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View Full Version : La lista dei mestieri da non fare


mixkey
29-09-2009, 08:08
Parlando di disoccupazione:



focus - le nuove generazioni
Laureati in cerca di lavoro. All’estero
Due su tre sono pronti a lasciare l’Italia per fare carriera. La lista dei mestieri «da non fare»

La domanda è stata fatta agli stu*denti dell’ultimo anno di uni*versità, ormai ad un passo dalla laurea. Stagione di passaggio, quando i sogni sono ancora intatti ma si co*mincia a fare i conti con la realtà che si agita là fuori, il lavoro, lo stipendio, la carriera. «Cercherà un posto al*l’estero nei prossimi 12-18 mesi?». A sentire le risposte rischiamo lo spopo*lamento. Il 30,2 per cento dice che sì, cercherà lavoro in un altro Paese, un altro 33 per cento ci sta pensando se*riamente. Insomma due aspiranti dot*tori su tre potrebbero fare le valige e trasferirsi all’estero, mentre solo il 36,8 per cento giura che resterà sicura*mente sul suolo patrio. Un dato che a prima vista ha sorpreso gli autori del*lo studio, i ricercatori dell’Ipsos e del Cnel, il Consiglio nazionale per l’eco*nomia e il lavoro. Perché se confron*tiamo queste intenzioni di voto con il numero reale degli espatri, la fuga si trasforma da regola in eccezione. Solo il 4 per cento dei ragazzi laureati nel 2007 ha trovato davvero un posto ol*tre confine. È vero, sono comunque 11.700 dottori, rispetto al 1999 il loro numero è triplicato. Ed è anche vero che non sempre chi cerca trova, una cosa è mandare un curriculum, un’al*tra firmare una lettera d’assunzione. Ma tutti gli altri che fine hanno fatto? Una spiegazione la tenta Domenico De Masi, che guarda al problema con le lenti della storia: «Dal 1900 al 1910 — spiega il professore di Sociologia del lavoro alla Sapienza di Roma — in Italia si laureavano 6 mila persone l’anno. E la metà non sceglieva ma era costretta ad andare all’estero». Anche il professore, in famiglia, ha avuto due laureate in farmacia che sono fini*te negli Stati Uniti, a Philadelphia. «Ri*spetto al lontano passato — aggiunge — l’Italia offre più lavoro, chi va al*l’estero non è costretto ma decide di farlo. E non essendo costretti sono molti quelli che, dopo i primi slanci, cambiano idea». Un ragionamento condiviso dal consigliere del Cnel Elio Ciaccia: «Molti ragazzi hanno una va*lutazione un po’ romantica della real*tà. Alcuni di loro pensano che all’este*ro sia tutto meglio, tutto più facile. Ma poi, all’atto pratico, si accorgono che è vero solo in parte».

Per capire bisogna andare più in profondità. E vedere perché quei due aspiranti dottori su tre sotto la tesi tengono pronto il passaporto. Il 75 per cento degli universitari (e addirit*tura l’85 per cento degli studenti all’ul*timo anno delle superiori) sostiene che l’Italia non offre abbastanza op*portunità di lavoro. Tra i difetti del no*stro Paese che li spingono a fuggire, indicano la tendenza delle nostre aziende a privilegiare i contratti a ter*mine e il precariato, la difficoltà di es*sere assunti senza esperienza, la diffu*sione delle raccomandazioni, mentre la crisi economica si piazza solo agli ultimi posti. Tutte cose che all’estero non ci sono? «Sulla protezione sociale — dice Ciaccia, il consigliere del Cnel — i ragazzi hanno ragione. A differen*za di quanto avviene in altri Paesi eu*ropei la perdita del posto, fenomeno frequente in un sistema flessibile, non è accompagnata da un sostegno del reddito capace di mettere al sicuro il lavoratore. Su tutto il resto, invece, ha un certo peso quella valutazione ro*mantica di cui parlavamo prima».

Ragionamento di pancia più che di testa? Una conferma il professor De Masi la legge nella lista dei Paesi stra*nieri che gli universitari italiani sce*glierebbero come approdo per la loro fuga. Al primo posto gli Stati Uniti, poi l’Inghilterra, molto più indietro la Germania, la Spagna, e poi la Svezia che supera anche la Francia. New York, Londra: certo, lì si parla inglese, la lingua straniera più conosciuta an*che da noi. Potrebbe essere questa la ragione della scelta. Ma oltre a quella razionale c’è una spiegazione mitolo*gica: «Per decenni — dice De Masi — abbiamo detto che negli Stati Uniti non c’era disoccupazione, che chi è bravo si fa da solo e via discorrendo. Questo valeva quando da loro i disoc*cupati erano il 4 per cento e da noi il 15». Ma adesso? «Adesso siamo tutti e due al sette per cento, negli Stati Uniti ci sono più di 6 milioni di homeless e la metà di loro ha meno di 30 anni. Il mito è rimasto ma non corrisponde più alla realtà».

Estero o Italia, cosa cercano gli aspi*ranti dottori quando mandano un cur*riculum? Prima di tutto una ricca bu*sta paga. Da questo punto di vista la strada dell’estero ha il suo perché: in Europa il primo stipendio per un lau*reato supera i 1.700 euro al mese nel 43 per cento dei casi. Da noi i «fortu*nati » sono meno della metà. Dopo i soldi, i giovani italiani chiedono di avere la possibilità di fare carriera, di essere sicuri (leggi posto fisso), ma anche di poter lasciare libera la mente finite le otto ore lavorative. «Una paro*la che i giovani non vogliono più sen*tire — dice Ciaccia, il consigliere del Cnel — è fatica. Molti di loro cercano un impiego d’ufficio, meglio se a due passi da casa, con un capo simpatico, scarse responsabilità e un orario ridot*to ». Proprio partendo da questo ragio*namento il corposo rapporto è stato intitolato dal Cnel «La scomparsa del*la fabbrica», prima tappa di una serie di indagini sul riposizionamento com*petitivo delle nostre imprese dopo la crisi.

Non solo per i futuri dottori ma an*che per gli aspiranti diplomati l’opera*io rappresenta una sorta di condanna professionale, la fine di tutte le aspira*zioni. «Se dico che faccio l’impiegata — è una delle risposte raccolte dagli autori della ricerca — mi vedo in ca*micetta e pantaloni. Invece come ope*raia mi vedo con la tuta blu: è il lavo*ro meno qualificato che ci sia». L’ope*ratore di call center, il receptionist, l’impiegato di infimo livello sono pro*fessioni ritenute socialmente più ac*cettabili. Nella classifica dei lavori che i laureati italiani non vorrebbero mai fare, peggio dell’operaio ci sono sol*tanto il meccanico, il parrucchiere, l’estetista, il lavoratore di un fast fo*od, il militare e lo spazzino. I diploma*ti aggiungono a queste categorie quel*le di dentista, medico, idraulico (ma non volevano guadagnare tanto?) ed insegnante. Al primo posto, sia per i laureati che per i diplomati, c’è il mu*ratore. «Ci sono lavori faticosi che non sono pericolosi — commenta De Masi — e lavori pericolosi che non so*no faticosi. Quello del muratore è uno dei pochi che unisce la fatica al perico*lo. È una risposta che non mi sorpren*de ». I muratori, infatti, sono tutti stra*nieri » .

Lorenzo Salvia

Per un mio errore ho riportato solo la parte finale dell'articolo. Correggo alle 17.40.

udria
29-09-2009, 08:27
Uno studio più ragionevole avrebbe dato dei numeri per quanto riguarda le professioni richieste in Italia, fondamentalmente bassa manovalanza con pochissima possibilità di carriera e/o mobilità sociale. Non bisogna girarci intorno, se supponiamo che in Italia il 50% delle figure richieste sono operai è perfettamente inutile, se non addirittura controproducente, far laureare il 60% dei giovani.

(Le % sono esempi per farmi capire)

dave4mame
29-09-2009, 08:48
Parlando di disoccupazione:



Fonte: Corriere della sera.

poi se dici che la gente non vuole fare certi lavori ti dicono che vivi fuori dal mondo.

AntonioBO
29-09-2009, 08:52
Uno studio più ragionevole avrebbe dato dei numeri per quanto riguarda le professioni richieste in Italia, fondamentalmente bassa manovalanza con pochissima possibilità di carriera e/o mobilità sociale. Non bisogna girarci intorno, se supponiamo che in Italia il 50% delle figure richieste sono operai è perfettamente inutile, se non addirittura controproducente, far laureare il 60% dei giovani.

(Le % sono esempi per farmi capire)

Mi chiedo perché uno che ha speso tempo, soldi che ha fatto sacrifici (dalle nottate sui libri alle mancate uscite con amici e fidanzate per prepararsi agli esami) non debba aspirare ad una giusta retribuzione. Allora chiudiamo le università, bruciamo i libri e creiamo una socetà di forza lavoro (da un punto di vista di patrimonio culturale) che sa solo fare lavori manuali. L'anomalia è il non saper valorizzare chi ha studiato che dovrebbe essere una risorsa per la comunità e un investimento per lo Stato.

dave4mame
29-09-2009, 08:57
puoi studiare alla morte.
ma se i posti "da laureato" sono 50 e i laureati sono 80, mi sembra inevitabile che 30 non avranno quel posto.

Fil9998
29-09-2009, 08:59
confindustria e gli "imprenditori" (spesso imprenditori con i soldi dello stato se non delle banche cioè dei lavoratori dipendenti)
no imprendono, non investono in ricerca, solo portano la ditta dove il costo del lavoro è infimo, dopo aver ricevuto dallo stato cioè dai lavoratori dipendenti fior di agevolazioni e contributi.


lo stato NON fa formazione e NON cpstringe le industrie e banche ad investire in innovazione.



in pratica chi ha le leve del potere politico ed economico da 20 anni investe nel medioevo

mi pare evidente ceh questo non sia un errore, ma un progetto sociale ben sviluppato in cui

popolo stolto bue, ignorante e precario = ottima mandria di carne da macello

LUVІ
29-09-2009, 09:17
Letto nel blog di Gad Lerner ieri sera, 18 anni, "preferisco fare la prostituta piuttosto che la badante".

LuVi

Chevelle
29-09-2009, 09:19
Mi chiedo perché uno che ha speso tempo, soldi che ha fatto sacrifici (dalle nottate sui libri alle mancate uscite con amici e fidanzate per prepararsi agli esami) non debba aspirare ad una giusta retribuzione.

Questo è corretto solo se la persona ha capacità. Deve trasformare le competenze acquisite nel mondo universitario in un maggior valore per l' azienda.

factanonverba
29-09-2009, 09:19
Letto nel blog di Gad Lerner ieri sera, 18 anni, "preferisco fare la prostituta piuttosto che la badante".

