziendale in genere, pure allargando il discorso a grosse strutture come ospedali, pubblici uffici, ecc. un pc non serve ad una mazza di solito... una struttura cloud (non necessariamente quella di google) farebbe risparmiare tantissimi soldi che potrebbero essere investiti dove davvero servono.

Certo che l'idea in sè non è stupida, il problema (come sempre) è l'implementazione ed i rischi che ne conseguono.
Se Tizio decide di usufruire del cloud computing anche solo con i servizi di Google, accetta intrinsecamente che i suoi dati siano analizzabili e ricercabili per statistiche di mercato e chissà cos'altro. Perchè in fondo in fondo, è convinto che del suo file excel per calcolare le spese della macchina e delle foto del suo matrimonio non freghi nulla a nessuno.

Ma una ditta? Ci vuole una leggerezza criminale per utilizzare il cloud computing a fini aziendali al momento, visto che devi spargere i tuoi dati per mezzo mondo e renderli in buona misura consultabili. Pensa ai doc di Google documents (ricercabili di default a meno di non spuntare l'opzione) o pensa alla possibilità di perdere tutti i tuoi dati perchè la net startup a cui ti sei affidato è andata gambe all'aria, o per risparmiare sui costi di gestione hanno usato hardware del piffero: ci sono almeno un paio di casi successi negli ultimi mesi che hanno fatto scalpore. Zero risarcimenti, ovvio.

E se tu, ditta, avevi mail e bolle e documenti su un server scoppiato... o peggio, se sei un'azienda commerciale e avevi incautamente messo la lista dei tuoi clienti/fornitori su Google docs per poi vedertela comparire ad una ricerca dal pc di casa (già successo pure questo)... con chi vai a piangere, a parte te stesso perchè sei stato un pirla?

Quindi, cloud computing sia, ma quando possibile mantenendo la proprietà dei propri file e locandoli su PROPRI supporti fisici. Cosa che appunto servizi come Opera Unite e Tonido ti permettono di fare, mentre spandere le proprie mail o foto o contatti o documenti sui vari servizi in giro per la rete no.

Ma ribadisco, la proprietà dei dati e simili argomenti sono "roba da nerd" per cui il cloud computing sicuro esiste, certo, ma non è quello tradizionalmente conosciuto. Chi di voi conosce Tonido? Appunto, praticamente nessuno...

Tenebra
02-11-2009, 09:30
Ed intanto i nerd veri tendono sempre più a comprare roba prefatta, invece di farsela da se... :asd:

Perchè dopo un po' (anni, di solito) il nerd capisce che per certe cose è meglio la soluzione integrata... il pc me lo assemblo ancora da solo, ma se mi fossi autocostruito il serverino per torrent, folder sharing, foto, juke box ed altro avrei speso molto di più, ed avrei avuto un accrocchio che avrebbe consumato molto di più e più grosso, di quanto non faccia lo SheevaPlug modificato Tonido che ho fatto arrivare dagli USA.

Moddare, assemblare e cincischiare con l'hw è estremamente divertente, ma quando diventa troppo controproducente è inutile :D e lo dice uno che adora montarsi e smontarsi i pc.

Dream_River
02-11-2009, 09:35
OT: Qualcuno mi sa spiegare la differenza fondamentale fra cloud computing e calcolo distribuito? (Tipo BOINC):fagiano:

E soprattutto, non esiste un servizio simile a Tonido che permetta di fare calcolo distribuito con le proprie macchine? (Mi immagino già la risposta, sarebbe troppo bello per essere vero):sofico:

ConteZero
02-11-2009, 09:54
Perchè dopo un po' (anni, di solito) il nerd capisce che per certe cose è meglio la soluzione integrata... il pc me lo assemblo ancora da solo, ma se mi fossi autocostruito il serverino per torrent, folder sharing, foto, juke box ed altro avrei speso molto di più, ed avrei avuto un accrocchio che avrebbe consumato molto di più e più grosso, di quanto non faccia lo SheevaPlug modificato Tonido che ho fatto arrivare dagli USA.

Moddare, assemblare e cincischiare con l'hw è estremamente divertente, ma quando diventa troppo controproducente è inutile :D e lo dice uno che adora montarsi e smontarsi i pc.

