dantes76
12-09-2009, 11:43
.
Berlusconi: “Gli italiani vorrebbero essere come me”. E beh, ha scoperto l’America....
08 settembre 2009 13:24
http://www.siciliainformazioni.com/pictures/0200x0000/0000010132.jpg
Gran parte degli italiani vorrebbe essere come me”. Non è la prima volta che Silvio Berlusconi lo proclama a microfono aperto. Ed ha perfettamente ragione. Chi potrebbe avere il minimo dubbio. Non è certo un barbone che ha trovato posto su uno scatola di cartone alla stazione di Milano. Sfonda porte aperte il Premier.
Se sono questi i sondaggi che gli danno consenso, tenacia e altre qualità, allora è bene che si prenda una pausa.
C’è qualcuno che dubita sulla sacrosanta verità del Cavaliere?
Avete idea dell’ammontare del suo patrimonio? Della crescita esponenziale del suo “benessere”? No, non ce l’avete, ma di sicuro l’immaginate. Centinaia di società, una holding della quale si perdono i confini, come al tempo del Re Sole. Ed una presenza ineludibile in ogni settore economico, in ogni area culturale.Oltre che al vertice delle istituzioni. Una cosa senza precedenti in Italia, dove ci sono stati uomini molto potenti a capo del governo o al Colle.
Il potere di Palmiro Togliatti e di Alcide De Gasperi fu enorme per via del consenso e delle stanze dei bottoni. Togliatti amministrava un impero economico, non solo un partito. E Alcide De Gasperi poteva decidere di tutto perché la Chiesa e l’Occidente stavano dalla sua parte. Eppure né l’uno né l’altro poterono vantare il potere che oggi ha accumulato Silvio Berlusconi.
Poi venne la stagione dei cavalli di razza della DC, da Aldo Moro ad Amintore Fanfani, Mariano Rumor, Giulio Andreotti, e dell’aria laica, il repubblicano Giovano Spadolini ed il socialista Bettino Craxi.
Al tempo in cui regnavano, si parlava di loro come di persone onnipotenti.
Ci sono stati Capi dello Stato molto amati, che hanno goduto larghi consensi, detentori di un potere democratico, guadagnato sul campo, grazie al carisma e una comunicazione di successo, come Sandro Pertini. Niente a che vedere con Silvio Berlusconi, che dispone di consenso, di potere decisionale nelle istituzioni e di un patrimonio enorme.
Il Premier è il capo del suo partito, il Pdl, che ha ottenuto una larga maggioranza nelle due Camere. Può suggerire decisioni al parlamento, guidare l’esecutivo, assumere scelte di carattere economico e finanziario personali in grado di incidere sugli assetti complessivi.
Il partito non ha una organizzazione tradizionale, le scelte non sono sottoposte a verifica, non sono frutto di una elaborazione “dal basso” né devono essere esaminato o approvate dalla “base”.
La forma partito come mediazione del consenso non esiste più.
Il Capo del Governo, leader del partito di maggioranza, assomma dunque un potere forte, che né Craxi né Fanfani si sarebbero mai sognati, dovendo rispondere ai partiti, le correnti, i veti parlamentari e sindacali eccetera.
Nessuno dei Premier repubblicani ha posseduto beni in grado di determinare scelte di alcun tipo, in quanto tali.
Il ventennio berlusconiano, dunque, non può essere paragonato ad alcun altro.
Se una azienda demoscopica interrogasse un campione di cittadini chiedendo se vuole essere come il Premier, la risposta sarebbe largamente positiva, si avvicinerebbe al cento per cento. Solo un masochista rifiuterebbe, in linea di principio, di stare nei panni di un uomo che può permettersi una villa in ogni parte del mondo, ed una specie di paradiso terrestre musulmano “in vita”, se lo vuole. E può fare le scarpe a chiunque.
Il solito intellettuale ideologizzato o lo spartano uomo di chiesa indugerebbero, si guarderebbero attorno? Possibile.
Rinunciare ad essere se stessi e diventare Berlusconi, non è facile, ma alla fine che fai, mandi a quel paese la buona sorte? Dopo il doveroso indugio, come avviene negli studi notarili quando si leggono i testamenti, ci si guarda attorno e si abbassa il capo, un poco per dire sì ed un pco perché ci si vergogna per la fortuna che ti è piovuta addosso.
Source: SiciliaInformazioni | Berlusco...beh, ha scoperto l?America.... (http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/63511/berlusconi-gran-parte-degli-italiani-vorrebbe-essere-come-scoperto-lamerica.htm) (12/09/2009) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)
Berlusconi: “Gli italiani vorrebbero essere come me”. E beh, ha scoperto l’America....
