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View Full Version : Indagato Letta da 10 mesi. E nessuno ne parla


luxorl
23-09-2009, 17:49
Dopo il rimpallo tra due procure, la Cassazione manda il fascicolo sui centri di accoglienza all’unico magistrato di Lagonegro. I reati ipotizzati sono abuso, turbativa d’asta e truffa.



Come giornali e agenzie
hanno nascosto la notizia che
spaventa gli editori

Sono almeno sei mesi che giornali e tv evitano di raccontare che Gianni Letta è sotto inchiesta. Nonostante le carte circolino nelle redazioni dei maggiori quotidiani e delle agenzie di stampa, nessun direttore ha pubblicato le intercettazioni che raccontano come le emergenze sono state usate per fare affari e favori. Letta è considerato l’uomo del dialogo e soprattutto il sottosegretario con cui gli editori hanno trattato e tratteranno gli aiuti alla stampa in crisi. L’unica testata che ha offerto una panoramica dell’indagine è stato il mensile campano “La voce delle voci”. Le agenzie di stampa si sono occupate della faccenda solo il 29 aprile per comunicare, su input della Procura di Roma, che i pm avevano chiesto l’archiviazione di Letta. Ma non hanno spiegato per quali reati fosse indagato e oltretutto hanno diffuso una notizia monca. Letta è stato scagionato dall’accusa di associazione a delinquere, ma rimane indagato per abuso, turbativa d’asta e truffa. Su queste ipotesi di reato, si è svolto un surreale ping pong tra le Procure di Roma e Potenza, dove entrambe sostenevano la competenza dell’altra e non volevano occuparsi di lui. Alla fine ci ha pensato la Cassazione, che ha spedito tutto a Lagonegro.


Accoglienza ai clandestini?
Ci pensa Gianni
LE CARTE DELL’INCHIESTA SU LETTA

Gianni Letta è indagato da dieci mesi per il business dell’immigrazione. Nessuno però lo sa (o lo scrive). Lo ignora persino il magistrato che dovrà occuparsi di lui. Si chiama Francesco Greco (solo omonimo del procuratore aggiunto di Milano) e lavora da poche settimane a Lagonegro, un comune di 5 mila abitanti in provincia di Potenza, dove la Procura più piccola d’Italia, con un solo pm che fa contemporaneamente il capo reggente e il sostituto, dovrà decidere la sorte dell’uomo più potente del governo dopo Silvio Berlusconi. Con “Il Fatto quotidiano”, che gli chiede notizie sullo stato del fascicolo, Greco cade dalle nuvole. Eppure nel luglio scorso il dossier Letta è stato destinato al suo ufficio dalla Cassazione, dopo un surreale conflitto di competenza fra i magistrati di Roma e Potenza. Tutti però si sono dimenticati di dirgli che sulla sua scrivania sta per arrivare una valanga di informative, corredate da mesi di intercettazioni. Carte che accusano il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, in concorso col capo del dipartimento Immigrazione del ministero degli Interni, Mario Morcone, e con alcuni manager de “La Cascina”: una holding di cooperative da 200 milioni di euro di fatturato, braccio secolare di Comunione e Liberazione a Roma, nata come mensa per gli studenti della Capitale, che oggi controlla ospedali, hotel a 4 stelle e ristoranti di grido (come il Pedrocchi di Padova e Le Cappellette di Roma), dove i clienti vip lasciano sulle pareti la loro foto accanto alla dedica di Giulio Andreotti. Letta è sotto inchiesta per reati piuttosto pesanti: abuso d’uf ficio (fino a 3 anni di carcere), turbativa d’asta (fino a 2), truffa aggravata (fino a 6).

Potenza del Vaticano

L’indagine parte da Potenza, quando il pm Henry John Woodcock si mette a lavorare su una presunta organizzazione specializzata nell’aggiudicarsi commesse pubbliche truccando le gare. A indagare sono gli uomini della squadra mobile e quelli del Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, diretti dal colonnello Sergio de Caprio, alias Capitano Ultimo, l’ufficiale che arrestò Totò Riina. Gli investigatori intercettano e pedinano i fratelli Angelo e Pierfrancesco Chiorazzo, dirigenti della Cascina e di altre società. E quasi subito scoprono che i due stanno tentando di accaparrarsi gli appalti per i centri di assistenza ai rifugiati, grazie agli aiuti di Letta. E’ l'estate del 2008. Giornali e tv lanciano ogni giorno “l’allar me i m m i gra t i ” e il governo dichiara addirittura lo stato d’emer genza. Letta si muove alla sua maniera. A legarlo alla Cascina non sono solo i rapporti di consuetudine con Chiorazzo, ma è soprattutto la comune vicinanza al Vaticano e ad Andreotti, numi tutelari della cooperativa. Per anni La Cascina ha accumulato appalti dalle Alpi alla Sicilia, dalle università alle strutture pubbliche, dai teatri agli stadi, fino alla bouvette del Senato. Nel 2008 l’Asl di Taranto le ha scucito la bellezza di 8,8 milioni di euro; il comune di Roma altri 20. Non è un mistero che i vertici della Cascina selezionino il personale anche sulla base di elenchi stilati da vescovi e politici di area. Ma il gruppo non disdegna le alleanze trasversali, come quella intrecciata con il governo di Fidel Castro per gestire due hotel di lusso sulle spiagge di Santa Lucia e di Varadero. La crescita tumultuosa, le scelte sfortunate (come quella di Cuba) e 74 milioni di debiti con il fisco, hanno però messo la holding ciellina alle corde.

