dantes76
27-08-2009, 09:20
TIRRENIA. Un’altra Alitalia per le casse dello stato a favore dei … furbetti
http://www.osservatorio-sicilia.it/nuovo/wp-content/uploads/2009/08/tirrenia1.jpg
(http://www.osservatorio-sicilia.it/nuovo/wp-content/uploads/2009/08/tirrenia1.jpg)L’improvvisa accelerazione del governo italiano alla privatizzazione “a pacchetto” della Società Tirrenia utilizzata da decenni come società a scopo sociale, fa sorgere molti dubbi.
Le condizioni attuali consiglierebbe di soprassedere anche per evitare che i cittadini siano chiamati a sostenere una operazione che potrebbe rivelarsi, come fu per Alitalia, un vero e proprio bagno di sangue per le casse italiane. In questo senso, va ricordato la ferma presa di posizione di Grandi Navi Veloci che attraverso il suo presidente fa giungere forte il suo dissenso all’operazione che il governo si starebbe preparando ad effettuare. Cassano, pur confermando l’interesse di GNV a Tirrenia, afferma realisticamente che” La privatizzazione di Tirrenia costerà al Governo una cifra enorme. Sarà un disastro di proporzione immane, molto peggio che Alitalia”.
E che la torta sia molto “dolce” ed appetibile per i privati trova conferma dalle dichiarazioni del presidente di Moby, Vincenzo Onorato, che confermando il suo interesse a Tirrenia, dice ”Siamo interessati alla gara per la privatizzazione di Tirrenia. Non sappiamo ancora se soli o in cordata, prima bisogna vedere il bando” concludendo con una frase molto sibillina “… Quanto ai conti di Tirrenia, per Onorato “la quantificazione della flotta non copre i debiti - che superano gli 800 milioni di euro”.
Si prepara quindi l’assalto al dolce Tirrenia. Arriveranno i soliti furbetti che “salveranno” la flotta ottenuto a costo zero … sicuri di poterla eliminare dopo aver spolpato ben bene l’osso dei contributi statali per le rotte sociali ottenendo, al contrario dell’attuale status di Tirrenia, anche tutte le attuali agevolazioni che le società private hanno e che rendono moltissimo in termini di costi di esercizio quasi dimezzati rispetto alla torta Tirrenia che comunque si vuole spolpare.
E che la privatizzazione Tirrenia sia un clamoroso sbaglio ne è convinto anche Gianluigi Aponte, uno dei piu’ importanti armatori al mondo e tra i piu’ qualificati possibili acquirenti, che ha bollato come sbagliata, in questo momento di crisi e recessione dello shipping, la privatizzazione della società”
Ed è curioso come si possano evidenziare prese di posizioni che vanno verso una privatizzazione corretta ed oculata, ed altre, interessate, che spingono verso una privatizzazione affrettata per garantirsi probabilmente un lucroso guadagno.
Preoccupati i sindacati che suggeriscono di attendere tempi migliori e di profittare di questo tempo per poter pensare ad una soluzione che salvi gli interessi pubblici e, cosa non di poco conto, salvaguardi anche le maestranze a cui nessuno dei tanti interessati all’acquisto sembra interessato a dare risposte.
In tutto questo il Ministro Matteoli appare tirato per la giacca dai business men, ma cosa più grave, sembra proprio non avere le idee chiare sul da farsi. Il risultato finale potrebbe essere un bagno di sangue per l’Italia e la felicità di pochi furbetti…
Preoccupati ovviamente i sindacati ed in particolare la UIL Trasporti che attraverso il suo segretario generale, Giuseppe Caronia, fa sapere che ”Il ministro dei Trasporti Altero Matteoli deve spiegare al Paese quale sia l’interesse della collettivita’ a privatizzare Tirrenia visto che, per sua stessa ammissione, verrebbero comunque mantenute le attuali sovvenzioni’. E’ necessario chiarire la posizione, molto articolata, delle regioni interessate”. Il sindacato quindi ”incalzera’ ministro, regioni e tutte le parti in causa, per un definitivo chiarimento sulle sorti e sul destino delle migliaia di lavoratori e delle loro famiglie che non possono piu’ tollerare questo stressante balletto di annunci e smentite ne’ questa logorante condizione di drammatica incertezza”
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente di USCLAC/UNCDiM, Nobile.
