View Full Version : Indagati Di Pietro e Belpietro
fonte tg3
per offese al capo di stato...
Il leader dell'Italia del Valori, il senatore Antonio di Pietro, e il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, sono indagati dalla procura di Roma per l'ipotesi di reato di offese al prestigio al Capo dello Stato.
Alla conferenza dei prefetti, prendendo la parola dopo il ministero dell'Interno, Roberto Maroni, Giorgio Napolitano ricorda che tredici anni fa fu nominato ministro dell'Interno e da allora non è più stato uomo di parte politica. «Consentitemi questo accenno personale: nell'assumere l'incarico di ministro dell'Interno - ha detto - ero determinato a svolgerlo come uomo ormai delle istituzioni e non di una parte politica. In quella veste ebbi ben presto chiaro che occorreva sgomberare il terreno dalla anacronistica suggestione dell'abolizione dei prefetti per impegnarsi invece a ridisegnarne le funzioni a sostegno della trasformazione dello Stato ormai avviata» in senso federalista e comunque con la ferma intenzione di restare uno Stato nazionale unitario.
fonte leggonline.it
Mah, Napolitano dovrebbe avere un po' più di spina dorsale :stordita:
Manca solo San Pietro per fare la barzelletta.:D
NAPOLITANO: DI PIETRO, ALFANO AUTORIZZI INCHIESTA
"E' un mio diritto fondamentale avere un giudizio da un giudice su un tema cosi' delicato, quindi il ministro Alfano non puo' permettersi di rifiutare l'autorizzazione al processo, altrimenti lede il diritto del Capo dello Stato di avere un pronunciamento e il mio diritto di sapere qual e' il limite del mio diritto di critica". Antonio Di Pietro commenta cosi' in Transatlantico la notizia dell'inchiesta avviata sul leader dell'Italia dei Valori per vilipendio al Capo dello Stato. "Accetto questa verifica" ha affermato Di Pietro, ma "rivendico il diritto-dovere di un parlamentare e capo dell'opposizione di criticare un provvedimento come lo scudo fiscale se lo considero incostituzionale. Accetto la verifica del giudice - ha proseguito - e considerero' questo pronunciamento una pietra miliare per individuare il limite del diritto di critica a una istituzione quando non se ne condividono gli atti". Dunque Di Pietro afferma: "non mi avvarro' di nessuna richiesta di tutela. Il giudice si esprima nel merito di un tema cosi' delicato e quale che sia la verifica del giudice la rispettero' come una decisione giudiziaria e non come una valutazione politica".
NAPOLITANO: DI PIETRO, ALFANO AUTORIZZI INCHIESTA
"E' un mio diritto fondamentale avere un giudizio da un giudice su un tema cosi' delicato, quindi il ministro Alfano non puo' permettersi di rifiutare l'autorizzazione al processo, altrimenti lede il diritto del Capo dello Stato di avere un pronunciamento e il mio diritto di sapere qual e' il limite del mio diritto di critica". Antonio Di Pietro commenta cosi' in Transatlantico la notizia dell'inchiesta avviata sul leader dell'Italia dei Valori per vilipendio al Capo dello Stato. "Accetto questa verifica" ha affermato Di Pietro, ma "rivendico il diritto-dovere di un parlamentare e capo dell'opposizione di criticare un provvedimento come lo scudo fiscale se lo considero incostituzionale. Accetto la verifica del giudice - ha proseguito - e considerero' questo pronunciamento una pietra miliare per individuare il limite del diritto di critica a una istituzione quando non se ne condividono gli atti". Dunque Di Pietro afferma: "non mi avvarro' di nessuna richiesta di tutela. Il giudice si esprima nel merito di un tema cosi' delicato e quale che sia la verifica del giudice la rispettero' come una decisione giudiziaria e non come una valutazione politica".
sono parole che aspetto da anni che vengano pronunciate da qualcun'altro :(
LucaTortuga
13-10-2009, 14:57
sono parole che aspetto da anni che vengano pronunciate da qualcun'altro :(
Tanto per anticipare:
"Eh già, Di Pietro si fa bello con queste dichiarazioni perchè tanto sa di poter contare sull'appoggio dei suoi ex colleghi, sempre pronti ad assolverlo da qualsiasi accusa!" :D
Alla conferenza dei prefetti, prendendo la parola dopo il ministero dell'Interno, Roberto Maroni, Giorgio Napolitano ricorda che tredici anni fa fu nominato ministro dell'Interno e da allora non è più stato uomo di parte politica.
c'è una grossa imprecisione: dopo l'incarico di ministro Napolitano è stato europarlamentare nelle fila dei DS, altro che "non è stato più uomo di parte politica"
credo sia un errore di chi ha scritto l'articolo e non di Napolitano, presumo si ricordi di essere stato eletto nel 99...
mink...
il bello addormentato s'è svegliato di soprassalto...
