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View Full Version : Marco Pannella: "Caro Bersani, esistiamo anche noi".


Dream_River
09-08-2009, 18:42
Marco Pannella: «Caro Bersani, esistiamo anche noi». La risposta in un'intervista a RadioRadicale

Caro Bersani, credo che tu ben sappia che da parte nostra e mia non esistano nei tuoi confronti pregiudizio o sentimenti negativi. In particolare durante la comune esperienza nel governo Prodi, dove sin dall’inizio ci trovammo molto vicini all’impegno che ti contraddistinse, impegno ciò malgrado, impantanatosi per strategie politiche “interne”, per storie forse troppo oggettivamente diverse. Ma anche per altre purtroppo: “esterne”, queste, al governo Prodi ma non all’area, né agli stessi Ds, o ai mitici “novatori” ex-Dc ed ex-Pci. Dopo di ciò costoro, nominati levatori, ostetrici, psichiatri infantili, custodi e tutori del neonato Pd, imposero una linea, per dirla tutta e senza malanimo, ferocemente quanto ottusamente antiradicale, fino a costringere (noi “prodiani” della Rosa nel pugno) a scelte che furono, per i socialisti tanto necessariamente ostili quanto avventurose, o per noi radicali tanto nobilmente e costosamente responsabili quanto oggettivamente mortificanti. Si corsero rischi letali (per fortuna in parte, si spera, superati) per lo stesso neonato, purtroppo, ancora alle europee, voi tutti e lo stesso Franceschini, avete scelto di allearvi con lo schieramento berlusconiano per salvare quel bipolarismo partitocratico (che è Regime di disordine costituito) dandogli l’estrema unzione antidemocratica di una legge-truffa, giungendo poi persino alla grottesca, incomprensibile, antipopolare scelta referendaria. Lasciamo aggiungere che non possiamo, onestamente, offendere tanti compagni del Pd, a cominciare dallo stesso “nostro” Romano, a D’Alema e Veltroni, Marini e Rutelli, Parisi fino al carissimo Marino, e a te, togliendovi la dignità di corresponsabili pieni di quel che di positivo e negativo sarebbe errato e ingiusto attribuire al solo Dario.

Leggo la tua dichiarazione di ieri: «Voglio un partito le cui radici siano socialiste e cattolico-popolari», che anche sia (ma pensa un po’!) «democratico e liberale». Tu punti a: «alleanze larghe, democratiche e di progresso». «Cominciamo a costruire - poi precisi - una politica comune delle opposizioni». Ma quali opposizioni? Non Storace, ovviamente; ma parrebbe anche non Ferrero e dintorni. Potrebbe esserlo di buona parte di Sinistra e libertà. Quella radicale, naturalmente, non esiste, in quanto tale. Allora di chi si tratta?

Qui si torna ad un vecchio vizietto del Regime: basta escogitare una legge elettorale “giusta” e anche gli altrimenti perdenti pensano di farcela. Tu saresti, Pierluigi, da quel che se ne sa, non ostile al sistema elettorale “tedesco”, dogma casiniano non sgradito alla Lega. Dario invece ha dichiarato di essere per il maggioritario, non esclusa per ora nessuna delle sue versioni: mattarelliana o francese. E anche quella anglosassone, americana? Riformiste, quelle, riformatrici queste. Glielo chiederemo, come anche a Ignazio, un po’ troppo laconico, per ora, in proposito. Così stante le cose, una strategia che potresti finire per scegliere potrebbe ben essere quella “antiberlusconiana”. Certo nei tuoi toni: più moderata, civile, tollerante ma innanzitutto tale: antiberlusconiana. Quindi ottima per l’Idv e per un altro leader “delle opposizioni come l’ottimo Casini. Potrebbero essere coinvolti anche - perché no? - la Lega, vecchia “costola della sinistra”. Tutta o in parte, già accadde. E quale interesse potrebbe avere Rutelli ad andarsene, con questo eventuale “nuovo conio’ del Pd.

Ma torniamo alla tua dichiarazione. «Cattolico-popolari» affermi. Cioè? Se tu parlassi di “cattolico-liberali” c/o di “cattolico-conciliare’ capirei un pd meglio. Posso osare una interpretazione, un sospetto, una malizia? Nella tua Bologna Yex “roccaforte rossa” avete portato a sindaco, presidente della provincia, rettore della università tre possibili “cattolico-popolari”, rispettivamente il sindaco professor Delbono, la presidente della provincia Draghetti, il magnifico rettore Dionigi. Di che render vincente, sullo sfondo la regia del cardinal Caffarra, che di tutto potrà essere accusato, ma non certo di appartenere alla teologia della liberazione o alle correnti dei credenti conciliari o dei cattolici-liberali.

«Cominciamo a costruire una politica comune delle opposizioni», prodami. Ma se, intanto, si cominciasse a costruire la politica comune del Pd? E se intanto spendessi un po’ del tuo tempo, marginale, per dialogare, riflettere e far riflettere noi radicali in quanto tali? Qualche volta, forse, sarebbe opportuno e conveniente ascoltarci, e farti ascoltare, più direttamente. lo, come forse ricordi, ti… estorsi una promessa di farti vivo con me, se lo avessi solo ritenuto non inutile; nel dicembre 2007!

A volte, sai, può non essere inutile contare perfino su di noi, in quanto Radicali. Come quando, con la Rosa nel pugno, determinammo l’esito delle elezioni del 2006: quando l’Unione, che aveva riscosso un milione di voti meno dello schieramento berlusconiano, grazie al milione di voti della Rnp (fra i quali almeno 350.000 tolti al centrodestra) fummo determinanti per battere i “capaci davvero, ma davvero, di tutto” e conseguire l’obiettivo di portare al governo i “buoni quasi a niente”! Non ci fu perdonato: sarà che i (sospetti) creditori spesso sono insopportabili, a volte da eliminare; tanto quanto si ha invece cura della buona salute dei debitori!

Termino con una domanda la cui risposta ti e vi solleciterei, da subito. L’Istituto Cattaneo ha scoperto che alle europee in 9 città capoluogo di provincia su 10 prese in considerazione, le liste Bonino-Pannella con una durissima campagna anti-regime per la riforma e l’alternativa liberale, democratica, e antipartitocratica, laica hanno riscosso maggiore apporto di voti da elettori del centrodestra che da quelli del centrosinistra. Del che vado, e andiamo, particolarmente grati e fieri. Nessuno, ma proprio nessuno, ha mostrato di ritenere meritevole di una, sia pur minima, riflessione o commento questo fatto. Tu? Voi?

Potete trovare la risposta di Bersani in formato audio sul sito di Radio Radicale, che per ovvi motivi non posso linkare

Che ne pensate di quello che ha scritto Marco Pannella?