View Full Version : [C#]Dimenticanza stupidissima
Mattyfog
17-09-2009, 21:16
Scusate non mi ricordo più una cazzata :D
Se io in un progetto (su visual studio express ovvio :)) aggiungo una nuova file e dentro ci aggiungo una funzione che voglio usare nel file principale del progetto cosa devo scrivere?
Perchè ovviamente mi dice che la funzione non esiste nel contesto corrente :D
Thanks!!!
Mattyfog
18-09-2009, 10:37
up
Credo basterebbe scrivere:
NomeClasse nomeOggetto = new NomeClasse();
nomeOggetto.funzione();
Mattyfog
18-09-2009, 12:52
grazie funziona!
non c'è un modo invece per scrivere una sola riga?
Kralizek
18-09-2009, 13:20
(new NomeClasse()).funzione();
ma se il mio praticante scrive qualcosa del genere lo crocifiggo in sala mensa!
banryu79
18-09-2009, 13:29
Non esistono i metodi statici in C#? Così eviti la creazione di un'istanza e ti sta tutto su una riga.
grazie funziona!
non c'è un modo invece per scrivere una sola riga?
Prego.
Non credo proprio. Una istruzione per riga. Prima istanzi l'oggetto, poi usi la funzione.
RaouL_BennetH
18-09-2009, 13:44
Non esistono i metodi statici in C#? Così eviti la creazione di un'istanza e ti sta tutto su una riga.
è l'unica via mi sa per una sola 'riga'..
Non esistono i metodi statici in C#? Così eviti la creazione di un'istanza e ti sta tutto su una riga.
Sì, ma i metodi statici possono essere utili solo in alcuni casi, altrimenti perché non dichiarare tutto statico?
public static tipo_restituito funzione(tipo nome_argomento){...}
tipo_restituito x = NomeClasse.funzione(...);
banryu79
18-09-2009, 14:15
Sì, ma i metodi statici possono essere utili solo in alcuni casi, altrimenti perché non dichiarare tutto statico?
public static tipo_restituito funzione(tipo nome_argomento){...}
tipo_restituito x = NomeClasse.funzione(...);
E chi ci dice che il caso in questione non sia uno di quelli?
E chi ci dice che il caso in questione non sia uno di quelli?
Sì, vero, ma se non si specifica all'interessato che istanziare un oggetto e usare un metodo statico non sono operazioni proprio intercambiabili, questi potrebbe cadere in errore e pensare di usare sempre metodi statici per "abbreviare" (considerando anche che noi non conosciamo il livello di preparazione dell'autore del topic, che potrebbe essere esperto di programmazione come no).
Mattyfog
18-09-2009, 21:20
no non sono esperto eh :D
e non so neppure la differenza fra statico e non :D
Ti consiglierei allora di ripassare un po' la sintassi. Compra un buon libro di C# oppure leggi qualche guida reperibile in rete.
Guida C# 1 (http://programmazione.html.it/guide/leggi/33/guida-c/)
Guida C# 2 (http://msdn.microsoft.com/it-it/library/67ef8sbd(VS.80).aspx)
Guida C# 3 (http://electropage.myblog.it/archive/2008/02/03/guida-al-linguaggio-c.html)
Queste sono solo alcune. La soluzione migliore è comprare un buon libro.
Mattyfog
18-09-2009, 23:44
ehehe vedrò... ho 15 anni e la penso così: programmare mi piace ma non ho voglia di studiare... prima o poi imparerò con la pratica e quando ne avrò realmente bisogno studierò...
grazie comunque ;)
sapete darmi ancora una mano?
io ho una variabile di tipo string e voglio copiare una parte di essa in un'altra variabile di tipo string... più precisamente dalla lettera x alla y
Forse su internewt mi pareva di aver visto della pappa pronta ma non la trovo più e non saprei che cercare... c'è già qualche funzione pronta o me la creo?