Presidente!!
guardi che se non se ne è accordo c'è un omino che sta facendo a pezzi la Repubblica!!!!!!!!!!!!!!!!!!
così, magari fosse sfuggita la cosa...
zanardi84
13-10-2009, 15:25
Grande Tonino!!
Senza il bisogno di leggi, leggiucchie e lodo di turno.
Vorrei però sottolineare che la procura di roma non è certo il massimo. In merito alle vicende delle raccomandazioni tra De Angelis, Saccà e colui che sta distruggendo la democrazia annullò praticamente ciò che era emerso dalle indagini della procura di Napoli.
Quindi il rischi è che sia di parte, salvando colui che millanta di dirigere un giornale e condannando Tonino.
mink...
il bello addormentato s'è svegliato di soprassalto...
Presidente!!
guardi che se non se ne è accordo c'è un omino che sta facendo a pezzi la Repubblica!!!!!!!!!!!!!!!!!!
così, magari fosse sfuggita la cosa...
un'altro concorrente quando fu eletto era d'alema, che ovviamente è molto piu sveglio di napolitano che ha raggiunto gli 80 anni di età
ovviamente d'alema è un fortissimo nemico di B., quindi penso ci siano stati aiuti per non farlo arrivare a quel grado
Di pietro immagino sia per le frasi riguardanti lo scudo fiscale; Belpietro invece per che cosa?
credo che Belpietro abbia detto qualcosa quel giovedì sera (annozero + porta a porta)
però va detto che a questo punto andrebbe aperto un procedimento anche contro Berlusconi secondo il quale Napolitano ha influenza su alcuni membri della corte costituzionale...
c'è una grossa imprecisione: dopo l'incarico di ministro Napolitano è stato europarlamentare nelle fila dei DS, altro che "non è stato più uomo di parte politica"
credo sia un errore di chi ha scritto l'articolo e non di Napolitano, presumo si ricordi di essere stato eletto nel 99...
l' ho sentito io in tv. Ha detto che da quando è stato eletto minsitro ha smesso di essere un uomo di partito per essere un uomo dello Stato.
Comunque io sto per la libertà di critica, anche al Capo dello Stato.
massimo78
13-10-2009, 16:07
Ma non ho ben chiaro ... come mai indagano solamente loro due ? E Bossi ? che insulta la bandiera e lo stato italiano da una vita? E Berlusconi che insulta Napolitano quello non si può ?
l' ho sentito io in tv. Ha detto che da quando è stato eletto minsitro ha smesso di essere un uomo di partito per essere un uomo dello Stato.
Comunque io sto per la libertà di critica, anche al Capo dello Stato.
Non "da quando" ma "quando".
NAPOLITANO: DI PIETRO, ALFANO AUTORIZZI INCHIESTA
"E' un mio diritto fondamentale avere un giudizio da un giudice su un tema cosi' delicato, quindi il ministro Alfano non puo' permettersi di rifiutare l'autorizzazione al processo, altrimenti lede il diritto del Capo dello Stato di avere un pronunciamento e il mio diritto di sapere qual e' il limite del mio diritto di critica". Antonio Di Pietro commenta cosi' in Transatlantico la notizia dell'inchiesta avviata sul leader dell'Italia dei Valori per vilipendio al Capo dello Stato. "Accetto questa verifica" ha affermato Di Pietro, ma "rivendico il diritto-dovere di un parlamentare e capo dell'opposizione di criticare un provvedimento come lo scudo fiscale se lo considero incostituzionale. Accetto la verifica del giudice - ha proseguito - e considerero' questo pronunciamento una pietra miliare per individuare il limite del diritto di critica a una istituzione quando non se ne condividono gli atti". Dunque Di Pietro afferma: "non mi avvarro' di nessuna richiesta di tutela. Il giudice si esprima nel merito di un tema cosi' delicato e quale che sia la verifica del giudice la rispettero' come una decisione giudiziaria e non come una valutazione politica".
Mito.
Ma dovrebbe essere una questione normale.
