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View Full Version : Dove vogliono arrivare, ad una guerra civile?


dantes76
04-10-2009, 22:56
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Politica (http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/)

Si mettono sotto i piedi le istituzioni. Dove vogliono arrivare, ad una guerra civile?

oggi, 04 ottobre 2009 22:45



Si sta facendo a gara per mandare a mare le istituzioni con una spregiudicatezza ed un cinismo che lasciano esterrefatti. Ed in prima linea in questo gioco al massacro ci sono coloro che le rappresentano. Una deriva inarrestabile, che peserà sul futuro del Paese in modo determinante. Non passa giorno che qualcuno non tolga qualche puntello al Palazzo della Repubblica e s’ingegni a provocarne una devastante implosione. Stanno scherzando con il fuoco.

Le più alte cariche dello Stato ed i leaders dei partiti danno il peggio di sé. Invece che concentrarsi sulle emergenze, affrontare le questioni che interessano i cittadini, cercare il confronto o il dialogo, sono impegnati a farsi del male ed a farne al Paese.

Se un magistrato sbaglia, ammesso che sbagli, l’amministrazione della giustizia viene sbeffeggiata, additata al ludibrio, considerata sentina di tutti i mali, sospettata di cospirazioni, golpismo e di ogni altra nefandezza. Se il Capo dello Stato promulga una legge, e non può fare altrimenti, viene additato come un vigliacco davanti all’opinione pubblica.

Se i giornalisti criticano aspramente il Presidente del Consiglio sono farabutti, se alcuni impiegati pubblici non fanno il loro dovere, centomila dipendenti pubblici diventano fannulloni. Se degli scienziati e medici considerano con favore, un male minore, la pillola abortiva, sono assassini o quasi. Se lo stile di vita del Presidente del Consiglio non piace alla Conferenza episcopale italiana, la Chiesa viene messa in croce e tacciata di ignominia ed i suoi uomini di punta subiscono il “dossieraggio” del Giornale del capo del Governo. Se qualcuno manifesta perplessità sul federalismo o mette in discussione le priorità sugli interventi pubblici – a Sud, finalmente – s’ingaggia una campagna di spacchettamento del paese, dalla bandiera all’inno nazionale, dall’italiano al dialetto, alla territorialità dei dipendenti pubblici e si minaccia la secessione, s’inneggia alla Padania libera.

L’inventario dell’irresponsabilità potrebbe continuare. Siamo nelle mani di irresponsabili che non sanno quello che dicono. O lo sanno e non gli importa niente delle conseguenze. Pur di salvaguardare la bottega che rappresentano sono disposti a passare sul cadavere della Repubblica. Fuori dalle istituzioni non va meglio, tutt’altro. Il servizio pubblico Rai è diventato un campo di battaglia.

I toni usati da alcuni giornali sono zapatisti. Estremamente pericolosi.

Da guerra civile.

Nelle edizioni di domenica alcuni giornali hanno presentato la sentenza del tribunale civile milanese - che condanna al risarcimento di danni (750 milioni di euro) la Fininvest, holding di Silvio Berlusconi - come una rapina perpetrata dai giudici. Il quotidiano Libero, dal canto suo, accusa in prima pagina: “la sentenza è una bomba ad orologeria sul Lodo Mondadori”.

Il Giornale di proprietà di Berlusconi apre in prima: “I giudici espropriano Berlusconi”. E nel sommario spiega: “è l’ultimo tentativo di golpe”. Ogni sentenza avversa viene ascritto alla categoria del golpe.

I colpi di Stato, quelli veri, talvolta, sono preparati da denunce di cospirazioni e richiesti dal bisogno di mettere in sicurezza lo Stato. Si è indotti a porsi delle domande.

La prima: dove si vuole arrivare? Non preoccupa tanto la volontà di chi usa maldestramente le parole e crea tensione giorno dopo giorno, quanto la corte di imbecilli, la cui spregiudicatezza è pari all’irresponsabilità, e non sembra rendersi conto di quali conseguenze potrebbero avere la loro offensiva all’arma bianca. Ora tocca recuperare lucidità.

Il Capo dello Stato può svolgere un ruolo determinante, ma deve essere aiutato da quanti, nella maggioranza e nell’opposizione, hanno a cuore il Paese e le sue istituzioni democratiche.

Source: SiciliaInformazioni | Si metto...rrivare, ad una guerra civile? (http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/66270/mettono-sotto-piedi-istituzioni-dove-vogliono-arrivare-guerra-civile.htm) (04/10/2009) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)

Fil9998
04-10-2009, 22:58
la repubblica e la democrazia partecipata sono nemiche dei venerabili progetti...

LUVІ
04-10-2009, 23:05
Non credo.
Al 90% degli italiani fottesega.....
E il restante 10%, sinceramente, tira a campare, piuttosto che andare allo scontro fisico in piazza....

dario fgx
04-10-2009, 23:53
Non credo.
Al 90% degli italiani fottesega.....
E il restante 10%, sinceramente, tira a campare, piuttosto che andare allo scontro fisico in piazza....

fottesega si ma attenti devono stare a non tirare troppo la corda ...

markk0
05-10-2009, 07:20
Non credo.
Al 90% degli italiani fottesega.....


quoto.

l'importante è che siano le partite di pallone tutti i giorni in TV.

solo l'abolizione del calcio potrebbe portare il paese alla guerra civile (in dieci minuti,, tra l'altro...)
:D

Vermezzese
05-10-2009, 07:29
ah un colpo di stato qua in italia? mi sa che crepo giovane.

LUVІ
05-10-2009, 07:47
quoto.

l'importante è che siano le partite di pallone tutti i giorni in TV.

solo l'abolizione del calcio potrebbe portare il paese alla guerra civile (in dieci minuti,, tra l'altro...)
:D

Vero.