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View Full Version : Relazioni tra colleghi in imprese piccole e grandi


Mauro80
27-08-2009, 19:24
Ciao

Questo è un forum pieno zeppo d'ingegneri, fa piacere avere l'opinione di chi vive una situazione professionale simile.
Un argomento che avevo appena iniziato qualche mese fa era la differenza tra le aziende piccole e quelle grandi.

Ora mi piacerebbe focalizzare il thread sul tipo di relazioni che s'instaurano.
Nella mia breve carriera tra stage e contratti seri ho lavorato in quattro aziende, ma tutte di una certa dimensione,alcune grossissime come l'attuale altre medio-grandi.

Ho prediletto, al momento della scelta, i grossi nomi, da buon neolaurato ho fatto il discorso che fanno tutti, è bene abbellire il CV con grandi nomi e possibilmente esperienze all'estero.

Nell'azienda grande i rapporti sappiamo sono molto difficili, se lavori bene e tanto ti ammazzano (esperienza personale non sentito dire), se fai un pò meno del richiesto t'isolano (ho provato anche quest'esperienza :D)
L'Italia (paese dove ora non mi trovo) è un paese dove se non lecchi fai poca strada.

Se penso alla mia personalità, credo che in una piccola impresa mi troverei più a mio agio, ma non lo so dato che non ci ho mai lavorato.

Mi piacerebbe conoscere l'esperienza di chi ha provato entrambe le aziende, ad esempio Telecom e un piccolo studio d'ingegneria.
Azienda piccola non significa lavoro poco stimolante, ne esistono con elevato know-how.

Può capitare anche di lavorare in un mega gruppo ma di trovarsi in una piccola filiale che ha un gran margine d'indipendenza nelle scelte strategiche, per cui alla fine è un pò come lavorare in una microimpresa.

Avete esperienze a riguardo? E' vero, che nella piccola azienda il clima è generalmente più disteso, quasi che l'armonia quando si è in pochi sia una necessità.

bye

Mauro

CRL
27-08-2009, 21:22
Io lavoro in un piccolo studio professionale (meno 30 dipendenti), e l'ambiente è quasi familiare. Sono all'estero anche io, e non ho provato grandi aziende, ma preferisco questa situazione perchè tutto è personalizzato, niente procedure standard e bloccate, ognuno negozia le sue priorità.

A livello interpersonale, ambiente rilassatissimo, e finchè c'è lavoro per tutti anche poca competizione interna, che non vuol dire lassismo, ma che non c'è bisogno di fare a gara per chi rimane per ultimo in ufficio.

- CRL -

Mauro80
27-08-2009, 22:58
CRL, è interesante la tua esperienza, da come la descrivi sembra quasi il paradiso,
no scherzo, comunque l'Inghilterra è un paese che ha buona reputazione dal punto di vista professionale.

Molti si trovano bene, in quel mondo del lavoro
Anhe tu sei ingegnere CRL, ti occupi di IT?

bye

Mauro

Guren
27-08-2009, 23:21
piccola impresa italiana = azienda di stampo padronale dove al "grande vecchio" che ha fondato l'azienda si sostituisce il figlio 30enne che non ha mai fatto niente in vita sua ma che ha la spocchia del "io sono il capo e tu non capisci niente" :O

Pardo
27-08-2009, 23:32
L'azienda piccola logicamente puo` essere una seconda casa se ti trovi veramente molto bene coi colleghi. Ma se ti trovi male diventa impossibile, ti devi licenziare e basta. In una grande organizzazione c'e` di tutto, avrai nemici ma anche amici.

Mauro80
28-08-2009, 01:58
piccola impresa italiana = azienda di stampo padronale dove al "grande vecchio" che ha fondato l'azienda si sostituisce il figlio 30enne che non ha mai fatto niente in vita sua ma che ha la spocchia del "io sono il capo e tu non capisci niente" :O

Ho letto che hai fatto il clasico Guren, tanto di cappello, ho sempre stimato chi ha quella formazione, ora lavori in cina?

L'azienda piccola logicamente puo' essere una seconda casa se ti trovi veramente molto bene coi colleghi. Ma se ti trovi male diventa impossibile, ti devi licenziare e basta. In una grande organizzazione c'e` di tutto, avrai nemici ma anche amici.

Lavori in una piccola Pardo ora? le hai provate entrambe?

Guren
28-08-2009, 04:04
Ho letto che hai fatto il clasico Guren, tanto di cappello, ho sempre stimato chi ha quella formazione, ora lavori in cina?

si ho frequentato il classico (nel senso che ci andavo tutti i giorni - in totale 5gg di assenza in 5 anni di liceo :cool: - ma più che scaldare la sedia e prendere una sfilza di 4 non facevo :asd::asd:) e devo dire [mode spocchia ON]che nonostante il mio scarso impegno sono comunque riuscito ad acquisire la forma mentis che solo un liceo classico è in grado di dare :O :O [mode spocchia OFF]

Sono in Cina ma per poco ancora... la ditta per cui lavoro è ufficialmente fallita ieri (ma la crisi è solo psicologica e l'Italia ne uscirà meglio e prima degli altri ...) al momento non ho idea di cosa mi succederà :fagiano: :fagiano: :help:

Pardo
28-08-2009, 11:52
Lavori in una piccola Pardo ora? le hai provate entrambe?
No sto in una grande da anni. Prima ho lavorato con mio papa` poi in qualche altra piccola ditta per brevi periodi. C'era uno studio di 10-20 persone che era carinissimo ad esempio, un boss rilassatissimo, tenevano la musica... ma in un'altra ditta IT sono dovuto scappare subito perche` mi sembrava di stare a Mordor, nessuno apriva bocca tutto il giorno x paura. Nella small dipende tutto dalle persone, e` difficile inserirsi, e` come una famiglia e sono piene di situazioni psicopatologiche..
In una big hai le tue mansioni e le tue procedure del cavolo, basta fare quel che fanno gli altri e farsi gli affari propri, e alla fine si lavora in pace a meno di incappare in responsabili e colleghi ansiogeni che purtroppo ci sono dappertutto.

