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View Full Version : Ragazzo suicida su Facebook "Abbiamo ignorato il suo Sos"


Sinclair63
16-10-2009, 18:38
«Ma come è possibile che nessuno avesse letto quell´appello via Internet?». Fino a ieri mattina erano quattrocento a scriversi post su Facebook su Carlo, il quindicenne di Torre del Greco che si è suicidato giovedì dopo aver annunciato per tre giorni di seguito la sua intenzione. Il ragazzo aveva lanciato un count down nella bacheca di annunci del social network, fino al «meno uno, sto arrivando all´aldilà» di mercoledì scorso. Ventiquattr´ore dopo si è impiccato nella sua stanza. Ieri pomeriggio, dopo i funerali, un picco di messaggi nella stessa bacheca dove il quindicenne aveva lanciato il suo disperato sos. Oltre mille e quattrocentocinquanta, più che triplicati in mezza giornata, i ragazzi che si sono collegati e hanno lasciato un commento alla tragedia del coetaneo suicida annunciato.
Si poteva evitare, domanda qualcuno. Ma le risposte non ci sono, come ancora non c´è una spiegazione al gesto del ragazzo. Giovedì è andato a pranzo dalla nonna, come faceva sempre quando i suoi erano entrambi al lavoro. «Fammi uno squillo quando arrivi», gli aveva detto lei accompagnandolo alla porta. Carlo ha mantenuto la promessa, l´ultimo saluto senza parole, facendo suonare il telefono. Poi ha abbassato la persiana della sua camera e si è stretto una cintura intorno al collo. Il padre l´ha trovato senza vita sul letto, con le magliette della squadra della Turris e degli scout e un foglio scritto a mano: «Non è per voi che faccio tutto questo», rivolto ai genitori e agli amici.
Timido ma bravo a scuola; anche se figlio adottivo ben inserito in una famiglia normale, che lo aveva voluto e lo amava molto: padre impiegato al Comune, madre dietologa di successo, stimata e con una lista interminabile di pazienti a cui la cura faceva effetto e non costava carissima, insomma un medico di quelli che tutti consigliano agli amici. Un padre presente, che accompagnava il ragazzo allo stadio. Una madre sempre pronta ad aiutare il prossimo, che viveva l´adozione con la certezza di aver fatto il passo giusto. Che cosa può aver creato dubbi in un ragazzo nell´età più difficile, l´adolescenza?
Ora la comunità che si è formata per ricordare Carlo, e che ha inserito due sue foto al mare, sorridente e all´apparenza sereno, cresce di minuto in minuto, afflitta da un grande sconcerto. Ci sono i compagni dell´Istituto Nautico Colombo, gli scout, i tifosi che condividevano con lui i pomeriggi allo stadio, dedicati alla squadra del cuore, la Turris. Quelli che lo incontravano al centro sportivo, e che parlavano con lui del futuro, di scuola, di calciatori. Ma anche tanti sconosciuti che navigando su Google hanno letto la storia del ragazzo che aveva annunciato la sua fine su Internet. Un paese grande, Torre del Greco, ma in cui quasi tutti si conoscono e ciononostante non sono riusciti a fermare il no alla vita di un ragazzo al quale molti volevano bene. Scrive Antonella: «Ma è possibile che non aveva un parente tra gli amici di Facebook che leggesse i suoi post? Facciamo in modo che ciò non riaccada. Se vediamo un amico scrivere cose "strane" non chiudiamo gli occhi. Ciao Carlo». «Nei suoi gesti - scrive sempre nel gruppo Aky Sian - o nelle sue parole si sarebbe potuto capire molto, ma spesso certe cose si danno per scontate. Il web viene usato dai giovani disagiati come metodo di sfogo, ma a volte non si comprende che ciò che qualcuno scrive può essere vero, si pensa che sia una lamentela virtuale solo per farsi notare». Nel web c´è tutto il dolore di Torre del Greco, una città che era la terza della Campania fino a pochi anni fa, e che in poco tempo ha visto una forte flessione dei suoi abitanti, calati di quasi 40 mila, soprattutto giovani, in fuga da una provincia che ha sempre meno da offrire. Molti cercano lavoro altrove, costretti a cambiare residenza. Altri vanno via come Carlo, in un´età in cui la vita dovrebbe sorridere: sulla bacheca di Facebook si legge "a Torre del Greco si muore troppo spesso e sempre più giovani". :(
(11 ottobre 2009)

Fonte La Repubblica

Scalor
16-10-2009, 19:16
«Ma come è possibile che nessuno avesse letto quell´appello via Internet?».
per il semplice fatto che nessuno guarda facebook, per esempio io su facebook non ci sono !

