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View Full Version : Bersani avanti in 15 regioni


Malossi47
30-09-2009, 01:20
Sfida democratica. La mappa verso il congresso

di Simone Collini

"Sono avanti, parecchio avanti», sorride Pier Luigi Bersani. I giochi sono
praticamente fatti, almeno per quanto riguarda la platea degli iscritti al
Pd. C'è tempo fino a domani per svolgere i congressi di circolo, ma dopo
questo fine settimana l'esito della battaglia è assodato.

Si è pronunciato circa l'80% degli aventi diritto e la percentuale registrata da entrambi i fronti dà l'ex ministro avanti di almeno 15 punti rispetto all'attuale segretario. La battaglia delle cifre è una costante in questi casi, e fino a quando la commissione per il congresso fornirà il dato ufficiale, tra giovedì e venerdì, andrà avanti. Ma le differenze non sono poi sostanziali.

Al quartier generale della mozione Bersani dicono che l'ex ministro è al
55%, l'attuale segretario al 37% e Marino all'8%. La forbice si restringe a
54 a 39 a sentire invece il comitato pro-Franceschini, ma poco cambia.
Bersani sta vincendo in 15 regioni, staccando il secondo di 21 punti
percentuali nel Nord e di 28 punti nel Sud.

Più ristretto invece il margine nelle regioni del centro, con Franceschini che è avanti nel Lazio di due punti percentuali (43,9% contro 41,7%) e nelle Marche di poche centinaia di voti. Le altre tre regioni in cui l'attuale segretario è sopra sono la Valle D'Aosta, il Friuli Venezia Giulia e la Sicilia. Per il resto Bersani sta vincendo nettamente in Emilia Romagna (60%), Piemonte (58%), Puglia
(72%), Calabria (71%), Campania (59%), Abruzzo (68%), Sardegna (63%) ed è oltre il 50% anche in Lombardia, Liguria, Toscana.

Si profila una mappa piuttosto chiara anche per quel che riguarda i candidati per le segreterie regionali. Verso l'elezione, per
il fronte pro-Franceschini, sono Debora Serracchiani (Friuli) e Giuseppe Lupo (Sicilia). Roberto Morassut (Lazio) spera di mantenere il margine mentre Sergio Cofferati (Liguria) è dietro a Lorenzo Basso, della mozione Bersani.

I candidati che sostengono a livello nazionale l'ex ministro stanno vincendo anche in Lombardia (Maurizio Martina, che supera di
parecchi punti percentuali Emanuele Fiano), Piemonte (avanti Gianfranco Morgando, dietro Cesare Damiano), Puglia (Sergio Blasi, che distacca sia il candidato di Franceschini che l'indipendente Michele Emiliano), Sardegna (Silvio Lai mantiene una discreta distanza nei confronti di Francesca Barracciu), per non parlare delle alte percentuali di Andrea Manciulli (Toscana), Stefano Bonaccini (Emilia Romagna) e Enzo Amendola (Campania).

Numeri che fanno cantare vittoria a Enrico Letta («il segretario del Pd c'è e si chiama Bersani») e che, stando alle dichiarazioni, non impensieriscono il fronte pro-Franceschini. «Una cosa è il risultato del girone di qualificazione e un'altra cosa è la
finalissima», dice Beppe Fioroni. L'attuale leader pensa infatti che ci siano i margini per ribaltare il risultato, alle primarie del 25 ottobre.

Ieri ha tenuto a Milano il primo dei «10 discorsi agli italiani», una serie di tappe tematiche che si concluderà il 24 ottobre a Marzabotto. E come ieri, ogni volta che parlerà Franceschini avrà sotto al microfono o alle spalle la scritta «Adesso», parola che ha scelto per veicolare il messaggio a cui più tiene: questa è l'occasione per il rinnovamento e per dar vita al partito del cambiamento.

Anche Bersani sta lavorando alla strategia per le primarie e presto inizierà un tour in giro per l'Italia con lo slogan «Il Pd riparte dai territori». Parole che racchiudono più messaggi: nuova partenza, dopo un anno e mezzo in cui sono stati commessi parecchi errori, carattere federale del partito, radicamento. Quanto alla sfida del 25 ottobre, l'ex ministro si mostra ottimista: «Non c'è differenza antropologica fra il cosiddetto cittadino iscritto e il cittadino elettore, mi aspetto una certa coerenza fra queste posizioni».In questa partita non è da sottovalutare la prova di Marino, che sta registrando buoni risultati nel Nord e nei centri urbani.

A Roma, dove Bersani è al 55,8% e Franceschini al 27,5%, ha incassato finora il 16,7% dei consensi, e percentuali anche superiori ha ottenuto a Firenze, Torino, Milano. Anche il chirurgo è convinto di crescere, alle primarie. Non a caso Goffredo Bettini ha ricordato che per l'elezione a segretario bisogna incassare oltre il 50% dei consensi, il 25 ottobre, e ha iniziato a mettere
sul piatto le condizioni per ottenere i voti dell'area mariniana, nel caso nessuno ce la dovesse fare e i due più votati dovessero andare al ballottaggio (con pronunciamento dei mille dell'assemblea costituente). Un tema, dice però Bersani liquidando la faccenda, che «non è sul tavolo».

27 settembre 2009


http://www.unita.it/news/italia/88934/sfida_democratica_la_mappa_verso_il_congresso


secondo me è uno dei pochi politici ancora seri in circolazione

dantes76
30-09-2009, 01:34
un po' piu' avanti ci sta' il burrone

Jarni
30-09-2009, 01:43
secondo me è uno dei pochi politici ancora seri in circolazione

Cloniamolo.:sofico:

Versalife
30-09-2009, 02:02
secondo me è uno dei pochi politici ancora seri in circolazione

Con D'alema alle spalle c'è proprio da ridere. Vabè che quell'altro c'ha Veltroni....

Sono messi proprio bene.