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View Full Version : Il grande giornalismo del copia, taglia e incolla


blamecanada
15-08-2009, 13:46
Stavo cercando notizie su Rockmelt (http://www.rockmelt.com/), il post-browser annunciato dall’inventore di Mosaic e Netscape, che promette entro fine anno di rappresentare una novità importante. Stavo cercando notizie e non ho potuto fare a meno di notare che il pezzo di Repubblica (http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/tecnologia/motori-ricerca/rockmelt/rockmelt.html)a firma di tal Giovanni Gagliardi, è una copia conforme ma più povera del pezzo del New York Times (http://www.nytimes.com/2009/08/14/technology/internet/14browser.html?_r=1) pubblicato il 13.

Sembra abbastanza evidente che Gagliardi si sia limitato a riportare quanto scritto dal quotidiano statunitense senza citare, verificare, indicare la fonte, insomma senza nulla di quanto obbligatorio fare per un buon giornalismo.

Se lavorare in un grande giornale vuol dire sempre più spesso andare a vedere cosa c’è di nuovo in giro e riprenderlo di corsa con la matita copiativa allora il grande giornale in questione proprio non ci serve. Abbiamo più volte evidenziato come Repubblica spesso copi di sana pianta la copertura latinoamericana del quotidiano spagnolo El País. Questo a sua volta la riprende (concorda, aggiusta) da fondazioni di destra o estrema destra statunitense o di uffici stampa di multinazionali, e i lettori di Repubblica si sorbiscono quest’olio esausto e torbido di notizie in genere false e tendenziose. In quanti altri campi La Repubblica (e non solo La Repubblica ovviamente) si limita a copincollare?

Il caso in questione tutto sommato appare veniale e fa parte della supinità del prestar spazio al marketing altrui preannunciando un prodotto che adesso tutti aspetteremo trepidanti. Ecco un passaggio da penna rossa:

"Abbiamo messo su una squadra veramente buona", ha detto Andreessen in una intervista quest’estate, aggiungendo subito dopo, però, che è troppo presto per fornire altri dettagli. Ma di recente, il papà di Netscape ha lanciato una dura critica: "Non c’è stata alcuna innovazione nei browser web durante gli ultimi cinque anni", ha detto, sottolineando come le funzioni principali per la navigazione, siano in pratica invariata dall’epoca del suo celebre motore.

Il passaggio è tra quelli copiati di sana pianta e a chi abbia concesso l’intervista Andreessen (sarebbe il minimo, poi un grande quotidiano poteva anche chiederla in proprio l’intervista ma tant’è), Gagliardi non lo sa perché non lo dice (sbagliando) neanche il New York Times. Vero Gagliardi che non sai a chi ha concesso l’intervista Andreessen?

Il piccolo caso in questione conferma una volta di più che le critiche che il giornalismo tradizionale muove a quello partecipativo (non muoversi, non verificare, non approfondire, essere mossi da un’agenda altrui…) sono in realtà sempre di più la cifra del giornalismo mainstream del XXI secolo. Altro che “Dilettanti 2.0”, il libello che ha fatto spellare le mani a Geminello Alvi de Il Giornale. Sono i “Giornalisti 2.0” quelli che stanno incatenati al desk e scrivono di tutto senza sapere e verificare nulla, anche nei grandi giornali. E che vi piaccia o no stiamo peggio tutti quanti.