LuVi

Si perchè oramai tutto è concesso. Mentre una volta fare la troia era un disonore, oggi è quasi un plusvalore. ;)

Chevelle
29-09-2009, 09:20
A tanti laureati pieni di boria farebbe bene un' esperienza da manovali...si ridimensionerebbero un pò.

zerothehero
29-09-2009, 09:24
poi se dici che la gente non vuole fare certi lavori ti dicono che vivi fuori dal mondo.

"Certa" gente..non tutti.
Poi chiaramente gli itagliani democratici (quelli col triplo villone) vogliono la badante in nero sottopagata e l'operaio in nero a 800euro. :fagiano: A loro fa comodo l'immigrazione di massa.

La realtà però è un'altra.

http://archiviostorico.corriere.it/1996/giugno/20/AMA_undicimila_domande_per_150_co_10_9606207557.shtml

C'è la fila anche per fare il coll. scolastico (bidello), pensa un pò :sofico:

factanonverba
29-09-2009, 09:24
Mi chiedo perché uno che ha speso tempo, soldi che ha fatto sacrifici (dalle nottate sui libri alle mancate uscite con amici e fidanzate per prepararsi agli esami) non debba aspirare ad una giusta retribuzione. Allora chiudiamo le università, bruciamo i libri e creiamo una socetà di forza lavoro (da un punto di vista di patrimonio culturale) che sa solo fare lavori manuali. L'anomalia è il non saper valorizzare chi ha studiato che dovrebbe essere una risorsa per la comunità e un investimento per lo Stato.

Già uno che sta 24/24 sui libri vuol dire che non sa lavorare bene e gestire le proprie risorse. Poi si sa che studiare lettere, storia, psicologia... non garantirà una professione ben retribuita (se non a pochi).

Fate ingegneria... voglio vedere chi non lavora (ok mi premunisco, ora salteranno fuori quelli del forum che dicono che ci sono ingegneri in CIG e che lavorano ai call center... :asd:).

Io conosco molti periti industriali che sono occupati. Come tanti ingegneri. Seguiti da tutti quelli di istituti professionali. Sarà un caso? :confused:

MadJackal
29-09-2009, 09:25
poi se dici che la gente non vuole fare certi lavori ti dicono che vivi fuori dal mondo.

*

gigio2005
29-09-2009, 09:26
puoi studiare alla morte.
ma se i posti "da laureato" sono 50 e i laureati sono 80, mi sembra inevitabile che 30 non avranno quel posto.
e questa cosa secondo te cosa comportera' a questo paese di merda?

A tanti laureati pieni di boria farebbe bene un' esperienza da manovali...si ridimensionerebbero un pò.

a tanti manovali che non sono riusciti a laurearsi per scarsa capacita' o scarsa volonta' farebbe bene qualche anno a risolvere problemi fisico-matematici, a progettare e gestire impianti di produzione, a sperimentare nuovi materiali etc etc etc

:rolleyes:

factanonverba
29-09-2009, 09:27
"Certa" gente..non tutti.
Poi chiaramente gli itagliani democratici (quelli col triplo villone) vogliono la badante in nero sottopagata e l'operaio in nero a 800euro. :fagiano: A loro fa comodo l'immigrazione di massa.

La realtà però è un'altra.

http://archiviostorico.corriere.it/1996/giugno/20/AMA_undicimila_domande_per_150_co_10_9606207557.shtml

C'è la fila anche per fare il coll. scolastico (bidello), pensa un pò :sofico:

Beh insomma tanti vorrebbero fare gli operatori ecologici o i bidelli. Diciamoci la verità non è che ti spacchi la schiena e hai il lavoro garantito a vita. :fagiano:

Ti credo che son ambiti

morpheus85
29-09-2009, 09:32
vogliamo parliare invece della richiesta? :rolleyes:

al primo posto abbiamo:

agenti

al secondo:

camerieri, baristi, lavapiatti

al terzo:

parrucchieri, estetisti

Questo è lo scenario, altro che lavori poco graditi... per fare lo spazzino ci sono persino dei concorsi :rolleyes:

zerothehero
29-09-2009, 09:32
Beh insomma tanti vorrebbero fare gli operatori ecologici o i bidelli. Diciamoci la verità non è che ti spacchi la schiena e hai il lavoro garantito a vita. :fagiano:

Ti credo che son ambiti

Uscite fuori dalla realtà virtuale che vi hanno messo davanti agli occhi. :D
In tempi di crisi, c'è chi pur avendo un diploma o una laurea si mette a fare persino il collaboratore scolastico, l'usciere e il manovale.
Il resto sono balle contate da Confindustria e dagli utili idioti.
E da quelli con la badante in nero che declamano "e, ma gli italiani non li trovo".. :fagiano:

http://www.romeninitalia.com/2009/03/crisi-ora-le-italiane-si-scoprono.html
Al sud la situazione è ancora più tragica..mio cugino attualmente è a Verona a fare la ferma breve per il militare (1 anno) retribuito con 800euro/mese per poi entrare nelle FDO.
Tutta sta puzza sotto il naso io non la vedo.

morpheus85
29-09-2009, 09:35
"Certa" gente..non tutti.
Poi chiaramente gli itagliani democratici (quelli col triplo villone) vogliono la badante in nero sottopagata e l'operaio in nero a 800euro. :fagiano: A loro fa comodo l'immigrazione di massa.

La realtà però è un'altra.

http://archiviostorico.corriere.it/1996/giugno/20/AMA_undicimila_domande_per_150_co_10_9606207557.shtml

C'è la fila anche per fare il coll. scolastico (bidello), pensa un pò :sofico:

ecco come stiamo veramente..
è tutto il sistema che fa cagare, se vuoi un lavoro stabile e duraturo te lo devi inventare..

-kurgan-
29-09-2009, 09:37
In tempi di crisi, c'è chi pur avendo un diploma o una laurea si mette a fare persino il collaboratore scolastico, l'usciere e il manovale.

*
la "scelta" del lavoro, questo si quello no, sono cose che possono permettersi quelli che ancora campano a casa dei genitori. Una volta da soli se ci si trova con le chiappe per terra si accetta qualsiasi cosa, laurea o non laurea.

dave4mame
29-09-2009, 09:40
e questa cosa secondo te cosa comportera' a questo paese di merda?

la presa di coscienza che, magari ad interim, anche un ingegnere può sporcarsi le manine potrebbe essere un buon inizio.


a tanti manovali che non sono riusciti a laurearsi per scarsa capacita' o scarsa volonta' farebbe bene qualche anno a risolvere problemi fisico-matematici, a progettare e gestire impianti di produzione, a sperimentare nuovi materiali etc etc etc

eh! come no!
vacci a vivere tu in una casa progettata da un architetto mancato.

zerothehero
29-09-2009, 09:41
Io ad es. ho fatto 5 mesi di ass. amministrativo, tanto per inserirmi un pò nel settore della pubblica amministrazione, in attesa poi di fare dei concorsi, quando e se li faranno...

dave4mame
29-09-2009, 09:41
"Certa" gente..non tutti.
Poi chiaramente gli itagliani democratici (quelli col triplo villone) vogliono la badante in nero sottopagata e l'operaio in nero a 800euro. :fagiano: A loro fa comodo l'immigrazione di massa.

La realtà però è un'altra.

http://archiviostorico.corriere.it/1996/giugno/20/AMA_undicimila_domande_per_150_co_10_9606207557.shtml

C'è la fila anche per fare il coll. scolastico (bidello), pensa un pò :sofico:


era un'altra.
l'articolo che riporti è di 13 anni fa....

zerothehero
29-09-2009, 09:44
*
la "scelta" del lavoro, questo si quello no, sono cose che possono permettersi quelli che ancora campano a casa dei genitori. Una volta da soli se ci si trova con le chiappe per terra si accetta qualsiasi cosa, laurea o non laurea.

Un lavoro è un lavoro.
Gente, c'è chi si fa mantenere in affitto dai genitori senza nè lavorare, nè studiare. :eek:
O si lavora o si studia. :fagiano:

zerothehero
29-09-2009, 09:45
era un'altra.
l'articolo che riporti è di 13 anni fa....

Adesso è ancora peggio.
5000 curricola per fare lo spazzino.
http://archiviostorico.corriere.it/2009/gennaio/25/Effetto_crisi_boom_domande_per_co_7_090125004.shtml

A costo di essere brutale, smettetela di contare balle. :D
Bisognerà vedere fino a quando rimarrà il deficit di infermieri..con la crisi che c'è, probabilmente molti si decideranno ad iscriversi all'uni per avere poi dopo il ciclo di studi un lavoro assicurato.
Anche perchè probabilmente l'Italia avrà negli anni futuri un tasso di crescita inferiore all'1%..quindi ci vorranno almeno 5-6 anni solo per recuperare il PIL del 2008. Posti pregiati sarà difficile da trovarli.

nevione
29-09-2009, 09:47
ma anche perche' oggigiorno sono palesi varie cose:
1)la stragrande maggioranza dei giovani oggi si laurea, di fatto quindi una laurea non e' piu' un valore aggiunto nel curriculum
2)molte lauree sono ormai carta straccia, vedi per esempio la mia in filosofia, a meno di non considerare di poter vivere non stipendiato fino ai 40, avere una buona dose di culo ed evidenti doti per il lecchinaggio.
3)fare l'impiegato che poi e' il lavoro che fanno iil 90% dei neolaureati sara' sempre il lavoro meno pagato inizialmente perche' richiede capacita' generiche che hanno tutti, ti fanno vedere una settimana il lavoro e poi chiunque puo' farlo.
4)al contrario ci sono categorie professionali che parrebbero piu' umili ma che da subito guadagnano molto bene, perche' non e' facile trovare gente che sappia fare bene queste professioni (falegname, idraulico ecc.)
5)almeno qui a Barcelona le ditte tendono a non assumerti per il pezzo di carta ma per quello che sai fare, il particolare programma che sai usare, la particolare esperienza che hai maturato sul campo, la particolare macchina che sai far funzionare, ecc.
6)sapere bene le lingue e' un grande valore aggiunto e piu' che ai laureati in lingue mi riferisco a chi le lingue le ha apprese nei vari paesi d'origine, se sai perfettamente per esempio italiano, inglese, francese, spagnolo sta sicuro che almeno qui il lavoro lo trovi e pure buono.
il tutto imho

dave4mame
29-09-2009, 09:48
uhm... 11.000 prima, 5000 ora... hai un senso del peggio un po' strano.

oh... comunque... è un lavoro sporco, per carità.
cominci alle 4... ma alle 10 di mattina hai finito.
quasi da farci un pensierino...

LUVІ
29-09-2009, 09:48
Io ho fatto di tutto.
Ho lavorato da prima di diplomarmi, facendo lo schiavetto in uno Studio di Ingegneria, facevo riparazioni, sviluppavo in clipper, facevo l'esattore degli affitti degli appartamenti del titolare... qualsiasi cosa, poi ho fatto il commesso in negozi della gd, lavoretti estivi, ho lavorato in una coop a r.l. fondata con altri amici, prima di laurearmi, ho lavorato fianco a fianco con fior fior di ingegneri che ora occupano posizioni di rilievo nel mondo dell'IT, sporcandomi spesso e volentieri le mani.
Ma oggi, oggettivamente, tutto ciò è più difficile.

