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View Full Version : Le dieci menzogne del "cavaliere"


sander4
12-09-2009, 18:56
Escort, festini, minorenni
le dieci menzogne del Cavaliere
di GIUSEPPE D'AVANZO

DICE l'Egoarca che è stufo e replicherà "colpo su colpo". Dice, e sembra una sfida: "Venitemi a dire che non rispondo alle domande, siano quelle di Repubblica o di El Paìs". Più che rispondere, Silvio Berlusconi sfoggia - non è una novità, è la magia che gli riesce meglio - una sapienza stupefacente nell'uso della menzogna che manovra in ogni direzione. Ora nasconde la verità, ora la inventa di sana pianta, ora la nega contro ogni evidenza, ora la deforma secondo convenienza. Se si analizzano i nove minuti della perfomance autistica e autocelebrativa della Maddalena, dinanzi uno Zapatero sgomento, salta fuori un catalogo di dieci menzogne (e una sorprendente verità che gli sfugge inconsapevolmente).

1. La prima menzogna. L'Egoarca non risponde alle domande di Repubblica. Ne dimentica alcune. Due soprattutto suggerite dall'allarme della donna che lo conosce meglio, la moglie. Veronica Lario dice che Berlusconi "frequenta minorenni" e "non sta bene". Il capo del governo si tiene lontano da terreni che devono apparirgli minati. È stato documentato che ha frequentato due minorenni (Noemi e Roberta), invitate a Villa Certosa, senza i genitori nei giorni di Capodanno 2009. Noemi Letizia, minorenne, lo ha accompagnato a una cena del governo. C'è altro? Silenzio. Berlusconi non osa affrontare la questione della sempre più evidente sexual addiction che lo costringe a una vita sconveniente e pericolosa.

2. Berlusconi nega che nelle sue residenze ci siano "feste e festini". Dice che, come leader del suo partito, "fa una serie di incontri con i rappresentanti e le rappresentanti di organizzazioni politiche, come i circoli "Meno male che Silvio c'è"". È una bugia. Da quel che è stato documentato dall'indagine di Bari, dalle testimonianze di Tarantini e di alcune "ospiti" retribuite, gli appuntamenti notturni del premier non prevedono né discussione politiche (si parla soltanto dei successi dell'Egoarca, se ne ammirano gli interventi in giro per il mondo, si ride della sue barzellette) né la partecipazione di comitati di fans. Un cerchio stretto di ruffiani e ruffiane invita a Palazzo o in Villa ragazze ambiziose o professioniste del sesso che accettano di passare la notte con il presidente.

3. Dice l'Egoarca: "Non è vero che ho candidato "veline". Abbiamo fatto un corso per giovani laureate che volevano diventare assistenti di eurodeputati e ne abbiamo individuate tre con grandi capacità". È una menzogna. Il "corso" è stato organizzato per preparare candidati e candidate al Parlamento di Strasburgo, come hanno confermato nel tempo i ministri che vi hanno preso parte come docenti. È stato un corso di formazione dove la presenza di "veline" era così appariscente da essere raccontata con molti particolari dai giornali (ohibò!) della destra. Il primo quotidiano che dà conto della candidatura di una "velina" alle elezioni europee è il Giornale della famiglia Berlusconi. Il 31 marzo, a pagina 12 si legge che "Barbara Matera punta a un seggio europeo". "Soubrette, già "Letterata" del Chiambretti c'è, poi "Letteronza" della Gialappa's, quindi annunciatrice Rai e attrice della fiction Carabinieri, la Matera, scrive il Giornale, "ha voluto smentire i luoghi comuni sui giovani che non si applicano e non si impegnano. "Dicono che i ragazzi perdino tempo. Non è vero: io per esempio studio molto"". "E si vede", commenta il giornale di casa Berlusconi. Il secondo giornale che svela "la carta segreta che il Cavaliere è pronto a giocare" è Libero, il 22 aprile. A pagina 12, le rivelazioni: "Gesto da Cavaliere. Le veline azzurre candidate in pectore" è il titolo. "Silvio porta a Strasburgo una truppa di showgirl" è il sommario. I nomi della candidate che si leggono nella cronaca di Libero sono: Angela Sozio, Elisa Alloro, Emanuela Romano, Rachele Restivo, Eleonora Gaggioli, Camilla Ferranti, Barbara Matera, Ginevra Crescenzi, Antonia Ruggiero, Lara Comi, Adriana Verdirosi, Cristina Ravot, Giovanna Del Giudice, Chiara Sgarbossa, Silvia Travaini, Assunta Petron, Letizia Cioffi, Albertina Carraro. Eleonora e Imma De Vivo e "una misteriosa signorina" lituana, Giada Martirosianaite. Sono questi nomi, questi metodi a sollevare le critiche della fondazione farefuturo, presieduta da Gianfranco Fini. La politologa Silvia Ventura avverte che "il "velinismo" non serve: assistiamo a una dirigenza di partito che fa uso dei bei volti e dei bei corpi di persone che con la politica non hanno molto da fare. Le donne non sono gingilli da utilizzare come specchietti per le allodole". "Ciarpame senza pudore", aggiunge Veronica Lario.

