View Full Version : Il settimanale Time attacca i giornali italiani: «Inaffidabili»
first register
25-08-2009, 13:18
ITALY'S NEWSPAPERS: UNTRUSTED SOURCES
Il settimanale britannico Time dedica un articolo alla stampa italiana considerata inaffidabile ed influenzata da industriali e politici, poco attenta ai lettori.
Imho l'articolo rispecchia la realtà dell'informazione sul nostro paese anche se la crisi della carta stampata è accompagnata da un diverso modo di ricercare le news.
Qui il testo originale del Times e l'articolo del sole24:
http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1917663,00.html?artId=1917663?contType=article?chn=world
Se c'è qualcosa di sbagliato nella politica italiana, la colpa è anche della stampa del Belpaese: influenzata da industriali e politici, molto attenta ai potenti e poco ai lettori. L'atto di accusa arriva dal settimanale Usa Time, che lancia l'affondo: «Giornali italiani, fonti inaffidabili».
In un Paese dove il primo ministro controlla le tv, solo una persona su dieci compra un quotidiano, contro una su cinque negli Stati Uniti e tre su cinque in Giappone, osserva Stephan Faris, citando i dati della World Association of Newspapers. «Agli italiani, a quanto pare, non interessa leggere le notizie». E se il problema non stesse nell'appetito degli italiani per le notizie, ma in «quello che c'è sul menu?».
«I giornalisti italiani sembrano scrivere l'uno per l'altro, per i politici o per il piacere di leggere la loro prosa»: Faris racconta di averlo detto, il mese scorso, a un festival letterario in Sardegna e di essere stato applaudito dal pubblico. Così si è reso conto dell'insoddisfazione della gente per quello che oggi l'informazione offre.
«Non è cambiato molto - si legge sul Time - da quando 50 anni fa il giornalista politico Enzo Forcella dichiarò che i giornali italiani sono scritti solo per 1.500 lettori: ministri, parlamentari, leader di partito, capi sindacali e industriali».
L'articolo cita Paolo Mancini, professore di sociologia delle comunicazioni all'Università di Perugia: la stampa in Italia è sempre stata scritta da e per l'élite intellettuale. E quando c'è una notizia politica, ci sono magari cinque articoli di grandi firme, ma «raramente viene fornito il contesto o il background». «Il lettore della stampa scritta sa già quello che succede. Hanno le notizie. Vogliono il gossip».
Si è molto parlato del fatto che Silvio Berlusconi controlla la televisione italiana, ma anche «la stampa scritta ha il suo conflitto di interessi», fa notare Faris. Il gruppo Fiat - scrive - ha partecipazioni di controllo nei quotidiani Corriere della Sera e La Stampa. La Repubblica è di proprietà di Carlo De Benedetti, «rivale di Berlusconi, con interessi nell'energia, nell'automobile e nella sanità».
Il Sole 24 Ore appartiene alla principale lobby industriale del Paese (Confindustria, ndr). «Gli imprenditori italiani tendono a dipendere ampiamente dalla politica. Le possibilità di reporting aggressivo sono molto, molto limitate», dice al Time Ricardo Franco Levi, parlamentare dell'opposizione che nel 1991 diresse l'Indipendente, «breve tentativo di fare un giornale davvero indipendente».
Non manca neppure l'influenza diretta del governo. Il Time ricorda che in giugno, Berlusconi invitò le imprese a non dare pubblicità ai giornali «che cantano la canzone dell'insoddisfazione e della catastrofe», alludendo ai giornali che pubblicano le salaci vicende della sua vita personale. «Ciò sarebbe accettato in qualsiasi altro angolo del mondo?», si domanda Levi.
«Non c'è da sorprendersi se gli italiani sempre più si volgono verso fonti alternative d'informazione», continua il Time. Negli ultimi anni è cresciuta la free press: con budget limitati, «ha dovuto offrire ai lettori qualcosa di nuovo, le notizie». Faris ricorda che nel giorno in cui La Repubblica metteva in prima pagina tre articoli sulle dichiarazioni di Berlusconi «Non sono un santo», il giornale Metro aveva un titolo «ben più rilevante»: «H1N1: 15 milioni di giovani da vaccinare». Online, secondo il Time, hanno largo seguito il blog di Beppe Grillo e Dagospia.
La crisi mondiale dell'editoria non fa eccezione per l'Italia. E in un Paese dove i licenziamenti sono quasi vietati, a settembre perderanno lavoro oltre 500 giornalisti. «Eppure la domanda per un diverso tipo di reporting rimane impressionante». Faris cita il caso della rivista Internazionale, un settimanale che raccoglie notizie di media esteri, che l'anno scorso ha aumentato la circolazione del 25%.
«La gente che smette di comprare i giornali non è gente che non vuole informazione - dice il direttore Giovanni De Mauro - E' gente che vuole un diverso tipo di informazione».
In Italia, almeno, conclude l'articolo del Time, «gli editori che vogliono salvare i loro giornali potrebbero cominciare col soddisfare la fame dei lettori».
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/articolo-8705.htm
:.Blizzard.:
25-08-2009, 13:22
Ormai è come sparare sulla croce rossa ...
entanglement
25-08-2009, 13:25
...eh ma gli inglesi non sanno cucinare
...eh ma gli inglesi non si lavano il culo
...eh ma sul sun fanno gossip
...eh ma murdoch è a capo di un complotto plutogiudaicomassone con la finanza inglese
chi lo avrebbe mai detto !!!!
first register
25-08-2009, 13:28
Ormai è come sparare sulla croce rossa ...
...ma l'Italia è condannata a morte. :fagiano:
DvL^Nemo
25-08-2009, 14:00
ITALY'S NEWSPAPERS: UNTRUSTED SOURCES
Il settimanale britannico Time dedica un articolo alla stampa italiana considerata inaffidabile ed influenzata da industriali e politici, poco attenta ai lettori.
Imho l'articolo rispecchia la realtà dell'informazione sul nostro paese anche se la crisi della carta stampata è accompagnata da un diverso modo di ricercare le news.
Qui il testo originale del Times e l'articolo del sole24:
http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1917663,00.html?artId=1917663?contType=article?chn=world
Beh pero' il discorso torna.. Gli italiani non sono dei co..ni e se uno su 10 legge i giornali contro 1 su 5 delgi USA e 3 su 5 del Giappone e' proprio per quello che dice lui. Giornali scritti da politici e per politici, la gente comune ste cose le sa e si e' rotta i co..ni.. Se gli italiani fossero cosi' deficienti non l'avrebbero applaudito..
Inglesi comunisti, pensassero a loro,noi siamo guidati dall'editore più liberale del pianeta :O
dave4mame
25-08-2009, 14:13
dice "pest and horns" :D anche dei giornali palesemente avversi a berlusconi.
per non parlare della frecciata sul gossip...
zerothehero
25-08-2009, 14:54
Tutti (o quasi tutti) i giornali devono rispondere a degli editori, quindi se il male esiste, è generalizzato, non riguarda solo l'Italia.
zerothehero
25-08-2009, 14:57
Beh pero' il discorso torna.. Gli italiani non sono dei co..ni e se uno su 10 legge i giornali contro 1 su 5 delgi USA e 3 su 5 del Giappone e' proprio per quello che dice lui. Giornali scritti da politici e per politici, la gente comune ste cose le sa e si e' rotta i co..ni.. Se gli italiani fossero cosi' deficienti non l'avrebbero applaudito..
Balle.
In Italia si legge poco perchè da sempre si legge poco, rispetto ai paesi mitteleuropei. Il corriere della sera e la stampa sono dei buoni giornali, anche se ad es. per quanto riguarda il corsera nel patto di sindacato ci sono ovviamente industriali, editori e via di questo passo.
DvL^Nemo
25-08-2009, 15:02
Balle.
In Italia si legge poco perchè da sempre si legge poco, rispetto ai paesi mitteleuropei. Il corriere della sera e la stampa sono dei buoni giornali, anche se ad es. per quanto riguarda il corsera nel patto di sindacato ci sono ovviamente industriali, editori e via di questo passo.
Si tutti buoni giornali, salvo che sono nella mani dei politici.. :asd:
zerothehero
25-08-2009, 15:06
Si tutti buoni giornali, salvo che sono nella mani dei politici.. :asd:
Murdock ha decine e decine di giornali. Il fatto che controlli il New York Times non implica che quel giornale automaticamente faccia cagare...al massimo i lettori del giornale dovranno prestare un minimo di attenzione quando vorranno essere informati (in modo imparziale) sulle vicende del proprietario, anche diversificando le loro fonti di informazione.
Il corsera ha molti proprietari e molti controllori, invece..ci sono degli effetti collaterali nel patto di sindacato?
