View Full Version : Solidarietà Internazionale al quotidiano La Repubblica
Dream_River
28-08-2009, 19:09
I giornali esistono per fare domande
E domani le pubblichiamo anche noi
JOFFRIN: "DOMANI PUBBLICHIAMO LE 10 DOMANDE"
E' un inammissibile attacco alla libertà di espressione e di critica. Non mi stupisce che venga da un personaggio come Berlusconi, ma è un segnale inquietante per tutta l'Europa. Tra l'altro, non escludo che si possa fare ricorso alla Corte europea per contrastare questa palese minaccia al diritto dell'informazione. I metodi del primo ministro italiano mostrano un disprezzo assoluto delle regole democratiche. Rispondere alle domande dei giornalisti è infatti il minimo che gli elettori possono pretendere da ogni governante. Berlusconi invece è infastidito da ogni manifestazione di opposizione. Fa finta di dire che sono attacchi alla sua vita privata e cerca di nascondere alle troppe menzogne che ha detto in questi mesi. I suoi metodi mi ricordano quelli di Putin: manca soltanto che faccia uccidere i giornalisti più scomodi. In Francia non sarebbe pensabile una denuncia come quella che ha fatto Berlusconi a Repubblica. Sarebbe uno scandalo. Esiste una tacita regola repubblicana che impedisce al Presidente di portare in giustizia giornalisti e oppositori. Libération ha deciso che pubblicherà domani le 10 domande di Repubblica a Silvio Berlusconi.
Laurent Joffrin (direttore di Liberation)
RUSBRIDGER: "ESISTIAMO PER FARE DOMANDE"
Gli organi di informazione indipendenti esistono per chiedere domande scomode ai politici. In Gran Bretagna, come nella maggior parte delle democrazie, sarebbe impensabile per un primo ministro fare causa a un giornale perché fa delle domande. Sarebbe anche impensabile usare le leggi sulla diffamazione per impedire ai cittadini di sapere quello che autorevoli giornali stranieri stanno dicendo sul loro paese. Le azioni contro la Repubblica somigliano molto a un tentativo di ridurre al silenzio o intimidire gli organi di informazione che rimangono direttamente o indirettamente indipendenti dal primo ministro italiano. Spero che i giornali di tutto il mondo seguano con grande attenzione questa storia.
Alan Rusbridger (direttore del quotidiano The Guardian di Londra)
CAMPBELL: "INIMMAGINABILE"
Chiunque abbia esperienza del modo in cui funzionano i media in Gran Bretagna, troverà piuttosto straordinario il fatto che un primo ministro faccia causa a un giornale per una serie di domande, e per avere riportato quello che scrivono giornali stranieri.
Il tutto è ancora più straordinario perché il primo ministro in questione è a sua volta un potentissimo editore. Un fatto, anche questo, che sarebbe inimmaginabile nella cultura politica del nostro paese.
Alastair Campbell (ex portavoce di Tony Blair)
DI LORENZO: "E' IN GIOCO LA DEMOCRAZIA"
Per il direttore di Die Zeit, "la questione non riguarda certo solo Repubblica, è in gioco il ruolo dei media in una democrazia. E non credo che Repubblica si lascerà intimidire, per cui non capisco il passo di Berlusconi nemmeno da un punto di vista tattico.
Giovanni Di Lorenzo (direttore di Die Zeit)
VIDAL: "UN AVVERTIMENTO A TUTTI I GIORNALISTI"
Questa denuncia è un avvertimento a tutti i giornalisti italiani, un modo di zittire la stampa. Il messaggio è chiaro: vietato criticare, vietato fare domande. E' molto preoccupante vedere che il premier italiano vuole colpire così platealmente una delle poche voci di informazione libera e indipendente. La cifra richiesta, poi, è disproporzionata. Nel merito il premier italiano sbaglia, perché il compito di un organo di stampa è anche quello di fare domande. La Repubblica ha posto domande non soltanto sono legittime ma sono anche doverose, visto che Berlusconi ha spudoratamente mentito al suo paese. Questo attacco legale dimostra che in Italia c'è un'anomalia, ovvero un premier proprietario di un impero mediatico che ha anche la tendenza a voler mettere sotto silenzio l'opposizione. Reporters Sans Frontières è pronta a denunciare in ogni sede internazionale questo grave attacco alla libertà di stampa in Italia.
Esa Vidal (responsabile Europa Reporters sans Frontieres)
WERGIN: "IN ITALIA POCA PLURALITA"
Secondo Clemens Wergin, editorialista di politica estera ed esperto di affari italiani della Welt, a proposito della querela di Berlusconi legata alle dieci domande poste da Repubblica, "il fatto è strano, visto che la pluralità del panorama mediatico in Italia mi sembra già abbastanza ristretto. La situazione appare a tinte forti in generale, uno scandalo in cui sembra essere coinvolto il capo del governo italiano, feste forse con prostitute seminude, sembra molto strana, vista dalla Berlino protestante, dove governa una Cancelliera tutt'altro che a forti tinte. Berlusconi ha commesso un grave errore, sembra che non capisca il ruolo di una stampa libera. Il semplice fatto che Repubblica abbia posto domande è parte del giusto ruolo dei media. Uno stile inquietante."
