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View Full Version : Usa irritati con il governo italiano per il silenzio sul colpevole di Lockerbie


Steinoff
28-08-2009, 09:49
Da La Repubblica (http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/esteri/rilasciato-lokerbie/rampini-libia/rampini-libia.html)

Usa irritati con il governo italiano
per il silenzio sul colpevole di Lockerbie

Preoccupano le provocazioni anti-americane del Colonnello
dal nostro corrispondente FEDERICO RAMPINI

NEW YORK - "Ma il governo italiano ha condannato l'accoglienza trionfale che il terrorista di Lockerbie ha ricevuto in Libia?" È la domanda che mi rivolge il mio interlocutore alla Casa Bianca. Una domanda retorica, naturalmente. All'Amministrazione Obama, tramite il Dipartimento di Stato, il National Security Council e l'Ambasciata Usa a Roma, non mancano certo i mezzi tecnici per monitorare le dichiarazioni del nostro governo. Quella domanda è un modo cortese per esprimere la perplessità e il disagio di Washington sul silenzio del governo italiano, alla vigilia del viaggio di Berlusconi a Tripoli.

Una visita ad alto rischio di gaffes, dopo l'accoglienza trionfale organizzata dal governo libico per Ali al-Megrahi, colpevole della strage nei cieli della Scozia in cui undici anni fa morirono 189 americani. Condannato all'ergastolo, al-Megrahi è stato rilasciato da Glasgow perché sarebbe malato di cancro. Obama aveva subito ammonito la Libia: "Che al suo arrivo non sia trattato da eroe". Come è invece accaduto, suscitando orrore in America. "Un oltraggio", ha definito Obama le feste per l'arrivo a Tripoli del terrorista, accolto con tutti gli onori dal figlio del colonnello Gheddafi. Anche il premier britannico Gordon Brown si è detto "furioso e disgustato".

Sull'opportunità della visita di Berlusconi gli americani non vogliono polemizzare. Sanno che era programmata da tempo, prima della liberazione di al-Megrahi. Ripetono che Berlusconi vede chi vuole, l'Italia è un paese sovrano. Tuttavia il trionfo tributato a Tripoli per chi ha sulla coscienza tante vittime americane, è una ferita profonda. Il silenzio del governo italiano stupisce. Alla vigilia del viaggio del nostro premier, era opportuno un piccolo gesto di solidarietà con l'America. Per puntualizzare. E prevenire nuove strumentalizzazioni, che Gheddafi potrà orchestrare approfittando della presenza di un ospite occidentale.

La sensibilità di Washington non è destinata a scendere nei prossimi giorni, al contrario. A tenere accesa l'attenzione sul caso libico c'è una scadenza delicata e imbarazzante. Il 23 settembre si apre al Palazzo di Vetro di New York la 64esima Assemblea generale delle Nazioni Unite. Quest'anno, per una sciagurata coincidenza, proprio sotto la presidenza della Libia. Che si trova anche a far parte del Consiglio di sicurezza. È una visibilità rara, che dà ad ogni gesto di Gheddafi un carattere ancora più esplosivo, e insopportabile per gli americani. Lo si verifica con la vicenda della tenda del colonnello.

Come in tutti i suoi viaggi, Gheddafi pretende di piantare una tenda residenziale anche quando sarà a New York. La prima richiesta - Central Park - è stata respinta dal sindaco Bloomberg. Con una risposta secca: "A Central Park il campeggio è vietato. Sempre e a chiunque, punto". Allora il governo libico ha spostato le sue mire sul giardino di una villa nel New Jersey, sull'altra sponda del fiume Hudson rispetto a Manhattan. Acquistata dalla Libia per la residenza del suo ambasciatore all'Onu, la villa è abbandonata da anni. Ora può tornare utile. Ma proprio nel New Jersey abitano molti familiari delle vittime del volo Pan Am 103, che persero la vita per l'attentato organizzato dai servizi segreti libici nel dicembre 1988. I due senatori del New Jersey, Frank Lautenberg e Robert Menendez, sono in stato di allarme, mobilitati per impedire una nuova offesa. Hanno scritto al segretario di Stato Hillary Clinton perché impedisca a Gheddafi di piantare la tenda nel New Jersey.