Mentre il governo regionale “sonnecchia” pensando ai FAS, va detto che almeno il Presidente della Commissione Attività Produttive dell’ARS, Salvino Caputo e il Presidente della Commissione Territorio e Ambiente, Fabio Caputo, preoccupati di questo tira e mola inconcludente che non fa prevedere nulla di buono, hanno chiesto un incontro urgente con il Ministro Matteoli e di convocare una seduta congiunte delle due commissioni per capire in quale direzione si vuole muovere l’assessore al Turismo Strano.
Caputo e Mancuso chiedono che la soluzione finale tenga conto sull’assetto del personale sia tecnico che amministrativo, sul mantenimento delle rotte, in particolare per le isole minori e sul futuro assetto societario della compagnia.
Caputo, conferma le nostre perplessità e preoccupazioni e chiede anche garanzie per evitare che la vendita della Tirrenia non crei le stesse drammatiche conseguenze che ha determinato la vendita dell’Alitalia. E in ogni caso e’ necessario conoscere il futuro delle societa’ collegate che dovrebbero essere trasferite alla Regione Sicilia.
Cosa succederà è difficile in questo momento poterlo ipotizzare ma ogni giorno che passa, tra comunicati e smentite, sembra avvicinarsi il giorno del grande bagno di sangue paventato da Silvano Cassano di GNV.
Source: TIRRENIA. Un’altra Alitalia ...rbetti » Osservatorio Sicilia (http://www.osservatorio-sicilia.it/2009/6970/tirrenia-un%e2%80%99altra-alitalia-per-le-casse-dello-stato-a-favore-dei-%e2%80%a6-furbetti/) (27/08/2009) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)
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(http://www.osservatorio-sicilia.it/nuovo/wp-content/uploads/2009/08/tirrenia1.jpg)L’improvvisa accelerazione del governo italiano alla privatizzazione “a pacchetto” della Società Tirrenia utilizzata da decenni come società a scopo sociale, fa sorgere molti dubbi.
Le condizioni attuali consiglierebbe di soprassedere anche per evitare che i cittadini siano chiamati a sostenere una operazione che potrebbe rivelarsi, come fu per Alitalia, un vero e proprio bagno di sangue per le casse italiane. In questo senso, va ricordato la ferma presa di posizione di Grandi Navi Veloci che attraverso il suo presidente fa giungere forte il suo dissenso all’operazione che il governo si starebbe preparando ad effettuare. Cassano, pur confermando l’interesse di GNV a Tirrenia, afferma realisticamente che” La privatizzazione di Tirrenia costerà al Governo una cifra enorme. Sarà un disastro di proporzione immane, molto peggio che Alitalia”.
E che la torta sia molto “dolce” ed appetibile per i privati trova conferma dalle dichiarazioni del presidente di Moby, Vincenzo Onorato, che confermando il suo interesse a Tirrenia, dice ”Siamo interessati alla gara per la privatizzazione di Tirrenia. Non sappiamo ancora se soli o in cordata, prima bisogna vedere il bando” concludendo con una frase molto sibillina “… Quanto ai conti di Tirrenia, per Onorato “la quantificazione della flotta non copre i debiti - che superano gli 800 milioni di euro”.
Si prepara quindi l’assalto al dolce Tirrenia. Arriveranno i soliti furbetti che “salveranno” la flotta ottenuto a costo zero … sicuri di poterla eliminare dopo aver spolpato ben bene l’osso dei contributi statali per le rotte sociali ottenendo, al contrario dell’attuale status di Tirrenia, anche tutte le attuali agevolazioni che le società private hanno e che rendono moltissimo in termini di costi di esercizio quasi dimezzati rispetto alla torta Tirrenia che comunque si vuole spolpare.
E che la privatizzazione Tirrenia sia un clamoroso sbaglio ne è convinto anche Gianluigi Aponte, uno dei piu’ importanti armatori al mondo e tra i piu’ qualificati possibili acquirenti, che ha bollato come sbagliata, in questo momento di crisi e recessione dello shipping, la privatizzazione della società”
Ed è curioso come si possano evidenziare prese di posizioni che vanno verso una privatizzazione corretta ed oculata, ed altre, interessate, che spingono verso una privatizzazione affrettata per garantirsi probabilmente un lucroso guadagno.
Preoccupati i sindacati che suggeriscono di attendere tempi migliori e di profittare di questo tempo per poter pensare ad una soluzione che salvi gli interessi pubblici e, cosa non di poco conto, salvaguardi anche le maestranze a cui nessuno dei tanti interessati all’acquisto sembra interessato a dare risposte.
In tutto questo il Ministro Matteoli appare tirato per la giacca dai business men, ma cosa più grave, sembra proprio non avere le idee chiare sul da farsi. Il risultato finale potrebbe essere un bagno di sangue per l’Italia e la felicità di pochi furbetti…
Preoccupati ovviamente i sindacati ed in particolare la UIL Trasporti che attraverso il suo segretario generale, Giuseppe Caronia, fa sapere che ”Il ministro dei Trasporti Altero Matteoli deve spiegare al Paese quale sia l’interesse della collettivita’ a privatizzare Tirrenia visto che, per sua stessa ammissione, verrebbero comunque mantenute le attuali sovvenzioni’. E’ necessario chiarire la posizione, molto articolata, delle regioni interessate”. Il sindacato quindi ”incalzera’ ministro, regioni e tutte le parti in causa, per un definitivo chiarimento sulle sorti e sul destino delle migliaia di lavoratori e delle loro famiglie che non possono piu’ tollerare questo stressante balletto di annunci e smentite ne’ questa logorante condizione di drammatica incertezza”
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente di USCLAC/UNCDiM, Nobile.
Mentre il governo regionale “sonnecchia” pensando ai FAS, va detto che almeno il Presidente della Commissione Attività Produttive dell’ARS, Salvino Caputo e il Presidente della Commissione Territorio e Ambiente, Fabio Caputo, preoccupati di questo tira e mola inconcludente che non fa prevedere nulla di buono, hanno chiesto un incontro urgente con il Ministro Matteoli e di convocare una seduta congiunte delle due commissioni per capire in quale direzione si vuole muovere l’assessore al Turismo Strano.
Caputo e Mancuso chiedono che la soluzione finale tenga conto sull’assetto del personale sia tecnico che amministrativo, sul mantenimento delle rotte, in particolare per le isole minori e sul futuro assetto societario della compagnia.
Caputo, conferma le nostre perplessità e preoccupazioni e chiede anche garanzie per evitare che la vendita della Tirrenia non crei le stesse drammatiche conseguenze che ha determinato la vendita dell’Alitalia. E in ogni caso e’ necessario conoscere il futuro delle societa’ collegate che dovrebbero essere trasferite alla Regione Sicilia.
Cosa succederà è difficile in questo momento poterlo ipotizzare ma ogni giorno che passa, tra comunicati e smentite, sembra avvicinarsi il giorno del grande bagno di sangue paventato da Silvano Cassano di GNV.
Source: TIRRENIA. Un’altra Alitalia ...rbetti » Osservatorio Sicilia (http://www.osservatorio-sicilia.it/2009/6970/tirrenia-un%e2%80%99altra-alitalia-per-le-casse-dello-stato-a-favore-dei-%e2%80%a6-furbetti/) (27/08/2009) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)
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