View Full Version : [3d uniti] il governo privatizza l'acqua
Italo Di Sabato*, 23 settembre 2009, 13:06
Nel silenzio generale il governo privatizza l'acqua
Dal 2012, grazie alla legge 133/08 "recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" approvata ad agosto dal Parlamento la gestione del servizio idrico integrato in Italia sarà privatizzato. Da diritto acquisito, l'acqua diventa merce, prodotto commerciale soggetto alle regole del mercato
L'articolo 23bis della legge 133 favorisce "il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali, in via ordinaria, a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica". Ciò al fine - afferma la legge - "di favorire la più ampia diffusione dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici interessati alla gestione di servizi di interesse generale in ambito locale". In altre parole si spalanca la via alla privatizzazione dell'acqua, infatti il servizio idrico è stato equiparato a qualunque servizio pubblico di rilevanza economica, costringendolo alle regole della concorrenza.
Da diritto acquisito, l'acqua diventa merce, prodotto commerciale soggetto alle regole del mercato. Lo stesso sistema che solo nell'ultimo anno si è dimostrato pronto a implodere su sé stesso, con fallimenti a catena di banche e assicurazioni.
Eppure, dopo un rapido sguardo alle esperienze cosiddette "pilota" in Italia, sorgono non pochi dubbi proprio sulle garanzie di accesso al servizio.
Basta leggere l'inchiesta pubblicata il 4 dicembre 2008 dal Corriere Magazine sull'acqua privata e sui costi delle bollette, per scoprire che in città come Arezzo ed Agrigento, comuni che ha sposato il progetto di privatizzazione dell'acqua già da diversi anni, si è assistito a un processo rapido e febbrile di innalzamento vertiginoso dei costi delle tariffe (+ 300%).
Personalmente ritengo che l'art. 23 bis del ddl 133 andato ben oltre le competenze statali e l'ordinamento comunitario. La categoria dei servizi pubblici di rilevanza economica, oggetto dell'affidamento secondo la norma, è una categoria oscura e non presente nell'ordinamento comunitario. Come è noto, l'ordinamento comunitario distingue tra servizi di interesse economico-generale e servizi di interesse generale, entrambi, seppur con caratteristiche differenti, servizi pubblici essenziali, ed in quanto tali, entrambi, in relazione al nostro ordinamento, riconducibili all'art. 43 della Costituzione. Cioè riconducibili a quella norma che non è una mera norma di carattere organizzativo-funzionale, ma è una norma che contribuisce alla caratterizzazione più profonda del modello di Stato sociale; una norma che continua a riconoscere, garantire e legittimare, proprietà e gestione pubblica dei servizi pubblici essenziali, anche, laddove necessario, in regime di monopolio.
Trasformare la nozione di servizio pubblico essenziale in servizio di rilevanza economica, significa violare l'art. 43, il modello di Costituzione economica e tutte le norme ad essa raccordate in primis gli artt. 2, 3, 5 della Costituzione; significa violare la peculiarità che l'ordinamento comunitario riconosce allo status di servizio di interesse economico-generale e servizio di interesse generale, peculiarità ancor più rafforzata dopo l'approvazione del Trattato di Lisbona ed i suoi protocolli.
La norma in oggetto in questi ambiti, in questi servizi, caratterizzati da condizioni oggettive di monopolio naturale, introduce un astratto principio di concorrenza per il mercato, che significa di fatto riconoscere e favorire l'insorgere di malcelati monopoli privati. La norma non sembra assolutamente percepire e assimilare le tipologie comunitarie dei servizi di interesse economico-generale, seppur con una serie di limiti, orientati al mercato, e dei servizi di interesse generale, decisamente al di fuori delle logiche mercantili.
Mi spiego meglio: questa nuova categoria dei servizi pubblici locali di rilevanza economica tout court rientra tra i servizi pubblici essenziali? È possibile immaginare servizi pubblici che non abbiano carattere generale? Sarei portato a ritenere che ciò debba escludersi. E allora se così è, tale categoria, così come configurata, presenta evidenti difformità rispetto al quadro comunitario e statale i quali, seppur con toni differenti, pongono in posizione rilevante il ruolo dei poteri pubblici e subordinano la regola della concorrenza al prius del perseguimento degli interessi generali e al soddisfacimento del servizio universale. Si delinea dunque una duplice violazione sia del dettato comunitario, che di quello interno.
Non è un caso che il Comune di Parigi ha deciso la ripubblicizzazione dei servizi idrici. Infatti dal 1 gennaio 2010 un Ente di diritto pubblico, nel cui comitato di gestione siederanno anche i rappresentanti dei lavoratori e degli utenti, gestirà l'intero ciclo dell'acqua della capitale francese. Nel 1985 le multinazionali Suez e Veolia si erano accaparrate la gestione delle acque parigine con la complicità di Chirac Sono stati vent'anni di abusi, prezzi "gonfiati" e casi talora clamorosi di corruzione. Per contro, non ci sono stati cambiamenti di rilievo sotto il profilo della qualità dei servizi.
Anche a Parigi, come da noi, la gestione privata ha portato con sé una serie di effetti collaterali dovuti alla mancanza di concorrenzialità. In Francia tre quarti della gestione delle acque è oggi in mano ai privati, ma la speranza è che, sul modello parigino, il ruolo pubblico torni ad essere prevalente anche nelle altre zone del Paese.
Nella primavera del 2007 più di quattrocentocinquantamila mila firme furono raccolte a sostegno della legge d'iniziativa popolare che vede come primo punto il riconoscimento dell'acqua come "diritto inalienabile ed inviolabile della persona". Ma la sensazione forte è che la straordinaria raccolta firme sia già stata oscurata. Con un semplice colpo di spugna. Seguendo il manuale del "buon governo" che approva leggi impopolari e antidemocratiche proprio quando imperversa l'afa estiva e l'attenzione della stampa è rivolta altrove.
Il 2010 si candida quindi ad essere l'anno della svolta, ed è incredibile pensare come la Francia e l'Italia prenderanno direzioni cosi diverse in merito ad un bene fondamentale come l'acqua. Da una parte abbandonando una lunga privatizzazione e dall'altro si inaugurando una stagione di privatizzazione diffusa, che già negli esperimenti locali si è dimostrata allo stato attuale fallimentare e onerosa per gli utenti.
E' necessario una forte opposizione sia istituzionale, a partire dai ricorsi di incostituzionalità che le Regioni e gli enti locali debbono presentare, sia sociale al dispositivo della legge 133, affinché in Italia si costruisca la strada della promozione di una società mirante alla garanzia dei principi di uguaglianza nei diritti, di giustizia sociale, di solidarietà e di un vivere insieme fondato sul rispetto e la salvaguardia dei beni comuni
*segretario regionale del Prc Basilicata
articolo postato via Facebook
http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=12958
Privatizzando dando a società private gestite dai comuni è un conto ed è indicativamente positivo,
privatizzare dando le risorse idriche a società gestite dai privati è pura follia, perchè queste società non avrebbero come le prime la necessità della parità del bilancio, ma bensi l'utile, quindi caricherebbero sugli utenti(in regime di monopolio!!!!)dei costi altissimi.
L'acqua è il bene principale che abbiamo, farlo gestire/vendere a società private sarebbe veramente stupido oltre che estremamente dannoso!!!
Privatizzando dando a società private gestite dai comuni è un conto ed è indicativamente positivo,
privatizzare dando le risorse idriche a società gestite dai privati è pura follia, perchè queste società non avrebbero come le prime la necessità della parità del bilancio, ma bensi l'utile, quindi caricherebbero sugli utenti(in regime di monopolio!!!!)dei costi altissimi.
L'acqua è il bene principale che abbiamo, farlo gestire/vendere a società private sarebbe veramente stupido oltre che estremamente dannoso!!!
Molte di queste società sono pubblico-privato.
Fides Brasier
08-10-2009, 10:40
Privatizzando dando a società private gestite dai comuni è un conto ed è indicativamente positivo,
privatizzare dando le risorse idriche a società gestite dai privati è pura follia, perchè queste società non avrebbero come le prime la necessità della parità del bilancio, ma bensi l'utile, quindi caricherebbero sugli utenti(in regime di monopolio!!!!)dei costi altissimi.
L'acqua è il bene principale che abbiamo, farlo gestire/vendere a società private sarebbe veramente stupido oltre che estremamente dannoso!!!e' il liberismo, bellezza :D
la stessa cosa a mio avviso presto accadra' anche alla sanita' :D
e' il liberismo, bellezza :D
la stessa cosa a mio avviso presto accadra' anche alla sanita' :D
Il liberismo non dice di cedere gli asset principali in regime di monopolio ;)
grazie per il bello :D
Fides Brasier
08-10-2009, 10:50
Il liberismo non dice di cedere gli asset principali in regime di monopolio ;)
grazie per il bello :Deh ma siamo in italia, questo e' il liberismo di berlusconi :O
prego :D
Il caso francese: marcia indietro sulle privatizzazioni
di Claudio Agostoni
Dopo essere stati in prima linea nel trasformare il servizio di fornitura dell’acqua in un business, i nostri vicini d’Oltralpe stanno tornando sui loro passi: un segnale significativo per l’intero continente europeo.
Se l’Italia va verso la privatizzazione dell’acqua, la Francia che ha già privatizzato molto (al suo interno, ma anche all’estero), comincia a fare marcia indietro. E se è vero che una delle peculiarità di Parigi è quella di lanciare tendenze, che spesso attecchiscono e diventano "moda" ai quattro angoli del pianeta, l’iniziativa di ri-municipalizzare l’acqua parigina potrebbe essere un segnale positivo per molte altre città e Paesi. Per lo meno è quello che si augurano i sostenitori della campagna "Acqua bene pubblico" da quando, lo scorso novembre, si è diffusa la notizia che la capitale francese avrebbe ri-municipalizzato l’acqua potabile urbana. Era una promessa elettorale del sindaco Bertrand Delanoë, che si era impegnato a non aumentare il prezzo del metro cubo sino alla fine del suo mandato nel 2014.
La promessa diventerà realtà a fine anno quando non verranno riconfermati i contratti con i due giganti privati dell’acqua, Veolia (ex Générale des eaux, exVivendi) eSuez (ex Lyonnaise des eaux). Oggi in pratica agiscono in regime di monopolio e, grazie a un’azione di lobbying, hanno assunto il rango di vere e proprie co-produttrici dell’intervento pubblico. Sotto forma di contratti di delega del servizio pubblico (Dsp) stipulati con le collettività locali, Veolia e Suez, detengono circa l’80 per cento del mercato della produzione e della distribuzione e il 55 per cento della depurazione delle acque di scarico, per non parlare di rifiuti, igiene urbana, riscaldamento, trasporti urbani e ferroviari, ristorazione collettiva e pompe funebri. Per capire quanto le due società francesi siano importanti, anche nell’economia mondiale, basti ricordare che la sola Veolia Eau, uno dei quattro bracci della Veolia Environment Sa (gli altri tre settori in cui opera sono l’energia, i trasporti e i rifiuti), è detentrice del 39 per cento del mercato dell’acqua francese, e nel mondo conta ben 711 filiali con cui costruisce e gestisce sia impianti di purificazione e distribuzione dell’acqua, sia impianti di smaltimento delle acque reflue. Gestisce, inoltre, acquedotti in varie città del mondo che raggiungono un totale di 80 milioni di persone.
Per fare qualche esempio, nel 2008 ha vinto una commessa di 294 milioni di euro per fornire acqua ai cittadini di Changle in Cina, una da 461 milioni per mettere in opera due impianti di depurazione ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, una di 145 milioni per costruire due impianti di potabilizzazione acque a Bata, nella Guinea Equatoriale. Veolia e Suez sono state e sono tuttora molto attive anche in diversi Paesi dell’America latina, come Argentina, Uruguay, Bolivia, Brasile, dove sono tra le principali concessionarie per la gestione dei servizi legati all’acqua. Anche in Italia, Veolia Acqua Srl detiene importanti partecipazioni nelle società che controllano la gestione all’ingrosso dell’acqua della Sicilia, della Calabria e della Campania (e, in più, significative partecipazioni nelle società che gestiscono in concessione il servizio acqua potabile a Latina, Genova e Lucca).
La scelta di Bertrand Delanoë segna la fine di un’era, iniziata negli anni Ottanta, quando la Francia fu inondata da una marea di privatizzazioni. Ancora oggi, nella maggioranza dei comuni francesi, l’acqua è gestita da privati. Nella capitale era stato Chirac, nell’84, allora sindaco di Parigi, a privatizzare la distribuzione dell’acqua. I due giganti si erano divisi la città: a Veolia la rive droite,e a Suez la rive gauche. Dal gennaio 2010 la città controllerà tutta la "sequenza", dalla produzione (purificazione) alla distribuzione. Una scelta ribadita con orgoglio da Anne Hidalgo, vicesindaco di Parigi, lo scorso gennaio durante i lavori dell’Alternative Water Forum di Istanbul: «Abbiamo deciso di nominare un operatore pubblico dell’acqua. Con lui ci sarà anche un miglior controllo democratico di questo servizio, che sarà anche più efficace. È un sistema all’interno di una riforma generale per i servizi alla collettività. Vorremmo che la gestione pubblica dei servizi fosse finalmente efficace, quindi con una buona performance per ottenere sempre un servizio migliore».
Si tratta indubbiamente di un forte segnale di controtendenza che va a colpire un’anomalia tutta francese. Nel mondo solo il 7-8 per cento dei mercati dell’acqua è affidato a operatori privati, mentre Oltralpe – prima del ribaltone parigino – solo il 28 per cento dipendeva da operatori pubblici, aziende o società a economia mista. Parigi non è la prima città a fare marcia indietro: tra le grandi città una scelta analoga è già stata fatta da Grenoble, e qui, come in altre località dove l’acqua è municipalizzata (Chambèry, Clermont-Ferrand, Annency), il prezzo al metro cubo è sotto la media nazionale. La posta in gioco è fondamentale perché sono sempre più evidenti le disuguaglianze rispetto all’accesso all’acqua e al drammatico impatto del cambiamento climatico sul ciclo idrico. Tematiche a cui la Chiesa francese ha prestato attenzione in più occasioni. L’esempio più recente riguarda la campagna "Vivere l’estate 2009 in maniera diversa", lanciata con successo da 24 associazioni di ispirazione cristiana, su iniziativa della sezione francese di Pax Christi.
Tutti i cittadini sono stati invitati a «non sprecare un bene comune fondamentale come l’acqua». E, per dare maggiore concretezza alla campagna, è stato istituito una sorta di gemellaggio "idrico" tra Senna e Marna e il Niger, grande fiume africano che attraversa Guinea Conakry, Mali, Niger e Nigeria. Sulle rive dei due fiumi francesi si sono celebrati spettacoli di danza, teatro, musica, mostre di pittura, scultura e fotografia dedicate al Niger e alle popolazioni che vivono lungo il suo corso: un’ottima occasione per far conoscere il patrimonio di culture, usi e costumi di questa regione, ma anche un pretesto per denunciare i molti problemi legati all’inquinamento (si pensi alla situazione drammatica delle regioni petrolifere del delta in Nigeria) e allo sfruttamento (dighe idroelettriche, irrigazioni...) di questo fiume. Le conseguenze sono quanto mai drammatiche: inondazioni di vaste aree che provocano lo sfollamento di intere comunità locali o riduzione della portata del fiume con conseguenti periodiche carestie. La campagna si spinge oltre l’informazione e la solidarietà grazie a un obiettivo preciso: realizzare un progetto idrico solidale a Zinder, la seconda città del Niger. Un modo concreto per schierarsi al fianco di milioni di cittadini che, qui come in molte altre parti del mondo, combattono contro la mercificazione dell’acqua.
Claudio Agostoni
http://www.stpauls.it/jesus/0910je/0910je72.htm
popolo bue, non hai detto "A" fino ad ora ...
ti han sodomizzato in tutti i modi, insultato, deriso ogni giorno di più e con modi nuovi,
sgobbi una vita per forse riuscire a pagare una casa tua, forse.
ti han tolto sanitò, scuola, giustizia sicurezza
ti fanno bere, respirare e mangiare cibo velenoso e costoso solo per poterti spillare soldi quando ti ammali
in tutto questo sei talmente preso da salute e debiti e sopravvivenza che non hai il tempo di crescere come persona da BUE a "UOMO" ...
ora ti misureranno l'ACQUA, dopo averti avvelenato aria e cibo e terra e alimenti...
che farai?
bene .. avanti così .. :cool:
gigio2005
08-10-2009, 11:22
Privatizzando dando a società private gestite dai comuni è un conto ed è indicativamente positivo,
privatizzare dando le risorse idriche a società gestite dai privati è pura follia, perchè queste società non avrebbero come le prime la necessità della parità del bilancio, ma bensi l'utile, quindi caricherebbero sugli utenti(in regime di monopolio!!!!)dei costi altissimi.
L'acqua è il bene principale che abbiamo, farlo gestire/vendere a società private sarebbe veramente stupido oltre che estremamente dannoso!!!
grazie per averli votati! veramente...a nome mio, della mia famiglia, dei miei figli e dei miei nipoti
GRAZIE
grazie per averli votati! veramente...a nome mio, della mia famiglia, dei miei figli e dei miei nipoti
GRAZIE
:confused: :confused: :confused:
Io non voto,
è solo la 300volta che lo scrivo...:muro: :muro: :muro:
Vediamo di non ripeterlo più, perchè la camomilla potrebbe non bastarmi, chairo?Bene.
gigio2005
08-10-2009, 11:26
ma chi cazzo li ha votati a questi? BAH
ma chi cazzo li ha votati a questi? BAH
7 italiani su 10 .. :O
ma chi cazzo li ha votati a questi? BAH
Ma come chi! Gli ZombiNazisti ovviamente!
http://farm1.static.flickr.com/95/240054241_d3371703b1.jpg
ma chi cazzo li ha votati a questi? BAH
Principalmente dovete ringraziare i nonni e le vecchie zie+ SUD
Principalmente dovete ringraziare i nonni e le vecchie zie+ SUD
Aggiungi al Sud le altre regioni (togliendo Emilia e Toscana).
xcdegasp
08-10-2009, 12:19
popolo bue, non hai detto "A" fino ad ora ...
ti han sodomizzato in tutti i modi, insultato, deriso ogni giorno di più e con modi nuovi,
sgobbi una vita per forse riuscire a pagare una casa tua, forse.
ti han tolto sanitò, scuola, giustizia sicurezza
ti fanno bere, respirare e mangiare cibo velenoso e costoso solo per poterti spillare soldi quando ti ammali
in tutto questo sei talmente preso da salute e debiti e sopravvivenza che non hai il tempo di crescere come persona da BUE a "UOMO" ...
ora ti misureranno l'ACQUA, dopo averti avvelenato aria e cibo e terra e alimenti...
che farai?
il film "storie di ordinaria follia" è quanto di più vicino al fuuto paradossale che ci attende.. :( :muro:
il film "storie di ordinaria follia" è quanto di più vicino al fuuto paradossale che ci attende.. :( :muro:
Oppure è semplicemente la normale giungla umana camuffata da società regolata :p
^TiGeRShArK^
08-10-2009, 12:27
Bene così. :)
Tanto io non ho il minimo problema a pagare 10 o 100 volte la bolletta dell'acqua attuale. :)
Ma sono FELICISSIMO che se la prenderanno in quel posto tutti gli elettori di Ilvio. :)
Cazzi loro. :D
Dream_River
08-10-2009, 12:28
Il liberismo non dice di cedere gli asset principali in regime di monopolio ;)
Per fortuna che qualcuno se ne accorto (Non che l'articolo aiuti visto che fa di tutto per far passare per liberista un provvedimento che non ha niente di liberista)
Comunque, quoto anche il post precedente di MARCA
FabioGreggio
08-10-2009, 12:34
Privatizzando dando a società private gestite dai comuni è un conto ed è indicativamente positivo,
privatizzare dando le risorse idriche a società gestite dai privati è pura follia, perchè queste società non avrebbero come le prime la necessità della parità del bilancio, ma bensi l'utile, quindi caricherebbero sugli utenti(in regime di monopolio!!!!)dei costi altissimi.
L'acqua è il bene principale che abbiamo, farlo gestire/vendere a società private sarebbe veramente stupido oltre che estremamente dannoso!!!
Privatizzare i beni comuni è un abominio.
Mettere in mano i gangli vitali di un popolo a faccendieri senza scrupolo, senza concorrenza, senza una legge sul monopolio.
Chi ha l'acqua possiede la tua vita.
Se sapessi che è Ciarrapico, vorrei evaporare subito.
Lottiamo per far si che i beni comuni non siano privatizzati.
Se lo faranno sarà battaglia.
Non voglio bere l'acqua Mediolanum
o assistere a campagne denigratorie su acque comuniste da evitare.
Dio ci salvi da una cretineria così palese.
fg
gabi.2437
08-10-2009, 13:04
In Francia l'avevan fatto e ora sono tornati indietro. Col privato erano aumentati a dismisura i prezzi per i cittadini
GRAZIE a chi ha votato questa gente :D :D
In Francia l'avevan fatto e ora sono tornati indietro. Col privato erano aumentati a dismisura i prezzi per i cittadini
GRAZIE a chi ha votato questa gente :D :D
In effetti l'Italia assomiglia ai paesini di campagna dove le "mode" arrivano con dieci anni di ritardo.
alphacygni
08-10-2009, 13:12
In effetti l'Italia assomiglia ai paesini di campagna dove le "mode" arrivano con dieci anni di ritardo.
...senza, pero', sfruttare quantomeno le eventuali esperienze fallimentari fatte altrove :rolleyes:
Privatizzare i beni comuni è un abominio.
Mettere in mano i gangli vitali di un popolo a faccendieri senza scrupolo, senza concorrenza, senza una legge sul monopolio.
Chi ha l'acqua possiede la tua vita.
Se sapessi che è Ciarrapico, vorrei evaporare subito.
Lottiamo per far si che i beni comuni non siano privatizzati.
Se lo faranno sarà battaglia.
Non voglio bere l'acqua Mediolanum
o assistere a campagne denigratorie su acque comuniste da evitare.
Dio ci salvi da una cretineria così palese.
fg
*
:mad:
zanardi84
08-10-2009, 16:33
E' assurdo!!!!!!
L'acqua mica si fabbrica!!! E' un bene che abbiamo gratis e che DEVE ESSERE DI TUTTI!!!
E' già ridicolo nonchè scandaloso pagare il consumo. E' come se si pagasse a consumo la Rai invece di pagare il solo canone annuo.
E' giusto pagare un canone annuo o mensile molto contenuto per la manutenzione degli impianti. Pensate che con quello che ricavano mensilmente dalle bollette di tutti non riescano a fare manutenzione agli impianti?
Tralaltro vorrei anche aggiungere che noi paghiamo anche l'acqua consumata dal Vaticano per effetto dei soliti patti lateranensi.
Appello di Alex Zanotelli: il governo non privatizzi l’acqua
10-10-2009
di Alex Zanotelli
“E’ un bene comune, un diritto fondamentale dell’ umanità: per rispetto alla democrazia l’acqua deve essere di tutti”
Non avrei mai immaginato che il paese di Francesco d’ Assisi (Patrono d’Italia) che ha cantato nelle sue Laudi la bellezza di “sorella acqua” diventasse la prima nazione in Europa a privatizzare l’acqua. Un mese fa abbiamo avuto l’ultimo tassello che porterà necessariamente alla privatizzazione dell’acqua. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 9/09/2009 delle “Modifiche” all’articolo 23 bis della Legge 133/2008. Queste “Modifiche” sono inserite come articolo 15 in un Decreto legge per l’adempimento degli obblighi comunitari. Una prima parte di queste Modifiche riguardano gli affidamenti a privati dei servizi pubblici locali, come gas, trasporti pubblici e rifiuti.
Le vie ordinarie – così afferma il Decreto – di gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica è l’affidamento degli stessi, attraverso gara, a società miste, il cui socio privato deve essere scelto attraverso gara, deve possedere non meno del 40% ed essere socio ”industriale”. In poche parole questo vuol dire la fine delle gestioni attraverso SPA in house e della partecipazione maggioritaria degli enti locali nelle SPA quotate in borsa.
Questo decreto è frutto dell’accordo tra il Ministro degli Affari Regionali, Fitto e il Ministro Calderoli. E questo grazie anche alla pressione di Confindustria per la quale in tempo di crisi, i servizi pubblici locali devono diventare fonte di guadagno.
E’ la vittoria del mercato, della merce, del profitto. Cosa resta ormai di comune nei nostri Comuni? E’ la vittoria della politica delle privatizzazioni, oggi, portata avanti brillantemente dalla destra. A farne le spese è sorella acqua. Oggi l’acqua è il bene supremo che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici, sia per l’incremento demografico. Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta politica gravissima che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese, ma soprattutto dagli impoveriti del mondo ( in milioni di morti per sete!). Ancora più incredibile per me è che la gestione dell’acqua sia messa sullo stesso piano della gestione dei rifiuti! Questa è la mercificazione della politica! Siamo anni luce lontani dalla dichiarazione del Papa Benedetto XVI nella sua recente enciclica Caritas in veritate dove si afferma che l’”accesso all’acqua” è” diritto universale di tutti gli esseri umani senza distinzioni e discriminazioni”.Tutto questo è legato al diritto primario della vita”.La gestione dell’acqua per il nostro Governo è assimilabile a quella dei rifiuti! Che vergogna! Non avrei mai pensato che la politica potesse diventare a tal punto il paladino dei potentati economico-finanziari. E’ la morte della politica!
Per cui chiedo a tutti di:
- protestare contro questa decisione del governo tramite interlocuzioni con i parlamentari, invio di e.mail ai vari ministeri…
- chiedere ai parlamentari che venga discussa in Parlamento la Legge di iniziativa popolare per una gestione pubblica e partecipata dell’acqua, che ha avuto oltre 400mila firme e ora ‘dorme’ nella Commissione Ambiente della Camera;
- chiedere con insistenza alle forze politiche di opposizione che dicano la loro posizione sulla gestione dell’acqua e su queste Modifiche alla 23 bis;
- premere a livello locale perché si convochino consigli comunali monotematici per dichiarare l’acqua bene comune e il servizio idrico “privo di rilevanza economica”;
- e infine premere sui propri consigli comunali perché facciano la scelta dell’Azienda Pubblica Speciale a totale capitale pubblico: è l’unica strada che ci rimane per salvare l’acqua.
Sarà solo partendo dal basso che salveremo l’acqua come bene comune, come diritto fondamentale umano e salveremo così anche la nostra democrazia.
E’ in ballo la Vita perché l’Acqua è Vita.
http://domani.arcoiris.tv/?p=2548#more-2548
Nel mio comune nel passaggio da gestione comunale a privata si sono avuti aumenti del 100% in due anni.
non vi dico il voltagabbana di certi amministratori pubblici...... prima convinti sostenitori della gestione privata, ora contrari e inveenti contro le tariffe aumentate................:muro:
John Cage
12-10-2009, 19:25
Scusate, ma i millemila miliardi di capitali che rientreranno dall'estero dovranno pure essere investiti in qualcosa! Gli onestissimi detentori di tali capitali non cercheranno certamente di specularci. :O
D'altra parte i mafiosi in sicilia hanno detenuto per anni il business dell'acqua potabile, perché non dovrebbero continuare a farlo?
Ma veramente, almeno qui nel comune dove risiedo, l'acqua è gestita da una società privata da una decina d'anni, dove sta la novità ? :stordita:
Ma veramente, almeno qui nel comune dove risiedo, l'acqua è gestita da una società privata da una decina d'anni, dove sta la novità ? :stordita:
Beh, forse se a Roma aumentassero le tariffe dell'acqua del 100% e oltre, avrebbero qualche milione di cittadini incazzati fuori i cancelli... :stordita:
dave4mame
12-11-2009, 00:25
a milano l'acqua non la eroga l'aem (o come cavolo si chiama adesso)?
girodiwino
12-11-2009, 09:31
A mio parere il prezzo dell'acqua dovrebbe essere triplicato tenendo il prezioso liquido in mano allo stato.
Il problema non è quanto paghiamo l'acqua, ma quanta ne sprechiamo. E' vero che ce ne abbiamo tanta e non è il caso di risparmiare sull'igiene personale, ma è altrettanto vero che usare, per esempio, l'acqua potabile per lavare la macchina e dare da bere ai fiori è eccessivo.
L'acqua di questi tempi non deve assolutamente essere privatizzata, dal momento che le multinazionali hanno già cominciato a farne un business. Penso che sappiamo tutti quello che succede quando una multinazionale si interessa ad una materia prima..
Lord_Grifis
12-11-2009, 09:52
Non diciamo eresie per cortesia...è dimostrato che al 90% lo spreco è della scarsa manutenzinoe della nostra rete, il restante alle utenze.
Privatizzare l'acqua è solo il solito sciacallaggio per recuperare soldi in perfetto stile Mazzarò
Il problema non è quanto paghiamo l'acqua, ma quanta ne sprechiamo. E' vero che ce ne abbiamo tanta e non è il caso di risparmiare sull'igiene personale, ma è altrettanto vero che usare, per esempio, l'acqua potabile per lavare la macchina e dare da bere ai fiori è eccessivo.
Ma ne fai una questione morale?
Non e` che se non "sprechiamo" l'acqua dove e` sovrabbondante poi ne arriva di piu` dove la gente muore di sete come ad esempio in certe zone dell'Africa.
MadJackal
12-11-2009, 10:43
Ma veramente, almeno qui nel comune dove risiedo, l'acqua è gestita da una società privata da una decina d'anni, dove sta la novità ? :stordita:
a milano l'acqua non la eroga l'aem (o come cavolo si chiama adesso)?
Solitamente sono società che di privato non hanno nulla, in quanto partecipate dal comune (che solitamente detiene la maggioranza delle azioni).
Almeno così funziona per la AEM, IIRC.
Ma ne fai una questione morale?
Non e` che se non "sprechiamo" l'acqua dove e` sovrabbondante poi ne arriva di piu` dove la gente muore di sete come ad esempio in certe zone dell'Africa.
Certo che no, ma magari dimezzare la quantità di acqua utilizzata raddoppierebbe la durata delle nostre riserve di acqua potabile (per assurdo, spero si capisca cosa intendo), spostando un altro pò il periodo in cui saremo magari noi a morire di sete.
Lilunyel
12-11-2009, 11:40
A mio parere il prezzo dell'acqua dovrebbe essere triplicato tenendo il prezioso liquido in mano allo stato.
Il problema non è quanto paghiamo l'acqua, ma quanta ne sprechiamo. E' vero che ce ne abbiamo tanta e non è il caso di risparmiare sull'igiene personale, ma è altrettanto vero che usare, per esempio, l'acqua potabile per lavare la macchina e dare da bere ai fiori è eccessivo.
Sì, ma se non piove francamente non so che altra acqua usare... la vado forse a pescare dal Canal Grande? Così magari i fiori diventerallo fluorescenti, è da provare... :asd:
L'acqua di questi tempi non deve assolutamente essere privatizzata, dal momento che le multinazionali hanno già cominciato a farne un business. Penso che sappiamo tutti quello che succede quando una multinazionale si interessa ad una materia prima..
Quoto, solo l'idea di "vendere" un bene primario come l'acqua ad una multinazionale è un abominio. Queste son le cose su cui occorrerebbe fare un referendum, perché è un tema di importanza vitale e che riguarda tutta la popolazione. Aggiungo, com'è scontato, la solita vergogna dei media che non hanno dato sufficiente spazio ed importanza ad una faccenda così grave. :)
Lilunyel
12-11-2009, 11:44
Certo che no, ma magari dimezzare la quantità di acqua utilizzata raddoppierebbe la durata delle nostre riserve di acqua potabile (per assurdo, spero si capisca cosa intendo), spostando un altro pò il periodo in cui saremo magari noi a morire di sete.
Per carità, nessuno mette in dubbio che un uso più intelligente ed attento dell'acqua non possa che giovare al Paese. Però di sicuro privatizzarla ed alzarne il costo per "sfavorire" gli sprechi mi sembra uno dei modi peggiori per "risolvere" (per modo di dire) il problema. Semmai occorrerebbe intervenire sull'educazione della popolazione, a cominciare dai più piccoli naturalmente.
E' un po' come se per combattere l'obesità si cominciasse a far pagare cereali, pane, pasta, ecc, cifre assurde. :D Sarebbe folle... :asd:
Molte di queste società sono pubblico-privato.
Il pubblico mette i soldi ed il privato prende gli utili... :p
Lilunyel
12-11-2009, 11:51
Il pubblico mette i soldi ed il privato prende gli utili... :p
Sì infatti, e spesso il privato è qualche parente di chi è nell'amministrazione pubblica (non so perché, ma mi è venuto in mente cl_emente :asd:).
Esploditore_di_piu_pance
12-11-2009, 14:02
Chissa' dove andremo a finire......... :cry:
MadJackal
12-11-2009, 19:53
Per carità, nessuno mette in dubbio che un uso più intelligente ed attento dell'acqua non possa che giovare al Paese. Però di sicuro privatizzarla ed alzarne il costo per "sfavorire" gli sprechi mi sembra uno dei modi peggiori per "risolvere" (per modo di dire) il problema. Semmai occorrerebbe intervenire sull'educazione della popolazione, a cominciare dai più piccoli naturalmente.
E' un po' come se per combattere l'obesità si cominciasse a far pagare cereali, pane, pasta, ecc, cifre assurde. :D Sarebbe folle... :asd:
Ma su questo sono d'accordo
La soluzione è l'educazione. ;)
popolo bue, non hai detto "A" fino ad ora ...
ti han sodomizzato in tutti i modi, insultato, deriso ogni giorno di più e con modi nuovi,
sgobbi una vita per forse riuscire a pagare una casa tua, forse.
ti han tolto sanitò, scuola, giustizia sicurezza
ti fanno bere, respirare e mangiare cibo velenoso e costoso solo per poterti spillare soldi quando ti ammali
in tutto questo sei talmente preso da salute e debiti e sopravvivenza che non hai il tempo di crescere come persona da BUE a "UOMO" ...
ora ti misureranno l'ACQUA, dopo averti avvelenato aria e cibo e terra e alimenti...
che farai?
Parli di te ?
No perchè io sto benissimo.
tdi150cv
13-11-2009, 08:26
scusate ma non riesco a capire una cosa ...
io l'acqua la pago ad una società che mi fornisce appunto acqua luce e gas ...
una società che non credo abbia come interesse il proprio fallimento ma bensi' il profitto. Quindi all'atto pratico che cambierebbe ??? :confused:
scusate ma non riesco a capire una cosa ...
io l'acqua la pago ad una società che mi fornisce appunto acqua luce e gas ...
una società che non credo abbia come interesse il proprio fallimento ma bensi' il profitto. Quindi all'atto pratico che cambierebbe ??? :confused:
no. il "pubblico" (stato, comune o quel che è) NON ha come obiettivo fare profitto, ma fornire un servizio essenziale ai cittadini, possibilmente coprendo le spese con gli incassi (ma anche no, altrimenti per es. il telefono, l'adsl o anche l'elettricità in certi posti non arriverebbero mai).
Il privato deve e vuole fare soldi cioè guadagnare in ogni caso il più possibile (e se tu non puoi pagare la cifra che ti chiede, l'acqua non te la da.
Insomma, si tratta di distinguere quelli che sono SERVIZI ESSENZIALI e devono essere forniti a tutti (e devono restare pubblici) e quello che non è essenziale e si può dare ai privati che fanno il prezzo che vogliono.
L'acqua direi che è fondamentale. L'adsl, la fibra o la tv via cavo in HD per esempio non sono "essenziali".
luckyluke5
13-11-2009, 11:53
Consapevole che la cacciata di berlusconi non risolverà tutti i problemi della nostra repubblica, ritengo comunque che sia arrivato il momento di risolvere il più grosso.
http://www.facebook.com/no.berlusconi.day?ref=mf#/no.berlusconi.day?v=info&ref=mf
http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/giustizia-16/nob-day1/nob-day1.html
abbiamo capito, basta impestare tutto il forum
girodiwino
13-11-2009, 12:05
Ma ne fai una questione morale?
Non e` che se non "sprechiamo" l'acqua dove e` sovrabbondante poi ne arriva di piu` dove la gente muore di sete come ad esempio in certe zone dell'Africa.
No, certo! Ma uno dei modi per tutelare la pubblicità dell'acqua a mio parere è quella di abbassarnee la domanda.
Non sto facendo il discorso "pensa alla gente che muore di sete", ma come è stato detto sopra un consumo critico dell'acqua porterebbe a minori sprechi da parte del consumatore e alla pretesa di una rete idrica che non sia fatta di spugna...
Se abbiamo un bene in abbondanza che senso ha sprecarlo? Se fossimo saggi cominceremmo a fare le scorte, a mio parere.
dave4mame
13-11-2009, 12:59
qualcuno mi spiega com'è che a milano, dove la società erogatrice è una SPA, l'acqua la pagano assai meno che a verona, che è una municipalizzata?
ZetaGemini
13-11-2009, 13:55
scusate ma non riesco a capire una cosa ...
io l'acqua la pago ad una società che mi fornisce appunto acqua luce e gas ...
una società che non credo abbia come interesse il proprio fallimento ma bensi' il profitto. Quindi all'atto pratico che cambierebbe ??? :confused:
da quando? non è una municipalizzata? se è una municipalizzata non deve fare profitto. deve dare un servizio. punto.
da quando? non è una municipalizzata? se è una municipalizzata non deve fare profitto. deve dare un servizio. punto.
Non conosce neppure quello di cui parla... :doh:
Siamo nella merda.
Spero sinceramente che non accada quello che è successo in Argentina...
John Cage
13-11-2009, 14:04
qualcuno mi spiega com'è che a milano, dove la società erogatrice è una SPA, l'acqua la pagano assai meno che a verona, che è una municipalizzata?
Il paragone non regge. Aree geografiche diverse, problematiche diverse. I casi che conosco io in cui si è privatizzato hanno portato ovunque aumenti. Anzi, in molti casi prima non c'erano neanche i contatori.
A Milano prima della SPA, quanto costava? Quanto costerebbe a Verona se venisse privatizzata?
Come vedi il problema è più complesso.
tdi150cv
13-11-2009, 14:06
Non conosce neppure quello di cui parla... :doh:
ti senti piu' maturo cercando sempre il flame ?
vabbè problemi tuoi !
tdi150cv
13-11-2009, 14:08
Il paragone non regge. Aree geografiche diverse, problematiche diverse. I casi che conosco io in cui si è privatizzato hanno portato ovunque aumenti. Anzi, in molti casi prima non c'erano neanche i contatori.
A Milano prima della SPA, quanto costava? Quanto costerebbe a Verona se venisse privatizzata?
Come vedi il problema è più complesso.
appunto ... senza delle cifre concrete come possiamo dire che ora è meglio ?
tdi150cv
13-11-2009, 14:09
da quando? non è una municipalizzata? se è una municipalizzata non deve fare profitto. deve dare un servizio. punto.
a me risulta che il gestore è una società consortile a capitale interamente pubblico.
Ora quello che non capisco è come possiamo pensare che questi non ci guadagnino ? Lavorano per la gloria ?
ZetaGemini
13-11-2009, 14:12
a me risulta che il gestore è una società consortile a capitale interamente pubblico.
Ora quello che non capisco è come possiamo pensare che questi non ci guadagnino ? Lavorano per la gloria ?
pubblica: non deve guadagnare. deve fornire un servizio.
^TiGeRShArK^
13-11-2009, 14:13
appunto ... senza delle cifre concrete come possiamo dire che ora è meglio ?
TIE':
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1068661,00.html
Così almeno evitiamo di dire cose dette e ridette e di sentire le tue farneticazioni in materia dato che, per tua stessa ammissione, parli senza conoscere MINIMAMENTE l'argomento. :rolleyes:
tdi150cv
13-11-2009, 14:14
pubblica: non deve guadagnare. deve fornire un servizio.
si questo l'ho capito ... :)
tdi150cv
13-11-2009, 14:15
TIE':
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1068661,00.html
Così almeno evitiamo di dire cose dette e ridette e di sentire le tue farneticazioni in materia dato che, per tua stessa ammissione, parli senza conoscere MINIMAMENTE l'argomento. :rolleyes:
mi spiace non farnetico ... chiedo !
capisci la differenza ?
nomeutente
13-11-2009, 14:15
Non conosce neppure quello di cui parla... :doh:
ti senti piu' maturo cercando sempre il flame ?
vabbè problemi tuoi !
Stiamo calmi?
tdi150cv
13-11-2009, 14:20
tra le altre , cercando magari il lato positivo della cosa , puo' secondo voi una società privata garantire cosi' una migliore qualità dell'acqua visto che in alcune parti del paese fa proprio pena ? o non avrebbe interesse ?
nomeutente
13-11-2009, 14:22
mi spiace non farnetico ... chiedo !
capisci la differenza ?
Da utente.
Le società pubbliche (a meno che non ci sia qualche dirigente che ci fa la cresta) dovrebbero limitarsi a garantire un servizio e a reinvestire gli utili nel miglioramento del servizio.
Le società private, hanno come obiettivo il profitto.
Aggiungi che cose come l'acqua, il gas, la luce ecc. sono monopoli naturali e hai il quadro completo.
Io ad esempio ho chiesto il gas il 22 di settembre al concessionario di zona e ancora non ce l'ho. Ho anche provato a rivolgermi al libero mercato (altro gestore) il quale mi ha detto che non sono il primo a chiedere di passare con loro, ma la loro azienda non ritiene conveniente far uscire un operaio per installare un solo contatore (ergo: fanno cartello).
Se fosse successo prima, andavo in comune e facevo un macello, adesso al limite posso chiamare un call center dove nessuno sa niente.
^TiGeRShArK^
13-11-2009, 14:23
tra le altre , cercando magari il lato positivo della cosa , puo' secondo voi una società privata garantire cosi' una migliore qualità dell'acqua visto che in alcune parti del paese fa proprio pena ? o non avrebbe interesse ?
Leggi il link che ho postato anzichè continuare a sparare domande senza senso la cui risposta è già nota.
nomeutente
13-11-2009, 14:24
tra le altre , cercando magari il lato positivo della cosa , puo' secondo voi una società privata garantire cosi' una migliore qualità dell'acqua visto che in alcune parti del paese fa proprio pena ? o non avrebbe interesse ?
Come già detto sopra: è un monopolio naturale. Siccome nessuno viene a fare concorrenza versando oligominerale nei tubi, se dai tubi esce cacca ti bevi la cacca e taci.
Fra l'altro c'è differenza fra concessione dei tubi e concessione del servizio, per cui alla fin fine l'acqua passa sempre dallo stesso tubo e se anche io ci metto l'oligominerale, si mescola alla cacca che ci mettono gli altri.
John Cage
13-11-2009, 14:24
appunto ... senza delle cifre concrete come possiamo dire che ora è meglio ?
beh, come ho spiegato, rispetto alla mia esperienza personale mi pare proprio che mediamente con le aziende private i costi per il cittadino aumentano.
Fides Brasier
13-11-2009, 14:25
si questo l'ho capito ... :)quello che non mi spiego e' come mai dici che hai capito, e poi continui a ripetere la stessa domanda :fagiano:
se i costi di gestione sono 100, con il servizio pubblico la collettivita' paghera' 100. con il servizio privato invece la collettivita' paghera' 100 (perche' i costi di gestione sono gli stessi) piu' il margine di profitto dell'azienda privata.
l'azienda pubblica non lavora per la gloria, semplicemente eroga un servizio senza andare in perdita ma senza nemmeno cercare il profitto. se ci sara' un surplus di entrate, queste andranno comunque a beneficio della collettivita', invece che essere intascate dagli azionisti come nel caso dell'azienda privata.
tdi150cv
13-11-2009, 14:27
Come già detto sopra: è un monopolio naturale. Siccome nessuno viene a fare concorrenza versando oligominerale nei tubi, se dai tubi esce cacca ti bevi la cacca e taci.
Fra l'altro c'è differenza fra concessione dei tubi e concessione del servizio, per cui alla fin fine l'acqua passa sempre dallo stesso tubo e se anche io ci metto l'oligominerale, si mescola alla cacca che ci mettono gli altri.
è no osti ... l'acqua puo' pero' passare attraverso dispositivi di depurazione e via dicendo ... poi che l'acqua di partenza faccia pena ci sta , ma mi chiedevo magari privatizzando , garantendo una gestione di tipo concorrenziale , forse si potrebbe cosi' avere acqua piu' di qualità ? O non c'ho capito na segazza ?
tdi150cv
13-11-2009, 14:28
quello che non mi spiego e' come mai dici che hai capito, e poi continui a ripetere la stessa domanda :fagiano:
se i costi di gestione sono 100, con il servizio pubblico la collettivita' paghera' 100. con il servizio privato invece la collettivita' paghera' 100 (perche' i costi di gestione sono gli stessi) piu' il margine di profitto dell'azienda privata.
l'azienda pubblica non lavora per la gloria, semplicemente eroga un servizio senza andare in perdita ma senza nemmeno cercare il profitto. se ci sara' un surplus di entrate, queste andranno comunque a beneficio della collettivita', invece che essere intascate dagli azionisti come nel caso dell'azienda privata.
non ho fatto altre domande simili alla precedente dopo aver specificato di aver capito !
Ho cambiato domanda ... :) :D
Secondo me non ha senso parlare di mercato per quello che é un monopolio naturale, (come ha detto nomeutente) che non c'é verso di rompere.
Non vedo proprio come sia possibile trasformarlo in regime di concorrenza :boh:
Poi bisognerebbe capire se é una privatizzazione completa, di fatto un modo per far cassa, e null'altro.
O se é un sistema di concessione per la gestione. Da cui potrebbero venire vantaggi in termini di riduzioni di costi.
è no osti ... l'acqua puo' pero' passare attraverso dispositivi di depurazione e via dicendo ... poi che l'acqua di partenza faccia pena ci sta , ma mi chiedevo magari privatizzando , garantendo una gestione di tipo concorrenziale , forse si potrebbe cosi' avere acqua piu' di qualità ? O non c'ho capito na segazza ?
Come fai ad avere un regime concorrenziale?
Fides Brasier
13-11-2009, 14:34
a me risulta che il gestore è una società consortile a capitale interamente pubblico.
Ora quello che non capisco è come possiamo pensare che questi non ci guadagnino ? Lavorano per la gloria ?
non ho fatto altre domande simili alla precedente dopo aver specificato di aver capito !
Ho cambiato domanda ... :) :Dventi minuti fa ti chiedevi se lavoravano per la gloria. spero adesso sia chiaro la differenza tra gestione privata e gestione pubblica.
tra le altre , cercando magari il lato positivo della cosa , puo' secondo voi una società privata garantire cosi' una migliore qualità dell'acqua visto che in alcune parti del paese fa proprio pena ? o non avrebbe interesse ?
Credo che ti abbia risposto bene nomeutente: l'acqua ce l'avrebbero in regime di monopolio per cui non avrebbero nessun interesse a sbattersi e migliorarne la qualità. Non parliamone poi se ciò dovesse comportare una spesa.
L'ente pubblico non solo può fregarsene del profitto ma, secondo me, può permettersi di andare in passivo nel caso ci siano introiti da altre attività comunali (ad esempio: con una nuova lottizzazione che porta un sacco di soldi, si possono ripianare i debiti dell'acquedotto)
tdi150cv
13-11-2009, 14:36
Come fai ad avere un regime concorrenziale?
essendo un informatico posso solo fare ipotesi magari errate. Quindi se mi spieghi come non puo' essere possibile te ne sarei grato ...
non conosco come avviene l'attuale distribuzione dell'acqua , ma non puo' essere lasciata in concessione a piu' società locali ?
mi sembra che funzioni cosi' con il gas no ?!
Poi bisognerebbe capire se é una privatizzazione completa, di fatto un modo per far cassa, e null'altro.
i comuni sono con l'acqua ( :) ) alla gola e stanno cercando in tutti i modi di portare a casa soldi.
Dalle mie parti un sacco di opere pubbliche cominciate per farsi belli prima delle elezioni sono fermi a metà per mancanza di fondi.
E intanto tutto il territorio viene svenduto ai costruttori per metterci appartamenti e capannoni, che si aggiungono a quelli vuoti già esistenti, per cercare di intascare qualcosa.
E gli speculatori godono!
nomeutente
13-11-2009, 14:43
è no osti ... l'acqua puo' pero' passare attraverso dispositivi di depurazione e via dicendo ... poi che l'acqua di partenza faccia pena ci sta , ma mi chiedevo magari privatizzando , garantendo una gestione di tipo concorrenziale , forse si potrebbe cosi' avere acqua piu' di qualità ? O non c'ho capito na segazza ?
Scusa, non mi sono spiegato bene.
Privatizzare l'acqua, il gas, l'elettricità non significa niente, detto così.
Sono servizi che necessitano di un'infrastruttura (tubi, cavi, ecc.) che sono gestiti in maniera autonoma rispetto alla fornitura del servizio.
In pratica a te arriva l'acqua o il gas di un gestore X, che paga a sua volta l'azienda Y che possiede l'infrastruttura.
Ora, l'azienda Y non ha alcun interesse a mettere un filtro ai suoi tubi, perché tanto sa che nessuno andrà a costruire una rete di tubi per fare concorrenza (sarebbe antieconomico, visto l'investimento necessario) e nemmeno l'azienda X ha interesse a mettere i filtri dato che i tubi non sono suoi.
La concorrenza sarà fra i fornitori X e Z che potranno fare particolari offerte ma useranno comunque l'infrastruttura Y che è comune, per cui il prodotto è esattamente lo stesso, cambierà solo il regime dell'offerta (es. paghi meno di notte).
tdi150cv
13-11-2009, 14:53
Scusa, non mi sono spiegato bene.
Privatizzare l'acqua, il gas, l'elettricità non significa niente, detto così.
Sono servizi che necessitano di un'infrastruttura (tubi, cavi, ecc.) che sono gestiti in maniera autonoma rispetto alla fornitura del servizio.