Mauro80
28-08-2009, 16:55
Nella small dipende tutto dalle persone, e` difficile inserirsi, e` come una famiglia e sono piene di situazioni psicopatologiche..


la piccola, forse una volta integrati è il luogo più bello dove stare


In una big hai le tue mansioni e le tue procedure del cavolo, basta fare quel che fanno gli altri e farsi gli affari propri, e alla fine si lavora in pace a meno di incappare in responsabili e colleghi ansiogeni che purtroppo ci sono dappertutto.

Forse hai proprio ragione Pardo, nella big l'unico modo per vivere bene è quello di massificarsi, studiare bene il comportamento medio e farlo tuo, la mediocrità è l'unico modo per sopravvivere.
spero che non sia così in tutte le grandi perché è una cosa che aborro

Pot
30-08-2009, 09:27
A parte i colleghi che vengono dall'ecole e credono di essere i piu' strafichi dell'universo perche' hanno studiato in una scuola di elite.. e poi si arrabbiano quando gli passi davanti.. tutto va a gonfie vele...
ma non durera' per molto,. almeno se continuano con queste politiche di promozioni.

Le aziende di consulenza sono molto competitive e se promuovi troppa poca gente dopo un po' c'e' un accoltallamento alla schiena generale che non porta a nulla di buono...

IL_mante
30-08-2009, 10:29
lavorato in una piccola-media azienda (anche se per poco tempo) ora sto da due anni in una con PARECCHI dipendenti.. a me tutto sommato è andata e va bene, nell'azienda "piccola" mi hanno accolto come un figlio (forse perchè ero il più piccolo :fagiano: ), insomma i capi hanno i loro compiti ed è loro responsabilità far rispettare certe regole, tutto dipende da come si approcciano ai dipendenti, con me erano tranquilli, io sapevo che dovevo fare quello che mi dicevano, loro capivano che potevano contare su di me.. convivenza pacifica. io faccio un favore a te tu lo fai a me.
nella grande, secondo me, generalmente si sta sempre peggio, perchè un responsabile deve tenere d'occhio e coordinare il lavoro di 20-30 persone, aggiungi che ogni reparto ha le sue aspettative, capisci che non avrai mai ciò che vuoi.. io infatti mi trovo benissimo con i miei colleghi, mi sono integrato bene, di certo non tutti vediamo di buon occhio le altre persone, sopratutto quelle "più in alto"... il fatto è che certe problematiche in certe aziende vengono "risolte" con la presunzione di sapere come fare perchè io sono il capo, mentre se non ascolti i dipendenti non saprai mai se hai fatto la scelta giusta, fino a che il problema si ripresenta e maggiore rispetto a prima.. dalla parte opposta, come dicevo, sicuramente non è facile accontentare tutti quanti, a volte ti devi adeguare...

se vogliamo farla più facile.. pensate ad un forum: un forum con 100 utenti è semplice gestirlo, i moderatori non hanno gran che da prendere provvedimenti, se qualcuno è iscritto in qualche forum giovane, con poche persone, saprà che il clima è appunto di famiglia. questa cosa non la troverete mai in hwu che si trova a gestire migliaia di accessi al giorno. qui per forza di cose servono regole per raddrizzare tutti. e chiaramente queste regole non andranno bene a chiunque. le soluzioni sono 2:
-ti adegui
-te ne vai

le stesse cose le riporti nel lavoro. ci sono queste regole e questi provvedimenti. non ti stanno bene, cambi ditta o ti adegui.

ho finito :O :D

Mauro80
31-08-2009, 14:30
l
nella grande, secondo me, generalmente si sta sempre peggio,

sono parole che sento dire da sempre più persone
ma a mio parere le ragioni sono un pò diverse,
nella piccola per necessità si deve andare d'accordo, quando si è in 5, se si fa la guerra non si va da nessuna parte
Nella grande anche in un reparto dove ci sono 30/40 dipendenti i capi solitamente lasciano che la gente si scanni
E la vera guerra non è con le persone che stanno più in alto, ma con quelle al tuo livello,

bye

Mauro

DvL^Nemo
31-08-2009, 14:33
Anche io lavoro in una piccola azienda potremmo dire di stampo familiare.. Ovvio se non ti trovi bene te ne vai e' successo ad un mio collega ( e qualcuno e' stato mandato via ).. Personalmente non posso certo lamentarmi.. Ovvio i rapporti sono piu' stretti che nelle grosse aziende..

-ZEUS-
31-08-2009, 14:52
lavoro in una piccola azienda siamo 5 persone e sembra di essere in famiglia:stordita: . l'altro giorno per dire il mio capo mi ha chiesto se lo aiutavo a portare in garage il frigo vecchio che aveva in casa. :fagiano: poi mi ha fatto salire ci siamo accomodati in salotto a parlare di calcio:D

Mauro80
31-08-2009, 14:56
lavoro in una piccola azienda siamo 5 persone e sembra di essere in famiglia:stordita: . l'altro giorno per dire il mio capo mi ha chiesto se lo aiutavo a portare in garage il frigo vecchio che aveva in casa. :fagiano: poi mi ha fatto salire ci siamo accomodati in salotto a parlare di calcio:D

Lavorare così dev'essere davvero bello, il problema si pone nel momento di cambiare, un'azienda piccola è poco conosciuta

Mauro80
14-09-2009, 21:33
Altri hanno esperienze negative/positive in grossi gruppi?
quei luoghi dove per 100€ la gente è disposta a coltelli

bye

Mauro

Blackmannn
14-09-2009, 22:37
Lavoro come ingegnere in una piccola azienda, clima familiare e ottimi rapporti con i colleghi (vabbe qualcuno che ti sta sulle scatole capita sempre :D ).

L'unica regola fissa e' la fiducia reciproca azienda-ingegneri, fino ad ora pienamente rispettata.

Per adesso non ho provato nessuna grande azienda, ma in futuro il mio obiettivo e' fare questa esperienza.

Mauro80
15-09-2009, 14:22
Lavoro come ingegnere in una piccola azienda, clima familiare e ottimi rapporti con i colleghi (vabbe qualcuno che ti sta sulle scatole capita sempre :D ).

L'unica regola fissa e' la fiducia reciproca azienda-ingegneri, fino ad ora pienamente rispettata.

Per adesso non ho provato nessuna grande azienda, ma in futuro il mio obiettivo e' fare questa esperienza.