ehehe vedrò... ho 15 anni e la penso così: programmare mi piace ma non ho voglia di studiare... prima o poi imparerò con la pratica e quando ne avrò realmente bisogno studierò...
grazie comunque ;)
Eheh, perchè rimandare una cosa che devi fare per forza? "Invecchiando" capirai il valore del tempo :D Comunque fai bene, a 15 anni pensa prima di tutto a divertirti... verranno gli anni in cui inizierai a perdere i capelli dallo stress xD (e ti auguro di avere una folta chioma, per sperar di vedere i capelli bianchi)
Te lo dice un 18enne!:)
Ikon O'Cluster
19-09-2009, 00:52
ehehe vedrò... ho 15 anni e la penso così: programmare mi piace ma non ho voglia di studiare... prima o poi imparerò con la pratica e quando ne avrò realmente bisogno studierò...
grazie comunque ;)
Il buon vecchio metodo per programmare sempre male e non riuscire a fare mai niente di valido... Come diceva il mio prof. di fondamenti di informatica I, "preferisco di gran lunga gli studenti che non sanno programmare a quelli che hanno imparato da autodidatta e male"
ehehe vedrò... ho 15 anni e la penso così: programmare mi piace ma non ho voglia di studiare... prima o poi imparerò con la pratica e quando ne avrò realmente bisogno studierò...
grazie comunque ;)
sapete darmi ancora una mano?
io ho una variabile di tipo string e voglio copiare una parte di essa in un'altra variabile di tipo string... più precisamente dalla lettera x alla y
Forse su internewt mi pareva di aver visto della pappa pronta ma non la trovo più e non saprei che cercare... c'è già qualche funzione pronta o me la creo?
Innanzitutto dovresti sempre avere presente l'elenco dei metodi che sono stati già scritti dai programmatori di C# e poiché quest'ultimo è stato ideato dalla Microsoft, allora li potrai trovare su MSDN.
Ecco l'indirizzo: MSDN .NET Framework Class Library 3.5 (http://msdn.microsoft.com/en-us/library/ms229335.aspx) (A breve uscirà la versione 4.0)
A meno che non esista già un metodo predisposto per copiare una parte di stringa in un'altra, secondo me dovresti memorizzare la parte di stringa utilizzando le matrici (arrays). Considera che una stringa è uguale a una matrice di caratteri.
Qua invece puoi trovare esempi e metodi sulla gestione di stringhe: MSDN Gestione stringhe (http://msdn.microsoft.com/it-it/library/ms228362(VS.80).aspx)
Se veramente ti piacesse programmare, allora supereresti tranquillamente la poca voglia di studiare e andresti immediatamente ad informarti leggendo almeno una guida su internet. Il nostro aiuto sarebbe valido se tu, dopo aver studiato una buona parte di teoria, ci chiedessi di approfondire meglio un determinato concetto. Altrimenti finiremmo per scrivere del codice che tu potresti anche non comprendere e/o dimenticare dopo appena un giorno.
Programmare non significa semplicemente creare un programma da eseguire sul PC, significa piuttosto "risolvere un problema". Ecco come dovrebbe essere la scaletta:
1. Hai un problema scritto in modo informale
Es: Io devo andare da Genova a Roma.
2. Riscrivi il problema in modo più formale
Es: Prendo uno stradario e traccio tutte le possibili rotte per andare da Genova Roma. (Teoria dei grafi... le città sono i "nodi" e le strade sono gli "alberi").
3. Analizzi il problema formale e provi a realizzare l'algoritmo o gli algoritmi (perché ce ne potrebbero essere anche infiniti). Compito del buon programmatore è quello di trovare l'algoritmo più efficiente (sotto diversi aspetti: velocità di esecuzione, dimensioni ridotte, minor consumo di memoria, ...).
Es: Algoritmo di Dijkstra (per determinare la "strada" più breve... algoritmo usato nei navigatori, tipo TomTom).
