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View Full Version : Non parlate del Padrone: tocca alla Dandini


svarionman
30-09-2009, 08:32
Anche la Dandini finisce
nel mirino del governo

Attacco al Cavaliere. Romani: non è servizio pubblico

Dopo Annozero, finisce nel mirino del governo Parla con me, la striscia satirica di Serena Dandini al suo esordio ieri sera su Raitre. C’era da aspettarselo. Il viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani non ha ancora visto il programma, tanto meno «Lost in wc», l’annunciata minifiction a puntate con due donne giovani e belle dall’accento barese che scherzano mentre si cambiano in un lussuoso bagno in previsione di una festa. Eppure Romani ha da obiettare. «Mi risulta che la Dandini mandi in onda tre minuti di recita dai bagni ricostruiti di Palazzo Grazioli, con ragazze non meglio identificate. Vorrei capire cosa c’entri questo col servizio pubblico». Ma è satira... azzarda un cronista. Al che Romani ribatte citando la battuta con cui Travaglio concluse il suo intervento a Satirycon, il programma di Luttazzi: «”Questo è un paese di m...” E’ satira questa?». Una citazione che suona come un cattivo presagio evocando il famoso «editto bulgaro».

Non è l’unico caso della giornata. Il Pd polemizza infatti con Unomattina che ha ospitato una lunga telefonata di Berlusconi, intervenuto nel giorno del suo 73° compleanno prima di andare all’Aquila a consegnare le case ai terremotati. Non solo. Alla battuta del premier, «Chiamatemi più spesso, così mi sento meno solo», la vicedirettora del Tg1 Susanna Petruni e Stefano Ziantoni hanno risposto in coro «Siamo qui ogni mattina, questa è anche casa sua». «Un altro one man show e uno zelo fuori luogo» denunciano dal Pd. «Un fatto scontato», minimizza Romani.

Il viceministro verrà sentito oggi dalla commissione di Vigilanza, che lo ha convocato sull’istruttoria aperta su Annozero dal suo ministero, iniziativa sulla quale il presidente Zavoli ha subito espresso dubbi di legittimità. Vigilare sulla Rai è infatti compito della commissione del Parlamento, ribadisce Zavoli, che in mattinata ha incontrato il viceministro. Romani da un lato abbozza, dall’altro ribadisce il suo punto di vista. «Il governo non ha potere di censura sui programmi, ma ha piena facoltà di acquisire dalla Rai informazioni su Annozero ed eventuali altre trasmissioni per verificare il rispetto del contratto di servizio», spiega. E aggiunge che alla fine della fase istruttoria il ministero «deciderà se chiedere all’Autorità di garanzia di intervenire con una sanzione». Una richiesta irrituale che sarà oggetto di dibattito in commissione insieme al nuovo contratto di servizio.

Il presidente Rai Garimberti, che l’8 ottobre insieme al dg Masi vedrà il ministro Scajola in quello che sarà solo un «colloquio», spiega sforzandosi di sdrammatizzare, lancia un appello alla politica: «Se si ingerisse meno lasciandoci lavorare ci farebbe un grosso favore». Il cda Rai di domani intanto potrebbe fare altre nomine. Non Raitre e Tg3, ma Rai International (Daniele Renzoni al posto di Badaloni) e TgR dove per la poltrona di Buttiglione sono ancora in lizza Maccari in quota Pdl e Casarin in quota Lega (che tiene moltissimo all’informazione regionale). Ancora, il Televideo alla leghista Faverio, se prevalesse Maccari, mentre RaiNews 24, tradizionale feudo del centrosinistra, è conteso fra Masotti e Scipione Rossi (entrambi Pdl, ma uno Fi l’altro An) e dovrà aspettare un giro, il tempo di predisporre un piano di rilancio. «Mi auguro che la maggioranza non voglia riportare sotto il suo controllo tutte le testate giornalistiche Rai», dice il consigliere centrista De Laurentis..

Maverick18
30-09-2009, 09:12
Quando Silvio è andato a Porta a Porta libero di dire qualunque cosa gli passasse per la testa, senza il minimo contraddittorio, non si è scatenato un simile putiferio. Perdonatemi, ma io ritengo molto più grave dare libertà di parola ad un premier, specie se si chiama Berlusconi, che ad un semplice giornalista.(mi riferisco a Travaglio)