xcdegasp
27-07-2009, 12:16
Telecom Italia sigla un accordo con Cgil, Cisl e Uil sui contratti di solidarietā per il 1254, duramente contestato da Snater, Ugl e Cub.
http://www.zeusnews.com/immagini/010722-solidarieta.jpg
Telecom Italia ha distribuito 1,5 miliardi di utili in primavera, ha erogato in due anni 70 milioni di euro ai suoi manager e quadri di premi e bonus, una quarantina di milioni di euro di liquidazione agli ex manager della gestione Tronchetti, ha incassato 300 milioni di euro in pių di canone all'anno, ha tagliato investimenti, vende in Italia e all'estero pezzi importanti del gruppo, ha incassato due miliardi di euro di bond sul mercato finanziario internazionale.
Un'azienda del genere ha bisogno di utilizzare ammortizzatori sociali come i contratti di solidarietā? Ne ha diritto? Si tratta di un "finanziamento dello Stato agli azionisti" e l'azienda "privatizza i profitti e socializza le perdite"? Questa č la posizione i sindacati di base della Telecom FlmUniti e Cub-Cobas e lo Snater, in compagnia dell'Ugl.
Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto l'accordo che prevede l'applicazione per due anni del contratto di solidarietā a 1.050 dipendenti della "Directory Assistance" di Telecom Italia, senza mettere per iscritto nessun impegno aziendale per la riqualificazione e la ricollocazione professionale di questi lavoratori che, pur godendo di un buon sostegno da parte dell'Inps, perderanno mediamente 4.000 euro all'anno rispetto agli altri 55.000 loro colleghi in Telecom. Ce n'era davvero bisogno?
Sono tutte domande che in questo scorcio d'estate arroventeranno il clima interno a Telecom, anche se dirigenti sindacali Cgil, Cisl e Uil - oltre che lo stesso Bernabč - sono quasi unanimi nel definirlo un buon accordo; e anche il ministro Sacconi che lo ha favorito fortemente.
La risposta č che, fin dall'inizio, il sindacato confederale non ha attaccato frontalmente ma praticamente ha fatto suo, senza riserve, l'assunto di Telecom Italia che si tratterebbe di "personale poco scolarizzato, ammalato, con troppi carichi familiari".
Lo strumento dei contratti di solidarietā, poco usato fino all'odierna crisi, non ha mai visto opporsi lavoratori in cause legali; ma probabilmente gruppi di lavoratori potrebbero far causa a Telecom Italia per discriminazione.
Rimane comunque il fulcro dell'operazione, che Bernabč ha voluto riconfermare, il dimagrimento degli organici con ulteriori 4.000 fuoriuscite che Telecom Italia vuole realizzare nel prossimo biennio.
Pier Luigi Tolardo - Quelli di Zeus
Fonte: http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=10722&numero=999
http://www.zeusnews.com/immagini/010722-solidarieta.jpg
Telecom Italia ha distribuito 1,5 miliardi di utili in primavera, ha erogato in due anni 70 milioni di euro ai suoi manager e quadri di premi e bonus, una quarantina di milioni di euro di liquidazione agli ex manager della gestione Tronchetti, ha incassato 300 milioni di euro in pių di canone all'anno, ha tagliato investimenti, vende in Italia e all'estero pezzi importanti del gruppo, ha incassato due miliardi di euro di bond sul mercato finanziario internazionale.
Un'azienda del genere ha bisogno di utilizzare ammortizzatori sociali come i contratti di solidarietā? Ne ha diritto? Si tratta di un "finanziamento dello Stato agli azionisti" e l'azienda "privatizza i profitti e socializza le perdite"? Questa č la posizione i sindacati di base della Telecom FlmUniti e Cub-Cobas e lo Snater, in compagnia dell'Ugl.
Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto l'accordo che prevede l'applicazione per due anni del contratto di solidarietā a 1.050 dipendenti della "Directory Assistance" di Telecom Italia, senza mettere per iscritto nessun impegno aziendale per la riqualificazione e la ricollocazione professionale di questi lavoratori che, pur godendo di un buon sostegno da parte dell'Inps, perderanno mediamente 4.000 euro all'anno rispetto agli altri 55.000 loro colleghi in Telecom. Ce n'era davvero bisogno?
Sono tutte domande che in questo scorcio d'estate arroventeranno il clima interno a Telecom, anche se dirigenti sindacali Cgil, Cisl e Uil - oltre che lo stesso Bernabč - sono quasi unanimi nel definirlo un buon accordo; e anche il ministro Sacconi che lo ha favorito fortemente.
La risposta č che, fin dall'inizio, il sindacato confederale non ha attaccato frontalmente ma praticamente ha fatto suo, senza riserve, l'assunto di Telecom Italia che si tratterebbe di "personale poco scolarizzato, ammalato, con troppi carichi familiari".
Lo strumento dei contratti di solidarietā, poco usato fino all'odierna crisi, non ha mai visto opporsi lavoratori in cause legali; ma probabilmente gruppi di lavoratori potrebbero far causa a Telecom Italia per discriminazione.
Rimane comunque il fulcro dell'operazione, che Bernabč ha voluto riconfermare, il dimagrimento degli organici con ulteriori 4.000 fuoriuscite che Telecom Italia vuole realizzare nel prossimo biennio.
Pier Luigi Tolardo - Quelli di Zeus
Fonte: http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=10722&numero=999