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View Full Version : «Perché fuori c’è troppa violenza e io non mi trovo più in questo mondo »


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20-09-2009, 22:13
LA STORIA
A Sollicciano: «Voglio tornare in carcere.
Fuori c’è troppa violenza»
Dopo 37 anni dietro le sbarre non vuole essere libero. Da Napoli a Firenze per farsi arrestare


Il carcere di Sollicciano

FIRENZE - Il vero carcere per lui, delin quente con un curriculum che è un riassunto di tutto il codice penale, è fuori dalle sbarre. Lì, lontano da quello che per trenta sette lunghissimi anni è stato il suo mondo, una cella di pochi metri quadrati, lui non ci sa più stare. «Arrestatemi, vi prego», ha detto ai poliziotti che lo guar davano allibiti. «Cercate di capirmi... questo qui non è più il mio mondo, non ce la faccio più a stare fuori», ha spiegato senza tradire il minimo imbarazzo di fronte a una richie*sta così originale. Carmine G., 60 anni, napoleta no di Casalnuovo, si è presenta to martedì agli agenti della poli zia ferroviaria e ha spiegato che si trovavano di fronte a un sorve gliato speciale. Che a quell’ora lui doveva essere a Napoli, dove ha l’obbligo di soggiorno, e non a spasso per l’Italia. Che aveva de ciso di andare via dal suo paese proprio per farsi arrestare. Lo ha spiegato con grande gentilezza e determinazione agli agenti su un binario della stazione dove era appena arrivato in treno. Gli agenti l’hanno portato in ufficio per verificare che non fos se un mitomane, che lui fosse re almente quello che diceva di es sere, un vecchio delinquente con una lunga carriera che parte dal furto semplice e arriva all’associazione di stampo camorristico. Il terminale ha dato tutte le risposte che cercavano sul passato di quell’uomo. Tutte, tranne una: perché uno che ha sognato la libertà per anni adesso vuole tornare in carcere?

«NON È PIU' IL MIO MONDO» - Perché, ha spiegato, dopo 37 anni dentro, ha scoperto che si sente troppo solo in un mondo che va a una velocità diversa dalla sua. «Perché fuori c’è troppa violenza e io non mi trovo più in questo mondo ». Fine, ha detto, non c’è altro da aggiungere a una vita che è tutta scritta in quelle pagine di precedenti penali. Ci aveva già provato il giorno prima a tornare in carcere. Era ar rivato in treno fino a Bologna e si era presentato a un posto di polizia dicendo che non aveva ri spettato l’obbligo di soggiorno. I poliziotti l’hanno arrestato ma, beffa delle beffe, dopo un proces so per direttissima, l’hanno ri messo in libertà. Non soddisfatto ha preso il tre*no per Firenze ed è sceso alla sta zione Santa Maria Novella dove ha contattato gli agenti della poli zia ferroviaria che non hanno po tuto fare altro che arrestarlo. Mercoledì è stato processato in tribunale per direttissima. Si è presentato in aula ben ve stito, jeans e giubbotto, e con i suoi modi da gentleman . Quan do è arrivato davanti al giudice Luciana Breggia, la prima cosa che ha detto è stata: «Voglio tor nare in carcere, non ce la faccio più a stare fuori». Questa volta l’hanno acconten tato: condannato a otto mesi, è stato immediatamente spedito a Sollicciano. Ha ringraziato tutti, agenti, magistrati e cancellieri, e prima di voltare le spalle al mon do, ha chiesto una «raccomanda zione » ai poliziotti: aiutatemi a trovare un lavoro in carcere, lì dentro posso rendermi utile. Qui fuori, si è quasi scusato, per me non c’è più posto.

Antonella Mollica
20 settembre 2009

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2009/20-settembre-2009/a-sollicciano-voglio-tornare-carcere-fuori-c-troppa-violenza-1601789563250.shtml

37 anni?
:mbe:

lowenz
20-09-2009, 22:17
E' una cosa più normale di quello che sembra.