LuVi

zerothehero
29-09-2009, 09:57
uhm... 11.000 prima, 5000 ora... hai un senso del peggio un po' strano.

oh... comunque... è un lavoro sporco, per carità.
cominci alle 4... ma alle 10 di mattina hai finito.
quasi da farci un pensierino...

A Dave, su..c'è eccesso di offerta di lavoro in quasi tutti i settori lavorativi.
E la situazione è in peggioramento, perchè con il -5% del PIL del 2009 (e una probabile decrescita del pil anche nei primi trimestri del 2010), le aziende hanno provveduto ad espellere forza lavoro assunta con contratto a tempo determinato o con contratto atipico. Quando io farò qualche concorso pubblico, so già che mi ritroverò a concorrere con decine di migliaia di candidati.
Siamo in uno scenario recessivo-depressivo e il futuro è fatto di una crescita quasi stazionaria connotata da tassi di incremento del pil miserabili, inferiori all'1%.
Chi ha lavorato nel privato come "impiegato", salvo poi essere licenziato dopo 3 mesi, un pensierino per un posto dequalificato ma relativamente sicuro lo fa.
Questa è la realtà. :fagiano:

factanonverba
29-09-2009, 09:59
Il punto è anche DOVE si cerca lavoro... Il sud Italia aveva da sempre problemi di disoccupazione...

zerothehero
29-09-2009, 10:03
Il punto è anche DOVE si cerca lavoro... Il sud Italia aveva da sempre problemi di disoccupazione...

Il sud ha sempre avuto problemi di disoccupazione (e di bassa % di persone in età da lavoro "attivi"), ora, anche se in misura minore, anche il nord.
Vai un pò nel nord-est o in Lombardia, aree in cui c'è sempre stata da venti anni a questa parte, piena occupazione del lavoro (o meglio una disoccupazione fisiologica inferiore al 4%)...non esistono più aree felici.

Onisem
29-09-2009, 10:03
puoi studiare alla morte.
ma se i posti "da laureato" sono 50 e i laureati sono 80, mi sembra inevitabile che 30 non avranno quel posto.

E la soluzione è cercare di incentivare le produzioni a più alta componente tecnologica ed innovare l'industria ed i processi produttivi, svecchiare la classe dirigente ed imprenditoriale, o far studiare ancora meno la gente e andare avanti con la fabbrichetta del sior paron tonon trevigiano che se gli chiedono un pc nuovo per la ditta risponde schei butai via e poi si fa la macchinetta da 100.000€? Poi diamo la colpa ai cinesi... Ma dove vogliamo andare??

dave4mame
29-09-2009, 10:04
tutti è una parola grossa.
c'è, a tutt'oggi, una fetta di forza lavoro che nutre il culto dell'impiego pubblico (per motivi talmente noti che non c'è bisogno di ribadire).

ma ce ne sono altri che vengono schifati a prescindere.
badanti, colf, infermieri, muratori, semplicemente operai li dobbiamo importare da mezzo mondo.

AntonioBO
29-09-2009, 10:04
Già uno che sta 24/24 sui libri vuol dire che non sa lavorare bene e gestire le proprie risorse. Poi si sa che studiare lettere, storia, psicologia... non garantirà una professione ben retribuita (se non a pochi).



Quindi dai dell'imbecille a chi studia??? Quindi una società non ha bisogno di storici, di studiosi, di psicologi, di insegnanti. Ma solo di periti, di ingegneri(forse)...i . Se è così, bella società di cacca..... quella in cui la cultura non è un bene da tutelare sia per la storia di un popolo che per costruire coscienze critiche (so che questo concetto è fuori moda...). O forse dobbiamo creare solo categorie di partite iva, venditori, agenti monomandatari ecc... per carità servono, ma non puoi costruire una società civile solo sull'economia,sulla vendita e sul profitto altrimenti i risultati sono quelli disastrosi che ci troviamo davanti, soprattutto in Italia.

LUVІ
29-09-2009, 10:07
Quindi dai dell'imbecille a chi studia??? Quindi una società non ha bisogno di storici, di studiosi, di psicologi, di insegnanti. Ma solo di periti, di ingegneri(forse)...i . Se è così, bella società di cacca..... quella in cui la cultura non è un bene da tutelare sia per la storia di un popolo che per costruire coscienze critiche (so che questo concetto è fuori moda...). O forse dobbiamo creare solo categorie di partite iva, venditori, agenti monomandatari ecc... per carità servono, ma non puoi costruire una società civile solo sull'economia,sulla vendita e sul profitto altrimenti i risultati sono quelli disastrosi che ci troviamo davanti, soprattutto in Italia.

E' una "elite di merda" (cit.)

zerothehero
29-09-2009, 10:10
tutti è una parola grossa.
c'è, a tutt'oggi, una fetta di forza lavoro che nutre il culto dell'impiego pubblico (per motivi talmente noti che non c'è bisogno di ribadire).

ma ce ne sono altri che vengono schifati a prescindere.
badanti, colf, infermieri, muratori, semplicemente operai li dobbiamo importare da mezzo mondo.

Le colf le devi importare da mezzo mondo perchè gli itagliani le vogliono in nero e sottopagate...altrimenti non ci sarebbe problema a trovare molti italiani disposti a lavorare come badante.
Ho un parente camionista :sofico: che se la deve vedere con i camionisti romeni.
E una cugina che occasionalmente fa la modella :sofico: che per puro culo lavora come operaia in un'azienda di rubinetteria di Lumezzane.
Puro culo perchè lavora in una delle poche aziende non in crisi della zona. :O
Tutte aree che per inciso sono terreno di caccia della Lega Nord e in cui la sinistra ha consensi negativi :asd:
Pensala come ti pare, ma la realtà è diversa.
Si, mancano gli infermieri, infatti i rettori premono per alzare le saracinesche (più posti e quiz di ingresso più facili) proprio per questo...anche per evitare di finire invasi dagli infermieri dell'est :asd:

Neofito
29-09-2009, 10:11
sono andato, da laureato, a cercare di diventare netturbino per un' azienda privata. Eravamo centinaia di candidati, tutti giovani e con titolo di studio superiore o laureati

morpheus85
29-09-2009, 10:12
tutti è una parola grossa.
c'è, a tutt'oggi, una fetta di forza lavoro che nutre il culto dell'impiego pubblico (per motivi talmente noti che non c'è bisogno di ribadire).

ma ce ne sono altri che vengono schifati a prescindere.
badanti, colf, infermieri, muratori, semplicemente operai li dobbiamo importare da mezzo mondo.

ma che stai a dire? dov'è che c'è richiesta di operai e muratori sentiamo? :rolleyes:

la richiesta come ho scritto è predominante nei lavori a breve termine o che cmq hanno bisogno di una conoscenza di base per essere intrapresi.

factanonverba
29-09-2009, 10:16
Quindi dai dell'imbecille a chi studia??? Quindi una società non ha bisogno di storici, di studiosi, di psicologi, di insegnanti. Ma solo di periti, di ingegneri(forse)...i . Se è così, bella società di cacca..... quella in cui la cultura non è un bene da tutelare sia per la storia di un popolo che per costruire coscienze critiche (so che questo concetto è fuori moda...). O forse dobbiamo creare solo categorie di partite iva, venditori, agenti monomandatari ecc... per carità servono, ma non puoi costruire una società civile solo sull'economia,sulla vendita e sul profitto altrimenti i risultati sono quelli disastrosi che ci troviamo davanti, soprattutto in Italia.

Come al solito volete fare le vittime. Io non ho dato dell' imbecille a nessuno ne mancato di rispetto a nessuno. Di insegnanti ce ne son fin troppi, come per le altre categorie. Se uno vuole intraprendere la bellissima via della cultura che si prepari a vivere come un bohémien.

Onisem
29-09-2009, 10:18
tutti è una parola grossa.
c'è, a tutt'oggi, una fetta di forza lavoro che nutre il culto dell'impiego pubblico (per motivi talmente noti che non c'è bisogno di ribadire).

ma ce ne sono altri che vengono schifati a prescindere.
badanti, colf, infermieri, muratori, semplicemente operai li dobbiamo importare da mezzo mondo.

Beh io ti rispondo per gli infermieri: VANNO PAGATI! Possono importarli da dove gli pare, anche perchè come nell'industria richiedono bassa manovalanza, gli è più funzionale un esercito di utili idioti, poco importa se c'è di mezzo la salute di qualcuno. Nella fattispecie magari il rumeno che non sa fare nemmeno un ecg o a stento un prelievo, leggere una telemetria o usare un pc, che non conosce i farmaci e non ha alba di cosa siano protocolli operativi. Ma sta muto, lecca i dottori, non nota i loro sbagli nemmeno quando potrebbero cagionare un danno ad un paziente e va avanti a testa bassa, salta riposi, non dice nulla quando è a rischio la sicurezza dei pazienti o vede cose da denuncia etc.

Se domani lo stipendio di un infermiere diventa 2000€ netti al mese in condizioni umane vedi quanti vogliono farlo... Ma se uno deve studiare minimo 8 anni (diploma + laurea I livello) per fare un lavoro stressante, con enormi responsabilità, in condizioni spesso oltre i limiti, lavorando notti, natali etc. schiacciato tra amministrazione, classe medica e pretese e arroganze quotidiane dell'utenza per 1500€ al mese...

E poi la comica dei master: migliaia di € di costo totalmente a proprio carico, 1 anno ulteriore. Non 1€ in più di stipendio e la garanzia di essere assegnati all'area di competenza una volta terminato. :rolleyes:

zerothehero
29-09-2009, 10:18
Enjoy :asd:

http://www.corriere.it/economia/09_agosto_10/divico_ricercatore_low_cost_282cdd14-8572-11de-8be5-00144f02aabc.shtml


Per i 600 ricercatori milanesi è iniziata una lunga Via Crucis. Hanno un'età media attorno ai quaranta e quindi per loro non ci sono prepensionamenti possibili. Guadagnano circa 2 mila euro al mese ma chi si è messo in caccia di un nuovo posto di lavoro ha trovato (rare) offerte a 1.000-1.200 euro al mese e per di più con un contratto a progetto. La protesta dei ricercatori ancora non è esplosa. Non sono tipi da picchetti duri e da manifestazioni clamorose, solo pochi sono iscritti al sindacato e come forma di lotta preferiscono lo sciopero bianco e l'azione dimostrativa a mo' di rappresentazione teatrale. Qualche settimana fa, ai primi segnali di sganciamento della Nokia, hanno organizzato «il funerale della ricerca» con tanto di bara e di preghiera per il caro estinto. E' difficile che vadano a bloccare la tangenziale, è più facile è che inizi per loro una lenta diaspora. Qualcuno ha intenzione di prendere i soldi dalla Nokia per dimettersi e aprire un'edicola, qualcun altro riparerà in Svizzera. Così aspettando l'Expo la ricerca a Milano potrà morire in silenzio.