“Pronto, sono Gianni Letta”

Per risollevarsi dalla crisi, il vicepresidente Angelo Chiorazzo - 35 anni, celebre per aver organizzato nel ‘97 una contestazione a Oscar Luigi Scalfaro alla Sapienza di Roma, molto stimato dal segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone - punta sugli appalti in uno dei settori più redditizi e meno controllati: gli immigrati. Legatissimo a Clemente Mastella (era con lui sull’aereo di Stato da Roma al Gran Premio di Monza nel 2007), soprannominato nell’Udeur “il vaticanista” per aver organizzato vari incontri fra lo statista di Ceppaloni e Bertone, Chiorazzo ha un altro asso nella manica: proprio Letta. Il 6 agosto 2008 - si legge nelle carte - Angelo è a Palazzo Chigi col cappello in mano. Una delle sue società gestisce già il Centro accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Bari con 1200 ospiti, e sta per aprirne un altro a Taranto da 400 posti. Ogni ospite “va l e ” fi - no a 50 euro di rimborsi pubblici al giorno. Il manager fiuta l’af - fare (il gruppo incassa già 70 mila euro al giorno) e vorrebbe espandersi in tutt’Italia. Letta chiama il capo dell’immigrazio - ne al ministero, il prefetto Morcone, che si mette a disposizione. Due giorni dopo Chiorazzo torna alla carica a Palazzo Chigi con la lista dei “C a ra ” più appetibili. In cima all’elenco, Foggia e Crotone. Dopo il secondo incontro, Letta richiama Chiorazzo per dirgli che qualcosa comincia a muoversi: “Il prefetto di Crotone mi dice che vuole che lei vada o lunedì o martedì... perchè poi lui va a Cosenza dove è stato trasferito e dice: ‘E’ meglio che lascio le cose fatte’. Allora, o lunedì o martedì mattina la aspetta in Prefettura... eh... a nome mio”. Chiorazzo ringrazia e già sogna parlando con i colleghi: “Crotone è il campo più grande d’E u ro p a , può arrivare a 1300 persone”. Con il fratello Pierfrancesco, aggiunge: “Devi andare in Calabria a battere il ferro finché è caldo (a Crotone l’indagine sarà archiviata, ndr) ”.

Un milione all’Auxilium

Chiorazzo seguita a vedere Letta. Il quarto incontro avviene il 2 settembre. Dieci giorni dopo, ecco finalmente i primi risultati: un bell’appalto da un milione e 170 mila euro, destinato alla cooperativa Auxilium di Senise, presieduta da suo fratello, per aprire un nuovo “C a ra ” a Policoro, provincia di Matera. Com’è stato possibile? La risposta la danno gli investigatori: per quell’appalto “il prefetto di Matera e il sindaco di Policoro sono stati ‘s c ava l c a t i ’ e messi davanti al ‘fatto compiuto’. Il prefetto Giovanni Monteleone sarà informato solo un giorno e mezzo prima dell'arrivo dei rifugiati e il sindaco Lopatriello sarà convinto ad avallare lo status quo con promesse, di evidente natura clientelare, di assunzioni di persone da lui segnalate. L’esisten - za di un'emergenza nazionale diviene così il pretesto utile a dissimulare uno stravolgimento delle regole della buona amministrazione e per accontentare le richieste del Chiorazzo gestore in pectore del “C a ra ” di Policoro, prim’ancora che ne sia deliberata la creazione”.

Il prefetto non ci sta

Occhio alle date: grazie a Super- Gianni, son bastati 11 giorni per aprire un centro da 200 posti che vale 4 milioni di euro l’an - no. E poi dicono che la burocrazia è lenta. Il prefetto Monteleone, sentito come testimone, ancora non ci crede: “Giovedì mattina (11 settembre 2008, ndr) mi ha chiamato il prefetto Morcone da Roma dicendomi: abbiamo individuato una struttura a Policoro dove sabato 13 arriveranno i primi 200 extracomunitari perché c’è un’emer genza nazionale. Io sono rimasto molto sorpreso e mi sono sentito bypassato... Non ho avuto la possibilità di chiamare i sindaci e di far vedere che esiste un prefe t t o ”. Anche il viceprefetto Michele Albertini è perplesso. Rifiuta di firmare e chiede una lettera del ministero che autorizzi quella “strana convenzione”, come la definisce lui stesso. Anche perché, spiega agli investigatori, “solitamente si lascia alle sedi locali il compito di individuare le ditte. Qui era già tutto fatto da Roma”. Niente da fare: l’affidamento ad Auxilium non si discute. Nessuno si preoccupa di verificare la capienza del centro. Ecco una telefonata intercettata fra la funzionaria Isabella Alberti e il presidente dell'Auxilium, Pierfrancesco Chiorazzo. Sono le 9.30 del 12 settembre, il Cara è già stato praticamente autorizzato, gli immigrati arriveranno l’indomani. Prima però bisogna mettere a posto le carte.