L'ennesima assoluzione per Di Pietro? Pronti :)
L'ennesima assoluzione per Di Pietro? Pronti :)
Fosse anche una condanna, questo quando e' chiamato si presenta dal giudice e si difende, ed e' l'unico che ha le palle di farlo!!!
"Io come Di Pietro: mi spiace"
"L'unico vero dispiacere è essere accomunati a Di Pietro". E' il primo commento del direttore di "Libero", Maurizio Belpietro, all'iniziativa della procura di Roma che lo ha indagato, al pari del leader dell'Italia dei Valori, per l'ipotesi di reato di offese al prestigio del Capo dello Stato. Belpietro aggiunge una considerazione: "Anche solo una critica nei confronti del Capo dello Stato ha comportato l'apertura di un fascicolo giudiziario".
Fonte:http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo462942.shtml :asd:
in merito a belpietro :rolleyes:
nickyride
13-10-2009, 19:51
Ma si può sapere esattamente cosa hanno detto rispettivamente Di Pietro e Belpietro? Berlusconi ha accusato il Capo dello Stato di essere di parte, a mio parere nemmeno questa è un'offesa, fa parte del diritto di critica. Per me il vilipendio è assimilabile ad un insulto (tipo stupido, ma anche battute indirette come più bello che intelligente ecc.). Dunque cos'hanno detto?
ma allora dovrebbero indagare il berlusca per il medesimo motivo .... :mbe:
ma allora dovrebbero indagare il berlusca per il medesimo motivo .... :mbe:
Eh no perchè Berlusconi ha detto con ironia quello che ha detto. Qualsiasi cosa abbia detto.
:mc:
nickyride
13-10-2009, 20:08
Ok, trovato da me. Di Pietro parlò riguardo alla firma del Presidente Napolitano alla legge sullo scudo fiscale di "atto di viltà e abdicazione", mentre Belpietro in buona sostanza faceva intendere che il Presidente ritardò il rientro delle salme italiane da Kabul.
Eh no perchè Berlusconi ha detto con ironia quello che ha detto. Qualsiasi cosa abbia detto.
:mc:
ehi , mi ha copiato lo stile ..... voglio i diritti d'autore !!!! :ncomment: :ncomment:
claudioborghi
13-10-2009, 20:43
Di Pietro parlò riguardo alla firma del Presidente Napolitano alla legge sullo scudo fiscale di "atto di viltà e abdicazione",
Puo' sempre provare a chiedere l'immunita' al parlamento europeo :asd:
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-9992.htm
"Io come Di Pietro: mi spiace"
"L'unico vero dispiacere è essere accomunati a Di Pietro". E' il primo commento del direttore di "Libero", Maurizio Belpietro, all'iniziativa della procura di Roma che lo ha indagato, al pari del leader dell'Italia dei Valori, per l'ipotesi di reato di offese al prestigio del Capo dello Stato. Belpietro aggiunge una considerazione: "Anche solo una critica nei confronti del Capo dello Stato ha comportato l'apertura di un fascicolo giudiziario".
Fonte:http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo462942.shtml :asd:
in merito a belpietro :rolleyes:
NAPOLITANO: DI PIETRO, ALFANO AUTORIZZI INCHIESTA
"E' un mio diritto fondamentale avere un giudizio da un giudice su un tema cosi' delicato, quindi il ministro Alfano non puo' permettersi di rifiutare l'autorizzazione al processo, altrimenti lede il diritto del Capo dello Stato di avere un pronunciamento e il mio diritto di sapere qual e' il limite del mio diritto di critica". Antonio Di Pietro commenta cosi' in Transatlantico la notizia dell'inchiesta avviata sul leader dell'Italia dei Valori per vilipendio al Capo dello Stato. "Accetto questa verifica" ha affermato Di Pietro, ma "rivendico il diritto-dovere di un parlamentare e capo dell'opposizione di criticare un provvedimento come lo scudo fiscale se lo considero incostituzionale. Accetto la verifica del giudice - ha proseguito - e considerero' questo pronunciamento una pietra miliare per individuare il limite del diritto di critica a una istituzione quando non se ne condividono gli atti". Dunque Di Pietro afferma: "non mi avvarro' di nessuna richiesta di tutela. Il giudice si esprima nel merito di un tema cosi' delicato e quale che sia la verifica del giudice la rispettero' come una decisione giudiziaria e non come una valutazione politica".
Trovare la piccola differenza tra le due risposte :)
Eh no perchè Berlusconi ha detto con ironia quello che ha detto. Qualsiasi cosa abbia detto.
:mc:
LUI è stato frainteso... :O
marchigiano
13-10-2009, 23:13
Tanto per anticipare:
"Eh già, Di Pietro si fa bello con queste dichiarazioni perchè tanto sa di poter contare sull'appoggio dei suoi ex colleghi, sempre pronti ad assolverlo da qualsiasi accusa!" :D
quoto :D
Di pietro immagino sia per le frasi riguardanti lo scudo fiscale; Belpietro invece per che cosa?
perchè ha detto che ha fatto ritardare i funerali di stato per dargli il tempo di tornare dal giappone
onestamente non mi pare un offesa... mentre lo è quella di di pietro, ma vedremo le sentenze...
FabioGreggio
13-10-2009, 23:19
Ma non ho ben chiaro ... come mai indagano solamente loro due ? E Bossi ? che insulta la bandiera e lo stato italiano da una vita? E Berlusconi che insulta Napolitano quello non si può ?
Ma Bossi, porello, è da perdonare.
Dai, si vede....
fg
gigio2005
13-10-2009, 23:29
Ma non ho ben chiaro ... come mai indagano solamente loro due ? E Bossi ? che insulta la bandiera e lo stato italiano da una vita? E Berlusconi che insulta Napolitano quello non si può ?
Il 5 gennaio 1994, al processo ENIMONT Umberto Bossi ha riconosciuto la colpevolezza dell'amministratore del movimento Alessandro Patelli relativamente ad un finanziamento illecito ricevuto dallo stesso da parte di Carlo Sama della Montedison. Dopo aver restituito integralmente la somma di 200 milioni di lire, raccolta dagli stessi militanti leghisti, e dopo l'allontanamento dal partito di Patelli, è stato condannato con sentenza definitiva dalla Cassazione a 8 mesi di reclusione per violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti.
Bossi è stato in seguito condannato per il reato di vilipendio alla bandiera italiana per averla in più occasioni, il 26 luglio e il 14 settembre 1997, pubblicamente offesa usando, nella prima occasione la frase "Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo", nel secondo caso, rivolto ad una signora che esponeva il tricolore, "Il tricolore lo metta al cesso, signora", nonché di aver chiosato "Ho ordinato un camion di carta igienica tricolore personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore".
Per la prima affermazione, Bossi è stato condannato il 23 maggio 2001 ad un anno e quattro mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena; il 15 giugno 2007 la Prima sezione penale della Cassazione, respingendo il ricorso presentato dalla difesa, lo ha condannato in via definitiva. Per il secondo evento si è ricorso alla Camera, nel gennaio 2002, che non ha concesso l'autorizzazione a procedere nei confronti di Bossi (allora ministro delle Riforme) per l'accusa di vilipendio alla bandiera, ma la Consulta ha annullato la delibera di insindacabilità parlamentare, nella sentenza 249 del 28 giugno 2006.
All'inizio del 2006 la pena prevista per il reato di opinione è stata modificata, dall'originaria detentiva (che prevedeva fino a tre anni di reclusione), ad una pecuniaria (multa fino al massimo di 5000 euro). Bossi ha chiesto poi che anche la multa gli venisse tolta, in quanto europarlamentare, ma la Cassazione ha rigettato il ricorso confermando la condanna a pagare 3000 euro di multa.
certo che i destri hanno di che andare fieri dei propri politicanti
FabioGreggio
13-10-2009, 23:38
Il 5 gennaio 1994, al processo ENIMONT Umberto Bossi ha riconosciuto la colpevolezza dell'amministratore del movimento Alessandro Patelli relativamente ad un finanziamento illecito ricevuto dallo stesso da parte di Carlo Sama della Montedison. Dopo aver restituito integralmente la somma di 200 milioni di lire, raccolta dagli stessi militanti leghisti, e dopo l'allontanamento dal partito di Patelli, è stato condannato con sentenza definitiva dalla Cassazione a 8 mesi di reclusione per violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti.
Bossi è stato in seguito condannato per il reato di vilipendio alla bandiera italiana per averla in più occasioni, il 26 luglio e il 14 settembre 1997, pubblicamente offesa usando, nella prima occasione la frase "Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo", nel secondo caso, rivolto ad una signora che esponeva il tricolore, "Il tricolore lo metta al cesso, signora", nonché di aver chiosato "Ho ordinato un camion di carta igienica tricolore personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore".
