PDA

View Full Version : [Ballarò] La lotta politica in Italia


Ja]{|e
20-10-2009, 19:11
LINK (http://www.ballaro.rai.it/category/0,1067207,1067011--1020,00.html)

in onda martedì 20 ottobre alle 21.10

La lotta politica in Italia si fa combattendo le idee o le persone? E quale prezzo paga il Paese a causa di un scontro senza esclusione di colpi?

Sono le domande che si pone Ballarò, in una puntata in cui Giovanni Floris ospita, tra gli altri, il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto (http://it.wikipedia.org/wiki/Fabrizio_Cicchitto), Enrico Letta (http://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Letta) e Giuseppe Civati (http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Civati) del PD, Sergio Cofferati (http://it.wikipedia.org/wiki/Sergio_Cofferati), Alberto Asor Rosa (http://it.wikipedia.org/wiki/Alberto_Asor_Rosa), il direttore del “Tempo” Roberto Arditti (http://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Arditti).

La puntata del settimanale d’informazione di Raitre, sarà aperta dalla copertina di Maurizio Crozza.

A me pare palese che è una lotta tra persone più che di idee, almeno ai piani alti. Forse noi poveri idioti di seconda media che non stanno nemmeno seduti al primo banco un po' ancora alla lotta per le proprie idee ci crediamo, ma i governanti non mi sembrano dello stesso avviso. Io mi chiederei piuttosto: perché? Perché non ci sono più ideali ma solo il tornaconto personale di poche persone che senza alcuna etica fanno di tutto per aver soldi, soldi, soldi e ancora soldi. Ma un po' di morale queste persone non ce l'hanno? Ma quando si guardano allo specchio la mattina non si fanno almeno un poco schifo?

frankytop
20-10-2009, 19:18
{|e;29356413']LINK (http://www.ballaro.rai.it/category/0,1067207,1067011--1020,00.html)



A me pare palese che è una lotta tra persone più che di idee, almeno ai piani alti. Forse noi poveri idioti di seconda media che non stanno nemmeno seduti al primo banco un po' ancora alla lotta per le proprie idee ci crediamo, ma i governanti non mi sembrano dello stesso avviso. Io mi chiederei piuttosto: perché? Perché non ci sono più ideali ma solo il tornaconto personale di poche persone che senza alcuna etica fanno di tutto per aver soldi, soldi, soldi e ancora soldi. Ma un po' di morale queste persone non ce l'hanno? Ma quando si guardano allo specchio la mattina non si fanno almeno un poco schifo?

Ad eccezione che per coministi e pochi cattolici fare soldi non è il "male".
A sostenere i grandi ideali spetta alla politica,l'etica appartiene alle singole persone le quali semplicemente si prodigano per produrre ricchezza per se,per la propria famiglia e indirettamente anche alla nazione contribuendo al pil.

Se lo fanno rispettando le leggi sono persone dotate di morale,se non lo fanno per qualche giustificato motivo,io dico,pure.

Ja]{|e
20-10-2009, 19:50
Ad eccezione che per coministi e pochi cattolici fare soldi non è il "male".
A sostenere i grandi ideali spetta alla politica,l'etica appartiene alle singole persone le quali semplicemente si prodigano per produrre ricchezza per se,per la propria famiglia e indirettamente anche alla nazione contribuendo al pil.

Se lo fanno rispettando le leggi sono persone dotate di morale,se non lo fanno per qualche giustificato motivo,io dico,pure.

Ecco, a me piacerebbe sapere quali sarebbero i giustificabili motivi...

Xspazz
20-10-2009, 20:02
Ad eccezione che per coministi e pochi cattolici fare soldi non è il "male".
A sostenere i grandi ideali spetta alla politica,l'etica appartiene alle singole persone le quali semplicemente si prodigano per produrre ricchezza per se,per la propria famiglia e indirettamente anche alla nazione contribuendo al pil.

Se lo fanno rispettando le leggi sono persone dotate di morale,se non lo fanno per qualche giustificato motivo,io dico,pure.

Ma smettila perDio!

L'etica è, o almeno dovrebbe essere, trascendente dal credo politico di una persona.

Per me una persona di SX o DX o CX (centro :asd: ) uguali sono, se hanno almeno un etica propriamente detta e un certo rispetto per le istituzioni, rispetto che poi si riflette sui cittadini.

Se un politico, specie messo a governare, agisce bene, allora i cittadini si comportano di conseguenza perché è inutile nascondere la verità: le persone prendono esempio da chi comanda. E' tutta qui la questione.

Come pensate che debba sentirsi stimolato uno che quotidianamente vede messe alla berlina leggi e costituzione oppure sente che il talun parlamentare si fa cancellare le multe? Per tacere, poi, dei compensi sottobanco?

Suvvia... :rolleyes:

frankytop
20-10-2009, 20:24
{|e;29356952']Ecco, a me piacerebbe sapere quali sarebbero i giustificabili motivi...

Mah,per la sopravvivenza di una azienda molti possono essere indotti a commettere peccatucci.

frankytop
20-10-2009, 20:27
Ma smettila perDio!

L'etica è, o almeno dovrebbe essere, trascendente dal credo politico di una persona.

Per me una persona di SX o DX o CX (centro :asd: ) uguali sono, se hanno almeno un etica propriamente detta e un certo rispetto per le istituzioni, rispetto che poi si riflette sui cittadini.

Se un politico, specie messo a governare, agisce bene, allora i cittadini si comportano di conseguenza perché è inutile nascondere la verità: le persone prendono esempio da chi comanda. E' tutta qui la questione.

Come pensate che debba sentirsi stimolato uno che quotidianamente vede messe alla berlina leggi e costituzione oppure sente che il talun parlamentare si fa cancellare le multe? Per tacere, poi, dei compensi sottobanco?

Suvvia... :rolleyes:

Io credo che un politico sia il riflesso di chi lo vota,quindi si comporta come gli elettori si aspettano,più o meno.

Vertex
20-10-2009, 20:33
Quando Floris ha confrontato il comportamento di Mesiano con quello di Berlusconi che, a detta dello stesso Floris, ha ospitato in casa propria un "noto spacciatore", è sceso il gelo nello studio :asd:

Bello cmq l'intervento di Cofferati, l'unica cosa sensata che si poteva dire

Xspazz
20-10-2009, 20:36
Io credo che un politico sia il riflesso di chi lo vota,quindi si comporta come gli elettori si aspettano,più o meno.

Mi sa di no sai?

Non foss'altro che per il fatto che le nomine sono a livello partitico. E questo da sempre sì può dire.

Ergo, il politico è autoeletto proprio perché nominato dal partito stesso :asd: ed in specialmodo con l'ultima "legge elettorale" che il tuo Calderoli ha progettato :p

redsith
20-10-2009, 20:39
Quando Floris ha confrontato il comportamento di Mesiano con quello di Berlusconi che, a detta dello stesso Floris, ha ospitato in casa propria un "noto spacciatore", è sceso il gelo nello studio :asd:

Bello cmq l'intervento di Cofferati, l'unica cosa sensata che si poteva dire

"Quindi lei mette sullo stesso piano un giudice che passeggia e un presidente del consiglio che accoglie in casa sua un noto spacciatore e delle prostitute?" :asd:

Ja]{|e
20-10-2009, 20:52
Mi sa di no sai?

Non foss'altro che per il fatto che le nomine sono a livello partitico. E questo da sempre sì può dire.

Ergo, il politico è autoeletto proprio perché nominato dal partito stesso :asd: ed in specialmodo con l'ultima "legge elettorale" che il tuo Calderoli ha progettato :p

Stavo giusto leggendo un bell'articolo (http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&r=174298) di Bruno Tinti:

Eletto dal popolo, chi?
da Il Fatto Quotidiano n°24 del 20 ottobre 2009

Il Mattino dell’11 ottobre riporta alcune dichiarazioni di Berlusconi, esternate a Benevento nel corso di una delle sue “Feste della libertà”. Qui il presidente del Consiglio ha detto: “Non credo che si possa consentire di rivolgere infamie, improperi, insulti e volgarità ad un premier eletto direttamente dal popolo, bisogna cambiare questa situazione».

Questa storia del premier eletto direttamente dal popolo Berlusconi e i suoi clientes la ripetono ossessivamente ovunque si trovino ad esternare; e dunque in molti luoghi (specie in TV) e molte volte. Così, come oramai avviene in Italia da molto tempo, i cittadini si sono convinti che sia vera, che il “premier” è “eletto dal popolo”. Trattasi di una palla.

Cominciamo dalla legge elettorale, la n. 27 del 21/12/2005, (se la sono scritta loro, dovrebbero conoscerla) che, all’art. 5, dice: “…I partiti o i gruppi politici organizzati tra loro collegati in coalizione che si candidano a governare depositano un unico programma elettorale nel quale dichiarano il nome e cognome della persona da loro indicata come unico capo della coalizione.”

Sicché non è il presidente del Consiglio dei Ministri che è eletto direttamente dal popolo ma, a tutto concedere, il Capo della coalizione o del partito. Ma anche quest’affermazione è tutta da rivedere, considerato che ben potrebbe accadere che l’elettore voti un partito o una coalizione solo perché si riconosce nel loro programma; o perché comunque esprime un voto “contro” (è la strategia ben collaudata di Berlusconi): “non voglio assolutamente che i “comunisti” vadano al potere e quindi voto per la destra, anche se, a ben vedere non mi piacciono poi tanto neppure loro …”. Insomma nessuno può escludere che gli elettori della coalizione Forza Italia, An e Lega l’abbiano votata a dispetto del plurinquisito Berlusconi (per non ricordare che uno dei suoi lati, diciamo così, problematici), turandosi il naso pur di attuare il programma in cui credevano. Per esempio il federalismo per la Lega o una destra legalitaria e conservatrice per An.

Capo della coalizione, dunque, e non “premier”. Carica, quest’ultima, che neppure esiste nel nostro ordinamento costituzionale che prevede solo un presidente del Consiglio dei Ministri. E infatti, secondo l’art. 95 della Costituzione, “il Presidente del Consiglio dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Mantiene l'unità di indirizzo politico ed amministrativo, promovendo e coordinando l'attività dei ministri”. Insomma una gestione collegiale coordinata, non monocratica ed autoritaria. Sicché, quando Berlusconi si investe della qualifica di premier, si arroga poteri che la Costituzione non gli riconosce e si inventa una carica istituzionale che non esiste.

Ma torniamo all’elezione diretta del popolo. Si è già visto che anche questa è una fantasia. Ma è anche una fantasia incostituzionale. Dice l’art. 92 della Costituzione: “Il governo della Repubblica è composto del presidente del Consiglio e dei ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei ministri. Il presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.”

Dunque è il presidente della Repubblica che ha nominato Berlusconi, non il popolo. E nulla gli avrebbe impedito, se avesse ritenuto che il “Capo della coalizione” indicato dalla maggioranza non presentava quei requisiti di onestà, correttezza, serietà, competenza indispensabili per la carica di presidente del Consiglio dei Ministri, di nominare altro esponente della maggioranza, nel tentativo di ricondurre a ragione la coalizione affinché non fosse portata a tale carica una persona indegna.

E se il tentativo non fosse riuscito e gli fosse stata riproposta la stessa indegna persona, non sarebbe stato il popolo a riproporla ma la fazione da questa persona egemonizzata. Il punto è che Berlusconi non capisce proprio che il sistema costituzionale italiano si fonda sull’equilibrio di poteri. Che non vi è una legittimazione popolare, a seguito della quale l’eletto dal popolo può esercitare un potere assoluto privo di ogni controllo; che, al contrario, il popolo esprime la maggioranza politica che governerà e l’opposizione che ne controllerà l’operato; che il presidente della Repubblica identifica la persona che, autorevolmente (e quindi degnamente) dirigerà il Consiglio dei ministri; che ognuno di questi conserva la sua specifica competenza e responsabilità; che l’azione di governo si esplica secondo le leggi emanate dal Parlamento e sotto il controllo della Corte Costituzionale.

Tutto questo, ai miei tempi, lo sapevano gli studenti delle medie che avevano nel loro programma “Educazione civica”; oggi comunque lo sa qualsiasi studente del primo anno di giurisprudenza. E quello che alla fine è davvero preoccupante non è che Berlusconi invece ne sia del tutto inconsapevole. E’ che egli sembra davvero credere che l’investitura popolare (se ci fosse) renderebbe lecito che il governo di un grande Paese possa essere legittimamente affidato a persona più volte sottoposta a processo penale per falso in bilancio, frode fiscale, corruzione di giudici e testimoni, ritenuto colpevole ma non condannato per prescrizione (e per via di leggi fatte apposta da lui stesso per raggiungere questo risultato).

