+Benito+
24-09-2009, 18:33
Sono in un periodo di particolare inventiva e sto passando un po' di idee a destra e a manca nella speranza che qualcuna venga presa in considerazione. Una di queste riguarda un ciclo chiuso "ad acqua" per il recupero di energia.
Nel cercare informazioni più specifiche sull'elettrolisi dell'acqua, mi sono imbattuto in un esperimento che mi ha sinceramente affascinato.
Sto parlando dell'esperimento di Iorio e Cirillo, che parallelamente (e successivamente) ad altri ricercatori hanno battuto la strada dello sviluppo dell'elettrolisi dell'acqua nelle sue forme più particolari.
Per chi non conoscesse questo esperimento, come me prima di 6 ore fa, peraltro, si tratta di una particolare condizione sotto la quale durante un processo elettrolitico si viene a generare un plasma.
La cosa strabiliante, e che mi fa pensare molto, è che a prescindere dal come e dal perchè l'energia che è richiesta dai fenomeni che avvengono è sensibilmente superiori all'energia fornita per attuare il processo stesso da parte del generatore.
Se ho ben capito, questo plasma, trovandosi in una condizione particolare tra l'elettrodo e la soluzione alcalina, fa sì che una parte di essa venga a trovarsi nelle condizioni per cui avvengono delle reazioni non sono chimiche ma nucleari, che prevedono la sottrazione di energia all'elettrone dell'idrogeno avvicinandolo al nucleo fin quando collassa sul protone. Rilievi al microscopio elettronico rivelano la creazione di elementi non presenti originariamente nell'esperimento.
Viene anche rilevata un'emissione gamma.
Questa cosa è realizzabile veramente in modo artigianale, scelti i materiali e le condizioni.
Fatto sta che nel processo di elettrolisi "atipica" il "rendimento" è superiore ad 1, e anche non di poco.
Quali sono gli svantaggi di questa applicazione? L'emissione gamma dovrebbe essere facilmente schermabile, non vedo grosse difficoltà, non si usano materiali particolarmente pregiati.
Però nonostante tutto non trovo nessuna applicazione pratica.
Nel cercare informazioni più specifiche sull'elettrolisi dell'acqua, mi sono imbattuto in un esperimento che mi ha sinceramente affascinato.
Sto parlando dell'esperimento di Iorio e Cirillo, che parallelamente (e successivamente) ad altri ricercatori hanno battuto la strada dello sviluppo dell'elettrolisi dell'acqua nelle sue forme più particolari.
Per chi non conoscesse questo esperimento, come me prima di 6 ore fa, peraltro, si tratta di una particolare condizione sotto la quale durante un processo elettrolitico si viene a generare un plasma.
La cosa strabiliante, e che mi fa pensare molto, è che a prescindere dal come e dal perchè l'energia che è richiesta dai fenomeni che avvengono è sensibilmente superiori all'energia fornita per attuare il processo stesso da parte del generatore.
Se ho ben capito, questo plasma, trovandosi in una condizione particolare tra l'elettrodo e la soluzione alcalina, fa sì che una parte di essa venga a trovarsi nelle condizioni per cui avvengono delle reazioni non sono chimiche ma nucleari, che prevedono la sottrazione di energia all'elettrone dell'idrogeno avvicinandolo al nucleo fin quando collassa sul protone. Rilievi al microscopio elettronico rivelano la creazione di elementi non presenti originariamente nell'esperimento.
Viene anche rilevata un'emissione gamma.
Questa cosa è realizzabile veramente in modo artigianale, scelti i materiali e le condizioni.
Fatto sta che nel processo di elettrolisi "atipica" il "rendimento" è superiore ad 1, e anche non di poco.
Quali sono gli svantaggi di questa applicazione? L'emissione gamma dovrebbe essere facilmente schermabile, non vedo grosse difficoltà, non si usano materiali particolarmente pregiati.
Però nonostante tutto non trovo nessuna applicazione pratica.