Per la prima affermazione, Bossi è stato condannato il 23 maggio 2001 ad un anno e quattro mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena; il 15 giugno 2007 la Prima sezione penale della Cassazione, respingendo il ricorso presentato dalla difesa, lo ha condannato in via definitiva. Per il secondo evento si è ricorso alla Camera, nel gennaio 2002, che non ha concesso l'autorizzazione a procedere nei confronti di Bossi (allora ministro delle Riforme) per l'accusa di vilipendio alla bandiera, ma la Consulta ha annullato la delibera di insindacabilità parlamentare, nella sentenza 249 del 28 giugno 2006.
All'inizio del 2006 la pena prevista per il reato di opinione è stata modificata, dall'originaria detentiva (che prevedeva fino a tre anni di reclusione), ad una pecuniaria (multa fino al massimo di 5000 euro). Bossi ha chiesto poi che anche la multa gli venisse tolta, in quanto europarlamentare, ma la Cassazione ha rigettato il ricorso confermando la condanna a pagare 3000 euro di multa.
certo che i destri hanno di che andare fieri dei propri politicanti
Quando era in carcere ha sofferto molto?
fg
Steinoff
14-10-2009, 06:50
Per il secondo evento si è ricorso alla Camera, nel gennaio 2002, che non ha concesso l'autorizzazione a procedere nei confronti di Bossi (allora ministro delle Riforme) per l'accusa di vilipendio alla bandiera, ma la Consulta ha annullato la delibera di insindacabilità parlamentare, nella sentenza 249 del 28 giugno 2006.
All'inizio del 2006 la pena prevista per il reato di opinione è stata modificata, dall'originaria detentiva (che prevedeva fino a tre anni di reclusione), ad una pecuniaria (multa fino al massimo di 5000 euro). Bossi ha chiesto poi che anche la multa gli venisse tolta, in quanto europarlamentare, ma la Cassazione ha rigettato il ricorso confermando la condanna a pagare 3000 euro di multa.
"E' un mio diritto fondamentale avere un giudizio da un giudice su un tema cosi' delicato, quindi il ministro Alfano non puo' permettersi di rifiutare l'autorizzazione al processo, altrimenti lede il diritto del Capo dello Stato di avere un pronunciamento e il mio diritto di sapere qual e' il limite del mio diritto di critica". Antonio Di Pietro commenta cosi' in Transatlantico la notizia dell'inchiesta avviata sul leader dell'Italia dei Valori per vilipendio al Capo dello Stato. "Accetto questa verifica" ha affermato Di Pietro, ma "rivendico il diritto-dovere di un parlamentare e capo dell'opposizione di criticare un provvedimento come lo scudo fiscale se lo considero incostituzionale. Accetto la verifica del giudice - ha proseguito - e considerero' questo pronunciamento una pietra miliare per individuare il limite del diritto di critica a una istituzione quando non se ne condividono gli atti". Dunque Di Pietro afferma: "non mi avvarro' di nessuna richiesta di tutela. Il giudice si esprima nel merito di un tema cosi' delicato e quale che sia la verifica del giudice la rispettero' come una decisione giudiziaria e non come una valutazione politica".
Sempre, ma sempre piu' deciso e fiero di votare IDV.
Mythical Ork
14-10-2009, 09:25
Sempre, ma sempre piu' deciso e fiero di votare IDV.
*
Gente come berluosconi e bossi non sono nemmeno degni di nominare l'ottimo Di Pietro (o Napolitano, se è per questo). Loro conoscono una cosa che per i primi rimarrà sempre un mistero, l'onestà.
E perchè diamine non è indagato anche berlusconi per vilipendio? I presupposti ci sono tutti. Per conto mio dire "non mi interessa quello che dice Napolitano" e "sappiamo tutti da che parte sta" è un'offesa.
ConteZero
14-10-2009, 09:54
Che brutta rogna per Belpietro... Di Pietro ha il diritto di criticare in quanto deputato e leader di partito mentre Belpietro s'è limitato a spalar cacca.
claudioborghi
14-10-2009, 15:08
"non mi avvarro' di nessuna richiesta di tutela. Il giudice si esprima nel merito di un tema cosi' delicato e quale che sia la verifica del giudice la rispettero' come una decisione giudiziaria e non come una valutazione politica".
Sempre, ma sempre piu' deciso e fiero di votare IDV.
