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29-09-2009, 22:34
LINK (http://notizie.tiscali.it/articoli/esteri/09/09/29/guinea_bagno_sangue_123.html)
Repressione in Guinea: oltre 150 morti allo stadio, decine di donne violentate
E' un massacro quello che si è consumato lunedì nello stadio di Conakry, in Guinea, durante una manifestazione organizzata dall'opposizione al regime di Moussa Dadis Camara. Almeno 157 persone sono state uccise durante una sanguinosa repressione, secondo quanto ha affermato il partito dell'oppositore Sydia Touré in un comunicato ricevuto dalla Afp a Dakar e poi confermato da fonti ospedaliere. I feriti sarebbero invece 1250. E, orrore che si aggiunge ad orrore, il responsabile di un'organizzazione per i diritti umani che agisce a Dakar, ha riferito che decine di donne sono state violentate durante le repressioni scattate nella città guineana sia nello stadio che, successivamente, nelle caserme e nei quartieri della città.
Il massacro - "A seguito della manifestazione, si contano già 70 morti all'ospedale Ignace Deen e 50 all'ospedale Donka", si legge in un comunicato diffuso questa mattina del partito di Touré, l'Unione delle forze repubblicane (UFR). "Inoltre - prosegue la nota - militari sono stati visti rastrellare corpi nelle strade per portarli al campo Alpha Yaya Diallo, sede della giunta, probabilmente per evitare un conteggio preciso del numero degli uccisi, che rivelerebbe l'ampiezza del massacro". Il comunicato afferma anche che "donne sono state violentate dalla guardia pretoriana di Dadis Camara (capo della giunta al potere dal 2008, n.d.r.) nelle vicinanze dello stadio dove la gente si era radunata".
Nello stadio una trappola mortale - "Secondo fonti sul posto - prosegue la nota - le autorità avrebbero teso una trappola alla gente radunata in massa: l'esercito ha atteso che lo stadio fosse pieno per entrare e sparare sulla folla". "Poiché la manifestazione era vietata - scrive l'opposizione - i guineani si aspettavano piuttosto che le autorità chiudessero lo stadio per impedire a chiunque di entrare. Si tratta quindi senza alcun dubbio di un assassinio premeditato, visto che l'ordine pubblico non era minacciato: i contestatori manifestavano pacificamente". Migliaia di persone ieri si erano radunate nello stadio "28 settembre" di Conakry, capitale dello stato africano. L'intenzione era quella di contestare la ventilata candidatura alle presidenziali di gennaio del capo della giunta militare, il capitano Moussa Dadis Camara, leader dei golpisti al potere dal 23 dicembre 2008.Gli stupri cominciati allo stadio - Le violenze sulle donne sono state confermate dal responsabile di un'organizzazione per i diritti umani a Dakar. Secondo Mamadi Kaba, presidente del ramo guineano del Raggruppamento africano per la difesa dei diritti dell'uomo (Raddho), le violenze sono state consumate nello stadio della capitale e poi ancora nelle caserme e nei commissariati.
Gli stupri sono cominciati allo stadio; i militari hanno violentato le donne... e noi abbiamo informazioni allarmanti di donne detenute in campi militari e commissariati che vengono violentate", ha spiegato Kaba. Decine di migliaia di persone ostili alla giunta al potere si erano radunate nel più grande stadio di Conakry; subito dopo le forze di sicurezza hanno cominciato a sparare sulla folla facendo decine di morti. Sempre secondo la ong, "i militari entrano nei quartieri, fanno saccheggi e violentano le donne... Abbiamo avuto queste informazioni da fonti concordanti, da fonti della polizia e vicine all'esercito, anche perché molti militari non sono d'accordo con quanto sta avvenendo".29 settembre 2009
Mah, mah... :sob:
Repressione in Guinea: oltre 150 morti allo stadio, decine di donne violentate
E' un massacro quello che si è consumato lunedì nello stadio di Conakry, in Guinea, durante una manifestazione organizzata dall'opposizione al regime di Moussa Dadis Camara. Almeno 157 persone sono state uccise durante una sanguinosa repressione, secondo quanto ha affermato il partito dell'oppositore Sydia Touré in un comunicato ricevuto dalla Afp a Dakar e poi confermato da fonti ospedaliere. I feriti sarebbero invece 1250. E, orrore che si aggiunge ad orrore, il responsabile di un'organizzazione per i diritti umani che agisce a Dakar, ha riferito che decine di donne sono state violentate durante le repressioni scattate nella città guineana sia nello stadio che, successivamente, nelle caserme e nei quartieri della città.
Il massacro - "A seguito della manifestazione, si contano già 70 morti all'ospedale Ignace Deen e 50 all'ospedale Donka", si legge in un comunicato diffuso questa mattina del partito di Touré, l'Unione delle forze repubblicane (UFR). "Inoltre - prosegue la nota - militari sono stati visti rastrellare corpi nelle strade per portarli al campo Alpha Yaya Diallo, sede della giunta, probabilmente per evitare un conteggio preciso del numero degli uccisi, che rivelerebbe l'ampiezza del massacro". Il comunicato afferma anche che "donne sono state violentate dalla guardia pretoriana di Dadis Camara (capo della giunta al potere dal 2008, n.d.r.) nelle vicinanze dello stadio dove la gente si era radunata".
Nello stadio una trappola mortale - "Secondo fonti sul posto - prosegue la nota - le autorità avrebbero teso una trappola alla gente radunata in massa: l'esercito ha atteso che lo stadio fosse pieno per entrare e sparare sulla folla". "Poiché la manifestazione era vietata - scrive l'opposizione - i guineani si aspettavano piuttosto che le autorità chiudessero lo stadio per impedire a chiunque di entrare. Si tratta quindi senza alcun dubbio di un assassinio premeditato, visto che l'ordine pubblico non era minacciato: i contestatori manifestavano pacificamente". Migliaia di persone ieri si erano radunate nello stadio "28 settembre" di Conakry, capitale dello stato africano. L'intenzione era quella di contestare la ventilata candidatura alle presidenziali di gennaio del capo della giunta militare, il capitano Moussa Dadis Camara, leader dei golpisti al potere dal 23 dicembre 2008.Gli stupri cominciati allo stadio - Le violenze sulle donne sono state confermate dal responsabile di un'organizzazione per i diritti umani a Dakar. Secondo Mamadi Kaba, presidente del ramo guineano del Raggruppamento africano per la difesa dei diritti dell'uomo (Raddho), le violenze sono state consumate nello stadio della capitale e poi ancora nelle caserme e nei commissariati.
Gli stupri sono cominciati allo stadio; i militari hanno violentato le donne... e noi abbiamo informazioni allarmanti di donne detenute in campi militari e commissariati che vengono violentate", ha spiegato Kaba. Decine di migliaia di persone ostili alla giunta al potere si erano radunate nel più grande stadio di Conakry; subito dopo le forze di sicurezza hanno cominciato a sparare sulla folla facendo decine di morti. Sempre secondo la ong, "i militari entrano nei quartieri, fanno saccheggi e violentano le donne... Abbiamo avuto queste informazioni da fonti concordanti, da fonti della polizia e vicine all'esercito, anche perché molti militari non sono d'accordo con quanto sta avvenendo".29 settembre 2009
Mah, mah... :sob: