Teox82
05-08-2009, 19:44
Sono ora 559 gli Eurofighter per i quali esiste un contratto di produzione. La cifra comprende gli 87 caccia austriaci e sauditi, ma soprattutto i 112 della Tranche 3 previsti dal contratto da nove miliardi di euro siglato oggi dall’agenzia NETMA con i consorzi Eurofighter e Eurojet. Quasi un terzo del valore totale è di competenza Finmeccanica, che partecipa al programma attraverso Alenia Aeronautica per gli aerei e Selex Galileo per l’elettronica. Secondo fonti di stampa i 112 Eurofighter comprendono 21 macchine per l’Italia, 40 per il Regno Unito, 30 per la Germania e 21 per la Spagna. I motori, alla cui produzione l’Italia partecipa tramite Avio Group, saranno 241. Avio dichiara un valore di 270 milioni di euro per il proprio 20% mentre Rolls-Royce parla di 300 mln di sterline (350 mln di euro circa) per il proprio 37%.
Secondo il generale Antonino Altorio, direttore generale di NETMA (al centro nella foto), il contratto «costituisce il riferimento per i relativi contratti di supporto logistico che sono fondamentali per garantire la disponibilità delle flotte riducendo nel contempo, in misura significativa, il costo del supporto durante il servizio.»
«La firma della terza tranche del programma Eurofighter, da parte delle quattro nazioni partner, ribadisce la scelta strategica di investire nell’alta tecnologia per ottenere ritorni più significativi nel lungo periodo, sia dal punto di vista industriale che occupazionale», ha commentato in una nota l’a.d. di Alenia Aeronautica Giovanni Bertolone. «Oggi l’Eurofighter, il più efficace aereo di difesa di nuova generazione, è anche il principale programma di collaborazione industriale in Europa. Inoltre, rispetto ai suoi concorrenti, e a fronte di un più basso costo di sviluppo, il Typhoon garantisce l’indipendenza della nostra industria nello sviluppo dei settori d’innovazione e un notevolissimo impatto economico a livello nazionale ma anche regionale, in particolare in Piemonte e in Puglia.»
L’accordo - spiega Eurofighter - garantisce in un sol colpo centomila posti di lavoro in Europa e la produzione «ben dentro al prosimo decennio», ma lascia aperta anche la possibilità di esportazioni in paesi che comprendono Svizzera, India, Giappone, Romania, Grecia e Turchia. Altre «opportunità» esistono in Corea del Sud, Bulgaria, Croazia e altri paesi. BAE Systems calcola in due miliardi di euro la propria quota del contratto, mentre due giorni fa Pier Francesco Guarguaglini aveva parlato di 2,88 mld per Finmeccanica. Gli altri 4,12 mld riguardano EADS ed i motoristi.
Il contratto-quadro per l’Eurofighter comprendeva per le quattro nazioni partner 620 aerei. Con il contratto di produzione odierno ne sono stati ordinati 472, lasciandone 148 per una eventuale Tranche 3B.
Dedalonews :)
Secondo il generale Antonino Altorio, direttore generale di NETMA (al centro nella foto), il contratto «costituisce il riferimento per i relativi contratti di supporto logistico che sono fondamentali per garantire la disponibilità delle flotte riducendo nel contempo, in misura significativa, il costo del supporto durante il servizio.»
«La firma della terza tranche del programma Eurofighter, da parte delle quattro nazioni partner, ribadisce la scelta strategica di investire nell’alta tecnologia per ottenere ritorni più significativi nel lungo periodo, sia dal punto di vista industriale che occupazionale», ha commentato in una nota l’a.d. di Alenia Aeronautica Giovanni Bertolone. «Oggi l’Eurofighter, il più efficace aereo di difesa di nuova generazione, è anche il principale programma di collaborazione industriale in Europa. Inoltre, rispetto ai suoi concorrenti, e a fronte di un più basso costo di sviluppo, il Typhoon garantisce l’indipendenza della nostra industria nello sviluppo dei settori d’innovazione e un notevolissimo impatto economico a livello nazionale ma anche regionale, in particolare in Piemonte e in Puglia.»
L’accordo - spiega Eurofighter - garantisce in un sol colpo centomila posti di lavoro in Europa e la produzione «ben dentro al prosimo decennio», ma lascia aperta anche la possibilità di esportazioni in paesi che comprendono Svizzera, India, Giappone, Romania, Grecia e Turchia. Altre «opportunità» esistono in Corea del Sud, Bulgaria, Croazia e altri paesi. BAE Systems calcola in due miliardi di euro la propria quota del contratto, mentre due giorni fa Pier Francesco Guarguaglini aveva parlato di 2,88 mld per Finmeccanica. Gli altri 4,12 mld riguardano EADS ed i motoristi.
Il contratto-quadro per l’Eurofighter comprendeva per le quattro nazioni partner 620 aerei. Con il contratto di produzione odierno ne sono stati ordinati 472, lasciandone 148 per una eventuale Tranche 3B.
Dedalonews :)