E' in questo clima che Washington osserva l'avvicinarsi del viaggio di Berlusconi a Tripoli. Chiedendosi quale "uso" vorrà farne Gheddafi. E se l'Italia saprà sottrarsi a eventuali provocazioni anti-americane del Colonnello.


Tanto perche' questo governo apprezza l'abbronzato e giovane Presidente americano. E cosi', riguardo all'ultima frase dell'articolo, diventiamo ancor piu' internazionalmente ricattabili, stavolta anche in maniera palese.

mixkey
28-08-2009, 09:53
Da La Repubblica (http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/esteri/rilasciato-lokerbie/rampini-libia/rampini-libia.html)

Usa irritati con il governo italiano
per il silenzio sul colpevole di Lockerbie

Preoccupano le provocazioni anti-americane del Colonnello
dal nostro corrispondente FEDERICO RAMPINI

NEW YORK - "Ma il governo italiano ha condannato l'accoglienza trionfale che il terrorista di Lockerbie ha ricevuto in Libia?" È la domanda che mi rivolge il mio interlocutore alla Casa Bianca. Una domanda retorica, naturalmente. All'Amministrazione Obama, tramite il Dipartimento di Stato, il National Security Council e l'Ambasciata Usa a Roma, non mancano certo i mezzi tecnici per monitorare le dichiarazioni del nostro governo. Quella domanda è un modo cortese per esprimere la perplessità e il disagio di Washington sul silenzio del governo italiano, alla vigilia del viaggio di Berlusconi a Tripoli.

Una visita ad alto rischio di gaffes, dopo l'accoglienza trionfale organizzata dal governo libico per Ali al-Megrahi, colpevole della strage nei cieli della Scozia in cui undici anni fa morirono 189 americani. Condannato all'ergastolo, al-Megrahi è stato rilasciato da Glasgow perché sarebbe malato di cancro. Obama aveva subito ammonito la Libia: "Che al suo arrivo non sia trattato da eroe". Come è invece accaduto, suscitando orrore in America. "Un oltraggio", ha definito Obama le feste per l'arrivo a Tripoli del terrorista, accolto con tutti gli onori dal figlio del colonnello Gheddafi. Anche il premier britannico Gordon Brown si è detto "furioso e disgustato".

Sull'opportunità della visita di Berlusconi gli americani non vogliono polemizzare. Sanno che era programmata da tempo, prima della liberazione di al-Megrahi. Ripetono che Berlusconi vede chi vuole, l'Italia è un paese sovrano. Tuttavia il trionfo tributato a Tripoli per chi ha sulla coscienza tante vittime americane, è una ferita profonda. Il silenzio del governo italiano stupisce. Alla vigilia del viaggio del nostro premier, era opportuno un piccolo gesto di solidarietà con l'America. Per puntualizzare. E prevenire nuove strumentalizzazioni, che Gheddafi potrà orchestrare approfittando della presenza di un ospite occidentale.

La sensibilità di Washington non è destinata a scendere nei prossimi giorni, al contrario. A tenere accesa l'attenzione sul caso libico c'è una scadenza delicata e imbarazzante. Il 23 settembre si apre al Palazzo di Vetro di New York la 64esima Assemblea generale delle Nazioni Unite. Quest'anno, per una sciagurata coincidenza, proprio sotto la presidenza della Libia. Che si trova anche a far parte del Consiglio di sicurezza. È una visibilità rara, che dà ad ogni gesto di Gheddafi un carattere ancora più esplosivo, e insopportabile per gli americani. Lo si verifica con la vicenda della tenda del colonnello.