L’appalto al telefono

La dottoressa Alberti si produce in un esercizio di dettatura che pare il remake della celebre scena di “Totò, Peppino e la malafemmina”. “Allora scriva”, esordisce mentre Chiorazzo prende nota: "Alla direzione centrale dei servizi civili per l'immigrazione e l'asilo. Alla cortese attenzione del prefetto Forlani, Roma. Oggetto: offerta di strutture ed accoglienza sita in Policoro, Matera". Seguono dieci righe di dettato, dopo di che la signora ha un soprassalto di coscienza: “Senta, ma poi i posti quanti sono?”. E Chiorazzo: “210”. La funzionaria dello Stato per un attimo si ricorda del suo ruolo e pone un problema non secondario: “Ma c'è tutto? Cioè, per un’accoglienza dignitosa, c’è tutto?”. Chiorazzo la rassicura: “Sì, sì, sì, tutto. C’è tutto”. E meno male. Gli investigatori invece annotano: “Nessuna tempestiva verifica preventiva è stata eseguita dal ministero per accertare che effettivamente la struttura fosse in possesso di tutti i requisiti necessari e per verificare la sicurezza e la salubrità dei luoghi”. Solo il prefetto di Matera, un giorno prima di aprire il “C a ra ”, sguinzaglia una delegazione a controllare. “Sta di fatto”, prosegue la nota, “ch e dopo gli accessi eseguiti, su apposita richiesta della Prefettura di Matera, dall’Asl5 di Montalbano Ionico, è emerso che la struttura ospitante il Centro, in via del tutto eccezionale, può contenere al massimo 107 persone”. Così il 16 novembre 2008 la Prefettura invia un fax urgentissimo per comunicare che gli ospiti in soprannumero vanno trasferiti. Nel frattempo l’Auxi - lium potrebbe aver incassato 5 mila euro in più al giorno riempiendo il “C a ra ” oltre i limiti. Secondo la Procura di Roma, in questa vicenda non ci sarebbe nulla di penalmente rilevante. Il pm Sergio Colaiocco ha fatto archiviare l’accusa di associazione per delinquere contro Letta e Morcone. Poi, pur non essendo competente per territorio, ha lasciato intendere che - se fosse per lui - li scagionerebbe anche dalle altre accuse di abuso, truffa e turbativa. A suo avviso, lo stato d’emergenza legittima tutto. Secondo Woodcock, invece, l'emergenza non farebbe venir meno l’obbligo di chiedere almeno cinque preventivi prima di assegnare un appalto milionario con un paio di telefonate. Ora la parola passa al pm unico di Lagonegro. Se avrà tempo.

di Peter Gomez e Marco Lillo (da Il Fatto Quotidiano, n°1 - 23 settembre 2009)
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2339724&yy=2009&mm=09&dd=23&title=indagato_letta_da_10_mesi_e_ne


NB: solo per oggi è scaricabile la versione in pdf del giornale in questione qui: http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2339476&yy=2009&mm=09&dd=23&title=primo_numero_de_il_fatto_quoti

werted
23-09-2009, 18:19
ehehhe con tutti i giornalacci che fanno prime pagine con dossier dei servizi segreti o lettere anonime... forse aspettavano il momento buono, la notizia a orologeria di stampo mafioso.

first register
23-09-2009, 18:45
Ho letto il primo numero del fatto dopo pranzo, sono rimasto molto soddisfatto anche da questo articolo, non capisco perchè la redazione de IlFatto non abbia aperto una pagina web come tutti gli altri quotidiani nazionali.. speriamo ci pensino sù.

Quanto a Letta, c'è poco da dire... forse nessuno ne parla perchè quelle decisioni "arrivarono da ROMA" ? .

(10 giorni! 10 giorni! :stordita: )

mc12
23-09-2009, 18:51
sinceramente mi dispiace che il dott. letta sia sotto inchiesta...l'ho sempre ritenuto l'uomo della provvidenza, del compromesso e della riconciliazione...dove berlusconi passa e fa danni dietro cè sempre lui che ripara mettendoci la faccia...se non fosse per lui penso che questo paese sarebbe allo sfascio totale con questo governo..

TheMash
23-09-2009, 19:02
sinceramente mi dispiace che il dott. letta sia sotto inchiesta...l'ho sempre ritenuto l'uomo della provvidenza, del compromesso e della riconciliazione...dove berlusconi passa e fa danni dietro cè sempre lui che ripara mettendoci la faccia...se non fosse per lui penso che questo paese sarebbe allo sfascio totale con questo governo..

perchè ora navighiamo nell'oro :asd:

uomo della provvidenza... ma stiamo parlando di divinità di persone?

shake
23-09-2009, 19:16
non capisco perchè la redazione de IlFatto non abbia aperto una pagina web come tutti gli altri quotidiani nazionali.. speriamo ci pensino sù.[/B] :stordita: )

Da quello che ho capito si stanno impegnando per aprirla prima della fine dell'anno.

TheMash
23-09-2009, 19:20
Ma non hanno il blog?

shake
23-09-2009, 19:23
Mi riferivo a www.ilfattoquotidiano.it inteso come giornale online o quanto meno così ho capito guardando (non mi ricordo quale dei 4) Fatto in progress, un backstage del giornale.
eidt:
ps siamo un attimino OT :)

Stigmata
23-09-2009, 19:25
Giusto per completezza, palazzo chigi ha pubblicato una smentita e in seguito la redazione de Il Fatto ha risposto con una dichiarazione.


Roma, 22 set - In relazione alle indiscrezioni pubblicate questa mattina sul primo numero de "Il Fatto Quotidiano" la Presidenza del Consiglio precisa quanto segue: "In data 11 agosto 2009 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, ha definitivamente archiviato il procedimento a carico del Sottosegretario Gianni Letta giudicando del tutto inesistenti le ipotesi di reato formulate. ‘Dal complesso degli atti esaminati - si legge a pagina 2 del provvedimento - non emerge alcun elemento relativo alla sussistenza degli estremi richiesti dalla giurisprudenza per la sussistenza del delitto di cui all’Art. 416 c.p.’. Per quanto riguarda poi il presunto abuso d’ufficio, a pagina 4 dello stesso provvedimento, si legge testualmente: ‘L’ipotesi di reato prospettata dalla P.G. appare, pertanto, destituita di ogni fondamento’. La stessa identica conclusione per le altre supposte ipotesi di reato. La ‘conseguente restituzione degli atti’ alla procura di Potenza e la successiva trasmissione alla procura di Lagonegro da parte della Procura Generale della Cassazione nulla aggiunge al merito ed e’ legata a ragioni procedurali. Non e’ neppure vero che la notizia fosse inedita e che del fatto non si siano occupati gli altri giornali. Valga per tutti La Repubblica del 4 aprile 2009".(AGI)