Una persona (in questa caso sicuramente non "compulsiva", come il tizio del Circeo che aspetta la libertà per tornare alle vecchie abitudini mai perse e a lungo covate) si ristruttura in 37 anni di un certo tipo di vita trovandoci il suo angolino: buttalo fuori dall'angolino e la pressione esterna lo schiaccia.

lowenz
20-09-2009, 22:20
37 anni?
:mbe:
Sarà per qualche delitto di Camorra :boh:

Wolfgang Grimmer
20-09-2009, 22:21
Magari dessero anche a me una bella stanzina in un simil-carcere.
Pc, libri, cd. Vitto e alloggio pagati dallo stato.
Figata.

Dream_River
20-09-2009, 22:42
Non c'è da stupirsene, abbiamo un sistema carcerario che fa ridere, utile solo a far marcire gente al suo interno a spese dei contribuenti

Un carcere più efficiente e più adatto all'applicazione di programmi di rieducazione sarebbe un incentivo a reinserire le persone nella società, e a non rischiare di ritrovarceli poi di nuovo in cella e a dover pagarne il costo

Ma anche se più conveniente, parlare di rieducazione in genere non fa figo

Mordicchio83
20-09-2009, 22:47
Perché fuori c’è troppa violenza

Si, guarda caso succede proprio quando esci

e io non mi trovo più in questo mondo

In effetti la concorrenza è spietata




Ma vai amichevolmente a cagare :O

Rintrah84
21-09-2009, 00:00
Poraccio...dopo 37 anni di carcere mi pare il minimo che fuori ti senti morire...ti guardi intorno e non riconosci nulla...cellulari, iPod, computer ovunque, frenesia, non conosci più praticamente nessuno, sei abitutato ad essere gestito al 100% da altri...ti viene l'agorafobia...

Se per una volta uno ha veramente capito i suoi errori spero che gli trovino un lavoretto dignitoso iin carcere e che piano piano si riabitui a mettere il naso fuori...

markk0
21-09-2009, 07:21
Se per una volta uno ha veramente capito i suoi errori spero che gli trovino un lavoretto dignitoso iin carcere e che piano piano si riabitui a mettere il naso fuori...

e quando esce spero che incontri subito qualcuna delle sue vittime, per un sano scambio di vedute...
:D

Tensai
21-09-2009, 07:47
e quando esce spero che incontri subito qualcuna delle sue vittime, per un sano scambio di vedute...
:D

...dopo 37 anni? :rolleyes:

girodiwino
21-09-2009, 08:26
C'è poco da stare allegri e da mandare a cagare.

Come sistema penale lo stato questa volta ha fallito perchè ha denaturato un uomo al punto di fargli perdere una caratteristica a mio parere fondamentale: l'aspirazione alla libertà, che è condizione necessaria per l'esercizio della stessa.


Lo stato può creare dei mostri, e questo è uno di quelli. Magari non sembra una cosa da film horror, ma questa a mio parere è la madre di tutte le aberrazioni.


Quest'uomo può avere anche commesso delitti orribili, ma si è fatto la sua dose di carcere e ha pagato il suo debito con la giustizia. La condanna dovrebbe essere finita e nessuno dovrebbe sentirsi così retto da giudicare cose che già sono state giudicate.
Tuttavia, nonostante la temporaneità della pena detentiva, ora abbiamo un cittadino italiano che non è più in grado di voler essere libero

OUTATIME
21-09-2009, 08:46
Tutti a lamentarsi che gli arrestati vengono messi in libertà appena presi... per una volta che scontano la pena.... mah...

Blaster_Maniac
21-09-2009, 08:51
Magari dessero anche a me una bella stanzina in un simil-carcere.
Pc, libri, cd. Vitto e alloggio pagati dallo stato.
Figata.