Quello che è davvero preoccupante è che egli sembra credere che l’investitura popolare autorizzi ogni delitto; il che in effetti è avvenuto, anche recentemente, nelle sanguinose dittature europee del secolo scorso; e che credevamo non sarebbe avvenuto mai più.

gigio2005
20-10-2009, 21:07
ammazza ao'....due massoni su raitre

gigio2005
20-10-2009, 21:13
floris a cicchitto:
conosce qualche paese nel mondo in cui non si sarebbe parlato della questione delle escort?

cicchitto:
le rispondo con una domanda...etc in caciara




ps:
ma come fa un destro a votare questa gentaglia in malafedissima?

ConteZero
20-10-2009, 21:26
floris a cicchitto:
conosce qualche paese nel mondo in cui non si sarebbe parlato della questione delle escort?

cicchitto:
le rispondo con una domanda...etc in caciara




ps:
ma come fa un destro a votare questa gentaglia in malafedissima?

Li la colpa è di Floris che doveva urlargli sopra "no, mi risponda con una risposta: conosce qualche paese nel mondo in cui non si sarebbe parlato della questione delle escort?".

Ja]{|e
20-10-2009, 21:27
floris a cicchitto:
conosce qualche paese nel mondo in cui non si sarebbe parlato della questione delle escort?

cicchitto:
le rispondo con una domanda...etc in caciara




ps:
ma come fa un destro a votare questa gentaglia in malafedissima?

Ma va lààààààà, ma che gentaglia in malafede, è Ballarò che è fazioso e fa apparire le cose come non stanno :D

Vincenzo1968
20-10-2009, 22:41
{|e;29356413']LINK (http://www.ballaro.rai.it/category/0,1067207,1067011--1020,00.html)



A me pare palese che è una lotta tra persone più che di idee, almeno ai piani alti. Forse noi poveri idioti di seconda media che non stanno nemmeno seduti al primo banco un po' ancora alla lotta per le proprie idee ci crediamo, ma i governanti non mi sembrano dello stesso avviso. Io mi chiederei piuttosto: perché? Perché non ci sono più ideali ma solo il tornaconto personale di poche persone che senza alcuna etica fanno di tutto per aver soldi, soldi, soldi e ancora soldi. Ma un po' di morale queste persone non ce l'hanno? Ma quando si guardano allo specchio la mattina non si fanno almeno un poco schifo?

Morale? chi, Scajola? quello che Marco Biagi era un rompicoglioni?

http://www.repubblica.it/online/politica/biaginove/biaginove/biaginove.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Scajola


Nel 2002 venne assassinato il professore universitario Marco Biagi, consulente del governo. Scajola finì al centro di polemiche poiché il ministero da lui diretto aveva tolto la scorta a Marco Biagi nonostante questi avesse manifestato preoccupazione per la propria vita. Il 30 giugno 2002 il Corriere della Sera e il Sole 24 Ore pubblicarono una chiacchierata tra Scajola (in visita ufficiale a Cipro) e alcuni giornalisti.[7]

« A Bologna hanno colpito Biagi che era senza protezione ma se lì ci fosse stata la scorta i morti sarebbero stati tre. E poi vi chiedo: nella trattativa di queste settimane sull' articolo 18 quante persone dovremmo proteggere? Praticamente tutte». E a questo punto il ministro sorprende i presenti quando gli viene detto che Biagi era comunque una figura centrale nel dialogo sociale: protagonista del patto di Milano, coautore del Libro Bianco, consulente del ministero del Welfare, della Cisl, della Confindustria. C'è un attimo di silenzio, Scajola volta le spalle, si blocca, azzarda: «Non fatemi parlare. Figura centrale Biagi? Fatevi dire da Maroni se era una figura centrale: era un rompicoglioni che voleva il rinnovo del contratto di consulenza. »


O Scajola quello del volo Alitalia privato:

http://www.youtube.com/watch?v=iC40IBi85Us

http://blog.libero.it/alitaliablog/commenti.php?msgid=5515220

Neuromancer2171
20-10-2009, 23:56
Li la colpa è di Floris che doveva urlargli sopra "no, mi risponda con una risposta: conosce qualche paese nel mondo in cui non si sarebbe parlato della questione delle escort?".

esatto.... cicchito ha fatto il suo dovere... cioè difendere il padrone..

floris non ha fatto il suo dovere di giornalista.. ovvero riproporre la domanda astutamente elusa..

daniele.messina
21-10-2009, 01:07
Morale? chi, Scajola? quello che Marco Biagi era un rompicoglioni?

http://www.repubblica.it/online/politica/biaginove/biaginove/biaginove.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Scajola