Clemens Wergin (editorialista del Die Welt)
GIESBERT: "LA DEMOCRAZIA E' MALATA"
Il conflitto tra il potere politico e la stampa è sempre latente ma quando esplode in questo modo significa che la democrazia è malata. Finora in Francia c'è stata una regola d'oro secondo la quale i Presidenti non si rivolgono a un giudice per difendersi dagli attacchi dei giornali. Per i francesi la funzione presidenziale è sacra. Il capo dello Stato sa che se si abbassasse a questi metodi contro la stampa perderebbe inevitabilmente prestigio. Il fatto che Berlusconi abbia attaccato legalmente Repubblica è un'ammissione di debolezza. Il vostro capo del governo si comporta come un qualsiasi cittadino, dimenticando il suo ruolo istituzionale. Ma per il vostro giornale è paradossalmente anche un attestato di libertà e di indipendenza.
Franz-Olivier Giesbert (direttore di Le Point)
THUREAU-DAUGIN: UN PRECEDENTE PERICOLOSO PER L'EUROPA
Courrier International aveva già pubblicato le prime 10 domande a Berlusconi. Dopo questo attacco legale degli avvocati del premier, abbiamo deciso che mostreremo ai nostri lettori anche le 10 nuove domande. Ci sembra un atto doveroso nei confronti di Repubblica, che ha condotto una campagna insistente e coraggiosa. Sarebbe molto preoccupante se i magistrati italiani stabilissero il carattere diffamatorio di questi dieci, semplici interrogativi. Potrebbe essere un precedente pericoloso per tutta l'Europa.
Philippe Thureau-Daugin (direttore di Courrier International)
(28 agosto 2009) Tutti gli articoli di politica
Fonte: http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-22/dichiarazioni-estere/dichiarazioni-estere.html
KOMUNISTI ALL'ATTACCO!!!:eek: :eek: :eek: :O
frankytop
28-08-2009, 19:15
*Laurent Joffrin direttore di Liberation
*Alan Rusbridger (direttore del quotidiano The Guardian di Londra)
*Alastair Campbell (ex portavoce di Tony Blair)
*Giovanni Di Lorenzo (direttore di Die Zeit)
*Esa Vidal (responsabile Europa Reporters sans Frontieres)
*Clemens Wergin (editorialista del Die Welt)
*Franz-Olivier Giesbert (direttore di Le Point)
*Philippe Thureau-Daugin (direttore di Courrier International)
Se lor signori mi contattano io conosco l'ubicazione di campi di patate presso i quali possono prestare i loro servigi al servizio della comunità.:rotfl: :rotfl:
tutti giornali super partes, come repbblica :asd:
L'unica cosa che riuscite ad articolare è un argumentum ad hominem?
L'unica cosa che riuscite ad articolare è un argumentum ad hominem?
la repubblica ormai é come novella 3000. Che c'e' da argomentare?
Dream_River
28-08-2009, 19:39
*Laurent Joffrin direttore di Liberation
*Alan Rusbridger (direttore del quotidiano The Guardian di Londra)
*Alastair Campbell (ex portavoce di Tony Blair)
*Giovanni Di Lorenzo (direttore di Die Zeit)
*Esa Vidal (responsabile Europa Reporters sans Frontieres)
*Clemens Wergin (editorialista del Die Welt)
*Franz-Olivier Giesbert (direttore di Le Point)
*Philippe Thureau-Daugin (direttore di Courrier International)
Se lor signori mi contattano io conosco l'ubicazione di campi di patate presso i quali possono prestare i loro servigi al servizio della comunità.:rotfl: :rotfl:
Cavolo, sei sempre più figo! :O
tutti giornali super partes, come repbblica :asd:
Tutti comunisti, certo certo, chi è contro Berlusconi è di sinistra, certo certo :O
Dream_River
28-08-2009, 19:40
L'unica cosa che riuscite ad articolare è un argumentum ad hominem?
Ovvio, sono stati ben addestrati :)
sid_yanar
28-08-2009, 19:40
non vi è nulla di cui gioire, comunque è una buona notizia il fatto che all'estero mettano bene in risalto gli avvenimenti italioti, e soprattutto l'emergenza democratica in atto, con il presidente del consiglio in guerra contro la stampa a lui non asservita.
berlusconi comprerà tutti i giornali ??? :sofico: :sofico: :sofico: :ciapet:
la repubblica ormai é come novella 3000. Che c'e' da argomentare?
Repetita iuvant: l'unica cosa che riuscite ad articolare è un argumentum ad hominem?
comunisti!
comunisti!
arghhh argh arg persecutzione ahhhhh argh ahhhhh ahhhhh
first register
28-08-2009, 19:57
*Laurent Joffrin direttore di Liberation
*Alan Rusbridger (direttore del quotidiano The Guardian di Londra)
*Alastair Campbell (ex portavoce di Tony Blair)
*Giovanni Di Lorenzo (direttore di Die Zeit)
*Esa Vidal (responsabile Europa Reporters sans Frontieres)
*Clemens Wergin (editorialista del Die Welt)
*Franz-Olivier Giesbert (direttore di Le Point)
*Philippe Thureau-Daugin (direttore di Courrier International)
Se lor signori mi contattano io conosco l'ubicazione di campi di patate presso i quali possono prestare i loro servigi al servizio della comunità.:rotfl: :rotfl:
Scommetto che nel giardino di Villa Certosa, Berlusconi e Ghedini hanno messo su anche un campo di patate per i giornalisti ... :D :D :D
Spero che vada via dall'Italia al più presto.
