Betto87
08-10-2009, 11:29
MILANO (Reuters) - Undici persone sono state arrestate e 37 denunciate dalla Guardia di Finanza veneta per aver evaso un miliardo di euro tramite un giro di societā fasulle italiane e straniere.
Ne dā notizia una nota delle Fiamme Gialle.
Attraverso una serie di societā gestite solo apparentemente da anziani, extracomunitari e nullatenenti, gli indagati "hanno occultato redditi, dichiarato costi inesistenti ed incassato l'Iva, complessivamente, per oltre un miliardo di euro", spiega il comunicato.
L'associazione a delinquere - una "holding di carta del crimine transnazionale", la definisce la Gdf - era riuscita a creare veri e propri "castelli" di societā, con sede operativa in stanze deserte dotate solo di un fax, di una scrivania e di una sedia per un'unica impiegata, che si trovava a gestire l'emissione di fatture dagli importi incredibili, anche di 4 milioni di euro.
Tali fatture, spiega la nota, avrebbero dovuto giustificare trasporti effettuati da camion fantasma carichi di telefoni cellulari che partivano da Padova, giravano l'Europa con merce inesistente e ricomparivano dopo al massimo due giorni nella cittā veneta, per evadere l'Iva e sottrarre importanti fette di mercato offrendo lo stesso prodotto ad un prezzo altamente concorrenziale.
Dopo brevi periodi di attivitā, le imprese "fantasma" venivano messe in liquidazione o trasferite all'estero, senza assolvere ad alcun debito con il fisco.
Nell'associazione a delinquere, spiega la nota della Gdf, vi sono imprenditori veneti e lombardi, cittadini stranieri e pregiudicati napoletani, alcuni dei quali giā noti alla giustizia per reati di pirateria audiovisiva e bagarinaggio.
Tra gli articoli commercializzati, oltre ai telefoni cellulari, c'erano anche cd rom vergini destinati al mercato campano.
Nel corso dell'operazione, oltre alle intercettazioni telefoniche, agli accertamenti bancari e alle perquisizioni, le Fiamme Gialle hanno svolto indagini in tutta Europa con la collaborazione delle polizie e delle amministrazioni finanziarie di Austria, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Grecia ed Ungheria.
Ne dā notizia una nota delle Fiamme Gialle.
Attraverso una serie di societā gestite solo apparentemente da anziani, extracomunitari e nullatenenti, gli indagati "hanno occultato redditi, dichiarato costi inesistenti ed incassato l'Iva, complessivamente, per oltre un miliardo di euro", spiega il comunicato.
L'associazione a delinquere - una "holding di carta del crimine transnazionale", la definisce la Gdf - era riuscita a creare veri e propri "castelli" di societā, con sede operativa in stanze deserte dotate solo di un fax, di una scrivania e di una sedia per un'unica impiegata, che si trovava a gestire l'emissione di fatture dagli importi incredibili, anche di 4 milioni di euro.
Tali fatture, spiega la nota, avrebbero dovuto giustificare trasporti effettuati da camion fantasma carichi di telefoni cellulari che partivano da Padova, giravano l'Europa con merce inesistente e ricomparivano dopo al massimo due giorni nella cittā veneta, per evadere l'Iva e sottrarre importanti fette di mercato offrendo lo stesso prodotto ad un prezzo altamente concorrenziale.
Dopo brevi periodi di attivitā, le imprese "fantasma" venivano messe in liquidazione o trasferite all'estero, senza assolvere ad alcun debito con il fisco.
Nell'associazione a delinquere, spiega la nota della Gdf, vi sono imprenditori veneti e lombardi, cittadini stranieri e pregiudicati napoletani, alcuni dei quali giā noti alla giustizia per reati di pirateria audiovisiva e bagarinaggio.
Tra gli articoli commercializzati, oltre ai telefoni cellulari, c'erano anche cd rom vergini destinati al mercato campano.
Nel corso dell'operazione, oltre alle intercettazioni telefoniche, agli accertamenti bancari e alle perquisizioni, le Fiamme Gialle hanno svolto indagini in tutta Europa con la collaborazione delle polizie e delle amministrazioni finanziarie di Austria, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Grecia ed Ungheria.