View Full Version : Oltre un miliardo soffre la fame - è il livello più alto dal 1970
Fonte: http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/esteri/rapporto-fao/rapporto-fao/rapporto-fao.html
Rapporto Fao e Pam, superata la soglia: +9% nell'anno in corso
Aumento del 15,4% nei Paesi ricchi. Ma in testa resta l'Asia-Pacifico
Oltre un miliardo soffre la fame
è il livello più alto dal 1970
ROMA - La crisi economica fa crescere anche la fame nel modo. Per effetto della tempesta finanziaria che non ha risparmiato nessun mercato, le persone che soffrono la fame sono aumentate del 9% nell'anno in corso, arrivando alla vetta di 1,02 miliardi. E' quanto si legge nel rapporto pubblicato oggi dalla Fao, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'agricoltura e l'alimentazione e dal Pam, il Programma alimentare mondiale. E' la prima volta che accade dal 1970. Nel vertice per la sicurezza alimentare di due anni fa, i capi di Stato e di governo avevano confermato l'obiettivo assunto con la Dichiarazione del Millennio di dimezzare il numero di chi ha fame entro il 2015. Oggi l'obiettivo è definitivamente archiviato.
In difficoltà i Paesi ricchi. E' nei nei Paesi ricchi che si registra un aumento degli affamati del 15,4% rispetto allo scorso anno. E' il principale risultato contenuto nell'edizione 2009 dello Stato dell'insicurezza alimentare nel mondo (Sofi 2009), diffuso oggi alla vigilia della Giornata mondiale dell'alimentazione. Il rapporto evidenzia che, in percentuale, è nei Paesi ricchi che aumenta di più la percentuale delle persone sottoalimentate: un aumento del 15,4%. E' di 15 milioni la quota assoluta di persone che hanno fame.
Le aree geografiche. Il record negativo di insicurezza alimentare lo mantiene la regione Asia-Pacifico, con 642 milioni di persone (+10,5%), seguita dall'Africa Subsahariana con 265 milioni (+11,8%), dall'America Latina con 53 milioni (+12,8%) e infine dal Nord ed est Africa con 42 milioni (+13,5%).
"100 milioni di persone in più". "Rispetto allo scorso anno oltre 100 milioni di donne, uomini e bambini in più, un sesto di tutta l'umanità hanno fame nel 2009 - scrivono nell'introduzione del rapporto il direttore generale della Fao, Jacques Diouf e la direttrice esecutiva del Pam Josette Sheeran - la crisi del 2006-2008 nei prezzi delle materie prime alimentari ha escluso dalla portata del reddito di queste persone tutti gli alimenti di base, e alla fine del 2008 i ribassi erano in media ancora del 17% più alti di due anni prima della crisi. Questo ha costretto molte famiglie povere a scegliere tra cure sanitarie, scuola o cibo".
L'appello al prossimo vertice. Il nuovo vertice per la sicurezza alimentare è previsto a Roma dal 16 al 18 novembre prossimi. E il messaggio lanciato a capi di Stato e di governo è chiaro. Serve una strategia a due tempi: un intervento d'emergenza, con voucher alimentari, aiuti e reti di sicurezza e welfare immediato e, a medio termine, un vero programma di sostegno all'agricoltura contadina. "In passato, nei periodi di crisi, si è sempre assistito a una riduzione degli interventi pubblici a sostegno dell'agricoltura. Ma l'unico strumento efficace per vincere la povertà - avvertono i due responsabili delle Nazioni Unite - è un settore agricolo in piena salute".
"Risorse e impegno internazionale". Nel momento in cui il numero delle persone che soffrono la fame ha raggiunto un picco storico, il livello degli aiuti alimentari "è il più basso mai registrato - sottolinea Sheeran - ma sappiamo quello che occorre per coprire le necessità urgenti: le risorse, e l'impegno internazionale per farlo".
A me queste notizie mettono una tristezza assurda, e allo stesso tempo mi fanno sentire davvero fortunato: quando sono nato, avevo circa 1 possibilità su 7 di nascere in una famiglia che soffre la fame, ora dopo 17 anni avrei avuto una possibilità su 6...
Non che l'italia sia un gran paese, da questo punto di vista (diseguaglianze sociali), ma tuttavia è una fortuna pazzesca essere nati qui in una famiglia non povera
Più il tempo passa, comunque, più crescono le diseguaglianze... :O
Crisi, crisi! I ricchi se ne infischiano e ridono, i poveri s'impoveriscono ancora di più e sofforno.. (dubito che nel 15% dei poveri in più nell'area ricca del mondo ci siano tanti ex-ricconi).
Così va il mondo.. Alla fine chi ci va di mezzo, è chi non è nato con una fortuna, o non ha avuto la possibilità di farla :stordita:
Fonte: http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/esteri/rapporto-fao/rapporto-fao/rapporto-fao.html
A me queste notizie mettono una tristezza assurda, e allo stesso tempo mi fanno sentire davvero fortunato: quando sono nato, avevo circa 1 possibilità su 7 di nascere in una famiglia che soffre la fame, ora dopo 17 anni avrei avuto una possibilità su 6...
Non che l'italia sia un gran paese, da questo punto di vista (diseguaglianze sociali), ma tuttavia è una fortuna pazzesca essere nati qui in una famiglia non povera
Più il tempo passa, comunque, più crescono le diseguaglianze... :O
Crisi, crisi! I ricchi se ne infischiano e ridono, i poveri s'impoveriscono ancora di più e sofforno.. (dubito che nel 15% dei poveri in più nell'area ricca del mondo ci siano tanti ex-ricconi).
Così va il mondo.. Alla fine chi ci va di mezzo, è chi non è nato con una fortuna, o non ha avuto la possibilità di farla :stordita:
Interessa a pochi.
Chi predica l'uguaglianza sociale guarda sempre in alto, raramente in basso.
Interessa a pochi.
Chi predica l'uguaglianza sociale guarda sempre in alto, raramente in basso.
Infatti ci sarà un motivo se è il dato peggiore dal 1970... Chissene frega se c'è gente povera.. L'importante è che noi stessi facciamo qualunque cosa per diventare ricchi, anche non pagare tasse, non aiutare la gente con meno cash eccetera :mc:
Infatti ci sarà un motivo se è il dato peggiore dal 1970... Chissene frega se c'è gente povera.. L'importante è che noi stessi facciamo qualunque cosa per diventare ricchi, anche non pagare tasse, non aiutare la gente con meno cash eccetera :mc:
Potrei scrivere mille righe sulla fame del mondo o anche mille pagine ma poi penso che, in concreto, non faccio niente per contrastarla e quindi mi limito a due righe.
Potrei scrivere mille righe sulla fame del mondo o anche mille pagine ma poi penso che, in concreto, non faccio niente per contrastarla e quindi mi limito a due righe.
non posso darti torto.. Dopotutto la colpa non è ne' mia, ne' tua, ne' dei frequentatori di questo forum :stordita:
Darei più la colpa ai vari incompetenti che sono ai Governi da anni, in tante nazioni
non posso darti torto.. Dopotutto la colpa non è ne' mia, ne' tua, ne' dei frequentatori di questo forum :stordita:
Darei più la colpa ai vari incompetenti che sono ai Governi da anni, in tante nazioni
Io darei anche la colpa al fatto che in quei paesi la gente sforna i figli a ruota sapendo che non li può mantenere.