Più che altro dipende dai casi.
Il PC per giocare (chi ce l'ha) se lo costruisce pezzo per pezzo (specialmente scheda video/processore/piastra).
Se devi fare una macchina per i torrent avere componenti discreti è anche un inutile consumo elettrico, meglio un all-in-one (toh) su Atom a cui metti solo la RAM e l'hard disk (possibilmente da 2.5, così non fa casino) tanto poi te l'amministri via https/ssh.

Tenebra
02-11-2009, 10:08
OT: Qualcuno mi sa spiegare la differenza fondamentale fra cloud computing e calcolo distribuito? (Tipo BOINC):fagiano:

E soprattutto, non esiste un servizio simile a Tonido che permetta di fare calcolo distribuito con le proprie macchine? (Mi immagino già la risposta, sarebbe troppo bello per essere vero):sofico:

Sono due cose completamente differenti... semplificando enormemente, diciamo che nel cloud computing condividi I DATI tra vari terminali, nel calcolo distribuito è la potenza di calcolo che viene... distribuita :D
Ok, come spiegazione fa schifo, anche perchè capisco la tua perplessità: in fondo nel calcolo distribuito i dati da elaborare sono spezzettati ed ogni terminale si occupa di elaborare il suo segmento...

Più che altro dipende dai casi.
Il PC per giocare (chi ce l'ha) se lo costruisce pezzo per pezzo (specialmente scheda video/processore/piastra).
Se devi fare una macchina per i torrent avere componenti discreti è anche un inutile consumo elettrico, meglio un all-in-one (toh) su Atom a cui metti solo la RAM e l'hard disk (possibilmente da 2.5, così non fa casino) tanto poi te l'amministri via https/ssh.

Beh, ancora meglio di un Atom per fare molte cose, è un plug computer (appunto, SheevaPlug o TonidoPlug, che sono in realtà la stessa cosa ma nel secondo caso molti applicativi sono già pronti). Il mio Tonido Plug consuma 3 watt netti, zero ventole e rumore, è grande come un alimentatore per portatili ed è up 24/7.
L'avessi costruito io un serverino Atom per fare le stesse cose, sarebbe stato molto, ma molto peggio ed io me ne intendo...

Edit: oppure puoi usare un NAS, uno di quelli buoni intendo, ma sei comunque molto più limitato in quanto a possibilità... un plug computer è un pc in miniatura fatto e finito con linux installato, e gli puoi far fare quello che vuoi. Un buon NAS, tipo Synology, gestisce i torrent ma fa poco altro.

ConteZero
02-11-2009, 10:19
Il problema di quei botoli è che sono tagliati troppo "stretti" per quel che riguarda RAM e potenza di calcolo.

Il mio box (Celeron 220 con 1GB di RAM) oltre a farmi anche da iSCSI target e tante altre cosine di quel genere lì è pure la macchina che fa NAT e mi gestisce l'ADSL2+ (ed è DECISAMENTE al di sopra di un qualsiasi router).


Per la precisione è una Gentoo.

fastgate ~ # uname -a
Linux fastgate 2.6.28-gentoo-r2-fastgate-v2 #1 Thu Jun 25 19:48:34 CEST 2009 x86_64 Intel(R) Celeron(R) CPU 220 @ 1.20GHz GenuineIntel GNU/Linux
fastgate ~ # uptime
10:20:48 up 17 days, 23:08, 1 user, load average: 0.02, 0.01, 0.00

( Gestendo lui il ppp endpoint c'è il vantaggio che sulla macchina ci sia un interfaccia ppp0 con l'IP pubblico diretto senza port forwarding )

Tenebra
02-11-2009, 10:45
Il problema di quei botoli è che sono tagliati troppo "stretti" per quel che riguarda RAM e potenza di calcolo.

Il mio box (Celeron 220 con 1GB di RAM) oltre a farmi anche da iSCSI target e tante altre cosine di quel genere lì è pure la macchina che fa NAT e mi gestisce l'ADSL2+ (ed è DECISAMENTE al di sopra di un qualsiasi router).

Dipende appunto da quello che ci devi fare... il processore è un 1200 se non erro, la ram è di 512+flash di altri 512 di storage (ma ovviamente, puoi anche montare il kernel su uno dei 10 hd esterni gestibili) ed io non ho problemi nel fargli usare i torrent, condividere cartelle con utenti esterni, ascoltare via browser la mia collezione musicale -locata sull'hd di casa- al lavoro :D e via dicendo.