Gianluca99
28-08-2009, 20:20
chissà che diranno i giornali Libici :D
ciuketto
28-08-2009, 20:27
Comunisti alla ribalta!:eek: :eek:
Ma c'avessero davvero tutti sti coglioni i comunisti!!!:cry: :cry:
No, no, piu` gente fuori dall'Italia viene a conoscenza di questo fatto, piu` aumenta la probabilita` che qualcuno fra la maggioranza degli italiani che ha votato Berlusconi cominci a porsi qualche domanda su di lui (perche' per quanto si possa pilotare, censurare, querelare l'informazione in tv, siamo pur sempre in uno Stato democratico, almeno sulla carta). Informate quanta piu` stampa e blog esteri possibili, che magari questa e` la volta buona.
MadJackal
28-08-2009, 21:08
la repubblica ormai é come novella 3000. Che c'e' da argomentare?
C'è da argomentare, c'è.
Del tipo, posso chiederti cosa è la definizione di giornale scandalistico e poi dirmi cosa c'entra repubblica con tale giornale scandalistico. :D
A meno che denunciare che un mucchio di veline stessero per diventare la nostra ben fornita ed esperta rappresentanza al parlamento europeo sia cosa da novella 3000, per te.
In tal caso, ti saluto direttamente.
Perchè se ricordi, è partito tutto da un articoletto che denunciava i corsi di preparazione di Brunetta per le veline... :asd:
marcello1854
28-08-2009, 21:30
non vi è nulla di cui gioire, comunque è una buona notizia il fatto che all'estero mettano bene in risalto gli avvenimenti italioti, e soprattutto l'emergenza democratica in atto, con il presidente del consiglio in guerra contro la stampa a lui non asservita.
Ma come vedi il problema non è tanto Berlusconi ma gli italioti epigoni e cortigiani presenti in gran numero che ignorano totalmente i principi della democrazia liberale, il loro unico modello di riferimento è il cesarismo e la fedeltà assoluta al cesare di turno. Costoro non possono nell'attuale momento storico sbandierare tutta la loro simpatia per forme di governo totalitarie nel solco del nazifascismo ma segretamente vi aspirano.....
entanglement
28-08-2009, 21:58
*Laurent Joffrin direttore di Liberation
*Alan Rusbridger (direttore del quotidiano The Guardian di Londra)
*Alastair Campbell (ex portavoce di Tony Blair)
*Giovanni Di Lorenzo (direttore di Die Zeit)
*Esa Vidal (responsabile Europa Reporters sans Frontieres)
*Clemens Wergin (editorialista del Die Welt)
*Franz-Olivier Giesbert (direttore di Le Point)
*Philippe Thureau-Daugin (direttore di Courrier International)
Se lor signori mi contattano io conosco l'ubicazione di campi di patate presso i quali possono prestare i loro servigi al servizio della comunità.:rotfl: :rotfl:
abbiamo fatto una figura di merda extragalattica.
altro che derating nella libertà di informazione, ste cose succedono in angola, non in europa
se domani silvio muore di qualcosa giuro che mi converto e voto per le adozioni dei gay
dario fgx
28-08-2009, 22:17
io dico che questo signore si sta suicidando...
Anodaram
28-08-2009, 22:35
io dico che questo signore si sta suicidando...
la domanda è..............
ci trascinerà tutti a fondo con lui??
la domanda è..............
ci trascinerà tutti a fondo con lui??
Dico di si, perché a parte quei pochi che si informano veramente il resto è tutta una marmaglia di gente che ha tutto l'interesse di averlo al potere e il resto sta completamente nell'ignoranza.
frankytop
28-08-2009, 22:48
abbiamo fatto una figura di merda extragalattica.
altro che derating nella libertà di informazione, ste cose succedono in angola, non in europa
se domani silvio muore di qualcosa giuro che mi converto e voto per le adozioni dei gay
Guarda che non c'è nessun atto di censura da parte del Berlusca,semplicemente lui o i suoi collaboratori hanno ritenuto opportuno presentare una denuncia.
Ogni cittadino è libero di presentare tutte le denuncie di qualsiasi natura che vuole;il gip valuterà se rigettare o meno la querela.
Dai su,sai benissimo che sono solo mosse politiche da una parte e dall'altra,niente di nuovo all'orizzonte.
Guarda che non c'è nessun atto di censura da parte del Berlusca,semplicemente lui o i suoi collaboratori hanno ritenuto opportuno presentare una denuncia.
Sisi , come no
Dai , sù , non siamo mica bambini a cui raccontare fiabe ...
ConteZero
28-08-2009, 23:36
Guarda che non c'è nessun atto di censura da parte del Berlusca,semplicemente lui o i suoi collaboratori hanno ritenuto opportuno presentare una denuncia.
Ogni cittadino è libero di presentare tutte le denuncie di qualsiasi natura che vuole;il gip valuterà se rigettare o meno la querela.
Dai su,sai benissimo che sono solo mosse politiche da una parte e dall'altra,niente di nuovo all'orizzonte.
Si si, ti querelo fin dentro le mutande ed intanto cerco di sputtanarti in ogni modo a mezzo stampa (la mia stampa) stile Travaglio, Di Pietro non è "censura" ?
entanglement
29-08-2009, 09:16
Guarda che non c'è nessun atto di censura da parte del Berlusca,semplicemente lui o i suoi collaboratori hanno ritenuto opportuno presentare una denuncia.
Ogni cittadino è libero di presentare tutte le denuncie di qualsiasi natura che vuole;il gip valuterà se rigettare o meno la querela.
Dai su,sai benissimo che sono solo mosse politiche da una parte e dall'altra,niente di nuovo all'orizzonte.
sai benissimo che una stampa meno leccaculo/ricattata della nostra (e basterebbe quella slovena) gli leverebbe la pelle ogni settimana, altro che "signor presidente si è incontrato con una mignotta ?"
le vere domande da fargli sono queste :
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=28674406&postcount=45
e se rispondesse a quelle, il giorno dopo dovrebbe scappare sulla luna.
un personaggio del genere, nel resto d'europa sarebbe nelle patrie galere da un sacco di tempo. ma negli altri paesi non c'è la mafia. ecco la differenza
e soprattutto negli altri paesi il tessuto sociale dominante, il ceto medio, non è formato da vili, meschini, ignoranti ed ignavi arrivisti come qua
Crazy rider89
29-08-2009, 10:12
No, no, piu` gente fuori dall'Italia viene a conoscenza di questo fatto, piu` aumenta la probabilita` che qualcuno fra la maggioranza degli italiani che ha votato Berlusconi cominci a porsi qualche domanda su di lui (perche' per quanto si possa pilotare, censurare, querelare l'informazione in tv, siamo pur sempre in uno Stato democratico, almeno sulla carta). Informate quanta piu` stampa e blog esteri possibili, che magari questa e` la volta buona.
tanto i normali elettori che guardano la tv non sapranno MAI queste notizie...
tanto i normali elettori che guardano la tv non sapranno MAI queste notizie...
No , invece sapranno qualcosa , la notizia che passerà è "Berlusconi ha denunciato Repubblica per il gossip" , cosa abbia scritto Repubblica non sarà detto , che la causa finirà spernacchiata dal giudice non sarà detto ( come tutte le altre perse dal cavaliere con stalliere e soci in malaffare ) , l' unica cosa che passa è "Silvio denuncia La Repubblica per gli attacchi personali" , e la gente che abbocca alla TV penserà che sul giornale ci fosse solo gossip e attacchi personali che in seguito alla denuncia dovranno ritrattare .
A questo servono le denunce , a confezionare notizie che mostrano il nostro nuovo ducetto come una vergine oltraggiata , tanto i soldi per pagare le cause li ha ( e come abbia fatto ad averli è sempre un mistero )
Crazy rider89
29-08-2009, 11:20
No , invece sapranno qualcosa , la notizia che passerà è "Berlusconi ha denunciato Repubblica per il gossip" , cosa abbia scritto Repubblica non sarà detto , che la causa finirà spernacchiata dal giudice non sarà detto ( come tutte le altre perse dal cavaliere con stalliere e soci in malaffare ) , l' unica cosa che passa è "Silvio denuncia La Repubblica per gli attacchi personali" , e la gente che abbocca alla TV penserà che sul giornale ci fosse solo gossip e attacchi personali che in seguito alla denuncia dovranno ritrattare .
A questo servono le denunce , a confezionare notizie che mostrano il nostro nuovo ducetto come una vergine oltraggiata , tanto i soldi per pagare le cause li ha ( e come abbia fatto ad averli è sempre un mistero )
*
ed io che ho detto :D
Qualcuno mi sa dire se in TV è passato qualcosa?
LucaTortuga
29-08-2009, 13:37
No , invece sapranno qualcosa , la notizia che passerà è "Berlusconi ha denunciato Repubblica per il gossip" , cosa abbia scritto Repubblica non sarà detto , che la causa finirà spernacchiata dal giudice non sarà detto ( come tutte le altre perse dal cavaliere con stalliere e soci in malaffare ) , l' unica cosa che passa è "Silvio denuncia La Repubblica per gli attacchi personali" , e la gente che abbocca alla TV penserà che sul giornale ci fosse solo gossip e attacchi personali che in seguito alla denuncia dovranno ritrattare .
Beh, dai, la vicenda protrebbe avere un risvolto positivo: magari l'elettore medio del Silvio, affamato di gossip, comincia a comprare Repubblica e a leggerlo. ;)
P.S. Per chi parlava di "denuncia/querela", non è così: Ghedini ha semplicemente notificato una citazione civile per danni.
Beh, dai, la vicenda protrebbe avere un risvolto positivo: magari l'elettore medio del Silvio, affamato di gossip, comincia a comprare Repubblica e a leggerlo. ;)
P.S. Per chi parlava di "denuncia/querela", non è così: Ghedini ha semplicemente notificato una citazione civile per danni.
Dubito.
dario fgx
29-08-2009, 14:42
Qualcuno mi sa dire se in TV è passato qualcosa?
tg1 nulla!
-kurgan-
29-08-2009, 14:49
sai benissimo che una stampa meno leccaculo/ricattata della nostra (e basterebbe quella slovena) gli leverebbe la pelle ogni settimana, altro che "signor presidente si è incontrato con una mignotta ?"
le vere domande da fargli sono queste :
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=28674406&postcount=45
e se rispondesse a quelle, il giorno dopo dovrebbe scappare sulla luna.
un personaggio del genere, nel resto d'europa sarebbe nelle patrie galere da un sacco di tempo. ma negli altri paesi non c'è la mafia. ecco la differenza
e soprattutto negli altri paesi il tessuto sociale dominante, il ceto medio, non è formato da vili, meschini, ignoranti ed ignavi arrivisti come qua
molti qui in italia voterebbero pure riina e provenzano se questi permettessero di vincere le elezioni.
tisserand
29-08-2009, 15:00
In un paese civile, e lo sanno tutti i giornalisti esteri e pochissimi italiani, questo personaggio sarebbe immediatamente rinchiuso nelle patrie galere e verrebbe gettata la chiave. Allora ritengo che produrrebbe un effetto maggiore pubblicare le dieci domande che nel 1998 la padania rimise al piduista e che di incanto vennero cancellate quando si arrivò ad un accordo sotterraneo con tanto di firma notarile...del quale sarebbe molto interessante conoscere i contenuti minimi. Comunque le riproduco in allegato. Ciao
Primo quesito: lei certamente ricorda che il 26 settembre 1968 la sua societa’ – l’Edilnord Sas – acquisto’ dal conte Bonzi l’intera area dove di li’ a breve lei costruira’ il quartiere di Milano2. Lei pago’ l’area circa 4.250 lire al metro quadrato, per un totale di oltre 3 miliardi. Questa somma, nel 1968 quando lei aveva appena 32 anni e nessun patrimonio familiare alle spalle, e’ di enorme portata. Oggi, tabelle Istat alla mano, equivarrebbe a 38 miliardi, 739 milioni e spiccioli. Dopo l’acquisto – intendo dire nei mesi successivi – lei apri’ un gigantesco cantiere edilizio, il cui costo arrivera’ a sfiorare 500 milioni al giorno, che in circa 4-5 anni portera’ all’edificazione di Milano2 cosi’ come e’ oggi. Ecco la prima domanda: signor Berlusconi, a lei, quando aveva 32 anni, gli oltre 30 miliardi per comprare l’area, chi li diede? Inoltre: che garanzie offri’ e a chi per ricevere tale ingentissimo credito? In ultimo: il denaro per avviare e portare a conclusione il super-cantiere, chi glielo forni’? Vede, se lei non chiarisce questi punti, si e’ autorizzati a credere che le due misteriose finanziarie svizzere amministrate dall’avvocato di Lugano Renzo Rezzonico “sue finanziatrici”, cosi’ come altre finanziarie elvetiche che entreranno in scena al suo fianco e che tra poco incontreremo, sono paraventi dietro i quali si sono nascosti soggetti tutt’altro che raccomandabili. Si’, perche’ – mi creda signor Berlusconi – nel 1998, oggi, se lei chiarisse una volta per tutte, con nomi e cognomi, chi le presto’ tale gigantesca fortuna facendo con questo crollare ogni genere di sospetto e insinuazione sul suo conto, nessuno e dico nessuno si alzerebbe per criticarla sostenendo che lei opero’ con capitali sfuggiti, per esempio, al fisco italiano e riparati in Svizzera, poi rientrati in Italia grazie alla sua attivita’ imprenditoriale. Sarei il primo ad applaudirla, signor Berlusconi, se la realta’ fosse questa. Se invece di denaro frutto di attivita’ illecite, si tratto’ di risparmi onestamente guadagnati e quindi sottratti dai rispettivi proprietari al fisco assassino italiota che grazie a lei ridiventarono investimenti, lei sarebbe da osannare. Parli, signor Berlusconi, faccia i nomi e il castello di accuse di riciclaggio cadra’ di schianto.
Secondo quesito: il 22 maggio 1974 – certamente lo ricorda, signor Berlusconi – la sua societa’ “Edilnord Centri Residenziali Sas” compi’ un aumento di capitale che cosi’ arrivo’ a 600 milioni (4,8 miliardi di oggi, fonte Istat). Il 22 luglio 1975 la medesima societa’ esegui’ un altro aumento di capitale passando dai suddetti 600 milioni a 2 miliardi (14 miliardi di oggi, fonte Istat). Anche in questo caso, vorrei sapere da dove e da chi sono arrivati queste forti somme di denaro in contanti.
Terzo quesito: il 2 febbraio 1973 lei fondo’ un’altra societa’, la Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa sua piccola impresa divento’ una Spa con un aumento di capitale a 500 milioni. In seguito, quei 500 milioni diventeranno 2 miliardi e lei fara’ in modo di emettere anche un prestito obbligazionario per altri 2 miliardi.
Signor Berlusconi, anche in questo caso le chiedo: il denaro in contanti per queste forti operazioni finanziarie, chi glielo diede? Fuori i nomi.