Io darei anche la colpa al fatto che in quei paesi la gente sforna i figli a ruota sapendo che non li può mantenere.
il problema è che i preservativi non possono permetterseli: facendo un'attività internazionale, ho parlato con vari sud-americani che mi dicono che con i soldi risparmiati dal comprare preservativi, la gente povera ci mangia per giorni :stordita:
Finché lo stato non aiuterà questa gente, c'è poco da fare.. Il brasile aveva offerto preservativi gratis per un pò di tempo, ma a quanto pare hanno fermato l'iniziativa
Quindi, o li castri tutti, o non potranno far altro che rischiare di sfornare figli :stordita:
Non illudiamoci con le solite storie dei "ricchi che si tengono tutto per se stessi".
I problemi sono secondo me culturali e politici.
Qualche pensiero disgiunto in merito:
- Nei luoghi dove si muore di fame la crescita demografica e` nonostante tutto altissima, in contrasto con i Paesi industrializzati dove e` nulla o addirittura negativa. Probabilmente e` il motivo principale per il quale il dato rilevato per quest'anno e` il maggiore dal 1970.
- E` molto probabile che l'incremento degli affamati nelle nazioni "ricche" sia dovuto ai flussi migratori di gente proveniente dai paesi piu` poveri che come detto stanno subendo un'esplosione demografica.
- Tali paesi sono spesso Stati politicamente instabili piagati da guerre, conflitti civili estesi (es: Darfur) o governi corrotti/dittatoriali che rendono impossibili cooperazioni strutturali che vadano oltre le opere di carita`.
- Piu` che aiuti alimentari servirebbero a queste popolazioni strumenti, conoscenze e cultura per poter curare il problema(i) alla base. Le risorse non mancano, non sono sfruttate.
AlexXxin
14-10-2009, 11:40
Ma se mangiassero bene tutti, ce ne sarebbe abbastanza di cibo e di spazi per produrlo?
Non illudiamoci con le solite storie dei "ricchi che si tengono tutto per se stessi".
I problemi sono secondo me culturali e politici.
Qualche pensiero disgiunto in merito:
- Nei luoghi dove si muore di fame la crescita demografica e` nonostante tutto altissima, in contrasto con i Paesi industrializzati dove e` nulla o addirittura negativa. Probabilmente e` il motivo principale per il quale il dato rilevato per quest'anno e` il maggiore dal 1970.
- E` molto probabile che l'incremento degli affamati nelle nazioni "ricche" sia dovuto ai flussi migratori di gente proveniente dai paesi piu` poveri che come detto stanno subendo un'esplosione demografica.
- Tali paesi sono spesso Stati politicamente instabili piagati da guerre, conflitti civili estesi (es: Darfur) o governi corrotti/dittatoriali che rendono impossibili cooperazioni strutturali che vadano oltre le opere di carita`.
- Piu` che aiuti alimentari servirebbero a queste popolazioni strumenti, conoscenze e cultura per poter curare il problema(i) alla base. Le risorse non mancano, non sono sfruttate.
Esatto, più che di opere di carità, di soldi a fondo perduto, di cibo e di medicinali che poi vengono rivenduti per comprare le armi, bisogna garantire un'istruzione, una VERA istruzione a questa gente.
Farli diventare loro stessi tecnici, ingegneri, medici, avvocati, economisti, e quanto altro. In modo che loro stessi possano provvedere alla costruzione al mantenimento delle infrastrutture e dell'economia dei propri paesi.
Ovviamente il tutto ha bisogno di una spinta iniziale, ci vorranno ingegneri/dottori/tecnici occidentali per poter insegnare e avviare le opere primarie.
Ma bisogna fare in modo che questi aiuti non siano 'per sempre', ovvero che una volta mandati lì debbano restarci a vita per far funzionare il tutto. Bisogna fare in modo che, dato un tempo ragionevole, gli aiuti possano rientrare e nei paesi interessati ci siano persone in grado di far andare avanti la baracca.
Non esiste nulla di più inutile (e a ben vedere perfino razzista, perchè presuppone che in quei posti non ci sia nessuno in grado di farlo bene) della carità fine a se stessa.
Ma se mangiassero bene tutti, ce ne sarebbe abbastanza di cibo e di spazi per produrlo?
Credo che se mangiassero bene tutti nell'arco di 10 anni diverrebberero 15miliardi ed il problema si ripresenterebbe ancora più grave. Il punto fondamentale è convincerli a proliferare 1000 volte meno.
Credo che se mangiassero bene tutti nell'arco di 10 anni diverrebberero 15miliardi ed il problema si ripresenterebbe ancora più grave. Il punto fondamentale è convincerli a proliferare 1000 volte meno.
Se li porti ad un livello di benessere simile al nostro, il problema in questi termini non si porrebbe in quanto anche da loro ci sarebbe un fisiologico calo delle nascite, probabilmente.
In ogni caso, credo che no, non ci siano abbastanza risorse per tutti, per portare tutti a uno standard minimo di sopravvivenza, si dovrà, inevitabilmente, abbassare la qualità di vita dove questa è elevata.
AlexXxin
14-10-2009, 12:31
Allora penso non cambierà mai nulla, potranno solo invertirsi le parti a suon di guerre.
Consumo di carne e fame nel mondo
Gli sprechi legati alla produzione di carne hanno un forte impatto negativo sul problema della fame nel mondo.
Il problema della fame nel mondo è solo peggiorato negli ultimi quindici anni - questo è affermato chiaramente nel report del "Centro per gli studi strategici ed internazionali" (CSIS) rilasciato il 29 luglio scorso. Il Centro raccomanda interventi urgenti di sostentamento a lungo termine, e chiede "un approccio strategico degli USA alla crisi mondiale del cibo."
Dire "crisi del cibo", tuttavia, fa credere che essa sia causata da alcuni fenomeni di causa-effetto a breve termine, e infatti la "tempesta perfetta" della crescita dei costi energetici, l'accaparramento di cereali, i sussidi governativi, le siccita' e la domanda di biocombustibili distolgono l'attenzione dagli interessi di una radicata industria e da una soluzione che né gli strateghi del CSIS né tanti attivisti in campo sociale vogliono contemplare: eliminare la produzione di carne.
"Aaah!" direte. "Non toglietemi le mie bistecche e i miei cheeseburger". Il "mangiar carne" e' talmente radicato nella cultura occidentale che il solo proporre di eliminarla, sia pure per salvare il mondo, richiede una discussione. Va bene, facciamola.
Le Nazioni Unite stimano che 854 milioni di persone - quasi il 13% dell'intera popolazione mondiale [e quasi 2 volte la popolazione dell'Unione Europea] - soffrano costantemente la fame. E il problema non fa altro che peggiorare. Josette Sheeran, direttore esecutivo del Programma alimentare dell'ONU ha dichiarato che "l'indice di povertà del mondo è in crescita".
Come in crescita è anche la nostra fame di carne. Come osserva Gene Buar in "Farm Sanctuary: Changing Hearts and Minds About Animals and Food", negli Stati Uniti, nel 1950 vi erano 50.000 fattorie che producevano 630 milioni di polli "da carne". Nel 2005 c'erano 20.000 aziende in meno, ma producevano 8,7 miliardi di polli da carne. Il che comporta il consumo di un'enorme quantità di mangime. In effetti gli allevamenti intensivi consumano ogni anno 157 milioni di tonnellate di leguminose, cereali e altre proteine vegetali, per ricavare 28 milioni di tonnellate di proteine animali per il consumo umano. Un utilizzo molto inefficiente delle risorse che impiega nutrienti a base vegetale che potrebbero servire per sfamare gli esseri umani invece che diventare mangime per animali.