Lavori in Germania da quel che leggo, vado un po OT, è un bel posto dove lavorare per un italiano o siamo visti poco bene?

Chevelle
15-09-2009, 14:28
Lavoro in una grande azienda. Siamo una 30 ina nel nostro gruppo e mi trovo bene con quasi tutti...niente da dire.

Ciccio17
15-09-2009, 18:34
Iniziato ieri in una multinazionale (piu di 90k dipendenti) di consulenza IT. Sono il piu giovane e per ora va bene con gli stagisti che hanno iniziato con me, quasi coetanei.

Con i dipendenti c'è ancora un pò di diffidenza, ma non mi posso lamentare.

Mauro80
16-09-2009, 16:29
Lavoro in una grande azienda. Siamo una 30 ina nel nostro gruppo e mi trovo bene con quasi tutti...niente da dire.

Che dire... sono esterrefatto, una lista piena di persone che si trova a suo agio, nel mondo del lavoro, me ne compiaccio.

Sarà anche vero che l'Italia è un paese cattolico dove le persone sono male avvezze alla competizione.

Pochi mesi fa ascoltavo l'esperienza di un ricercatore italiano a Baltimora, questo il sabato pomeriggio durante i cocktails con gli amici, era nervoso e scappava spesso in laboratorio per paura che (paura fondata dall'esperienza) colleghi coreani mettessero l'acido nelle sue colture batteriche.

Sono contento che voi quest'esperienze non le abbiate mai vissute, aziende ipercompetitive dove i colpi bassi sono all'ordine del giorno da noi sono rare.

bye

Mauro

f@bio80
16-09-2009, 17:07
29 anni, perito informatico, faccio progettazione e sviluppo software da 8.
tralascio il primo anno, ero militare al centro elaborazione dati di un ministero, si scrivevano 100 righe di codice all'anno...

il secondo anno ho lavorato in siemens informatica, grossissima ditta su grossissimo progetto: solito quadretto di project leader che inoltrano mail e giocano a solitario, leccaculi senza scrupoli, colletti bianchi, opportunismo ecc ecc ecc, desolante, ho liberato la scrivania dopo 10 mesi

da quel momento lavoro in una piccola, siamo un paio di manciate di persone. clima disteso? non sempre, familiare sì ma non sempre disteso. c'è anche quì (in piccolo ovviamente) la tendenza squisitamente italiana alla coltivazione del proprio orticello...
il più delle volte si cerca di fare buon viso a cattivo gioco, essendo così pochi non è proprio lontanamente pensabile mettersi di traverso con i colleghi della stanza accanto.
un punto a favore è l'impossibilità di massificarsi: ognuno ha il suo ruolino ben definito, tanti piccoli ingranaggi che (nel bene o nel male) concorrono al risultato finale, non ci si possono permettere ingranaggi rotti...

altro punto decisamente a favore, in base alla mia esperienza ma anche a quella di amici fidati: la piccola permette di assorbire e sviluppare, il più delle volte, un know how che le grandi si sognano.

le piccole che intendo io sono quelle che lavorano in mercati di nicchia come il mio: hardware e software per gestione documentale ad esempio. e non intendo rivendita di scanner e software americani, ma progettazione e assemblaggio di scanner e scrittura di driver e motori di ocr. in proprio.

in questo ribadisco c'è il plus secondo me di lavorare in una piccola, nelle grandi che conosco, vuoi perchè ci sono stato, vuoi perchè c'ho avuto comunque a che fare, sono solo gestionaloni, portali web, banche, assicurazioni...

fabio

DvL^Nemo
16-09-2009, 17:24
29 anni, perito informatico, faccio progettazione e sviluppo software da 8.
tralascio il primo anno, ero militare al centro elaborazione dati di un ministero, si scrivevano 100 righe di codice all'anno...

il secondo anno ho lavorato in siemens informatica, grossissima ditta su grossissimo progetto: solito quadretto di project leader che inoltrano mail e giocano a solitario, leccaculi senza scrupoli, colletti bianchi, opportunismo ecc ecc ecc, desolante, ho liberato la scrivania dopo 10 mesi

da quel momento lavoro in una piccola, siamo un paio di manciate di persone. clima disteso? non sempre, familiare sì ma non sempre disteso. c'è anche quì (in piccolo ovviamente) la tendenza squisitamente italiana alla coltivazione del proprio orticello...
il più delle volte si cerca di fare buon viso a cattivo gioco, essendo così pochi non è proprio lontanamente pensabile mettersi di traverso con i colleghi della stanza accanto.
un punto a favore è l'impossibilità di massificarsi: ognuno ha il suo ruolino ben definito, tanti piccoli ingranaggi che (nel bene o nel male) concorrono al risultato finale, non ci si possono permettere ingranaggi rotti...

altro punto decisamente a favore, in base alla mia esperienza ma anche a quella di amici fidati: la piccola permette di assorbire e sviluppare, il più delle volte, un know how che le grandi si sognano.

le piccole che intendo io sono quelle che lavorano in mercati di nicchia come il mio: hardware e software per gestione documentale ad esempio. e non intendo rivendita di scanner e software americani, ma progettazione e assemblaggio di scanner e scrittura di driver e motori di ocr. in proprio.

in questo ribadisco c'è il plus secondo me di lavorare in una piccola, nelle grandi che conosco, vuoi perchè ci sono stato, vuoi perchè c'ho avuto comunque a che fare, sono solo gestionaloni, portali web, banche, assicurazioni...

fabio

Guarda a parte "il prodotto finale" ( essendo anche l'azienda dove lavoro io piccola con soluioni che credo solo 1 o 2 aziende offrono in Italia, studi ambientali ) anche nel mio caso la situazione e' praticamente identica alla tua..