:asd:
Cose gia' viste
Di Pietro:
"Con riferimento alle notizie di stampa che ipotizzano ciò che io andrei a sostenere al Parlamento europeo la prossima settimana, specifico che non chiederò l'immunità, ma che il procedimento civile prosegua ... Tale rinuncia all'immunità verrà da me formulata in un atto scritto che pubblicherò sul mio blog, in modo da evitare qualsiasi strumentalizzazione.
Non chiederò l'immunità, voglio che mi processino, vi terrò informati. Sisi :asd: come sempre
INFATTI..
Dagli atti del Parlamento Europeo (amen)
L'on. Di Pietro sostiene che esiste un nesso fra la sua attività politica e l'articolo in questione e chiede l'applicazione dell'articolo 68, primo comma della Costituzione italiana, in base al quale "I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni".
Tale richiesta dovrebbe essere interpretata come richiesta di applicazione dell'articolo 9 del Protocollo, dal momento che Antonio Di Pietro è un ex deputato al Parlamento europeo e l'articolo in questione fu pubblicato quando egli ricopriva ancora detta carica.
Ed eccoci al 22 aprile 2009:
Approvando con 654 voti favorevoli, 11 contrari e 13 astensioni la relazione di Aloyzas Salakas (Pse, Lt), il Parlamento ha deciso di non revocare l'immunità di Antonio Di Pietro a seguito dell'ordinanza del Tribunale Civile di Roma rivolta al deputato nella causa civile intentata da Filippo Verde.
Continua ad essere fiero... fai bene
Eh, Borghi, come ti permetti, ma mangano, dell'utri... :asd:
Ma non ho ben chiaro ... come mai indagano solamente loro due ? E Bossi ? che insulta la bandiera e lo stato italiano da una vita? E Berlusconi che insulta Napolitano quello non si può ?
anche a me sembra strana questa cosa.. mister b fino a qualche giorno fa ha spalato merda sul persidente della repubblica e lui vuole far indagare di pietro. magari vogliono farlo fuori.
Vincenzo1968
14-10-2009, 19:50
"non mi avvarro' di nessuna richiesta di tutela. Il giudice si esprima nel merito di un tema cosi' delicato e quale che sia la verifica del giudice la rispettero' come una decisione giudiziaria e non come una valutazione politica".
:asd:
Cose gia' viste
Di Pietro:
"Con riferimento alle notizie di stampa che ipotizzano ciò che io andrei a sostenere al Parlamento europeo la prossima settimana, specifico che non chiederò l'immunità, ma che il procedimento civile prosegua ... Tale rinuncia all'immunità verrà da me formulata in un atto scritto che pubblicherò sul mio blog, in modo da evitare qualsiasi strumentalizzazione.
Non chiederò l'immunità, voglio che mi processino, vi terrò informati. Sisi :asd: come sempre
INFATTI..
Dagli atti del Parlamento Europeo (amen)
L'on. Di Pietro sostiene che esiste un nesso fra la sua attività politica e l'articolo in questione e chiede l'applicazione dell'articolo 68, primo comma della Costituzione italiana, in base al quale "I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni".
Tale richiesta dovrebbe essere interpretata come richiesta di applicazione dell'articolo 9 del Protocollo, dal momento che Antonio Di Pietro è un ex deputato al Parlamento europeo e l'articolo in questione fu pubblicato quando egli ricopriva ancora detta carica.
Ed eccoci al 22 aprile 2009:
Approvando con 654 voti favorevoli, 11 contrari e 13 astensioni la relazione di Aloyzas Salakas (Pse, Lt), il Parlamento ha deciso di non revocare l'immunità di Antonio Di Pietro a seguito dell'ordinanza del Tribunale Civile di Roma rivolta al deputato nella causa civile intentata da Filippo Verde.
Continua ad essere fiero... fai bene
Eh, Borghi, come ti permetti, ma mangano, dell'utri... :asd:
Tu, invece, continua ad essere fiero di gente così:
ELENCO PARLAMENTARI CONDANNATI IN VIA DEFINITIVA (http://www.beppegrillo.it/documenti/parlamento_pulito.pdf)
:bimbo:
Dream_River
14-10-2009, 20:23
"Io come Di Pietro: mi spiace"
"L'unico vero dispiacere è essere accomunati a Di Pietro". E' il primo commento del direttore di "Libero", Maurizio Belpietro
mitico Belpietro :D
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