Perchè protestano?
Tanto vivono in Lombardia, sono ingegnieri, non avranno alcuna difficoltà a trovare un posto analogo con la medesima retribuzione, a 40 anni.

Dave, avvertili..
:sofico:

factanonverba
29-09-2009, 10:22
Beh io ti rispondo per gli infermieri: VANNO PAGATI! Possono importarli da dove gli pare, anche perchè come nell'industria richiedono bassa manovalanza, gli è più funzionale un esercito di utili idioti, poco importa se c'è di mezzo la salute di qualcuno. Nella fattispecie magari il rumeno che non sa fare nemmeno un ecg o a stento un prelievo, leggere una telemetria o usare un pc, che non conosce i farmaci e non ha alba di cosa siano protocolli operativi. Ma sta muto, lecca i dottori, non nota i loro sbagli nemmeno quando potrebbero cagionare un danno ad un paziente e va avanti a testa bassa, salta riposi, non dice nulla quando è a rischio la sicurezza dei pazienti o vede cose da denuncia etc.

Se domani lo stipendio di un infermiere diventa 2000€ netti al mese in condizioni umane vedi quanti vogliono farlo... Ma se uno deve studiare minimo 8 anni (diploma + laurea I livello) per fare un lavoro stressante, con enormi responsabilità, in condizioni spesso oltre i limiti, lavorando notti, natali etc. schiacciato tra amministrazione, classe medica e pretese e arroganze quotidiane dell'utenza per 1500€ al mese...

Meno male che poi sono quelli che votano Lega quelli pieni di pregiudizi. Perchè un infermiere rumeno dovrebbe essere peggiore di un italiano? :confused:

zerothehero
29-09-2009, 10:23
Beh io ti rispondo per gli infermieri: VANNO PAGATI! Possono importarli da dove gli pare, anche perchè come nell'industria richiedono bassa manovalanza, gli è più funzionale un esercito di utili idioti, poco importa se c'è di mezzo la salute di qualcuno. Nella fattispecie magari il rumeno che non sa fare nemmeno un ecg o a stento un prelievo, leggere una telemetria o usare un pc, che non conosce i farmaci e non ha alba di cosa siano protocolli operativi. Ma sta muto, lecca i dottori, non nota i loro sbagli nemmeno quando potrebbero cagionare un danno ad un paziente e va avanti a testa bassa, salta riposi, non dice nulla quando è a rischio la sicurezza dei pazienti o vede cose da denuncia etc.

Se domani lo stipendio di un infermiere diventa 2000€ netti al mese in condizioni umane vedi quanti vogliono farlo... Ma se uno deve studiare minimo 8 anni (diploma + laurea I livello) per fare un lavoro stressante, con enormi responsabilità, in condizioni spesso oltre i limiti, lavorando notti, natali etc. schiacciato tra amministrazione, classe medica e pretese e arroganze quotidiane dell'utenza per 1500€ al mese...

Onisem..si stanno preparando.. :sofico:
Propaganda a spron battuto: "mancano gli infermieri".
Saracinesche aperte per quelli dell'est. :fagiano:
1500 sono troppi, dovete guadagnarne 900. Salario di sussistenza, come diceva il buon Ricardo.

s12a
29-09-2009, 10:25
"I giovani non vogliono faticare"

traduzione:

"non troviamo piu` giovani disposti a farsi sottopagare per essere sovrasfruttati anche fuori gli orari prestabiliti in lavori usuranti e rischiosi per la salute o la vita"

Onisem
29-09-2009, 10:30
Meno male che poi sono quelli che votano Lega quelli pieni di pregiudizi. Perchè un infermiere rumeno dovrebbe essere peggiore di un italiano? :confused:

Perchè hanno una formazione penosa, non perchè sono razzialmente inferiori. :rolleyes: Quando arrivano nei reparti di norma il "razzista" infermiere italiano passa un anno in cui oltre a svolgere il proprio lavoro, deve anche controllare quello del soggetto in questione e farsi carico delle sue mancanze o incompetenze. Ma lo stipendio è lo stesso eh.

zerothehero
29-09-2009, 10:30
Come al solito volete fare le vittime. Io non ho dato dell' imbecille a nessuno ne mancato di rispetto a nessuno. Di insegnanti ce ne son fin troppi, come per le altre categorie. Se uno vuole intraprendere la bellissima via della cultura che si prepari a vivere come un bohémien.

L'Italia continuando così non avrà futuro. :fagiano:
Cmq molte scuole cercano docenti di matematica, so che c'è richiesta.
Chi fosse interessato, faccia domanda. :sofico:
Sono sempre 1100-1200 euro contro gli 800 dello stage aziendale in prova a vendere lozioni per capelli. E i 780 euro per fare il ricercatore in uni (questa è un'altra, se volete la racconto) :asd:

factanonverba
29-09-2009, 10:33
L'Italia continuando così non avrà futuro. :fagiano:
Cmq molte scuole cercano docenti di matematica, so che c'è richiesta.
Chi fosse interessato, faccia domanda. :sofico:

Ma ti credo che li cercano. Non esistono. Matematica viene snobbata alla grande. Prima di iniziare hai già lavoro. Per non parlare delle borse di studio. In pratica se vai a matematica sei sicuro di ricevere svariate migliaia di €.

Ma bisogna anche studiarla la matematica. E si sa che non piace. :D

Onisem
29-09-2009, 10:34
Onisem..si stanno preparando.. :sofico:
Propaganda a spron battuto: "mancano gli infermieri".
Saracinesche aperte per quelli dell'est. :fagiano:
1500 sono troppi, dovete guadagnarne 900. Salario di sussistenza, come diceva il buon Ricardo.

Gli altri, io vado a lavorare a Dubai. :sofico:

factanonverba
29-09-2009, 10:34
Perchè hanno una formazione penosa, non perchè sono razzialmente inferiori. :rolleyes: Quando arrivano nei reparti di norma il "razzista" infermiere italiano passa un anno in cui oltre a svolgere il proprio lavoro, deve anche controllare quello del soggetto in questione e farsi carico delle sue mancanze o incompetenze. Ma lo stipendio è lo stesso eh.

Beh si potrebbe dire lo stesso di certi fratelli d' italia che arrivano da una parte ben definita dello stivale. :fagiano:

zerothehero
29-09-2009, 10:35
Gli altri, io vado a lavorare a Dubai. :sofico:

Occhio a non flirtare con le velate. :O

Onisem
29-09-2009, 10:37
Beh si potrebbe dire lo stesso di certi fratelli d' italia che arrivano da una parte ben definita dello stivale. :fagiano:

Infatti è esattamente così, salvo eccezioni, c'è poco da nascondersi. Diversamente le polacche sono di solito brave e preparate. Ma sono le uniche dell'est che salverei, anche perchè gli altri oltre a scarsa cultura e capacità tecniche, hanno qualche problemino con le dinamiche di gruppo (sono estremamente aggressivi). :fagiano:

zerothehero
29-09-2009, 10:38
Ma ti credo che li cercano. Non esistono. Matematica viene snobbata alla grande. Prima di iniziare hai già lavoro. Per non parlare delle borse di studio. In pratica se vai a matematica sei sicuro di ricevere svariate migliaia di €.

Ma bisogna anche studiarla la matematica. E si sa che non piace. :D

Guarda che non serve la laurea in matematica. :O

dave4mame
29-09-2009, 10:38
ma che stai a dire? dov'è che c'è richiesta di operai e muratori sentiamo? :rolleyes:

la richiesta come ho scritto è predominante nei lavori a breve termine o che cmq hanno bisogno di una conoscenza di base per essere intrapresi.

non più tardi di 15 giorni fa ho postato l'articolo di un giornale locale di brescia che riportava come non si trovano muratori, falegnami e idraulici.

zerothehero
29-09-2009, 10:39
Infatti è esattamente così, salvo eccezioni, c'è poco da nascondersi. Diversamente le polacche sono di solito brave.:

Sono anche bone, immagino. :O
L'Italia non ha futuro, ho deciso :sbonk:

AccadueO
29-09-2009, 10:39
ma anche perche' oggigiorno sono palesi varie cose:
1)la stragrande maggioranza dei giovani oggi si laurea, di fatto quindi una laurea non e' piu' un valore aggiunto nel curriculum

E' un luogo comune:

l'indagine di eurostat
Italia maglia nera per numero di laureati

BRUXELLES - La percentuale di maschi laureati dai 25 ai 64 anni in Italia è esattamente la metà della media europea: 11,6% contro il 23,2%, il dato più basso di tutta l’Unione.
A certificarlo, basandosi sull’Indagine europea sul lavoro del 2005, è Eurostat. L’agenzia statistica della comunità europea segnala inoltre che le cose non vanno molto meglio per le donne: nel loro caso la percentuale di laureate è del 12,8%, rispetto ad una media comunitaria del 22,7%. Peggio fanno soltanto Malta (9,9%), Romania (10,7%) e Repubblica ceca (11,6%).

I primi della classe, invece, sono danesi (30,9%) e olandesi (32,7%) per i maschi, ed estoni (38,8%) e finlandesi 39,4%) per le donne. In Germania i maschi laureati sono il 27,1% e le donne il 20,3%, in Francia rispettivamente il 23,7% e il 26,0%, in Gran Bretagna il 29,9% e il 29,7% e in Spagna il 28,1% e il 28,3%.

MEGLIO TRA I PIU' GIOVANI - L’agenzia Ue sottolinea che il livello di istruzione tende ad aumentare tra i più giovani: in Italia la percentuale di laureati tra la fascia di età tra i 50 e 54 anni e i 30-34enni è aumentata dall’11,8% al 14,1% per i maschi e dal 10,9% al 19,9% per le femmine.

Quindi, in aumento, la percentuale di giovani laureati, ma di certo siamo lontani dal dire "la stragrande maggioranza".

http://www.corriere.it/cronache/08_gennaio_14/maschi_laureati_italiani_ultimi_europa_a9eb207c-c2b4-11dc-ab8f-0003ba99c667.shtml



2)molte lauree sono ormai carta straccia, vedi per esempio la mia in filosofia, a meno di non considerare di poter vivere non stipendiato fino ai 40, avere una buona dose di culo ed evidenti doti per il lecchinaggio.
3)fare l'impiegato che poi e' il lavoro che fanno iil 90% dei neolaureati sara' sempre il lavoro meno pagato inizialmente perche' richiede capacita' generiche che hanno tutti, ti fanno vedere una settimana il lavoro e poi chiunque puo' farlo.
4)al contrario ci sono categorie professionali che parrebbero piu' umili ma che da subito guadagnano molto bene, perche' non e' facile trovare gente che sappia fare bene queste professioni (falegname, idraulico ecc.)
5)almeno qui a Barcelona le ditte tendono a non assumerti per il pezzo di carta ma per quello che sai fare, il particolare programma che sai usare, la particolare esperienza che hai maturato sul campo, la particolare macchina che sai far funzionare, ecc.
6)sapere bene le lingue e' un grande valore aggiunto e piu' che ai laureati in lingue mi riferisco a chi le lingue le ha apprese nei vari paesi d'origine, se sai perfettamente per esempio italiano, inglese, francese, spagnolo sta sicuro che almeno qui il lavoro lo trovi e pure buono.
il tutto imho

Onisem
29-09-2009, 10:40
Sono anche bone, immagino. :O
L'Italia non ha futuro, ho deciso :sbonk:

Qualche volta. :D Non è escluso poi che il criterio di selezione di qualche direzione sia proprio quello (Silvio docet). :sofico:

fransys
29-09-2009, 10:42
Beh si potrebbe dire lo stesso di certi fratelli d' italia che arrivano da una parte ben definita dello stivale. :fagiano:

Questa e' una sciocchezza perche' spesso le persone che tu citi studiano ad esemio a Milano - o dimmi, fanno dei corsi particolari- , e cosi' e' una sciocchezza puntare ad ingegneria in Italia, a meno di voler lavorare solo fino a 40 in media e con stipendi ridicoli. Qualche anno fa era diverso, ma ora conviene fare altro.

Oltre al link del corriere perche non vedi ad esempio http://racconta.repubblica.it/crisi_aziende/risultatitotali.php
magari avrai uno spaccato piu' aderente alla realta'.

fransys
29-09-2009, 10:45
non più tardi di 15 giorni fa ho postato l'articolo di un giornale locale di brescia che riportava come non si trovano muratori, falegnami e idraulici.

mmmmm, e secondo perche' non si trovano? A mio parere perche' li cercano con esperienza e non e' che la si trova sui libri. Quando dico di puntare -se proprio uno deve- ad un tipo di lavoro tecnico (vedi ingegneria) lo si faccia nei settori che danno professionalita' spendibile in loco, ad esempio ingegneria civile, o faccia altro che e' meglio. Ricercatori, fisici, matematici, ing. elettronici , informatici, telecomunicazioni (peggio mi sento) non hanno fututo in Italia se non cambiano le politiche industriali.

morpheus85
29-09-2009, 10:46
non più tardi di 15 giorni fa ho postato l'articolo di un giornale locale di brescia che riportava come non si trovano muratori, falegnami e idraulici.

a brescia.. e uno che viene da fuori che fa? si trasferisce per questo grandissimo lavoro redditizio? :rolleyes:

vedi dov'è l'errore? la libertà che si è tanto cercata si sta ritorcendo contro.. finisce che tutti vogliono fare una cosa che so a brescia e poi si creano buchi difficilmente colmabili, se ci fosse un qualcosa dietro che indirizza gli inoccupati in base alla richiesta forse tanti problemi ora non ci sarebbero..

factanonverba
29-09-2009, 10:47
Guarda che non serve la laurea in matematica. :O

Eh infatti per questo gli studenti italiani in matematica fanno schifo. Se mettiamo ad insegnare matematica a uno che si è laureato in economia stiamo freschi...

morpheus85
29-09-2009, 10:51
mmmmm, e secondo perche' non si trovano? A mio parere perche' li cercano con esperienza e non e' che la si trova sui libri. Quando dico di puntare -se proprio uno deve- ad un tipo di lavoro tecnico (vedi ingegneria) lo si faccia nei settori che danno professionalita' spendibile in loco, ad esempio ingegneria civile, o faccia altro che e' meglio. Ricercatori, fisici, matematici, ing. elettronici , informatici, telecomunicazioni (peggio mi sento) non hanno fututo in Italia se non cambiano le politiche industriali.

e anche questo è vero.. poi non è che puoi fare un corso da falegname (non retribuito) perchè hai visto che in quel momento c'è richiesta credendo che aspetteranno te.. :nono:

L'ideale sono gli apprendistati in questi campi, inizii da 0 guadagni un minimo e intanto impari, per lo meno ti ipegni visto che ti danno qualcosa..

zerothehero
29-09-2009, 10:52
Eh infatti per questo gli studenti italiani in matematica fanno schifo. Se mettiamo ad insegnare matematica a uno che si è laureato in economia stiamo freschi...

Secondo me non sei molto informato su come è il mercato del lavoro italiano.
Ma magari è solo un'impressione infondata, per carità. :fagiano:

Ziosilvio
29-09-2009, 10:52
Parlando di disoccupazione:



Fonte: Corriere della sera.
Sbaglio, o l'articolo vero e proprio è un po' più ricco?
http://www.corriere.it/cronache/09_settembre_29/focus_laureati_044b9db4-acc2-11de-a07d-00144f02aabc.shtml

fransys
29-09-2009, 10:57
Eh infatti per questo gli studenti italiani in matematica fanno schifo. Se mettiamo ad insegnare matematica a uno che si è laureato in economia stiamo freschi...

Parlando di esperienze dirette con persone che consoco, non e' vero che c'e' tanta penuria di laureati in matematica. Per i lavori, certo se parli di supplenze da 4h/settimana,ok ci sono (a Milano), ma non si campa con 4h, poi uno lo fa per il punteggio e per non restare con le mani in mano.

Comunque e' vero che si trova piu' lavoro nella scuola che nelle aziende nel milanese per un tecnico di questi periodi.

Comunque un laureato in economia puo' insegnare per la classe di concorso A047, vero che nella riforma la classe 025 permettera' probabilmente l'insegnamento ai laureati in economia anche ai Licei.

zerothehero
29-09-2009, 10:59
Alle medie cercano anche i docenti in lettere.
Però la penuria più grave è sui docenti di matematica.

dave4mame
29-09-2009, 11:01
Enjoy :asd:

http://www.corriere.it/economia/09_agosto_10/divico_ricercatore_low_cost_282cdd14-8572-11de-8be5-00144f02aabc.shtml


Per i 600 ricercatori milanesi è iniziata una lunga Via Crucis. Hanno un'età media attorno ai quaranta e quindi per loro non ci sono prepensionamenti possibili. Guadagnano circa 2 mila euro al mese ma chi si è messo in caccia di un nuovo posto di lavoro ha trovato (rare) offerte a 1.000-1.200 euro al mese e per di più con un contratto a progetto. La protesta dei ricercatori ancora non è esplosa. Non sono tipi da picchetti duri e da manifestazioni clamorose, solo pochi sono iscritti al sindacato e come forma di lotta preferiscono lo sciopero bianco e l'azione dimostrativa a mo' di rappresentazione teatrale. Qualche settimana fa, ai primi segnali di sganciamento della Nokia, hanno organizzato «il funerale della ricerca» con tanto di bara e di preghiera per il caro estinto. E' difficile che vadano a bloccare la tangenziale, è più facile è che inizi per loro una lenta diaspora. Qualcuno ha intenzione di prendere i soldi dalla Nokia per dimettersi e aprire un'edicola, qualcun altro riparerà in Svizzera. Così aspettando l'Expo la ricerca a Milano potrà morire in silenzio.

Perchè protestano?
Tanto vivono in Lombardia, sono ingegnieri, non avranno alcuna difficoltà a trovare un posto analogo con la medesima retribuzione, a 40 anni.

Dave, avvertili..
:sofico:

sono disposti a sporcarsi le manine?

nevione
29-09-2009, 11:06
Alle medie cercano anche i docenti in lettere.
Però la penuria più grave è sui docenti di matematica.

imho piuttosto che insegnare alle medie preferisco andare in fonderia:stordita:
ho una coppia di amici che lavorano entrambi alle medie e da quel che mi raccontano sembra di essere in un girone infernale.

fransys
29-09-2009, 11:09
sono disposti a sporcarsi le manine?

penso proprio di si.

:dissident:
29-09-2009, 11:19
penso proprio di si.

Il problema e' che a 40 di certo non puoi iniziare un'attivita' da manovale o da operaio, ma qui son tutti bravi a parole ma nei fatti mi sembra che la gran parte le manine non sa neanche cosa voglia dire sporcarsele davvero :doh:

fransys
29-09-2009, 11:22
Il problema e' che a 40 di certo non puoi iniziare un'attivita' da manovale o da operaio, ma qui son tutti bravi a parole ma nei fatti mi sembra che la gran parte le manine non sa neanche cosa voglia dire sporcarsele davvero :doh:


Allora, se un uno non ha un lavoro, sarebbe disposto a fare un lavoro meno qualificato, ma spesso non lo assumono, per eta', competenze, mansioni, etc.

Se uno deve mangiare, il lavoro umile lo fa. Ma ci vogliamo rendere conto che ora in Italia c'e' una penuria preoccupante di posti di lavoro? O crediamo agli articoli di Libero e del Giornale?

zerothehero
29-09-2009, 11:23
imho piuttosto che insegnare alle medie preferisco andare in fonderia:stordita:
ho una coppia di amici che lavorano entrambi alle medie e da quel che mi raccontano sembra di essere in un girone infernale.

Dipende dal dirigente scolastico.
Se è un fricchettone mollaccione che non sospende, allora si..non conviene insegnare in quelle scuole. :sofico:
Alle medie cmq con un minimo di disciplina si riesce ancora a frenarli...dopo diventa più problematico.
Ci sono docenti che però non hanno polso.

zerothehero
29-09-2009, 11:27
sono disposti a sporcarsi le manine?

Diciamo che ci stiamo arrampicando sugli specchi.
A 40 anni un ingegnere disoccupato, può fare solo due cose, in un contesto economico come l'attuale.
O si fa la sua aziendina o si trova un lavoro che probabilmente non c'entrerà nulla con il suo settore di studio. :fagiano:

Traveller23
29-09-2009, 11:30
Diciamo che ci stiamo arrampicando sugli specchi.
A 40 anni un ingegnere disoccupato, può fare solo due cose, in un contesto economico come l'attuale.
O si fa la sua aziendina o si trova un lavoro che probabilmente non c'entrerà nulla con il suo settore di studio. :fagiano:

Puo' andare all'estero (scelta molto gettonata se ce ne e' la possibilita', leggasi famiglia).

zerothehero
29-09-2009, 11:39
Io ho il cugino ingegnere elettronico a Vanzago che si è creato un'aziendina con dei soci...o così o disoccupato. :fagiano:
Ogni 3x2 si lamenta per le tasse abnormi che deve pagare. :O
C'è anche l'altro lato della medaglia, per completezza.

:dissident:
29-09-2009, 11:40
Allora, se un uno non ha un lavoro, sarebbe disposto a fare un lavoro meno qualificato, ma spesso non lo assumono, per eta', competenze, mansioni, etc.

Se uno deve mangiare, il lavoro umile lo fa. Ma ci vogliamo rendere conto che ora in Italia c'e' una penuria preoccupante di posti di lavoro? O crediamo agli articoli di Libero e del Giornale?