Jeremy Rifkin, presidente della Fondazione sui Trend Economici di Washington, DC, afferma: "Ci sono popoli che soffrono la fame perché gran parte della terra arabile viene utilizzata per coltivare vegetali che diventano mangime per animali invece che cibo per gli uomini". Riporta poi l'esempio della carestia del 1984 in Etiopia che è stata causata dall'industria della carne: "mentre la gente moriva di fame, l'Etiopia produceva semi di lino, di cotone, di colza destinati agli allevamenti europei". Milioni di ettari di terreno nei paesi in via di sviluppo sono usati a questo scopo. Tragicamente, l'80% dei bambini affamati vivono in paesi che paradossalmente dispongono di eccedenze alimentari che vengono però usate per nutrire animali destinati al consumo nei paesi ricchi."
La crescita della domanda di carne è particolarmente drammatica nei paesi in via di sviluppo: "In Cina il consumo di carne è in rapida crescita per via dello sviluppo e dell'urbanizzazione, ed è piu' che duplicata rispetto alla generazione passata" dice Rosamond Naylor, professore associato di economia all'università di Stanford. Il risultato è che la terra che prima era destinata a produrre grano per le persone, ora viene utilizzata per produrre mangimi destinati a polli e maiali.
L'USDA (Dipartimento di Stato per l'Agricoltura degli Stati Uniti) e le Nazioni Unite dichiarano che utilizzare un ettaro di terra per allevare bovini produce circa 22 kg di proteine. Se invece lo si coltivasse a soia, lo stesso ettaro renderebbe 403 kg di proteine. La zootecnia inoltre spreca preziose risorse idriche. I biologi Paul e Anne Ehrlich fanno notare che per coltivare un kg di frumento servono 200 litri d'acqua, mentre 1 kg di carne richiede dai 20.000 ai 40.000 litri.
Ecco un altro modo di guardare al problema. Secondo il gruppo Vegfam, un terreno di 4 ettari può "dare da mangiare" a 60 persone se viene coltivano a soia, a 24 se coltivato a frumento, a 10 se a granturco e solo a 2 se utilizzato per l'allevamento del bestiame. Negli USA, riducendo anche solo del 10% la produzione di carne si avrebbe cibo vegetale per sfamare 60 milioni di persone: così stima il nutrizionista Jean Mayer. Sessanta milioni di persone sono la popolazione della Gran Bretagna, una nazione, che, detto per inciso, potrebbe sfamare 250 milioni di persone con un'alimentazione completamente vegetale.
Non deve sorprendere che l'industria della carne metta in discussione questo tipo di dati. Ad esempio sostengono che il frumento e la soia coltivati per gli animali non sono di qualità adatta al consumo umano (andatelo a dire al bambino che muore di fame). E' pero' difficile negare il fatto che la zootecnia usi terreni e acqua che potrebbero servire per produzioni vegetali ad uso umano.
Come osserva Rifkin, è ironico che milioni di persone nei paesi sviluppati stiano morendo a causa di malattie del benessere come ad esempio attacchi di cuore, diabete e cancro, causati dal consumo di alimenti di origine animale, mentre nel terzo mondo stiano morendo a causa di malattie dovute alla povertà causata dal vedersi negato l'accesso alla terra da coltivare per le loro famiglie.
"Siamo in grande ritardo nell'affrontare globalmente il tema di come promuovere una dieta vegetariana variata e con alto contenuto di proteine per il genere umano" afferma Rifkin, il cui libro "Ecocidio - Ascesa e caduta della cultura della carne" affronta proprio il paradosso morale del consumo di carne.
Tutte quelle bistecche e cheeseburger valgono davvero tutte le vite che si prendono - umane e non umane? Sarebbe ingenuo pensare che il mondo possa diventare vegetariano dalla sera alla mattina, o anche in pochi decenni. Ma guardando la potente fotografia di Carter non posso fare a meno di credere che sia vergognosamente sbagliato il modo in cui trattiamo chi con noi condivide il pianeta. Se vogliamo lasciare un mondo vivibile alle future generazioni dobbiamo fermare questo disastro causato dalla produzione di carne e abbracciare uno stile di vita più rispettoso.
Fonte:
Mark Hawthorne, Feast or Famine: Meat Production and World Hunger, 9 agosto 2008
http://www.opednews.com/articles/Feast-or-Famine-Meat-Prod-by-Mark-Hawthorne-080808-523.html
Credo che se mangiassero bene tutti nell'arco di 10 anni diverrebberero 15miliardi ed il problema si ripresenterebbe ancora più grave. Il punto fondamentale è convincerli a proliferare 1000 volte meno.
no calerebbero percjè potrebbero permettersi i preservativi :p
matrizoo
14-10-2009, 12:40
Allora penso non cambierà mai nulla, potranno solo invertirsi le parti a suon di guerre.
le guerre già ci sono, e servono a mantenere proprio lo status quo.
c'è un sito svizzero che ti calcola quanti pianeti servirebbero per mantenere tutta la popolazione mondiale allo stesso stato di benessere di chi fa il test.
io l'ho fatto, e pur non essendo ricco o chissà quanto sprecone, ci vorrebbero 2,5 volte la terra:O
non possono vivere tutti con lo stesso tenore di vita nostro, questo mi sembra ovvio...
non posso darti torto.. Dopotutto la colpa non è ne' mia, ne' tua, ne' dei frequentatori di questo forum :stordita:
Darei più la colpa ai vari incompetenti che sono ai Governi da anni, in tante nazioni
e basta dare la colpa ai governi, votati oltretutto dal popolo (perlomeno alcune nazioni che potrebbero fare davvero la differenza)
Se pensi che gli altri siano incompetenti e tu possa fare di meglio, crea il tuo partito, prova a farti eleggere e cambia in meglio il mondo!
Altrimenti il solo lamentarsi senza fare niente di concreto per le persone più colpite rende perlomeno colpevoli di indifferenza. Quindi sì, in parte abbiamo le nostre colpe.
entanglement
14-10-2009, 13:13
Ma se mangiassero bene tutti, ce ne sarebbe abbastanza di cibo e di spazi per produrlo?
riso, mais e acqua, si
tdi150cv
14-10-2009, 13:29
scusate ... NON RESISTO ...
hanno gia detto che è colpa di Berlusconi ? :rotfl:
scusate ... :(
Fonte: http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/esteri/rapporto-fao/rapporto-fao/rapporto-fao.html
A me queste notizie mettono una tristezza assurda, e allo stesso tempo mi fanno sentire davvero fortunato: quando sono nato, avevo circa 1 possibilità su 7 di nascere in una famiglia che soffre la fame, ora dopo 17 anni avrei avuto una possibilità su 6...
Non che l'italia sia un gran paese, da questo punto di vista (diseguaglianze sociali), ma tuttavia è una fortuna pazzesca essere nati qui in una famiglia non povera
Più il tempo passa, comunque, più crescono le diseguaglianze... :O
Crisi, crisi! I ricchi se ne infischiano e ridono, i poveri s'impoveriscono ancora di più e sofforno.. (dubito che nel 15% dei poveri in più nell'area ricca del mondo ci siano tanti ex-ricconi).