Fino a ieri mattina erano quattrocento a scriversi post su Facebook su Carlo, il quindicenne di Torre del Greco che si è suicidato giovedì dopo aver annunciato per tre giorni di seguito la sua intenzione. Il ragazzo aveva lanciato un count down nella bacheca di annunci del social network, fino al «meno uno, sto arrivando all´aldilà» di mercoledì scorso. Ventiquattr´ore dopo si è impiccato nella sua stanza. .....

comunque... Darwin aveva ragione !

Salvo1993
16-10-2009, 19:19
Pazzesco :doh:

Amodio
16-10-2009, 19:34
il fatto è che su internet si leggono sempre una marea di baggianate, e non si capisce mai quando uno scherza o sfotte

questo è il finale!!
nessuno se lo aspettava, non perchè sono cattivi, ma perchè oramai veniamo innondati di falsi allarmi da internet tanto che non gli diamo piu retta

Balthasar85
16-10-2009, 19:37
Di mitomani ne è pieno il Mondo, stalli a distinguere tutti. :O
In questi casi può solo dispiacere per i familiari che devono affrontare questa situazione.
per il semplice fatto che nessuno guarda facebook, per esempio io su facebook non ci sono !
Tanto meglio così. ;)


CIAWA

PazZo!!!
16-10-2009, 19:47
La mia è solo un'ipotesi ma non penso che questo ragazzo si aspettasse un salvatore, un qualcuno che lo prendesse per mano, che capisse il suo appello a gli insegnasse cosa è la vita. Penso che questo ragazzo, come in genere chi ha comunque una vita apparentemente normale, si sentisse incompreso su una serie di cose, tali da considerasi fuori dal mondo e nasconderlo, soffocare il tutto per poi incappare nel perché vivere, nel cercare un motivo della propria esistenza. Quindi ha cercato di lasciare un segno, sapendo, che con questo modo, ci sarebbe riuscito... Nessuno si deve sentire in colpa, il web, soprattutto facebook, sono un'insieme di ballonate assurde, e sono certo che questo ragazzo lo sapeva. Se voleva essere aiutato, lo avrebbe chiesto a chi lo conosceva. Ma nessuno poteva, perché nessuno sapeva e lui non lo mostrava. La colpa non esiste in questi casi...

ilguercio
16-10-2009, 23:18
La mia è solo un'ipotesi ma non penso che questo ragazzo si aspettasse un salvatore, un qualcuno che lo prendesse per mano, che capisse il suo appello a gli insegnasse cosa è la vita. Penso che questo ragazzo, come in genere chi ha comunque una vita apparentemente normale, si sentisse incompreso su una serie di cose, tali da considerasi fuori dal mondo e nasconderlo, soffocare il tutto per poi incappare nel perché vivere, nel cercare un motivo della propria esistenza. Quindi ha cercato di lasciare un segno, sapendo, che con questo modo, ci sarebbe riuscito... Nessuno si deve sentire in colpa, il web, soprattutto facebook, sono un'insieme di ballonate assurde, e sono certo che questo ragazzo lo sapeva. Se voleva essere aiutato, lo avrebbe chiesto a chi lo conosceva. Ma nessuno poteva, perché nessuno sapeva e lui non lo mostrava. La colpa non esiste in questi casi...

Quoto!

trallallero
17-10-2009, 00:02
La mia è solo un'ipotesi ma non penso che questo ragazzo si aspettasse un salvatore, un qualcuno che lo prendesse per mano, che capisse il suo appello a gli insegnasse cosa è la vita. Penso che questo ragazzo, come in genere chi ha comunque una vita apparentemente normale, si sentisse incompreso su una serie di cose, tali da considerasi fuori dal mondo e nasconderlo, soffocare il tutto per poi incappare nel perché vivere, nel cercare un motivo della propria esistenza. Quindi ha cercato di lasciare un segno, sapendo, che con questo modo, ci sarebbe riuscito... Nessuno si deve sentire in colpa, il web, soprattutto facebook, sono un'insieme di ballonate assurde, e sono certo che questo ragazzo lo sapeva. Se voleva essere aiutato, lo avrebbe chiesto a chi lo conosceva. Ma nessuno poteva, perché nessuno sapeva e lui non lo mostrava. La colpa non esiste in questi casi...

Segnalare il fatto alla polizia postale non costava niente, 5 minuti del proprio tempo, forse meno. Se io usassi fb e avessi letto questo messaggio ripetuto senza aver informato qualcuno di competenza, adesso mi sentirei un pelino in colpa.
Anzi, un pò stronzo.

Neo_
17-10-2009, 00:13
La mia è solo un'ipotesi ma non penso che questo ragazzo si aspettasse un salvatore, un qualcuno che lo prendesse per mano, che capisse il suo appello a gli insegnasse cosa è la vita. Penso che questo ragazzo, come in genere chi ha comunque una vita apparentemente normale, si sentisse incompreso su una serie di cose, tali da considerasi fuori dal mondo e nasconderlo, soffocare il tutto per poi incappare nel perché vivere, nel cercare un motivo della propria esistenza. Quindi ha cercato di lasciare un segno, sapendo, che con questo modo, ci sarebbe riuscito... Nessuno si deve sentire in colpa, il web, soprattutto facebook, sono un'insieme di ballonate assurde, e sono certo che questo ragazzo lo sapeva. Se voleva essere aiutato, lo avrebbe chiesto a chi lo conosceva. Ma nessuno poteva, perché nessuno sapeva e lui non lo mostrava. La colpa non esiste in questi casi...

sono perfettamente d'accordo.
Ma forse in fondo un po' ci sperava anche se era cosciente che nessuno poteva capire

scilvio
17-10-2009, 00:16
Segnalare il fatto alla polizia postale non costava niente, 5 minuti del proprio tempo, forse meno. Se io usassi fb e avessi letto questo messaggio ripetuto senza aver informato qualcuno di competenza, adesso mi sentirei un pelino in colpa.
Anzi, un pò stronzo.


ma non si rischia di finire denunciati per procurato allarme ? tenendo presente che internet è piena di blog di emo/goth/dark che basano i propri discorsi sul suicidio, la morte ecc.

Dj Ruck
17-10-2009, 09:06
l'era dei computer, e cmq di internet o meglio ancora, dei social network ha reso l'individuo un essere solitario, chiuso in se stesso non in grado di esternare i proprio problemi virtualmente non riuscendo più a confrontarsi con la realtà oltre il monitor...la società p cambiata, tutto è cambiato e nutro pessime idee che andrà sempre peggio...ci sarà l'autoisolamento dell'individuo sempre più.

trallallero
17-10-2009, 10:28
ma non si rischia di finire denunciati per procurato allarme ? tenendo presente che internet è piena di blog di emo/goth/dark che basano i propri discorsi sul suicidio, la morte ecc.

Dubito perchè questo ragazzo non ha scritto su un sito dark/etc ma su facebook che dovrebbe essere un posto virtuale dove ci si incontra tra "amici" o se ne conoscono altri.

:.Blizzard.:
17-10-2009, 10:43
l'era dei computer, e cmq di internet o meglio ancora, dei social network ha reso l'individuo un essere solitario, chiuso in se stesso non in grado di esternare i proprio problemi virtualmente non riuscendo più a confrontarsi con la realtà oltre il monitor...la società p cambiata, tutto è cambiato e nutro pessime idee che andrà sempre peggio...ci sarà l'autoisolamento dell'individuo sempre più.


Che luogo comune.

La gente si suicidava anche venti anni fà. Il computer non c'entra assolutamente nulla. Non sappiamo le cause che hanno portato questo povero ragazzo ad una scelta così drastica, ma di sicuro se c'è un periodo in cui la maggior parte di noi non riesce a confrontarsi con la realtà è quello dell'adolescenza.

Che poi ci sia un abuso del computer e gente che ne diventa dipendente è un altro paio di maniche, ma secondo me non ha niente a che vedere con questo caso.