Si il lavoro umile lo fa se lo sa fare o se glielo offrono ;)
Prova ad andare a 40 anni dall'idraulico a fare il garzone per imparare il lavoro e vediamo :doh:

gabi.2437
29-09-2009, 11:44
I muratori, infatti, sono tutti stra*nieri » .

Si, perchè puoi permetterti di farli lavorare in nero 12 ore al giorno per una paga da fame e senza alcuna sicurezza sul lavoro

(e non dite che non è vero che basta vedere un cantiere a caso)

(puoi permetterti soprattutto se sono clandestini e non possono dire di no perchè hanno fame e hanno pure paura che li rimandano a casa)

(sicuramente potevano stare a casa loro, però per loro è meglio così che a casa loro a farsi sparare dietro)

:dissident:
29-09-2009, 11:46
Si, perchè puoi permetterti di farli lavorare in nero 12 ore al giorno per una paga da fame e senza alcuna sicurezza sul lavoro

(e non dite che non è vero che basta vedere un cantiere a caso)

(puoi permetterti soprattutto se sono clandestini e non possono dire di no perchè hanno fame e hanno pure paura che li rimandano a casa)

(sicuramente potevano stare a casa loro, però per loro è meglio così che a casa loro a farsi sparare dietro)

Questo e' tutto verissimo

gigio2005
29-09-2009, 12:12
la presa di coscienza che, magari ad interim, anche un ingegnere può sporcarsi le manine potrebbe essere un buon inizio.

sbagliato!
ti ripropongo il quesito in altre parole:

qual è il destino di un paese in cui un laureato in ingegneria, matematica, fisica, chimica etc viene invitato a "sporcarsi le manine" e a lavorare come commesso/netturbino/muratore/callcenterista?

DUDA
29-09-2009, 12:19
Il problema è che mediamente la gente cresce con la fantasia del "punta più in alto che puoi" anche se magari è un somaro o ha poche attitudini, per una vita ha avuto genitori che hanno fomentato le sue aspirazioni in maniera scriteriata e si ritrova a 35 anni senza esperienza lavorativa e con in mano una fava di laurea.

La favola del "dai che ce la fai" e del "puoi essere quello che vuoi" gli si sgretola in mano a conti fatti...se non sei buono a fare (per esempio) il medico, è inutile che ti laurei fuori corso di due anni con 80...ca@@o, dacci un taglio e vai a lavorare, è ovvio che io, datore di lavoro, a parità di corso di laurea, do la priorità a chi eccelle...sbaglio?

Io ho provato, un anno di scienze biologiche, eravamo in centinaia, non ero una chiavica, ma non eccellevo neanche, che cacchio di valore aggiunto posso dare alla società se, non produco, costo, non ho doti particolari in quel campo?? Direi nessuna, non basta il sogno fanciullesco di "voler fare il veterinario" per avere il titolo di diventarlo.

Spero di essere stato chiaro :P

DUDA
29-09-2009, 12:25
sbagliato!
ti ripropongo il quesito in altre parole:

qual è il destino di un paese in cui un laureato in ingegneria, matematica, fisica, chimica etc viene invitato a "sporcarsi le manine" e a lavorare come commesso/netturbino/muratore/callcenterista?

Preferisco un paese dove ci sono le strade pulite e non orde di matematici, che oltre un certo numero, diventano francamente inutili...

ES: Credo che NESSUNO, aspiri ad essere l'omino che stura il tubo del depuratore delle acque nere, secondo il tuo ragionamento, per avere il cesso che funziona dovremmo aspettare un aspirante succhia tubi...

dave4mame
29-09-2009, 12:31
Diciamo che ci stiamo arrampicando sugli specchi.
A 40 anni un ingegnere disoccupato, può fare solo due cose, in un contesto economico come l'attuale.
O si fa la sua aziendina o si trova un lavoro che probabilmente non c'entrerà nulla con il suo settore di studio. :fagiano:

certo.
ma, fatto 100 chi ha perso il lavoro, quanti sono 40enni e quanti 25-30enni con contratto a termine?

Traveller23
29-09-2009, 12:35
Il problema è che mediamente la gente cresce con la fantasia del "punta più in alto che puoi" anche se magari è un somaro o ha poche attitudini, per una vita ha avuto genitori che hanno fomentato le sue aspirazioni in maniera scriteriata e si ritrova a 35 anni senza esperienza lavorativa e con in mano una fava di laurea.

La favola del "dai che ce la fai" e del "puoi essere quello che vuoi" gli si sgretola in mano a conti fatti...se non sei buono a fare (per esempio) il medico, è inutile che ti laurei fuori corso di due anni con 80...ca@@o, dacci un taglio e vai a lavorare, è ovvio che io, datore di lavoro, a parità di corso di laurea, do la priorità a chi eccelle...sbaglio?

Io ho provato, un anno di scienze biologiche, eravamo in centinaia, non ero una chiavica, ma non eccellevo neanche, che cacchio di valore aggiunto posso dare alla società se, non produco, costo, non ho doti particolari in quel campo?? Direi nessuna, non basta il sogno fanciullesco di "voler fare il veterinario" per avere il titolo di diventarlo.

Spero di essere stato chiaro :P

Ovvio che ci vogliano le capacita', ma sfatiamo il mito che il rendimento scolastico sia l'indice dell'eccellenza in senso assoluto. Certo, e' un primo indice di bravura, ma non e' nemmeno detto che chi eccelle in ambito accademico lo faccia anche nella vita. Se uno vuole qualcosa e ritiene di averne le capacita' per fare bene, allora e' giusto che ci provi (non e' detto che riesca), altrimenti penso che se ne accorga da solo e cambi strada (per essere piu' felice, aspetto da non sottovalutare). Poi tra il neolaureato senza esperienza a 35 anni ed il 2 anni fuori corso con 80 c'e' differenza (per riprendere il tuo esempio)...

Il datore di lavoro deve scegliere cio' che ritiene meglio per la propria azienda, con i suoi criteri di valutazione (giusti o sbagliati che siano). Su questo penso non ci sia nulla da dire.

dave4mame
29-09-2009, 12:38
sbagliato!
ti ripropongo il quesito in altre parole:

qual è il destino di un paese in cui un laureato in ingegneria, matematica, fisica, chimica etc viene invitato a "sporcarsi le manine" e a lavorare come commesso/netturbino/muratore/callcenterista?

a prescindere dal fatto che ti stai avventurando su un terreno minato (12 anni fa ho fatto un paio di mesi al call center della packard bell in olanda; tutti i ragazzi che erano li con contratto a termine avevano almeno il baccalaurato... facevamo eccezione noi italiani), a me hanno insegnato di imparare a fare buon viso a cattivo gioco.

:dissident:
29-09-2009, 12:39
certo.
ma, fatto 100 chi ha perso il lavoro, quanti sono 40enni e quanti 25-30enni con contratto a termine?

il problema e' che gli anni passano e i 25-30 anni pian piano diventano 35-40 enni...

Onisem
29-09-2009, 12:40
Il problema è che mediamente la gente cresce con la fantasia del "punta più in alto che puoi" anche se magari è un somaro o ha poche attitudini, per una vita ha avuto genitori che hanno fomentato le sue aspirazioni in maniera scriteriata e si ritrova a 35 anni senza esperienza lavorativa e con in mano una fava di laurea.

La favola del "dai che ce la fai" e del "puoi essere quello che vuoi" gli si sgretola in mano a conti fatti...se non sei buono a fare (per esempio) il medico, è inutile che ti laurei fuori corso di due anni con 80...ca@@o, dacci un taglio e vai a lavorare, è ovvio che io, datore di lavoro, a parità di corso di laurea, do la priorità a chi eccelle...sbaglio?

Io ho provato, un anno di scienze biologiche, eravamo in centinaia, non ero una chiavica, ma non eccellevo neanche, che cacchio di valore aggiunto posso dare alla società se, non produco, costo, non ho doti particolari in quel campo?? Direi nessuna, non basta il sogno fanciullesco di "voler fare il veterinario" per avere il titolo di diventarlo.

Spero di essere stato chiaro :P

Mah sai, quando uno ha come modelli "la trota" e qualcun altro... E' chiaro che punti in alto e si dica "allora ce la posso fare pure io". Il problema è che poi è disposto a tutto e ricorre magari ad altri tipi di "attitudini", essendo sprovvisto del resto. Non so se mi spiego... Anzi è magari più facile che faccia strada così che non con qualità, capacità e valori reali.

dave4mame
29-09-2009, 12:41
e questo è, imho, il vero problema.
che però è un problema diverso.

gigio2005
29-09-2009, 12:44
Preferisco un paese dove ci sono le strade pulite e non orde di matematici, che oltre un certo numero, diventano francamente inutili...

ES: Credo che NESSUNO, aspiri ad essere l'omino che stura il tubo del depuratore delle acque nere, secondo il tuo ragionamento, per avere il cesso che funziona dovremmo aspettare un aspirante succhia tubi...

hai capito perfettamente il mio discorso...:rolleyes:



ps:
ma com'e' tutto quest'odio verso la gente laureata?

:dissident:
29-09-2009, 12:46
ma com'e' tutto quest'odio verso la gente laureata?

In parte perche' c'e' qui una componente ancora non laureata che essendo convinta di essere meglio, li vede come possibili concorrenti ;)

dave4mame
29-09-2009, 12:47
non è odio per "la gente laureata".
è insofferenza verso chi, magari con in mano una laurea breve sempre più inflazionata, crede di poter pretendere chissà che cosa.


il fatto che poi un laureato di oggi ne sappia meno di un diplomato di 20 anni fa è solo un ulteriore dettaglio.

yorkeiser
29-09-2009, 12:50
ps:
ma com'e' tutto quest'odio verso la gente laureata?

Te lo dico io (http://it.wikipedia.org/wiki/La_volpe_e_l'uva) :asd:

Comunque in Italia ci sono troppi laureati rispetto al sistema economico arcaico che abbiamo. Numeri chiusi a go-go, e finisce la questione. Un laureato resta improduttivo per anni, è inutile spendere per formarlo e poi metterlo a riparare cessi, come qualcuno vorrebbe

:dissident:
29-09-2009, 12:51
Te lo dico io (http://it.wikipedia.org/wiki/La_volpe_e_l'uva) :asd:

Comunque in Italia ci sono troppi laureati rispetto al sistema economico arcaico che abbiamo. Numeri chiusi a go-go, e finisce la questione. Un laureato resta improduttivo per anni, è inutile spendere per formarlo e poi metterlo a riparare cessi, come qualcuno vorrebbe

Si ma cosi ribalti la soluzione!
Il problema è che è il nostro mercato del lavoro che è arcaico e la prova è che nonostante siamo uno dei paesi occidentali con meno laureati, fatichiamo cmq a piazzarli!

dave4mame
29-09-2009, 12:55
Si ma cosi ribalti la soluzione!
Il problema è che è il nostro mercato del lavoro che è arcaico e la prova è che nonostante siamo uno dei paesi occidentali con meno laureati, fatichiamo cmq a piazzarli!

io lo ripeto, a costo di rischiare un'accusa di plagio; questo è il paese delle mutande...