Mauro80
16-09-2009, 18:50
il secondo anno ho lavorato in siemens informatica, grossissima ditta su grossissimo progetto: solito quadretto di project leader che inoltrano mail e giocano a solitario, leccaculi senza scrupoli, colletti bianchi, opportunismo ecc ecc ecc, desolante, ho liberato la scrivania dopo 10 mesi



Mi ricorda qualcosa di molto italiano dove ho lavorato :) le grandi spesso sono cosi.
Pubbliche o private che siano, spesso sono le stesse sceneggiature.

bye

Mauro

Wagen
17-09-2009, 17:22
io ho lavorato per 10 anni in una piccola azienda di automazione industriale, era il lavoro delle meraviglie: lavoro che mi piaeva moltissimo, capi con nemmeno 20 anni piu' di me, colleghi della mia eta'...eravamo un gruppo di amici, ci si aiutava sempre, si usciva anche nel weekend insieme e a volte anche coi capi...peccato che abbiamo chiuso.

Poi ho lavorato in una azienda medio grande sempre in italia, sono stato benissimo anche se, lavorando per una medio grande, ho visto cosa vuol dire quando si creano gruppetti e si cerca di scaricare la colpa sempre sull'altro gruppo.

Adesso lavoro per una delle piu' grandi multinazionali del mondo, anche se dove lavoro io siamo una 50ina. Adesso sono responsabile, e anche qui vedo che, in caso di problemi, si cerca sempre di scaricare la colpa su qualcun'altro. Mi sto difendendo bene pero', sono italiano ho una certa esperienza nel sapermi difendere! :D

Mauro80
17-09-2009, 18:12
io ho lavorato per 10 anni in una piccola azienda di automazione industriale, era il lavoro delle meraviglie: lavoro che mi piaeva moltissimo, capi con nemmeno 20 anni piu' di me, colleghi della mia eta'...eravamo un gruppo di amici, ci si aiutava sempre, si usciva anche nel weekend insieme e a volte anche coi capi...peccato che abbiamo chiuso.



sembrerebbe veramente il paradiso

Wagen
17-09-2009, 18:56
sembrerebbe veramente il paradiso

lo era, e lo dimostra il fatto che con diersi colleghi e qualche capo siamo tutt'ora in contatto e appena torno in Italia cerchiamo di beccarci

Mauro80
17-09-2009, 19:08
lo era, e lo dimostra il fatto che con diersi colleghi e qualche capo siamo tutt'ora in contatto e appena torno in Italia cerchiamo di beccarci

e l'America invece, ti piace, sei lì da molto?

Wagen
17-09-2009, 21:02
e l'America invece, ti piace, sei lì da molto?

2 anni e qualche mese, e per ora non mi lamento: fossi rimasto in italia il lavoro che ho e lo stipendio che ho nemmeno tra mille anni....

Chevelle
19-09-2009, 10:19
Che dire... sono esterrefatto, una lista piena di persone che si trova a suo agio, nel mondo del lavoro, me ne compiaccio.

Sarà anche vero che l'Italia è un paese cattolico dove le persone sono male avvezze alla competizione.

Pochi mesi fa ascoltavo l'esperienza di un ricercatore italiano a Baltimora, questo il sabato pomeriggio durante i cocktails con gli amici, era nervoso e scappava spesso in laboratorio per paura che (paura fondata dall'esperienza) colleghi coreani mettessero l'acido nelle sue colture batteriche.

Sono contento che voi quest'esperienze non le abbiate mai vissute, aziende ipercompetitive dove i colpi bassi sono all'ordine del giorno da noi sono rare.

bye

Mauro

Ho avuto, però, delle esperienze molto negative in un' azienda di medie dimensioni. Sono venuto quasi alle mani con il mio ex capo durante l' orario di lavoro e ho pure minacciato un altro mio ex collega. Era un ambiente terribile...non ci tornerei neppure con una paga milionaria.

ezio
20-09-2009, 20:11
Sono solo diplomato ma ti descrivo anche la mia esperienza.

Ho lavorato, anche se per poco tempo, in uno studio di ingegneri associati (fotovoltaico, è un ambito che consiglio con forza soprattutto a chi segue ingegneria e deve specializzarsi), e lì il clima era molto familiare tra "dipendenti" (ognuno con propria partita IVA) e titolari (tre, che lavoravano al pari degli altri anche se con compiti più gestionali) della società e tra dipendenti stessi. In queste situazioni si è obbligati ad un clima del genere, ed è necessario che tutti si impegnino allo stesso modo secondo le proprie possibilità, perchè come già altri hanno scritto nel thread ogni ingranaggio deve andare alla stessa velocità, altrimenti è facile bloccare il lavoro di tutti e creare eventualmente (giusti) malumori.
In queste situazioni diventa più frequente fondere vita lavorativa ed extralavorativa, e se ci si trova con le giuste persone la cosa è molto positiva.

Da due anni, invece, sono in un'azienda che fino a poco tempo fa era monopolista in Italia e non solo, ora per via della crisi ha ridotto in modo incredibile le sue dimensioni. Oggi meno, ma fino ad allora l'ufficio in cui sono era coordinato con tutti gli altri presenti sul territorio, e per ogni ufficio le gerarchie erano piuttosto complesse, tra direttori, vice direttori, mano destra, mano sinistra, piede destro, piede sinistro e così via :D
In queste situazioni è più facile trovarsi di fronte gente che cerca di limitarti, di salvaguardare il suo orticello, di evitare che ti vengano assegnati compiti che potrebbero farti notare. Ma allo stesso tempo, se riesci nell'impresa, c'è chi di contro coglie l'occasione per sfruttarti fino all'osso.
Anche in questo caso devi essere in grado di coordinarti con chi ritieni in gamba e con chi fa il suo dovere, trascurando il resto e facendo del tuo meglio. Così sarai comunque rispettato da tutti, a partire dal dirigente (bravo o cattivo e sfruttatore che sia) fino all'ultimo dei tuoi detrattori. Così vai a creare, anche all'interno della grande azienda, un clima positivo per te e per chi ti sta attorno, e si torna al discorso del piccolo studio ;)

In ogni caso posso dirti che la cosa migliore è... seguire la solita frase di circostanza: basta non preoccuparsi eccessivamente quando si inizia, fare il proprio dovere, rispettare il prossimo e farsi rispettare, il resto viene da sè (tranne in casi eccessivamente pesanti) :)
Ho avuto, però, delle esperienze molto negative in un' azienda di medie dimensioni. Sono venuto quasi alle mani con il mio ex capo durante l' orario di lavoro e ho pure minacciato un altro mio ex collega. Era un ambiente terribile...non ci tornerei neppure con una paga milionaria.
Quoto solo per dire che, ovviamente, questo è un rovescio della medaglia e la fortuna ci vuole sempre. Se ci si trova in situazioni simili c'è spesso poco da fare, e la cosa migliore è guardare altrove.