Si, questa è sicuramente la realtà delle carceri...:)

OUTATIME
21-09-2009, 08:52
Si, questa è sicuramente la realtà delle carceri...:)
E non deve neppure esserlo...

Blaster_Maniac
21-09-2009, 08:52
e quando esce spero che incontri subito qualcuna delle sue vittime, per un sano scambio di vedute...
:D

Vedo che è ben chiaro nella testa di tutti cosa esistono a fare le carceri.
Molto bene.
Adesso puoi pure tornare a vedere la tv. Grazie del contributo.
:)

Blaster_Maniac
21-09-2009, 08:54
E non deve neppure esserlo...

Ho detto che deve esserlo?

OUTATIME
21-09-2009, 08:56
Ho detto che deve esserlo?
No, ma ho preferito precisarlo.... ;)
Visto che per qualcuno al detenuto per reinserirlo dobbiamo pure trovargli un lavoro... :O
Alla faccia della cassa integrazione.... :O

Blaster_Maniac
21-09-2009, 08:59
L'epoca nella quale viviamo è, nonostante tutto, la meno barbara e violenta di tutta la nostra storia.


Vogliamo contare i milioni di morti per guerra del XX secolo?
No perchè a me verrebbe da dire che è stato il secolo più sanguinario della nostra storia.

Solo la seconda guerra mondiale conta 71,087,910 di vittime. 71 MILIONI in meno di 10 anni di conflitto.
La prima guerra mondiale quasi 10 MILIONI.
E sono solo le due grandi guerre.
Non credo ci siano precedenti nella storia dell'uomo.

La tua impressione deriva dal fatto che noi, in questo momento, non abbiamo la guerra in casa mentre il resto del mondo è un bagno di sangue.

Blaster_Maniac
21-09-2009, 09:36
La mia "impressione" è strettamente derivata dal constatare che un tempo la violenza era, prescindendo dalle guerre che sono da calcolare a parte, generalizzata ovunque e conunque, mentre oggi grandi aree del mondo ne sono, ovviamente non del tutto, preservate per mezzo di quanto ho esposto nel post che hai quotato. Prova ad immaginare di vivere, ad esempio, al tempo dell'impero romano, se conosci la situazione di quel tempo saprai anche che la violenza era diffusa ovunque e comunque ed assai più di quanto lo sia ora.

Inoltre il numero di morti causato da un evento bellico è strettamente collegato alla densità della popolazione ed ai mezzi di distruzione resi disponibili dalla tecnologia. Se ti rendi conto di questa realtà capirai automaticamente anche le ragioni per le quali la pubblica opinione ha spinto i governi ad escogitare le guerre a bassa intensità ed a stipulare accordi per non colpire i civili quando proprio i civili dovrebbero costituire obiettivo strategico primario da colpire. Infatti un esercito combattente basa la sua efficenza sulla società civile da cui deriva e da essa riceve rinforzi, forniture di armi e munizioni, cibo ed i sostituti per compensare le perdite. Un condottiero avveduto tenderebbe, come assumto di base, al distruggere le fonti di approvvigionamento del nemico.

http://it.peacereporter.net/upload/9/93/937/9375.jpg

A occhio e croce mi pare un terzo di mondo. Lo potremmo allargare a metà se mettessimo il bollino anche a chi la guerra la va a fare a casa degli altri.
La brutalità di un periodo storico la qualifichi con i morti che ci sono stati.
L'epoca più brutale della storia è questa, e se tu vivessi in Iraq, o in Africa, lo diresti per primo.
Ma fino a quando non ci fioccano bombe in testa, e il tozzo di pane a tavola ce l'abbiamo, allora il mondo va tutto bene.

Complessivamente parliamo di 100 milioni di morti circa, nel XX secolo.
A causa delle armi tecnologicamente progredite?
A causa della densità demografica?
Siamo semplicemente di più?
Niente di più brutale c'è mai stato prima.

