dantes76
05-10-2009, 00:04
Il Paese va a puttane? No, semmai solo lui, e non è detto...
ieri, 03 ottobre 2009 17:59
Gli uni dicono: occupatevi di cose serie invece che di gossip. Oppure: a noi interessa che “lui” governi bene questo Paese, non con chi va a letto. Gli altri, invece, dicono: “lui” ci fa fare brutte figure, non ha uno stile di vita sobrio, tratta le donne come fossero oggetto. Che si parli delle sue performance sessuali è perciò legittimo, si tratta del Presidente del Consiglio, non di pinco pallino. Il privato è pubblico.
E' bene, dunque, provare a metterci un punto sulla questione, e fare chiarezza una volta per tutte.
Non è detto che chi va a puttane faccia andare a puttane il Paese. C’è qualcuno che può smentire questo assioma?
Comunque finisca questa storia delle escort, alla fine potremo stabilire unicamente, ammesso che sia, che il Capo del Governo amasse andare a puttane, ma non potrà stabilire che tale propensione faccia andare a puttane il paese o che il Paese, a causa di questa presunta vocazione, sia andato a puttane.
Per par condicio, il fatto che l’ex Presidente del consiglio, Romano Prodi, sia monogamo, non vada a puttane (ma solo in bicicletta o auto) e non usi jet privati, e non abbia ville hollywoodiane per ricevere bella gente, o faccia festa solo in occasione del suo compleanno con moglie e figli, tutto ciò non mi obbliga certo ad escludere che possa mandare a puttane il Paese.
Inoltre, sia ben chiaro, non ci rassicura per niente che il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dica di sé il meglio che si possa dire di una persona, o che l’attuale governo sia il migliore che l’Italia abbia avuto dall’Unità d’Italia ad oggi. Né basta a convincermi che confessi pubblicamente di essere il più amato dagli italiani, erede di Lorella Cuccarini.
Noi pretendiamo di più per farci un’opinione. Vogliamo i fatti. Pensiamo che si scriva e si parli troppo della presunta predisposizione del Presidente del Consiglio a cercare compagnie femminili ovunque si trovi – in villa, casa propria, Palazzo Grazioli o Palazzo Chigi – ma solo in rapporto ad una circostanza, che si parla e si scriva poco di ciò che ha combinato il governo Berlusconi.
Meriterebbe spazio un bilancio delle performance governative e non sul lettone di Putin, un inventario che provi la bontà della governance e giustifichi, poco o molto, la fiducia che il Premier ripone su se stesso e sui suoi Ministri.
Sarebbe impossibile elencare le “imprese” di questo governo, ci può solo provare. Ci limitiamo ad una breve elencazione di fatti, confidando sulla nostra memoria, giusto per sottoporre ai nostri lettori alcuni argomenti su cui riflettere.
Cominciamo con la scuola. Non ci pare che i grembiulini, la trasformazione dei giudizi in voti, o il maestro unico, possano costituire titoli meriti storici. O no?
Bene, andiamo avanti.
La giustizia. Il Ministro Angelino Alfano ci sta simpatico ma ci pare “coatto”, di sicuro non ha ottenuto i risultati sperati. Riforma dei codici? I risultati non sono sotto i nostri occhi. Quel che è accaduto finora non basta ad imprimere nella nostra memoria una svolta significativa nell’organizzazione giudiziaria.
Si litiga con i magistrati, sospettati di golpismo e di pigrizia, ed i processi continuano a durare anni luce perché le norme sono sbagliate, le risorse sono modeste e i magistrati non hanno ancora avuto il tempo di darsi una regolata, perché sembrano impegnati a salvaguardare la loro indipendenza, che non è roba da poco.
C’è il rischio che il governo in carica venga ricordato per il Lodo Alfano piuttosto che per il resto. Vedremo in futuro.