Mauro80
21-09-2009, 14:50
Cos'altro aggiungere...

Felice di leggere così tante opinioni differenti

Oltre alla conclusione assodata che le relazioni nelle piccole aziende siano spesso più belle e più facili che nelle grandi, per la ragione ricordata da molti, quando si è in 6 non si può fare la guerra altrimenti l'azienda muore.

Tengo a dirvi che non sono pentito di aver scelto finora grossi gruppi.

Mi è costato molto in termini emotivi, ci ho speso e sofferto molto, ma posso dire di essere cresciuto.

Quando penso a molti miei professori del Politecnico, ricordo uomini colti, alcuni coltissimi, brillanti, tenaci lavoratori, eccellenti ricercatori,

Ma se li mettessi una grande azienda come Fiat o Barilla durerebbero 3 giorni e poi scapperebbero.

Le grosse aziende sono scuole di vita,

dove s'impara a relazionarsi anche con ti odia, perché lavorare significa questo, cercare di trarre profitto da chi sarebbe contento di vederti morto.

E difficilissimo, lo so bene, nella piccola questo non lo devi vivere, al Politecnico di Milano non te lo insegnano (nelle altre università lo spiegano :D?) credo che l'università del lavoro sia l'unica dove lo impari oppure lasci.

bye

Mauro

Mauro80
30-09-2009, 21:08
da quel momento lavoro in una piccola, siamo un paio di manciate di persone. clima disteso? non sempre, familiare sì ma non sempre disteso. c'è anche quì (in piccolo ovviamente) la tendenza squisitamente italiana alla coltivazione del proprio orticello...


E' la testimonianza di una bella esperienza, l'unico problema se esistesse si porrebbe al momento di presentare il CV

Un'azienda piccola è sconosciuta ai più, credo che se tu volessi cambiare azienda avresti qualche problema in più rispetto a chi è rimasto in Siemens

bye

Mauro80
22-11-2009, 12:41
uppo la discussione perché magari qualcun'altro ha altre esperienze da condividere e per auguravi buona domenica

-ZEUS-
22-11-2009, 16:17
Lavorare così dev'essere davvero bello, il problema si pone nel momento di cambiare, un'azienda piccola è poco conosciuta


beh non è detto, tanto per dire mi avevano preso in selex si:stordita: proprio perchè hanno capito che lavorando in una piccola azienda, avevo più conoscenze di uno che veniva da una azienda di 200 persone dove faceva solo il suo compitino e stop. purtroppo gravi problemi familiari mi hanno portato a dover rinunciare a questa occasione. anche altre esperienze di colloqui sono state molto positive, però non mi offrivano le stesse condizioni economiche che ho adesso, ok azienda grande, ma rinunciare a cifre come 4-500 euro rispetto a quello che prendo ora non è semplice.

cmq siamo si piccoli, ma lavoriamo per aziende che operano nel campo della difesa e dello spazio, fortunatamente non stiamo sentendo neanche troppo la crisi.

Fredx84
25-11-2009, 22:25
uppo la discussione perché magari qualcun'altro ha altre esperienze da condividere e per auguravi buona domenica

Beh, io lavoro da 2 anni in un'azienda informatica di grosse dimensioni (circa 600 dipendenti) e fino ad ora ho vissuto alterne fortune: come tutte le società di consulenza medio-grandi, tutto dipende dal cliente e dal progetto su cui vieni allocato, dal team in cui ti trovi e dal capo che ti capita di volta in volta. Ma generalmente posso dire di essermi trovato bene..
Fino all'anno scorso ero fisso presso un cliente abbastanza grande insieme ad altri 3 colleghi per un progetto di test. Quindi un team molto ridotto, ma in realtà eravamo a strettissimo contatto con la realtà del cliente, tanto da essere quasi "integrati" nel loro team. Clima molto rilassato ma attività tutt'altro che stimolante..
Ora sono presso un cliente ancora più grosso (circa 5000 dipendenti) e mi occupo della realizzazione e manutenzione di portali web di grosse dimensioni.
Lavoro decisamente più stimolante e più rivendibile. Mi trovo in un team di 10 persone, quindi più numeroso di quello precedente, ma rispetto a dove stavo prima, il contatto col cliente è quasi del tutto assente (è gestito esclusivamente dai capi). In pratica, anche se sono parte di una grande azienda e mi trovo presso un cliente ancora più grande, è come se lavorassi per un'azienda di 10 persone..

Mauro80
30-11-2009, 18:15
up

Ciccio17
30-11-2009, 23:56
Iniziato ieri in una multinazionale (piu di 90k dipendenti) di consulenza IT. Sono il piu giovane e per ora va bene con gli stagisti che hanno iniziato con me, quasi coetanei.

Con i dipendenti c'è ancora un pò di diffidenza, ma non mi posso lamentare.

Aggiornamento dopo un paio di mesi:
tutto bene, sia con gli stagisti che con i dipendenti che con i responsabili che col PM.
Mi trovo quasi meglio con i superiori che con i miei pari.

Mauro80
04-12-2009, 12:42
lettura pochissimo impegnativa che consiglio e che concerne con il titolo della discussione

Io odio la gente di Jonathan Littman

non è scritto con la volontà di fare le maitre à penser alla Morelli, ma come vuole lo stile della saggistica anglosassone molto pragmatica e pratica elenca tanti consigli e cita tanti studi universitari da cui il lettore può fare tutte le riflessioni che preferisce.

bye

Mauro

anonimizzato
05-12-2009, 10:07
lavoro in una piccola azienda siamo 5 persone e sembra di essere in famiglia:stordita: . l'altro giorno per dire il mio capo mi ha chiesto se lo aiutavo a portare in garage il frigo vecchio che aveva in casa. :fagiano: poi mi ha fatto salire ci siamo accomodati in salotto a parlare di calcio:D

Questo è vero, ed è bello finchè funziona.

