xcdegasp
11-08-2009, 14:48
Il sindaco a Milanosport: «Vogliamo capire motivazioni, nei prossimi giorni non si verificheranno più disagi»
MILANO - Mai più senza piscine. La serrata dei tre più grandi impianti (Lido, Romano, Scarioni), arrivata a sorpresa e soprattutto senza un avviso né tantomeno una spiegazione, in una domenica d’agosto da trenta gradi e rotti, non deve più ripetersi. Ventiquattro ore dopo la figuraccia, gli impianti chiusi per due gocce di pioggia scese alle 9 di mattina, anche Letizia Moratti sente il dovere d’intervenire. Promette, il sindaco, «un’indagine accurata della situazione, per comprendere le motivazioni che hanno portato la società di gestione Milanosport a decidere la limitazione del servizio» per poi ribadire «che nei prossimi giorni non si verificheranno più disagi».
Concetto del resto già espresso dall’assessore allo Sport della sua giunta, Alan Rizzi, protagonista di una presa di posizione durissima contro la società che gestisce le piscine della città. «Si devono dare una raddrizzata», aveva tuonato nel pomeriggio di domenica. «Hanno capito di aver fatto un errore», dice l’assessore il giorno dopo, stemperando le polemiche e smorzando i toni. In gioco, pensano da Palazzo Marino, c’è il concetto stesso di servizio pubblico. Perché la giustificazione fornita dalla società che gestisce gli impianti è parsa a tutti inaccettabile. «Con poca gente non conveniva aprire le vasche», si erano giustificati i dirigenti di Milanosport. Come se Atm non facesse circolare autobus e metrò al di fuori degli orari di punta.
Resta da capire, semmai, come sia possibile scaricare interamente le responsabilità su una società controllata al cento per cento dal Comune e con un presidente scelto, voluto e nominato da Palazzo Marino. In ogni caso, la tragicommedia di domenica una buona notizia l’ha prodotta: Argelati, Lido, Romano, Scarioni, Saini e Sant’Abbondio rimarranno aperte anche nei tre giorni successivi a Ferragosto. Niente giorno di riposo infrasettimanale, insomma. L’assessore Rizzi si spinge più in là: «Potremmo posticipare di una settimana la chiusura delle piscine all’aperto: dal sette settembre al quindici. Dipenderà dal tempo». Il meteo, sempre lì si torna.
Andrea Senesi
11 agosto 2009
Fonte: http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_agosto_11/piscine_chiuse_moratti_indagine_interna-1601656638214.shtml
MILANO - Mai più senza piscine. La serrata dei tre più grandi impianti (Lido, Romano, Scarioni), arrivata a sorpresa e soprattutto senza un avviso né tantomeno una spiegazione, in una domenica d’agosto da trenta gradi e rotti, non deve più ripetersi. Ventiquattro ore dopo la figuraccia, gli impianti chiusi per due gocce di pioggia scese alle 9 di mattina, anche Letizia Moratti sente il dovere d’intervenire. Promette, il sindaco, «un’indagine accurata della situazione, per comprendere le motivazioni che hanno portato la società di gestione Milanosport a decidere la limitazione del servizio» per poi ribadire «che nei prossimi giorni non si verificheranno più disagi».
Concetto del resto già espresso dall’assessore allo Sport della sua giunta, Alan Rizzi, protagonista di una presa di posizione durissima contro la società che gestisce le piscine della città. «Si devono dare una raddrizzata», aveva tuonato nel pomeriggio di domenica. «Hanno capito di aver fatto un errore», dice l’assessore il giorno dopo, stemperando le polemiche e smorzando i toni. In gioco, pensano da Palazzo Marino, c’è il concetto stesso di servizio pubblico. Perché la giustificazione fornita dalla società che gestisce gli impianti è parsa a tutti inaccettabile. «Con poca gente non conveniva aprire le vasche», si erano giustificati i dirigenti di Milanosport. Come se Atm non facesse circolare autobus e metrò al di fuori degli orari di punta.
Resta da capire, semmai, come sia possibile scaricare interamente le responsabilità su una società controllata al cento per cento dal Comune e con un presidente scelto, voluto e nominato da Palazzo Marino. In ogni caso, la tragicommedia di domenica una buona notizia l’ha prodotta: Argelati, Lido, Romano, Scarioni, Saini e Sant’Abbondio rimarranno aperte anche nei tre giorni successivi a Ferragosto. Niente giorno di riposo infrasettimanale, insomma. L’assessore Rizzi si spinge più in là: «Potremmo posticipare di una settimana la chiusura delle piscine all’aperto: dal sette settembre al quindici. Dipenderà dal tempo». Il meteo, sempre lì si torna.
Andrea Senesi
11 agosto 2009
Fonte: http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_agosto_11/piscine_chiuse_moratti_indagine_interna-1601656638214.shtml