4.. Dice l'Egoarca: "[Con Patrizia D'Addario] mi sono comportato come si deve comportare secondo me ogni padrone di casa". Quel che si sa del primo incontro di Berlusconi smentisce la correttezza di un padrone di casa consapevole di avere accanto una prostituta. "Che Patrizia fosse una escort, quella sera, lo sapevano tutti", dice Barbara Montereale, anche lei ingaggiata dal ruffiano del presidente, Gianpaolo Tarantini. C'è una traccia della consapevolezza del presidente. L'Egoarca "stropiccia" subito Patrizia D'Addario seduta accanto a lui sul divano, dinanzi agli uomini della sua scorta. Nel primo incontro, le propone di visitare la camera da letto in compagnia di altre due ragazze. La sollecita a entrare nel "lettone di Putin". La D'Addario rifiuta.

5. Dice l'Egoarca: "Nella patria di Casanova e dei playboy, la gioia più bella è la conquista. Se tu paghi che gioia ci potrebbe essere?". È una menzogna. Come Barbara Montereale, la D'Addario è stata ricompensata con una candidatura politica (doveva entrare nelle liste Europee, ottenne poi uno spazio per le elezioni comunali di Bari). Alla D'Addario Berlusconi promise anche un intervento politico per sistemare un affare edilizio. Corrispettivi dello scambio sesso-potere. Quando si alleggeriranno le pressioni corruttive e le intimidazioni sulle ragazze, anche straniere, ospiti di Villa Certosa (e immortalate dalle immagini di Salvatore Zappadu) si potrà forse riferire quello che alcune testimoni hanno raccontato: e cioè come Berlusconi distribuisse egli stesso alle falene le buste con il denaro. Si potrà dire della regola imposta come assoluta di non parlare "mai, mai" con le altre ragazze del denaro ricevuto perché in quelle buste il numero delle banconote non era sempre uguale, duemila, cinquemila, diecimila euro. Il "sultano" premiava la performance, a quanto pare.

6. Dice Berlusconi: "Un imprenditore di Bari, Tarantino o Tarantini, era venuto ad alcune cene facendosi accompagnare da belle donne. Erano ragazze che questo signore portava come amiche sue, come sue conoscenti". È stupefacente che il capo del governo finga di non ricordare il nome del suo ruffiano e banalizzi ora un'intensa amicizia. Le intercettazioni delle loro conversazioni - e soprattutto la loro frequenza - contraddicono le sue parole. Tarantini e Berlusconi si sentivano anche dieci volte al giorno e nei brogliacci della procura della Repubblica ci sono decine e decine di telefonate. Nessun reato, dice ora il procuratore di Bari. In ogni caso, lo scambio tra il presidente del consiglio e il suo ruffiano è chiaro: l'Egoarca chiede "belle donne", Tarantini (pagandole) gliele procura. In cambio, il ruffiano conta sull'influenza del premier per concludere affari. Forse non c'è reato, ma il baratto può dirsi limpido per la rispettabilità delle istituzioni e neutro per la gestione della cosa pubblica?