PazZo!!!
17-10-2009, 11:27
L'epoca, la ricchezza, l'amore, tante e nessuna la causa... Ogni persona ha bisogno di qualcosa in cui credere, oppure qualcuno da amare, oppure qualcosa da fare in cui crede. Tutti noi qui abbiamo una cosa, o una serie di cose, che sono fondamentali per la nostra vita e il cui raggiungimento sono fondamentali per la nostra felicità. Quando intendevo che nessuno poteva fare niente è forse una mezza verità. Non credo che questo ragazzo poteva essere salvato da un'itervento del tipo "andiamo tutti ad abbracciarlo e facciamogli sentire che non è solo!". Un ragazzo che si ammazza per mancanza di affetto non lascia una lettera che dispensa dalle colpe genitori e amici. Ognuno di noi ha un qualcosa che ci fa alzare al mattino e da il meglio di se stesso. Ma siamo diversi. Quello che poteva essere importante per questo ragazzo, poteva essere ininfluente per me, e scontato per qualcuno di voi. Quindi a meno che non abbiate poteri di telepatia, non potete sentirvi in colpa. Tempo fa sul canale E! ho visto la storia di un attore giovanissimo, in ascesa, di cui non ricordo il nome. Solita cena con gli amici, un poco depresso, esce dalla stanza e si impicca. Ma come puoi immaginare? Come puoi sapere? Si è ucciso per la paura di perdere la propria identità datagli dall'essere famoso, un ragazzo, giovane, di talento, che si uccide proprio per paura di perdere (non perché ha perso) quel continuo incitamento che tutti continuavano a fargli visto il suo talento... Ma come potete risolvere un problema del genere, come potete immaginare se la persona non si confida? Non è giusto sentirsi in colpa, non è giusto per quelli di facebook, ne per i suoi amici, ne per i suoi genitori, che lo hanno sicuramente amato come meglio potevano. Certo la società, l'opportunismo, la paura che confidare quel bisogno porti ad essere oggetto di soprusi dal quale scaturirebbero delusioni forti che ci terrorizzano... Ma uno deve sapere anche affrontare, deve saper perdere, per quanto faccia male. Sempre che poi lui sapesse cosa voleva, perché non ci giurerei... Magari si sentiva proprio perso, non si sentiva soddisfatto in quello che bastava a soddisfare gli altri e si sentiva oppresso da questo non sapere cio che per lui era importante. Ma chi gli poteva indicare una direzione? Se non ci sono riusciti chi gli era vicino? E perché non potevano sapere... Sono certo che ognuno di coloro che gli voleva bene ha fatto di tutto per farlo essere felice, nessuno è un mostro se si comporta cosi e non ottiene il risultato sperato.
Tutto cio è una mia ipotesi, perché tutti siamo stati un po tristi ne corso della nostra vita, nessuno è nato con la lista delle cose da fare per essere felici. Questo cé sempre stato e ci sarà sempre, da quanto è nata la coscenza umana fino a quando morira, qualunque strada prenderà la società...

Scalor
17-10-2009, 11:27
La mia è solo un'ipotesi ma non penso che questo ragazzo si aspettasse un salvatore, un qualcuno che lo prendesse per mano, che capisse il suo appello a gli insegnasse cosa è la vita. Penso che questo ragazzo, come in genere chi ha comunque una vita apparentemente normale, si sentisse incompreso su una serie di cose, tali da considerasi fuori dal mondo e nasconderlo, soffocare il tutto per poi incappare nel perché vivere, nel cercare un motivo della propria esistenza. Quindi ha cercato di lasciare un segno, sapendo, che con questo modo, ci sarebbe riuscito... Nessuno si deve sentire in colpa, il web, soprattutto facebook, sono un'insieme di ballonate assurde, e sono certo che questo ragazzo lo sapeva. Se voleva essere aiutato, lo avrebbe chiesto a chi lo conosceva. Ma nessuno poteva, perché nessuno sapeva e lui non lo mostrava. La colpa non esiste in questi casi...

? e lo chiede su facebbook ?
facebook è l'apoteosi della demenza, non serve a nulla ! tempo perso ! che me ne frega di sapere chi mi è amico o chi è amico di una persona o dell'altra ?
è una stupidata !

Dj Ruck
17-10-2009, 18:55
Che luogo comune.

La gente si suicidava anche venti anni fà. Il computer non c'entra assolutamente nulla. Non sappiamo le cause che hanno portato questo povero ragazzo ad una scelta così drastica, ma di sicuro se c'è un periodo in cui la maggior parte di noi non riesce a confrontarsi con la realtà è quello dell'adolescenza.

Che poi ci sia un abuso del computer e gente che ne diventa dipendente è un altro paio di maniche, ma secondo me non ha niente a che vedere con questo caso.

Luogo comune??? a me non sembra proprio...ovviamente io non parlo della genrazione dei 30enni 40enni...ma quella adolescenziale...Sono già parecchi che hanno annunciato il suidicio, massacri et simili su internet...e sta moda continua sempre più

blackgnat
17-10-2009, 19:15
per il semplice fatto che nessuno guarda facebook, per esempio io su facebook non ci sono !
!

nessuno guarda facebook ?
.. ho superato i 30 da un pezzo ... ho compagnie abbastanza eterogenee per età cultura e "posizione" ... ma sto cazzo di facebook ( cui veramente ti consiglio di iscriverti ) è trasversale !!!

