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05-09-2009, 14:21
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/politica/new-york-berlusconi/esterne041939060409195245_big.jpg
"L'Intoccabile" ti guarda dai muri di New York: nelle strade di Soho, il quartiere alla moda, nei vicoli di Little Italy, nei vialoni del Lower East Side, l'ex ghetto di ebrei, italiani e banditi che oggi è tutto localini e botteghe chic. "L'Intoccabile" naturalmente è lui, Silvio Berlusconi, Quello-Che-Comanda-Tutto che anche gli americani stanno imparando a conoscere: grazie ai reportage del settimanale radical The Nation, agli speciali della conservatrice Fox tv, alle cronache dell'allarmato Wall Street Journal e, ieri mattina, del compassato New York Times, che ha portato in prima pagina lo scandaloso "licenziamento" di Dino Boffo. Ma da un paio di giorni il premier che alle domande dei giornalisti risponde chiamando la magistratura è finito anche al muro, a New York. Una serie di manifesti - avvistati da un giornalista che da anni vive e lavora negli States, Alberto Baudo, che li ha subito fotografati - ispirata agli "Intoccabili", il capolavoro di Brian De Palma dedicato, guarda un po', ad Al Capone, con il faccione del primo ministro e la scritta: "L'intoccabile". Sotto, un gioco di parole tra "Untouchable" e "Unimpeachable", cioè che in Italia sfugge all'impeachment che pure in America sfiorò perfino Clinton. E ancora: "Nessuno può toccarlo, nessuno può fermarlo". Il mistero dei poster potrebbe essere presto risolto: dietro all'iniziativa ci sarebbe un gruppo di studenti e professionisti, da tempo negli Usa, che si definiscono "I nuovi carbonari". L'operazione sarebbe costata 4 migliaia di dollari ("Autotassazione...") ma i manifesti sarebbero solo l'inizio e nuovi blitz sono allo studio. Per la cronaca, tra un paio di settimane Berlusconi l'Intoccabile qui dovrà sbarcare, atteso con gli altri leader mondiali per il vertice Onu (dal nostro inviato ANGELO AQUARO)
Milano, 5 set. (Apcom) - Decine di manifesti con la foto di Silvio Berlusconi al posto di quella di Al Capone sulla locandina del film "The intouchable" di Brian de Palma sono stati affissi nella notte in diversi punti di Milano. La notizia è stata riportata da Radio 24, secondo cui la Digos avrebbe valutato il gesto come riconducibile a una rete di contatti dei centri sociali milanesi. Alcuni poster sono affissi in Via Monte Rosa, di fronte alla sede del Sole 24 ore e di Radio 24, nei cui pressi è situato anche un centro sociale, mentre altri manifesti sono stati individuati nella zona dell'ospedale san Carlo. Gli identici manifesti erano stati affissi nei giorni scorsi a New York.
http://www.apcom.net/newspolitica/20090905_120900_4ff60d5_70060.shtml
altre foto:
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/politica/new-york-berlusconi/1.html
La caduta [modifica]
Nel 1930 Al Capone, che da poco era entrato nella lista dei maggiori ricercati dell'FBI, fu dichiarato "nemico pubblico numero 1" della città di Chicago.
Studiando il modo di neutralizzarlo, visto che non si riusciva ad attribuirgli crimini diretti per la sua esperta capacità di organizzarli (oltre che per la protezione omertosa, che gli forniva alibi impeccabili), si dibatté negli Stati Uniti circa l'opportunità di tassare i redditi provenienti da attività illecita. Ottenuto l'avallo legislativo, si assegnò al caso una squadra di agenti federali del Dipartimento del Tesoro, comandata da Eliot Ness e composta da un pool di super-esperti e incorruttibili funzionari che si erano guadagnati il nomignolo di "Intoccabili".
Questi si misero alle costole di Capone analizzando ogni più piccolo movimento finanziario sospetto, ma Capone non aveva nulla di intestato, agiva sempre attraverso prestanome e le contabilità illecite erano gestite tramite codici, perciò il boss restava sufficientemente tranquillo. Sinché non si trovò, per caso, un piccolo fogliettino nel quale il nome di Capone era citato. Fu la chiave di volta dell'intera operazione, si riuscì a sfruttare quel piccolo errore per porre in collegamento fra loro molte altre prove raccolte ed allestendo quindi un piano accusatorio alquanto vasto, tradottosi nel rinvio a giudizio per evasione fiscale, con 23 capi d'accusa.