La direzione de Il Fatto Quotidiano, in relazione alla nota diffusa da Palazzo Chigi precisa che la richiesta di trasmissione degli atti alla Procura di Lagonegro da parte del Procuratore Generale della Cassazione è stata messa a disposizione dei lettori sul sito internet del quotidiano: www.ilfattoquotidiano.it. Nel provvedimento pubblicato on line si legge che: "si registra una radicale divergenza di opinioni fra il pm di Potenza e il pm di Roma. Il pm di Potenza ...ritiene concretamente ipotizzabili alcuni reati fine (323,353,640 bis)", cioé abuso d'ufficio, turbativa e truffa. Mentre la Procura di Roma non li ritiene configurabili per varie ragioni. La Procura generale della Cassazione stabilisce che nessuna delle due procure è competente e invia il fascicolo a Potenza perché lo giri a Lagonegro. E aggiunge che "la definizione della competenza allo stato attuale non preclude e anzi sollecita lo svolgimento di opportune indagini". Pertanto la direzione de "Il fatto" conferma che:
1) Gianni Letta è indagato per abuso d'ufficio, truffa e turbativa.
2) I magistrati di Roma non hano alcuna competenza ad occuparsi dell'indagine sui reati suddetti; 3) La Procura di Lagonegro è stata stimolata a svolgere "opportune indagini" sui presunti reati di abuso, truffa e turbativa descritti nell'articolo odierno de "Il Fatto".
4) I presunti reati del sottosegretario Letta non sono quindi stati oggetto di archiviazione né a Roma né altrove.


Documenti

Accedi agli atti (pdf 2,4MB) (http://www.archive.org/download/ProcuraGeneraleDellaRepubblicaPressoLaCorteDiCassazione/gianni-letta-indagato.pdf)

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578

Come pubblicato dall'utente toms qui: http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=29002105&postcount=183

eraser
23-09-2009, 19:50
Confermo anche qui il mio post sull'altro thread :D

Ammazza che risposta :ave:

Un inizio coi botti, giusto per far capire che non scherzano :D

mc12
23-09-2009, 22:18
perchè ora navighiamo nell'oro :asd:

uomo della provvidenza... ma stiamo parlando di divinità di persone?

adesso è già uno schifo ma, a mio parere, se non ci fosse stato Letta a calmare un pò le acque quando erano eccessivamente agitate, in questo momento la previsione di grillo si sarebbe già avverata (tremoni e nano in elicottero verso la svizzera che dichiarano il default dell'italia..)

Scannabue²
23-09-2009, 22:24
Azz Letta no :muro: era una delle poche possibilità per un defenestramento anticipato del burlescone ...

FabioGreggio
23-09-2009, 22:35
Ma come nessuno ne parla?
Ci mancherebbe altro.
Basta gossip.
Lasciatelo lavorare in pace.

Non vi va mai bene niente.
Lo fanno per colpire Berlusconi
Ma il consenso sale al 89%.

Se indagano anche Brunetta fanno Strike. :cool:

fg

















di Peter Gomez e Marco Lillo (da Il Fatto Quotidiano, n°1 - 23 settembre 2009)
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2339724&yy=2009&mm=09&dd=23&title=indagato_letta_da_10_mesi_e_ne


NB: solo per oggi è scaricabile la versione in pdf del giornale in questione qui: http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2339476&yy=2009&mm=09&dd=23&title=primo_numero_de_il_fatto_quoti[/QUOTE]

LUVІ
23-09-2009, 22:53
Era il tipico "poliziotto buono", quello usato per tenere a bada l'opinione pubblica dopo le sparate del capo.
Ma è uguale a loro.
:Puke:

daniele.messina
23-09-2009, 22:55
Era il tipico "poliziotto buono", quello usato per tenere a bada l'opinione pubblica dopo le sparate del capo.
Ma è uguale a loro.
:Puke:

confermo qui la discussa affermazione fatta sull'altro thread:
indagato=colpevole

FabioGreggio
23-09-2009, 22:59
confermo qui la discussa affermazione fatta sull'altro thread:
indagato=colpevole

Giusto.
Indagato non significa colpevole.

Se poi si delineasse una condanna, si depenalizzerebbe la cosa con un Lodo Coso.
E sarebbe cmq innocente.

Sono ben altri i problemi.

fg

Stigmata
23-09-2009, 23:05
confermo qui la discussa affermazione fatta sull'altro thread:
indagato=colpevole

ritieni che indagato sia uguale a colpevole? davvero? come mai?

LUVІ
23-09-2009, 23:19
confermo qui la discussa affermazione fatta sull'altro thread:
indagato=colpevole

A me non mi indagano per queste porcate, strano.
A te?
Fai silenzio, per favore.

daniele.messina
23-09-2009, 23:32
A me non mi indagano per queste porcate, strano.
A te?
Fai silenzio, per favore.

Cambia tono, per favore.

Wales
23-09-2009, 23:59
Perchè ci hanno messo 10 mesi a divulgare questa "bomba" su Letta non è dato sapere... Non sapevano dove scriverlo???
Chi erano gli editori di Travaglio & Co. che non hanno permesso loro di divulgare questa notizia per ben 10 mesi??? Non c'è nessuno da denunciare???

:rolleyes:

Lasciamo perdere indagato=colpevole perchè è una battaglia persa in partenza...
Se questi giornalisti (senza generalizzare, ma sono cmq troppi!) non giocassero sempre sull'equivoco, non ci sarebbe "la notiziona" da prima pagina! :rolleyes:
Pochi sanno la differenza e i vari grillini, travaglini e simili (pochi dei quali in buona fede) ci sguazzano alla ricerca della casalinga di Voghera che abbocca! Pazienza...