Scannabue²
21-09-2009, 10:48
«Perché fuori c’è troppa violenza e io non mi trovo più in questo mondo »

Ha ragione.
Noi non sappiamo più cosa stiamo andando su questa tera.
Non non sappiamo più quando stiamo facendo su questa tera.

http://img129.imageshack.us/img129/935/quelozf5.jpg

GianoM
21-09-2009, 10:50
Per questo il reintegro dei carcerati nella società, prima che escano, con permessi premio, è fondamentale. Per loro e per noi.

mixkey
21-09-2009, 10:51
Mai visto il film "Le ali della liberta'?".

Una persona ormai vecchia, dopo tutti quegli anni di carcere, non riuscira' mai a reinserirsi nella societa'.
Bello o brutto che sia, il carcere e' la sua casa, e' tutto quello che ha.

Blaster_Maniac
21-09-2009, 10:56
Le scorrerei continue dei vickinghi, ad esempio, non erano, scannavano tutti quelli che volevano ed i superstiti li vendevano come schiavi, brutali, le scorrerie dei barbari nelle città romane non erano brutali, la violenza esercitata dalllo stato non era brutale. Continuo ancora o ti sei reso conto che io parlo di un'evidenza storica e di fatti comuni ovunque mentre tu pesti su argomenti non del tutto attinenti ?.

Ovvio che la guerra fa tante più vittime tanto più popolose sono le zone da essa interessate. Ovvio che la guerra fa più vittime nanto più il progresso tecnologico mette a disposizioni armi più efficaci e risolutive. Questo rende perfettamente consecuenziale il resto del mio discorso, peccatio tu sembri averlo, assieme alle implicazioni altrettanto ovvie e facili da constatare, del tutto ignorato.

Ma ti devo spiegare quanto sia ovvio che 100.000 morti sono un fatto più brutale rispetto a 100 morti?

mixkey
21-09-2009, 11:00
Ma ti devo spiegare quanto sia ovvio che 100.000 morti sono un fatto più brutale rispetto a 100 morti?

Come numero si'.
Pero' anche un pazzo odierno, dotato di mitra ed esplosivi, fa piu' danni del suo avo pazzo come lui ma che aveva solo una roncola.

Blaster_Maniac
21-09-2009, 11:10
Come numero si'.
Pero' anche un pazzo odierno, dotato di mitra ed esplosivi, fa piu' danni del suo avo pazzo come lui ma che aveva solo una roncola.

Penso ci fosserio meno pazzi.
La pazzia e il raptus hanno delle cause scatenanti ben precise. Col passare delle epoche l'uomo diventato sempre più brutale, perchè, semplicemente, la brutalità NON FA PARTE della natura, e non è più un uomo primitivo che aggredisce ed uccide per sopravvivere.
La follia e lo stress generati dalla nostra società, alienante, sono alcune delle cause dei pazzi che dici tu. Quindi la nostra epoca, di nuovo, è la più brutale.

mixkey
21-09-2009, 11:14
Penso ci fosserio meno pazzi.
La pazzia e il raptus hanno delle cause scatenanti ben precise. Col passare delle epoche l'uomo diventato sempre più brutale, perchè, semplicemente, la brutalità NON FA PARTE della natura.
La follia e lo stress generati dalla nostra società, alienante, sono alcune delle cause.

Che ci siano piu' pazzi oggi e' un luogo comune.

La natura poi e' estremamente brutale, in un prato migliaia di insetti vengono divorati anche se la visione del verde ci da una falsa idea di pace.

Le persecuzioni contro gli ebrei non le ha inventate Hitler. Lui ha avuto i mezzi e la tecnologia per fare una strage senza proporzioni.

Blaster_Maniac
21-09-2009, 11:25
Che ci siano piu' pazzi oggi e' un luogo comune.

La natura poi e' estremamente brutale, in un prato migliaia di insetti vengono divorati anche se la visione del verde ci da una falsa idea di pace.