:dissident:
29-09-2009, 12:56
io lo ripeto, a costo di rischiare un'accusa di plagio; questo è il paese delle mutande...

vero anche questo :(

morpheus85
29-09-2009, 13:12
Il problema e' che a 40 di certo non puoi iniziare un'attivita' da manovale o da operaio, ma qui son tutti bravi a parole ma nei fatti mi sembra che la gran parte le manine non sa neanche cosa voglia dire sporcarsele davvero :doh:

anche a 20 se per questo :rolleyes:

yorkeiser
29-09-2009, 13:15
Si ma cosi ribalti la soluzione!
Il problema è che è il nostro mercato del lavoro che è arcaico e la prova è che nonostante siamo uno dei paesi occidentali con meno laureati, fatichiamo cmq a piazzarli!

Hai ragione, ma di certo un sistema economico su scala nazionale non lo modifichi in 2 anni (beh oddio, a sentire il berlusca lui può, ma qui purtroppo si parla di mondo reale), e nel frattempo continui a spendere soldi per formare i migliori spazzini d'Europa, che poi diventano anche un problema sociale perchè non vedono una lira fino ai trent'anni e a quell'età di certo non riusciranno a costruirsi una vita con uno stipendio da operaio.
Chiaro che se si riesce poi a migliorare la situazione economica, ad esempio investendo in ricerca, ad esempio recuperando e reinvestendo i fondi dell'evasione fiscale, ad esempio iniziando a riservare i posti dirigenziali per i più meritevoli (e non per gli amici di), nessuno vieta di alzare il livello dei numeri chiusi in un futuro. Non so voi, ma per me vedere i laureati lavorare in un call-center è deprimente, è come prendere la Diablo per andare a comprare le sigarette.

:dissident:
29-09-2009, 13:16
anche a 20 se per questo :rolleyes:

diciamo che 20 è davvero il limite

fransys
29-09-2009, 13:17
Si il lavoro umile lo fa se lo sa fare o se glielo offrono ;)
Prova ad andare a 40 anni dall'idraulico a fare il garzone per imparare il lavoro e vediamo :doh:

Guarda che siamo d'accordo. L'ho detto anche io qualc post fa'

gigio2005
29-09-2009, 13:21
non è odio per "la gente laureata".
è insofferenza verso chi, magari con in mano una laurea breve sempre più inflazionata, crede di poter pretendere chissà che cosa.


il fatto che poi un laureato di oggi ne sappia meno di un diplomato di 20 anni fa è solo un ulteriore dettaglio.

ovviamente io sto parlando di lauree finite

per me la classifica delle lauree e' la seguente:

laurea quinquennale "antica"
laurea specialistica moderna
laurea triennale (carta straccia)

dave4mame
29-09-2009, 13:32
e secondo te chi è che, ad oggi, più di tutti fa il puzzone con i posti di lavoro?

DUDA
29-09-2009, 13:43
Mah sai, quando uno ha come modelli "la trota" e qualcun altro... E' chiaro che punti in alto e si dica "allora ce la posso fare pure io". Il problema è che poi è disposto a tutto e ricorre magari ad altri tipi di "attitudini", essendo sprovvisto del resto. Non so se mi spiego... Anzi è magari più facile che faccia strada così che non con qualità, capacità e valori reali.

Ognuno segue i propri modelli, se a uno interessano i soldi facili, ha tutto il diritto di provare, ma non giustifico il fatto che, chi insiste nel volersi inerpicare lungo la carriera dello studente laureando (difficile, impegnativa e piena di sacrifici), arrivato in cima alla collina, pretenda di "ottenere" a prescindere del risultato dicendo: "eh ma io mi sono fatto il culo per 6 anni, dov'è il conquibus che mi è dovuto? Io il mio l'ho fatto, ora tocca allo stato darmi quello per cui ho studiato...eh ma io voglio fare il ricercatore, non mi importa che ci sia bisogno o meno di quello che so fare, il problema è di qualcun'altro che deve provvedere"

Per la cronaca, ripeto, io non sono laureato, ci ho provato, sono durato un anno e poi ho iniziato a lavorare, ho fatto sia il carpentiere che il magazziniere per tirar su soldi.
Ovvio che se avessi continuato mi sarei laureato con tutta probabilità, ma cosa avrei ottenuto, una laura, zero esperienza lavorativa, costi (sia per me che per la società) e risultati mediocri.

marchigiano
29-09-2009, 13:43
http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/nazionale/news-dettaglio/3715936

c'è chi sta messo peggio di noi :asd:

DUDA
29-09-2009, 13:45
e secondo te chi è che, ad oggi, più di tutti fa il puzzone con i posti di lavoro?

I "dottori in giornalismo"? Gli "ingegneri del moto ondoso lacustre"? i "designer di interni"? :D

Ziosilvio
29-09-2009, 14:13
I "dottori in giornalismo"? Gli "ingegneri del moto ondoso lacustre"? i "designer di interni"? :D
E come dimenticare gli "scienziati del benessere del cane e del gatto"? :muro:

Tenebra
29-09-2009, 14:17
I "dottori in giornalismo"? Gli "ingegneri del moto ondoso lacustre"? i "designer di interni"? :D

O anche i "lighting designer" :asd: e simili...

L'insofferenza (non odio) verso i laureati che molti esprimono si spiega facilmente: da una parte negli anni ci si è inventati corsi di laurea e dottorati in ogni minchiata immaginabile - vedi sopra - colmati da frotte di ragazzi ansiosi non di imparare la qualificatissima mansione, ma di scansare il lavoro ancora per qualche anno.
Dall'altra, è vero come già detto che un laureato fresco fresco, rispetto ad uno che non si è laureato ma ha lavorato nel settore per quei 3-5 anni in cui il suo coetaneo ha studiato, vale la metà e produce per minimo un anno solo un quarto.
Prima devi fargli disimparare che il titolo "dottore" sia di per sè fonte di vanto e rechi con sè somma gloria - e già qui, tanti auguri. Poi devi fargli capire che una cosa è studiare e un'altra lavorare... completamente un'altra cosa.
Infine, devi metterlo di fronte al fatto che se credeva di prendere minimo duemila euro al mese fin dal principio perchè lui è "dottore" avrebbe fatto meglio ad accendere il cervello lustri fa.

Lasciamo poi perdere l'immane numero di laureandi che è assolutamente sicuro che la società non possa fare a meno dell'immane sapienza che gli è stata inculcata, e naturalmente RIGOROSAMENTE in un posto pubblico. Si vede che la cultura non è destinata ai privati :asd:

Va anche detto che la storia dei "lavori che nessuno vuole fare" è una frottola bella grande, spesso supportata da chi ha la fabbrichetta o comunque sta messo bene. Per puro interesse.
E' stato già fatto notare che questi fantomatici lavori offerti agli italiani, che però nessuno vuole, sono sempre sottopagati, senza formazione, con contratti assurdi.
E' troppo facile per l'artigiano lamentarsi che non trova italiani ed è COSTRETTO ad assumere extracomunitari... che dica anche il resto, ovvero che offre uno stipendio di 800 euro al mese, contratti a termine di sei mesi in sei mesi ad libitum, non fa più formazione perchè gli costa (anzi, lui PRETENDE "apprendisti già formati", una figura mitologica che esiste solo nei suoi sogni libidinosi).
Col piffero. Fa più comodi darsi arie da benefattori incompresi con il classico studio di Mestre, che fa vedere solo la metà comoda della moneta.
L'altra la teniamo nascosta, così possiamo continuare ad pagare salari minori di quelli di vent'anni fa, assumere extracomunitari in nero e lamentarci pure.

Peccato che chi nelle zone dei "poveri artigiani" ci abita, queste cose le sappia benissimo. Poche balle.

:dissident:
29-09-2009, 14:21
Si cmq light designer e anche interior designer se cercano il posto lo trovano eh...non parliamo di cose che non si conoscono ;)

marchigiano
29-09-2009, 14:29
E' troppo facile per l'artigiano lamentarsi che non trova italiani ed è COSTRETTO ad assumere extracomunitari... che dica anche il resto, ovvero che offre uno stipendio di 800 euro al mese, contratti a termine di sei mesi in sei mesi ad libitum, non fa più formazione perchè gli costa (anzi, lui PRETENDE "apprendisti già formati", una figura mitologica che esiste solo nei suoi sogni libidinosi).

avvocati architetti notai farmacisti commercialisti... tutti fanno qualche anno A GRATIS in qualche studio già avviato nonostante provengano da una laurea che teoricamente dovrebbe avergli insegnato tutto o quasi. ora non capisco perchè l'artigiano o la fabbrichetta in genere dovrebbe pagare uno non qualificato per insegnargli il mestiere. metti al tornio un incapace è un attimo che si fa male o ti fa un danno da 50000€

:dissident:
29-09-2009, 14:35
avvocati architetti notai farmacisti commercialisti... tutti fanno qualche anno A GRATIS in qualche studio già avviato nonostante provengano da una laurea che teoricamente dovrebbe avergli insegnato tutto o quasi. ora non capisco perchè l'artigiano o la fabbrichetta in genere dovrebbe pagare uno non qualificato per insegnargli il mestiere. metti al tornio un incapace è un attimo che si fa male o ti fa un danno da 50000€

Beh IN TEORIA i vari contratti di apprendistato e formazione servono proprio a questo, ma con stipendio e tutele adeguate.. (cosa che non esiste negli studi professionali ovviamente)

CYRANO
29-09-2009, 14:58
puoi studiare alla morte.
ma se i posti "da laureato" sono 50 e i laureati sono 80, mi sembra inevitabile che 30 non avranno quel posto.

gia'!


C;,a;,z;,a

Tenebra
29-09-2009, 15:03
Si cmq light designer e anche interior designer se cercano il posto lo trovano eh...non parliamo di cose che non si conoscono ;)

Oh, le conosco eccome, ho una "lighting designer" infiltrata nel cerchio famigliare :asd: e ha un lavoro, pure buono.
Il problema è che fa proprio a pugni col concetto stesso di "cultura" che molti danno alla laurea, che pretendeva stipendio milionario solo per il pezzo di carta e che mai e poi mai le sarebbe venuto in mente di fare un lavoro che non fosse il suo (e botta di culo, l'ha trovato dopo UN ANNO a fare un cazzo...) cosa che nel mondo reale non esiste. Io ho passato 8 tipi di lavoro diverso prima di "fossilizzarmi" su uno solo, lavori definiti umili in quantità. E onestamente, alcuni li preferivo.

avvocati architetti notai farmacisti commercialisti... tutti fanno qualche anno A GRATIS in qualche studio già avviato nonostante provengano da una laurea che teoricamente dovrebbe avergli insegnato tutto o quasi. ora non capisco perchè l'artigiano o la fabbrichetta in genere dovrebbe pagare uno non qualificato per insegnargli il mestiere. metti al tornio un incapace è un attimo che si fa male o ti fa un danno da 50000€

Vero, ma il contratto formazione implica che tu GLIELA FACCIA la dannata formazione. Non puoi pretendere i benefit del contratto formazione (lo paghi uno sputo) e poi non gli fai formazione o peggio, lo vuoi già formato.
Botte piena e moglie ubriaca, anyone? Troppo comodo.
Tu artigiano vuoi un lavorante capace? Te lo addestri.
Ah no, vero, addestrarlo porta via tempo e denaro (sia mai) e poi un apprendista formato diventa bravo e potenziale concorrente se decide di mollarti perchè non gli aumenti la paga da cinque anni (sia mai).
Allora via di extracomunitario, però continuando a piangere perchè nessuno accetta il tuo fantasmagorico lavoro.

