first register
17-09-2009, 23:51
Libertà di informazione
l’Ue studia il “caso Italia”
17 settembre 2009
La Conferenza dei capigruppo politici del Parlamento europeo ha deciso, oggi a Strasburgo, di mettere in agenda per la “mini sessione” plenaria del 7 e 8 ottobre, a Bruxelles, un dibattito sulla libertà di informazione in Italia, dopo una dichiarazione della Commissione europea. Il dibattito sfocerà in una risoluzione che verrà sottoposta al voto dell’Aula nella successiva sessione plenaria di Strasburgo, dal 19 al 22 ottobre.
La proposta del dibattito, avanzata dal gruppo liberaldemocratico, è stata approvata di capigruppo della sinistra, dei Verdi e anche del Ppe. Sulla proposta di votare una risoluzione, invece, il Ppe si è opposto, insieme agli altri due gruppi di destra, gli euroscettici dell’Ecr (che comprende i Conservatori britannici) e gli antieuropei del gruppo Eld (Europa della Libertà e Democrazia), che comprende la Lega. Ha vinto, comunque, la maggioranza di centro sinistra comprendente i liberaldemocratici.
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/mondo/2009/09/17/AM6zB7vC-liberta_studia_informazione.shtml
In Italia non c'è mai stata libertà di informazione, prima fu la volta di Grillo poi Santoro, Biagi, Travaglio, la Gabanelli, con trasmissioni premiate dal pubblico ma "troppo di sinistra" per i padroni della tv italiana.
Spero che in Europa si rendano conto che la tv italiana non fa più informazione da un pezzo.
In Italia il presidente del consiglio "controlla" le tv.
L'Europa potrebbe salvare il sistema informativo italiano ?
http://www.youtube.com/watch?v=VbMDiKBZMnE
Le sue esibizioni andarono caratterizzandosi, nel tempo, per una crescente quota di contenuti satirici, espressi in forma sempre più diretta e pungente. Il 15 novembre 1986, durante un varietà televisivo del sabato sera, Fantastico 7, attaccò il Partito Socialista e Bettino Craxi, all'epoca Presidente del Consiglio dei Ministri:[2] « La cena in Cina... c'erano tutti i socialisti, con la delegazione, mangiavano... A un certo momento Martelli ha fatto una delle figure più terribili... Ha chiamato Craxi e ha detto: "Ma senti un po', qua ce n'è un miliardo e son tutti socialisti?". E Craxi ha detto: "Sì, perché?". "Ma allora se son tutti socialisti, a chi rubano?" »
Il fatto ebbe come conseguenza l'allontanamento di Grillo dalla televisione pubblica.
http://it.wikipedia.org/wiki/Beppe_Grillo#Anni_ottanta
Editto bulgaro
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La locuzione editto bulgaro (chiamato anche editto di Sofia, diktat bulgaro o ukase bulgaro) è utilizzata nel dibattito politico italiano per indicare una dichiarazione rilasciata il 18 aprile 2002 dall'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, durante una conferenza stampa in occasione di una visita ufficiale a Sofia, dichiarazione ribattezzata poi, dal giornalista Simone Collini de L'Unità, "diktat bulgaro".
Nella dichiarazione, Berlusconi denunciò quello che, a suo dire, era stato un «uso criminoso» della tv pubblica da parte dei giornalisti Enzo Biagi e Michele Santoro e dell'autore satirico Daniele Luttazzi, affermando successivamente che sarebbe stato «un preciso dovere della nuova dirigenza» RAI non permettere più il ripetersi di tali eventi.