Come in tutti i suoi viaggi, Gheddafi pretende di piantare una tenda residenziale anche quando sarà a New York. La prima richiesta - Central Park - è stata respinta dal sindaco Bloomberg. Con una risposta secca: "A Central Park il campeggio è vietato. Sempre e a chiunque, punto". Allora il governo libico ha spostato le sue mire sul giardino di una villa nel New Jersey, sull'altra sponda del fiume Hudson rispetto a Manhattan. Acquistata dalla Libia per la residenza del suo ambasciatore all'Onu, la villa è abbandonata da anni. Ora può tornare utile. Ma proprio nel New Jersey abitano molti familiari delle vittime del volo Pan Am 103, che persero la vita per l'attentato organizzato dai servizi segreti libici nel dicembre 1988. I due senatori del New Jersey, Frank Lautenberg e Robert Menendez, sono in stato di allarme, mobilitati per impedire una nuova offesa. Hanno scritto al segretario di Stato Hillary Clinton perché impedisca a Gheddafi di piantare la tenda nel New Jersey.

E' in questo clima che Washington osserva l'avvicinarsi del viaggio di Berlusconi a Tripoli. Chiedendosi quale "uso" vorrà farne Gheddafi. E se l'Italia saprà sottrarsi a eventuali provocazioni anti-americane del Colonnello.


Tanto perche' questo governo apprezza l'abbronzato e giovane Presidente americano. E cosi', riguardo all'ultima frase dell'articolo, diventiamo ancor piu' internazionalmente ricattabili, stavolta anche in maniera palese.

Irritati?
Fu la stessa parola che dissero per l'Iraq.

Steinoff
28-08-2009, 09:59
Irritati?
Fu la stessa parola che dissero per l'Iraq.

Se ci invadono, ospito senza problemi :D

mixkey
28-08-2009, 10:02
Se ci invadono, ospito senza problemi :D

Non c'e' ne e' bisogno. Gli USA hanno gia basi in Italia. Un blitz ed e' tutto sistemato.

kaioh
28-08-2009, 10:04
Che Berlusconi sia ormai diventato una persona succube nelle mani di gheddafi è un dato assodato .

Bisognerebbe ricordare alla autorità americane che loro hanno medagliato i colpevoli del Cermis invece di punirli cosi come gheddafi ha fatto col suo terrorista.

cocis
28-08-2009, 10:04
"con gheddafi bisogna conviverci" .. :stordita:

ConteZero
28-08-2009, 10:05
Se ci invadono, ospito senza problemi :D

Portino la birra, io metto le bistecche.

dantes76
28-08-2009, 10:13
primo o poi l'italia restera' con il cerino in mano.,...

Steinoff
28-08-2009, 10:16
Che Berlusconi sia ormai diventato una persona succube nelle mani di gheddafi è un dato assodato .

Bisognerebbe ricordare alla autorità americane che loro hanno medagliato i colpevoli del Cermis invece di punirli cosi come gheddafi ha fatto col suo terrorista.


La tragedia del Cermis fu causata da un emerito idiota, omicida a causa della propria idiozia, coperto dai vertici militari americani ma comunque, anche se "delicatamente" punito a casa sua (bada bene che personalmente ritengo tutt'ora che avrebbe dovuto essere giudicato e condannato qui in Italia).
Lokerbie fu una strage causata da un terrorista, addestrato allo scopo, consapevolmente e con l'intento di realizzarla, terrorista accolto in patria con tutti gli onori. E il nostro pdc va la'. :muro:

quelarion
28-08-2009, 10:47
Che Berlusconi sia ormai diventato una persona succube nelle mani di gheddafi è un dato assodato .

Bisognerebbe ricordare alla autorità americane che loro hanno medagliato i colpevoli del Cermis invece di punirli cosi come gheddafi ha fatto col suo terrorista.

succube non saprei, ma di certo l'immagine dell'Italia non puó che migliorare quando Silvio il Grande stringe la mano a un dittatore... probabilmente Silvio si mangia le mani per non aver potuto avere amichevoli relazioni con Pinochet e i Colonnelli greci...