In pratica a te arriva l'acqua o il gas di un gestore X, che paga a sua volta l'azienda Y che possiede l'infrastruttura.
Ora, l'azienda Y non ha alcun interesse a mettere un filtro ai suoi tubi, perché tanto sa che nessuno andrà a costruire una rete di tubi per fare concorrenza (sarebbe antieconomico, visto l'investimento necessario) e nemmeno l'azienda X ha interesse a mettere i filtri dato che i tubi non sono suoi.
La concorrenza sarà fra i fornitori X e Z che potranno fare particolari offerte ma useranno comunque l'infrastruttura Y che è comune, per cui il prodotto è esattamente lo stesso, cambierà solo il regime dell'offerta (es. paghi meno di notte).
chiarissimo ... grazie ... :)
essendo un informatico posso solo fare ipotesi magari errate. Quindi se mi spieghi come non puo' essere possibile te ne sarei grato ...
non conosco come avviene l'attuale distribuzione dell'acqua , ma non puo' essere lasciata in concessione a piu' società locali ?
mi sembra che funzioni cosi' con il gas no ?!
Ci son due problemi.
La produzione e la distribuzione.
La distribuzione non so come possa funzionare.
Ma proprio a livello di produzione si ha un regime di monopolio naturale. Perché l'acqua é prodotta dal sistema idrico del territorio. Che é uno e uno solo. E che quindi diventa facilmente uno scenario simile a quello del dilemma dei pescatori nella teoria dei giochi. Non la produci in fabbrica l'acqua. La ricavi dalle falde acquifere e dal sistema idrico.
E' una risorsa ambientale rinnovabile, che se posta sotto lo sfruttamento di due diversi giocatori finisce per essere depapeuperata. Perché é la logica e razionale scelta che fa il giocatore che porta al suo depauperamento.
Quindi o la risorsa appartiene a un solo giocatore, che ha razionalmente l'incentivo ad utilizzarla in modo equilibrato. O sotto la legislazione rigorosa della legge. In entrambi i casi non si ha nessuna concorrenza, e quindi nessun mercato concorrenziale. Ma appunto un monopolio naturale.
E non dimentichiamo: http://www.ilpassatore.it/2009/11/11/acqua-privata-la-francia-torna-indietro/
dave4mame
13-11-2009, 15:58
Il paragone non regge. Aree geografiche diverse, problematiche diverse. I casi che conosco io in cui si è privatizzato hanno portato ovunque aumenti. Anzi, in molti casi prima non c'erano neanche i contatori.
A Milano prima della SPA, quanto costava? Quanto costerebbe a Verona se venisse privatizzata?
Come vedi il problema è più complesso.
lo so bene.... tant'è che la domanda era capziosa; a milano, da quando sono state chiuse le acciaierie, l'acqua è talmente tanta che la falda si alza e in alcune zone i box si sono trasformati in rimesse per barche.
tuttavia è anche vero che a verona, dove l'acqua è "pubblica", negli ultimi 3-4 anni gli aumenti sono stati a due cifre.
il sindaco incazzatissimo ha minacciato di levare l'appalto... è stato bellamente spernacchiato.
sashasnow
17-11-2009, 15:32
:mc: :mc: :mc:
Vermezzese
17-11-2009, 15:32
aspetto solo la privatizzazione della sanità, dopo quella saremo arrivati al limite. e io espatrio. oppure...
MadJackal
17-11-2009, 15:36
:help:
Come mai non vedo gente in piazza contro un governo che continua ad imporre la fiducia? Come mai i destri non sono in piazza come ai tempi di Prodi? Come mai non si lamentano come ai tempi di Prodi? :cool:
Io una risposta ce l'ho, ma mi piacerebbe sentire la loro... Peccato che non me la daranno mai.
Acqua privatizzata, via alla fiducia
ROMA - Il governo ha posto la fiducia (per la 28esima volta) sul decreto salva-infrazioni che contiene anche la riforma dei servizi pubblici locali, compresa l'acqua. Il ministro per i rapporti con il parlamento, Elio Vito, ha spiegato che la fiducia sarà votata su un "maxiemendamento" con un testo "identico" a quello approvato dalla commissione che "è identico a quello arrivato dal Senato". In realtà tempo per l'esame della Camera ce n'era: il decreto, che l'esecutivo considera blindato, scade fra una settimana.
gabi.2437
17-11-2009, 15:58
Io non capisco, lo fanno per noi, perchè vi lamentate?
FabioGreggio
17-11-2009, 16:00
E chi sarà che prenderà in mano la nostra acqua?
Acquaset?
fg
LightIntoDarkness
17-11-2009, 16:02
da tenere in prima
23_Alby23
17-11-2009, 16:10
Questa della privatizzazione dell'acqua e' una delle mosse piu' pericolose che si potessero fare.
Nessuno dovrebbe sottovalutarla e tutti, a prescindere dalla propria appartenenza politica, dovrebbero rendersi conto di quanto si rischi con una mozione simile.
Si rischiano guerre civili signori. E non e' uno scherzo.
Il governo blinda il decreto Ronchi. Ronchi: "Vogliamo velocizzare"
Stabilita la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, il pubblico sotto il 30%
Acqua privatizzata, via alla fiducia
L'opposizione: "Saliranno i prezzi"
ROMA - Via libera alla privatizzazione dell'acqua. Il governo, per la 28esima volta, pone la fiducia sul decreto salva-infrazioni che contiene anche la riforma dei servizi pubblici locali, compresa l'acqua. E scatena l'ennesima bagarre con l'opposizione. A cui le motivazioni del ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito ("scelta per velocizzare i tempi") non bastano. Anche perché di tempo per l'esame della Camera ce n'era: il decreto, che l'esecutivo considera blindato, scade fra una settimana.
Tema del contendere è il cosidetto 'decreto Ronchi' che stabilisce la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, prevedendo tra le altre cose che la quota di capitale in mano pubblica scenda sotto il 30%, lasciando spazio ai privati. Il provvedimento rende di fatto obbligatorie le gare per l'affidamento dei servizi da parte degli enti locali e vieta, quindi, salvo per casi eccezionali, l'assegnazione diretta a società prevalentemente pubbliche e controllate in maniera stringente dall'ente locale affidatario. A partire dal 31 dicembre 2010 quindi, le concessioni frutto di una assegnazione diretta cessano.
La liberalizzazione, inoltre, riguarda tutti i servizi pubblici locali, escluso il gas, il trasporto ferroviario regionale e la gestione delle farmacie comunali. Prevedendo tempi 'piu' dilatati per quanto riguarda i rifiuti.
Durissima la reazione dell'opposizione. Angelo Bonelli dei Verdi lancia l'idea di un "referendum" per dire no all'acqua in mano ai privati. "Pochi grandi gruppi faranno affari d'oro a discapito dei cittadini che subiranno l'aumento delle tariffe dell'acqua" spiega Marina Sereni del Pd. Per Massimo Donadi dell'Idv quella attuale è una maggioranza "appecoronata felice di non lavorare per un giorno". Mentre Michele Vietti (Udc) ricorda come il testo sia stato per troppo all'esame del Senato. Una circostanza condivisa anche da Simone Baldelli del Pdl, secondo cui "servono regole certe sui tempi certi per l'esame dei provvedimenti"
(17 novembre 2009)
gabi.2437
17-11-2009, 16:12
Sono sicuro che invece dei prezzi sarà la qualità ad aumentare :cool:
matrizoo
17-11-2009, 16:12
se anche fosse vero che i magistrati comunisti di tutta la galassia stanno facendo carte false pur di sbatterlo in galera...beh, sarà meglio che si diano una mossa:O
veramente non se ne può più.
:.Blizzard.:
17-11-2009, 16:25
http://www.ilgiornale.it/interni/acqua_privatizzata_fiducia_decreto_polemiche_e_scontro_montecitorio/politica-governo-acqua-camera-fiducia-montecitorio-dl_ronchi/17-11-2009/articolo-id=399793-page=0-comments=1#commenta
Sembra che anche dall'altra parte non siano tanti contenti della cosa.
http://www.ilgiornale.it/interni/acqua_privatizzata_fiducia_decreto_polemiche_e_scontro_montecitorio/politica-governo-acqua-camera-fiducia-montecitorio-dl_ronchi/17-11-2009/articolo-id=399793-page=0-comments=1#commenta
Sembra che anche dall'altra parte non siano tanti contenti della cosa.
Loro, si fottessero. Se non fosse che hanno trascinato anche noi italiani nella melma... :muro:
chi mi spiega questo punto della legge?
d) gli affidamenti diretti assentiti alla data del 1° ottobre 2003 a società a partecipazione pubblica già quotate in borsa a tale data e a quelle da esse controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, cessano alla scadenza prevista nel contratto di servizio, a condizione che la partecipazione pubblica, si riduca anche progressivamente, attraverso procedure ad evidenza pubblica ovvero forme di collocamento privato presso investitori qualificati e operatori industriali, ad una quota non superiore al 30 per cento entro il 31 dicembre 2012; ove siffatta condizione non si verifichi, gli affidamenti cessano, improrogabilmente e senza necessità di apposita deliberazione dell'ente affidante, alla data del 31 dicembre 2012;
Questa della privatizzazione dell'acqua e' una delle mosse piu' pericolose che si potessero fare.
Nessuno dovrebbe sottovalutarla e tutti, a prescindere dalla propria appartenenza politica, dovrebbero rendersi conto di quanto si rischi con una mozione simile.
Si rischiano guerre civili signori. E non e' uno scherzo.
*
Riescono a fare danni ENORMI dalla giustizia all'acqua, non gli sfugge nulla, sono veramente dei maledetti, MALEDETTI. :muro:
Scannabue²
17-11-2009, 16:40
Basta con queste notizie di gossip, non se ne può più, torniamo a discutere di problemi veri e di programmi cribbio!
gabi.2437
17-11-2009, 16:54
Questa della privatizzazione dell'acqua e' una delle mosse piu' pericolose che si potessero fare.
Nessuno dovrebbe sottovalutarla e tutti, a prescindere dalla propria appartenenza politica, dovrebbero rendersi conto di quanto si rischi con una mozione simile.
Si rischiano guerre civili signori. E non e' uno scherzo.
Ma va là, diranno che è per noi e come risultato avranno un aumento dei voti :cool:
(l'aumento dei voti ci sarà perchè così più persone possono fare "magna magna"-->favori ad amici di amici-->MOAR voti)
Figurati se gliene frega qualcosa a qualcuno dell'acqua, c'è da pensare alle RADICI DELLA NAZIONE, alla TRADIZIONE, al crocifisso
MadJackal
17-11-2009, 16:59
chi mi spiega questo punto della legge?
d) gli affidamenti diretti assentiti alla data del 1° ottobre 2003 a società a partecipazione pubblica già quotate in borsa a tale data e a quelle da esse controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, cessano alla scadenza prevista nel contratto di servizio, a condizione che la partecipazione pubblica, si riduca anche progressivamente, attraverso procedure ad evidenza pubblica ovvero forme di collocamento privato presso investitori qualificati e operatori industriali, ad una quota non superiore al 30 per cento entro il 31 dicembre 2012; ove siffatta condizione non si verifichi, gli affidamenti cessano, improrogabilmente e senza necessità di apposita deliberazione dell'ente affidante, alla data del 31 dicembre 2012;
Nel solito politichese (assentiti... :muro:) dovrebbe significare che se l'affidamento è avvenuto prima del 1/10/2003 a società a partecipazione comunale/provinciale/ecc che erano già allora quotate in borsa ed in queste società la partecipazione dell'ente è ridotta ad una quota pari od inferiore al 30% (delle azioni) entro il 31/12/2012, il contratto cessa alla naturale scadenza. Se non è così il contratto cessa il 31/12/2012.
In pratica stanno dicendo che se la società non era quotata in borsa il 1/10/2003 e comunque ha una partecipazione superiore al 30% di un ente pubblico il contratto di servizio scade il 31/12/2012.
Personalmente la trovo una cosa inutile ed incomprensibile. Ma magari sbaglio ad interpretare.
Zenstation
17-11-2009, 17:28
http://lnx.buonenotizie.it/cronaca-e-societa/2009/11/10/parigi-lacqua-ritorna-pubblica/
Parigi : l’acqua ritorna pubblica
Dal 1° gennaio 2010 la gestione delle acque ritornerà pubblica al 100%, dopo 25 anni di disastrosa gestione privata.