L'affermazione venne interpretata dall'opposizione e da una parte dell'opinione pubblica come un auspicio per l'allontanamento dei tre dalla RAI: i tre dopo poco non lavorarono più in RAI, alla quale solo Santoro e Biagi hanno fatto ritorno a diversi anni di distanza e dopo sentenze giudiziarie a loro favore (Luttazzi è riapparso in RAI solo per un'intervista, invitato da Enzo Biagi nel suo ultimo programma televisivo RT).
http://it.wikipedia.org/wiki/Editto_bulgaro
l’Ue studia il “caso Italia”
17 settembre 2009
La Conferenza dei capigruppo politici del Parlamento europeo ha deciso, oggi a Strasburgo, di mettere in agenda per la “mini sessione” plenaria del 7 e 8 ottobre, a Bruxelles, un dibattito sulla libertà di informazione in Italia, dopo una dichiarazione della Commissione europea. Il dibattito sfocerà in una risoluzione che verrà sottoposta al voto dell’Aula nella successiva sessione plenaria di Strasburgo, dal 19 al 22 ottobre.
La proposta del dibattito, avanzata dal gruppo liberaldemocratico, è stata approvata di capigruppo della sinistra, dei Verdi e anche del Ppe. Sulla proposta di votare una risoluzione, invece, il Ppe si è opposto, insieme agli altri due gruppi di destra, gli euroscettici dell’Ecr (che comprende i Conservatori britannici) e gli antieuropei del gruppo Eld (Europa della Libertà e Democrazia), che comprende la Lega. Ha vinto, comunque, la maggioranza di centro sinistra comprendente i liberaldemocratici.
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/mondo/2009/09/17/AM6zB7vC-liberta_studia_informazione.shtml
In Italia non c'è mai stata libertà di informazione, prima fu la volta di Grillo poi Santoro, Biagi, Travaglio, la Gabanelli, con trasmissioni premiate dal pubblico ma "troppo di sinistra" per i padroni della tv italiana.
Spero che in Europa si rendano conto che la tv italiana non fa più informazione da un pezzo.
In Italia il presidente del consiglio "controlla" le tv.
L'Europa potrebbe salvare il sistema informativo italiano ?
http://www.youtube.com/watch?v=VbMDiKBZMnE
Le sue esibizioni andarono caratterizzandosi, nel tempo, per una crescente quota di contenuti satirici, espressi in forma sempre più diretta e pungente. Il 15 novembre 1986, durante un varietà televisivo del sabato sera, Fantastico 7, attaccò il Partito Socialista e Bettino Craxi, all'epoca Presidente del Consiglio dei Ministri:[2] « La cena in Cina... c'erano tutti i socialisti, con la delegazione, mangiavano... A un certo momento Martelli ha fatto una delle figure più terribili... Ha chiamato Craxi e ha detto: "Ma senti un po', qua ce n'è un miliardo e son tutti socialisti?". E Craxi ha detto: "Sì, perché?". "Ma allora se son tutti socialisti, a chi rubano?" »
Il fatto ebbe come conseguenza l'allontanamento di Grillo dalla televisione pubblica.
http://it.wikipedia.org/wiki/Beppe_Grillo#Anni_ottanta
Editto bulgaro
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La locuzione editto bulgaro (chiamato anche editto di Sofia, diktat bulgaro o ukase bulgaro) è utilizzata nel dibattito politico italiano per indicare una dichiarazione rilasciata il 18 aprile 2002 dall'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, durante una conferenza stampa in occasione di una visita ufficiale a Sofia, dichiarazione ribattezzata poi, dal giornalista Simone Collini de L'Unità, "diktat bulgaro".
Nella dichiarazione, Berlusconi denunciò quello che, a suo dire, era stato un «uso criminoso» della tv pubblica da parte dei giornalisti Enzo Biagi e Michele Santoro e dell'autore satirico Daniele Luttazzi, affermando successivamente che sarebbe stato «un preciso dovere della nuova dirigenza» RAI non permettere più il ripetersi di tali eventi.
L'affermazione venne interpretata dall'opposizione e da una parte dell'opinione pubblica come un auspicio per l'allontanamento dei tre dalla RAI: i tre dopo poco non lavorarono più in RAI, alla quale solo Santoro e Biagi hanno fatto ritorno a diversi anni di distanza e dopo sentenze giudiziarie a loro favore (Luttazzi è riapparso in RAI solo per un'intervista, invitato da Enzo Biagi nel suo ultimo programma televisivo RT).
http://it.wikipedia.org/wiki/Editto_bulgaro