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View Full Version : [3d uniti] Università Parthenope: 60 crediti agli iscritti uil


mad_hhatter
12-10-2009, 11:24
http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_12/universita-uil-rizzo_27a03e2a-b6f2-11de-b239-00144f02aabc.shtml

senza parole...

marcello1854
12-10-2009, 12:19
http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_12/universita-uil-rizzo_27a03e2a-b6f2-11de-b239-00144f02aabc.shtml

senza parole...

Le parole ci sono:

Abolire il valore legale del titolo di studio e dopo le lauree svendute e comprate valeranno di meno della carta per pulirsi il culo.....

LUVІ
12-10-2009, 12:27
http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_12/universita-uil-rizzo_27a03e2a-b6f2-11de-b239-00144f02aabc.shtml

senza parole...

Questa è una schifezza. Però ci sono realtà dove il sistema dei crediti dati per esperienza lavorativa ha senso e funziona.

Mia moglie, ingegnere ambientale, e funzionario della provincia di roma, ha accumulato una esperienza giuridico-legale non indifferente, nel campo ambientale, e sta pensando di prendere una laurea in legge, usufruendo di alcuni crediti derivanti dalla sua attività.

LuVi

mad_hhatter
12-10-2009, 13:16
Questa è una schifezza. Però ci sono realtà dove il sistema dei crediti dati per esperienza lavorativa ha senso e funziona.

Mia moglie, ingegnere ambientale, e funzionario della provincia di roma, ha accumulato una esperienza giuridico-legale non indifferente, nel campo ambientale, e sta pensando di prendere una laurea in legge, usufruendo di alcuni crediti derivanti dalla sua attività.

LuVi

ma infatti non è certo quello il problema.

:dissident:
12-10-2009, 13:20
Abolire il valore legale del titolo di studio e dopo le lauree svendute e comprate valeranno di meno della carta per pulirsi il culo.....

:confused:

Non vedo come cambi la cosa

Lorekon
12-10-2009, 13:22
Questa è una schifezza. Però ci sono realtà dove il sistema dei crediti dati per esperienza lavorativa ha senso e funziona.

Mia moglie, ingegnere ambientale, e funzionario della provincia di roma, ha accumulato una esperienza giuridico-legale non indifferente, nel campo ambientale, e sta pensando di prendere una laurea in legge, usufruendo di alcuni crediti derivanti dalla sua attività.

LuVi

mi spiace, ma sono contrario.

"sapere le cose" è diverso da "essersi pagati (non poco) l'università, aver rinunciato a 5 anni di introiti, aver fatto sacrifici sostanziali, aver affrontato e superato gli esami, affinchè rilasciasse un titolo".

tutti gli amministratori locali dovrebbero avere abbuonato "diritto pubblico" a sto punto.
Si studia per lavorare, non si lavora per studiare.

se il lavoro formasse veramente, nel senso UNIVERSITARIO del termine (che non coincide necessariamente con il fatto di saper fare un mestiere), baserebbe iscriversi a un corso di laurea, anche triennale, e fare gli esami... se sai già le cose li passi veloce, no?
e intanto PAGHI, come hanno fatto tutti i laureati, per avere il tuo titolo.

Lorekon
12-10-2009, 13:24
Le parole ci sono:

Abolire il valore legale del titolo di studio e dopo le lauree svendute e comprate valeranno di meno della carta per pulirsi il culo.....

basta che l'Ateneo mi renda i 12.000 € di tasse universitarie che i miei hanno speso SOLO per l'iscrizione.

poi non c'è problema, possono abolire quello che vogliono.

:dissident:
12-10-2009, 13:26
Lorekon, nei casi delle seconde lauree e' diverso e ha cmq senso secondo me

Lorekon
12-10-2009, 13:27
invece no.

saper fare un mestiere non vuol dire conoscerne tutti i restroscenza, le implicazioni, gli aspetti teorici, le eventualità, etc etc

:dissident:
12-10-2009, 13:32
invece no.

saper fare un mestiere non vuol dire conoscerne tutti i restroscenza, le implicazioni, gli aspetti teorici, le eventualità, etc etc

:confused:

Come no?
Senza contare che se io mi iscrivessi a ingegneria edile dovrei fare solo da 4 a 8 esami..secondo te sarebbe un'ingiustizia?