Così va il mondo.. Alla fine chi ci va di mezzo, è chi non è nato con una fortuna, o non ha avuto la possibilità di farla :stordita:
ogni territorio deve ospitare un numero finito di persone.
le risorse sono finite. è impensabile mantenere e sfamare popolazioni che figliano come conigli mettendo al mondo figli non avendo i mezzi per mantenerli.
Wolfgang Grimmer
14-10-2009, 13:38
ogni territorio deve ospitare un numero finito di persone.
le risorse sono finite. è impensabile mantenere e sfamare popolazioni che figliano come conigli mettendo al mondo figli non avendo i mezzi per mantenerli.
giusto continuiamo a sfruttarle e a farle rimanere nell'ignoranza allora.
ogni territorio deve ospitare un numero finito di persone.
le risorse sono finite. è impensabile mantenere e sfamare popolazioni che figliano come conigli mettendo al mondo figli non avendo i mezzi per mantenerli.
facciamo come Hitler allora? Dopotutto, la pensava così :stordita:
comunque, ripeto per la 3^ volta! non possono permettersi i contraccettivi
....comunque, ripeto per la 3^ volta! non possono permettersi i contraccettivi
si , bravo vallo a dire al ratzingher ! che ci manda i missionari a convertirli !
facciamo come Hitler allora? Dopotutto, la pensava così :stordita:
comunque, ripeto per la 3^ volta! non possono permettersi i contraccettivi
ho appena visto dei reportage che indicavano una realtà diversa!
Le famiglie numerose sono caratteristiche delle campagne, dove il tenore di vita è basso ma in grado di nutrire una famiglia, anche numerosa (può ricordare il nostro passato contadino, dove si avevano bisogno di braccia).
La grande FAME è presente soprattutto nelle favelas e nelle bidonville africane, ovvero in quegli enormi conglomerati di mezzi rifiuti in cui la gente si arrangia per vivere. E paradossalmente chi va a vivere in una bidonville presenta subito un tratto tipico dei cittadini: fa meno figli. In realtà che soffrono sono quindi le famiglie con un tasso "normale" di figli, da uno a quattro, ma che non possono contare su un'economia di sussitenza agricola in proprio.
Ovviamente molti di quelli che vivono nelle bidonville arrivano dalle campagne, ma non ne scappano perchè non riescono a sfamarsi, ma perchè sognano un futuro migliore. E finiscono per fare la fame nelle periferie urbane, per poi ovviamente imbarcarsi e provare l'avventura in europa.
Ecco come risolvere il problema dell'immigrazione clandestina ;-)
Io darei anche la colpa al fatto che in quei paesi la gente sforna i figli a ruota sapendo che non li può mantenere.
Questa è provabilmante una cazzata bella e buona. :mc: :muro:
La colpa è di quel 20% della popolazione mondiale che si sputtana l'80% delle risorse della terra.
Tra questi ci siamo anche noi tutti.
A chi detiene il vero potere in questo mondo,fa comodo che il 70% della popolazione sia povera e che 1 miliardo di persone soffra la fame,mi e' oscuro il motivo,ma probabilmente sono disegni politici/economici che servono per comandare le masse in qualche modo...
Questa è provabilmante una cazzata bella e buona. :mc: :muro:
La colpa è di quel 20% della popolazione mondiale che si sputtana l'80% delle risorse della terra.
Tra questi ci siamo anche noi tutti.
francamente... non so quanto l'italia incida sulla povertà africana .
piu che d'altro il problema sono le continue guerre... che impediscono l'instaurarsi di un clima decente.
piu che d'altro mi pare che i governanti africani vivano... sulle spalle dei cittadini africani
francamente... non so quanto l'italia incida sulla povertà africana .
piu che d'altro il problema sono le continue guerre... che impediscono l'instaurarsi di un clima decente.
piu che d'altro mi pare che i governanti africani vivano... sulle spalle dei cittadini africani
l'Italia fa parte di quel 20% che si sputttana l'80% delle risorse della terra.
Vuoi uno scenario apocalittico per noi che vivioamo nella bambagia?
Un miliardo di persone non sà nemmeno cosa sia una lampadina, immaginati il contrario.
Altrettanti indiani, per questioni religiose si alimenta solo a vegetali, immagina se da domani mattina iniziassero a mangiare carne.
Altrettanti cinesi si alimentano solo a riso, immagina il contrario,
Gli africani peggio che peggio.
Gli indiani tra dieci anni tutti con la macchina? stiamo freschi.
Prova ad immaginare se 4 miliardi di persone da domani mattina si mettessero a consumare solo un terzo di quello che consumiamo noi.
StefAno Giammarco
15-10-2009, 01:00
scusate ... NON RESISTO ...
hanno gia detto che è colpa di Berlusconi ? :rotfl:
scusate ... :(
Ti ho già detto qualche volta che se non hai niente da dire ti do il permesso di non postare? Nel caso contrario te lo dico adesso. Questi sono interventi inutili e propedeutici al flame. Da evitare.
entanglement
15-10-2009, 06:51
francamente... non so quanto l'italia incida sulla povertà africana .
piu che d'altro il problema sono le continue guerre... che impediscono l'instaurarsi di un clima decente.
piu che d'altro mi pare che i governanti africani vivano... sulle spalle dei cittadini africani
fare una kcal di proteine vegetali (mais o soia) costa x territorio. y acqua, z energia
fare un kcal di proteina animale (mucca) costa 4x territorio, 9x acqua e almeno 6z energia
e le guerre, scava scava, sono per terra ed acqua. e i governanti di QUALSIASI paese campano sulle sue spalle, anche il granduca di lussemburgo :D :D
Occorre trovare una strategia per ridurre l'esplosione demografica del genere umano, altrimenti tali problemi sono destinati a peggiorare nei secoli a seguire, soprattutto quando si ha anche un innalzamento dell'aspettattiva di vita.
entanglement
15-10-2009, 09:39
Siamo in troppi, prima o poi lo pagheremo a caro prezzo.
Immagina che diminuisca l'energia disponibile con conseguente drastica diminuzione della produttività dei terreni. Somma a questo problema l'enerme estensione di terreno coltivabile distrutto per edificarvi case, capannoni e strade e opoi calcola quanti di noi, l'italia sarebbe uno dei paesi più esposti perchè ampiamente montagnosa e sovrapopolata, morirebbero di fame.
no, siamo troppo voraci e irresponsabili nell'utilizzo delle risorse.
per continuare a mantenere il nostro attuale tenore di vita urge un ripensamento degli stili di consumo nella parte di mondo industrializzata in senso sostenibile
oppure quando finirà il petrolio ci spareremo nei coglioni l'un l'altro
no, siamo troppo voraci e irresponsabili nell'utilizzo delle risorse.
per continuare a mantenere il nostro attuale tenore di vita urge un ripensamento degli stili di consumo nella parte di mondo industrializzata in senso sostenibile
oppure quando finirà il petrolio ci spareremo nei coglioni l'un l'altro
Quando finira' il petrolio saro' morto e sepolto pertanto...
entanglement
15-10-2009, 09:58
...