Fonte: Giornalismo partecipativo (http://www.gennarocarotenuto.it/9996-rockmelt-la-repubblica-una-volta-di-pi-copia/)


L'articolo parla da solo: non ho nulla da aggiungere.

first register
15-08-2009, 14:36
E' vero. Putroppo è tutto vero, sempre più spesso la cartastampata nazionale si occupa soltanto di copiare le notizie senza verificarle.
A volte una buona lista di sottoscrizioni rss può essere molto più utile dei quotidiani.

blamecanada
17-08-2009, 13:11
Sí, però il problema è che se il quotidiano è un mezzo d'informazione poco usato, internet è un mezzo veramente elitario, ad ora. Ed anche quando è usato vengono seguiti sempre i soliti siti.

gbhu
17-08-2009, 13:24
Senza entrare nel merito specifico del giornalismo, credo che il "copia e incolla" è anche una conseguenza diretta della disponibilità illimitata ed istantanea di informazioni, derivante dall'esistenza di internet, soprattutto.
Ad esempio anche nel lavoro.
Chi lavora nel software sa che è sempre più raro vedere un qualcosa che sia farina del proprio sacco e non una riedizione di una qalche soluzione trovata su internet. La figura romantica del programmatore sta svanendo e ormai le nuove generazioni più che pensare a risolvere il problema pensano a quale sia il pattern di ricerca più opportuno da inserire in google, onde trovare la soluzione già pronta pensata da qualcun altro.
Ovviamente non vedo nulla di negativo in sé in tutto ciò. Dico solo che il "copia e incolla" sempre più diffuso è figlio dei tempi.

dave4mame
17-08-2009, 14:02
non so ora, ma per certo qualche anno fa panorama riportava (su licenza) articoli della versione europea del time.
e, considerato certi abomini "originali" che ho avuto modo di leggere, forse è anche meglio così.

ma se vogliamo dirla tutta; posso ritenere abomini articoli che trattano quei (pochi) argomenti di cui ho una conoscenza discreta.
quante cagate posso essermi sciroppato, su tematiche che non conosco?

first register
17-08-2009, 14:39
Sí, però il problema è che se il quotidiano è un mezzo d'informazione poco usato, internet è un mezzo veramente elitario, ad ora. Ed anche quando è usato vengono seguiti sempre i soliti siti.

Sul quotidiano ok, effettivamente i dati parlano chiaro. Il corriere della sera vendeva 700.000 mila copie nel 2006/2007 niente in confronto ai 60.000.000 di cittadini italiani.
http://www.key4biz.it/files/000088/00008899.gif

Su internet non so... infondo internet è una rete, non penso si possa definire un mezzo di comunicazione d'elite perchè attraversa tutte le classi sociali.
Il fatto che poi si seguano sempre i soliti siti, questo dipende dai navigatori, personalmente trascorro molto tempo sui motori di ricerca (google e yahoo in testa) e di solito verifico le news su diversi siti web.
Se io avessi scritto quel pezzo non avrei copiato e soppratutto non avrei riportato delle notizie non verificabili.
Purtroppo però il mestiere del giornalista ha dei tempi molto rapidi e permette di non verificare le fonti, di conseguenza per un giornalista può essere conveniente pubblicare in tutta fretta un pezzo con dati non verificati perchè l'articolo finirà in mezzo ai soliti siti e nessuno si occuperà di mettere sotto processo il responsabile.
Su internet invece le cose vanno in maniera diversa ed è anche per questo motivo che frequento i forum web.

Tornando OT, QUI (http://www.google.com/search?client=opera&rls=en&q=Rockmelt&sourceid=opera&ie=utf-8&oe=utf-8) ci sono i risultati google su Rockmelt, al momento nei primi 20 link non ci sono articolo dei principali quotidiani online nazionali dubito che un quotidiano "generalista" possa essere aggiornato sull'evoluzione dei browser web, per cui forse copiare dal Times.... . :fagiano:

Toyo
17-08-2009, 14:50
Un pelo OT ma neanche tanto:

Repubblica: http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/cronaca/rave-party/rave-party/rave-party.html

Il Corriere: http://www.corriere.it/cronache/09_agosto_16/overdose_rave_party_13aeab3e-8a4e-11de-b377-00144f02aabc.shtml

Il Giornale: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=374527 ... Visualizza altro



30mila megawatt?
chissà che gruppi elettrogeni!