7. La settima menzogna custodisce una singolare verità. Dice Berlusconi: "Io sono stato vittima di un attacco di una persona [la D'Addario] che ha voluto creare artatamente uno scandalo". L'Egoarca non si rende conto di confermare una delle questioni più rilevanti di questo caso: la sua vulnerabilità. Una vita disordinata e sconveniente per il decoro e l'onore della responsabilità pubblica che ricopre lo ha reso fragile, ricattabile. È falso che la D'Addario lo abbia ricattato (ha solo risposto a un pubblico ministero che la interrogava offrendo documenti sonori che da sempre maniacalmente raccoglie in ogni occasione). È vero che Berlusconi sia ricattabile. Quante sono le ragazze che possono minacciarlo? Il via vai di prostitute a Palazzo Grazioli, le cene, le feste, il sesso, le orge, le sue abitudini di vita e il veleno della satiriasi espongono con tutta evidenza Silvio Berlusconi a pressioni e tensioni che nessuno è in grado oggi di immaginare.

8. Dice l'Egoarca: "L'informazione buona è la tv". L'informazione televisiva, controllata direttamente o indirettamente dal capo del governo, è stata pessima. Si è trasformata in una "macchina del silenzio" che ha negato a sette italiani su dieci le notizie più elementari e comprensibili di un "caso" che ha screditato e scredita in tutto il mondo il presidente del consiglio e, con lui, il nostro Paese. E tuttavia è stata proprio la televisione a fargli lo scherzo più maligno. A maggio l'Egoarca va a Porta a porta per spiegare "veline" e Noemi. Infila un rosario di bugie e contraddizioni che, dopo mesi, ancora lo soffocano. Quando si accorge dell'errore, ritorna davanti alla telecamere per dire un'altra bubbola strabiliante: "Non ho detto niente".

9. Berlusconi dice: "Non c'è alcuno scontro con la Chiesa". La menzogna è contraddetta dall'impossibilità oggi per Berlusconi di incontrare il Papa, il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone, il presidente dei vescovi italiani Angelo Bagnasco. Una difficoltà acutizzata dal character assassination del direttore dell'Avvenire, Dino Boffo (accusato dal giornale del premier di omosessualità con un falso documento giudiziario). Le parole più severe contro Berlusconi sono state pronunciate dal segretario generale della Cei, il vescovo Mariano Crociata: "Assistiamo a un disprezzo esibito nei confronti di tutto ciò che dice pudore, sobrietà, autocontrollo e allo sfoggio di un libertinaggio gaio e irresponsabile che invera la parola lussuria. Nessuno deve pensare che in questo campo non ci sia gravità di comportamenti o che si tratti di affari privati. Soprattutto quando sono implicati minori, cosa la cui gravità grida vendetta al cospetto di Dio". Buoni rapporti?

10. Dice Berlusconi: "Credo di essere di gran lunga il miglior presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni". Bè, questa è davvero la menzogna più grossa.

(12 settembre 2009)

*

Adesso li denuncia di nuovo? :asd:

first register
12-09-2009, 19:51
.

marchigiano
12-09-2009, 22:22
Dino Boffo (accusato dal giornale del premier di omosessualità con un falso documento giudiziario)

FALSO? :mbe:

FabioGreggio
12-09-2009, 22:38
http://img143.imageshack.us/img143/9093/milliardaire.jpg

blamecanada
12-09-2009, 22:50
Dieci?

Siamo seri...

Cfranco
13-09-2009, 00:09
Il titolo è sbagliato , giusto è "Altre dieci menzogne del cavaliere" , perchè ormai abbiamo perso il conto , fosse pinocchio avrebbe impalato mezza italia .


