indelebile
12-09-2009, 23:41
Rutelli e il "nuovo centro". Lei aderisce? Si vedrà
Prove di centro. L'occasione sono gli Stati Generali dell'Udc a Chianciano. Il leader democratico Francesco Rutelli la coglie al volo. E dal palco di Chianciano lancia il suo appello ai centristi dell'Udc a un «impegno comune»: «Risponderemo alle attese di tantissimi italiani», assicura. «C'è una crisi economica grave, bisogna unire le forze che ragionano». Il bipartismo? «Un grande male».
Il sasso nello stagno del centrosimo Francesco Rutelli lo lancia subito. Appena arrivato agli Stati generali dell'Udc a Chianciano, a chi gli chiede se la sua presenza fra i centristi sia da interpretare come una prova di costruzione di un nuovo centro non risponde affatto di no.
«C'è una crisi economica grave e lo scontro politico che diventa sempre più aspro», la prende da lontano l'ex fondatore della Margherita: «Penso -spiega- che bisogna cercare di far incontrare e unire le forze che ragionano e che vogliono lavorare per risolvere i problemi del nostro Paese».
A quel punto, alla domanda se è per questo che lui potrebbe lavorare ad un progetto comune con Pierferdinando Casini e Gianfranco Fini, Rutelli risponde: «Questo si vedrà...».
Poi spiega: «Democratici, riformatori e moderati lavorino insieme, guardando oltre la crisi, per dare all'Italia, dopo anni di populismo, un approdo stabile e sicuro». E ai centristi dice: «Ho fiducia che creeremo insieme le condizioni per raggiungere questi obiettivi». E li invita a «non ragionare entro orizzonti ristretti» di partiti e formazioni politiche «che hanno identità importanti ma dimensioni insufficienti rispetto ai problemi del Paese».
Ma, avverte il presidente del Copasir, «è il momento di guardare oltre la crisi per unire le forze che vogliono ragionare e costruire» e lavorare per «raggiungere insieme» quell'obiettivo di stabilità e sicurezza «corrispondendo alle attese di noltissimi italiani».
E intanto spara a zero sul bipartismo: «in Italia sarebbe un grande male, perchè metterebbe una camicia di forza sopra il vestito di arlecchino». «Già facendo funzionare una clausola elettorale del 4-5%, l'italia ha già cominciato a riassumere i grandi orientamenti del popolo italiano, ora occorre formare le alleanze in base a ciò che unisce».
E sull'anti-berlusconismo attacca l'Idv: si è messa a paragonare Berlusconi a Hitler e le polemiche sui magistrati alla Shoah, e così «ha fatto un favore a Berlusconi» anzichè puntare l'indice sul fatto che il premier prende iniziative giudiziarie contro i giornali, proprio lui che, con la legge Alfano non è perseguibile.
«Sono queste le cose che dovrebbero riempire le pagine dei giornali» lamenta Rutelli che sottolinea, tra l'altro: «Più che guardare attraverso il buco della serratura a ciò che accade nelle camere da letto, bisognerebbe guardare cosa avviene nelle Camere parlamentari».
12 settembre 2009
unità
dai radicale ai fans sfegati del papa....si prego si accomodi...a quando d'alema con ferrero?
Prove di centro. L'occasione sono gli Stati Generali dell'Udc a Chianciano. Il leader democratico Francesco Rutelli la coglie al volo. E dal palco di Chianciano lancia il suo appello ai centristi dell'Udc a un «impegno comune»: «Risponderemo alle attese di tantissimi italiani», assicura. «C'è una crisi economica grave, bisogna unire le forze che ragionano». Il bipartismo? «Un grande male».
Il sasso nello stagno del centrosimo Francesco Rutelli lo lancia subito. Appena arrivato agli Stati generali dell'Udc a Chianciano, a chi gli chiede se la sua presenza fra i centristi sia da interpretare come una prova di costruzione di un nuovo centro non risponde affatto di no.
«C'è una crisi economica grave e lo scontro politico che diventa sempre più aspro», la prende da lontano l'ex fondatore della Margherita: «Penso -spiega- che bisogna cercare di far incontrare e unire le forze che ragionano e che vogliono lavorare per risolvere i problemi del nostro Paese».
A quel punto, alla domanda se è per questo che lui potrebbe lavorare ad un progetto comune con Pierferdinando Casini e Gianfranco Fini, Rutelli risponde: «Questo si vedrà...».
Poi spiega: «Democratici, riformatori e moderati lavorino insieme, guardando oltre la crisi, per dare all'Italia, dopo anni di populismo, un approdo stabile e sicuro». E ai centristi dice: «Ho fiducia che creeremo insieme le condizioni per raggiungere questi obiettivi». E li invita a «non ragionare entro orizzonti ristretti» di partiti e formazioni politiche «che hanno identità importanti ma dimensioni insufficienti rispetto ai problemi del Paese».
Ma, avverte il presidente del Copasir, «è il momento di guardare oltre la crisi per unire le forze che vogliono ragionare e costruire» e lavorare per «raggiungere insieme» quell'obiettivo di stabilità e sicurezza «corrispondendo alle attese di noltissimi italiani».
E intanto spara a zero sul bipartismo: «in Italia sarebbe un grande male, perchè metterebbe una camicia di forza sopra il vestito di arlecchino». «Già facendo funzionare una clausola elettorale del 4-5%, l'italia ha già cominciato a riassumere i grandi orientamenti del popolo italiano, ora occorre formare le alleanze in base a ciò che unisce».
E sull'anti-berlusconismo attacca l'Idv: si è messa a paragonare Berlusconi a Hitler e le polemiche sui magistrati alla Shoah, e così «ha fatto un favore a Berlusconi» anzichè puntare l'indice sul fatto che il premier prende iniziative giudiziarie contro i giornali, proprio lui che, con la legge Alfano non è perseguibile.
«Sono queste le cose che dovrebbero riempire le pagine dei giornali» lamenta Rutelli che sottolinea, tra l'altro: «Più che guardare attraverso il buco della serratura a ciò che accade nelle camere da letto, bisognerebbe guardare cosa avviene nelle Camere parlamentari».
12 settembre 2009
unità
dai radicale ai fans sfegati del papa....si prego si accomodi...a quando d'alema con ferrero?