La difesa di Capone propose un patteggiamento, che fu però rifiutato dal giudice. Provò allora a corrompere la giuria popolare, e forse stava riuscendo nell'intento, ma questa fu sostituita all'ultimo momento, la sera prima del processo, da una completamente nuova. La nuova giuria lo giudicò colpevole solo di una parte dei reati ascrittigli, comunque abbastanza perché gli fosse irrogata una condanna a 11 anni di carcere ed una pesante multa di 80.000 dollari.
http://it.wikipedia.org/wiki/Al_Capone
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2042996
"L'Intoccabile" ti guarda dai muri di New York: nelle strade di Soho, il quartiere alla moda, nei vicoli di Little Italy, nei vialoni del Lower East Side, l'ex ghetto di ebrei, italiani e banditi che oggi è tutto localini e botteghe chic. "L'Intoccabile" naturalmente è lui, Silvio Berlusconi, Quello-Che-Comanda-Tutto che anche gli americani stanno imparando a conoscere: grazie ai reportage del settimanale radical The Nation, agli speciali della conservatrice Fox tv, alle cronache dell'allarmato Wall Street Journal e, ieri mattina, del compassato New York Times, che ha portato in prima pagina lo scandaloso "licenziamento" di Dino Boffo. Ma da un paio di giorni il premier che alle domande dei giornalisti risponde chiamando la magistratura è finito anche al muro, a New York. Una serie di manifesti - avvistati da un giornalista che da anni vive e lavora negli States, Alberto Baudo, che li ha subito fotografati - ispirata agli "Intoccabili", il capolavoro di Brian De Palma dedicato, guarda un po', ad Al Capone, con il faccione del primo ministro e la scritta: "L'intoccabile". Sotto, un gioco di parole tra "Untouchable" e "Unimpeachable", cioè che in Italia sfugge all'impeachment che pure in America sfiorò perfino Clinton. E ancora: "Nessuno può toccarlo, nessuno può fermarlo". Il mistero dei poster potrebbe essere presto risolto: dietro all'iniziativa ci sarebbe un gruppo di studenti e professionisti, da tempo negli Usa, che si definiscono "I nuovi carbonari". L'operazione sarebbe costata 4 migliaia di dollari ("Autotassazione...") ma i manifesti sarebbero solo l'inizio e nuovi blitz sono allo studio. Per la cronaca, tra un paio di settimane Berlusconi l'Intoccabile qui dovrà sbarcare, atteso con gli altri leader mondiali per il vertice Onu (dal nostro inviato ANGELO AQUARO)
Milano, 5 set. (Apcom) - Decine di manifesti con la foto di Silvio Berlusconi al posto di quella di Al Capone sulla locandina del film "The intouchable" di Brian de Palma sono stati affissi nella notte in diversi punti di Milano. La notizia è stata riportata da Radio 24, secondo cui la Digos avrebbe valutato il gesto come riconducibile a una rete di contatti dei centri sociali milanesi. Alcuni poster sono affissi in Via Monte Rosa, di fronte alla sede del Sole 24 ore e di Radio 24, nei cui pressi è situato anche un centro sociale, mentre altri manifesti sono stati individuati nella zona dell'ospedale san Carlo. Gli identici manifesti erano stati affissi nei giorni scorsi a New York.
http://www.apcom.net/newspolitica/20090905_120900_4ff60d5_70060.shtml
altre foto:
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/politica/new-york-berlusconi/1.html
La caduta [modifica]
Nel 1930 Al Capone, che da poco era entrato nella lista dei maggiori ricercati dell'FBI, fu dichiarato "nemico pubblico numero 1" della città di Chicago.
Studiando il modo di neutralizzarlo, visto che non si riusciva ad attribuirgli crimini diretti per la sua esperta capacità di organizzarli (oltre che per la protezione omertosa, che gli forniva alibi impeccabili), si dibatté negli Stati Uniti circa l'opportunità di tassare i redditi provenienti da attività illecita. Ottenuto l'avallo legislativo, si assegnò al caso una squadra di agenti federali del Dipartimento del Tesoro, comandata da Eliot Ness e composta da un pool di super-esperti e incorruttibili funzionari che si erano guadagnati il nomignolo di "Intoccabili".
Questi si misero alle costole di Capone analizzando ogni più piccolo movimento finanziario sospetto, ma Capone non aveva nulla di intestato, agiva sempre attraverso prestanome e le contabilità illecite erano gestite tramite codici, perciò il boss restava sufficientemente tranquillo. Sinché non si trovò, per caso, un piccolo fogliettino nel quale il nome di Capone era citato. Fu la chiave di volta dell'intera operazione, si riuscì a sfruttare quel piccolo errore per porre in collegamento fra loro molte altre prove raccolte ed allestendo quindi un piano accusatorio alquanto vasto, tradottosi nel rinvio a giudizio per evasione fiscale, con 23 capi d'accusa.
La difesa di Capone propose un patteggiamento, che fu però rifiutato dal giudice. Provò allora a corrompere la giuria popolare, e forse stava riuscendo nell'intento, ma questa fu sostituita all'ultimo momento, la sera prima del processo, da una completamente nuova. La nuova giuria lo giudicò colpevole solo di una parte dei reati ascrittigli, comunque abbastanza perché gli fosse irrogata una condanna a 11 anni di carcere ed una pesante multa di 80.000 dollari.
http://it.wikipedia.org/wiki/Al_Capone
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2042996