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View Full Version : Berlusconi-Casini atto n, scena m


giannola
19-08-2009, 07:17
Pdl: divisioni su alleanza con Udc, Bondi 'è necessaria'

ROMA - Rilanciata da Bondi in un'intervista a Libero, l'ipotesi di una alleanza elettorale con l'Udc sta dividendo il Pdl. Un'alleanza doverosa secondo il coordinatore del Pdl che vede invece scettico il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri che invita alla cautela in tal senso. Per Italo Bocchino, la politica dei due forni dell'Udc e' in pieno contrasto con il bipolarismo. Frena gli entusiasmi il segretario Udc Cesa: 'non ci interessa un posto a tavola'. 'E' interessante - spiega Cesa - il dibattito che si e' aperto nella maggioranza ma per quanto ci riguarda, rispettiamo profondamente il vincolo elettorale che lega il governo del paese alle forze di maggioranza e ci sentiamo allo stesso modo vincolati al mandato ricevuto dai nostri elettori, che non e' negoziabile'. Sui rischi della politica dei due forni, un avvertimento all'Udc arriva anche dalla portavoce vicario del Pdl, Anna Maria Bernini: 'La formula sino ad ora proposta dall'Udc, dei 2 forni e delle trattative zonizzate - sottolinea - rischia di produrre estemporanei accordi locali cattura-potere ed acchiappa-poltrone, che creano smarrimento, delusione ed incertezza pro futuro degli elettori, che vogliono essere certi della collocazione politica e quindi progettuale e valoriale del partito a cui, esprimendo il loro voto, si sono affidati'.

fonte ansia :D

ulteriori link

http://news.google.it/news/url?sa=t&ct2=it%2F0_0_s_0_0_t&usg=AFQjCNHX4vHfUrK9RJnC54_CaLyekH2m-w&cid=1256415488&ei=EpiLSpjuLMqzsAatpoEp&rt=STORY&vm=STANDARD&url=http%3A%2F%2Filtempo.ilsole24ore.com%2Fpolitica%2F2009%2F08%2F19%2F1060067-venga_casini_deve_sbrigarsi.shtml

http://news.google.it/news/url?sa=t&ct2=it%2F0_0_s_2_0_t&usg=AFQjCNEud1hTte6DodUgnF5n2RYUUHGFXQ&cid=1256415488&ei=EpiLSpjuLMqzsAatpoEp&rt=STORY&vm=STANDARD&url=http%3A%2F%2Fwww.ilmessaggero.it%2Farticolo_app.php%3Fid%3D21078%26sez%3DHOME_INITALIA%26npl%3D%26desc_sez%3D

dantes76
19-08-2009, 07:40
Il Pdl vuole l’Udc nel governo in Sicilia per averlo alleato alle regionali. Occhi puntati sull’Isola

17 agosto 2009 21:49



http://www.siciliainformazioni.com/pictures/0200x0000/0000011338.jpg

Lavori in corso. Si tratta il rientro dell’Udc nella giunta di governo in Sicilia. Sia Totò Cuffaro, quanto il Presidente del gruppo parlamentare Mpa, Francesco Musotto, hanno confermato i preliminari per un eventuale ritorno nella maggioranza. Cuffaro ha spiegato che il Presidente Lombardo ha bisogno di un governo più solido, dato che il Pdl, a causa della conflittualità interna, gli sta facendo mancare il terreno sotto i piedi. La qual cosa non è priva di fondamento, perché le anime del Pdl sono tali e tante che non ci capiscono più nemmeno gli addetti ai lavori. E’ il caso di chiamarle correnti?

Il Presidente del Consiglio, Berlusconi, s’arrabbia: sostiene che non esistono nel suo partito le correnti, che si tratta di allucinazioni giornalistiche, come il partito del Sud. Comunque sia – gruppi, correnti, associazioni ecc – la diversità è conclamata e ha stimolato una grande vivacità.



L’inventario non è semplice.
C’è un gruppo che fa capo al coordinatore regionale, Giuseppe Castiglione, e al senatore Pino Firrarello, che è collegato, ma non troppo, al gruppone sulla carta più affollato, guidato da due condottieri “fantasma”, il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, e il Presidente del Senato, Renato Schifani, autorevoli ma, proprio per questo, necessariamente defilati.

Coloro che aderiscono a questa corrente, o gruppo, si sono definiti "lealisti". All’interno del “gruppone” ci sono i "pontieri" ed i "fondamentalisti".
I primi, che fanno capo a Angelino Alfano, guardano ad un superamento delle divisioni, ma non a qualunque prezzo; i secondi, non intendono venire a patti con i nemici di sempre, cioè gli ex “ribelli” ed ex autosospesi e (ex ?) sostenitori del partito del Sud, guidati da Gianfranco Miccichè. Il Presidente del Gruppo parlamentare del Parlamento regionale, Vincenzo Leontini, non ha una collocazione ben definita, né pontiere né talebano, ma sta con Schifani e Alfano.

Fra i fondamentalisti c’è, o c’è stato, il Presidente dell’Assemblea siciliana, Francesco Cascio, sostenitore di un rimpasto del governo, molto critico verso il Presidente Lombardo. Gli irriducibili comunque vanno cercati nella Sicilia orientale, sono Firrarello e il Presidente della Provincia di Catania, il coordinatore regionale Giuseppe Castiglione.

Gli amici di Miccichè possono contare su una discreta adesione della Ministra dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, l’assessore Titti Bufardeci e altri.
C’è anche il correntone finiano-autonomista, contrario al partito del Sud ma favorevole al governo Lombardo, nel quale ha proposto ed ottenuto una presenza. Questo correntone, a sua volta, ha due anime, quella di Dore Misuraca, di provenienza FI, berlusconiano ma lontano dalle posizioni dei cosiddetti lealisti, e l’ampia area AN, con Granata, Briguglio e Strano, fra gli altri.

L’arcipelago del Pdl siciliano va considerato con interesse perché il Pdl nazionale non è affatto un monolite, come il Premier vorrebbe far credere, e la Sicilia è oggi il terreno di coltura delle divisioni.
Se ci chiedessero che cosa divide gli uni dagli altri, non sapremmo dare alcuna spiegazione, con l’eccezione dei finiani, i quali perseguono a grandi linee la strategia del Presidente della Camera nei grandi temi – etici, sociali – e sulla forma partito. Lavorano per una democratizzazione interna, a cominciare dalla Sicilia, per la quale è stata chiesta una deroga statutaria: costituire i circoli locali e votare i dirigenti a qualsiasi livello.

Tutto questo non c’entra con l’ingresso in giunta di governo dell’Udc? No, non c‘entra, ma fino a un certo punto. Per spiegarlo bisogna varcare lo Stretto e vedere gli eventi siciliani in un panorama nazionale. Berlusconi ed i suoi più stretti collaboratori stanno lavorando ad un patto pre-elettorale con l’Udc per le regionali. Se non ci riescono, quattro o cinque regioni le perdono, oltre a quelle in prevalenza vicine al centrosinistra. La marcia di avvicinamento deve cominciare dall’Isola, dove l’Udc è stato sbattuto fuori dal governo. Un’operazione politica che alla fine è stata avallata, di fatto, dallo stesso Premier.
Il ritorno dell’Udc nel governo siciliano deve “provare” la lealtà dei berlusconiani e servire a creare le condizioni per sedere attorno ad un tavolo insieme con Casini.
E’ perciò riduttivo analizzare gli eventi siciliani dell’ultima ora come dinamiche locali.

Se Lombardo accoglie gli amici-nemici dell’Udc fa un grosso favore al Premier, non c’è dubbio. Se non lo fa, mette in pericolo il risultato elettorale del centrodestra.
Raffaele Lombardo, dunque, è diventato, con maggior forza rispetto alle politiche, l’ago della bilancia, il punto di partenza di un’azione politica del Pdl. Casini resta il più corteggiato dei leader nazionali, ma Lombardo deve stare dalla stessa parte di Casini perché l’Udc possa sedere al tavolo della trattativa con Berlusconi.
Non si sta decidendo, dunque, il ritorno degli uomini di Cuffaro nel governo siciliano, ma qualcosa di più importante.

Source: www.siciliainformazioni.com (http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/61490/vuole-ludc-governo-sicilia-averlo-alleato-alle-regionali-occhi-puntati-sullisola.htm) (19/08/2009) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)

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giannola
19-08-2009, 07:43
ah i bei vecchi tempi andati....quando erano tutti amisci :O

http://2.bp.blogspot.com/_oa_MQIVJCBo/Rsi4UiO1a0I/AAAAAAAAABc/wQcDHxutwiM/s1600/cuffaro.jpg


:asd:

dantes76
19-08-2009, 08:24
ah i bei vecchi tempi andati....quando erano tutti amisci :O

http://2.bp.blogspot.com/_oa_MQIVJCBo/Rsi4UiO1a0I/AAAAAAAAABc/wQcDHxutwiM/s1600/cuffaro.jpg


:asd:

:O
http://gdmmarsala.ilcannocchiale.it/blogs/bloggerarchimg/GdmMarsala/cuffaro.gif