IpseDixit
24-10-2009, 09:33
IL circo e' aperto
MILANO — Ma il problema sarà Modena o sarà Facebook? Dopo il caso di Matteo Mezzadri — il ventitreenne coordinatore del Pd di Vignola che sulla bacheca del social network si domandava «Possibile che nessuno sia in grado di ficcare una pallottola in testa a Berlusconi?» — la par condicio delle gaffe virtuali investe la Lega Nord. Ieri Mauro Manfredini, 67 anni, capogruppo del partito in Emilia Romagna nonché consigliere regionale e comunale del Carroccio di Modena, ha preso la parola in aula e scritto una nota ufficiale per chiedere pubblicamente venia: «Sono iscritto al gruppo di Facebook 'Sopprimiamo Franceschini'. Mi scuso per l’accaduto ma ci tengo anche a spiegare la situazione che si è verificata». Ecco la sua precisazione: «È evidente che la parola sopprimiamo viene usata dal punto di vista politico, non fisico. Sebbene la responsabilità sia mia e me ne scuso, la volontà di decidere l’adesione al gruppo è stata presa a mia insaputa. Ora, comunque, ho provveduto a cambiare password».
La «solidarietà» per il più giovane avversario politico — che a causa di quel suo post contro il Cavaliere era stato prima sommerso da critiche bipartisan e infine costretto alle dimissioni dal Partito democratico — è scattata quasi automaticamente: «Si è trattato di un episodio grave, ma non mi sento né di processarlo né di metterlo al muro». La questione però non può ancora dirsi archiviata. Manfredini risulta iscritto anche a un altro gruppo, «Quelli che vogliono decapitare Romano Prodi». E qui ogni possibile giustificazione semantica sembra venir meno: «L’iscrizione al gruppo contro Franceschini è stato un errore, ma quest’altro insulta l’intelligenza umana — ha spiega l’interessato —: io non ho mai voluto partecipare a un gruppo così. Non sono io a gestire la mia pagina di Facebook, ho dato mandato ai miei collaboratori di controllare e abbiamo scoperto che si trattava di un invito inevaso al quale nessuno aveva mai risposto. C’era da scegliere 'accetta' o 'rifiuta' e naturalmente io ho detto di rifiutare».
http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_24/Iscritto-a-Sopprimiamo-Franceschini-Capogruppo-leghista-ho-sbagliato-Elsa-Muschella_72336d6a-c069-11de-9fa6-00144f02aabc.shtml
MILANO — Ma il problema sarà Modena o sarà Facebook? Dopo il caso di Matteo Mezzadri — il ventitreenne coordinatore del Pd di Vignola che sulla bacheca del social network si domandava «Possibile che nessuno sia in grado di ficcare una pallottola in testa a Berlusconi?» — la par condicio delle gaffe virtuali investe la Lega Nord. Ieri Mauro Manfredini, 67 anni, capogruppo del partito in Emilia Romagna nonché consigliere regionale e comunale del Carroccio di Modena, ha preso la parola in aula e scritto una nota ufficiale per chiedere pubblicamente venia: «Sono iscritto al gruppo di Facebook 'Sopprimiamo Franceschini'. Mi scuso per l’accaduto ma ci tengo anche a spiegare la situazione che si è verificata». Ecco la sua precisazione: «È evidente che la parola sopprimiamo viene usata dal punto di vista politico, non fisico. Sebbene la responsabilità sia mia e me ne scuso, la volontà di decidere l’adesione al gruppo è stata presa a mia insaputa. Ora, comunque, ho provveduto a cambiare password».
La «solidarietà» per il più giovane avversario politico — che a causa di quel suo post contro il Cavaliere era stato prima sommerso da critiche bipartisan e infine costretto alle dimissioni dal Partito democratico — è scattata quasi automaticamente: «Si è trattato di un episodio grave, ma non mi sento né di processarlo né di metterlo al muro». La questione però non può ancora dirsi archiviata. Manfredini risulta iscritto anche a un altro gruppo, «Quelli che vogliono decapitare Romano Prodi». E qui ogni possibile giustificazione semantica sembra venir meno: «L’iscrizione al gruppo contro Franceschini è stato un errore, ma quest’altro insulta l’intelligenza umana — ha spiega l’interessato —: io non ho mai voluto partecipare a un gruppo così. Non sono io a gestire la mia pagina di Facebook, ho dato mandato ai miei collaboratori di controllare e abbiamo scoperto che si trattava di un invito inevaso al quale nessuno aveva mai risposto. C’era da scegliere 'accetta' o 'rifiuta' e naturalmente io ho detto di rifiutare».
http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_24/Iscritto-a-Sopprimiamo-Franceschini-Capogruppo-leghista-ho-sbagliato-Elsa-Muschella_72336d6a-c069-11de-9fa6-00144f02aabc.shtml