P.S. Tutti sono disposti ad accettare un ridimensionamento/ripensamento, purchè ne paghino le conseguenze gli altri.
ma quando si parla di energia rinnovabile, automobili a ridotto impatto ambientale, parametri di consumo sostenibili FATTIBILI DOMANI IN CONCRETO, e ti danno del comunista, a volte mi chiedo se ce lo meritiamo.
da parte mia, non penso di meritarmelo
La nostra natura porta a questo, siccome siamo come siamo la strada maestra è il limitare il nostro numero per ridurre il salasso delle risorse.
Se analizzi la nostra storia ti rendi conto subito chè si basa sull'espansione continua e persino nella fantascienza spunta questa attitudine nel presentare scenari di colonizzazioni in pianeti lontani ed espansionismi a livello spaziale. Purtroppo il pianeta non è infinito e, presto, sbatteremo il grugno contro un muro solidissimo ed è probabile che non ci vada tanto liscia.
P.S. Tutti sono disposti ad accettare un ridimensionamento/ripensamento, purchè ne paghino le conseguenze gli altri.
scusa, ma confondi "essere umano" con pensiero occidentale. Se si parla sempre di espansionismo, è perchè hollywood che ce lo propina, e altro non è che il far west che ritorna, il mito dello spostamento verso terre lontani, e di domare la natura selvaggia.
Credi davvero che l'uomo sia dappertutto come quello occidentale? Purtroppo ora sempre di più, ma ti assicuro che India, Cina, popolazioni africane, aborigene, native americane, avevano sviluppato modelli socio-culturali diversi. Quella che tu chiami "la nostra natura da essere umano", contro cui "non si può lottare", non sono altro che retaggi culturali (da cultura espansionistica aggressiva come quella occidentale, cominciata con Alessandro Magno), e quindi perfettamente sovvertibili. Non è facile, certo, ma la storia della "natura" è francamente ridicola.
Io darei anche la colpa al fatto che in quei paesi la gente sforna i figli a ruota sapendo che non li può mantenere.
Non è tanto la stupidità della gente o meno, è il fatto che nella società dove vivono una pianificazione famigliare non è possibile, oppure comunque avere più figli possibile conviene.
Il problema non si risolve dicendo o educando a loro di non fare figli.
Conosci poco, forse per nulla, il percorso evolutivo della nostra specie, di come esso si sia svolto e di come/perchè la nostra specie si sia sparsa ovunque nel corso dl tempo. Ti consiglio di interessati riguardo questo argomento, forse rimarrai sorpreso ma certo ti sarà di giovamento nell'aiutarti a comprendere.
In quanto ad hollywood ed a quanto ci propinerebbe capirai, dopo aver approfondito l'argomento, che altro non è se non lo specchiato della nostra storia, trasposto in contesti diversi ma sempre basato sulla nostra natura di base.
Potrei risponderti che anche tu ne conosci poco: è stato appena appurato (cfr gli ultimi due numeri di Scienze) che ad esempio nella regione europea Homo Sapiens e l'uomo di neanderthal hanno convissuto per 200'000 anni, mentre fino a pochi anni fa si pensava ad un rapido rimpiazzamento e di una brutale conquista del posto occupato dal neandertalensis da parte del sapiens. Non è andata così. Purtroppo i nostri percorsi evolutivi sono anche essi in buona parte ancora un mistero. Siamo certi che l'uomo sapiens di una volta avrebbe fatto finta di non vedere un bambino affamato, come avviene oggi? Nell'uomo moderno, soprattutto occidentale, si è involuto in maniera incredibile il lato empatico. E questo appartiene alla nostra "natura".
La cagna di mia nonna era una bastarda di varie razze cacciatrici, soprattutto di piccola fauna. Eppure da quando aveva perso uno dei suoi cuccioli, ha sempre preso in protezione i vari conigli/porcellini d'india che giravano in casa, trattandoli come se fossero la sua progenie. Quale era la sua natura? La cacciatrice o la madre? Credi davvero di poter scindere l'uomo dal percorso culturale che ha compiuto, identificando una natura comune per tutti?
Puoi dimostrarmi che un'indifferenza assoluta come quella del mondo occidentale sia sempre esistita, appartenga a noi e alla nostra natura? Che sia genetica? E che non nasca dal nostro impianto socio-culturale?
Se potessi farlo ti ringrazierei anche, perchè così avrei la risposta. Ammetterei il torto e non mi dannerei l'anima.
Ma mi piace la frase di Konrad Lorentz: "L'anello mancante tra l'uomo civilizzato e la scimmia siamo noi", ovvero a noi manca ora un salto evolutivo culturale.
Fonte: http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/esteri/rapporto-fao/rapporto-fao/rapporto-fao.html
A me queste notizie mettono una tristezza assurda, e allo stesso tempo mi fanno sentire davvero fortunato: quando sono nato, avevo circa 1 possibilità su 7 di nascere in una famiglia che soffre la fame, ora dopo 17 anni avrei avuto una possibilità su 6...
Non che l'italia sia un gran paese, da questo punto di vista (diseguaglianze sociali), ma tuttavia è una fortuna pazzesca essere nati qui in una famiglia non povera
Più il tempo passa, comunque, più crescono le diseguaglianze... :O
Crisi, crisi! I ricchi se ne infischiano e ridono, i poveri s'impoveriscono ancora di più e sofforno.. (dubito che nel 15% dei poveri in più nell'area ricca del mondo ci siano tanti ex-ricconi).
Così va il mondo.. Alla fine chi ci va di mezzo, è chi non è nato con una fortuna, o non ha avuto la possibilità di farla :stordita:
Siamo troppi, punto.
Io non sono ricco ma dopotutto sto bene e dite quello che volete, ma a me basta questo.
C'è gente che non ha da mangare? Ok, mi dispiace ma finita li, chi muore di miseria se ne fotte della mia compassione o del mio rammarico.
C'è chi mi giudica male per questo atteggiamento.
Chi però mi reputa un insensibile per questo e non fa nulla di concreto è ancora peggio di me, perchè è anche un ipocrita.
Alla fine sono solo tanti bei discorsi, chi fà la voce grossa sugli aiuti, sul risolvere la situazione, sul non abbandonarli...
...stasera, come le alte sere, si siederà davanti alla sua bella cena e tanti saluti!
Guai però a dirgli che è uno che non pensa al prossimo...
Pancho Villa
16-10-2009, 14:20
Io darei anche la colpa al fatto che in quei paesi la gente sforna i figli a ruota sapendo che non li può mantenere.
*
Siamo troppi, punto.
Io non sono ricco ma dopotutto sto bene e dite quello che volete, ma a me basta questo.
C'è gente che non ha da mangare? Ok, mi dispiace ma finita li, chi muore di miseria se ne fotte della mia compassione o del mio rammarico.
C'è chi mi giudica male per questo atteggiamento.
Chi però mi reputa un insensibile per questo e non fa nulla di concreto è ancora peggio di me, perchè è anche un ipocrita.
Alla fine sono solo tanti bei discorsi, chi fà la voce grossa sugli aiuti, sul risolvere la situazione, sul non abbandonarli...
...stasera, come le alte sere, si siederà davanti alla sua bella cena e tanti saluti!
Guai però a dirgli che è uno che non pensa al prossimo...