08 settembre 2009 13:24
http://www.siciliainformazioni.com/pictures/0200x0000/0000010132.jpg
Gran parte degli italiani vorrebbe essere come me”. Non è la prima volta che Silvio Berlusconi lo proclama a microfono aperto. Ed ha perfettamente ragione. Chi potrebbe avere il minimo dubbio. Non è certo un barbone che ha trovato posto su uno scatola di cartone alla stazione di Milano. Sfonda porte aperte il Premier.
Se sono questi i sondaggi che gli danno consenso, tenacia e altre qualità, allora è bene che si prenda una pausa.
C’è qualcuno che dubita sulla sacrosanta verità del Cavaliere?
Avete idea dell’ammontare del suo patrimonio? Della crescita esponenziale del suo “benessere”? No, non ce l’avete, ma di sicuro l’immaginate. Centinaia di società, una holding della quale si perdono i confini, come al tempo del Re Sole. Ed una presenza ineludibile in ogni settore economico, in ogni area culturale.Oltre che al vertice delle istituzioni. Una cosa senza precedenti in Italia, dove ci sono stati uomini molto potenti a capo del governo o al Colle.
Il potere di Palmiro Togliatti e di Alcide De Gasperi fu enorme per via del consenso e delle stanze dei bottoni. Togliatti amministrava un impero economico, non solo un partito. E Alcide De Gasperi poteva decidere di tutto perché la Chiesa e l’Occidente stavano dalla sua parte. Eppure né l’uno né l’altro poterono vantare il potere che oggi ha accumulato Silvio Berlusconi.
Poi venne la stagione dei cavalli di razza della DC, da Aldo Moro ad Amintore Fanfani, Mariano Rumor, Giulio Andreotti, e dell’aria laica, il repubblicano Giovano Spadolini ed il socialista Bettino Craxi.
Al tempo in cui regnavano, si parlava di loro come di persone onnipotenti.
Ci sono stati Capi dello Stato molto amati, che hanno goduto larghi consensi, detentori di un potere democratico, guadagnato sul campo, grazie al carisma e una comunicazione di successo, come Sandro Pertini. Niente a che vedere con Silvio Berlusconi, che dispone di consenso, di potere decisionale nelle istituzioni e di un patrimonio enorme.
Il Premier è il capo del suo partito, il Pdl, che ha ottenuto una larga maggioranza nelle due Camere. Può suggerire decisioni al parlamento, guidare l’esecutivo, assumere scelte di carattere economico e finanziario personali in grado di incidere sugli assetti complessivi.
Il partito non ha una organizzazione tradizionale, le scelte non sono sottoposte a verifica, non sono frutto di una elaborazione “dal basso” né devono essere esaminato o approvate dalla “base”.
La forma partito come mediazione del consenso non esiste più.
Il Capo del Governo, leader del partito di maggioranza, assomma dunque un potere forte, che né Craxi né Fanfani si sarebbero mai sognati, dovendo rispondere ai partiti, le correnti, i veti parlamentari e sindacali eccetera.
Nessuno dei Premier repubblicani ha posseduto beni in grado di determinare scelte di alcun tipo, in quanto tali.
Il ventennio berlusconiano, dunque, non può essere paragonato ad alcun altro.
Se una azienda demoscopica interrogasse un campione di cittadini chiedendo se vuole essere come il Premier, la risposta sarebbe largamente positiva, si avvicinerebbe al cento per cento. Solo un masochista rifiuterebbe, in linea di principio, di stare nei panni di un uomo che può permettersi una villa in ogni parte del mondo, ed una specie di paradiso terrestre musulmano “in vita”, se lo vuole. E può fare le scarpe a chiunque.
Il solito intellettuale ideologizzato o lo spartano uomo di chiesa indugerebbero, si guarderebbero attorno? Possibile.
Rinunciare ad essere se stessi e diventare Berlusconi, non è facile, ma alla fine che fai, mandi a quel paese la buona sorte? Dopo il doveroso indugio, come avviene negli studi notarili quando si leggono i testamenti, ci si guarda attorno e si abbassa il capo, un poco per dire sì ed un pco perché ci si vergogna per la fortuna che ti è piovuta addosso.
Source: SiciliaInformazioni | Berlusco...beh, ha scoperto l?America.... (http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/63511/berlusconi-gran-parte-degli-italiani-vorrebbe-essere-come-scoperto-lamerica.htm) (12/09/2009) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)