Lorekon
12-10-2009, 13:41
se (SE) si tratta di AVER GIA' FATTO alcuni esami comuni ai due corsi di laurea, e fare solo quelli differenti, è una cosa.

se si tratta di dire "fa quel mestiere quindi certamente conoscerà queste cose" allora no, non è la stessa cosa ed è un'ingiustizia (ed è irridente e irrispettoso) dare dei crediti così a cazzo di cane.

Lo studio costa sacrificio, soldi, risorse, mancati guadagni, frustrazioni...
avessi saputo che andando a lavorare nel settoer avrei avuto i crediti, avrei mai studiato?

lowenz
12-10-2009, 13:43
:confused:

Come no?
Senza contare che se io mi iscrivessi a ingegneria edile dovrei fare solo da 4 a 8 esami..secondo te sarebbe un'ingiustizia?
NO, ma perchè appunto è previsto, come se io volessi una laurea in ing. elettronica essendo informatico :p

Diverso è se volessi una laurea in psicologia, dovrei giustamente partire da 0 nonostante ne sappia più del neoiscritto :D

daniele.messina
12-10-2009, 13:46
Io sono assolutamente contrario al sistema dei crediti assegnati per attività lavorative esterne, non fosse altro che per il fatto che è un meccanismo totalmente fuori controllo.
La laurea si deve ottenere superando gli esami, l'università non ha il compito di contare le ore di attività agli studenti.

Ricordo un episodio, precedente all'introduzione del sistema dei crediti, un esame orale al quale si presentò un giovane portando con sè un certificato che attestava come egli fosse studente-lavoratore, la qual cosa credo gli desse diritto a certi benefici di natura economica, magari appelli straordinari, non so esattamente. Si sedette e consegnò il foglio al professore prima che questo formulasse la prima domanda. Il professore lesse il foglio, capì di cosa si trattava e disse all'esaminando: "Questo perchè me lo ha portato? Forse significa che io la dovrei trattare diversamente perchè lei è uno studente-lavoratore? Farle un esame diverso, più facile?".

Questa è l'università che piace a me.

:dissident:
12-10-2009, 13:48
Io sono assolutamente contrario al sistema dei crediti assegnati per attività lavorative esterne, non fosse altro che per il fatto che è un meccanismo totalmente fuori controllo.
La laurea si deve ottenere superando gli esami, l'università non ha il compito di contare le ore di attività agli studenti.

Ricordo un episodio, precedente all'introduzione del sistema dei crediti, un esame orale al quale si presentò un giovane portando con sè un certificato che attestava come egli fosse studente-lavoratore, la qual cosa credo gli desse diritto a certi benefici di natura economica, magari appelli straordinari, non so esattamente. Si sedette e consegnò il foglio al professore prima che questo formulasse la prima domanda. Il professore lesse il foglio, capì di cosa si trattava e disse all'esaminando: "Questo perchè me lo ha portato? Forse significa che io la dovrei trattare diversamente perchè lei è uno studente-lavoratore? Farle un esame diverso, più facile?".

Questa è l'università che piace a me.
su questo ti quoto

lowenz
12-10-2009, 13:51
Anche perchè sennò dovremmo dare ragione a Buttiglione che è universalmente conosciuto come laureato in filosofia.....peccato che quella sia una laurea ad honorem, lui è laureato in giurisprudenza :p

http://it.wikipedia.org/wiki/Rocco_Buttiglione

Ditemi se ha senso questo:

Nel 1986 fondò con Josef Seifert la International Academy for Philosophy in the Principality of Liechtenstein, in cui fino al 1994 insegnò Filosofia, Etica sociale, Economia e Politica e di cui fu prorettore

Dal 19 gennaio 1994 è membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali[3]. Nel maggio dello stesso anno ha ricevuto una laurea honoris causa in filosofia

Ma era laureato in giurisprudenza.....

Scalor
12-10-2009, 13:58
UNIVERSITA': PARTHENOPE, ISCRITTO UIL? 60 CREDITI PER GIURISPRUDENZA

(ASCA) - Roma, 12 ott - Fino a 60 crediti riconosciuti per il corso di laurea in giurisprudenza a chi ha in tasca una tessera della UIL. E' il senso di un accordo fra il sindacato e l'universita' di Napoli 'Parthenope', gia' nota alle cronache per essere l'universita' con il record di docenti imparentati.

Secondo quanto riferisce oggi il Corriere della Sera on line, il riconoscimento di 60 crediti per il corso di lau-rea triennale in giurisprudenza equivale a uno sconto, secco, di un anno su tre.