Certo non è potente come un autocostruito, ma quanto ti consuma, quanto spazio occupa e quanto rumore fa il box? :D
Se poi non hai pezzi vecchi in giro. te lo devi fare e una cosa tira l'altra, ti costa X volte di più che un plug...


Ok, la discussione è diventata molto tecnica, OT com'erano OT le disquisizioni sulle storture del capitalismo...

ConteZero
02-11-2009, 10:53
Dipende appunto da quello che ci devi fare... il processore è un 1200 se non erro, la ram è di 512+flash di altri 512 di storage (ma ovviamente, puoi anche montare il kernel su uno dei 10 hd esterni gestibili) ed io non ho problemi nel fargli usare i torrent, condividere cartelle con utenti esterni, ascoltare via browser la mia collezione musicale -locata sull'hd di casa- al lavoro :D e via dicendo.

Certo non è potente come un autocostruito, ma quanto ti consuma, quanto spazio occupa e quanto rumore fa il box? :D
Se poi non hai pezzi vecchi in giro. te lo devi fare e una cosa tira l'altra, ti costa X volte di più che un plug...


Ok, la discussione è diventata molto tecnica, OT com'erano OT le disquisizioni sulle storture del capitalismo...

Un po'di OT informatico su HWU è anche ammissibile.
Mi consuma poco (fai conto sui 30-40W) ed è inaudibile (fanless la CPU e l'alimentatore ha un ventolone da 120x120 quasi sempre fermo perché eroga correnti ridicole).
Il box è un miniATX ASUS Vento, non minuscolo, ma dentro ci stanno anche quattro dischi da 1TB (per ora ce n'è uno solo) su cui stanno le immagini iSCSI e tutto il resto.

http://www.jmsinfo.com/images/Vento_TM_98.jpg

( potevo prendere qualcosa di più piccolo, ma ho preferito star tranquillo col ricircolo dell'aria per i dischi essendo un 24/7 )
( prima il FS stava su un pen drive da 2GB, poi l'ho spostato per toglierlo alla vista visto che i bimbi ci giocavano troppo )

Tenebra
02-11-2009, 11:25
Un po'di OT informatico su HWU è anche ammissibile.
Mi consuma poco (fai conto sui 30-40W) ed è inaudibile (fanless la CPU e l'alimentatore ha un ventolone da 120x120 quasi sempre fermo perché eroga correnti ridicole).
Il box è un miniATX ASUS Vento, non minuscolo, ma dentro ci stanno anche quattro dischi da 1TB (per ora ce n'è uno solo) su cui stanno le immagini iSCSI e tutto il resto.

http://www.jmsinfo.com/images/Vento_TM_98.jpg

( potevo prendere qualcosa di più piccolo, ma ho preferito star tranquillo col ricircolo dell'aria per i dischi essendo un 24/7 )
( prima il FS stava su un pen drive da 2GB, poi l'ho spostato per toglierlo alla vista visto che i bimbi ci giocavano troppo )


30-40w è dieci volte quello che consuma un plug. Certo, siamo lontani anni luce dal consumo di un pc normale, ma se vai verso il green...

Spazio occupato, idem (anche se ovviamente tu hai fatto una scelta conservativa per il calore, ne avessi fatta una più estrema saremmo comunque stati su livelli diversi con un plug per ovvi motivi):

http://www.tonidoplug.com/images/tonido_plug_hardware.png

Inaudibile pure questo perchè non ha parti in movimento... gli ho collegato un WD esterno e sento solo la testina del disco nella stanza silenziosa - e per sentire la testina dell'hd devi proprio impegnarti...

Poi chiaro, dipende dalle esigenze. Sono sicurissimo che mi sarei divertito come un matto ad assemblarmi il serverino come hai fatto tu, ma fatto il bilancio costi/ricavi, un plug ha il suo perchè come NAS e serverino, aggiungici poi l'implementazione di Tonido per il cloud computing "privato"...

Ehm si parlava di cloud computing, vero? :stordita:

trallallero
06-11-2009, 09:05
lupus in fabula (http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_novembre_05/google-dashboard-elmar-burchia_c9d9fa80-ca04-11de-9720-00144f02aabc.shtml)

https://www.google.com/dashboard