Per i curiosi: Algoritmo di Dijkstra (http://it.wikipedia.org/wiki/Algoritmo_di_Dijkstra)
4. Scrivi il programma con uno o più linguaggi di programmazione.
I passi da 1 a 3 sono il cosiddetto "pseudocodice". Metodo TOP-DOWN... I passi 2 e 3 sono i più difficili. Una volta concluso il terzo punto, trasformare un algoritmo in linguaggio di programmazione è un'operazione abbastanza banale.
Mattyfog
19-09-2009, 09:45
va bene mi leggerò su internet quella guida che si chiama ABC# o qualcosa del genere!!! ;)
_Claudio
19-09-2009, 11:57
ehehe vedrò... ho 15 anni e la penso così: programmare mi piace ma non ho voglia di studiare... prima o poi imparerò con la pratica e quando ne avrò realmente bisogno studierò...
grazie comunque ;)
Spero proprio che tu prima di richiedere un centesimo per quello che produci abbia studiato abbastanza e ti renda conto di quello che fai.
Ok farlo per gioco, imparare praticando (anche io a mio tempo ho fatto così) ma almeno le basi e qualche studio approfondito va fatto.
Perchè la differenza tra un professionista che vive del proprio lavoro e di un praticone riciclato e buttato nel mucchio sta proprio lì, il primo ha rispetto della propria professione e ne conosce teoria e pratica, il secondo usurpa la categoria e ne svilisce il valore presentando lavori da poco che "sono uguali" a quelli che costano di più.
Mattyfog
19-09-2009, 12:16
we non esageriamo! Ho appena iniziato la seconda superiore ma mi attendono ancora 4 anni di superiori contando questo + 5 di uni!!!
_Claudio
19-09-2009, 13:16
we non esageriamo! Ho appena iniziato la seconda superiore ma mi attendono ancora 4 anni di superiori contando questo + 5 di uni!!!
Allora sei sulla buona strada... mi raccomando impegno e dedizione, un giorno poi ne vedrai i frutti...
Mattyfog
19-09-2009, 14:28
si si ma io l'impegno ce lìho non sono solo un fancazzista ;)
si si ma io l'impegno ce lìho non sono solo un fancazzista ;)
ho 15 anni e la penso così: programmare mi piace ma non ho voglia di studiare... prima o poi imparerò con la pratica e quando ne avrò realmente bisogno studierò...
grazie comunque ;)
:O
Mattyfog
19-09-2009, 16:58
nel senso che a scuola studio...
questo lo vedo come un hobby e faccio un po i cavoli miei
:O
Kralizek
19-09-2009, 17:06
dai su ragazzi! ha 15 anni, chi di noi a 15 anni ha mai fatto un diagramma ER o UML prima di buttarsi a capofitto su un progetto? e quanti di noi conoscevano i concetti basilari delle strutture dati o degli algoritmi di ordinamento? per non parlare poi della teoria degli OS o dei linguaggi...
Però in una cosa hanno ragione, non programmare con l'idea di usare snippet di codice presi qua e là senza sapere cosa stanno facendo. Da questo punto di vista, una letturina ad uno dei link che ti hanno passato la darei, anche solo una decina di minuti al giorno mentre sei seduto sulla tazza del bagno ;)
e per quanto riguarda il prof di qualcuno:
uno smanettone tenderà a non commentare il codice ma chissà perchè in facoltà i migliori coder erano gli smanettoni autodidatti che erano arrivati all'univ con una buona infarinatura generale. Certo le eccezioni c'erano, ma erano appunto eccezioni.
e per quanto riguarda il prof di qualcuno:
uno smanettone tenderà a non commentare il codice ma chissà perchè in facoltà i migliori coder erano gli smanettoni autodidatti che erano arrivati all'univ con una buona infarinatura generale. Certo le eccezioni c'erano, ma erano appunto eccezioni.