Economia, fisco e dintorni. Da quando è cominciata, la crisi economica in Italia è già stata superata. Proprio dal primo giorno. Ricordiamo perfettamente che nelle prime ore fummo accusati di essere sfascisti, perché si indugiava sul pessimismo. E nei giorni successivi la croce fu data ai giornali e alle tv di stato che invece di incoraggiare il consumo, disegnava un quadro a tinte fosche del paese. Una cosa, secondo il governo, insopportabile, talché il Presidente del Consiglio fu costretto a promettere ai giornali una decurtazione della pubblicità, con la collaborazione delle imprese, e alla tv di Stato, un giro di vite.
Il governo ce l’ha con le banche, e non sbaglia ad avercela con le banche, ma le decisioni che ha assunto, ha sfiorato, e forse nemmeno, i problemi: le imprese sono indebitate o in crisi, la disoccupazione cresce, la cassa integrazione è aumentata del 200 per cento.
Le tasse? non sono certo diminuite, come promesso. E se c’è gente contenta, è quella che non ha pagato le tasse – né poco né molto - e grazie lo scudo fiscale sarà premiata con la cancellazione delle multe, sanzioni e degli illeciti penali, comprese le truffe e il riciclaggio.
E’ possibile, dunque, anche per questo verso che il governo sia ricordato per lo scudo, cioè la Nuova Lavanderia Paradiso, che altro.
Sicurezza. Le note restano dolenti. Che cosa dovremmo ricordare? Le ronde, i tagli delle risorse alla polizia, carabinieri e guardia di finanza? Gli arresti dei boss? I respingimenti dei “delinquenti” che sopravvivono alla traversata sui barconi dei loro carnefici?
Siamo perfettamente consapevoli di non avere fatto un bilancio oculato di questo anno e passa di governo, ma è quanto serve per affermare che il governo non ha potuto esprimere le sue potenzialità. Pensate che la sua spinta propulsiva non si sia esaurita? Ne avete il diritto.
Per intanto imperversa il gossip. E l’interrogativo iniziale - chi va a puttane può mandare a puttane il paese? - resta senza risposte.
Source: SiciliaInformazioni | Il Paese...ai solo lui, e non è detto... (http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/66197/paese-puttane-lescort-gate-svantaggia-governance.htm) (05/10/2009) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)[/QUOTE]
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ieri, 03 ottobre 2009 17:59
Gli uni dicono: occupatevi di cose serie invece che di gossip. Oppure: a noi interessa che “lui” governi bene questo Paese, non con chi va a letto. Gli altri, invece, dicono: “lui” ci fa fare brutte figure, non ha uno stile di vita sobrio, tratta le donne come fossero oggetto. Che si parli delle sue performance sessuali è perciò legittimo, si tratta del Presidente del Consiglio, non di pinco pallino. Il privato è pubblico.
E' bene, dunque, provare a metterci un punto sulla questione, e fare chiarezza una volta per tutte.
Non è detto che chi va a puttane faccia andare a puttane il Paese. C’è qualcuno che può smentire questo assioma?
Comunque finisca questa storia delle escort, alla fine potremo stabilire unicamente, ammesso che sia, che il Capo del Governo amasse andare a puttane, ma non potrà stabilire che tale propensione faccia andare a puttane il paese o che il Paese, a causa di questa presunta vocazione, sia andato a puttane.
Per par condicio, il fatto che l’ex Presidente del consiglio, Romano Prodi, sia monogamo, non vada a puttane (ma solo in bicicletta o auto) e non usi jet privati, e non abbia ville hollywoodiane per ricevere bella gente, o faccia festa solo in occasione del suo compleanno con moglie e figli, tutto ciò non mi obbliga certo ad escludere che possa mandare a puttane il Paese.
Inoltre, sia ben chiaro, non ci rassicura per niente che il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dica di sé il meglio che si possa dire di una persona, o che l’attuale governo sia il migliore che l’Italia abbia avuto dall’Unità d’Italia ad oggi. Né basta a convincermi che confessi pubblicamente di essere il più amato dagli italiani, erede di Lorella Cuccarini.
