View Full Version : Vuoi manifestare? Certo...se sei un compagno (No causa, no party!)
Dream_River
23-10-2009, 08:08
http://www.youtube.com/watch?v=RW1cIZo7GNw
Dal minuto 5.20 in poi
Se manifesti per strada per poi tornare a casa a giocare con la Nintendo Wii (Quella non la vendi per i "fratelli e sorelle"? oppure il televisore?), sei serio, se sei un politico che porta avanti le proprie battaglie da decenni, sei solo uno che vuole farsi vedere, quindi nel corteo dei puri non puoi starci!
Morale della favola?
No CAUSA, no Party!:O
Ah, naturalmente quoto in tutto una frase che pronuncia pannella in risposta a "I politici sono tutti corrotti"
"Perchè voi non siete dei politici? Siete peggio, siete dei [parola incomprensibile] che sfruttano la miseria degli altri, rivoluzionari del &&&&&"
retyty85
23-10-2009, 10:39
Arriva puntuale la mobilitazione a favore del finanziamento pubblico a radio radicale, la quale da più di vent’anni vive di soldi del contribuente - 8,3 milioni l’anno - con la giustificazione che la trasmissione delle sedute del parlamento - che occupa una parte del palinsesto dell’emittente, accanto alla programmazione militante, alla quale spettano i contributi previsti per gli organi di partito: 4,4 milioni l’anno - è un servizio pubblico, meritevole di finanziamento statale. Di tanto in tanto qualcuno obietta che, nell’era del web e del satellite, e con un canale pubblico istituito per trasmettere le sedute del parlamento, quel servizio - sia pure arricchito dalla trasmissione integrale di molti eventi istituzionali e politici - non sembra più essere così esclusivo. Ma è prevedibile che Pannella e Bonino la spunteranno anche questa volta - in difesa del nobile ideale del’informazione senza bavaglio, naturalmente - grazie al sostegno di un vasto partito trasversale che all’occorrenza si mobilita per impedire l’estinzione dell’Oppositore Irriducibile ed eternamente censurato che è ormai parte del paesaggio romano. Con i soldi pubblici, infatti, da una vita il “liberale-liberista-libertario” Marco Pannella mantiene il suo megafono e di fatto anche il partito, che senza una radio nazionale difficilmente potrebbe sopravvivere sul piano organizzativo e propagandistico. In pratica conduce la lotta alla “partitocrazia” per generosa concessione dei partiti. Fa resistenza al “regime” con la riconoscenza del “regime”. Geniale. Il caso Italia è fatto anche di questi dettagli.
http://www.pieroricca.org/
http://www.youtube.com/watch?v=ILSKR3Ldlq8&feature=player_embedded
se sei un politico che porta avanti le proprie battaglie da decenni, per interessi personali, fai l'imprenditore(per esempio) non il politico.
harbinger
23-10-2009, 11:12
Salvo:
- che Radio Radicale ha iniziato a trasmettere anni prima del presunto servizio pubblico;
- che il servizio pubblico ha una copertura decisamente inferiore a quello di radio Radicale;
- che il palinsesto dell'una, pubblica, è di circa 14 ore al giorno, mentre l'altra è sulle 24 ore;
- che esiste un archivio di eventi che altrimenti sarebbero inaccessibili al pubblico;
- che oltre alla trasmissione delle sedute di Parlamento e commissioni, si aggiungano quelle dei raduni di praticamente tutti i partiti politici, dando spazio anche a chi vorrebbe far chiudere la radio;
- che non trasmette ALCUNA pubblicità commerciale;
- che rende realmente pubbliche udienze di processi che altrimenti verrebbero, a malapena, ridotti a due righe sui giornali (ergo mediate dal giornalista) o compressi in mezz'ora.
A me non dispiace che nell'enorme montagna di denaro speso (e purtroopo molte volte sprecato a danno dei cittadini), una minuscola parte finanzi un servizio pubblico che lo Stato non riesce a garantire a buon livello. Ma forse pretendo un po' troppo.
girodiwino
23-10-2009, 12:30
Non ho capito benissimo come sia andata l'intrusione, in ogni caso l'unico dato a mio parere incontrovertibile è uno: siamo abilissimi nello sputarci in faccia dandoci ragione reciprocamente... un vero peccato.
Il termine "politico" che viene usato nel filmato ha un significato un po' inquietante: non è forse vero che in parlamento comunque non tutti i parlamentari sono lì perché ci credono?
Trovo che sia svilente sia nei confronti dei parlamentari onesti che di chi di politica si interessa utilizzare questo termine come un insulto
Salvo:
- che Radio Radicale ha iniziato a trasmettere anni prima del presunto servizio pubblico;
- che il servizio pubblico ha una copertura decisamente inferiore a quello di radio Radicale;
- che il palinsesto dell'una, pubblica, è di circa 14 ore al giorno, mentre l'altra è sulle 24 ore;
- che esiste un archivio di eventi che altrimenti sarebbero inaccessibili al pubblico;
- che oltre alla trasmissione delle sedute di Parlamento e commissioni, si aggiungano quelle dei raduni di praticamente tutti i partiti politici, dando spazio anche a chi vorrebbe far chiudere la radio;
- che non trasmette ALCUNA pubblicità commerciale;
- che rende realmente pubbliche udienze di processi che altrimenti verrebbero, a malapena, ridotti a due righe sui giornali (ergo mediate dal giornalista) o compressi in mezz'ora.
A me non dispiace che nell'enorme montagna di denaro speso (e purtroopo molte volte sprecato a danno dei cittadini), una minuscola parte finanzi un servizio pubblico che lo Stato non riesce a garantire a buon livello. Ma forse pretendo un po' troppo.
Quoto
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