Le persecuzioni contro gli ebrei non le ha inventate Hitler. Lui ha avuto i mezzi e la tecnologia per fare una strage senza proporzioni.

Che gli animali di divorino tra di loro e che per questo la natura sia violenta è solo una definizione umana.
Una tigre che sbrana una gazzella non è brutale.

FagioloOne
21-09-2009, 11:28
Siamo davanti al piu' lungo periodo di pace della storia dell'Occidente.
Non ci sono piu' torture e pene capitali (questo in UE)
Per me questo viene a essere il periodo piu' pacifico della storia dell'umanita', contando dal 1945 ovviamente. Non penso perche' gli uomini hanno capito la lezione ma perche' le arme atomiche fanno troppa paura a tutti.

Blaster_Maniac
21-09-2009, 11:45
Non so da che pianeta tu provenga ma certo, almeno stando a quanto mostri di conoscerlo, non da questo.

Evidentemente non sai che la differenza tra l'uomo e gli altri animali risiede proprio nella spinta ad accumulare risorse per garantirsi la sopravvivenza e questa caratteristica ha portato seco una distorsione pericolosa: l'avidità.
Ah perchè la tua tesi, banalmente, considera l'uomo non un animale.

Dream_River
21-09-2009, 12:08
Evidentemente non sai che la differenza tra l'uomo e gli altri animali risiede proprio nella spinta ad accumulare risorse per garantirsi la sopravvivenza

A me mi sembra che ci siano varie specie animali che accumolano risorse all'interno del corpo o nelle proprie tane per garantirsi la sopravvivenza, ora l'unico esempio che mi viene in mente di cui posso essere sicuro sono le api, ma non mi sembra che siano gli unici

Io credevo che ciò che differenzia l'uomo dagli animali è il cervello più sviluppato che ci concede la capacità dell'astrazione

Mordicchio83
21-09-2009, 16:52
C'è poco da stare allegri e da mandare a cagare.

Come sistema penale lo stato questa volta ha fallito perchè ha denaturato un uomo al punto di fargli perdere una caratteristica a mio parere fondamentale: l'aspirazione alla libertà, che è condizione necessaria per l'esercizio della stessa.


Lo stato può creare dei mostri, e questo è uno di quelli. Magari non sembra una cosa da film horror, ma questa a mio parere è la madre di tutte le aberrazioni.


Quest'uomo può avere anche commesso delitti orribili, ma si è fatto la sua dose di carcere e ha pagato il suo debito con la giustizia. La condanna dovrebbe essere finita e nessuno dovrebbe sentirsi così retto da giudicare cose che già sono state giudicate.
Tuttavia, nonostante la temporaneità della pena detentiva, ora abbiamo un cittadino italiano che non è più in grado di voler essere libero

delinquente con un curriculum che è un riassunto di tutto il codice penale

Con una simile descrizione immagino che sia entrato e uscito dal carcere avendone combinate anche di molto gravi.
"Voglio stare dentro perché fuori c'è troppa violenza" con una carriera da criminale incallito alle spalle, fa sorridere si :fagiano:
Il non essere più in grado di sentirsi libero anche quando quella libertà persa se l'è riconquistata è una conseguenza del fatto che ha passato il più dei suoi anni in galera... 37 su 60. Escludendo la prima infanzia, e ipotizzando che ha cominciato presto ad entrare ed uscire dal carcere, ma quanti anni ha vissuto realmente e pienamente fuori?
E' naturale che voglia stare dentro.
Ma la colpa allo Stato, per quanto faccia poco, resta sempre un alibi. Non è lo Stato ad avergli distrutto la vita

CUBIC84
21-09-2009, 18:46
...