Ancora poche settimane e l’intera gestione delle acque potabili parigine ritornerà nelle mani del Comune. Sin dallo scorso maggio il sindaco Bertrand Delanoë aveva annunciato alla cittadinanza la decisione di ritornare ad una gestione idrica pubblica e di non rinnovare i contratti di distribuzione e fatturazione delle acque parigine alle multinazionali francesi Veolia e Suez, in scadenza il prossimo 31 dicembre. Dal 1° gennaio 2010 l’intero servizio idrico passerà nelle mani di un Ente di diritto pubblico che si chiamerà EAU DE PARIS e che si occuperà di ogni singola fase: dalla captazione delle fonti alla fatturazione. E’ stato calcolato che, grazie alla ri-municipalizzazione, il Comune risparmierà 30 milioni di euro l’anno, che serviranno sia a migliorare la rete idrica, sia a stabilizzare il prezzo di 2,77 euro al metro cubo fino al 2014.
La decisione del Comune di Parigi si iscrive nel movimento di ri-municipalizzazione dell’acqua in Francia e nella più ampia battaglia mondiale per il riconoscimento dell’acqua come diritto umano e per la ri-pubblicizzazione dei servizi idrici. La Francia a suo tempo fu all’avanguardia nella corsa alla privatizzazione: il passaggio da una gestione idrica pubblica ad una privata delle acque parigine venne deciso sin dal 1984 da Jaques Chirac (all’epoca sindaco di Parigi-n.d.a.) e diventò effettivo a partire dal 1° gennaio 1985, per una durata di 25 anni. La captazione dell’acqua alle fonti fu affidata ad una società mista, la SAGEP (diventata poi SEM-Eau de Paris) di cui facevano parte il Comune di Parigi, con una quota del 72%, Veolia e Suez, ciascuna col 14%. Compiti principali della SAGEP erano sia di monitorare la qualità dell’acqua, sia di controllare i gestori privati incaricati della distribuzione. E a chi venne affidato il servizio di distribuzione delle acque (insieme alla conseguente rendicontazione, tariffazione e fatturazione)? Al GIE, una società privata costituita da Veolia e Suez, che si divisero equamente la capitale: Veolia-Compagnie des Eaux de Paris sulla rive droite e Suez-Eau et Force-Parisienne des Eaux sulla rive gauche. In pratica i privati “controllati” dalla SAGEP erano i “controllori” stessi.
Da studi recenti si evince come la gestione privata delle acque parigine abbia generato in questi 25 anni solo un aumento sistematico dei prezzi, non accompagnato da un conseguente miglioramento dei servizi, bensì da una lunga serie di abusi, prezzi gonfiati, casi di corruzione e servizi obsoleti, perché modernizzarli avrebbe richiesto investimenti e, dunque, meno profitti. Le indagini dell’”Ufficio Servizio Pubblico 2000” hanno dimostrato come la differenza del costo dell’acqua tra Parigi e il resto della Francia non sia dipesa da un maggior consumo di acqua, ma alla presenza stessa del GIE, che ha generato un’ingiustificabile espansione dei costi, consentendo alle multinazionali di realizzare profitti enormi. Inoltre, è stato evidenziato come dietro ai lunghi ritardi nella liquidazione delle somme non dovute da parte del GIE, si nascondesse una vera e propria rendita finanziaria a favore del GIE stesso.
Nemmeno la società mista SAGEP-SEM-Eau de Paris, però, è stata immune da critiche. La Camera dei Conti dell’Ile de France, infatti, ha documentato come anch’essa si sia caratterizzata per la totale mancanza di trasparenza contabile, soprattutto nel periodo 1998-2000. Secondo l’Associazione dei consumatori “FC-Que Choisir”, infine, la gestione privata delle acque di Parigi ha vinto (nel 2006 e 2007) il primo premio della sovra-fatturazione, con un tasso di margine del 58,7%, che testimonia gli incredibili profitti di Veolia e Suez.
Per tutte queste ragioni, e nonostante in Francia la gestione dell’acqua sia privatizzata, il Comune di Parigi ha preso la storica decisione di riappropriarsi dell’intero servizio idrico. Dopo Parigi, Grenoble (già ri-pubblicizzata dal 2001) e Cherbourg (dal 2005), altre importanti città ed aree urbane come Tolosa, Lione e l’Ile de France – insieme a più di 40 comunità – stanno obbligando le multinazionali a rinegoziare i contratti e stanno prendendo in seria considerazione l’opportunità di ritornare alla gestione pubblica. Una tendenza che si osserva anche a livello planetario e che dipende dalla consapevolezza sempre più diffusa che la privatizzazione dell’acqua non è conveniente, né per la rete idrica, né per gli utenti.
girodiwino
17-11-2009, 18:24
chi mi spiega questo punto della legge?
d) gli affidamenti diretti assentiti alla data del 1° ottobre 2003 a società a partecipazione pubblica già quotate in borsa a tale data e a quelle da esse controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, cessano alla scadenza prevista nel contratto di servizio, a condizione che la partecipazione pubblica, si riduca anche progressivamente, attraverso procedure ad evidenza pubblica ovvero forme di collocamento privato presso investitori qualificati e operatori industriali, ad una quota non superiore al 30 per cento entro il 31 dicembre 2012; ove siffatta condizione non si verifichi, gli affidamenti cessano, improrogabilmente e senza necessità di apposita deliberazione dell'ente affidante, alla data del 31 dicembre 2012;
Mi sembra che affermi che se una società pubblica quotata in borsa non riduce la partecipazione pubblica al 30% entro la data stabilita perde la concessione.
Rimangono un po' di dubbi: le società che non sono quotate in borsa o che comunque sono rimaste interamente pubbliche che fanno?
Quando la società perde la concessione, questa a chi ritorna? e che succede dopo?
In ogni caso non commento la sintassi, ti credo che in Italia non si capisce nulla! bah...
Mi sembra che affermi che se una società pubblica quotata in borsa non riduce la partecipazione pubblica al 30% entro la data stabilita perde la concessione.
Rimangono un po' di dubbi: le società che non sono quotate in borsa o che comunque sono rimaste interamente pubbliche che fanno?
Quando la società perde la concessione, questa a chi ritorna? e che succede dopo?
In ogni caso non commento la sintassi, ti credo che in Italia non si capisce nulla! bah...
le risposte alle tue domande sono nel dl 135/09
art. 15
Adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica
Star trek
17-11-2009, 19:59
Quando privatizzarono la luce e il gas ,gli utenti si videro moltiplicare il costo delle bollette ad un livello quasi esponenziale...Non credo che con l'acqua sia diverso.Il problema è che l'acqua è un bene di vitale importanza che non deve essere soggetto a speculazioni da profitto.
Scannabue²
17-11-2009, 21:48
Ma che volete l'acqua pubblica?
MA ALLORA RIVOLETE IL COMUNISMO! RIVOLETE L'UNIONE SOVIETICA!
E allora ditelo che rivolete i gulag, le purghe staliniane, la repressione ...
e voi lo sapevate, sapevate facevate finta di nulla, e e intanto prendevate i rubli sporchi di sangue dall'URSS!
Sono 20 anni che non sapete più chi siete, cosa volete, che non riuscite a fare una proposta seria su come gestire l'acqua ...
e allora lasciate fare un tentativo ai privati, dategli la possibilità di provare ...
poi fra 4 anni sarà la gente a decidere
ma adesso fatevi da parte e lasciate lavorare qualcuno che non viene dal sistema dei partiti, qualcuno che ha delle idee nuove!
matrizoo
17-11-2009, 21:55
Ma che volete l'acqua pubblica?
MA ALLORA RIVOLETE IL COMUNISMO! RIVOLETE L'UNIONE SOVIETICA!
E allora ditelo che rivolete i gulag, le purghe staliniane, la repressione ...
ma sai che mi hai convinto?:asd:
Nel solito politichese (assentiti... :muro:) dovrebbe significare che se l'affidamento è avvenuto prima del 1/10/2003 a società a partecipazione comunale/provinciale/ecc che erano già allora quotate in borsa ed in queste società la partecipazione dell'ente è ridotta ad una quota pari od inferiore al 30% (delle azioni) entro il 31/12/2012, il contratto cessa alla naturale scadenza. Se non è così il contratto cessa il 31/12/2012.
In pratica stanno dicendo che se la società non era quotata in borsa il 1/10/2003 e comunque ha una partecipazione superiore al 30% di un ente pubblico il contratto di servizio scade il 31/12/2012.
Personalmente la trovo una cosa inutile ed incomprensibile. Ma magari sbaglio ad interpretare.
Interpreto anche io così. Serve a regalare il "petrolio del 21° secolo" a pochi "investitori qualificati e operatori industriali" :mad:
Rei & Asuka
18-11-2009, 08:55
Ieri ho sentito una cosa aberrante in Tv. Dalla Gruber, una del PDL ha esplicato la legge accennando al menagement dell'acqua.
Scherziamo? Meneggmeeent un corno, l'acqua non dev'essere lucro, l'acqua è vita.
Han detto di aver olte 200 adeguamenti alla normativa europea da fare... Questo era il più urgente? :doh:
Ieri ho sentito una cosa aberrante in Tv. Dalla Gruber, una del PDL ha esplicato la legge accennando al menagement dell'acqua.
Scherziamo? Meneggmeeent un corno, l'acqua non dev'essere lucro, l'acqua è vita.
Han detto di aver olte 200 adeguamenti alla normativa europea da fare... Questo era il più urgente? :doh:
Con i soldi riportati a casa con lo Scudo fiscale devono fare shopping...
Ma che volete l'acqua pubblica?
MA ALLORA RIVOLETE IL COMUNISMO! RIVOLETE L'UNIONE SOVIETICA!
E allora ditelo che rivolete i gulag, le purghe staliniane, la repressione ...
e voi lo sapevata, sapevate facevate finta di nulla, e e intanto prendevate i rubli sporchi di sangue dall'URSS!
Sono 20 anni che non sapete più chi siete, cosa volete, che non riuscite a fare una proposta seria su come gestire l'acqua ...
e allora lasciate fare un tentativo ai privati, dategli la possibilità di provare ...
poi fra 4 anni sarà la gente a decidere
ma adesso fatevi da parte e lasciate lavorare qualcuno che non viene dal sistema dei partiti, qualcuno che ha delle idee nuove!
Non ho capito se 'sta roba è ironica o dici sul serio.
"idee nuove"? "non viene dal sistema dei partiti"?!? ma parli ti topo gigio o di chi altri? io vedo idee vecchissime e legami a doppio filo con i partiti della 1° repubblica.
Fra 4 anni se hai venduto hai venduto, un po' come telecom: i doppini ormai sono suoi e se non ti porta l'ADSL cazzi tuoi.
bluelake
18-11-2009, 09:06
Han detto di aver olte 200 adeguamenti alla normativa europea da fare... Questo era il più urgente? :doh:
ce n'è quarcuno che aspetta dar 1994, tra un po' son maggiorenni... non era affatto il più urgente, ma rientra nella politi'a der "diminuisco la spesa e 'un vi metto tasse"... in questo modo, lo stato avrà incassato deì sòrdi vendendo le società di gestione dell'acqua, i costi finiranno tutti a carìo de' cittadini (co' un'aumento dell' entrate per ir governo, visto 'he le 'mposte 'un le levano mìa) ma ir governo potrà dì "noi nove tasse 'un si son messe". Come hanno fatto coll'ICI e cor taglio de' trasferimenti alle regioni, in pratìa, si fanno inculà cor culo di vell'artri (e 'un credo di dové spiegà ir culo di chi è...).
questo post è in dialetto per ottemperare le direttive e i desideri governativi riguardo alla valorizzazione delle lingue locali.
ma adesso non ci sono aziende miste pubblico-privato che gestiscono acque potabili?
ma adesso non ci sono aziende miste pubblico-privato che gestiscono acque potabili?
credo non tutte e soprattutto il pubblico è sopra il 50%, cioè ha un reale potere di controllo. Se scende sotto in pratica diventa quello che mette i soldi mentre i privati quelli che decidono (e incassano)
credo non tutte e soprattutto il pubblico è sopra il 50%, cioè ha un reale potere di controllo. Se scende sotto in pratica diventa quello che mette i soldi mentre i privati quelli che decidono (e incassano)
dove sta scritto che debbano scendere sotto il 50%
io leggo
2. Il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria:
a) a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi del Trattato che istituisce la Comunità europea e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento e proporzionalità;
b) a società a partecipazione mista pubblica e privata, a condizione che la selezione del socio avvenga mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi di cui alla lettera a), le quali abbiano ad oggetto, al tempo stesso, la qualità di socio e l'attribuzione dei compiti operativi connessi alla gestione del servizio e che al socio sia attribuita una partecipazione non inferiore al 40 per cento.