Quarto quesito: lei non puo’ essersi scordato che il 15 settembre 1977 la sua societa’ Edilnord cedette alla neo-costituita “Milano2 Spa” tutto il costruito del nuovo quartiere residenziale nel Comune di Segrate battezzato “Milano2″ piu’ alcune aree ancora da edificare di quell’immenso terreno che lei compero’ nel ‘68 per l’equivalente di piu’ di 32 miliardi in contanti. Tuttavia quel 15 settembre di tanti anni fa, accadde un altro fatto: lei, signor Berlusconi, decise il contemporaneo cambiamento di nome della societa’ acquirente. Infatti l’impresa Milano2 Spa inizio’ a chiamarsi cosi’ proprio da quella data. Il giorno della sua fondazione a Roma, il 16 settembre 1974, la futura Milano2 Spa – come lei senza dubbio rammenta – viceversa rispondeva al nome di Immobiliare San Martino Spa, “forte” di un capitale di lire 1 (un) milione, il cui amministratore era Marcello Dell’Utri. Lo stesso Dell’Utri che lei, signor Berlusconi, sostiene fosse a quell’epoca un suo segretario. Sempre il 15 settembre 1977, quel milione venne portato a 500 e la sede trasferita da Roma a Segrate. Il 19 luglio 1978, i 500 milioni diventeranno 2 miliardi di capitale sociale. Ecco, anche in questo caso, vorrei sapere dove ha preso e chi le ha fornito tanto denaro contante e in base a quali garanzie.
Quinto quesito: signor Berlusconi, il cuore del suo impero, la notissima Fininvest, certamente ricorda che nacque in due tappe. Partiamo dalle seconda: l’8 giugno 1978 lei fondo’ a Roma la “Finanziaria d’Investimento Srl” – in sigla Fininvest – dotandola di un capitale di 20 milioni e di un amministratore che rispondeva al nome di Umberto Previti, padre del noto Cesare di questi tempi grami (per lui). Il 30 giugno 1978 il capitale sociale di questa sua creatura venne portato a 50 milioni, il 7 dicembre 1978 a 18 miliardi, che al valore d’oggi sarebbero 81 miliardi, 167 milioni e 400 mila lire. In 6 mesi, quindi, lei passo’ dall’avere avuto in tasca 20 milioni per fondare la Fininvest Srl a Roma, a 18 miliardi. Fra l’altro, come lei certamente ricorda, la societa’ in questo periodo non possedeva alcun dipendente. Nel luglio del 1979 la Fininvest Srl, con tutti quei soldi in cassa, venne trasferita a Milano. Poco prima, il 26 gennaio 1979 era stata “fusa” con un’altra sua societa’ dall’identico nome, signor Berlusconi: la Fininvest Spa di Milano. Questa societa’ fu la prima delle due tappe fondamentali di cui dicevo poc’anzi alla base dell’edificazione del suo impero, e in realta’ di milanese aveva ben poco, come lei ben sa. Infatti la Fininvest Spa venne anch’essa fondata a Roma il 21 marzo del 1975 come Srl, l’11 novembre dello stesso anno trasformata in Spa con 2 miliardi di capitale, e quindi trasferita nel capoluogo lombardo. Tutte operazioni, queste, che penso’, decise e attuo’ proprio lei, signor Berlusconi.Dopo la fusione, ricorda?, il capitale sociale verra’ ulteriormente aumentato a 52 miliardi (al valore dell’epoca, equivalenti a piu’ di 166 miliardi di oggi, fonte Istat). Bene, fermiamoci qui. Signor Berlusconi, i 17 miliardi e 980 milioni di differenza della Fininvest Srl di Roma (anno 1978) chi glieli forni’? Vorrei conoscere nomi e cognomi di questi suoi munifici amici e anche il contenuto delle garanzie che lei, signor Berlusconi, offri’ loro. Lo stesso dicasi per l’aumento, di poco successivo, a 52 miliardi. Naturalmente le chiedo anche notizie sull’origine dei fondi, altri 2 miliardi, della “gemella” Fininvest Spa di Milano che lei fondo’ nel 1975, anno pessimo per cio’ che attiene al credito bancario e ancor peggio per i fondamentali dell’economia del Paese.
Sesto quesito: lei, signor Berlusconi, almeno una volta in passato tento’ di chiarire il motivo dell’esistenza delle 22 (ma c’e’ chi scrive, come Giovanni Ruggeri, autore di “Berlusconi, gli affari del Presidente” siano molte di piu’, addirittura 38) “Holding Italiane” che detengono tuttora il capitale della Fininvest, esattamente l’elenco che inizia con Holding Italiana Prima e termina con Holding Italiana Ventiduesima. Lei sostenne che la ragione di tale castello societario sta nell’aver inventato un meccanismo per pagare meno tasse allo Stato. Cosi’ pure, signor Berlusconi, lei ha dichiarato che l’inventore del marchingegno finanziario, che ripeto detiene – sono sue parole – l’intero capitale del Gruppo, fu Umberto Previti e l’unico scopo per il quale l’invento’ consisteva – e consiste tutt’oggi – nell’aver abbattuto di una considerevole percentuale le tasse, ovvero il bottino del rapinoso fisco italiota ai suoi danni, con un meccanismo assolutamente legale. Queste, mi corregga se sbaglio, furono le ragioni che addusse a suo tempo, signor Berlusconi, per spiegare il motivo per cui il capitale della Fininvest e’ suddiviso cosi’. E’ una motivazione, pero’, che a molti appare quanto meno curiosa, se raffrontata – ad esempio – con l’assetto patrimoniale di un altro big dell’imprenditoria nazionale, Giovanni Agnelli, che viceversa ha optato da molti anni per una trasparentissima societa’ in accomandita per detenere e definire i propri beni e quote del Gruppo Fiat. In sostanza lei, signor Berlusconi, piu’ volte ha ribadito che “dietro” le 22 Holding c’e’ soltanto la sua persona e la sua famiglia. Non avro’ mai piu’ motivo di dubitare di questa sua affermazione quando lei spieghera’ con assoluta chiarezza le ragioni di una sua scelta a dir poco stupefacente. Questa: c’e’ un indirizzo – a Milano – che lei, signor Berlusconi conosce molto bene. Si tratta di via Sant’Orsola 3, pieno centro cittadino. A questo indirizzo nel 1978 nacque una societa’ fiduciaria – ovvero dedita alla gestione di patrimoni altrui – denominata Par.Ma.Fid.A fondarla furono due commercialisti, Roberto Massimo Filippa e Michela Patrizia Natalini. Detto questo, certo rammenta, signor Berlusconi, che importanti quote di diverse delle suddette 22 Holding verranno da lei intestate proprio alla Par. Ma.Fid. Esattamente il 10 % della Holding Italiana Seconda, Terza, Quarta, Quinta, Ventunesima e Ventiduesima, piu’ il 49% della Holding Italiana Prima, la quale – in un perfetto gioco di scatole cinesi – a sua volta detiene il 100% del capitale della Holding Italiana Sesta e Settima e il 51% della Holding Italiana Ventiduesima. Vede, signor Berlusconi, dovrebbe chiarirmi per conto di chi la Par.Ma.Fid. gestira’ questa grande fetta del Gruppo Fininvest e perche’ lei decise di affidare proprio a questa societa’ tale immensa fortuna.Infatti lei – che e’ un attento lettore di giornali e ha a sua disposizione un ferratissimo nonche’ informatissimo staff di legali civilisti e penalisti – non puo’ non sapere che la Par.Ma.Fid. e’ la medesima societa’ fiduciaria che ha gestito – esattamente nello stesso periodo – tutti i beni di Antonio Virgilio, finanziere di Cosa Nostra e grande riciclatore di capitali per conto dei clan di Giuseppe e Alfredo Bono, Salvatore Enea, Gaetano Fidanzati, Gaetano Carollo, Carmelo Gaeta e altri boss – di area corleonese e non – operanti a Milano nel traffico di stupefacenti a livello mondiale e nei sequestri di persona.Quindi, signor Berlusconi, a chi finivano gli utili della Fininvest relativi alle quote delle Holding in mano alla Par.Ma.Fid.? Per conto di chi la Par.Ma.Fid. incassava i dividendi e gestiva le quote in suo possesso? Chi erano – mi passi il termine – i suoi “soci”, signor Berlusconi, nascosti dietro lo schermo anonimo della fiduciaria di via Sant’Orsola civico 3? Capisce che in assenza di una sua precisa quanto chiarificatrice risposta che faccia apparire il volto – o i volti – di coloro che per anni incasseranno fior di quattrini grazie alla Par.Ma.Fid., ovvero alle quote della Fininvest detenute dalla Par.Ma.Fid. non si sa per conto di chi, sono autorizzato a pensare che costoro non fossero estranei all’altro “giro” di clienti contemporaneamente gestiti da questa fiduciaria, clienti i cui nomi rimandano direttamente ai vertici di Cosa Nostra.
Settimo quesito: e’ universalmente noto che lei, signor Berlusconi, come imprenditore e’ “nato col mattone” per poi approdare alla televisione. Proprio sull’edificazione del network tivu’ e’ incentrato questo punto. Lei, signor Berlusconi, certamente ricorda che sul finire del 1979 diede incarico ad Adriano Galliani di girare l’Italia ad acquistare frequenze tivu’. Lo scopo – del tutto evidente – fu quello di costituire una rete di emittenti sotto il suo controllo, signor Berlusconi, in modo da poter trasmettere programmi, ma soprattutto pubblicita’, che cosi’ sarebbe stata “nazionale” e non piu’ locale. La differenza dal punto di vista dei fatturati pubblicitari, ovviamente, era enorme. Fu un piano perfetto. Se non che, Adriano Galliani invece di buttarsi a capofitto nell’acquisto di emittenti al Nord, inizio’ dal Sud e precisamente dalla Sicilia, dove entro’ in societa’ con i fratelli Inzaranto di Misilmeri (frazione di Palermo) nella loro Retesicilia Srl, che dal 13 novembre 1980 vedra’ nel proprio consiglio di amministrazione Galliani in persona a fianco di Antonio Inzaranto. Ora lei, signor Berlusconi, da imprenditore avveduto qual e’, non puo’ non avere preso informazioni all’epoca sui suoi nuovi soci palermitani, personaggi molto noti da quelle parti per ben altre questioni, oltre la tivu’. Infatti Giuseppe Inzaranto, fratello di Antonio nonche’ suo partner, e’ marito della nipote prediletta di Tommaso Buscetta. No, sia chiaro, non mi riferisco al “pentito Buscetta” del 1984, ma al super boss che nel ‘79 e’ ancora braccio destro di Pippo Calo’ e amico intimo di Stefano Bontate, il capo dei capi della mafia siciliana. Quindi, signor Berlusconi, perche’ entro’ in affari – tramite Adriano Galliani – con gente di questa risma? C’e’ da notare, oltre tutto, che i fratelli Inzaranto sono di Misilmeri. Le dice niente, signor Berlusconi, questo nome? Guardi che glielo sto chiedendo con grande serieta’. Infatti proprio di Misilmeri sono originari i soci siciliani della nobile famiglia Rasini che assieme alla famiglia Azzaretto – nativa di Misilmeri, appunto – fondo’ nel 1955 la banca di Piazza Mercanti, la Banca Rasini. Giuseppe Azzaretto e suo figlio, Dario Azzaretto, sono persone delle quali lei, signor Berlusconi, con ogni probabilita’ sentiva parlare addirittura in casa da suo padre. Gli Azzaretto erano – con i Rasini – i diretti superiori di suo padre Luigi, signor Berlusconi. Gli Azzaretto di Misilmeri davano ordini a suo padre, signor Berlusconi, che per molti anni fu loro procuratore, il primo procuratore della Banca Rasini. Certo non le vengo a chiedere con quali capitali – e di chi – Giuseppe Azzaretto riusci’ ad affiancarsi nel 1955 ai potenti Rasini di Milano, tenuto conto che Misilmeri e’ tutt’oggi una tragica periferia della peggiore Palermo, pero’ che a lei Misilmeri possa risultare del tutto sconosciuta, mi appare inverosimile. Ora le ripeto la domanda: si informo’ sulla “serieta’” e la “moralita’” dei nuovi soci – il clan Inzaranto – quando tra il 1979 e l’80 diverranno parte fondamentale della sua rete tivu’ nazionale?
Ottavo quesito: certo a lei, signor Berlusconi, il nome della societa’ Immobiliare Romana Paltano non puo’ risultare sconosciuto. E’ impossibile non ricordi che nel 1974 la suddetta, 12 milioni di capitale, fini’ sotto il suo controllo amministrata da Marcello Dell’Utri, perche’ proprio sui terreni di questa societa’ lei dara’ corso all’iniziativa edilizia denominata Milano3. Cosi’ pure ricordera’ che nel 1976 l’esiguo capitale di 12 milioni aumentera’ a 500, e che il 12 maggio del 1977 salira’ ulteriormente a 1 (un) miliardo, e che cambiera’ anche la sua denominazione in Cantieri Riuniti Milanesi Spa. Come al solito, vengo subito al dunque: anche in questo ennesimo caso, chi le forni’, signor Berlusconi, questi forti capitali per aumentare la portata finanziaria di quella che era una modestissima impresa del valore di soli 12 milioni quando la acquisto’?
Nono quesito: lei, signor Berlusconi, certamente rammenta che il 4 maggio 1977 a Roma fondo’ l’Immobiliare Idra col capitale di 1 (un) milione. Questa societa’, che oggi possiede beni immobili pregiatissimi in Sardegna, l’anno successivo – era il 1978 – aumento’ il proprio capitale a 900 milioni. Signor Berlusconi, da dove arrivarono gli 899 milioni (4 miliardi e 45 milioni d’oggi, fonte Istat) che fecero la differenza?
Decimo quesito: signor Berlusconi, in piu’ occasioni lei ha usato per mettere in porto affari di vario genere – l’acquisto dell’attaccante Lentini dal Torino Calcio, ad esempio – la finanziaria di Chiasso denominata Fimo. Anche in questo caso, come nel precedente riferito alla Par.Ma. Fid., lei ha scelto una societa’ fiduciaria – questa volta domiciliata in Svizzera – al cui riguardo le cronache giudiziarie si erano largamente espresse. Tenuto conto della potenza dello staff informativo che la circonda, signor Berlusconi, mi appare del tutto inverosimile che lei non abbia saputo, circa la Fimo di Chiasso, che e’ stata per lungo tempo il canale privilegiato di riciclaggio usato da Giuseppe Lottusi, arrestato il 15 novembre del 1991 mentre “esportava” forti capitali della temibile cosca palermitana dei Madonia. Cosi’ pure non le sara’ sfuggito che Lottusi venne condannato a 20 anni di reclusione per quei reati. Tuttora e’ in carcere a scontare la pena. Ebbene, signor Berlusconi, se quel gangster fini’ in galera il 15 novembre del ‘91, nella primavera del 1992 – cioe’ pochi mesi dopo quel fatto che campeggio’ con dovizia di particolari, anche circa la Fimo, sulle prime pagine di tutti i giornali – il suo Milan “pago’” una forte somma “in nero” – estero su estero – per la cessione di Gianluigi Lentini, e uso’ per la transazione proprio la screditatissima Fimo, fiduciaria di narcotrafficanti internazionali. Perche’, signor Berlusconi? Ecco, queste sono le domande. Risponda, signor Berlusconi. Presto. Come ha visto, di “pentiti” veri o presunti non c’e’ traccia negli 11 quesiti. Semmai c’e’ il profumo di centinaia di miliardi che tra il 1968 e il 1979 finirono nelle sue mani, signor Berlusconi. E tuttora non si sa da dove arrivarono. Poiche’ c’e’ chi l’accusa che quell’oceano di quattrini provenne dalle casse di Cosa Nostra e sta indagando proprio su questo, prego, schianti ogni possibile infamia dicendo semplicemente la verita’. Punto per punto, nome per nome. E’ un’occasione d’oro per farla finita una volta per tutte. Sappia che d’ora in poi il silenzio non le e’ piu’ consentito ne’ come imprenditore, ne’ come politico, ne’ come uomo.
entanglement
29-08-2009, 18:06
molti qui in italia voterebbero pure riina e provenzano se questi permettessero di vincere le elezioni.
cosa che in effetti hanno fatto. però questo è più spiritoso
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