c.m.g
11-09-2009, 09:32
10 settembre 2009 – 9:40 pm
http://www.anti-phishing.it/wp-content/uploads/2009/09/ecommerce68-300x199.jpg
Secondo un recente comunicato diffuso direttamente dalla Commissione europea, all’esito di un attento monitoraggio fra i 200 principali siti di commercio elettronico, è emerso che il 55% del siti rilevati non contiene informazioni adeguate per i consumatori. Il che, detto in altri termini, significa che i predetti portali, diffondano messaggi incompleti, insufficienti, fuorvianti, o, in definitiva parola, ingannevoli, per i potenziali utenti.
La Commissione chiede che gli stati membri modifichino le loro leggi interne per correggere questa situazione, ma soprattutto, per chiudere i siti che non si adeguino alle prescrizioni delle diverse direttive comunitarie in tema di commercio elettronico..
Secondo la Commissione, circa un quarto dei compratori online europei usano la Rete per acquistare principalmente prodotti elettronici come fotocamere digitali, telefoni cellulari, lettori di Dvd. In media tale area merceologica muove circa 6,8 miliardi di euro l’anno.
Secondo i dati della Commissione il 55% dei siti investigati, incluso i 200 maggiori, non informano correttamente gli acquirenti sui propri diritti o sui costi di spedizione, oppure non forniscono i dati completi per un contatto diretto.
Inoltre, due terzi dei siti sotto accusa non informano i consumatori, o la fanno in modo incompleto, sui diritto di recesso entro sette giorni (in Italia sono dieci) e di restituire il prodotto senza dover fornire motivazioni.
Un terzo, invece, non fornisce numeri di telefono o indirizzo privando cosi’ i consumatori di un punto di riferimento in caso di problemi con la fornitura.
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/diritti-dei-consumatori/2009/09/10/1412#more-1412)
http://www.anti-phishing.it/wp-content/uploads/2009/09/ecommerce68-300x199.jpg
Secondo un recente comunicato diffuso direttamente dalla Commissione europea, all’esito di un attento monitoraggio fra i 200 principali siti di commercio elettronico, è emerso che il 55% del siti rilevati non contiene informazioni adeguate per i consumatori. Il che, detto in altri termini, significa che i predetti portali, diffondano messaggi incompleti, insufficienti, fuorvianti, o, in definitiva parola, ingannevoli, per i potenziali utenti.
La Commissione chiede che gli stati membri modifichino le loro leggi interne per correggere questa situazione, ma soprattutto, per chiudere i siti che non si adeguino alle prescrizioni delle diverse direttive comunitarie in tema di commercio elettronico..
Secondo la Commissione, circa un quarto dei compratori online europei usano la Rete per acquistare principalmente prodotti elettronici come fotocamere digitali, telefoni cellulari, lettori di Dvd. In media tale area merceologica muove circa 6,8 miliardi di euro l’anno.
Secondo i dati della Commissione il 55% dei siti investigati, incluso i 200 maggiori, non informano correttamente gli acquirenti sui propri diritti o sui costi di spedizione, oppure non forniscono i dati completi per un contatto diretto.
Inoltre, due terzi dei siti sotto accusa non informano i consumatori, o la fanno in modo incompleto, sui diritto di recesso entro sette giorni (in Italia sono dieci) e di restituire il prodotto senza dover fornire motivazioni.
Un terzo, invece, non fornisce numeri di telefono o indirizzo privando cosi’ i consumatori di un punto di riferimento in caso di problemi con la fornitura.
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/diritti-dei-consumatori/2009/09/10/1412#more-1412)