MadJackal
18-11-2009, 09:25
dove sta scritto che debbano scendere sotto il 50%
L'articolo che riportavi sopra, Nin, e che OBBLIGA a scendere al 30% se non si vuole la scadenza automatica al 31/12/2012. Certo, poi si può rinnovare...
dove sta scritto che debbano scendere sotto il 50%
d) gli affidamenti diretti assentiti alla data del 1° ottobre 2003 a società a partecipazione pubblica già quotate in borsa a tale data e a quelle da esse controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, cessano alla scadenza prevista nel contratto di servizio, a condizione che la partecipazione pubblica, si riduca anche progressivamente, attraverso procedure ad evidenza pubblica ovvero forme di collocamento privato presso investitori qualificati e operatori industriali, ad una quota non superiore al 30 per cento entro il 31 dicembre 2012; ove siffatta condizione non si verifichi, gli affidamenti cessano, improrogabilmente e senza necessità di apposita deliberazione dell'ente affidante, alla data del 31 dicembre 2012;:read:
Basta con queste notizie di gossip, non se ne può più, torniamo a discutere di problemi veri e di programmi cribbio!
E quali sarebbero? le veline della prossima edizione di striscia o il numero di scarpe dei concorrenti del Grande Fratello?
Va bene, parliamone. Anzi, facciamo un convegno internazionale. :doh: :rolleyes:
d) gli affidamenti diretti assentiti alla data del 1° ottobre 2003 a società a partecipazione pubblica già quotate in borsa a tale data e a quelle da esse controllate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, cessano alla scadenza prevista nel contratto di servizio, a condizione che la partecipazione pubblica, si riduca anche progressivamente, attraverso procedure ad evidenza pubblica ovvero forme di collocamento privato presso investitori qualificati e operatori industriali, ad una quota non superiore al 30 per cento entro il 31 dicembre 2012; ove siffatta condizione non si verifichi, gli affidamenti cessano, improrogabilmente e senza necessità di apposita deliberazione dell'ente affidante, alla data del 31 dicembre 2012;:read:
quelli sono affidamenti diretti già esistenti, che cmq andranno a cessare
io dico di quelli nuovi
MadJackal
18-11-2009, 09:34
quelli sono affidamenti diretti già esistenti, che cmq andranno a cessare
io dico di quelli nuovi
Si, ma chi dice che il politico di turno non ci farà la sua bella aziendina privata sistemandosi anche per quando smette di essere sindaco? :cool:
In particolare al Sud, dove la questione acqua è più delicata? :rolleyes:
Vermezzese
18-11-2009, 09:55
BASTTAAAAAA discutere su questa legge porcata.
piantiamola, volete l'acqua privata? spaccate i tubi e andate a comprare l'acqua al supermercato, lavatevi e lavate con quella, mangiate, fate quello che volete, ma non rompete le balline alla gente che non ha i soldi per arrivare a fine mese, e quall'acqua, non se la può permettere.
questa storia, se non gestita bene e se non si farà un passo indietro, porterà, forse non subito ma fra un po... alla guerra civile. questa sommata ad altre leggi.
L'ACQUA è PUBBLICA BASTA!
la prossima sarà la sanità vedrete... arriveremo come l'america a lasciare le persone sul marciapiede perchè non hanno MASTERCARD.
ce le vedo le nostre ambulanze con su il pos... prima di caricarti ti chiedono la carta di credito... e su in ambulanza un bel manifesto...
CON MASTERICARD PUOI!!
senza CREPI.
noi siamo superiori .. :sofico: :sofico: :sofico:
http://lnx.buonenotizie.it/cronaca-e-societa/2009/11/10/parigi-lacqua-ritorna-pubblica/
Parigi : l’acqua ritorna pubblica
DAL 1° gennaio 2010 la gestione delle acque ritornerà pubblica al 100%, dopo 25 anni di disastrosa gestione privata.
svarionman
18-11-2009, 11:01
Stavo pensando di brevettare la formula chimica dell'aria e mettermi a venderla. Secondo voi potrei ottenere un appoggio dall'attuale esecutivo?
Rei & Asuka
18-11-2009, 11:12
No perchè la venderebbero cmq infrangendo il tuo brevetto e con un prossimo condono si salverebbero :asd:
svarionman
18-11-2009, 11:19
No perchè la venderebbero cmq infrangendo il tuo brevetto e con un prossimo condono si salverebbero :asd:
'azz, non ci avevo pensato......ne sanno una più del diavolo, questi liberisti.
L’acqua è un bene comune: diciamo NO alla privatizzazione!
L’acqua è un bene comune, e tale deve restare. La decisione sconsiderata con cui i sindaci della Provincia di Pavia hanno deciso di aprire alla privatizzazione della gestione del servizio idrico, decisione resa possibile ed incoraggiata da una normativa regionale scriteriata, è un atto grave ed un attentato al bene comune.
Per questo chiediamo che i 190 sindaci della Provincia ritornino sui loro passi, e garantiscano la gestione pubblica del servizio idrico.
Si possono citare, tra i casi più eclatanti di privatizzazione inefficiente e costosa per le bollette deicittadini, quelli di Latina, Arezzo e Aprilia, mentre in positivo Milano e due esempi piemontesi e il Consorzio del Monferrato come gestioni pubbliche efficienti ed oculate.Sono solo alcuni degli esempi che confermano come solo una proprietà pubblica ed un governo pubblico e partecipato dalle comunità locali possano garantire la tutela della risorsa, il diritto e l'accesso all'acqua per tutti e la sua conservazione per le generazioni future.
La Regione e l’Ato della Provincia di Pavia stanno cercando di imporre la logica della privatizzazione. Per farla accettare ai cittadini, lo fanno un passo alla volta, costringendoci a bere un bicchiere alla volta di acqua e sale, come cantano Mina e Celentano. Una montagna di falsità e mezze verità per nascondere le ragioni puramente speculative della manovra.
Ecco una rassegna delle panzane con cui cercano di darcela a bere:
1. E’ l’Unione Europea che ci chiede di privatizzare l’acqua.
FALSO! Viene citato l’articolo 14 del Trattato UE, e a sproposito, in quanto nulla dice al riguardo. Inoltre, la Corte Europea di Giustizia ha ripetutamente sentenziato che gli Enti Pubblici hanno piena libertà di erogare in prima persona quei servizi essenziali per la cittadinanza a cui sono connessi specifici diritti, come è appunto quello di accesso all’acqua.
2. La rete idrica è inefficiente e necessita investimenti pari a 300milioni di euro:
FALSO! L’Ato stesso, nella sua indagine ricognitiva sullo stato della rete idrica, ha documentato lo stato di buona salute della stessa. La cifra di 300 milioni è un fuoco d’artificio, sparato senza fornire nessun criterio o base di dati oggettiva.
3. L’indizione del bando di gara garantirà un finanziamento regionale per il lavoro sulla rete idrica
FALSO! La regione non sgancerà un solo euro: si limiterà a garantire un prestito della Banca Fineco, e ogni centesimo andrà restituito con gli interessi. Come? Con i proventi delle nostre bollette!
4. La privatizzazione garantirà un regime concorrenziale
FALSO! L’attuale bando di gara prevede una concessione decennale in regime di monopolio, altro che concorrenza!
5. La privatizzazione garantirà le risorse necessarie al miglioramento del sistema idrico
FALSO! Gli oneri di gestione della rete idrica fanno carica alla società Pavia Acque, che è pubblica. L’aggiudicatario del bando, invece, non ha nessun onere, se non quello della manutenzione ordinaria. Ciò significa che tutti gli interventi strutturali sulla rete saranno a carico di Pavia Acque, mentre i proventi dell’erogazione del servizio se li intascherà tutti l’aggiudicatario, alias monopolista senza oneri. E’ la solita, odiosa storia della privatizzazione dei profitti e socializzazione dei costi: BASTA!
Un bando squinternato e scriteriato
Il bando pubblico di gara con il quale è stata messa all’asta l’acqua è squinternato, ed infatti è stato bocciato dall’Antitrust, in quanto prefigura una situazione di monopolio decennale, e dal Co.Vi.Ri (Comitato di vigilanza delle risorse idriche), con delibera del 12/05/09, in quanto “non tutela la risorsa acqua” (ed infatti non prevede la razionalizzazione dell’uso ed il risparmio, anzi, ne incentiva il consumo), e “non tutela gli utenti” (perché non prevede un tetto all’aumento delle tariffe, come invece prescritto dalle norme nazionali).
Il bando è non solo squinternato, ma anche scriteriato, nella misura in cui ignora le esigenze di risparmio della risorsa, di tutela della stessa, di diffusione di una cultura della preservazione del bene comune. E’ privo di tutti i criteri che dovrebbero guidare la gestione del servizio idrico. Ha un solo, ed unico criterio, per di più malcelato: la speculazione. Una speculazione salata, che pagheremo con le nostre bollette!
Il remake di un fallimento
Tutte le esperienze di privatizzazione dell’acqua si sono puntualmente rivelate un disastro: dall’Argentina alla Colombia, i paesi che si sono avviati su questa strada se ne sono amaramente pentiti, per poi tornare sui propri passi. Quelli che non l’hanno fatto, come l’Inghilterra, continuano a pagare un conto salato. In Italia, i casi di Latina, Aprilia, Arezzo, della Calabria, sono dei moniti: tariffe schizzate alle stelle, assenza di investimenti apprezzabili nella rete idrica, scandali giudiziari, arresti di politici e dirigenti locali. E’ questa la fine che vogliamo fare?
Sete di democrazia
La privatizzazione dell’acqua si è rivelata ovunque un disastro, tranne che per le tasche di alcuni. Noi seguiamo un’altra strada, quella della buona gestione del bene comune. Cioè: efficienza del servizio e riduzione degli sprechi. Ci sarebbero tante cose da fare, ad esempio proporre l’obbligo del doppio circuito, nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni: acqua potabile per gli usi alimentari e non potabile per gli altri. La razionalizzazione della rete: molta acqua va sprecata a causa di cattivi impianti. La tutela della salute: in Provincia ci sarebbe bisogno di controlli efficaci sui depuratori. E ancora: promuovere il consumo dell’acqua del rubinetto, sulla scia di quei progetti, come l’“Acqua del Sindaco”, che sono stati un successo a Venezia e in molte altre città. Bere l’acqua del rubinetto non solo ci fa risparmiare, ma riduce anche la produzione di rifiuti plastici.
Aderiamo alle tesi del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua (www.acquabenecomune.org), dicendo a chiare lettere che l’acqua è un bene comune e tale deve restare. L’acqua è un diritto, non una merce!
Comunicato congiunto di:
MeetUP Amici di Beppe Grillo di Voghera
MeetUp Amici di Beppe Grillo di Vigevano
Lista Civica a 5 Stelle per Pavia
http://voghera.splinder.com/post/21681803
a che numeri di fiduce è arrivato il governo della fiducia ??:sofico:
http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/salva-infrazioni/fiducia-ronchi/fiducia-ronchi.html
Privatizzazione dell'acqua
Il governo ottiene la fiducia
maledetti
ci hanno rubato pure l'acqua
:muro: :muro: :muro:
Jammed_Death
19-11-2009, 08:25
quindi in pratica ci sarà l'ennesima azienda "privata" che andrà avanti con soldi pubblici...
libera interpretazione mia:
prendereanno 300 milioni per gestire l'acqua, ne useranno 100 e gli altri 200 se li spartiranno, come qualsiasi azienda "privata" intrallazata col pubblico in italia...
DvL^Nemo
19-11-2009, 08:37
Qui in provincia di Latina e' qualche anno che hanno privatizzato la gestione dell'acqua.. Uno schifo assurdo sia nella gestione/nell'amministrazione.. :muro: :muro:
ZetaGemini
19-11-2009, 09:10
non c'è niente che si possa fare? manco un referendum? ma possibile che noi cittadini in questo cacchio di paese non abbiamo nessuno strumento per impedire questi sopprusi?
Vermezzese
19-11-2009, 09:21
non c'è niente che si possa fare? manco un referendum? ma possibile che noi cittadini in questo cacchio di paese non abbiamo nessuno strumento per impedire questi sopprusi?
si convincere i vecchietti a non votare più il berlusca.
ed ad avere più senso civico.
non c'è niente che si possa fare? manco un referendum? ma possibile che noi cittadini in questo cacchio di paese non abbiamo nessuno strumento per impedire questi sopprusi?
vooooootare, oh oh,
votare, oh, oh, oh, oh!
nel blu, dipinto di blu! :p
Mi pare che Di Pietro voglia raccogliere le firme per un referendum, ma non son sicuro.
quindi in pratica ci sarà l'ennesima azienda "privata" che andrà avanti con soldi pubblici...
libera interpretazione mia:
prendereanno 300 milioni per gestire l'acqua, ne useranno 100 e gli altri 200 se li spartiranno, come qualsiasi azienda "privata" intrallazata col pubblico in italia...
aggiungi pure che un'azienda privata non è soggetta alle norme sugli appalti, quindi si possono dare ai cuggini, agli amichetti ecc ecc. alle cifre che si vogliono senza NESSUN controllo.
non c'è niente che si possa fare? manco un referendum? ma possibile che noi cittadini in questo cacchio di paese non abbiamo nessuno strumento per impedire questi sopprusi?
17/11/2009, ore 17:56 - Lega Nord: "Votiamo, ma poi cambiamo la legge"
Privatizzazione dell'acqua: i Verdi pronti al referendum
di: Antonio Rispoli
ROMA - La decisione del governo di mettere la fiducia sulla conversione in legge del decreto legge che - tra gli altri - prevede un articolo in cui si dispone la privatizzazione delle società che distribuiscono l'acqua nelle case, trasformando l'acqua da un diritto in un semplice bene di consumo, sta scatenando già le prime reazioni.
La prima in assoluto è quella dei Verdi, che - anche se non hanno rappresentanza parlamentare - stanno lottando contro questa legge. A illustrare la loro posizione è il Presidente Nazionale, Angelo Bonelli: "Questo governo sta, giorno dopo giorno, infliggendo durissimi colpi all'ambiente e ai diritti dei cittadini. Con la privatizzazione dell'acqua, che verra' decisa con l'ennesima fiducia, nonostante il governo goda di un'amplissima maggioranza, si mettono le mani su un bene comune come l'acqua, essenziale alla vita e risorsa non illimitata. Di fronte agli attacchi contro l'ambiente e contro il patrimonio di tutti e' necessaria una forte mobilitazione popolare. Come Verdi inizieremo una raccolta di firme per i referendum per dire NO all'acqua privata e Si' a quella come bene comune e per dire No al nucleare e Si' al solare".
Ma perplessità arrivano anche dall'interno della maggioranza. Lo dimostra la dichiarazione di Marco Reguzzoni, vicepresidente dei deputati della Lega Nord: "Voteremo la fiducia, ma avremmo voluto migliorare il testo per farlo corrispondere con la sua posizione storica a favore dell'acqua pubblica". Annunciando inoltre che ci saranno modifiche che verrannoinserite già nella Finanziaria, che per ora è al Senato.
http://www.julienews.it/notizia/politica/privatizzazione-dellacqua-i-verdi-pronti-al-referendum/36246_politica_0.html
non c'è niente che si possa fare? manco un referendum? ma possibile che noi cittadini in questo cacchio di paese non abbiamo nessuno strumento per impedire questi sopprusi?
Perchè qualcuno se li incula i risultati dei referendum? :confused:
Tre quarti del paese è OSTAGGIO di questa gente, e il resto è SUDDITO.
LuVi
Vermezzese
19-11-2009, 10:20
aggiungi pure che un'azienda privata non è soggetta alle norme sugli appalti, quindi si possono dare ai cuggini, agli amichetti ecc ecc. alle cifre che si vogliono senza NESSUN controllo.
nel precedente art. che riguardava l'acqua non è così, ma non ho ancora capito se questo ddl lo va a sostituire oppure gli si affianca.
comunque, nell'art 113, comma 5, dice che le società private che prendono in mano la manutenzione della rete idrica, non POSSONO eseguire norme dirette, ma possono solo sub-apaltare secondo il sistema pubblico.
ciao.
nel precedente art. che riguardava l'acqua non è così, ma non ho ancora capito se questo ddl lo va a sostituire oppure gli si affianca.
se non sbaglio, il nuovo DL indica esplicitamente che le sue regole sono prevalenti su tutta la pregressa disciplina in materia
VITTORIA!!!!!!!!!!!!!!!!!
:muro: :muro: :muro: :muro: :muro:
complimenti a tutti quelli che hanno votato il nano.
bene, prepariamoci a pagare di più le bollette e a sentire il gusto dell'acqua che cambia in peggio :asd:
ecco il libero mercato dell'acqua che avanza.. :sofico: :sofico: :sofico:
http://www.asca.it/news-BORSA__SALE_LA_FEBBRE_DELL_ACQUA__POTABILI_+28_PERCENTO___MEDITERRANEA_+17_PERCENTO_-875789-ORA-.html
BORSA: SALE LA FEBBRE DELL'ACQUA. POTABILI +28%, MEDITERRANEA +17%
(ASCA) - Roma, 19 nov - Via libera del parlamento alla liberalizzazione della distribuzione dell'acqua. La Borsa sente l'odore dei soldi e premia le principali societa' che gia' operano nel settore.
Acque Potabili sospesa per eccesso di rialzo a +28%, i principali azionisti della societa' sono Iride Acqua Gas +30,8%, Smat 30,8% (Comune di Torino), Intesa SanPaolo 9,7%.
in bolivia.. :read:
http://www.youtube.com/watch?v=TLHtZMpGSXI&feature=player_embedded
gabi.2437
20-11-2009, 13:09
Compriamo le azioni delle ditte dell'acqua :eek:
maledetti
ci hanno rubato pure l'acqua
:muro: :muro: :muro:
NON SAPPIAMO PIU' COSA INFILARVI NEL :ciapet: :ciapet: :ciapet:
:sofico: :sofico: :sofico:
ClauDeus
20-11-2009, 13:57
Non c'è limite al peggio.
Io dico che chi rivoterà questi personaggi si deve VERGOGNARE.
Perseverare è diabolico
Esploditore_di_piu_pance
22-11-2009, 02:07
Credo cmq che il problema,aldila' di tutto,sia l' uomo :cry:
dantes76
22-11-2009, 02:18
vooooootare, oh oh,
votare, oh, oh, oh, oh!
nel blu, dipinto di blu! :p
Mi pare che Di Pietro voglia raccogliere le firme per un referendum, ma non son sicuro.
i leghisti voterebbero un referendum di uno che non ha ne la patente per guidare il trattore e ne una tessera P2???
dantes76
22-11-2009, 02:18
Compriamo le azioni delle ditte dell'acqua :eek:
compriamo degli Spas 15:eek:
i leghisti voterebbero un referendum di uno che non ha ne la patente per guidare il trattore e ne una tessera P2???
se raddoppia la bolletta e votando la riduci, perchè no?
Acqua privatizzata: ''Maledetti voi...!''
http://www.antimafiaduemila.com/images/stories/personaggi/zanotelli-alex-web1.jpg
di Alex Zanotelli - 19 novembre 2009
Non posso usare altra espressione per coloro che hanno votato per la privatizzazione dell'acqua, che quella usata da Gesù nel Vangelo di Luca, nei confronti dei ricchi : "Maledetti voi ricchi....!"
Maledetti coloro che hanno votato per la mercificazione dell'acqua.
Noi continueremo a gridare che l'acqua è vita, l'acqua è sacra, l'acqua è diritto fondamentale umano.
E' la più clamorosa sconfitta della politica. E' la stravittoria dei potentati economico-finanziari, delle lobby internazionali. E' la vittoria della politica delle privatizzazioni, degli affari, del business.
A farne le spese è ‘sorella acqua', oggi il bene più prezioso dell'umanità, che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici, sia per l'aumento demografico. Quella della privatizzazione dell'acqua è una scelta che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese (bollette del 30-40% in più, come minimo), ma soprattutto dagli impoveriti del mondo. Se oggi 50 milioni all'anno muoiono per fame e malattie connesse, domani 100 milioni moriranno di sete. Chi dei tre miliardi che vivono oggi con meno di due dollari al giorno, potrà pagarsi l'acqua?"
Noi siamo per la vita, per l'acqua che è vita, fonte di vita. E siamo sicuri che la loro è solo una vittoria di Pirro. Per questo chiediamo a tutti di trasformare questa ‘sconfitta' in un rinnovato impegno per l'acqua, per la vita, per la democrazia. Siamo sicuri che questo voto parlamentare sarà un "boomerang" per chi l'ha votato.
Il nostro è un appello prima di tutto ai cittadini, a ogni uomo e donna di buona volontà. Dobbiamo ripartire dal basso, dalla gente comune, dai Comuni.
Per questo chiediamo:
AI CITTADINI di
* protestare contro il decreto Ronchi, inviando e-mail ai propri parlamentari;
* creare gruppi in difesa dell'acqua localmente come a livello regionale;
* costituirsi in cooperative per la gestione della propria acqua.
AI COMUNI di
* indire consigli comunali monotematici in difesa dell'acqua;
* dichiarare l'acqua bene comune, 'privo di rilevanza economica';
* fare la scelta dell'AZIENDA PUBBLICA SPECIALE.
LA NUOVA LEGGE NON IMPEDISCE CHE I COMUNI SCELGANO LA VIA DEL TOTALMENTE PUBBLICO, DELL'AZIENDA SPECIALE, DELLE COSIDETTE MUNICIPALIZZATE.
AGLI ATO
* ai 64 ATO (Ambiti territoriali ottimali), oggi affidati a Spa a totale capitale pubblico, di trasformarsi in Aziende Speciali, gestite con la partecipazione dei cittadini.
ALLE REGIONI di
* impugnare la costituzionalità della nuova legge come ha fatto la Regione Puglia;
* varare leggi regionali sulla gestione pubblica dell'acqua.
AI SINDACATI di
* pronunciarsi sulla privatizzazione dell'acqua;
* mobilitarsi e mobilitare i cittadini contro la mercificazione dell'acqua.
AI VESCOVI ITALIANI di
* proclamare l'acqua un diritto fondamentale umano sulla scia della recente enciclica di Benedetto XVI, dove si parla dell'"accesso all'acqua come diritto universale di tutti gli esseri umani, senza distinzioni o discriminazioni" (27);
* protestare come CEI (Conferenza Episcopale Italiana) contro il decreto Ronchi.
ALLE COMUNITA' CRISTIANE di
* informare i propri fedeli sulla questione acqua;
* organizzarsi in difesa dell'acqua.
AI Partiti di
* esprimere a chiare lettere la propria posizione sulla gestione dell'acqua;
* farsi promotori di una discussione parlamentare sulla Legge di iniziativa popolare contro la privatizzazione dell'acqua, firmata da oltre 400.000 cittadini.
L'acqua è l'oro blu del XXI secolo. Insieme all'aria, l'acqua è il bene più prezioso dell'umanità. Vogliamo gridare oggi più che mai quello che abbiamo urlato in tante piazze e teatri di questo paese: "L'aria e l'acqua sono in assoluto i beni fondamentali ed indispensabili per la vita di tutti gli esseri viventi e ne diventano fin dalla nascita diritti naturali intoccabili - sono parole dell'arcivescovo emerito di Messina, G. Marra. L'acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne illecito profitto, e pertanto si chiede che rimanga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubbliche, che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione al costo più basso possibile."
Note:
Chi vuole aderire alla Lettera di Zanotelli scriva un'email all'indirizzo:
beni_comuni@libero.itIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
con la scritta: aderisco
Tratto da: peacelink.it
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/22082/48/
LA NUOVA LEGGE NON IMPEDISCE CHE I COMUNI SCELGANO LA VIA DEL TOTALMENTE PUBBLICO, DELL'AZIENDA SPECIALE, DELLE COSIDETTE MUNICIPALIZZATE.
sta dicendo che non c'è una privatizzazione 'obbligatoria' ma i comuni ( o cmq gli enti locali) potranno decidere liberamente?
:confused:
LA NUOVA LEGGE NON IMPEDISCE CHE I COMUNI SCELGANO LA VIA DEL TOTALMENTE PUBBLICO, DELL'AZIENDA SPECIALE, DELLE COSIDETTE MUNICIPALIZZATE.
sta dicendo che non c'è una privatizzazione 'obbligatoria' ma i comuni ( o cmq gli enti locali) potranno decidere liberamente?
:confused:
liberamente dopo aver ricevuto l'assicurazione che il figlio del sindaco sarà nel consiglio di amministrazione della società privata e lo stesso per i figli degli assessori più recalcitranti
Ma poi sceglieranno liberamente...
liberamente dopo aver ricevuto l'assicurazione che il figlio del sindaco sarà nel consiglio di amministrazione della società privata e lo stesso per i figli degli assessori più recalcitranti
Ma poi sceglieranno liberamente...
come adesso, del resto
Star trek
20-12-2009, 17:43
Questa notizia è finita nel dimenticatotio?
Questa notizia è finita nel dimenticatotio?
roba superata .. ora siamo alla DIFESA S.P.A... :O
Star trek
20-12-2009, 21:09
roba superata .. ora siamo alla DIFESA S.P.A... :O
L'ho letta . Andiamo sempre meglio. Motivi su motivi per limitare al minimo gli investimenti a lungo termine in Italia.
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