La tragedia del Cermis fu causata da un emerito idiota, omicida a causa della propria idiozia, coperto dai vertici militari americani ma comunque, anche se "delicatamente" punito a casa sua (bada bene che personalmente ritengo tutt'ora che avrebbe dovuto essere giudicato e condannato qui in Italia).
Lokerbie fu una strage causata da un terrorista, addestrato allo scopo, consapevolmente e con l'intento di realizzarla, terrorista accolto in patria con tutti gli onori. E il nostro pdc va la'. :muro:

quoto, ma é indubbio che spesso gli USA predicano bene e razzolano male... basti pensare a Guantanamo e ai rapporti CIA dove ci sono prove di torture.

Ad ogni modo, con la scusa del passato coloniale, siamo l'unico paese europeo che fa pappa e ciccia con la Libia, al punto che Sarkozy, Putin e compagnia hanno negato qualsiasi possibilitá di andare a far festa con Gheddafi, e Berlusconi é stato costretto a precisare che lui ci va solo per celebrare questo grande accordo Italia-Libia.

Silvio ha brutte amicizie: visto che il suo amicone Bush ormai é andato, gli sono rimasti Putin ex KGB e Gheddafi il Rivoluzionario Islamico. Sará che si riconosce nel loro modello democratico...

Hactor
28-08-2009, 10:51
Se ci invadono, ospito senza problemi :D

ma non siamo già invasi? :stordita:


Comunque non vedo di cosa stupirsi, l'Italia ha sempre avuto un occhio di riguardo verso la Libia e da sempre ha tentato canali preferenziali. Inoltre tutto sommato abbiamo solo due realtà: una che dice che è colpevole, e l'altra dove si discolpa. A priori onestamente non mi fiderei di credere a nessuno dei due così a priori. :asd:

sider
28-08-2009, 11:48
Dopo il Cermis e la faccenda Calipari, muti e zitti!!!

Steinoff
28-08-2009, 11:51
Dopo il Cermis e la faccenda Calipari, muti e zitti!!!

Il Cermis o l'omicidio Calipari non ci giustificano, o peggio autorizzano, a far anche di peggio.
Perche' altrimenti, su questa assurda linea di principio, l'esistenza dei campi di concentramento in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale giustificherebbe Israele ora a nuclearizzare la Nazione della Merkele.

quelarion
28-08-2009, 12:14
Il Cermis o l'omicidio Calipari non ci giustificano, o peggio autorizzano, a far anche di peggio.
Perche' altrimenti, su questa assurda linea di principio, l'esistenza dei campi di concentramento in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale giustificherebbe Israele ora a nuclearizzare la Nazione della Merkele.

quoto. La risposta "guardate a casa vostra" é una non-risposta.

Che poi secondo me alla fine non é che gli USA siano irritati per una questione morale, non si fanno problemi a invadere stati sovrani, loro, o a tirar su colpi di stato, ma la questione sará puramente pratica e economica.
Le persone normali si preoccupano del fatto che sia etico o meno celebrare un terrorista o un dittatore, ma i governi in genere se ne sbattono, e pensano ad altro.

Dunque gli USA probabilmente sono irritati per qualche motivo con Ilvio, e veicolano la cosa tramite questa falsa moralitá.

Steinoff
28-08-2009, 12:50
Vero, ti quoto Quelarion, sicuramente sia ilvio che gli Usa hanno la loro convenienza pratica.
Mi viene da pensare che per quanto ci riguarda e' una convenienza di famiglia e di vecchia data, dato che Craxi a suo tempo salvo' Gheddafi dal bombardamento americano avvisandolo per tempo.

mixkey
28-08-2009, 12:52
Vero, ti quoto Quelarion, sicuramente sia ilvio che gli Usa hanno la loro convenienza pratica.
Mi viene da pensare che per quanto ci riguarda e' una convenienza di famiglia e di vecchia data, dato che Craxi a suo tempo salvo' Gheddafi dal bombardamento americano avvisandolo per tempo.

E ci fu anche la vicenda di Sigonella.

Non sono in pochi a sostenere che la caduta in disgrazia di Craxi sia stata causata da questo.

kaioh
28-08-2009, 13:11
succube non saprei...vedi, volevo scrivere burattino(involontario) ma credendo che fosse troppo dura come parola non sapevo trovare un'alternativa valida .