FALSO? :mbe:

Se un documento non è emesso dalla autorità a cui è attribuito , ma è costruito artificialmente da altri e spacciato per vero viene definito FALSO .

scorpionkkk
13-09-2009, 00:26
FALSO? :mbe:

non lo sapevi?
Riassunto:
1)la "velina" che accompagnava il documento non faceva parte degli atti giudiziari e non si è ben capito da chi fosse stata scritta. In questa velina si tacciava il Boffo di omosessualità. Ergo, la velina è FALSA come il suo contenuto.

2) L'atto giudiziario principale non era originale. Difatti mancava di molte caratteristiche delle richieste (standard) relative al casellario giudiziario. Inoltre riportava unicamente il riferimento normativo del rilievo penale per cui il Boffo aveva pagato l'ammenda. Le illazioni sviluppate subito dopo sono state poi addirittura smentite nelle circostanze (anche coinvolgendo la famosa ragazza vittima delle famigerate telefonate) ridimensionando di fatto anche il rilievo penale tanto sbandierato ai 4 venti.

La domanda che nasce spontanea è questa: perchè allora Boffo si è dimesso? E la risposta è semplicissima: perchè oramai era attaccabile e la sua credibilità sarebbe stata minata da questa vicenda. Al suo posto verrà probabilmente insediato un direttore talmente integerrimo da poter sparare a zero con bordate inaudite senza timore di rappresaglie e lì i danni saranno ben peggiori.

rav5612
13-09-2009, 01:04
Escort, festini, minorenni
le dieci menzogne del Cavaliere
di GIUSEPPE D'AVANZO

DICE l'Egoarca che è stufo e replicherà "colpo su colpo". Dice, e sembra una sfida: "Venitemi a dire che non rispondo alle domande, siano quelle di Repubblica o di El Paìs". Più che rispondere, Silvio Berlusconi sfoggia - non è una novità, è la magia che gli riesce meglio - una sapienza stupefacente nell'uso della menzogna che manovra in ogni direzione. Ora nasconde la verità, ora la inventa di sana pianta, ora la nega contro ogni evidenza, ora la deforma secondo convenienza. Se si analizzano i nove minuti della perfomance autistica e autocelebrativa della Maddalena, dinanzi uno Zapatero sgomento, salta fuori un catalogo di dieci menzogne (e una sorprendente verità che gli sfugge inconsapevolmente).

1. La prima menzogna. L'Egoarca non risponde alle domande di Repubblica. Ne dimentica alcune. Due soprattutto suggerite dall'allarme della donna che lo conosce meglio, la moglie. Veronica Lario dice che Berlusconi "frequenta minorenni" e "non sta bene". Il capo del governo si tiene lontano da terreni che devono apparirgli minati. È stato documentato che ha frequentato due minorenni (Noemi e Roberta), invitate a Villa Certosa, senza i genitori nei giorni di Capodanno 2009. Noemi Letizia, minorenne, lo ha accompagnato a una cena del governo. C'è altro? Silenzio. Berlusconi non osa affrontare la questione della sempre più evidente sexual addiction che lo costringe a una vita sconveniente e pericolosa.

2. Berlusconi nega che nelle sue residenze ci siano "feste e festini". Dice che, come leader del suo partito, "fa una serie di incontri con i rappresentanti e le rappresentanti di organizzazioni politiche, come i circoli "Meno male che Silvio c'è"". È una bugia. Da quel che è stato documentato dall'indagine di Bari, dalle testimonianze di Tarantini e di alcune "ospiti" retribuite, gli appuntamenti notturni del premier non prevedono né discussione politiche (si parla soltanto dei successi dell'Egoarca, se ne ammirano gli interventi in giro per il mondo, si ride della sue barzellette) né la partecipazione di comitati di fans. Un cerchio stretto di ruffiani e ruffiane invita a Palazzo o in Villa ragazze ambiziose o professioniste del sesso che accettano di passare la notte con il presidente.

