zerothehero
23-08-2009, 10:57
E' un mito quest'uomo.
Chi è Ahmad Vahidi?
Ahmad Vahidi (Afp)
WASHINGTON – Al presidente iraniano Ahmadinejad piacciono le provocazioni e gli uomini a lui fedeli. Per questo ha scelto Ahmad Vahidi quale ministro della Difesa. Un personaggio ben conosciuto nel mondo dell’intelligence in quanto ha guidato l’Armata Qods, l’apparato clandestino dei pasdaran. Ed è per questo che è finito nel mirino della magistratura argentina che lo ritiene coinvolto nell’attentato contro la sede dell’associazione ebraica Amia. Un attacco organizzato, sembra, dai servizi iraniani e dall’Hezbollah.
CASO - È chiaro che ogni visita di Vahidi all’estero rischia di trasformarsi in un caso internazionale. Le autorità del Paese che lo riceve dovrebbero attenersi alla richiesta d’arresto emessa dall’Interpol e dunque far scattare le manette ai polsi del ministro. Oppure potrebbero scegliere di ignorare il mandato di cattura per la strage in Argentina, ma questo aprirebbe un altro fronte diplomatico imbarazzante. È già accaduto che un alto dirigente iraniano, sospettato di aver avuto un ruolo nel complotto dell’Amia e in visita in una capitale europea, ha potuto lasciare lo Stato indisturbato. Le polemiche su Vahidi si intrecciano con quelle sull’indagine della polizia argentina sul massacro. Un’inchiesta segnata da errori, testimoni comprati, manovre e intrighi. Teheran e i suoi 007 sono i principali accusati, ma i molti passi falsi degli investigatori hanno spesso compromesso il castello dell’accusa.
Guido Olimpio
21 agosto 2009
Chi è Ahmad Vahidi?
Ahmad Vahidi (Afp)
WASHINGTON – Al presidente iraniano Ahmadinejad piacciono le provocazioni e gli uomini a lui fedeli. Per questo ha scelto Ahmad Vahidi quale ministro della Difesa. Un personaggio ben conosciuto nel mondo dell’intelligence in quanto ha guidato l’Armata Qods, l’apparato clandestino dei pasdaran. Ed è per questo che è finito nel mirino della magistratura argentina che lo ritiene coinvolto nell’attentato contro la sede dell’associazione ebraica Amia. Un attacco organizzato, sembra, dai servizi iraniani e dall’Hezbollah.
CASO - È chiaro che ogni visita di Vahidi all’estero rischia di trasformarsi in un caso internazionale. Le autorità del Paese che lo riceve dovrebbero attenersi alla richiesta d’arresto emessa dall’Interpol e dunque far scattare le manette ai polsi del ministro. Oppure potrebbero scegliere di ignorare il mandato di cattura per la strage in Argentina, ma questo aprirebbe un altro fronte diplomatico imbarazzante. È già accaduto che un alto dirigente iraniano, sospettato di aver avuto un ruolo nel complotto dell’Amia e in visita in una capitale europea, ha potuto lasciare lo Stato indisturbato. Le polemiche su Vahidi si intrecciano con quelle sull’indagine della polizia argentina sul massacro. Un’inchiesta segnata da errori, testimoni comprati, manovre e intrighi. Teheran e i suoi 007 sono i principali accusati, ma i molti passi falsi degli investigatori hanno spesso compromesso il castello dell’accusa.
Guido Olimpio
21 agosto 2009