Noi pretendiamo di più per farci un’opinione. Vogliamo i fatti. Pensiamo che si scriva e si parli troppo della presunta predisposizione del Presidente del Consiglio a cercare compagnie femminili ovunque si trovi – in villa, casa propria, Palazzo Grazioli o Palazzo Chigi – ma solo in rapporto ad una circostanza, che si parla e si scriva poco di ciò che ha combinato il governo Berlusconi.
Meriterebbe spazio un bilancio delle performance governative e non sul lettone di Putin, un inventario che provi la bontà della governance e giustifichi, poco o molto, la fiducia che il Premier ripone su se stesso e sui suoi Ministri.
Sarebbe impossibile elencare le “imprese” di questo governo, ci può solo provare. Ci limitiamo ad una breve elencazione di fatti, confidando sulla nostra memoria, giusto per sottoporre ai nostri lettori alcuni argomenti su cui riflettere.
Cominciamo con la scuola. Non ci pare che i grembiulini, la trasformazione dei giudizi in voti, o il maestro unico, possano costituire titoli meriti storici. O no?
Bene, andiamo avanti.
La giustizia. Il Ministro Angelino Alfano ci sta simpatico ma ci pare “coatto”, di sicuro non ha ottenuto i risultati sperati. Riforma dei codici? I risultati non sono sotto i nostri occhi. Quel che è accaduto finora non basta ad imprimere nella nostra memoria una svolta significativa nell’organizzazione giudiziaria.
Si litiga con i magistrati, sospettati di golpismo e di pigrizia, ed i processi continuano a durare anni luce perché le norme sono sbagliate, le risorse sono modeste e i magistrati non hanno ancora avuto il tempo di darsi una regolata, perché sembrano impegnati a salvaguardare la loro indipendenza, che non è roba da poco.
C’è il rischio che il governo in carica venga ricordato per il Lodo Alfano piuttosto che per il resto. Vedremo in futuro.
Economia, fisco e dintorni. Da quando è cominciata, la crisi economica in Italia è già stata superata. Proprio dal primo giorno. Ricordiamo perfettamente che nelle prime ore fummo accusati di essere sfascisti, perché si indugiava sul pessimismo. E nei giorni successivi la croce fu data ai giornali e alle tv di stato che invece di incoraggiare il consumo, disegnava un quadro a tinte fosche del paese. Una cosa, secondo il governo, insopportabile, talché il Presidente del Consiglio fu costretto a promettere ai giornali una decurtazione della pubblicità, con la collaborazione delle imprese, e alla tv di Stato, un giro di vite.
Il governo ce l’ha con le banche, e non sbaglia ad avercela con le banche, ma le decisioni che ha assunto, ha sfiorato, e forse nemmeno, i problemi: le imprese sono indebitate o in crisi, la disoccupazione cresce, la cassa integrazione è aumentata del 200 per cento.
Le tasse? non sono certo diminuite, come promesso. E se c’è gente contenta, è quella che non ha pagato le tasse – né poco né molto - e grazie lo scudo fiscale sarà premiata con la cancellazione delle multe, sanzioni e degli illeciti penali, comprese le truffe e il riciclaggio.
E’ possibile, dunque, anche per questo verso che il governo sia ricordato per lo scudo, cioè la Nuova Lavanderia Paradiso, che altro.
Sicurezza. Le note restano dolenti. Che cosa dovremmo ricordare? Le ronde, i tagli delle risorse alla polizia, carabinieri e guardia di finanza? Gli arresti dei boss? I respingimenti dei “delinquenti” che sopravvivono alla traversata sui barconi dei loro carnefici?
Siamo perfettamente consapevoli di non avere fatto un bilancio oculato di questo anno e passa di governo, ma è quanto serve per affermare che il governo non ha potuto esprimere le sue potenzialità. Pensate che la sua spinta propulsiva non si sia esaurita? Ne avete il diritto.
Per intanto imperversa il gossip. E l’interrogativo iniziale - chi va a puttane può mandare a puttane il paese? - resta senza risposte.
Source: SiciliaInformazioni | Il Paese...ai solo lui, e non è detto... (http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/66197/paese-puttane-lescort-gate-svantaggia-governance.htm) (05/10/2009) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)[/QUOTE]
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