3. Dice l'Egoarca: "Non è vero che ho candidato "veline". Abbiamo fatto un corso per giovani laureate che volevano diventare assistenti di eurodeputati e ne abbiamo individuate tre con grandi capacità". È una menzogna. Il "corso" è stato organizzato per preparare candidati e candidate al Parlamento di Strasburgo, come hanno confermato nel tempo i ministri che vi hanno preso parte come docenti. È stato un corso di formazione dove la presenza di "veline" era così appariscente da essere raccontata con molti particolari dai giornali (ohibò!) della destra. Il primo quotidiano che dà conto della candidatura di una "velina" alle elezioni europee è il Giornale della famiglia Berlusconi. Il 31 marzo, a pagina 12 si legge che "Barbara Matera punta a un seggio europeo". "Soubrette, già "Letterata" del Chiambretti c'è, poi "Letteronza" della Gialappa's, quindi annunciatrice Rai e attrice della fiction Carabinieri, la Matera, scrive il Giornale, "ha voluto smentire i luoghi comuni sui giovani che non si applicano e non si impegnano. "Dicono che i ragazzi perdino tempo. Non è vero: io per esempio studio molto"". "E si vede", commenta il giornale di casa Berlusconi. Il secondo giornale che svela "la carta segreta che il Cavaliere è pronto a giocare" è Libero, il 22 aprile. A pagina 12, le rivelazioni: "Gesto da Cavaliere. Le veline azzurre candidate in pectore" è il titolo. "Silvio porta a Strasburgo una truppa di showgirl" è il sommario. I nomi della candidate che si leggono nella cronaca di Libero sono: Angela Sozio, Elisa Alloro, Emanuela Romano, Rachele Restivo, Eleonora Gaggioli, Camilla Ferranti, Barbara Matera, Ginevra Crescenzi, Antonia Ruggiero, Lara Comi, Adriana Verdirosi, Cristina Ravot, Giovanna Del Giudice, Chiara Sgarbossa, Silvia Travaini, Assunta Petron, Letizia Cioffi, Albertina Carraro. Eleonora e Imma De Vivo e "una misteriosa signorina" lituana, Giada Martirosianaite. Sono questi nomi, questi metodi a sollevare le critiche della fondazione farefuturo, presieduta da Gianfranco Fini. La politologa Silvia Ventura avverte che "il "velinismo" non serve: assistiamo a una dirigenza di partito che fa uso dei bei volti e dei bei corpi di persone che con la politica non hanno molto da fare. Le donne non sono gingilli da utilizzare come specchietti per le allodole". "Ciarpame senza pudore", aggiunge Veronica Lario.

4.. Dice l'Egoarca: "[Con Patrizia D'Addario] mi sono comportato come si deve comportare secondo me ogni padrone di casa". Quel che si sa del primo incontro di Berlusconi smentisce la correttezza di un padrone di casa consapevole di avere accanto una prostituta. "Che Patrizia fosse una escort, quella sera, lo sapevano tutti", dice Barbara Montereale, anche lei ingaggiata dal ruffiano del presidente, Gianpaolo Tarantini. C'è una traccia della consapevolezza del presidente. L'Egoarca "stropiccia" subito Patrizia D'Addario seduta accanto a lui sul divano, dinanzi agli uomini della sua scorta. Nel primo incontro, le propone di visitare la camera da letto in compagnia di altre due ragazze. La sollecita a entrare nel "lettone di Putin". La D'Addario rifiuta.