Nel 2002 venne assassinato il professore universitario Marco Biagi, consulente del governo. Scajola finì al centro di polemiche poiché il ministero da lui diretto aveva tolto la scorta a Marco Biagi nonostante questi avesse manifestato preoccupazione per la propria vita. Il 30 giugno 2002 il Corriere della Sera e il Sole 24 Ore pubblicarono una chiacchierata tra Scajola (in visita ufficiale a Cipro) e alcuni giornalisti.[7]

« A Bologna hanno colpito Biagi che era senza protezione ma se lì ci fosse stata la scorta i morti sarebbero stati tre. E poi vi chiedo: nella trattativa di queste settimane sull' articolo 18 quante persone dovremmo proteggere? Praticamente tutte». E a questo punto il ministro sorprende i presenti quando gli viene detto che Biagi era comunque una figura centrale nel dialogo sociale: protagonista del patto di Milano, coautore del Libro Bianco, consulente del ministero del Welfare, della Cisl, della Confindustria. C'è un attimo di silenzio, Scajola volta le spalle, si blocca, azzarda: «Non fatemi parlare. Figura centrale Biagi? Fatevi dire da Maroni se era una figura centrale: era un rompicoglioni che voleva il rinnovo del contratto di consulenza. »


O Scajola quello del volo Alitalia privato:

http://www.youtube.com/watch?v=iC40IBi85Us

http://blog.libero.it/alitaliablog/commenti.php?msgid=5515220

Bravissimo! Ecco pronto il tuo personale dossier su Scajola! Che ha detto? Ma chissenefrega, lui è quello che... Ecco la lotta politica in Italia, come da titolo del thread e di Ballarò.

Scalor
21-10-2009, 08:06
I politici italiani hanno un solo fine.... mantenersi inkollati sullo scranno !
tutto il resto è fuffa !
non gliene importa nulla dei cittadini , in italia solo il piu furbo emerge.

Vincenzo1968
21-10-2009, 14:10
Bravissimo! Ecco pronto il tuo personale dossier su Scajola! Che ha detto? Ma chissenefrega, lui è quello che... Ecco la lotta politica in Italia, come da titolo del thread e di Ballarò.

Che ha detto Scajola?
In un paese serio, uno che si fa riservare un volo della compagnia di bandiera, che costa alla compagnia migliaia di euro al giorno, non potrebbe pontificare in tv e non sarebbe un ministro.

Io non faccio dossier. Ho messo in evidenza fatti accaduti e documentati. Per i dossier contro Boffo, Fini, Il giudice Mesiano e Corrado Augias non hai nulla da dire?


L'omicidio Biagi (http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Biagi)

Prima di morire, Marco Biagi aveva scritto cinque lettere in cui si diceva preoccupato per le minacce che riceveva. Il testo delle lettere, indirizzate al presidente della camera Pierferdinando Casini, al ministro del lavoro Roberto Maroni, al sottosegretario al lavoro Maurizio Sacconi, al prefetto di Bologna ed al direttore generale di Confindustria Stefano Parisi è stato pubblicato dal quindicinale Zero in condotta e poi riportate da Repubblica.[1]

Il 19 marzo 2002 venne ucciso, a 51 anni, da alcuni militanti delle Nuove Brigate Rosse, in un agguato a Bologna in via Valdonica, sotto casa sua, mentre rientrava verso le ore 20.

La rivendicazione a firma delle Nuove Brigate Rosse, presenta per gli esperti impressionanti analogie con quella del precedente delitto di Massimo D'Antona.[2]

Il Ministero dell'Interno (in quel periodo diretto dal Ministro Claudio Scajola, di Forza Italia) aveva privato Marco Biagi della scorta, richiesta da Biagi solo pochi mesi prima proprio per timore di attentati da parte dell'estremismo di sinistra. Dopo che gli fu tolta la scorta ne fece nuovamente richiesta al Ministero del Lavoro, presso cui operava, in quanto non si sentiva sicuro e riceveva minacce di continuo. Questa non gli fu accordata. I colpevoli stessi ammisero che avevano deciso di colpire proprio lui in quanto era un personaggio di grande visibilità e allo stesso tempo poco protetto.

Nel 2005 cinque terroristi brigatisti furono condannati all'ergastolo come responsabili del suo omicidio: Nadia Desdemona Lioce, Roberto Morandi, Marco Mezzasalma, Diana Blefari Melazzi e Simone Boccaccini.