Si, basta che il lettore lo sappia e faccia attenzione.
Metro ad es. non è un gran giornale anche se fa parte della cd free press.
La scoperta dell'acqua calda http://www.disinformazione.it/libertadistampa.htm
DvL^Nemo
25-08-2009, 15:30
Murdock ha decine e decine di giornali. Il fatto che controlli il New York Times non implica che quel giornale automaticamente faccia cagare...al massimo i lettori del giornale dovranno prestare un minimo di attenzione quando vorranno essere informati (in modo imparziale) sulle vicende del proprietario, anche diversificando le loro fonti di informazione.
Il corsera ha molti proprietari e molti controllori, invece..ci sono degli effetti collaterali nel patto di sindacato?
Si, basta che il lettore lo sappia e faccia attenzione.
Metro ad es. non è un gran giornale anche se fa parte della cd free press.
Dimentichi che Murdock non e' certo un politico..
entanglement
25-08-2009, 15:38
...eh ma murdoch è a capo di un complotto plutogiudaicomassone con la finanza inglese
qualcuno ha una emoticon con un turbante da veggente ?
:read:
:asd: :asd: :asd: :asd:
i loro invece sì che sono affidabili, soprattutto fair per que che non è british
ma un meteorite su londra mai eh
anonimizzato
25-08-2009, 19:06
http://blog.daylife.com/wp-content/uploads/2007/05/press_freedom.jpg
svarionman
25-08-2009, 19:20
http://static.blogo.it/travelblog/istruzioni-per-luso-come-usare-il-bidet-by-flickr/bidetE.jpg.
...eh ma gli inglesi non sanno cucinare
...eh ma gli inglesi non si lavano il culo
...eh ma sul sun fanno gossip
...eh ma murdoch è a capo di un complotto plutogiudaicomassone con la finanza inglese
soprattuto le inglesi non si lavano la bernarda !
Cò,aò,zò.,aza
Beh pero' il discorso torna.. Gli italiani non sono dei co..ni e se uno su 10 legge i giornali contro 1 su 5 delgi USA e 3 su 5 del Giappone e' proprio per quello che dice lui. Giornali scritti da politici e per politici, la gente comune ste cose le sa e si e' rotta i co..ni.. Se gli italiani fossero cosi' deficienti non l'avrebbero applaudito..
Qualcuno potrebbe dire ribaltare il discorso dicendo che siccome gli italiani leggono pochissimo i giornali sono costretti a elemosinare i finanziamenti e quindi a essere dipendenti dai politici ...
La controprova ?
Basta vedere , qualche giornale che ha fatto informazione vera c' è stato , ma senza nessuno che lo compri e senza sostegno politico è affondato .
La causa dei mali italiani è la popolazione italiana , "ogni stato ha il governo che si merita" e noi questo ci meritiamo .
Titanium555
25-08-2009, 19:40
no ragazzi non è solo la stampa inglese in generale, e ce ne sta più di un giornale inglese che attacca puntualmente il nostro paese, ma tutto il mondo o quasi è diventato comunista...........ed io mi ero abituato all'idea che fossero solo più onesti di noi :( certe delusioni rimangono dentro per una vita......:sofico:
Amu_rg550
25-08-2009, 20:12
Non son d'accordo sulla parte delle fonti alternative di informazione come il fenomeno della free press, per esperienza personale Epolis non si dissocia più di tanto (come indipendenza, credibilità, qualità) dalle classiche testate giornalistiche. Tutti hanno qualcuno a cui dover rispondere, figuriamoci se come in questo caso si passa attraverso personaggi come Nichi Grauso e Marcello Dell'Utri...cambia la forma ma il contenuto rimane.
Idem il passaggio sull'informazione online come i blog ad esempio: la maggior parte dei casi non è stampa, non è notizia, è enfatizzazione di ciò che può portare accessi, share, pubblicità o acqua al mulino della propria campagna ideologica, in buona o mala fede. Nel caso di Grillo ci sono vari esempi, come i due cellulari e l'uovo sodo (http://attivissimo.blogspot.com/2006/07/antibufala-cellulari-cuociuova.html), per la serie dove la campagna mediatica ha la meglio sulla scienza.
Il problema è la totale assenza di verifiche sulla fondatezza ed autorevolezza, in parole povere chiunque può sparare le migliori fesserie e farle bere a mezza rete.
«I giornalisti italiani sembrano scrivere l'uno per l'altro, per i politici o per il piacere di leggere la loro prosa»: Faris racconta di averlo detto, il mese scorso, a un festival letterario in Sardegna e di essere stato applaudito dal pubblico. Così si è reso conto dell'insoddisfazione della gente per quello che oggi l'informazione offre.Io ero presente, ho apprezzato ed ho applaudito nello specifico sulla distanza dei giornali dai lettori (ot, questa particolare discussione era un incontro pubblico tra autori sui temi della libertà di stampa, a margine di un festival (http://www.isoladellestorie.it/)di alcuni giorni molto molto bello) tuttavia non mi pare ci sia nel paese un dissenso tale da poter usare un festival come misura rappresentativa.
Secondo me agli italiani tutto sommato sta bene così.
_Magellano_
25-08-2009, 20:19
I giornali attuali sono come gli scrittori dei secoli passati,hanno ognuno un protettore da mettere in bella luce.
Non vedo cosa ci sia di strano.
Riguardo alla "mappa" dei paesi liberi invito a confrontarla con quella della NATO o meglio ancora leggere il 3d da me aperto a riguardo.
Titanium555
25-08-2009, 20:25
Non son d'accordo sulla parte delle fonti alternative di informazione come il fenomeno della free press, per esperienza personale Epolis non si dissocia più di tanto (come indipendenza, credibilità, qualità) dalle classiche testate giornalistiche. Tutti hanno qualcuno a cui dover rispondere, figuriamoci se come in questo caso si passa attraverso personaggi come Nichi Grauso e Marcello Dell'Utri...cambia la forma ma il contenuto rimane.
Idem il passaggio sull'informazione online come i blog ad esempio: la maggior parte dei casi non è stampa, non è notizia, è enfatizzazione di ciò che può portare accessi, share, pubblicità o acqua al mulino della propria campagna ideologica, in buona o mala fede. Nel caso di Grillo ci sono vari esempi, come i due cellulari e l'uovo sodo (http://attivissimo.blogspot.com/2006/07/antibufala-cellulari-cuociuova.html), per la serie dove la campagna mediatica ha la meglio sulla scienza.
Il problema è la totale assenza di verifiche sulla fondatezza ed autorevolezza, in parole povere chiunque può sparare le migliori fesserie e farle bere a mezza rete.
Io ero presente, ho apprezzato ed ho applaudito nello specifico sulla distanza dei giornali dai lettori (ot, questa particolare discussione era un incontro pubblico tra autori sui temi della libertà di stampa, a margine di un festival (http://www.isoladellestorie.it/)di alcuni giorni molto molto bello) tuttavia non mi pare ci sia nel paese un dissenso tale da poter usare un festival come misura rappresentativa.
Secondo me agli italiani tutto sommato sta bene così.
Che tutti abbiano qualcuno a cui rispondere è vero, ma è lontano anni luce dal discorso di verità, se non è vera la cosa può essere confutata......da quando in qua se uno dice una cosa bisogna dargli fiducia ad occhi chiusi, ci stanno studi scientifici di dottori e non di blogger, o dichiarazione verbali e processi, e naturale che preferisco credere al dottore che al blogger, ma sta a me vagliare e ordinare le informazione ricevute....
Per quanto riguarda la libertà di informazione mi sà che tu non conosca molto bene il decreto sicurezza....perchè per dire certe cose ci vuole coraggio.......che poi gli italiani se ne freghino è un'altro discorso ma nel resto del mondo non è così mi dispiace......
Tutti (o quasi tutti) i giornali devono rispondere a degli editori, quindi se il male esiste, è generalizzato, non riguarda solo l'Italia.
In italia oltre all'editore i giornali (e l'editore) devono rispondere alla politica ed al sistema mafioso che impera.
Quindi sono arrivati alle stesse conclusioni di Berlusconi...
Mi sa che stavolta hanno tradotto male le soffiate della Repubblica.
Quindi sono arrivati alle stesse conclusioni di Berlusconi...
Mi sa che stavolta hanno tradotto male le soffiate della Repubblica.
Mi sa che hai letto male l' articolo
Il problema non è che la stampa ce l' ha tutta con papi
Il problema è che è troppo sottomessa a papi
Titanium555
25-08-2009, 21:47
Mi sa che hai letto male l' articolo
Il problema non è che la stampa ce l' ha tutta con papi
Il problema è che è troppo sottomessa a papi
verissimo.....ma secondo te se dovessero fare polemiche per le mille malefatte che ha fatto e che sta facendo, i giornali scriverebbero come fanno ora?
ci sarebbe da fare una biblioteca per descrivere, investigare e polemizzare le sue mille storie di malavita.....in generale........
Amu_rg550
25-08-2009, 22:40
Che tutti abbiano qualcuno a cui rispondere è vero, ma è lontano anni luce dal discorso di verità, se non è vera la cosa può essere confutata......Infatti non c'è nessuno che nonostante le analisi crede che l'11/9 sia stato in realtà un complotto...da quando in qua se uno dice una cosa bisogna dargli fiducia ad occhi chiusi, ci stanno studi scientifici di dottori e non di blogger, o dichiarazione verbali e processi, e naturale che preferisco credere al dottore che al blogger, ma sta a me vagliare e ordinare le informazione ricevute....Da quando in qua? Da quando esiste la comunicazione credo. O la politica.
Se c'è gente che crede la terra sia piatta (http://www.theflatearthsociety.org/forum/) non vedo come sia strano esistano persone che si bevano qualunque cosa leggano che si discosti dalle versioni ufficiali per esempio. La confutazione di cui parli è soggettiva e riguarda chi legge, io mi riferivo esplicitamente a chi scrive e vive della natura pseudoanarchica, per così dire, della rete..
E se ti è più "naturale" credere più a un dottore che un blogger è forse perché una laurea in medicina da più garanzie e credibilità di un qualunque scrittore della rete, che era sostanzialmente l'oggetto del mio intervento vedi fondatezza ed autorevolezza?
Per quanto riguarda la libertà di informazione mi sà che tu non conosca molto bene il decreto sicurezza....perchè per dire certe cose ci vuole coraggio.......A me pare ci voglia più coraggio per insinuare qualcosa senza conoscere l'interlocutore, comunque.... cosa penserei io sulla libertà di informazione? Così, giusto per sapere :p che poi gli italiani se ne freghino è un'altro discorso ma nel resto del mondo non è così mi dispiace......Al di là di ciò che io penso o meno della situazione estera (e prima che decida tu per me, in italia c'è un anomalia non riscontrabile in altri paesi occidentali) non mi pare di aver accennato a questo discorso, dove l'avrei fatto? :confused:
Titanium555
25-08-2009, 22:58
Infatti non c'è nessuno che nonostante le analisi crede che l'11/9 sia stato in realtà un complotto...Da quando in qua? Da quando esiste la comunicazione credo. O la politica.
Se c'è gente che crede la terra sia piatta (http://www.theflatearthsociety.org/forum/) non vedo come sia strano esistano persone che si bevano qualunque cosa leggano che si discosti dalle versioni ufficiali per esempio. La confutazione di cui parli è soggettiva e riguarda chi legge, io mi riferivo esplicitamente a chi scrive e vive della natura pseudoanarchica, per così dire, della rete..
E se ti è più "naturale" credere più a un dottore che un blogger è forse perché una laurea in medicina da più garanzie e credibilità di un qualunque scrittore della rete, che era sostanzialmente l'oggetto del mio intervento vedi fondatezza ed autorevolezza?
A me pare ci voglia più coraggio per insinuare qualcosa senza conoscere l'interlocutore, comunque.... cosa penserei io sulla libertà di informazione? Così, giusto per sapere :p Al di là di ciò che io penso o meno della situazione estera (e prima che decida tu per me, in italia c'è un anomalia non riscontrabile in altri paesi occidentali) non mi pare di aver accennato a questo discorso, dove l'avrei fatto? :confused:
vabbè sull'11/9 devi presentare sempre le prove, come detto prima altrimenti è un'inutile discussione......cariche esplosive, aerei militari-----etc etc---
Per il fatto dei blogger forse mi sono spiegato male, ma intendevo dire che quando la notizia è vera lo è con o senza blogger, poi magari ci posso mettere una mia analisi, o un commento ma questo non lo fanno solo i blogger, a quanto pare lo fanno anche sui giornali......e anche noi......anzi facciamo sopratutto questo si chiama dialogo......che a te o al governo non possa piacere l'importante è che non si raccontino balle......
Sul fatto della libertà sei tè quello che ha detto "(questa particolare discussione era un incontro pubblico tra autori sui temi della libertà di stampa, a margine di un festival di alcuni giorni molto molto bello) tuttavia non mi pare ci sia nel paese un dissenso tale da poter usare un festival come misura rappresentativa" in poche parole il problema c'è ma visto che se ne fregano c'è ne freghiamo anche noi........o no? forse tu te ne freghi......booooo
Amu_rg550
25-08-2009, 23:25
vabbè sull'11/9 devi presentare sempre le prove, come detto prima altrimenti è un'inutile discussione......cariche esplosive, aerei militari-----etc etc---
Per il fatto dei blogger forse mi sono spiegato male, ma intendevo dire che quando la notizia è vera lo è con o senza blogger, poi magari ci posso mettere una mia analisi, o un commento ma questo non lo fanno solo i blogger, a quanto pare lo fanno anche sui giornali......e anche noi......anzi facciamo sopratutto questo si chiama dialogo......che a te o al governo non possa piacere l'importante è che non si raccontino balle......
Sul fatto della libertà sei tè quello che ha detto "(questa particolare discussione era un incontro pubblico tra autori sui temi della libertà di stampa, a margine di un festival di alcuni giorni molto molto bello) tuttavia non mi pare ci sia nel paese un dissenso tale da poter usare un festival come misura rappresentativa" in poche parole il problema c'è ma visto che se ne fregano c'è ne freghiamo anche noi........o no? forse tu te ne freghi......boooooO forse non hai capito nulla di quel che ho scritto, mi spiego meglio ;) : un giornalista, straniero, dice di aver avuto la percezione di quel che succede nel nostro paese da una piazza. Cito:Faris racconta di averlo detto, il mese scorso, a un festival letterario in Sardegna e di essere stato applaudito dal pubblico. Così si è reso conto dell'insoddisfazione della gente per quello che oggi l'informazione offre.Eravamo 200 o forse meno, e a causa del caldo (Luglio, Sardegna, 12:00, 30°) avremmo applaudito anche un "viva la figa"..
Quindi per il Times lui, che parla e giudica noi italiani e la nostra stampa, si accorge dello stato in cui versiamo da una piccola piazza e qualche applauso?
Come detto, non credo sia una piccola piazza ad esser attendibile, e male fa il Times a citarlo così per dare vigore alla propria tesi senza sapere che la fonte non è esattamente rappresentativa. Che poi Faris abbia fatto un discorso più complesso e concreto è un altro paio di maniche, ma al Times basta la citazione da quattro soldi.
Magari ci sono esempi migliori, non nego questo, ma quello citato è risibile perché se una piazza ti applaude non è detto che sia in sintonia con il paese. La libertà di informazione non c'entra nulla, il dissenso a cui mi riferisco è quello che dovrebbe esserci ma non c'è in proporzione allo stato dell'informazione nostrana. Da qui l'uscita "Secondo me agli italiani tutto sommato sta bene così."
Titanium555
26-08-2009, 01:02
O forse non hai capito nulla di quel che ho scritto, mi spiego meglio ;) : un giornalista, straniero, dice di aver avuto la percezione di quel che succede nel nostro paese da una piazza. Cito:Eravamo 200 o forse meno, e a causa del caldo (Luglio, Sardegna, 12:00, 30°) avremmo applaudito anche un "viva la figa"..
Quindi per il Times lui, che parla e giudica noi italiani e la nostra stampa, si accorge dello stato in cui versiamo da una piccola piazza e qualche applauso?
Come detto, non credo sia una piccola piazza ad esser attendibile, e male fa il Times a citarlo così per dare vigore alla propria tesi senza sapere che la fonte non è esattamente rappresentativa. Che poi Faris abbia fatto un discorso più complesso e concreto è un altro paio di maniche, ma al Times basta la citazione da quattro soldi.
Magari ci sono esempi migliori, non nego questo, ma quello citato è risibile perché se una piazza ti applaude non è detto che sia in sintonia con il paese. La libertà di informazione non c'entra nulla, il dissenso a cui mi riferisco è quello che dovrebbe esserci ma non c'è in proporzione allo stato dell'informazione nostrana. Da qui l'uscita "Secondo me agli italiani tutto sommato sta bene così."
si ma detto così il discorso cambia, ho capito che si parla rappresentatività, ma alla fine parlavi sempre di free press e di spessore dell'informazioni in contesti come blog forum o piazza che sia......e magari la piccola piazza sicuramente non rappresenterà tutto il popolo italiano.......ma io mi riferivo
al contenuto, nonchè quello che citato dal times può essere vero anche al di fuori della piccola piazza......consensi o meno......
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