Fil9998
19-09-2009, 15:08
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/09/brunetta-incentivi-consumi.shtml?uuid=0718767e-a507-11de-a841-80e3211b10f7&DocRulesView=Libero
«Le elite stanno preparando un vero e proprio colpo di Stato». Lo ha detto il ministro per la Funzione Pubblica Renato Brunetta, intervenendo al Convegno organizzato dal Pdl veneto "La persona prima di tutto".
«Mentre gestivamo, con tutte le difficoltà del caso, questa crisi, non abbiamo visto l'opposizione - ha detto Brunetta - Abbiamo visto invece un'elite, o una sedicente elite, irresponsabile. Non tanto a criticare il governo per quello che faceva e non faceva, ma per buttare giù il governo».
Il ministro descrive così le elite: «Sono sempre le solite: quelle della rendita parassitaria, della rendita burocratica, della rendita finanziaria, della rendita editoriale, senza alcuna legittimazione democratica e popolare. Questa sedicente elite - ha aggiunto Brunetta - che ha la puzza sotto il naso, che ci spiega sempre come va il mondo, ha pensato solo a come far cadere
il governo. Sarò rozzo, sarò semplificatore, ma questa è la realtà».
Il ministro della funzione pubblica ha parlato anche della crisi economica e ha sottolineato che è più efficace incentivare i consumi che detassare le tredicesime. «Se avessimo detassato la tredicesima dell'anno scorso, avremmo buttato via 7 miliardi di euro e non avremmo ottenuto nulla in più di quello che avvenne l'anno scorso. I consumi andarono benissimo. Non credo, dunque che la detassazione delle tredicesime, come quella proposta l'anno scorso, per un costo di 7 miliardi potrebbe essere utile in questo momento nel nostro Paese».
Brunetta ha aggiunto che occorre invece prendere provvedimenti per «incentivare i consumi e trasformare l'aumento del potere d'acquisto in consumi, in beni di consumo durevoli, in investimenti nel Piano Casa».
Il ministro ha anche messo in contrapposizione quelli che ha chiamato «i compagni della sinistra per bene» e quella che ha definito «la sinistra per male». E per questa ha usato la frase «vada a morire ammazzata».
Nel corso del suo intervento il ministro, salutato da molti applausi, ha usato altri termini pesanti contro le «sedicenti élite».
19 SETTEMBRE 2009
«Le elite stanno preparando un vero e proprio colpo di Stato». Lo ha detto il ministro per la Funzione Pubblica Renato Brunetta, intervenendo al Convegno organizzato dal Pdl veneto "La persona prima di tutto".
«Mentre gestivamo, con tutte le difficoltà del caso, questa crisi, non abbiamo visto l'opposizione - ha detto Brunetta - Abbiamo visto invece un'elite, o una sedicente elite, irresponsabile. Non tanto a criticare il governo per quello che faceva e non faceva, ma per buttare giù il governo».
Il ministro descrive così le elite: «Sono sempre le solite: quelle della rendita parassitaria, della rendita burocratica, della rendita finanziaria, della rendita editoriale, senza alcuna legittimazione democratica e popolare. Questa sedicente elite - ha aggiunto Brunetta - che ha la puzza sotto il naso, che ci spiega sempre come va il mondo, ha pensato solo a come far cadere
il governo. Sarò rozzo, sarò semplificatore, ma questa è la realtà».
Il ministro della funzione pubblica ha parlato anche della crisi economica e ha sottolineato che è più efficace incentivare i consumi che detassare le tredicesime. «Se avessimo detassato la tredicesima dell'anno scorso, avremmo buttato via 7 miliardi di euro e non avremmo ottenuto nulla in più di quello che avvenne l'anno scorso. I consumi andarono benissimo. Non credo, dunque che la detassazione delle tredicesime, come quella proposta l'anno scorso, per un costo di 7 miliardi potrebbe essere utile in questo momento nel nostro Paese».
Brunetta ha aggiunto che occorre invece prendere provvedimenti per «incentivare i consumi e trasformare l'aumento del potere d'acquisto in consumi, in beni di consumo durevoli, in investimenti nel Piano Casa».
Il ministro ha anche messo in contrapposizione quelli che ha chiamato «i compagni della sinistra per bene» e quella che ha definito «la sinistra per male». E per questa ha usato la frase «vada a morire ammazzata».
Nel corso del suo intervento il ministro, salutato da molti applausi, ha usato altri termini pesanti contro le «sedicenti élite».
19 SETTEMBRE 2009