W la libertà... di infamare a mezzo stampa! :ciapet:

Cmq ripeto la domanda per i meno attenti: perchè sono stati zitti - anche coloro che lo rilevano oggi - per 10 mesi??? Dove erano rinchiusi???

:ciapet:

Vincenzo1968
24-09-2009, 00:02
confermo qui la discussa affermazione fatta sull'altro thread:
indagato=colpevole

L'equivoco su cui spesso si gioca... (http://it.youtube.com/watch?v=k_RzX8Tab4Q)

FabioGreggio
24-09-2009, 06:19
Perchè ci hanno messo 10 mesi a divulgare questa "bomba" su Letta non è dato sapere... Non sapevano dove scriverlo???
Chi erano gli editori di Travaglio & Co. che non hanno permesso loro di divulgare questa notizia per ben 10 mesi??? Non c'è nessuno da denunciare???

:rolleyes:

Lasciamo perdere indagato=colpevole perchè è una battaglia persa in partenza...
Se questi giornalisti (senza generalizzare, ma sono cmq troppi!) non giocassero sempre sull'equivoco, non ci sarebbe "la notiziona" da prima pagina! :rolleyes:
Pochi sanno la differenza e i vari grillini, travaglini e simili (pochi dei quali in buona fede) ci sguazzano alla ricerca della casalinga di Voghera che abbocca! Pazienza...

W la libertà... di infamare a mezzo stampa! :ciapet:

Cmq ripeto la domanda per i meno attenti: perchè sono stati zitti - anche coloro che lo rilevano oggi - per 10 mesi??? Dove erano rinchiusi???

:ciapet:

Hai dimenticato i Feltrini.
Quelli giocano anche sul falso.
L'importante è mettere merda sul ventilatore a prescindere.

Dei Belpietrini ne parliamo in un secondo momento.

fg

TheMash
24-09-2009, 07:13
Il caro utente daniele.messina vuole strumentalizzare la cosa, come ha fatto nell'altro thread, per far sembrare che le povere vittime delle indagini in realtà vengano già trattate come pregiudicati colpevoli.
Come ha detto LUVI, stranamente io sono mai stato indagato per truffa aggravata, abuso d'ufficio e altri reati.
Conoscendo l'indole dei politici del PDL comunque il dubbio viene, e non sarai di certo tu a farcelo passare.
Evidentemente per essere indagato per tutti questi reati SPECIFICI qualche magistrato ha usato della droga tagliata male...
In ogni caso, se uno è integerrimo può capitare di essere indagato per qualcosina di molto semplice, non per 4 reati piuttosto gravi.
E il fatto che non se ne sia parlato da nessuna parte (a parte repubblica, che non vuol dire per di più che s ene parla un giornale significa che tutto funziona) fa capire come la cosa voleva essere fatta passare in sordina.
Chi vuol strumentalizzare il pensiero di alcuni utenti dicendo che qui le persone considerano già colpevoli chi è solo indagato lo fa semplicemente per spostare l'attenzione e delegittimare le opinioni altrui, come da manuale berluconiano.
Questo però succede solo quando si parla di membri del PDL, perchè quando uno come Di Pietro, che non riveste cariche istituzionali, si becca la prima pagina del Rotolo e tutti i motorini azzurri a spararle grosse sul fatto che sia indagato allora quello è legittimo vero?
Ma per favore, incoerenza e ipocrisia.

Stigmata
24-09-2009, 07:41
Lasciamo perdere indagato=colpevole perchè è una battaglia persa in partenza...
Se questi giornalisti (senza generalizzare, ma sono cmq troppi!) non giocassero sempre sull'equivoco, non ci sarebbe "la notiziona" da prima pagina! :rolleyes:
Pochi sanno la differenza e i vari grillini, travaglini e simili (pochi dei quali in buona fede) ci sguazzano alla ricerca della casalinga di Voghera che abbocca! Pazienza...

W la libertà... di infamare a mezzo stampa! :ciapet:

Bisognerebbe che scrivessero... cosa? Se scrivi "colpevole di" e il tizio è indagato allora è disinformazione e sei passibile di querela, se scrivi "indagato" (anche se è la verità) è giocare sugli equivoci... come dovrebbero scriverlo secondo te? Potrebbero scrivere "da tempo all'attenzione delle strutture competenti" magari, che ne dici?
Riguardo alla casalinga di voghera, mi dispiace, ma è tipicamente target di un'altra parte politica.

Cmq ripeto la domanda per i meno attenti: perchè sono stati zitti - anche coloro che lo rilevano oggi - per 10 mesi??? Dove erano rinchiusi???

Apri un blog, posta la domanda e linkala in giro. Se ti interessa saperlo.

Stigmata
24-09-2009, 07:42
Hai dimenticato i Feltrini.
Quelli giocano anche sul falso.
L'importante è mettere merda sul ventilatore a prescindere.

Dei Belpietrini ne parliamo in un secondo momento.

fg

Dimentichi i Fedini... loro d'altra parte bypassano sulle fedine.

HenryTheFirst
24-09-2009, 07:56
A me non mi indagano per queste porcate, strano.
A te?
Fai silenzio, per favore.

Ti è già stato detto che zittire gli altri utenti non è tuo compito.
Ammonito.

Il caro utente daniele.messina vuole strumentalizzare la cosa, come ha fatto nell'altro thread, per far sembrare che le povere vittime delle indagini in realtà vengano già trattate come pregiudicati colpevoli.


Sei stato ripreso per la tua polemica con daniele.messina nel thread a cui ti riferisci, spostarla qua non è stata per niente una buona idea, quindi auspico che la cosa finisca qua.


Chi vuol strumentalizzare il pensiero di alcuni utenti dicendo che qui le persone considerano già colpevoli chi è solo indagato lo fa semplicemente per spostare l'attenzione e delegittimare le opinioni altrui, come da manuale berluconiano.
Questo però succede solo quando si parla di membri del PDL, perchè quando uno come Di Pietro, che non riveste cariche istituzionali, si becca la prima pagina del Rotolo e tutti i motorini azzurri a spararle grosse sul fatto che sia indagato allora quello è legittimo vero?
Ma per favore, incoerenza e ipocrisia.

Le opinioni che hai sugli altri utenti devi tenerle per te, visto che non sono l'oggetto del thread (quindi sei off topic) e visto che i flame non sono graditi.
La parte che tu stesso hai grassettato è inoltre offensiva.
Per questo e per quanto sopra, 3 giorni di sospensione.

Edit: ridotta ad 1 giorno a seguito di chiarimenti in PVT.

Maverick18
24-09-2009, 09:55
confermo qui la discussa affermazione fatta sull'altro thread:
indagato=colpevole

Ripeterla all'infinito non farà diventare quell'equazione vera.
L'articolo del Fatto spiega bene il tutto ed il fine, diversamente dal Giornale, non è infangare gratuitamente un esponente politico avversario.(Feltri docet)


Vabbene, ora esco e vedo di procurami in edicola almeno il secondo numero del Fatto, visto che il primo me lo son perso. :)

Onisem
24-09-2009, 10:39
Letta è uno degli intoccabili. Poi Berlusconi sbraita contro i "poteri forti"... Mah! :rolleyes:

Onisem
24-09-2009, 10:41
confermo qui la discussa affermazione fatta sull'altro thread:
indagato=colpevole

Magari no, ma se un loro rappresentante è indagato i cittadini "forse" avrebbero diritto di saperlo. Tu che ne dici??

daniele.messina
24-09-2009, 11:24
Magari no, ma se un loro rappresentante è indagato i cittadini "forse" avrebbero diritto di saperlo. Tu che ne dici??

Con le leggi vigenti sì, sicuramente.

Ma in linea di principio su questo diritto ho dei dubbi. Per un comune cittadino già mi sembra che possa condurre ad un ingiusto pregiudizio verso il soggetto, che non è ancora neanche stato rinviato a giudizio e potrebbe mai esserlo. Per un rappresentante eletto se ne deve discutere secondo me. Una soluzione di compromesso sarebbe rendere pubblico tutto al momento del rinvio a giudizio o archiviazione, che presuppone che almeno un giudice si sia pronunciato sul fatto che ci siano elementi sufficienti per andare al processo o meno. Il dubbio può essere facilmente "usato".

MadJackal
24-09-2009, 11:32
Con le leggi vigenti sì, sicuramente.

Ma in linea di principio su questo diritto ho dei dubbi. Per un comune cittadino già mi sembra che possa condurre ad un ingiusto pregiudizio verso il soggetto, che non è ancora neanche stato rinviato a giudizio e potrebbe mai esserlo. Per un rappresentante eletto se ne deve discutere secondo me. Una soluzione di compromesso sarebbe rendere pubblico tutto al momento del rinvio a giudizio o archiviazione, che presuppone che almeno un giudice si sia pronunciato sul fatto che ci siano elementi sufficienti per andare al processo o meno. Il dubbio può essere facilmente "usato".

E' già stato "usato", ad esempio con Travaglio e Luttazzi. ;)

Il problema è che i giornali urlano all'indagine. Ma non dicono mai come la cosa finisce. Il cittadino ha il diritto di sapere. Entrambe le cose.

daniele.messina
24-09-2009, 11:43
E' già stato "usato", ad esempio con Travaglio e Luttazzi. ;)

Il problema è che i giornali urlano all'indagine. Ma non dicono mai come la cosa finisce. Il cittadino ha il diritto di sapere. Entrambe le cose.

Non dimentichiamo che Travaglio deve il suo boom di popolarità proprio alla famosa intervista da Luttazzi in cui parlava delle indagini di Caltanissetta sui mandanti occulti delle stragi mafiose, nell'ipotesi dell'accusa Berlusconi e Dell'Utri. E sappiamo che quelle indagini si sono concluse con l'archiviazione.

Quindi al di là del merito di ciascuna singola questione, proprio Travaglio non lo prenderei ad esempio come "vittima" di questo tipo di attacco, che lui ha piuttosto eletto a suo metodo di lavoro.

daniele.messina
24-09-2009, 11:51
Il caro utente daniele.messina vuole strumentalizzare la cosa, come ha fatto nell'altro thread, per far sembrare che le povere vittime delle indagini in realtà vengano già trattate come pregiudicati colpevoli.
Come ha detto LUVI, stranamente io sono mai stato indagato per truffa aggravata, abuso d'ufficio e altri reati.
Conoscendo l'indole dei politici del PDL comunque il dubbio viene, e non sarai di certo tu a farcelo passare.
Evidentemente per essere indagato per tutti questi reati SPECIFICI qualche magistrato ha usato della droga tagliata male...
In ogni caso, se uno è integerrimo può capitare di essere indagato per qualcosina di molto semplice, non per 4 reati piuttosto gravi.
E il fatto che non se ne sia parlato da nessuna parte (a parte repubblica, che non vuol dire per di più che s ene parla un giornale significa che tutto funziona) fa capire come la cosa voleva essere fatta passare in sordina.
Chi vuol strumentalizzare il pensiero di alcuni utenti dicendo che qui le persone considerano già colpevoli chi è solo indagato lo fa semplicemente per spostare l'attenzione e delegittimare le opinioni altrui, come da manuale berluconiano.
Questo però succede solo quando si parla di membri del PDL, perchè quando uno come Di Pietro, che non riveste cariche istituzionali, si becca la prima pagina del Rotolo e tutti i motorini azzurri a spararle grosse sul fatto che sia indagato allora quello è legittimo vero?
Ma per favore, incoerenza e ipocrisia.

Mi preme chiarire che (ovviamente) la mia equazione "indagato=colpevole" non fa riferimento al pensiero degli utenti del forum, ma al messaggio subliminale (l'ho chiamata anche assonanza) che secondo me propone, in questa occasione ed in riferimento al titolo in prima pagina, il Fatto.
Il resto è materiale per i mods.

Lorekon
24-09-2009, 11:51
confermo qui la discussa affermazione fatta sull'altro thread:
indagato=colpevole

poniamo che Letta sia innocente (fino a prova contraria lo è)
su questa storia dell'Auxilium e del business dei "CARA", nulla da dire?

qui c'è gente che fa leggi stermina-clandestini e poi MANGIA sui centri di prima accoglienza...

Vincenzo1968
24-09-2009, 13:16
Non dimentichiamo che Travaglio deve il suo boom di popolarità proprio alla famosa intervista da Luttazzi in cui parlava delle indagini di Caltanissetta sui mandanti occulti delle stragi mafiose, nell'ipotesi dell'accusa Berlusconi e Dell'Utri. E sappiamo che quelle indagini si sono concluse con l'archiviazione.

Quindi al di là del merito di ciascuna singola questione, proprio Travaglio non lo prenderei ad esempio come "vittima" di questo tipo di attacco, che lui ha piuttosto eletto a suo metodo di lavoro.


Il metodo di lavoro di Travaglio giudicato dall'associazione dei giornalisti tedeschi(notizia che i nostri organi di informazione si sono ben guardati dal dare):

24 febbraio 2009
L’associazione dei giornalisti tedeschi (DJV) conferisce il premio per la libertà di stampa a Marco Travaglio

http://italiadallestero.info/archives/3612


I sette membri del consiglio direttivo federale della DJV, l’associazione dei giornalisti tedeschi, quest’anno hanno assegnato il premio per la libertà di stampa al giornalista e autore italiano Marco Travaglio.

Michael Konken, presidente federale della DJV, ha motivato la decisione dichiarando: “Assegnamo il premio a Marco Travaglio, un collega che si è contraddistinto per il coraggio critico e l’impegno dimostrato nel combattere per la libertà di stampa in Italia.”

Travaglio ha saputo denunciare pubblicamente i tentativi dei politici italiani, in particolare di Silvio Berlusconi, di influenzare il lavoro dei media e di ostacolare lo sviluppo di un giornalismo critico. Le critiche di Travaglio si sono orientate anche ai colleghi italiani con lo scopo di incoraggiarli a non sottomettersi alla censura. “Il premio della DJV per la libertà di stampa è il riconoscimento più adatto a Marco Travaglio,” ha dichiarato Konken. “Travaglio deve dare coraggio ai giornalisti italiani affinché possano svolgere la loro funzione di vigilanza e non cadano vittima di intimidazioni”.

Il premio della DJV per la libertà di stampa consiste in 7.500 Euro e sarà conferito a Marco Travaglio a Berlino alle 18:30 del 28 aprile 2009 presso il Palazzo della Bundespressekonferenz (ufficio stampa federale). I rappresentanti dei media sono invitati a partecipare alla cerimonia.

Con questo premio la DJV onora personalità o istituzioni che si impegnano in prima persona in battaglie per il mantenimento e la creazione della libertà di stampa. I precedenti vincitori sono stati il giornalista serbo Miroslav Filipovic, la giornalista russa Olga Kitowa e la redazione del giornale “Berliner Zeitung”. Filipovic ha ricevuto il premio per aver scoperto i crimini di guerra serbi in Kosovo, Kitowa è stata premiata per la sua difficile battaglia contro la corruzione in Russia e la redazione del “Berliner Zeitung” per l’impegno dimostrato nel difendere la libertà di stampa in Germania e l’indipendenza editoriale da Mecom Group, la casa editrice che l’ha rilevata.


Articolo originale:

http://www.djv.de/SingleNews.20+M5cfc369224d.0.html

:bimbo:

Wales
24-09-2009, 14:31
Hai dimenticato i Feltrini.
Quelli giocano anche sul falso.
L'importante è mettere merda sul ventilatore a prescindere.

Dei Belpietrini ne parliamo in un secondo momento.

fg

Concordo in toto! Anche questo "nuovo" giornale non è che sia così rivoluzionario, eh? Si è semplicemente adeguato... :rolleyes:


Bisognerebbe che scrivessero... cosa? Se scrivi "colpevole di" e il tizio è indagato allora è disinformazione e sei passibile di querela, se scrivi "indagato" (anche se è la verità) è giocare sugli equivoci... come dovrebbero scriverlo secondo te? Potrebbero scrivere "da tempo all'attenzione delle strutture competenti" magari, che ne dici?
Riguardo alla casalinga di voghera, mi dispiace, ma è tipicamente target di un'altra parte politica.


Il fatto (hehe...) è che proprio si tratta di notizia da seconda o terza pagina... Al massimo un trafiletto... Invece, sbatterlo a caratteri cubitali in prima pagina fa tutto un altro effetto, e i commenti che leggi in questo thread ne sono la conferma... La sentenza è già: "Letta è uno di loro"... :rolleyes:


Apri un blog, posta la domanda e linkala in giro. Se ti interessa saperlo.

Magari avessi tutto questo tempo... D'altra parte non è che me ne freghi così tanto... Nè di Letta, tantomeno del perchè alcuni giornalisti si sono tenuti in tasca una "notizia" per 10 mesi... :ciapet:
Sono altre le cose che devono scoprire per fare giornalismo d'inchiesta, come dicono...
Tu, cosa ne pensi? Perchè tenersi le notizie nel cassetto fino al primo numero di lancio?
A me fa un po' ridere, sia la notizia che l'eco che si vorrebbe creare... E Palazzo Chigi che gli va pure dietro... :rolleyes:
E' la stessa identica cosa che ha fatto Feltri appena rientrato al Giornale... Notizie in prima pagina che sono "solo" sensazionali... Proprio per le Casalinghe di Voghera (o informatici di HWupgrade!)
:ciapet:


Ciao!

cocis
24-09-2009, 14:37
secondo le persone che STUDIO APERTO ha intervistato .. in italia c'è TROPPA LIBERTà DI STAMPA :O

Ja]{|e
27-09-2009, 10:08
http://www.libero-news.it/articles/view/576455

Anche se non è uno scoop, è un botto formidabile!
di Resist Enza

Una riflessione su l’informazione e la libertà di accedere ad essa. Il graal del giornalismo si chiama scoop. Ma a volte non è la novità della notizia che costituisce lo ’scoop’ bensì la testata giornalistica che riporta quella notizia.

Abbiamo avuto il caso Boffo quando il Giornale diretto da Vittorio Feltri riprese una notizia vecchia di cinque anni e già pubblicata prima sul blog di Mario Adinolfi e poi su Italia Oggi da Franco Bechis. In questo nostro XXIesimo secolo, il valore di una notizia non consiste nella sua valenza in proprio di scandalizzare le coscienze, ma quanti lettori, ascoltatori o spettatori essa è in grado di ’colpire’. Lo scandalo, lo scoop riposa sui numeri. Da un anno, da quando l’inchiesta del procuratore Henry John Woodcock di Potenza sulla cooperativa “La Cascina” controllata dalla “Auxilium” di cui presidente è Pietro Chiorazzo amico intimo di Clemente Mastella e di Comunione e liberazione ha fatto emergere nomi eccellenti della politica nazionale, questa notizia ha campato nelle rubriche delle cronache locali e neppure l’articolo su Repubblica di marzo è riuscito a creare l’indignazione.

Lo scandalo scoppia, come un tuono a ciel sereno, solamente quando un nuovo giornale, Il Fatto Quotidiano, ne fa la prima pagina del suo primo numero. Qui sta lo scaldalo. Che per farsi ascoltare bisogna arrampicarsi su una gru e minacciare con la perdita della propria vita per rivendicare non un gran che, unicamente, il diritto di campare. E a volte neanche una vita umane è sufficiente, come quanto si è tunisini e si muore sotto gli occhi di tutti in un carcere italiano, per ottenere un titolo in prima pagina. Quanti problemi, grandi e piccoli, si risolverebbero se solamente si avesse un po’ meno si superbia e di cinismo per dare un memento alla parola dell’altro senza badare se sia scritto in cubitali o in fondo pagina di un giornale.


Questo commento è apparso sul sito de "Il Fatto Quotidiano":

"Innanzi tutto i miei complimenti per il nuovo "Fatto", per dovere di chiarezza, riporto per la gente del web la cronologia delle pubblicazioni dei articoli e inchieste relativi a questo caso "Gianni Letta e i quaranta furboni" (la data del 4 aprile 2009 riferita ad un articolo de La Repubblica come menzionato nel comunicato di Palazzo Chigi è una data di fantasia).

Centri per stranieri, indagato il prefetto Morcone
Repubblica 11 marzo 2009 pagina 17 sezione: CRONACA


Centro immigrati, a Bari ci fu la gara
Repubblica 13 marzo 2009 pagina 4 sezione: BARI

29/05/2009 ANDREA CINQUEGRANI GIANNI LETTA INDAGATO A POTENZA"


Come sostenuto da Alessandro Gilioli sul sito de L’Espresso, ciò che disturba l’oligarchia dei furbetti non è tanto la notizia in sé ma l’impatto di comunicazione che la notizia acquisisce attraverso un certo media.

Dall’11 marzo 2009 la notizia era stampata su Repubblica, edizione nazionale, ripetuta il 13 marzo 2009 sull’edizione di Bari. Ma a marzo nessuna smentita da Palazzo Chigi. La notizia si è dissolta nel flusso delle altre notizie. Nessun politico l’ha impugnata.

Dal 29 maggio 2009, l’inchiesta del mensile campano La voce delle Voci non ha turbato le acque del piccolo modo dei amici del Palazzo.

Solo questo 23 settembre 2009, con l’uscita del n°1 de Il Fatto Quotidiano (che è andato a ruba, più di 100.000 copie), con le firme di Peter Gomez e Marco Lillo, il Palazzo ha tremato. Dandosi fretta per smentire con un comunicato stampa confuso e impasticciato, confondendo e i ruoli e le competenze delle varie procure e buttando li una data, il 4 aprile 2009, di un presunto articolo de La Repubblica.

Moralità: anche se non è uno scoop, è un botto formidabile!
Grazie all’informazione indipendente e ai cittadini che hanno ancora sete di chiarezza e onestà.

Aggiornamento. Il Quotidiano della Basilicata in un articolo del 24 settembre 2009 precisa che si è occupato del caso a dicembre dell’anno scorso.

Gli articoli de Il Quotidiano della Basilicata consultabili:

Ad aprile la procura di Roma chiese l’archiviazione - 02/07/2009
"La voce" rilancia la notizia di Letta indagato da Woodcock - 02/07/2009
Un "Fatto" subito smentito - 24/09/2009
"Il giornale di Padellaro e Travaglio ritiene di aver pubblicato la notizia esclusiva dell’iscrizione nel registro degli indagati di Letta. Il Quotidiano se ne era occupato a dicembre dell’anno scorso".

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