Freeskis
21-09-2009, 18:55
sono sicuro che se avesse ammazzato qualcuno per tornarci in carcere a quest'ora sarebbe libero :fagiano:

girodiwino
21-09-2009, 19:05
Con una simile descrizione immagino che sia entrato e uscito dal carcere avendone combinate anche di molto gravi.
"Voglio stare dentro perché fuori c'è troppa violenza" con una carriera da criminale incallito alle spalle, fa sorridere si :fagiano:
Il non essere più in grado di sentirsi libero anche quando quella libertà persa se l'è riconquistata è una conseguenza del fatto che ha passato il più dei suoi anni in galera... 37 su 60. Escludendo la prima infanzia, e ipotizzando che ha cominciato presto ad entrare ed uscire dal carcere, ma quanti anni ha vissuto realmente e pienamente fuori?
E' naturale che voglia stare dentro.
Ma la colpa allo Stato, per quanto faccia poco, resta sempre un alibi. Non è lo Stato ad avergli distrutto la vita


Sni: il libero arbitrio dell'uomo è certamente innegabile, ma il compito dello stato a mio parere è quello di cercare sempre la riabilitazione, sotto questo profilo.
Il fatto che abbia collezionato quasi un intero codice penale è un fallimento suo dal punto di vista della condotta soggettiva ma è anche un fallimento dello stato perchè evidentemente non è mai riuscito a reinserirlo prima che ricominciasse a delinquere.
E' lo stesso motivo per cui l'ultimo indulto si è dimostrato inefficace per i reati comuni: un ex detenuto che non ha un soldo ed è già tanto che abbia le scarpe è difficile che riesca a mettersi in condizione di non ritornare a delinquere.

Questo non significa che bisogna dare 1000€ ad ogni detenuto quando esce dal carcere insieme ad un completo elegante e un paio di scarpe firmate; ma magari se si cominciasse a pensare prima della scarcerazione al reinserimento (e.g. ponti con aziende, sfruttamento della formazione infracarceraria ecc.) forse le cose andrebbero meglio anche dal punto di vista della prevenzione della recidiva.

Nessuno dice che è un problema di facile soluzione, ma la particolare difficoltà di una questione non esime il legislatore dal doverla affrontare

Mordicchio83
21-09-2009, 20:07
Sni: il libero arbitrio dell'uomo è certamente innegabile, ma il compito dello stato a mio parere è quello di cercare sempre la riabilitazione, sotto questo profilo.
Il fatto che abbia collezionato quasi un intero codice penale è un fallimento suo dal punto di vista della condotta soggettiva ma è anche un fallimento dello stato perchè evidentemente non è mai riuscito a reinserirlo prima che ricominciasse a delinquere.
E' lo stesso motivo per cui l'ultimo indulto si è dimostrato inefficace per i reati comuni: un ex detenuto che non ha un soldo ed è già tanto che abbia le scarpe è difficile che riesca a mettersi in condizione di non ritornare a delinquere.

Questo non significa che bisogna dare 1000€ ad ogni detenuto quando esce dal carcere insieme ad un completo elegante e un paio di scarpe firmate; ma magari se si cominciasse a pensare prima della scarcerazione al reinserimento (e.g. ponti con aziende, sfruttamento della formazione infracarceraria ecc.) forse le cose andrebbero meglio anche dal punto di vista della prevenzione della recidiva.

Nessuno dice che è un problema di facile soluzione, ma la particolare difficoltà di una questione non esime il legislatore dal doverla affrontare

Chi non ha soldi, ma ha compreso nel profondo di aver sbagliato, farà pure la fame o al più ruberà per mangiare. 37 anni di galera per condotte di questo tipo non sarebbero giustificabili e immagino che in gioventù questo signore abbia avuto molte possibilità di rifarsi una vita... pure lavorando a nero come muratore. Invece....
Il tuo è un discorso più che condivisibile in linea generale, ma su questo in particolare, se quello che raccontano è vero, non credo ci sia granché da interrogarsi.
Il carcere come ufficio di collocamento poi lo eviterei, se non altro per un fatto di giustizia sociale.