Questa la quoto per intero :D
Non sopporto le generalizzazioni sugli autodidatti. Anche fuori dall'università è più facile trovare aiuto da chi è cresciuto come autodidatta che non da chi ha solo fatto le cose a scuola.
nel senso che a scuola studio...
questo lo vedo come un hobby e faccio un po i cavoli miei
:D
Ikon O'Cluster
19-09-2009, 20:33
Non bisogna dimenticare però che lo studio autodidattico è spesso confusionario e manca di dettagli che spesso non si apprendono dai libri, ma dal contatto con professori o colleghi. Insomma chi fa l'autodidatta e non ha possibilità di confrontare il suo codice con quello di altri affinando la tecnica è destinato a scrivere codice mediocre. Io programmo da quando stavo alle scuole medie... la più grande difficoltà è stata eliminare tutte le cattive abitudini apprese da autodidatta. Il software è una industria non un lavoro da artigiani...
_Claudio
20-09-2009, 01:02
Diciamo che non va bene nè l'una nè l'altra cosa.
Ho compagni di università (ing. informatica) che hanno voti altissimi ma hanno seri problemi a mettere insieme del codice, e lo dicono pure loro quasi fieri, perchè tanto poi "farò il consulente SAP".
Ho visto anche gente cresciuta da autodidatta riciclata al mestiere in malo modo, non mi è mai capitato di vedere un autodidatta veramente valido.
Poi ci sono quelli che studiano con vera passione e fanno istituti tecnici, anche licei scientifici, università e poi imparano ad unire i concetti teorici appresi alle competenze pratiche studiate da soli. Inutile dire che questi ultimi hanno una marcia in più rispetto le altre due categorie nel settore.
Il problema è che oramai la categoria è piena di smanettoni (e ne ho visti che ogni volta mi prudono le mani) che hanno svilito il settore producendo software di bassissima qualità facendoselo pagare un'esagerazione e quindi si è diffuso il concetto che informatica=rogne (per lo meno in italia) e quindi l'informatica in azienda è passata da investimento per il futuro ad un costo necessario, pertanto nelle aziende si tende a sottopagare certe competenze.
||ElChE||88
20-09-2009, 01:25
Ho compagni di università (ing. informatica) che hanno voti altissimi ma hanno seri problemi a mettere insieme del codice
E allora c'è qualcosa di sbagliato nell'università.
Kralizek
20-09-2009, 08:24
in effetti da uno che aspira a fare il consulente sap non è che mi aspetti granchè :P
è ovvio che l'aspetto autodidatta della cosa vale fino ad un certo punto. Dopo devi metterti con la testa sui libri e dare una base teorica alle "smanettate", ma credo che questo valga anche per lo smanettone che si diverte a mettere resistenze in serie o parallelo. Se vuole fare il salto di qualità ad un certo punto dovrà per forza arrivare a studiare che V = RI o i teoremi di thevenin (+ accenti random) e norton.
Su questo non c'è discussione.
Nel mio caso io sono partito smanettone, all'università ho appreso concetti teorici che hanno ordinato le cose apprese quando smanettavo e da smanettone ho usato i concetti appresi all'università per apprendere altra roba. (dove altra roba non è semplicemente "un altro linguaggio")
_Claudio
20-09-2009, 10:42
E allora c'è qualcosa di sbagliato nell'università.
La cosa sbagliata è che i professori sono una categoria da prendere a calci nel culo...
Non sono in grado di mettere insieme 2 righe di codice o di trattare un aspetto teorico al di fuori della loro materia (di cui ne conoscono solo la teoria).
Si presentano a lezione con 1025 slide leggendo ma poi pretendono che gli studenti le sappiano a memoria.
Scrivono 200 "paper" in pochi anni per ottenere una promozione, ma se vai a leggere i contenuti di quei "paper" scopri che anche un bambino delle elementari poteva scrivere quelle cose. Tanto quello che conta è il numero.
Ho visto "paper" scritti nel 2002 descrivere tecnologie standardizzate nel 1977, depositati, scritti a 10 mani e dal titolo strabiliante.
Si inventano corsi dai contenuti (prettamente teorici ovviamente) inutili pur di spartirsi una cattedra in più.
Non sanno usare MySQL e chiamano in aiuto gli studenti della prima fila.
Soffrono di manie di onnipotenza e credono che uno studente dopo aver appreso i loro concetti (inutili) teorici sia in grado di creare software con qualunque linguaggio/tecnologia, "tanto è solo un proforma". Senza però notare che nemmeno loro sono in grado e difatti demandano la realizzazione dei loro progetti da cui prendono lauti finanziamenti ai laureandi e dottorandi con la scusa del "non mi sporco le mani scrivendo codice".
E potrei continuare ma mi fermo qui...
D'altronde si sa che "chi sa fa, chi non sa insegna".
Diciamo che deve esserci un equilibrio tra imparare concetti teorici e dedicarsi alla pratica.
L'analisi matematica, la logica, i concetti teorici che stanno dietro alle varie tecnologie vanno certo imparati, ma non capisco proprio a cosa serva studiare reti neurali, tutti i linguaggi di query per xml in dettaglio, i database ad oggetti e i giunti elettromagnetici. Che sono cose che non vengono usate nemmeno da chi le ha inventate.
khelidan1980
20-09-2009, 11:04
La cosa sbagliata è che i professori sono una categoria da prendere a calci nel culo...
Non sono in grado di mettere insieme 2 righe di codice o di trattare un aspetto teorico al di fuori della loro materia (di cui ne conoscono solo la teoria).
Non so che universita abbia fatto tu ma io,alla statale di milano mica al MIT eh ho avuto tanti prfessori,non tutti ovvio che erano sviluppatore con le palle altro che non saper mettere insieme due righe di codice o chiamare gli studenti in prima fila...
tomminno
20-09-2009, 11:13
E allora c'è qualcosa di sbagliato nell'università.
Invece no, perchè Ingegneria Informatica non sforna programmatori.
Soprattutto pensando che oggi i programmatori si prendono in India ad 1/3 del costo di una qualunque schiappa italiana e pure dotati di certificazioni...
Se parafrasando ti dicessi che:
"Ho compagni di università (ing. meccanica) che hanno voti altissimi ma hanno seri problemi a ripararsi la macchina"?
Penseresti che l'università non va perchè Ingegneria Meccanica non sforna dei meccanici da officina?
Pensi che un ingegnere meccanico che magari si è specializzato in aeronautica sappia fare il meccanico nel senso comune del termine?
tomminno
20-09-2009, 11:32
La cosa sbagliata è che i professori sono una categoria da prendere a calci nel culo...
Non sono in grado di mettere insieme 2 righe di codice o di trattare un aspetto teorico al di fuori della loro materia (di cui ne conoscono solo la teoria).
Devi considerare che in Italia l'informatica come ramo di studio è arrivato a metà degli anni 80. Tutti quelli laureati prima (praticamente tutti i professori) erano al massimo Ingegneri Elettronici.
Sta di fatto che se ti accontenti solo di scrivere righe di codice anche nel migliore dei modi, una volta entrato nel mercato del lavoro italiano, scoprirai una realtà disarmante: sarai circondato da colleghi che non capiscono una cippa di programmazione, che scrivono (quando va bene) metodi (ehm funzioni) di 500 righe replicando il codice tutte le volte, senza alcuna strutturazione, che credono di conoscere la programmazione ad oggetti solo perchè programmano in C# o Java, e te non avrai modo di distinguerti perchè tanto il programma funziona lo stesso e a chi ti paga non gli importa niente che il software sia stato scritto da cani o impiegando design patterns.
L'unico modo per sottrarsi a questo sistema è aspirare a qualcosa di meglio, per lo meno ad una posizione che ti consenta di cazziare quelli che scrivono merdate, ma ormai che sono scritte nessuno ha il tempo di riscriverle. E quando arrivi a quel livello smetti già di scrivere codice, per lo meno si guadagna meglio.