*
Problema: 1 miliardo di cristi muore di fame.:cry:
Cause:
1) Quelli che muoiono di fame fanno troppi figli.:oink:
2) Quelli che non muoiono di fame mangiano il quadruplo di quanto dovrebbero mangiare.:stordita:
Soluzione: quelli che muoiono di fame devono fare meno figli, comprando preservativi da quelli che non muoiono di fame.:mbe:
A me pare che la soluzione sia un tantino una presa per il cu...:mad:
Corollario: se fossi africano diventerei un terrorista.:rolleyes:
Pancho Villa
17-10-2009, 00:42
E certo perché noi importiamo il grano dalla nigeria e togliamo il pane di bocca agli africani! :rotfl:
E certo perché noi importiamo il grano dalla nigeria e togliamo il pane di bocca agli africani! :rotfl:
Indirettamente sì.:rolleyes:
Evinco che non hai letto il link di CUBIC84...
Indirettamente sì.:rolleyes:
Evinco che non hai letto il link di CUBIC84...
Se vuoi fare il gioco delle cause indirette, allora la vera causa di tutto e` dei governi corrotti e/o dittatoriali che permettono che cio` avvenga a danno della popolazione, spesso installati proprio dai nativi africani piu` potenti/violenti dopo la dismessa dei governi coloniali da parte degli occidentali.
Se vuoi fare il gioco delle cause indirette, allora la vera causa di tutto e` dei governi corrotti e/o dittatoriali che permettono che cio` avvenga a danno della popolazione, spesso installati proprio dai nativi africani piu` potenti/violenti dopo la dismessa dei governi coloniali da parte degli occidentali.
Dammi un numero sufficiente di esempi...
Dammi un numero sufficiente di esempi...
Allora, visto che avevo poco da fare mi sono fatto una bella ricerca, che ha confermato quello che sapevo dalle informazioni sparse di cui gia` ero a conoscenza.
Se vuoi subito qualche nome dove la situazione e` evidente: Zimbabwe, Congo, Sudan, Guinea, Madagascar, Mauritania ...
Quanto al testo quotato forse ho sbagliato termine: avrei dovuto ometterlo o scrivere piuttosto "sempre", visto che ad oggi non ci sono Stati africani comandati e diretti da occidentali, a meno di voler implicare cospirazioni varie.
Piuttosto che elencarti uno ad uno gli Stati africani dove non c'e` democrazia o ci sono governi violenti e corrotti o di fatto regna l'anarchia farei in ogni caso prima ad elencarti i seguenti link da cui risulta evidente la situazione:
http://www.hrw.org/en/by-issue/publications/7
http://en.wikipedia.org/wiki/Democracy_index
http://en.wikipedia.org/wiki/Failed_States_Index
http://en.wikipedia.org/wiki/Freedom_in_the_World_2006
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_indices_of_freedom
http://en.wikipedia.org/wiki/Economy_of_Africa
Although it has abundant natural resources, Africa remains the world's poorest and most underdeveloped continent, due to a variety of causes that may include the spread of deadly diseases and viruses (notably HIV/AIDS and malaria), corrupt governments that have often committed serious human rights violations, failed central planning, high levels of illiteracy, lack of access to foreign capital, and frequent tribal and military conflict (ranging from guerrilla warfare to genocide).[55] According to the United Nations' Human Development Report in 2003, the bottom 25 ranked nations (151st to 175th) were all African.[56]
Per non parlare delle recenti guerre civili:
http://en.wikipedia.org/wiki/First_Congo_War
http://en.wikipedia.org/wiki/Second_Congo_War
http://en.wikipedia.org/wiki/2008_invasion_of_Anjouan
http://en.wikipedia.org/wiki/Turbi_Village_Massacre,_Kenya
http://en.wikipedia.org/wiki/2007-2008_Kenyan_crisis
http://en.wikipedia.org/wiki/Civil_war_in_Chad_%282005-present%29
http://en.wikipedia.org/wiki/Conflict_in_the_Niger_Delta
[ecc...]
Il "ricco occidentale che mangia carne e toglie indirettamente cibo agli africani" e` veramente l'ultimo dei problemi, o al limite non puo` essere che una di tutta una serie di aggravanti. Le cause odierne della poverta` delle popolazioni africane sono prima di tutto endemiche.
Allora, visto che avevo poco da fare mi sono fatto una bella ricerca, che ha confermato quello che sapevo dalle informazioni sparse di cui gia` ero a conoscenza.
Se vuoi subito qualche nome dove la situazione e` evidente: Zimbabwe, Congo, Sudan, Guinea, Madagascar, Mauritania ...
Quanto al testo quotato forse ho sbagliato termine: avrei dovuto ometterlo o scrivere piuttosto "sempre", visto che ad oggi non ci sono Stati africani comandati e diretti da occidentali, a meno di voler implicare cospirazioni varie.
Piuttosto che elencarti uno ad uno gli Stati africani dove non c'e` democrazia o ci sono governi violenti e corrotti o di fatto regna l'anarchia farei in ogni caso prima ad elencarti i seguenti link da cui risulta evidente la situazione:
http://www.hrw.org/en/by-issue/publications/7
http://en.wikipedia.org/wiki/Democracy_index
http://en.wikipedia.org/wiki/Failed_States_Index
http://en.wikipedia.org/wiki/Freedom_in_the_World_2006
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_indices_of_freedom
http://en.wikipedia.org/wiki/Economy_of_Africa
Per non parlare delle recenti guerre civili:
http://en.wikipedia.org/wiki/First_Congo_War
http://en.wikipedia.org/wiki/Second_Congo_War
http://en.wikipedia.org/wiki/2008_invasion_of_Anjouan
http://en.wikipedia.org/wiki/Turbi_Village_Massacre,_Kenya
http://en.wikipedia.org/wiki/2007-2008_Kenyan_crisis
http://en.wikipedia.org/wiki/Civil_war_in_Chad_%282005-present%29
http://en.wikipedia.org/wiki/Conflict_in_the_Niger_Delta
[ecc...]
Il "ricco occidentale che mangia carne e toglie indirettamente cibo agli africani" e` veramente l'ultimo dei problemi, o al limite non puo` essere che una di tutta una serie di aggravanti. Le cause odierne della poverta` delle popolazioni africane sono prima di tutto endemiche.
Mentre concordo il motivo per cui queste persone soffrano di fame è dovuto più ai loro problemi interni (che possono avere cause risalenti al mondo occidentale però) c'è da dire che per mantenere output di cibo per metro quadro che abbiamo noi non è possibile senza largo uso di fertilizzanti derivati dal petrolio.
Una volta che un paese povero risolve i suoi problemi interni, questo porterebbe a un aumento della richiesta di petrolio sia per usi di agricoltura, sia per usi normali(energetici, di mobilità etc).
Quindi è giusto dire che il nostro tenore di vita dovrà diminuire una volta che loro non soffriranno più di fame.
blamecanada
17-10-2009, 10:29
In ogni caso, credo che no, non ci siano abbastanza risorse per tutti, per portare tutti a uno standard minimo di sopravvivenza, si dovrà, inevitabilmente, abbassare la qualità di vita dove questa è elevata.
Cosa che però può essere compensata da una miglior gestione delle risorse e dal progresso tecnico.
zerothehero
17-10-2009, 10:32
Fonte: http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/esteri/rapporto-fao/rapporto-fao/rapporto-fao.html
A me queste notizie mettono una tristezza assurda, e allo stesso tempo mi fanno sentire davvero fortunato: quando sono nato, avevo circa 1 possibilità su 7 di nascere in una famiglia che soffre la fame, ora dopo 17 anni avrei avuto una possibilità su 6...
Non che l'italia sia un gran paese, da questo punto di vista (diseguaglianze sociali), ma tuttavia è una fortuna pazzesca essere nati qui in una famiglia non povera
Più il tempo passa, comunque, più crescono le diseguaglianze... :O
Crisi, crisi! I ricchi se ne infischiano e ridono, i poveri s'impoveriscono ancora di più e sofforno.. (dubito che nel 15% dei poveri in più nell'area ricca del mondo ci siano tanti ex-ricconi).
Così va il mondo.. Alla fine chi ci va di mezzo, è chi non è nato con una fortuna, o non ha avuto la possibilità di farla :stordita:
I denutriti in termini relativi sono in forte diminuzione da più di 20 anni, in particolare in India,Cina e sud america.
Si può fare di più, ma la situazione è in miglioramento. :fagiano:
E lo sarebbe di più se il tasso di crescita della popolazione non fosse così sostenuto.
ancora con la fame nel mondo, io vedo gran parte degli affamati che sono fermi sotto al baobab ad aspettare, e nel frattempo si riproducono !
forse sarebbe ora di prendere la zappa in mano e farsi l'orto , canalizzare l'acqua ecc !
così un piatto di rape alla sera se lo mangiano !
http://www.hotelcesatyrol.com/images/orto01.jpg
ancora con la fame nel mondo, io vedo gran parte degli affamati che sono fermi sotto al baobab ad aspettare, e nel frattempo si riproducono !
forse sarebbe ora di prendere la zappa in mano e farsi l'orto , canalizzare l'acqua ecc !
così un piatto di rape alla sera se lo mangiano !
C'e` da dire pero` che in moltissime zone africane l'accesso all'acqua (men che meno quella potabile) e` molto difficoltoso... hai voglia a canalizzare in tali condizioni!
Nelle zone povere dell'India c'e` lo stesso problema, ma al contrario: le risorse idriche sono talmente sfruttate (oltre che sprecate) per l'agricoltura che oramai non sono piu` sufficienti per i bisogni della popolazione.
blamecanada
17-10-2009, 10:53
In America latina fino a poco tempo fa magari erano privatizzate, e l'acqua costava un patrimonio.
Alcuni anni fa in Bolivia ad una manifestazione contro la privatizzazione dell'acqua il democratico governo fece sparare sulla folla facendo cinque morti e decine di feriti (a quanto ricordo).
Alle elezioni successive hanno eletto Evo Morales, il pericoloso “dittatore” (in quanto) amico di Chávez che ha abolito la privatizzazione.
Analogamente in altri Stati sudamericani l'ascesa dei governi di sinistra ha fermato le privatizzazioni dell'acqua, ed in alcuni casi il fatto che l'acqua non sia un bene su cui si possa lucrare, ma un diritto di ogni cittadino è stato scritto anche nella costituzione.
zerothehero
17-10-2009, 10:53
Infatti ci sarà un motivo se è il dato peggiore dal 1970... Chissene frega se c'è gente povera.. L'importante è che noi stessi facciamo qualunque cosa per diventare ricchi, anche non pagare tasse, non aiutare la gente con meno cash eccetera :mc:
Nel 1970 c'erano 3.5 mld di persone, nel 2009 6.7 mld di persone. :D
http://i.imagehost.org/t/0874/hghgngngg.jpg (http://i.imagehost.org/view/0874/hghgngngg)
PazZo!!!
17-10-2009, 10:54
I contraccettivi sono una soluzione comica... Le risorse ci sono per tutti, sono solamente mal distribuiti. Ma la voglia di migliorare deve scaturire dall'interno del paese e non importata da fuori. Associazioni umanitarie, donazioni di cibo, è come curare i solo i sintomi e non la malattia. Il problema sono le nazioni che nascono con decine di etnie al suo interno talvolta belligeranti fra loro. In Africa mica mancano i soldi, non bisogna leggerlo su giornali, o su internet ste cose, basta parlare con uno dei tanti africani che vivino nel nostro paese. Alcuni mi raccontano che alcune parti delle città africane sono così lussuose che qua in europa ce lo sognamo, e intanto vivono nelle baracche a 20 km di distanza. I paesi poveri non sono poveri perché non ci sono ricchezze, ma perché i ricchi sono più ricchi e i poveri sono più poveri... Baterebbe vedere il medio oriente, Dubai da una parte, fai 50 kilometri e ci sono i beduini nelle tende in situazioni medievali. In qualsiasi paese del mondo destabilizzato da scontri o incomprensioni interni al confine non vi sono soluzioni sufficenti fino a che la popolazione stessa non trova il modo di coesistere. Altrimenti i governi sono tutti portati ad approfittare della situazione instabile a proprio vantaggio economico... Brava l'italia che ha cancellato il debito africano, ma a chi sono andati gli introiti ottenuti da quel debito? Alla popolazione?
Allora, visto che avevo poco da fare mi sono fatto una bella ricerca, che ha confermato quello che sapevo dalle informazioni sparse di cui gia` ero a conoscenza.
Se vuoi subito qualche nome dove la situazione e` evidente: Zimbabwe, Congo, Sudan, Guinea, Madagascar, Mauritania ...
Quanto al testo quotato forse ho sbagliato termine: avrei dovuto ometterlo o scrivere piuttosto "sempre", visto che ad oggi non ci sono Stati africani comandati e diretti da occidentali, a meno di voler implicare cospirazioni varie.
Piuttosto che elencarti uno ad uno gli Stati africani dove non c'e` democrazia o ci sono governi violenti e corrotti o di fatto regna l'anarchia farei in ogni caso prima ad elencarti i seguenti link da cui risulta evidente la situazione:
http://www.hrw.org/en/by-issue/publications/7
http://en.wikipedia.org/wiki/Democracy_index
http://en.wikipedia.org/wiki/Failed_States_Index
http://en.wikipedia.org/wiki/Freedom_in_the_World_2006
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_indices_of_freedom
http://en.wikipedia.org/wiki/Economy_of_Africa
Per non parlare delle recenti guerre civili:
http://en.wikipedia.org/wiki/First_Congo_War
http://en.wikipedia.org/wiki/Second_Congo_War
http://en.wikipedia.org/wiki/2008_invasion_of_Anjouan
http://en.wikipedia.org/wiki/Turbi_Village_Massacre,_Kenya
http://en.wikipedia.org/wiki/2007-2008_Kenyan_crisis
http://en.wikipedia.org/wiki/Civil_war_in_Chad_%282005-present%29
http://en.wikipedia.org/wiki/Conflict_in_the_Niger_Delta
[ecc...]
Il "ricco occidentale che mangia carne e toglie indirettamente cibo agli africani" e` veramente l'ultimo dei problemi, o al limite non puo` essere che una di tutta una serie di aggravanti. Le cause odierne della poverta` delle popolazioni africane sono prima di tutto endemiche.
Benissimo. Come mai, però, l'occidente non si è mai messo ad "esportare democrazia" in questi paesi, come invece ha fatto con altre nazioni più UNTE?:rolleyes:
Forse perché lasciarli in tale degrado politico ci permette di sfruttare le loro risorse naturali, notoriamente più estese delle nostre?:doh:
Puoi dire quello che preferisci, i fatti sono fatti e le tue chiacchiere velleitarie basate su scarsa conoscenza del percorso evolutivo umano chiacchiere rimangono qualsiasi contorsione tu possa far ricorso.
Ripassa l'evoluzione umana e le modalità di espansione che l'hanno portata ad occupare tutto il pianeta. Quando sarai sufficientemente informato torna e ne potremo riparlare sulla base di fatti storicamente verificati.
P.S. Ho la netta sensazione che tui desideri accreditarti come un vero e proprio "volpone", se è così ti consiglio di provarci con qualcun'altro perchè con me non funziona.
Nessuna intenzione di fare il volpone, si sta semplicemente discutendo. La tua tesi è chiara: l'irresponsabilità e la voracità del genere umano sono insite nella sua natura.
Io non sono d'accordo: l'essere umano primordiale era più vicino agli animali, e non esiste animale che sfrutti il terrirorio oltre il proprio limite. L'essere umano è un'eccezione e secondo me questo atteggiamento non è genetico, naturale, ma è un fattore culturale che può essere superato, come d'altronde è già avvenuto in altre culture/popolazioni. Basta pensare ad esempio al rapporto natura/uomo nelle popolazioni native americane.
Geneticamente tutti gli uomini sono praticamente identici, solo che alcuni appartengono a popolazioni "locuste", altri hanno sviluppato altri modelli di vita, che non prevedano lo sfruttamento oltre il limite delle risorse circostanti.
Il pensiero occidentale non è l'unico e non è l'unica verità.
Ai primordi l'evoluzione umana era segnata dai grandi cambiamenti climatici naturali: si spostavano le prede, si spostavano gli uomini. A volte dei conflitti causavano altri esodi: ma lo sfruttamento e l'indifferenza non sono prorpri della natura umana, si sono sviluppati in seguito e hanno un fondamento culturale.
Balle, balle e poi ancora balle. Il tutto generato da una mancanza di conoscenza della natura della specie cui tutti apparteniamo. Ritorna sui libri di storia ed antropologia, dopo aver riletto e ristudiato tutto l'insieme ritorna. Allora avrai cambiato idea e ti sarai spazzato dalla mente le illusioni, riguardo l'homo sapiens ed il suo predecessore erectus, che la abitano.
Non confondere "lotta per le risorse", fattore importantissimo nel percorso evolutivo dell'uomo, con "sfruttamento sconsiderato delle risorse". Il primo appartiene ai meccanismi evolutivi naturali, il secondo è nato con i primi esperimenti di agricoltura e allevamento. Ma la capacità di addomesticare una difficoltà con nuove conoscenze è detta appunto "cultura", non "natura della specie".
E dato che sei un esperto antropologo, saprai che dove non si è sviluppata l'agricoltura, dove l'uomo è rimasto un raccoglitore/cacciatore nomade, è rimasto anche intatto il concetto di appartenenza ad un ciclo naturale di vita e morte, senza la presunzione di "domare l'ambiente".
Posso chiederti cosa intendi tu per "natura della specie"? Io ho interpretato questa tua affermazione come un fattore genetico, intrinseco e indipendente dal bacino culturale di nascita.
giusto continuiamo a sfruttarle e a farle rimanere nell'ignoranza allora.
Che poi, collegandomi proprio al tuo avatar, non che il Giappone, che è un paese del Primo Mondo abbia una densità di popolazione poi tanto bassa, nonostante l'immigrazione sia quasi nulla...
La democrazia e la libertà individuale sono beni/concetti non esportabili perchè ciascun popolo deve troversele da solo e pagarne il prezzo, un prezzo molto più alto, se vuoi capirlo guarda la storia dell'europa a partire dalla caduta dell'impero ramano ad oggi, di quanto tu possa immaginare.
La mia era una domanda ironica...
Se guardi alla storia recente, non vedi come il cosiddetto mondo occidentale sia di un'ipocrisia assoluta?
Se in Iraq si è intervenuti per aiutare gli iraqeni(ma lo stesso discorso lo puoi fare con Afghanistan, Vietnam, Corea, Somalia, Jugoslavia, e via via fino a Francia, Italia, Germania...), perché non si interviene anche in Mali, Ciad, Uganda, ecc?
Evidentemente perché a noi interessa solo il nostro rendiconto materiale.
Se per secoli abbiamo preso, non sarebbe ora di cominciare a dare?
No, in parte è per la ragione sopracitata ed in parte è che non è possibile mantenere miliardi di persone che non svolgano compiti utili alla comunità senza provocare, con l'andare del tempo, conflitti di portata inimmaginabile.
E chi li vuole mantenere?:mbe:
L'aiuto che ci si aspetta dall'occidente consiste nel dare modo ai paesi denutriti di provvedere da soli a se stessi.
Sai il detto "dai un pesce a un uomo... insegnagli a pescare..."?
E chi li vuole mantenere?:mbe:
L'aiuto che ci si aspetta dall'occidente consiste nel dare modo ai paesi denutriti di provvedere da soli a se stessi.
Sai il detto "dai un pesce a un uomo... insegnagli a pescare..."?
Messa da questo punto di vista ha senso, se non altro perché le risorse dell'africa sono abnormi, più che sufficienti per mantenere la popolazione di quel continente( o quasi. Da quello che avevo letto le risorse dell'africa attualmente permettono di mantenere quasi un miliardo di persone, non di più. Se si volesse aumentare la rendita si dovrebbe disboscare e distruggere l'ecosistema di quel continente bellissimo ). Il problema fondamentale per noi è il fatto che noi dipendiamo pesantemente dalle risorse dell'africa, partendo dalla frutta, passando per la verdura e finendo con i minerali. Quindi se loro iniziassero a sfruttare decentemente la loro terra i prezzi aumenterebbero, in quanto buona parte di quelle risorse verrebbero usate per il mercato interno, diminuendo la disponibilità per l'esportazione.
Se ne riparla quando le varie fabbriche molecolari( fabbriche che usano nanomacchine per modificare la materia a livello atomico) saranno in funzione( era di qualche mese fa la notizia che ne stanno costruendo una in america, in via sperimentale), che li potremo tranquillamente riutilizzare un 90% dei nostri rifiuti, diminuendo la dipendenza dalle risorse vergini.
che li potremo tranquillamente riutilizzare un 90% dei nostri rifiuti, diminuendo la dipendenza dalle risorse vergini.
Ma aumentando la dipendenza dall'energia.:(
Ma aumentando la dipendenza dall'energia.:(
Vero, e su quel fronte stanno già lavorando alla fusione nucleare, che risolverebbe anche quel problema. ;)
Balle, balle e poi ancora balle. Il tutto generato da una mancanza di conoscenza della natura della specie cui tutti apparteniamo. Ritorna sui libri di storia ed antropologia, dopo aver riletto e ristudiato tutto l'insieme ritorna. Allora avrai cambiato idea e ti sarai spazzato dalla mente le illusioni, riguardo l'homo sapiens ed il suo predecessore erectus, che la abitano.
possiamo avere qualche fonte? Articoli scientifici o libri accademici?
:rolleyes: :rolleyes:
ah come non detto, finite le argomentazioni.
Dream_River
20-10-2009, 00:44
Siamo troppi, punto.
Io non sono ricco ma dopotutto sto bene e dite quello che volete, ma a me basta questo.
C'è gente che non ha da mangare? Ok, mi dispiace ma finita li, chi muore di miseria se ne fotte della mia compassione o del mio rammarico.
Per fortuna che qualcuno l'ha detto :D
Corollario: se fossi africano diventerei un terrorista.:rolleyes:
Tutti credono nella civiltà e sono pronti a difenderla...a stomaca pieno!!!:asd:
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