Dice la convenzione: ''In considerazione delle conoscenze e delle abilita' che i lavoratori iscritti alla Uil potranno certificare in ragione delle funzioni e delle mansioni a loro attribuite verranno riconosciuti 60 crediti al personale impegnato in attivita' di tipo tecnico, gestionale o direttivo...50 crediti al personale impiegato in attivita' caratterizzato da conoscenze mono spe-cialistiche...''. Ma chi stabilisce i re-quisiti per avere diritto allo sconto? Ecco l'articolo 2 della convenzione: ''La Uil segreteria regionale della Campania si impegna a collaborare con l'Universita' nell'individuazio-ne dei requisiti nella fase istruttoria delle richieste degli iscritti''. Cioe' la decisione viene presa insieme al sinda-cato. E se un iscritto alla Uil ha magari gia' fatto qualche esame in quella universita' e vuole vederselo riconosciuto? ''Il ri-conoscimento degli esami stessi - ha scritto Luciano Nazzaro della Uil Campania ai suoi colleghi - sara' curato dalla stessa Uil''.

Chi si stupisce - sottolinea ancora il Corriere on line - forse non sa che a meta' 2007 l'Universita' statale di Messina ha fatto una convenzione simile con la Cisl: anche in quel caso 60 crediti. Bastava avere un diploma di scuola media superiore e un posto di lavoro alla regione, o in una Asl, oppure in un altro ente pubblico. Ma soprattutto essere iscritti al sindacato di Raffaele Bonanni, dettaglio essenziale per accedere direttamente al secondo anno di Scienze politiche, giurisprudenza, statistica, economia. Ma e' niente in confronto alle convenzioni che hanno firmato alcune universita' private ''telematiche''. Convenzioni con la Uil Poteri locali, la Ugl enti pubblici, la Rsu della Provincia di Agrigento, l'associazione romana vigili urbani, l'associazione dipendenti del ministero dell'Interno, il centro formazione professionale Enti padri Trinitari...

mpd/sam/rob

http://www.asca.it/news-UNIVERSITA___PARTHENOPE__ISCRITTO_UIL__60_CREDITI_PER_GIURISPRUDENZA-866022-ORA-.html



e... bbbbrava Gelmini questa sì che è meritocrazia ! :D

blade9722
12-10-2009, 14:03
e... bbbbrava Gelmini questa sì che è meritocrazia ! :D

Non vorrei dire, ma non credo che sia una idea della Gelmini....

marco.r
12-10-2009, 14:04
e... bbbbrava Gelmini questa sì che è meritocrazia ! :D
Per quante colpe abbia la Gelmini dubito che sia sua anche questa (accadeva gia' prima del suo arrivo).
Non sarebbe male che si desse da fare per evitare che succedesse, questo si' :S.

entanglement
12-10-2009, 14:11
siano schedati ed identificati costoro
e sia cosa nota ogni volta che fanno un concorso pubblico. e che non mi vengano a rompere i santissimi se a vicenza vogliono impiegati pubblici SOLO veneti ...

LUVІ
12-10-2009, 14:11
se (SE) si tratta di AVER GIA' FATTO alcuni esami comuni ai due corsi di laurea, e fare solo quelli differenti, è una cosa.

se si tratta di dire "fa quel mestiere quindi certamente conoscerà queste cose" allora no, non è la stessa cosa ed è un'ingiustizia (ed è irridente e irrispettoso) dare dei crediti così a cazzo di cane.

Lo studio costa sacrificio, soldi, risorse, mancati guadagni, frustrazioni...
avessi saputo che andando a lavorare nel settoer avrei avuto i crediti, avrei mai studiato?

Sei un po estremista su questa cosa, e non lo capisco.
E sai che stai parlando con una persona che ha sudato e penato la sua laurea, così come mia moglie.
Conoscere il codice ambientale a menadito, ed aver addirittura contribuito alla sua stesura, a me sembra che dia titolo per poter ottenere dei crediti.

LuVi

ziozetti
12-10-2009, 14:20
Sei un po estremista su questa cosa, e non lo capisco.
E sai che stai parlando con una persona che ha sudato e penato la sua laurea, così come mia moglie.
Conoscere il codice ambientale a menadito, ed aver addirittura contribuito alla sua stesura, a me sembra che dia titolo per poter ottenere dei crediti.