Si perchè il programmatore è nel mondo informatico l'equivalente del meccanico dell'officina nel mondo automobilistico, praticamente l'ultima ruota del carro.
Si presentano a lezione con 1025 slide leggendo ma poi pretendono che gli studenti le sappiano a memoria.
Non sanno usare MySQL e chiamano in aiuto gli studenti della prima fila.
Oddio per quello che vale meglio evitarlo dal principio, per lo meno si parte già con motori relazionali migliori.
Soffrono di manie di onnipotenza e credono che uno studente dopo aver appreso i loro concetti (inutili) teorici sia in grado di creare software con qualunque
Se credi che gli argomenti teorici siano inutili, forse non hai capito il senso dell'università.
L'università deve fornire nozioni teoriche.
Se ti fornisse solo concetti pratici saresti obsoleto nel giro di un paio d'anni e non avresti acquisito la capacità mentale di adattarti ai cambiamenti.
Che è quello che dovrebbe distinguere un laureato da un semplice diplomato.
Altrimenti tanto vale che uscito dalle superiori tu vada a prenderti le certificazioni Microsoft o Sun. Che possono certificare che sai a memoria la libreria Java o .NET ma che in definitiva niente dicono del fatto che tu sia comunque un bravo programmatore.
D'altronde si sa che "chi sa fa, chi non sa insegna".
Guarda che insegnare è un mestiere difficile.
Ci sono persone competentissime nella loro materia che però non saprebbero comunicare ad altri il senso del proprio lavoro ed altri invece sono degli ottimi divulgatori.
Pochissimi sanno fare entrambe le cose.
khelidan1980
20-09-2009, 11:38
Invece no, perchè Ingegneria Informatica non sforna programmatori.
Soprattutto pensando che oggi i programmatori si prendono in India ad 1/3 del costo di una qualunque schiappa italiana e pure dotati di certificazioni...
Se parafrasando ti dicessi che:
"Ho compagni di università (ing. meccanica) che hanno voti altissimi ma hanno seri problemi a ripararsi la macchina"?
Penseresti che l'università non va perchè Ingegneria Meccanica non sforna dei meccanici da officina?
Pensi che un ingegnere meccanico che magari si è specializzato in aeronautica sappia fare il meccanico nel senso comune del termine?
e cosa dovrebbe fare un ingegnere informatico appena laurato?Sono curioso...
khelidan1980
20-09-2009, 11:43
Sta di fatto che se ti accontenti solo di scrivere righe di codice anche nel migliore dei modi, una volta entrato nel mercato del lavoro italiano, scoprirai una realtà disarmante: sarai circondato da colleghi che non capiscono una cippa di programmazione, che scrivono (quando va bene) metodi (ehm funzioni) di 500 righe replicando il codice tutte le volte, senza alcuna strutturazione, che credono di conoscere la programmazione ad oggetti solo perchè programmano in C# o Java, e te non avrai modo di distinguerti perchè tanto il programma funziona lo stesso e a chi ti paga non gli importa niente che il software sia stato scritto da cani o impiegando design patterns.
L'unico modo per sottrarsi a questo sistema è aspirare a qualcosa di meglio, per lo meno ad una posizione che ti consenta di cazziare quelli che scrivono merdate, ma ormai che sono scritte nessuno ha il tempo di riscriverle. E quando arrivi a quel livello smetti già di scrivere codice, per lo meno si guadagna meglio.
il codice schifoso è per lo più eredità degli anni passati dove per l'appunto bastava un corso di formazione su java e poi ti mandavano a sviluppare,i ragazzzi che escono ora dall'università scrivono mediamente codice molto migliore già dal primo mese di lavoro,e questo secondo me è un chiaro indice che l'università se fatta bene serve eccome,ovvio poi ci sono le capacità personali
Ikon O'Cluster
20-09-2009, 12:48
Diciamo che non va bene nè l'una nè l'altra cosa.
Ho compagni di università (ing. informatica) che hanno voti altissimi ma hanno seri problemi a mettere insieme del codice, e lo dicono pure loro quasi fieri, perchè tanto poi "farò il consulente SAP".
Ho visto anche gente cresciuta da autodidatta riciclata al mestiere in malo modo, non mi è mai capitato di vedere un autodidatta veramente valido.
Poi ci sono quelli che studiano con vera passione e fanno istituti tecnici, anche licei scientifici, università e poi imparano ad unire i concetti teorici appresi alle competenze pratiche studiate da soli. Inutile dire che questi ultimi hanno una marcia in più rispetto le altre due categorie nel settore.
Il problema è che oramai la categoria è piena di smanettoni (e ne ho visti che ogni volta mi prudono le mani) che hanno svilito il settore producendo software di bassissima qualità facendoselo pagare un'esagerazione e quindi si è diffuso il concetto che informatica=rogne (per lo meno in italia) e quindi l'informatica in azienda è passata da investimento per il futuro ad un costo necessario, pertanto nelle aziende si tende a sottopagare certe competenze.
E allora c'è qualcosa di sbagliato nell'università.
Ho compagni di università (ing. informatica) che hanno voti altissimi ma hanno seri problemi a mettere insieme del codice, e lo dicono pure loro quasi fieri, perchè tanto poi "farò il consulente SAP".
Secondo me in Italia l'"informatica", ma per meglio dire gli investimenti nelle IT, sono limitati dal fatto che le PMI non hanno una grandezza ed una complessità organizzativa tali da avere necessità reale di investimenti nel settore. A questo si aggiunge la scarsa cultura media della popolazione che in parte è refrattaria alle IT (ricordo che pochi giorni fa ho letto che solo il 50% degli italiani usa internet). Inoltre non bisogna dimenticare che è prevalente il settore secondario rispetto al terziario, quindi è l'industri (seppure in declino) che traina il paese (o meglio la baracca). In questo scenario chi si specializza, spesso ottenendo competenze di altissimo livello anche in un mercato internazionale, non riesce a collocarsi sul mercato del lavoro in maniera adeguata. Principalmente per via di quanto detto prima, ma non è da trascurare che in Italia l'ordinamento non definisce precisamente la figura dell'informatico e dell'Ingegnere informatico. E' completamente insufficiente è anche la linea di demarcazione che dovrebbe fissare i ruoli di ing. informati ed informatici. Non a caso i secondi possono fregiarsi del titolo di Ing. successivamente all'esame di stato, malgrado non abbiano mai messo piede ad ingegneria (non discuto sulle loro capacità, ma il titolo di Ing. presuppone un certo tipo di attitudini che perdonatemi non vengono inculcate nella testa degli studenti di Scienze). Questa tendenza a fare "carne di porco" e a buttare sia di informatici che di Ing. informatici in un unico calderone, giustifica le aziende. Queste ignoranti delle loro reali necessità (perchè di piccole-medie dimensioni, perchè appartenenti al secondario, perchè quindi non necessitano di un supporto informatico specializzato, ecc...) pubblicano offerte di lavoro esilaranti in cui si accettano per una data mansione in modo del tutto indifferente sia Ing. Informatici, sia Ing. delle telecomunicazioni, sia Ing. Elettronici, Informatici, sia Matematici, sia Fisici.
Questa gente che ha soldi/potere in mano e che tanto si riempie la bocca della propria posizione è la prima che ignora le reali esigenze della propria azienda o delle istituzioni o del paese intero. Facendo ciò contribuisce a sminuire la figura professionale che è l'unica attualmente a poter contribuire in maniera sostanziale allo sviluppo del settore terziario e quindi alla crescita economica. Solo attraverso l'eliminazione di inefficienze per mezzo di investimenti nelle IT le aziende italiane possono ritrovare competitività a livello internazione. Non è certo la tanto decantata qualità del Made in Italy a poter fare miracoli... soprattutto quando un paio di scarpe (completamente) italiano da 60 euro si scuce al 2° giorno a tutto vantaggio del professionalissimo bambino cambogiano che confeziona scarpe immortali!!!