L'uso che se ne fa è semplicemente sconcertante ... vai vai ... e dopo cominciamo a parlare dei benefici che porta una società informatizzata !!!
( perchè ... essere informatizzato significa avere la webcam ..la chat ... e pubblicare assoluti non sensi in facebook )...
Scusate questo sfogo pienamente OT ... in un thread decisamente triste !!

Iceforge
17-10-2009, 20:27
Ma dai, su internet la regola d'oro è che tutto è falso finchè provato il contrario, le possibilità che un messaggio del genere venisse preso sul serio erano tangenti allo 0.
A meno che il messaggio non lo notasse un parente, chiunque ci avrebbe sorvolato sopra considerandolo attentionwhoring o semplicemente badando ai fatti suoi.

Fil9998
17-10-2009, 21:54
1 i SN e facebook in particolare son spazzatura ove il 95% dello scritto è fuffa se non fuffa montata ad arte...

i più lo sanno e stanno al gioco di prendersi per il c. specie perchè spesso son lì in cerca di qualcosa da scopare e se non salta fuori, in cerca di qualcosa su cui sfogarsi visto ch'analista costa molto.

ergo se uno dice di ammazzarsi un tre quarti di chi legge penserà ceh è la solita ennesima balla letta nell'ultima mezz'ora, gli altri semplicemente penseranno "chi se ne fotte"..


del resto pure quando capita dal vivo che uno sta per crepare non è che la gente si muova un granchè per impedirlo...

ilguercio
17-10-2009, 23:51
Onesto?Se so che ti vuoi uccidere e non ti conosco che cavolo me ne frega di salvarti?Se vuoi ucciderti non cerchi certo il salvatore e anche se lo cercassi a me non me ne può fregare di meno.La colpa non è certo mia.

superanima
17-10-2009, 23:55
Segnalare il fatto alla polizia postale non costava niente, 5 minuti del proprio tempo, forse meno. Se io usassi fb e avessi letto questo messaggio ripetuto senza aver informato qualcuno di competenza, adesso mi sentirei un pelino in colpa.
Anzi, un pò stronzo.

Succede molto spesso invece, e paradossalmente succede proprio quando intorno ci sono molte persone perché ognuno è portato in cuor suo a dirsi: ci penserà un altro.

Guarda a cronaca: massacrata da 30 coltellate, in casa sua, in una palazzina di 16 appartamenti. Tutti hanno snetito ma nessuno ha avvisato la polizia: lo avrà già fatto un altro.
Se quelle stesse 400 persone che frequentavano la sua pagina avessero avuto coscienza di essere «le uniche» a poterlo aiutare quasi tutte si sarebbero prodigate.

ilguercio
17-10-2009, 23:57
Succede molto spesso invece, e paradossalmente succede proprio quando intorno ci sono molte persone perché ognuno è portato in cuor suo a dirsi: ci penserà un altro.

Guarda a cronaca: massacrata da 30 coltellate, in casa sua, in una palazzina di 16 appartamenti. Tutti hanno snetito ma nessuno ha avvisato la polizia: lo avrà già fatto un altro.
Se quelle stesse 400 persone che frequentavano la sua pagina avessero avuto coscienza di essere «le uniche» a poterlo aiutare quasi tutte si sarebbero prodigate.

I casi sono decisamente diversi.
Se A uccide B io chiamo ,eccome, qualcuno.
Se B si vuole uccidere che lo faccia,non sarò di certo io a fargli cambiare idea.

superanima
18-10-2009, 00:01
Luogo comune??? a me non sembra proprio...ovviamente io non parlo della genrazione dei 30enni 40enni...ma quella adolescenziale...Sono già parecchi che hanno annunciato il suidicio, massacri et simili su internet...e sta moda continua sempre più

Il suicidio è un fenomeno strano, stentiamo a credere che possa generare anche vere e proprie "epidemie", ma succede.

superanima
18-10-2009, 00:03
I casi sono decisamente diversi.
Se A uccide B io chiamo ,eccome, qualcuno.
Se B si vuole uccidere che lo faccia,non sarò di certo io a fargli cambiare idea.

ok, ma questo è un altro discorso, io rispondevo alla domanda «come sia stato possibile che nonostante i tre giorni nessuno abbia avvisato?»

ilguercio
18-10-2009, 00:05
ok, ma questo è un altro discorso, io rispondevo alla domanda «come sia stato possibile che nonostante i tre giorni nessuno abbia avvisato?»

Avvisare chi?

marchigiano
18-10-2009, 00:17
la maledizione della banda larga

http://www.hwupgrade.it/news/multimedia/in-finlandia-la-banda-larga-e-un-diritto_30450.html