Prima lavoravo in una piccola azienda 7/8 persone (ora pure a dire il vero :D) e quando le cose col capo andavano "bene" era tutto ok poi la convivenza diventa impossibile quindi o abbassi la testa o te ne vai.
Io ho scelto la seconda ... e prima di me un altro collega ... e poco dopo me un altro ancora ... :asd:

Nelle grandi aziende invece c'è sicuramente un rapporto più impersonale e freddo, perlomeno coi capi, ma questo ha il suo vantaggio perchè nel caso avessi dei problemi col tuo diretto superiore tu sai comunque che lavori per l'azienda e non per lui. Egli stesso avrà infatti un capo e poi un capo del capo ecc.

Ci sono pro e contro come in ogni cosa.

anonimizzato
05-12-2009, 10:09
lettura pochissimo impegnativa che consiglio e che concerne con il titolo della discussione

Io odio la gente di Jonathan Littman

non è scritto con la volontà di fare le maitre à penser alla Morelli, ma come vuole lo stile della saggistica anglosassone molto pragmatica e pratica elenca tanti consigli e cita tanti studi universitari da cui il lettore può fare tutte le riflessioni che preferisce.

bye

Mauro

Già puntato, sarà il mio prossimo acquisto.

Mauro80
05-12-2009, 10:31
Questo è vero, ed è bello finchè funziona.

Prima lavoravo in una piccola azienda 7/8 persone (ora pure a dire il vero :D) e quando le cose col capo andavano "bene" era tutto ok poi la convivenza diventa impossibile quindi o abbassi la testa o te ne vai.
Io ho scelto la seconda ... e prima di me un altro collega ... e poco dopo me un altro ancora ... :asd:

Ci sono pro e contro come in ogni cosa.

Capita che anche in piccole ci sia un elevato turn over dovuto ad un capo rude.
Dal canto mio, preferisco di gran lunga un capo con un brutto carattere, rude, piuttosto delle cospirazioni tipiche delle grosse aziende dove la gente è capace di distruggere il lavoro di mesi di altri team solo per invidia.

In prospettiva, a lungo termine mi vedo in una piccola oppure in una grande, ma in un dipartimento fatto di pochi elementi che pochi rapporti devono tenere con gli altri

Cosa che voglio evitare assolutamente sono le lunghe, noiose ed inutili riunioni



altro punto decisamente a favore, in base alla mia esperienza ma anche a quella di amici fidati: la piccola permette di assorbire e sviluppare, il più delle volte, un know how che le grandi si sognano.



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Nella grandi multinazionali il lavoro è talmente parcellizzato, sia quello dei tecnici che quello di amministratori e contabili che spesso non vai oltre quello che c'è dentro la tua scatolina, a meno che tu non sia project leader, ed in quel caso riesci a vedere un po di tutto

anonimizzato
05-12-2009, 10:35
Capita che anche in piccole ci sia un elevato turn over dovuto ad un capo rude.
Dal canto mio, preferisco di gran lunga un capo con un brutto carattere, rude, piuttosto delle cospirazioni tipiche delle grosse aziende dove la gente è capace di distruggere il lavoro di mesi di altri team solo per invidia.

In prospettiva, a lungo termine mi vedo in una piccola oppure in una grande, ma in un dipartimento fatto di pochi elementi che pochi rapporti devono tenere con gli altri

Cosa che voglio evitare assolutamente sono le lunghe, noiose ed inutili riunioni

Posso dirti che nel mio caso non si trattava di capo rude bensì falso, ipocrita, finto amico.
Ed è stato un peccato venir via perchè il gruppo di colleghi, fatto di ragazzi +/- della mia età era ottimo sia a livello professionale che umano (ci sentiamo ancora).
Aggiungiamoci il fatto poi che lavoravo a 5min di auto da casa (3Km). ma va bè ... :rolleyes:

Chevelle
06-12-2009, 08:11
Nei miei post precedenti accennavo ai rapporti molto positivi con quasi tutti i miei colleghi di lavoro. Purtroppo c'è anche il rovescio della medaglia.

Ho tolto la parola ad un mio collega (stesso ufficio), ormai da quasi cinque mesi, perchè si è comportato molto male nei miei confronti. Causa sua ho subìto un richiamo verbale dal mio capo. Chiaramente ho spiegato tutto e sono stato "scagionato"...

Amodio
06-12-2009, 12:37
Nei miei post precedenti accennavo ai rapporti molto positivi con quasi tutti i miei colleghi di lavoro. Purtroppo c'è anche il rovescio della medaglia.

Ho tolto la parola ad un mio collega (stesso ufficio), ormai da quasi cinque mesi, perchè si è comportato molto male nei miei confronti. Causa sua ho subìto un richiamo verbale dal mio capo. Chiaramente ho spiegato tutto e sono stato "scagionato"...

eh già, quando si lavora in gruppo bisognerebbe sempr aiutarsi, risolvere i problemi, se poi ci sono gli str*** è unpo piu difficile
il capo ha fatto bene a vedere cosa non andava, purtroppo non si puo neanche pretendere che tutti i propri sottiposti siano angioletti

aggiorno il thread scrivendo la mia esperienza, lavoravo in una ditta a roma, eravamo solo 3 programmatori, il capo e io e una ragazza
il capo era donna, ed era in sintonia con la ragazza, è successo che sono stato preso di mira con prese in giro e via dicendo, anche lamentarsi mi ritorcevano tutto contro in quanto il boss(livello superiore) prendefva per buono tutto cioò che la coordinatrice diceva
morale: sono stato mandato via! :( visto che avevo un contratto cocorpo, per 2 settimane non ho ricevuto stipendio!!!!
ora mi ritrovo semrpre a fare il cosnulente, sono l'unico programmatore (IUPPIIIIIII) e mi gestisco l'orario come voglio!!!!

insomma, grande o piccola la ditta che sia, dipende anche dai capi e colleghi

-ZEUS-
06-12-2009, 16:02
Questo è vero, ed è bello finchè funziona.

Prima lavoravo in una piccola azienda 7/8 persone (ora pure a dire il vero :D) e quando le cose col capo andavano "bene" era tutto ok poi la convivenza diventa impossibile quindi o abbassi la testa o te ne vai.
Io ho scelto la seconda ... e prima di me un altro collega ... e poco dopo me un altro ancora ... :asd:

Nelle grandi aziende invece c'è sicuramente un rapporto più impersonale e freddo, perlomeno coi capi, ma questo ha il suo vantaggio perchè nel caso avessi dei problemi col tuo diretto superiore tu sai comunque che lavori per l'azienda e non per lui. Egli stesso avrà infatti un capo e poi un capo del capo ecc.

Ci sono pro e contro come in ogni cosa.

in sei anni di lavoro è sempre filato tutto per il verso giusto. naturalmente dei momenti di tensione ci sono stati, ma è abbastanza normale. poi io sono un tipo molto diretto e che tende a risolvere subito i problemi senza tenersi le cose dentro ed iniziare a fare casini. se un giorno mi dovessero girare a tal punto da andarmene non ci metterei più di 10 minuti a licenziarmi.

la piccola azienda è come una famiglia, ma è fondamentale fissare dei paletti fin da subito, altrimenti senza regole precise le cose vanno male.

Mauro80
06-12-2009, 19:59
aggiorno il thread scrivendo la mia esperienza, lavoravo in una ditta a roma, eravamo solo 3 programmatori, il capo e io e una ragazza
il capo era donna, ed era in sintonia con la ragazza,

te e due donne... non t'invidio per niente :)

se poi erano anche ingegneri è la fine, le donne ingegneri con cui ho lavorato erano intrattabili, manie di persecuzione, frustrate (le capisco con tutto il maschilismo che c'è)
Io me ne sarei andato subito

Chevelle
07-12-2009, 11:24
te e due donne... non t'invidio per niente :)

frustrate (le capisco con tutto il maschilismo che c'è)


Io le chiamo mestruate 7/7 e 24/24. Neppure io invidio Amodio. Lavorativamente parlando mi trovo meglio con i colleghi maschi, sono più svegli.

Amodio
07-12-2009, 11:54
te e due donne... non t'invidio per niente :)

se poi erano anche ingegneri è la fine, le donne ingegneri con cui ho lavorato erano intrattabili, manie di persecuzione, frustrate (le capisco con tutto il maschilismo che c'è)
Io me ne sarei andato subito

Io le chiamo mestruate 7/7 e 24/24. Neppure io invidio Amodio. Lavorativamente parlando mi trovo meglio con i colleghi maschi, sono più svegli.

ho conosciuto diverse persone che avevano capi e colleghe donne, mi avevano parlato di strani ehm...(problemi)
ma quando capita a te, gaurda, ti schiarisce tutto!

non sono maschilista, sono di larghe vedute, però piu faccio questo mestiere e piu mi accorgo che ci sono lavori piu attinenti a maschi e non...

l'incazzatura che ho avuto è niente...per trovarmi un'altra collocazione la mia ditta ha impiegato una settimana, di cui non mi è stata remunerata :( eh già contratto cocopro, quindi ho perso si e no 400 euro
"grazie ancora care colleghe":muro:

Micene.1
07-12-2009, 12:33
secondo me in italia tra la piccola e la grande è meglio la grande...

negli ambienti piccoli si generano piu facilmente pettegolezzi, invidie gelosie nonchè gare prestazionali...un po come nei piccoli centri abitati...nella grande se nn ti piace il micro gruppo dove lavori puoi cambiare piu agevolmente business unit...questo imho :O (ps per piccola per me <500 dipendenti grande >500)

Micene.1
07-12-2009, 12:36
insomma, grande o piccola la ditta che sia, dipende anche dai capi e colleghi

questo sempre...cosi come nn significa neinte andare in un'azienda (che si pensa di conoscere dall'esetreno) che in realta è formata da tante "sotto-aziende" spesso molto diverse e di cui nn si sa niente...l'unica cosa che conta obiettivamente è la mansione, ruolo e stipendio...il resto è difficile da conoscere prima di entrare nella società

Chevelle
07-12-2009, 13:20
secondo me in italia tra la piccola e la grande è meglio la grande...

negli ambienti piccoli si generano piu facilmente pettegolezzi, invidie gelosie nonchè gare prestazionali...un po come nei piccoli centri abitati...nella grande se nn ti piace il micro gruppo dove lavori puoi cambiare piu agevolmente business unit...questo imho :O (ps per piccola per me <500 dipendenti grande >500)

Anche nelle grandi aziende, soprattutto quando c'è di mezzo la carriera...

gugoXX
11-12-2009, 16:59
Ho lavorato in un'azienda da 1000, un'azienda da 400, un'azienda da 5, un'azienda da 7000 e ora tanti, tantissimi.
Mi sono trovato identicamente bene dappertutto, con rapporti di amicizia anche fuori lavoro in tutte piu' o meno allo stesso modo.
Anche l'azienda grande alla fine e' piccola, perche' il tuo gruppo di lavoro e' sempre di 5-20 persone. Il resto esiste, ma non ne hai contatto.
Tranne che ora... ma per diversita' di ruolo.

Micene.1
11-12-2009, 20:15
Anche nelle grandi aziende, soprattutto quando c'è di mezzo la carriera...

si nel senso che nelle piccole secondo la mia esperienza viene accentuato :O

Mauro80
16-12-2009, 17:55
Anche l'azienda grande alla fine e' piccola, perche' il tuo gruppo di lavoro e' sempre di 5-20 persone. Il resto esiste, ma non ne hai contatto.
Tranne che ora... ma per diversita' di ruolo.

Il resto esiste e ne hai contatto eccome caro gugo, se le risorse umane sono a 10000Km, queste prendono decisioni su di te, anche e soprattutto a tua insaputa.
Il tuo futuro è influenzato dalle decisioni di persone che tu non vedi mai e che non hai mai visto, ma che conoscono te grazie al sentito dire dei tuoi colleghi invidiosi e del tuo diretto superiore.

Queste sono cose che accadono solo nei grossi gruppi

la gente stupida crede a tutto, e di gente stupida che occupa posizioni di rilevo ce n'è moltissima

Ferdy78
20-12-2009, 21:48
io credo che non c'è troppa differenza tra una grande o piccola azienda.
La fortuna sta nell'incontrare capi ufficio veramente competenti e bravi nel loro lavoro.
Perché se non è così, anche loro non si sentono sicuri del posto di lavoro e sono disposti a tutto pur di mantenerlo, anche a mettere in cattiva luce i colleghi...

Amodio
21-12-2009, 09:34
Il resto esiste e ne hai contatto eccome caro gugo, se le risorse umane sono a 10000Km, queste prendono decisioni su di te, anche e soprattutto a tua insaputa.
Il tuo futuro è influenzato dalle decisioni di persone che tu non vedi mai e che non hai mai visto, ma che conoscono te grazie al sentito dire dei tuoi colleghi invidiosi e del tuo diretto superiore.

Queste sono cose che accadono solo nei grossi gruppi

la gente stupida crede a tutto, e di gente stupida che occupa posizioni di rilevo ce n'è moltissima

ho lavorato per molto tempo in telecom
e il mio capo sentiva solo il suono di una campana

so che cosa vuol dire avere un responsabile che ti martella le OO, e quando va tutto bene si prende il merito, e qunado va male qualcosa manda mail in conoscenza a mezza telecom!!!!
ho incontrato qualche ex collega mesi fa, ho avuto l'impressoine che ancora si sbeffeggiassero di me alle mie spalle! si certo, alle spalle è molto facile parlare male:muro: ma le cose che ho risolto io credo che non ci riusciranno mai da soli, e questo solo un terzo livello se ne è accorto (capo del capo)

Mauro80
21-12-2009, 14:15
ho incontrato qualche ex collega mesi fa, ho avuto l'impressoine che ancora si sbeffeggiassero di me alle mie spalle! si certo, alle spalle è molto facile parlare male:muro: ma le cose che ho risolto io credo che non ci riusciranno mai da soli, e questo solo un terzo livello se ne è accorto (capo del capo)

Vanne fiero di quello che quel terzo livello diceva e pensava

Le grandi aziende purtroppo e dico purtroppo sono così, un luogo dove le merde, cioè quelli che stanno sotto i mediocri e sotto i nulli si accumulano negli anni (i talenti, spesso si licenziano, soffocati dall'appiattimento).
Se sei bravo a fare qualcosa, diventi il nemico numero 1 di chiunque,
Il talento è l'iniziativa va rubata o soppressa.

La grande azienda però ti permette di non fare niente e non essere disturbato da nessuno, ed è per quello che piace a molti scansafatiche.

Ricordo ancora a Parigi la tipa dei servizi generali, l'azienda mi affida un appartamento intanto che ne trovo uno per me, quando lo ridai pulito ed in ordine, quella per mail ha obbiettato che ha dovuto spendere 40 minuti del suo tempo prezioso (una vera fannullona) perché dovevo ancora svuotare l'appartamento.
Quando gli dissi che la mattina stessa avevo bisogno delle poche cose che avevo lasciato per vivere, s'incazzò ancora di più e mi scrisse una risposta con le risorse umane in Cc, che donna di merda...

Sono felicissimo di non aver più niente a che fare con quella gentaglia, anche se so che in futuro ne avrò a che fare con dell'altra, forse peggio.

Qualche volta parlando con colleghi mai visti, mi sono reso conto dalle loro parole quante cose sapevano di me, del mio carattere, del mio modo di lavorare,
INCREDIBILE,

quanto la gente poco si faccia i cazzi suoi in questi megagruppi,
invece di lavorare e di pensare a produrre innovazione, dare sfogo alla proprio creatività perdono il tempo a sputtanare colleghi

Credo sia l'unico passatempo dei mediocri.

Amodio
21-12-2009, 14:53
Vanne fiero di quello che quel terzo livello diceva e pensava

Le grandi aziende purtroppo e dico purtroppo sono così, un luogo dove le merde, cioè quelli che stanno sotto i mediocri e sotto i nulli si accumulano negli anni (i talenti, spesso si licenziano, soffocati dall'appiattimento).
Se sei bravo a fare qualcosa, diventi il nemico numero 1 di chiunque,
Il talento è l'iniziativa va rubata o soppressa.

La grande azienda però ti permette di non fare niente e non essere disturbato da nessuno, ed è per quello che piace a molti scansafatiche.

Ricordo ancora a Parigi la tipa dei servizi generali, l'azienda mi affida un appartamento intanto che ne trovo uno per me, quando lo ridai pulito ed in ordine, quella per mail ha obbiettato che ha dovuto spendere 40 minuti del suo tempo prezioso (una vera fannullona) perché dovevo ancora svuotare l'appartamento.
Quando gli dissi che la mattina stessa avevo bisogno delle poche cose che avevo lasciato per vivere, s'incazzò ancora di più e mi scrisse una risposta con le risorse umane in Cc, che donna di merda...

Sono felicissimo di non aver più niente a che fare con quella gentaglia, anche se so che in futuro ne avrò a che fare con dell'altra, forse peggio.

Qualche volta parlando con colleghi mai visti, mi sono reso conto dalle loro parole quante cose sapevano di me, del mio carattere, del mio modo di lavorare,
INCREDIBILE,

quanto la gente poco si faccia i cazzi suoi in questi megagruppi,
invece di lavorare e di pensare a produrre innovazione, dare sfogo alla proprio creatività perdono il tempo a sputtanare colleghi

Credo sia l'unico passatempo dei mediocri.

wow allora non era solo ma mia esperienza ad essere stramba nei grossi centri
da quello che hai scritto sembrava l'esatta esperienza che ho avuto io!
rcordo che le ragazze della mia stanza passavano gran parte del tempo a sparlare degli
altri colleghi, delle atre stanze, sia che li conoscevano sia che non li conoscevano
bastava anche un solo mio piccolo errore che le battutine duravano settimane su quello
sbaglio!!!
e GUAI a fargli notare un LORO sbaglio: SEEEEEEEE si arrampicavano sugli specchi, "ma
qui" ,"ma li", ma loro vogliono sempre avere ragione...

mi hanno segnato in qualche modo queste esperienze, io faccio il consulente, e ogni volta
che vado in un nuovo gruppo, rimango sempre emarginato, ma lo faccio anche senza
accorgermene, forse alla lunga si diventa asociali..BOH


ovviamente il tutto senza generalizzare, sono sicuro che ci sono posti in cui domina il
rispetto reciproco, forse non lo ho ancora trovato