Oltretutto, ma dovrebbe essere così ovvio da risultare quasi insultante, se tu artigiano o fabbrichetta non insegni il mestiere a nessuno ma li vuoi già formati, e lo stesso fa l'artigiano o fabbrichetta tuo vicino, e lo stesso il suo vicino e così via, mi spiegate quanto dementi bisogna essere per volerne uno "già formato"? Chi diavolo l'ha formato, se nessuno vuole accollarsene il costo?
Una volta la formazione si faceva, altrochè. Che adesso non la facciano più è vero, ma non facciamola passare come una cosa buona e giusta, perchè è solo l'ennesimo taglio dei costi a carico del personale effettuato da quella controfigura di palta di classe imprenditoriale che si ritrova l'Italia.

CYRANO
29-09-2009, 15:07
che chezz e' un light designer ? progetta lampadari e/o lampade da comodino ??



C;a;.z;a;.z;.a

:dissident:
29-09-2009, 15:09
Il problema è che fa proprio a pugni col concetto stesso di "cultura" che molti danno alla laurea, che pretendeva stipendio milionario solo per il pezzo di carta e che mai e poi mai le sarebbe venuto in mente di fare un lavoro che non fosse il suo.


è che queste pseudo-lauree sono a tutti gli effetti formative per lavori di tipo tecnico (e in cui quindi la cultura non c'entra quasi nulla), sono poco più che diplomi nella maggior parte dei casi, è questo che sfugge a chi ne esce..

:dissident:
29-09-2009, 15:11
che chezz e' un light designer ? progetta lampadari e/o lampade da comodino ??

C;a;.z;a;.z;.a

Si occupa dei progetti di illuminazione..di opere d'arte, di spazi pubblici, di esposizioni, di particolari tipi di attività

LUVІ
29-09-2009, 15:22
Si occupa dei progetti di illuminazione..di opere d'arte, di spazi pubblici, di esposizioni, di particolari tipi di attività

Mica cazzi :O

:dissident:
29-09-2009, 15:25
Mica cazzi :O

E' un lavoro da tecnico..Ma soprattutto in un paese come l'Italia che è piena di opere d'arte da valorizzare per incrementarne l'appetibilità turistica non è che manchino opportunità in questo settore.
Inoltre quando Armani o Dolce e Gabbana fanno uno showroom, a chi credi vengano affidati i progetti di illuminazione? C'è molto più lavoro che come sistemista o tecnico IT, non credere.. ;)

Traveller23
29-09-2009, 15:26
Mica cazzi :O

Probabilmente si guadagna di piu' con la tua variante :asd:

:dissident:
29-09-2009, 15:29
Probabilmente si guadagna di piu' con la tua variante :asd:

Dipende dal tipo di contratto, se prevede royalties, se è per un grosso produttore...

CYRANO
29-09-2009, 15:33
Si occupa dei progetti di illuminazione..di opere d'arte, di spazi pubblici, di esposizioni, di particolari tipi di attività

ah. ma quanti sono in italia ? cioe' mi sembra un po' di nicchia.. boh...


X;,a;,z,;ax

LUVІ
29-09-2009, 15:35
E' un lavoro da tecnico..Ma soprattutto in un paese come l'Italia che è piena di opere d'arte da valorizzare per incrementarne l'appetibilità turistica non è che manchino opportunità in questo settore.
Inoltre quando Armani o Dolce e Gabbana fanno uno showroom, a chi credi vengano affidati i progetti di illuminazione? C'è molto più lavoro che come sistemista o tecnico IT, non credere.. ;)

Non ero ironico.
Non è che se una specializzazione ha un nome altisonante, in inglese e composto da 12 parole, automaticamente è una cazzata :D
Spesso è così, ma non sempre.

http://www.phibbi.com/extra/gqswe.php

Tipo... "senior brand awareness advisor" :D

:dissident:
29-09-2009, 15:37
ah. ma quanti sono in italia ? cioe' mi sembra un po' di nicchia.. boh...


X;,a;,z,;ax

Beh il fatto che non ce ne siano tanti probabilmente è legato al fatto che cmq chi lo fa spesso trova lavoro..diciamo che ce n'è il giusto :D

xcdegasp
29-09-2009, 16:20
Beh il fatto che non ce ne siano tanti probabilmente è legato al fatto che cmq chi lo fa spesso trova lavoro..diciamo che ce n'è il giusto :D

se finiscono le manifestazioni finiscono gli introiti...

:dissident:
29-09-2009, 16:23
se finiscono le manifestazioni finiscono gli introiti...

Mah..non è detto..anche perchè di che manifestazioni parli? Se finisce per dire la settimana della moda a Milano o si smette di illuminare monumenti e piazze mi sa che siamo messi davvero male..Senza contare che ci sono sempre i privati, cmq..

mixkey
29-09-2009, 16:32
Sbaglio, o l'articolo vero e proprio è un po' più ricco?
http://www.corriere.it/cronache/09_settembre_29/focus_laureati_044b9db4-acc2-11de-a07d-00144f02aabc.shtml

Chiedo scusa tutti. Ho fatto un errore nel copia e incolla e, avendo lasciato il forum da stamani, non ho avuto occasione di rileggere e accorgermene. Ho editato.

Onisem
29-09-2009, 17:33
avvocati architetti notai farmacisti commercialisti... tutti fanno qualche anno A GRATIS in qualche studio già avviato nonostante provengano da una laurea che teoricamente dovrebbe avergli insegnato tutto o quasi. ora non capisco perchè l'artigiano o la fabbrichetta in genere dovrebbe pagare uno non qualificato per insegnargli il mestiere. metti al tornio un incapace è un attimo che si fa male o ti fa un danno da 50000€

Eh si Marchigiano, però tu ti dimentichi sempre una parte del ragionamento: nella fattispecie le categorie che citi poi avranno lavoro garantito e LAUTE entrate. Il tornitore invece gudagnerà una miseria a vita e nessuno gli garantirà un cazzo. Chiediamogli anche di lavorare gratis qualche annetto... Magari in nero e senza contributi. :rolleyes:

Onisem
29-09-2009, 17:34
avvocati architetti notai farmacisti commercialisti... tutti fanno qualche anno A GRATIS in qualche studio già avviato nonostante provengano da una laurea che teoricamente dovrebbe avergli insegnato tutto o quasi. ora non capisco perchè l'artigiano o la fabbrichetta in genere dovrebbe pagare uno non qualificato per insegnargli il mestiere. metti al tornio un incapace è un attimo che si fa male o ti fa un danno da 50000€

Eh si Marchigiano, però tu ti dimentichi sempre una parte del ragionamento: nella fattispecie le categorie che citi poi avranno lavoro garantito e LAUTE entrate. Il tornitore invece gudagnerà una miseria a vita e nessuno gli garantirà un cazzo. Chiediamogli anche di lavorare gratis qualche annetto... Magari in nero e senza contributi. Sei proprio il classico berlusconiano.

:dissident:
29-09-2009, 17:34
nella fattispecie le categorie che citi poi avranno lavoro garantito e LAUTE entrate.

si beh questo è TUTTO da dimostrare :rolleyes: ;)

Onisem
29-09-2009, 17:37
si beh questo è TUTTO da dimostrare :rolleyes: ;)

Farmacisti, notai e commercialisti? Eh si poverini...

marchigiano
29-09-2009, 19:48
Eh si Marchigiano, però tu ti dimentichi sempre una parte del ragionamento: nella fattispecie le categorie che citi poi avranno lavoro garantito e LAUTE entrate. Il tornitore invece gudagnerà una miseria a vita e nessuno gli garantirà un cazzo. Chiediamogli anche di lavorare gratis qualche annetto... Magari in nero e senza contributi. :rolleyes:

notaio magari si, farmacista pure ma solo se comunale o se riesce a comprarsi una farmacia (costosissima), ma un architetto se incapace può ritrovarsi senza lavoro, come pure un commercialista o un ingegnere

il tornitore se ben qualificato non guadagna una miseria, ovviamente anche li c'è quello bravo che sa anche evolversi con la tecnologia (frese controllo numerico ecc) e sarà sempre cercato dalle ditte con buoni stipendi, poi ci sarà sempre lo zuccone che si ritroverà senza lavoro

:dissident:
29-09-2009, 20:10
Farmacisti, notai e commercialisti? Eh si poverini...

Si ma perchè tu vedi solo quelli che poi ce l'hanno fatta :doh:
E non sono TUTTI quelli che hanno iniziato la professione

Onisem
29-09-2009, 20:12
Si ma perchè tu vedi solo quelli che poi ce l'hanno fatta :doh:
E non sono TUTTI quelli che hanno iniziato la professione

Ok, ma diciamo che mediamente sono delle caste abbastanza tutelate rispetto ad un operaio. O no?? :rolleyes: Ed hanno poi altri introiti, visto che il paragone era che siccome il notaio o il farmacista fanno praticantato, allora anche l'operaio o l'artigiano deve fare qualche annetto a gratis. :rolleyes:

_Magellano_
29-09-2009, 20:17
Ragazzi so che può non piacere a voi cosi come non piace a me ma la società fatta di eguali non esiste nel campo lavorativo.
Nel campo umano per fortuna il progresso ci ha resi uguali ma nel mercato del lavoro per forza di cose da come nasci a come agisci e anche grazie alla fortuna vi è chi riesce ad ottenere piu degli altri benchè si cerchi in un certo modo di dare eguali opportunità.
Poi ci sarebbe anche da fare un discorso su chi si da' da fare e ci prova in tutti i modi perchè è facile lamentarsi del collega che ha ottenuto l'impiego statale benchè sia meno preparato quando il soggetto per primo non ha fatto domanda,un po come chi vuole vincere alla lotteria ma non compra il biglietto.
Vedete questa seconda parte slegata dalla prima e solo un ulteriore possibilità.

:dissident:
29-09-2009, 20:22
Ok, ma diciamo che mediamente sono delle caste abbastanza tutelate rispetto ad un operaio. O no?? :rolleyes:

Io sono iscritto ad un ordine professionale.
Questo ordine non mi tutela in alcun modo (se non fornendomi in caso di mancato pagamento di un cliente assistenza legale), quindi direi di no :mbe: