giannola
28-08-2009, 10:02
fino a ieri...
Berlusconi: con la Lega ottimi rapporti
È tutto sotto controllo, con la Lega Nord non ci sono problemi di alcun genere. Anzi, rimane l’alleato di sempre. La “comunicazione di servizio” arriva direttamente da Arcore ed è firmata dal premier Silvio Berlusconi e dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, l’uomo che più di tutti nel Popolo della libertà fa da ponte con il Carroccio.
L’appuntamento nella residenza del Cavaliere si è rivelata una “luna riunione di lavoro” per affrontare “i temi più importanti dell'imminente stagione politica: dagli scenari esteri a quelli italiani, dall'andamento dell'economia internazionale a quella interna, alle tendenze della finanza pubblica”. E per mettere nero su bianco le prossime mosse per il Piano Sud.
Il Comitato per il Mezzogiorno - “Particolare attenzione - si continua a leggere nel documento di Palazzo Chigi - è stata data alla definizione delle linee per il grande Piano per il Mezzogiorno che, nella fase operativa e di realizzazione, sarà guidato dal 'Comitato per lo Sviluppo del Sud', presieduto dallo stesso presidente del Consiglio''. Precisazioni importanti, anche perché dal Meeting di Cl di Rimini, il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, è tornato alla carica su un altro progetto, quello che prevede la costituzione di un partito.
Il governatore siciliano torna alla carica - “Dalla metà di settembre partiremo. Non abbiamo posto nessun ricatto, possiamo rappresentare gli interessi del Mezzogiorno”, ha comunicato dalla kermesse. E ha aggiunto che non potranno fermalo “brianzoli, comaschi o veneziani”.
“Abbiamo sperimentato in campo – ha rimarcato il governatore - che il Partito del Sud, che non ha posto nessun ricatto, non ha minacciato la separazione, non ha sollevato il tema del dialetto, dell'inno di Mameli, ovvero sulla bandiera differenziata, anche se noi abbiamo la nostra bandiera, lingua e inno, possa rappresentare gli interessi del Mezzogiorno”.
Per una dichiarazione che rassicura, ne segue un’altra che torna ad agitare il mare.
oggi si scopre che...
Berlusconi irritato con la Lega
Tremonti media: «Alleanza solida»
di Marco Conti
ROMA (28 agosto) - «I rapporti con la Lega sono ottimi», recita al termine di una lunga giornata di lavoro una breve nota di palazzo Chigi che spiega la visita di Giulio Tremonti ad Arcore. Silvio Berlusconi è da giorni chiuso nel suo quartier generale a pochi passa da Milano e, con settembre oramai alle porte non poteva sottrarsi ad un incontro con il superministro dell’Economia. Dopo giorni di attacchi del Carroccio al Vaticano, il clima tra Cavaliere e Senatùr non è dei migliori.
Ovvia quindi l’analisi dei due sulla situazione dei conti pubblici e sull’andamento della crisi internazionale che starebbe allentando la sua morsa. Molto più preoccupate le valutazioni sulla situazione politica alla luce anche delle difficoltà che la maggioranza incontra nella scelta delle candidature per le regionali di primavera e per il clima che molti esponenti del Carroccio hanno generato durante l’estate.
Sarebbe forse eccessivo ritenere che Tremonti è andato a sostenere le ragioni del Senatùr che con Berlusconi ha un filo diretto. E’ altrettanto vero che il Cavaliere ha ben poco condiviso la strategia ferragostana del leader della Lega che ha dato massima visibilità alle tesi del Carroccio, alzando il livello dell’irritazione di molti esponenti della Pdl e dello stesso presidente della Camera. Se Gianfranco Fini da due giorni mette in guardia dalle «derive populiste», Berlusconi come al solito preferirebbe risolvere le questioni interne nel salotto di Arcore e non essere ogni volta costretto a spiegare pubblicamente che «Bossi parla ai suoi elettori» e che «con la Lega l’alleanza è solida» e che comunque tutto poi si aggiusta.
Ieri un tentativo per cercare di placare le intemperanze dell’alleato - che subito dopo l’incontro ha riunito a via Bellerio lo stato maggiore del partito - Berlusconi lo ha fatto con Tremonti cercando di valutare il pressing della Lega per spuntare le candidature in un paio di regioni del Nord. Esclusa la Lombardia - che Berlusconi continua a considerare feudo di Formigoni anche se c’è chi lo spinge a lasciare il passo ad un leghista ”morbido” come Roberto Castelli - è diventato il Veneto la regione dove si è accesa la battaglia.
Sono ormai settimane che il Cavaliere prova a resistere al martellante pressing di Bossi che anche ieri sera è tornato a tuonare contro le moschee e l’islam. Con le candidature in Veneto e Piemonte, la Lega avrebbe quel riconoscimento che al Nord la Pdl fatica a concedergli e che aumenterebbe ancor di più l’irritazione degli esponenti meridionali della maggioranza.
Sino ad ora Berlusconi ha tenuto duro cercando di prender tempo e tentando di rafforzare la candidatura dell’uscente Galan che con gli esponenti della Liga non ha mai avuto un gran rapporto. Ieri sera nella nota diffusa da palazzo Chigi si spiegava anche che «particolare attenzione» è stata data alla definizione delle linee per il grande Piano per il Mezzogiorno che, «nella fase operativa e di realizzazione, sarà guidato dal ”Comitato per lo Sviluppo del Sud”, presieduto dallo stesso presidente del Consiglio».
Ovviamente il solo fatto di evocare «la solidità dei rapporti con la Lega e all’interno della coalizione di Governo» segnale l’esistenza di una tensione che alla fine ha spinto a rinviare anche il tradizionale consiglio dei ministri di fine-agosto. Rimandati tutti a settembre. Dopo la celestiniana Perdonanza.
Cribbio...scricchiola. :O
Berlusconi: con la Lega ottimi rapporti
È tutto sotto controllo, con la Lega Nord non ci sono problemi di alcun genere. Anzi, rimane l’alleato di sempre. La “comunicazione di servizio” arriva direttamente da Arcore ed è firmata dal premier Silvio Berlusconi e dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, l’uomo che più di tutti nel Popolo della libertà fa da ponte con il Carroccio.
L’appuntamento nella residenza del Cavaliere si è rivelata una “luna riunione di lavoro” per affrontare “i temi più importanti dell'imminente stagione politica: dagli scenari esteri a quelli italiani, dall'andamento dell'economia internazionale a quella interna, alle tendenze della finanza pubblica”. E per mettere nero su bianco le prossime mosse per il Piano Sud.
Il Comitato per il Mezzogiorno - “Particolare attenzione - si continua a leggere nel documento di Palazzo Chigi - è stata data alla definizione delle linee per il grande Piano per il Mezzogiorno che, nella fase operativa e di realizzazione, sarà guidato dal 'Comitato per lo Sviluppo del Sud', presieduto dallo stesso presidente del Consiglio''. Precisazioni importanti, anche perché dal Meeting di Cl di Rimini, il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, è tornato alla carica su un altro progetto, quello che prevede la costituzione di un partito.
Il governatore siciliano torna alla carica - “Dalla metà di settembre partiremo. Non abbiamo posto nessun ricatto, possiamo rappresentare gli interessi del Mezzogiorno”, ha comunicato dalla kermesse. E ha aggiunto che non potranno fermalo “brianzoli, comaschi o veneziani”.
“Abbiamo sperimentato in campo – ha rimarcato il governatore - che il Partito del Sud, che non ha posto nessun ricatto, non ha minacciato la separazione, non ha sollevato il tema del dialetto, dell'inno di Mameli, ovvero sulla bandiera differenziata, anche se noi abbiamo la nostra bandiera, lingua e inno, possa rappresentare gli interessi del Mezzogiorno”.
Per una dichiarazione che rassicura, ne segue un’altra che torna ad agitare il mare.
oggi si scopre che...
Berlusconi irritato con la Lega
Tremonti media: «Alleanza solida»
di Marco Conti
ROMA (28 agosto) - «I rapporti con la Lega sono ottimi», recita al termine di una lunga giornata di lavoro una breve nota di palazzo Chigi che spiega la visita di Giulio Tremonti ad Arcore. Silvio Berlusconi è da giorni chiuso nel suo quartier generale a pochi passa da Milano e, con settembre oramai alle porte non poteva sottrarsi ad un incontro con il superministro dell’Economia. Dopo giorni di attacchi del Carroccio al Vaticano, il clima tra Cavaliere e Senatùr non è dei migliori.
Ovvia quindi l’analisi dei due sulla situazione dei conti pubblici e sull’andamento della crisi internazionale che starebbe allentando la sua morsa. Molto più preoccupate le valutazioni sulla situazione politica alla luce anche delle difficoltà che la maggioranza incontra nella scelta delle candidature per le regionali di primavera e per il clima che molti esponenti del Carroccio hanno generato durante l’estate.
Sarebbe forse eccessivo ritenere che Tremonti è andato a sostenere le ragioni del Senatùr che con Berlusconi ha un filo diretto. E’ altrettanto vero che il Cavaliere ha ben poco condiviso la strategia ferragostana del leader della Lega che ha dato massima visibilità alle tesi del Carroccio, alzando il livello dell’irritazione di molti esponenti della Pdl e dello stesso presidente della Camera. Se Gianfranco Fini da due giorni mette in guardia dalle «derive populiste», Berlusconi come al solito preferirebbe risolvere le questioni interne nel salotto di Arcore e non essere ogni volta costretto a spiegare pubblicamente che «Bossi parla ai suoi elettori» e che «con la Lega l’alleanza è solida» e che comunque tutto poi si aggiusta.
Ieri un tentativo per cercare di placare le intemperanze dell’alleato - che subito dopo l’incontro ha riunito a via Bellerio lo stato maggiore del partito - Berlusconi lo ha fatto con Tremonti cercando di valutare il pressing della Lega per spuntare le candidature in un paio di regioni del Nord. Esclusa la Lombardia - che Berlusconi continua a considerare feudo di Formigoni anche se c’è chi lo spinge a lasciare il passo ad un leghista ”morbido” come Roberto Castelli - è diventato il Veneto la regione dove si è accesa la battaglia.
Sono ormai settimane che il Cavaliere prova a resistere al martellante pressing di Bossi che anche ieri sera è tornato a tuonare contro le moschee e l’islam. Con le candidature in Veneto e Piemonte, la Lega avrebbe quel riconoscimento che al Nord la Pdl fatica a concedergli e che aumenterebbe ancor di più l’irritazione degli esponenti meridionali della maggioranza.
Sino ad ora Berlusconi ha tenuto duro cercando di prender tempo e tentando di rafforzare la candidatura dell’uscente Galan che con gli esponenti della Liga non ha mai avuto un gran rapporto. Ieri sera nella nota diffusa da palazzo Chigi si spiegava anche che «particolare attenzione» è stata data alla definizione delle linee per il grande Piano per il Mezzogiorno che, «nella fase operativa e di realizzazione, sarà guidato dal ”Comitato per lo Sviluppo del Sud”, presieduto dallo stesso presidente del Consiglio».
Ovviamente il solo fatto di evocare «la solidità dei rapporti con la Lega e all’interno della coalizione di Governo» segnale l’esistenza di una tensione che alla fine ha spinto a rinviare anche il tradizionale consiglio dei ministri di fine-agosto. Rimandati tutti a settembre. Dopo la celestiniana Perdonanza.
Cribbio...scricchiola. :O