5. Dice l'Egoarca: "Nella patria di Casanova e dei playboy, la gioia più bella è la conquista. Se tu paghi che gioia ci potrebbe essere?". È una menzogna. Come Barbara Montereale, la D'Addario è stata ricompensata con una candidatura politica (doveva entrare nelle liste Europee, ottenne poi uno spazio per le elezioni comunali di Bari). Alla D'Addario Berlusconi promise anche un intervento politico per sistemare un affare edilizio. Corrispettivi dello scambio sesso-potere. Quando si alleggeriranno le pressioni corruttive e le intimidazioni sulle ragazze, anche straniere, ospiti di Villa Certosa (e immortalate dalle immagini di Salvatore Zappadu) si potrà forse riferire quello che alcune testimoni hanno raccontato: e cioè come Berlusconi distribuisse egli stesso alle falene le buste con il denaro. Si potrà dire della regola imposta come assoluta di non parlare "mai, mai" con le altre ragazze del denaro ricevuto perché in quelle buste il numero delle banconote non era sempre uguale, duemila, cinquemila, diecimila euro. Il "sultano" premiava la performance, a quanto pare.

6. Dice Berlusconi: "Un imprenditore di Bari, Tarantino o Tarantini, era venuto ad alcune cene facendosi accompagnare da belle donne. Erano ragazze che questo signore portava come amiche sue, come sue conoscenti". È stupefacente che il capo del governo finga di non ricordare il nome del suo ruffiano e banalizzi ora un'intensa amicizia. Le intercettazioni delle loro conversazioni - e soprattutto la loro frequenza - contraddicono le sue parole. Tarantini e Berlusconi si sentivano anche dieci volte al giorno e nei brogliacci della procura della Repubblica ci sono decine e decine di telefonate. Nessun reato, dice ora il procuratore di Bari. In ogni caso, lo scambio tra il presidente del consiglio e il suo ruffiano è chiaro: l'Egoarca chiede "belle donne", Tarantini (pagandole) gliele procura. In cambio, il ruffiano conta sull'influenza del premier per concludere affari. Forse non c'è reato, ma il baratto può dirsi limpido per la rispettabilità delle istituzioni e neutro per la gestione della cosa pubblica?

7. La settima menzogna custodisce una singolare verità. Dice Berlusconi: "Io sono stato vittima di un attacco di una persona [la D'Addario] che ha voluto creare artatamente uno scandalo". L'Egoarca non si rende conto di confermare una delle questioni più rilevanti di questo caso: la sua vulnerabilità. Una vita disordinata e sconveniente per il decoro e l'onore della responsabilità pubblica che ricopre lo ha reso fragile, ricattabile. È falso che la D'Addario lo abbia ricattato (ha solo risposto a un pubblico ministero che la interrogava offrendo documenti sonori che da sempre maniacalmente raccoglie in ogni occasione). È vero che Berlusconi sia ricattabile. Quante sono le ragazze che possono minacciarlo? Il via vai di prostitute a Palazzo Grazioli, le cene, le feste, il sesso, le orge, le sue abitudini di vita e il veleno della satiriasi espongono con tutta evidenza Silvio Berlusconi a pressioni e tensioni che nessuno è in grado oggi di immaginare.

8. Dice l'Egoarca: "L'informazione buona è la tv". L'informazione televisiva, controllata direttamente o indirettamente dal capo del governo, è stata pessima. Si è trasformata in una "macchina del silenzio" che ha negato a sette italiani su dieci le notizie più elementari e comprensibili di un "caso" che ha screditato e scredita in tutto il mondo il presidente del consiglio e, con lui, il nostro Paese. E tuttavia è stata proprio la televisione a fargli lo scherzo più maligno. A maggio l'Egoarca va a Porta a porta per spiegare "veline" e Noemi. Infila un rosario di bugie e contraddizioni che, dopo mesi, ancora lo soffocano. Quando si accorge dell'errore, ritorna davanti alla telecamere per dire un'altra bubbola strabiliante: "Non ho detto niente".

9. Berlusconi dice: "Non c'è alcuno scontro con la Chiesa". La menzogna è contraddetta dall'impossibilità oggi per Berlusconi di incontrare il Papa, il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone, il presidente dei vescovi italiani Angelo Bagnasco. Una difficoltà acutizzata dal character assassination del direttore dell'Avvenire, Dino Boffo (accusato dal giornale del premier di omosessualità con un falso documento giudiziario). Le parole più severe contro Berlusconi sono state pronunciate dal segretario generale della Cei, il vescovo Mariano Crociata: "Assistiamo a un disprezzo esibito nei confronti di tutto ciò che dice pudore, sobrietà, autocontrollo e allo sfoggio di un libertinaggio gaio e irresponsabile che invera la parola lussuria. Nessuno deve pensare che in questo campo non ci sia gravità di comportamenti o che si tratti di affari privati. Soprattutto quando sono implicati minori, cosa la cui gravità grida vendetta al cospetto di Dio". Buoni rapporti?

10. Dice Berlusconi: "Credo di essere di gran lunga il miglior presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni". Bè, questa è davvero la menzogna più grossa.

(12 settembre 2009)

*

Adesso li denuncia di nuovo? :asd:

non posso che quotare e sperare che quello che c'è scritto sia tutto vero, sop quando dice che è ricattabile!

sander4
13-09-2009, 01:06
complimenti! un gran bel commento.
ma è tutto farina del tuo sacco?

Certe bugie si commentano da sole ;)

marchigiano
13-09-2009, 14:13
non lo sapevi?
Riassunto:
1)la "velina" che accompagnava il documento non faceva parte degli atti giudiziari e non si è ben capito da chi fosse stata scritta. In questa velina si tacciava il Boffo di omosessualità. Ergo, la velina è FALSA come il suo contenuto.

2) L'atto giudiziario principale non era originale. Difatti mancava di molte caratteristiche delle richieste (standard) relative al casellario giudiziario. Inoltre riportava unicamente il riferimento normativo del rilievo penale per cui il Boffo aveva pagato l'ammenda. Le illazioni sviluppate subito dopo sono state poi addirittura smentite nelle circostanze (anche coinvolgendo la famosa ragazza vittima delle famigerate telefonate) ridimensionando di fatto anche il rilievo penale tanto sbandierato ai 4 venti.

La domanda che nasce spontanea è questa: perchè allora Boffo si è dimesso? E la risposta è semplicissima: perchè oramai era attaccabile e la sua credibilità sarebbe stata minata da questa vicenda. Al suo posto verrà probabilmente insediato un direttore talmente integerrimo da poter sparare a zero con bordate inaudite senza timore di rappresaglie e lì i danni saranno ben peggiori.

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=379127

la velina non sarà una copia originale ma quello che c'è scritto è tutto vero, altrimenti boffo non si sarebbe dimesso, altro che!!!

quindi questo giornalista che dipinge la storia come tutta una montatura mente e perde di credibilità pure con le altre 9 domande

è un anti-b che scrive cose false giusto per compiacere altri anti-b

rip82
13-09-2009, 17:29
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=379127

la velina non sarà una copia originale ma quello che c'è scritto è tutto vero, altrimenti boffo non si sarebbe dimesso, altro che!!!

quindi questo giornalista che dipinge la storia come tutta una montatura mente e perde di credibilità pure con le altre 9 domande

è un anti-b che scrive cose false giusto per compiacere altri anti-b

Non hai capito, la velina e' di provenienza ed autore ignoti, non ha alcun rapporto di parentela con i documenti ufficiali su Boffo, con l'aggravante di venire spacciata come parte del rapporto.

marchigiano
13-09-2009, 20:42
la velina può averla scritta a mano con una bic lo stesso feltri, sta di fatto che quello che c'è scritto è vero

vale1312
13-09-2009, 21:17
Dieci?

Siamo seri...
*

majino
13-09-2009, 21:35
la velina può averla scritta a mano con una bic lo stesso feltri, sta di fatto che quello che c'è scritto è vero

ed è vero perchè...?

T3d
13-09-2009, 22:20
ed è vero perchè...?

perchè si è dimesso e perchè c'è scritto sulla velina :asd:

marchigiano
13-09-2009, 22:25
ed è vero perchè...?

Nel decreto penale di condanna, emesso a suo carico dal Gip del tribunale di Terni, Augusto Fornaci, il 9 agosto del 2004, e consegnato ieri in copia ai giornalisti, si legge che « Boffo Dino, nato ad Asolo il 19 agosto del 1952, è stato imputato del reato di cui all’articolo 660 c.p. perché, effettuando ripetute chiamate sulle sue utenze telefoniche, nel corso delle quali la ingiuriava anche alludendo ai rapporti sessuali con il suo compagno per petulanza e biasimevoli motivi recava molestia a...


:asd: sti cattolici con l'ormone alto... poteva invitarlo ilvio a villa certosa

CYRANO
13-09-2009, 22:26
Solo dieci ???


c'.a;.z;'.a;.za

LUVІ
13-09-2009, 22:45
10? Per l'ultimo mese forse.

nesema
13-09-2009, 23:37
una curiosità??

elezioni 2008
http://www.corriere.it/Speciali/Politica/2008/elezioni08/SEAS/politiche/camera/italia/20080413000000_20_ITALIA_IT.shtml

votanti PDL+lega 17.063.874 elettori percentuale sui votanti 46,81

quando l'ilvio quando parla di sondaggi a lui favorevoli al 60/70% a quali italiani si riferisce????

visto che in Italia siamo 60.088.880 abitanti al 28 febbraio 2009,.... sti 17 (oggi forse 18) milioni sono il 60/70% degli italiani????

(aiutatemi che sono scarso in matematica



http://it.wikipedia.org/wiki/Italia

majino
14-09-2009, 09:10
:asd: sti cattolici con l'ormone alto... poteva invitarlo ilvio a villa certosa

ma fammi capire... è vera o non è vera sta cazzo di velina? :)

Scannabue²
14-09-2009, 10:11
quindi questo giornalista che dipinge la storia come tutta una montatura mente e perde di credibilità pure con le altre 9 domande

è un anti-b che scrive cose false giusto per compiacere altri anti-b
Ma sono d'accordo, in quell'articolo mancano una serie di informazioni, nascoste ad arte per distorcere la verità.

Per esempio non si dice:

- le farfalle regalate alla ragazze di che specie erano? è stato interpellato un entomologo per una perizia scientifica?

- il caviale dei festini era russo? o si trattava di un prodotto economico acquistato in un supermercato? e se si, in quale supermercato?

- quale sarebbe il presunto legame tra le veline candidate al parlamento europeo e la velina della polizia su boffo? forse il fatto che la barbara matera abbia preso parte ad una fiction sui carabinieri?


E' evidente che il giornalista pesca nel torbido e deliberatamente glissa su questi punti per dare una versione distorta della realtà :fagiano:

Cfranco
14-09-2009, 18:33
quando l'ilvio quando parla di sondaggi a lui favorevoli al 60/70% a quali italiani si riferisce????

visto che in Italia siamo 60.088.880 abitanti al 28 febbraio 2009,.... sti 17 (oggi forse 18) milioni sono il 60/70% degli italiani????

(aiutatemi che sono scarso in matematica

Non sei scarso in matematica , sei COMUNISTA !!! :mad:
Mai discutere le percentuali del grande conducador , mai :mad:

Steinoff
14-09-2009, 18:58
Qualsiasi altro membro di Governo, di qualunque altro Stato europeo, avrebbe immediatamente rassegnato le dimissioni per una sola di quelle ennesime, ultime dieci menzogne.
lui - volutamente in minuscolo per "licenza poetica" - e' ancora li' a sbrodolare percentuali di consensi da 130% del totale degli Italiani, nascituri compresi.
E le televisioni tacciono su tutto cio', pronte ad incensarlo domani come salvatore degli Aquilani indifesi e bisognosi...
Ma che male abbiamo fatto noi Italiani, magari in un'altra vita, per avere uno cosi' come pdc???
Io voglio scendere, ora. :help: