xcdegasp
20-08-2009, 14:35
L'Arci: "Per i principianti del pc è meglio chiedere a un centro specializzato"
Se siete tra coloro che dal primo settembre dovranno regolarizzare la propria colf o badante, e credete che farlo comodamente seduti davanti al computer di casa, utilizzando la procedura informatizzata suggerita dal ministero, vi permetterà di risparmiare tempo e fatica, vi sbagliate. Per completare le operazioni richieste vi serviranno, oltre che una connessione internet, anche discrete capacità informatiche (tra cui essere in grado di scaricare e installare un programma sul vostro pc), una casella di posta elettronica da controllare regolarmente e, non ultimo, almeno due giorni di tempo. Insomma, avverte Roberto Menichetti, coordinatore dell´ufficio immigrazione Arci di Firenze, «se si è principianti del computer, meglio non provarci nemmeno e farsi aiutare in un centro specializzato».
Il primo passo consiste nel pagare (è possibile già da domani) un contributo da 500 euro per ogni lavoratore che si intende mettere in regola: per farlo, bisogna scaricare il modulo F24 dal sito www.interno.it alla sezione «emersione lavoro irregolare di colf e badanti» (lo stesso modulo si trova anche su www.agenziaentrate.gov.it; www.lavoro.gov.it o www.inps.it), stamparlo e compilarlo a mano seguendo il fac simile allegato: si dovranno indicare dati e codice fiscale del datore di lavoro e una sigla che varia a seconda che la persona da regolarizzare sia italiana o comunitaria (RINT) oppure extracomunitaria (REXT). Ci si dovrà poi recare col modulo alle poste o in banca e pagare la somma, conservando la ricevuta.
A questo punto, si è pronti per affrontare il passaggio successivo, quello più complesso. Si dovrà tornare sul sito del ministero (www.interno.it), collegarsi alla sezione «sportello unico per l´immigrazione» e, da qui, alla sezione «richiesta domande informatizzate». Qui il datore di lavoro si dovrà registrare inserendo il proprio nome e l´indirizzo della propria casella di posta elettronica dove, dopo alcune ore (o addirittura l´indomani) riceverà una password necessaria per i passaggi successivi. Dovrà poi scaricare (sempre dalla stessa sezione del sito), installare sul pc e attivare con la password appena ricevuta un programma che permetterà di visualizzare la domanda di emersione vera e propria. Questa dovrà essere compilata on line sempre dal datore di lavoro che dovrà inserire, oltre ai propri dati fiscali, il codice riportato sulla ricevuta del pagamento dei 500 euro. Infine, bisognerà salvare la domanda e inviarla seguendo le istruzioni del sito.
Passate alcune ore, si riceverà alla propria casella di posta elettronica una mail che avviserà dell´avvenuto ricevimento della domanda, con tanto di data e ora. Questo è un documento importantissimo, da stampare e conservare: in attesa della convocazione in prefettura per la stipula definitiva del contratto di soggiorno, sostituirà a tutti gli effetti il documento di regolarizzazione. Può anche capitare che dopo due o tre giorni dall´invio della domanda non si riceva alcuna mail: in tal caso si dovrà riprendere la domanda salvata e inviarla nuovamente.
Una gigantografia della leader dell´opposizione birmana Aung San Suu Kyi, con la scritta «Freedom for Aung San Suu Kyi», è esposta da ieri sulla facciata di Palazzo Vecchio. È stata l´amministrazione comunale a decidere questo segnale di solidarietà dopo che
>>>> Prosegue -> http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/un-rompicapo-regolarizzare-colf-e-badante-via-internet/2107447
Se siete tra coloro che dal primo settembre dovranno regolarizzare la propria colf o badante, e credete che farlo comodamente seduti davanti al computer di casa, utilizzando la procedura informatizzata suggerita dal ministero, vi permetterà di risparmiare tempo e fatica, vi sbagliate. Per completare le operazioni richieste vi serviranno, oltre che una connessione internet, anche discrete capacità informatiche (tra cui essere in grado di scaricare e installare un programma sul vostro pc), una casella di posta elettronica da controllare regolarmente e, non ultimo, almeno due giorni di tempo. Insomma, avverte Roberto Menichetti, coordinatore dell´ufficio immigrazione Arci di Firenze, «se si è principianti del computer, meglio non provarci nemmeno e farsi aiutare in un centro specializzato».
Il primo passo consiste nel pagare (è possibile già da domani) un contributo da 500 euro per ogni lavoratore che si intende mettere in regola: per farlo, bisogna scaricare il modulo F24 dal sito www.interno.it alla sezione «emersione lavoro irregolare di colf e badanti» (lo stesso modulo si trova anche su www.agenziaentrate.gov.it; www.lavoro.gov.it o www.inps.it), stamparlo e compilarlo a mano seguendo il fac simile allegato: si dovranno indicare dati e codice fiscale del datore di lavoro e una sigla che varia a seconda che la persona da regolarizzare sia italiana o comunitaria (RINT) oppure extracomunitaria (REXT). Ci si dovrà poi recare col modulo alle poste o in banca e pagare la somma, conservando la ricevuta.
A questo punto, si è pronti per affrontare il passaggio successivo, quello più complesso. Si dovrà tornare sul sito del ministero (www.interno.it), collegarsi alla sezione «sportello unico per l´immigrazione» e, da qui, alla sezione «richiesta domande informatizzate». Qui il datore di lavoro si dovrà registrare inserendo il proprio nome e l´indirizzo della propria casella di posta elettronica dove, dopo alcune ore (o addirittura l´indomani) riceverà una password necessaria per i passaggi successivi. Dovrà poi scaricare (sempre dalla stessa sezione del sito), installare sul pc e attivare con la password appena ricevuta un programma che permetterà di visualizzare la domanda di emersione vera e propria. Questa dovrà essere compilata on line sempre dal datore di lavoro che dovrà inserire, oltre ai propri dati fiscali, il codice riportato sulla ricevuta del pagamento dei 500 euro. Infine, bisognerà salvare la domanda e inviarla seguendo le istruzioni del sito.
Passate alcune ore, si riceverà alla propria casella di posta elettronica una mail che avviserà dell´avvenuto ricevimento della domanda, con tanto di data e ora. Questo è un documento importantissimo, da stampare e conservare: in attesa della convocazione in prefettura per la stipula definitiva del contratto di soggiorno, sostituirà a tutti gli effetti il documento di regolarizzazione. Può anche capitare che dopo due o tre giorni dall´invio della domanda non si riceva alcuna mail: in tal caso si dovrà riprendere la domanda salvata e inviarla nuovamente.
Una gigantografia della leader dell´opposizione birmana Aung San Suu Kyi, con la scritta «Freedom for Aung San Suu Kyi», è esposta da ieri sulla facciata di Palazzo Vecchio. È stata l´amministrazione comunale a decidere questo segnale di solidarietà dopo che
>>>> Prosegue -> http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/un-rompicapo-regolarizzare-colf-e-badante-via-internet/2107447