_Claudio
20-09-2009, 13:08
Siccome siamo palesemente OT ho aperto una nuova discussione qui:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?p=28956421#post28956421
tomminno
20-09-2009, 13:20
e cosa dovrebbe fare un ingegnere informatico appena laurato?Sono curioso...
Secondo te un ingegnere meccanico appena laureato finisce a lavorare in officina, oppure si imbatte nella progettazione di parti meccaniche che niente hanno a che vedere con la loro realizzazione pratica?
Un ingegnere informatico appena laureato ha più un idea su come strutturare un programma in base agli obiettivi che si prefigge, pensando prima anche ai possibili sviluppi futuri del software, o sa scrivertelo perfettamente nel linguaggio X?
Io dico più la prima che la seconda.
khelidan1980
20-09-2009, 13:44
Secondo te un ingegnere meccanico appena laureato finisce a lavorare in officina, oppure si imbatte nella progettazione di parti meccaniche che niente hanno a che vedere con la loro realizzazione pratica?
Un ingegnere informatico appena laureato ha più un idea su come strutturare un programma in base agli obiettivi che si prefigge, pensando prima anche ai possibili sviluppi futuri del software, o sa scrivertelo perfettamente nel linguaggio X?
Io dico più la prima che la seconda.
ma secondo te uno appena uscito dall'univesità puo mettersi a fare un lavoro da project manager senza mai aver sviluppato apllicazioni nel mondo del lavoro?
Poi mi piacerebeb capire cosa mai si faccia di fantasmagorico a ingegneria informatica rispetto ad informatica tale per cui tutti gli ingegneri debbano partire minimo da project manager mentri gli informatici sono ideali per fare lavori da officina
Ikon O'Cluster
20-09-2009, 16:00
Poi mi piacerebbe capire cosa mai si faccia di fantasmagorico a ingegneria informatica rispetto ad informatica tale per cui tutti gli ingegneri debbano partire minimo da project manager mentri gli informatici sono ideali per fare lavori da officina
Non è che l'informatico lavora in officina. Lo svilluppo è una fase successiva alla progettazione. Non mi sembra che gli architetti lavorino nell'officina degli ingegneri edili... Quindi onore agli architetti quanto agli ing. edili. Ma l'architetto non è un ingegnere e quando ci prova i risultati sono discutubili... almeno quanto è discutibile che un informatico possa fregiarsi del titolo di ingegnere malgrado l'"ingegno" (intendo con questa parola la particolare attitudine alla progettazione e alla risoluzione sistematica di problemi tipica di colui che è ingegnere) non sia la sua specialità.
khelidan1980
20-09-2009, 16:03
Non è che l'informatico lavora in officina. Lo svilluppo è una fase successiva alla progettazione. Non mi sembra che gli architetti lavorino nell'officina degli ingegneri edili... Quindi onore agli architetti quanto agli ing. edili. Ma l'architetto non è un ingegnere e quando ci prova i risultati sono discutubili... almeno quanto è discutibile che un informatico possa fregiarsi del titolo di ingegnere malgrado l'"ingegno" (intendo con questa parola la particolare attitudine alla progettazione e alla risoluzione sistematica di problemi tipica di colui che è ingegnere) non sia la sua specialità.
il paragone con l'officina non lo fatto io,e comunque il punto non era quello,a sentire certi commenti uno basta che ha fatto ingeneria e dovrebbe partire come minimo da project manager senza aver mai visto il mondo del lavoro,senza minimamente sapere quali problematiche possano insorgere in ambienti di produzione etc...
Ikon O'Cluster
20-09-2009, 16:54
Ti rispondo sull'altro topic che qua siamo OT
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.