LuVi

Parlando con un amico che ha un fratello nella stessa situazione di tua moglie (più o meno, ovviamente non conosco i dettagli) mi è stato detto che comunque anni e anni di lavoro esattamente nel campo del corso di studi avrebbe fornito lo "sconto" di tre-quattro esami.

mad_hhatter
12-10-2009, 14:24
Sei un po estremista su questa cosa, e non lo capisco.
E sai che stai parlando con una persona che ha sudato e penato la sua laurea, così come mia moglie.
Conoscere il codice ambientale a menadito, ed aver addirittura contribuito alla sua stesura, a me sembra che dia titolo per poter ottenere dei crediti.

LuVi

ok, ma questa situazione è abbastanza rara, credo, e comunque in generale le conoscenza vanno dimostrate almeno con un esame di ingresso, non con delle tabelle che associano tot anni di lavoro in un determinato ruolo a un certo numero di crediti

Comunque, il caso descritto nell'articolo parla di una cosa ben diversa

Scalor
12-10-2009, 14:41
Non vorrei dire, ma non credo che sia una idea della Gelmini....

mi pare che.. sia il ministro dell'istruzione la gelmini, e mi pare che i percorsi didattici dovebbero essere uguali per tutti !
se uno si iscrive al primo anno,..... e qualcuno inizia gia dal secondo.... qualcosa non torna !
se qualcuno ha già competenze acquisite non avrà problemi a sostenere 60 crediti di esami e dimostrare la propria conoscenza ! quindi non vedo perchè dovrebbero abbuonarglierli !

blade9722
12-10-2009, 14:47
mi pare che.. sia il ministro dell'istruzione la gelmini, e mi pare che i percorsi didattici dovebbero essere uguali per tutti !
se uno si iscrive al primo anno,..... e qualcuno inizia gia dal secondo.... qualcosa non torna !
se qualcuno ha già competenze acquisite non avrà problemi a sostenere 60 crediti di esami e dimostrare la propria conoscenza ! quindi non vedo perchè dovrebbero abbuonarglierli !

I percorsi didattici non sono mai stati uguali, infatti ogni universita' ha il proprio. Se poi vuoi a tutti costi far ricadere la colpa alla Gelmini per qualsiasi cosa, va bene. Perche' pero' non ti indigni anche contro i sindacati che hanno voluto questo privilegio?

>|HaRRyFocKer|
12-10-2009, 14:54
Non ce n'era bisogno. Alla Parthenope già le vendono.

Scalor
12-10-2009, 15:18
I percorsi didattici non sono mai stati uguali, infatti ogni universita' ha il proprio. Se poi vuoi a tutti costi far ricadere la colpa alla Gelmini per qualsiasi cosa, va bene. Perche' pero' non ti indigni anche contro i sindacati che hanno voluto questo privilegio?

ma... è una uni privata o pubblica ?
a me sembra che sia sede di esami di stato, un ministro puo benissimo impedirne lo svolgimento !

mad_hhatter
12-10-2009, 15:20
e... bbbbrava Gelmini questa sì che è meritocrazia ! :D

guarda che il problema esiste da ben prima... e come ti hanno già fatto notare, è un accordo tra un'università e un sindacato

zesto
12-10-2009, 15:55
mi spiace, ma sono contrario.

"sapere le cose" è diverso da "essersi pagati (non poco) l'università, aver rinunciato a 5 anni di introiti, aver fatto sacrifici sostanziali, aver affrontato e superato gli esami, affinchè rilasciasse un titolo".

tutti gli amministratori locali dovrebbero avere abbuonato "diritto pubblico" a sto punto.
Si studia per lavorare, non si lavora per studiare.

se il lavoro formasse veramente, nel senso UNIVERSITARIO del termine (che non coincide necessariamente con il fatto di saper fare un mestiere), baserebbe iscriversi a un corso di laurea, anche triennale, e fare gli esami... se sai già le cose li passi veloce, no?
e intanto PAGHI, come hanno fatto tutti i laureati, per avere il tuo titolo.

Quoto. Se ne occupò Report in una puntata prima della riforma Mussi. Uno scandalo. Concordo pienamente con te sul fatto che, se uno è così preparato su una materia, l'esame è una pura formalità. Ti iscrivi, aspetti il tuo turno, voto e arrivederci. Se si deve aggiungere dello studio vuol dire che le lacune ci sono. E siccome in Italia siamo tutti furbi io farei tabula rasa dei crediti dati "per laureare l'esperienza".

