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View Full Version : D'Alema e Tarantini


Ja]{|e
05-09-2009, 12:41
un qualsiasi giornalista che abbia una notizia imbarazzante o fastidiosa per il presidente del Consiglio sa che da oggi in poi, se la pubblica, è a rischio di pesanti ritorsioni. Al fondo di questa barbarie c'è l'anomalìa italiana (http://www.corriere.it/politica/09_settembre_05/intervista_dalema_80a08cee-99da-11de-80e2-00144f02aabc.shtml)

Non solo un qualsiasi giornalista... infatti Libero di questa mattina titolava:

C'è il nome di D'Alema
tra i regali di Tarantini
05/09/2009 |

Tutte le strade portano a Massimo D’Alema. Per lo meno in Puglia, dove il suo nome è citato in qualunque discorso, sussurrato da chi vanta (chissà se reali) rapporti di amicizia e perfino scritto in elenchi sequestrati dall’autorità giudiziaria. Senza che lui lo sappia, sia chiaro, o senza che il lider Maximo ricambi quelle stesse attenzioni. Ma a destare curiosità c’è un appunto trovato tra le carte dell’imprenditore Gianpaolo Tarantini, il presunto procacciatore di squillo per politici di ogni schieramento, che nella lista dei regali di Natale finita agli atti della procura di Bari scrive di proprio pugno «D’Alema».

Quello ritrovato tra le carte di Tarantini sembra essere un appunto sterile: l’inchiesta dei magistrati pugliesi non ha finora chiarito la funzione di quel promemoria, anche se il flash (la trascrizione del cognome di Baffino) serviva con buona probabilità a ricordare qualcosa. L’unico indizio (certamente non decisivo) è che nel lungo documento di 70 pagine si leggono principalmente nomi importanti affiancati dai regali natalizi predisposti per ciascuno di loro. L’altro dettaglio (chissà se di qualche rilievo) è che queste carte “dimenticate” fanno parte di un’indagine iniziata nel 2001 dall’ex magistrato antimafia Michele Emiliano (dal 2004 sindaco di Bari), successivamente ereditate dal pm Roberto Rossi.

E da qui parte un lungo elenco di circostanze e coincidenze che portano a Massimo D’Alema. Una delle avvocatesse aiutate dall’assessore epurato da Nichi Vendola, S. P. di 36 anni, dopo il fallito tentativo di farle spiccare il volo all’Acquedotto Pugliese (creando ad hoc un ufficio legale a Lecce), è caduta in piedi. La bella donna, mora e con le curve al posto giusto, nonostante la tardiva iscrizione all’albo professionale (avvenuta a 30 anni suonati) ha ricevuto parecchi incarichi legali dalla Regione. Abbiamo già raccontato di una minuzia, l’appello per un incidente stradale accaduto al porto di Gallipoli, ma ce ne sono anche altre decisamente più importanti. Di un certo rilievo è quella determinata dalla delibera del direttore generale della Asl di Lecce (numero 1568), che il 3 ottobre scorso le affidava un co.co.co per le «attività relative allo studio e al controllo del rischio clinico». Incarico della durata di un anno, dal 20 ottobre 2008 al 19 ottobre 2009, e per il quale l’Azienda sanitaria ha previsto un compenso di 30.622 euro. E non è ancora niente, perché poco prima l’avvocatessa aveva «vinto» un incarico ancora più prestigioso e probabilmente ben più remunerativo. In genere i legali vengono pagati in percentuale al valore della questione che trattano, e qualche volta capita di occuparsi di una causa «di valore indeterminato». Ecco: tra i fortunati destinatari di uno di questi incarichi, che vale qualche decina di migliaia di euro, c’è sempre lei, S.P., che il 30 settembre ha avuto mandato dalla giunta Vendola di difendere la Regione di fronte al Tribunale di Lecce in una causa di lavoro intentata da sei ex dipendenti. Ebbene, e adesso arriviamo al punto, l’avvocatessa in questione non è solo in «buoni rapporti» con l’ex assessore di centrosinistra, è anche associata allo studio di Federico Massa,il legale di riferimento di D’Alema e da cui pare che nel 2003 Max abbia comprato la barca. La famosa Ikarus che il leader divide con altri due soci e con la quale Baffino nell’aprile scorso ha vinto la regata “Roma per tutti”.

A parte le inchieste in corso, ci sono un paio di vecchie storie che quasi tutti ricordano e che in molti, in questi giorni, evocano nel corso delle cene baresi. C’è quel vecchio “incidente” di D’Alema su un finanziamento illecito al partito. Un elemento portato a galla nel 1994 dall’allora pubblico ministero Alberto Maritati, sceso in politica – a sinistra – da oltre dieci anni. Poco dopo aver chiesto al gip l’archiviazione del fatto per decorrenza dei termini. E nonostante le circostanze fossero chiare, al punto di convincere il gip dell’epoca, Concetta Russi, a scrivere nel dispositivo: «Uno degli episodi di illecito finanziamento riferiti, e cioè la correspesponsione di un contributo di 20 milioni di lire in favore del Pci, ha trovato sostanziale conferma nella leale dichiarazione dell’onorevole D’Alema, all’epoca dei fatti segretario regionale del Pci, (…) che non ha escluso che la somma versata dal Cavallari fosse stata proprio dell’importo da quest’ultimo indicato». Ormai tranquillo, quindi, Baffino aveva ammesso di aver intascato un assegno dallo storico re della sanità privata pugliese, Francesco Cavallari, che per quella stessa inchiesta era finito in manette.

Ma la storia, come sempre, si ripete. E un altro sostituto procuratore diventato scomodo per D’Alema 5 anni fa aveva cambiato mestiere per trasferirsi nelle file del Pd. L’attuale sindaco di Bari, Michele Emiliano, poco dopo aver concluso l’indagine Arcobaleno sui fondi distratti dalle missioni umanitarie in Kosovo, ha lasciato la toga per candidarsi alla poltrona di primo cittadino. Le chiacchiere baresi si chiudono sempre con lo steso interrogativo: chissà che per le prossime elezioni il leader Maximo non provi a portarsi in squadra anche i pm Nicastro e Rossi, che oggi scavano nella corrente dalemiana di Bari, o la dottoressa Desirée Digeronimo, che sta pestando i piedi al governatore Vendola. Visti i precedenti, non ci sarebbe da sorprendersi.

Roberta Catania

Ma ho un deja vù: a giugno non si era fatto lo stesso discorso, e alla fine erano amici di amici di amici di D'Alema coinvolti? E anche in questo articolo non è che si capisce che diamine abbia fatto il Baffino leader Maximo... :mbe: