c.m.g
30-07-2009, 14:38
giovedì 30 luglio 2009
Roma - I malware travestiti da antivirus si stanno diffondendo (http://software.silicon.com/malware/0,3800003100,39470595,00.htm) così velocemente nei computer che, guardando ai dati diffusi da PandaLabs, si potrebbe parlare di pandemia.
Secondo lo studio elaborato dai produttori di Panda Antivirus circa il 3-4 per cento dei computer da loro analizzati sarebbero infetti: integrando le stime con le statistiche fornite da Forrester si calcolano 25 milioni di computer con finti programmi antivirus. Molto superiore dunque alla stima (http://punto-informatico.it/2484174/PI/News/malware-dilagano-falsi-antivirus.aspx) di un milione di PC infetti effettuata nel 2008 da Microsoft.
Mentre nel primo quarto del 2008 erano solo mille i malware che si spacciavano per antivirus, evidenzia l'analisi, in un anno sono cresciuti fino a 111mila e nel secondo quarto del 2009 saranno 374mila.
Secondo un rapporto (http://www.finjan.com/Content.aspx?id=1367) di Finjan i distributori di finti antivirus possono guadagnare in un giorno anche 11mila dollari e complessivamente il business genererebbe all'incirca 5 milioni (http://www.pcworld.com/businesscenter/article/154378/microsoft_yanks_fake_security_software.html) di dollari l'anno.
Sfruttando l'ingenuità di alcuni utenti, questi software si spacciano per antivirus e provvedono ad un'analisi del computer (in automatico). A questo punto infettano loro stessi il PC e provvedono ad informare l'utente della minaccia: la soluzione, un tempestivo aggiornamento, è offerta per la modica cifra (media fra i vari "operatori del settore") di 50 dollari per una licenza annuale o 80 per una vitalizia. E circa il 3 per cento delle vittime ci casca.
Sean-Paul Correll, ricercatore di PandaLab, ha sottolineato come il consumatore sia ingannato facilmente, anche perché "un legittimo programma antivirus non eseguirebbe mai uno scan senza il consenso dell'utente".(C.T.)
Fonte: Punto Informatico - brevi (http://punto-informatico.it/2686174/PI/Brevi/pandemia-dei-finti-antivirus.aspx)
Roma - I malware travestiti da antivirus si stanno diffondendo (http://software.silicon.com/malware/0,3800003100,39470595,00.htm) così velocemente nei computer che, guardando ai dati diffusi da PandaLabs, si potrebbe parlare di pandemia.
Secondo lo studio elaborato dai produttori di Panda Antivirus circa il 3-4 per cento dei computer da loro analizzati sarebbero infetti: integrando le stime con le statistiche fornite da Forrester si calcolano 25 milioni di computer con finti programmi antivirus. Molto superiore dunque alla stima (http://punto-informatico.it/2484174/PI/News/malware-dilagano-falsi-antivirus.aspx) di un milione di PC infetti effettuata nel 2008 da Microsoft.
Mentre nel primo quarto del 2008 erano solo mille i malware che si spacciavano per antivirus, evidenzia l'analisi, in un anno sono cresciuti fino a 111mila e nel secondo quarto del 2009 saranno 374mila.
Secondo un rapporto (http://www.finjan.com/Content.aspx?id=1367) di Finjan i distributori di finti antivirus possono guadagnare in un giorno anche 11mila dollari e complessivamente il business genererebbe all'incirca 5 milioni (http://www.pcworld.com/businesscenter/article/154378/microsoft_yanks_fake_security_software.html) di dollari l'anno.
Sfruttando l'ingenuità di alcuni utenti, questi software si spacciano per antivirus e provvedono ad un'analisi del computer (in automatico). A questo punto infettano loro stessi il PC e provvedono ad informare l'utente della minaccia: la soluzione, un tempestivo aggiornamento, è offerta per la modica cifra (media fra i vari "operatori del settore") di 50 dollari per una licenza annuale o 80 per una vitalizia. E circa il 3 per cento delle vittime ci casca.
Sean-Paul Correll, ricercatore di PandaLab, ha sottolineato come il consumatore sia ingannato facilmente, anche perché "un legittimo programma antivirus non eseguirebbe mai uno scan senza il consenso dell'utente".(C.T.)
Fonte: Punto Informatico - brevi (http://punto-informatico.it/2686174/PI/Brevi/pandemia-dei-finti-antivirus.aspx)