Un conto è convalidare un esame identico sostenuto in altro corso di laurea, altro è quello che c'è nell'articolo del Corriere: l'ennesima presa in giro per chi onestamente fatica e paga le tasse.

[EDIT]

http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0445a06d-2304-4166-ae15-ca25b854be06.html

e l'aggiornamento (video più breve che riassume anche quello precedente, qua Mussi era ministro)
http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c9b47b78-d78e-4807-8b64-4450069aff0d.html

Solertes
12-10-2009, 18:56
invece no.

saper fare un mestiere non vuol dire conoscerne tutti i restroscenza, le implicazioni, gli aspetti teorici, le eventualità, etc etc

Sono d'accordo in toto, lavorare nel campo da una conoscenza molto settoriale della disciplina, gli studi universitari danno invece una conoscenza molto più ampia.

Io sono assolutamente contrario al sistema dei crediti assegnati per attività lavorative esterne, non fosse altro che per il fatto che è un meccanismo totalmente fuori controllo.
La laurea si deve ottenere superando gli esami, l'università non ha il compito di contare le ore di attività agli studenti.

Ricordo un episodio, precedente all'introduzione del sistema dei crediti, un esame orale al quale si presentò un giovane portando con sè un certificato che attestava come egli fosse studente-lavoratore, la qual cosa credo gli desse diritto a certi benefici di natura economica, magari appelli straordinari, non so esattamente. Si sedette e consegnò il foglio al professore prima che questo formulasse la prima domanda. Il professore lesse il foglio, capì di cosa si trattava e disse all'esaminando: "Questo perchè me lo ha portato? Forse significa che io la dovrei trattare diversamente perchè lei è uno studente-lavoratore? Farle un esame diverso, più facile?".

Questa è l'università che piace a me.

Io sono sempre stato uno studente lavoratore, eppure non ho notizia di trattamenti economici di favore, piuttosto il "foglietto" firmato serve a giustificare il permesso per l'assenza dal posto di lavoro (ai miei tempi era garantito un giorno al mese di assenza per motivi di studio).
Io lo ho sempre presentato alla fine degli esami - anche se poi in realtà sul lavoro mi han fatto sempre recuperare con straordinari non retribuiti la giornata di permesso - ed i professori, per quella che è la mia esperienza personale, non hanno particolari simpatie per gli studenti-lavoratori....anche a me piace una università dove si tenta di valutare le capacità e niente più (tenendo fuori dalla valutazione anche le possibili simpatie e antipatie).....ma ricordo invece una disparità di trattamento tra gli studenti "normali" e i parenti della "casta nobiliare" (senza considerare poi le conseguenti implicazioni sullo stato d'animo dell'esaminando).....ad un esame di geofisica applicata uno di questi alla domanda su come analizzare lo stato (da fare con un controllo non distruttivo) di una colonna in marmo (pietra tenera) rispose senza un minimo accenno di dubbio:"con la tomografia sismica"....che avrebbe disintegrato la colonna....tipo di risposta che per uno studente qualsiasi, con le medesime risposte, sarebbe valsa una bocciatura...invece prese trenta...era il figlio di un altro docente :asd:. (E non è invidia la mia, perchè grazie a dio fu per me quasi una formalità).:rolleyes:

Sei un po estremista su questa cosa, e non lo capisco.
E sai che stai parlando con una persona che ha sudato e penato la sua laurea, così come mia moglie.
Conoscere il codice ambientale a menadito, ed aver addirittura contribuito alla sua stesura, a me sembra che dia titolo per poter ottenere dei crediti.

LuVi

Quello con la copertina bianca e verde? LOL

A quelli che conoscono anche tale materia è attribuita la qualifica di consulenti ambientali...e imho è abbastanza.

Fradetti
12-10-2009, 19:18
Lo studio costa sacrificio, soldi, risorse, mancati guadagni, frustrazioni...
avessi saputo che andando a lavorare nel settoer avrei avuto i crediti, avrei mai studiato?

concordo... lo studio è sangue, sudore e piscio :O

coldd
12-10-2009, 19:33
Sei un po estremista su questa cosa, e non lo capisco.
E sai che stai parlando con una persona che ha sudato e penato la sua laurea, così come mia moglie.
Conoscere il codice ambientale a menadito, ed aver addirittura contribuito alla sua stesura, a me sembra che dia titolo per poter ottenere dei crediti.

LuVi

se lo conosce cosi bene allora non dovrà studiare per passare l'esame.
siamo gia messi male, se poi deleghiamo l'accertamento delle conoscenze all'esterno del sistema universitario non vedo proprio come possiamo sperare di migliorare

poi diciamola tutta(prendo il tuo caso come esempio): una seconda laurea in giurispudenza non si prende per cultura, ma chiaramente per migliorare la propria posizione lavorativa
sarebbe giusto che una persona che ha studiato in modo certo e verificato (a parte alcuni casi...) venga sorpassata da una che si presume abbia acquisito le stesse conoscenze nell'ambito dell'attività lavorativa precedente?
si parla sempre di meritocrazia, ma quando si è coinvolti personalmente si fa presto a cambiare idea

ulk
12-10-2009, 19:39
Sei un po estremista su questa cosa, e non lo capisco.
E sai che stai parlando con una persona che ha sudato e penato la sua laurea, così come mia moglie.
Conoscere il codice ambientale a menadito, ed aver addirittura contribuito alla sua stesura, a me sembra che dia titolo per poter ottenere dei crediti.

LuVi

Non vedo dove sia il problema se è così brava perchè non sostiene gli esami come tutti gli altri? Non dovrebbe avere neanche bisogno di studiare....

Artem75
12-10-2009, 20:29
è una VERGOGNA !
ci sono persone che si sudano la laurea studiando, sacrificando il proprio tempo libero
e qui si regalano crediti !

e un ministro non importa se erano leggi precedenti che non si oppone !
così svendono la preparazione dello studente !

VERGOGNA !

Lorekon
12-10-2009, 20:59
Sei un po estremista su questa cosa, e non lo capisco.
E sai che stai parlando con una persona che ha sudato e penato la sua laurea, così come mia moglie.
Conoscere il codice ambientale a menadito, ed aver addirittura contribuito alla sua stesura, a me sembra che dia titolo per poter ottenere dei crediti.

LuVi

guarda che non ho detto di levarvi la laurea che vi siete giustamente sudati :stordita: ;)

gugoXX
12-10-2009, 23:15
invece no.

saper fare un mestiere non vuol dire conoscerne tutti i restroscenza, le implicazioni, gli aspetti teorici, le eventualità, etc etc

Quoto.

Tanto piu' che se e' vero che le cose le si sanno, non ha senso abbuonare esami. Per risparmiare cosa? Un paio d'ore? E assumersi il rischio dell'incapace lavoratore che forse sa le cose ma forse no?

Per quanto mi riguarda mi potrebbero chiedere anche domani di sostenere parecchi degli esami del mio corso di laurea, e non avrei alcun timore a presentarmi davanti al professore di turno, essendo una piccola parte di cio' che affronto quotidianamente da 10 anni a questa parte.
Niente sconti. Se lo sai, non dovresti avere alcuna paura a dimostrarlo.

Picarus
13-10-2009, 01:39
se lo conosce cosi bene allora non dovrà studiare per passare l'esame.
siamo gia messi male, se poi deleghiamo l'accertamento delle conoscenze all'esterno del sistema universitario non vedo proprio come possiamo sperare di migliorare

poi diciamola tutta(prendo il tuo caso come esempio): una seconda laurea in giurispudenza non si prende per cultura, ma chiaramente per migliorare la propria posizione lavorativa
sarebbe giusto che una persona che ha studiato in modo certo e verificato (a parte alcuni casi...) venga sorpassata da una che si presume abbia acquisito le stesse conoscenze nell'ambito dell'attività lavorativa precedente?
si parla sempre di meritocrazia, ma quando si è coinvolti personalmente si fa presto a cambiare idea

Il Diritto dell'ambiente non è oggetto di studio in praticamente nessun corso di laurea in giurisprudenza(ai miei tempi era un complementare,dunque facoltativo); è una branca assolutamente marginale del diritto Amministrativo,e per alcuni profili di quello Costituzionale,che non ha alcuna considerazione nell'ambito dei corsi "tradizionali" in giurisprudenza.Quindi è piuttosto strano che una pregressa esperienza professionale in materia ambientale,per quanto altamente specialistica, possa assicurare il riconoscimento di crediti formativi presso una facoltà di "legge".
Ciao