mauveron
27-09-2009, 17:56
Salve ragazzi, vi espongo uno sgradevole problema che sto cercando di risolvere: abito da due anni in un appartamento condiviso con altri due studenti, uno dei quali ha dato disdetta.
Gli è subentrato un ragazzo fumatore, che ha subito iniziato ad appestare la casa. Pur fumando nella sua stanza a porta chiusa, infatti, il corridoio si riempie letteralmente, anche se le finestre sono aperte, e se apro la mia porta, anche per pochi secondi, mi entra tutto in camera.
Io e l'altro coinquilino, anche lui non fumatore (ha smesso da qualche mese) ,abbiamo chiesto più volte al nuovo entrato di andare a fumare sull'ampio terrazzo di cui disponiamo, ma lui non accetta, affermando che si sente il diritto di farsi almeno un paio di sigarette al giorno dentro la sua stanza. Con conseguente appestamento.
Abbiamo dunque avvertito il padrone di casa, che sembra però voler usare toni non troppo duri con questo ragazzo. Non arriverebbe certo a dirgli che, se vuole fumare in casa, non è la casa giusta per farlo.
Per inciso: il nuovo arrivato deve ancora formalizzare il contratto (dato che, ufficialmente, la locazione inizierà dal 1° Ottobre).
Qual'è la situazione dal punto di vista legale? Il proprietario ha il diritto di concedere la locazione ad un inquilino che non si impegna a rispettare gli spazi comuni della casa?
Come si applica la legge a tutela dei non fumatori a questo caso?
Se il tipo firma il contratto assicurandoci che farà quanto da noi richiesto e poi non mantiene la parola che possiamo fare?
Altro inciso: ho diverse allergie che mi causano dei problemi respiratori, che verrebbero senza dubbio esacerbati dal soggiornare quotidianamente in ambienti inquinati da fumo.
Potete immaginare il malessere che mi causa questa situazione.
Ogni opinione ben documentata è ben accetta. Grazie in anticipo!
Gli è subentrato un ragazzo fumatore, che ha subito iniziato ad appestare la casa. Pur fumando nella sua stanza a porta chiusa, infatti, il corridoio si riempie letteralmente, anche se le finestre sono aperte, e se apro la mia porta, anche per pochi secondi, mi entra tutto in camera.
Io e l'altro coinquilino, anche lui non fumatore (ha smesso da qualche mese) ,abbiamo chiesto più volte al nuovo entrato di andare a fumare sull'ampio terrazzo di cui disponiamo, ma lui non accetta, affermando che si sente il diritto di farsi almeno un paio di sigarette al giorno dentro la sua stanza. Con conseguente appestamento.
Abbiamo dunque avvertito il padrone di casa, che sembra però voler usare toni non troppo duri con questo ragazzo. Non arriverebbe certo a dirgli che, se vuole fumare in casa, non è la casa giusta per farlo.
Per inciso: il nuovo arrivato deve ancora formalizzare il contratto (dato che, ufficialmente, la locazione inizierà dal 1° Ottobre).
Qual'è la situazione dal punto di vista legale? Il proprietario ha il diritto di concedere la locazione ad un inquilino che non si impegna a rispettare gli spazi comuni della casa?
Come si applica la legge a tutela dei non fumatori a questo caso?
Se il tipo firma il contratto assicurandoci che farà quanto da noi richiesto e poi non mantiene la parola che possiamo fare?
Altro inciso: ho diverse allergie che mi causano dei problemi respiratori, che verrebbero senza dubbio esacerbati dal soggiornare quotidianamente in ambienti inquinati da fumo.
Potete immaginare il malessere che mi causa questa situazione.
Ogni opinione ben documentata è ben accetta. Grazie in anticipo!