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View Full Version : BOLOGNA: AZIENDA LO METTE IN MOBILITA', OPERAIO SI IMPICCA


Sinclair63
24-07-2009, 16:32
Bologna, 24 lug. - (Adnkronos) - La crisi coniugale lo aveva fiaccato, ma l'annuncio della mobilita' decisa dalla sua azienda e' stato fatale. Per questo un operaio di 32 anni si e' tolto la vita impiccandosi nella sua abitazione di Castel San Pietro, in provincia di Bologna. L'uomo lavorava per la Chloride di Poggio Piccolo di Castel Guelfo, sempre nel Bolognese, che aveva aperto la procedura di mobilita'. Chloride Italia fa parte della multinazionale Chloride Group PLC, fondata nel 1891 e leader nelle soluzioni per la qualita' dell'energia elettrica tra cui anche la progettazione, produzione e commercializzazione di gruppi di continuita'. :(

Fonte: http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/cronaca/2009/07/24/AM2xuBmC-bologna_azienda_mobilita.shtml

OUTATIME
24-07-2009, 16:34
Il nostro è un UPS Chloride... :(

Poretto....

^TiGeRShArK^
24-07-2009, 17:12
:(

scorpionkkk
24-07-2009, 18:55
Comunicato Stampa del gruppo chloride al 18 giugno 2009

Comunicato stampa
Il Gruppo Chloride segna un +22% di fatturato
Il Gruppo Chloride, multinazionale quotata al London Stock Exchange e leader nelle soluzioni di energia sicura, ha reso noti i risultati finanziari relativi all’anno fiscale 2008/2009 conclusosi il 31 marzo 2009. Il fatturato complessivo è di 326,7 milioni di sterline inglesi con una crescita del 22% rispetto all’anno precedente. Un trend positivo, alla luce dell’attuale congiuntura economica critica.
Castel Guelfo (BO), giugno 2009

Non dico altro. :mad:

Sinclair63
24-07-2009, 20:25
Comunicato Stampa del gruppo chloride al 18 giugno 2009

Comunicato stampa
Il Gruppo Chloride segna un +22% di fatturato
Il Gruppo Chloride, multinazionale quotata al London Stock Exchange e leader nelle soluzioni di energia sicura, ha reso noti i risultati finanziari relativi all’anno fiscale 2008/2009 conclusosi il 31 marzo 2009. Il fatturato complessivo è di 326,7 milioni di sterline inglesi con una crescita del 22% rispetto all’anno precedente. Un trend positivo, alla luce dell’attuale congiuntura economica critica.
Castel Guelfo (BO), giugno 2009


Non dico altro. :mad:

:eek:

blamecanada
24-07-2009, 20:43
Ma e se fosse stata in perdita, allora questa morte sarebbe forse stata una “inevitabile tragedia”?

Le aziende si comportano secondo i criteri del mercato, che possono piacere o non piacere (a me non piacciono), ma sono noti, e non ci si può lamentare solo quando questi dànno esito a tragedie.
Quest'azienda si è comportata esattamente come si comportano pressoché tutte le aziende.
Quindi, o si critica il modus operandi di tutte le aziende (e quindi il sistema capitalista in sé), oppure si propongono meccanismi all'interno del sistema capitalista che evitino queste situazioni (come dei meccanismi di sicurezza sociale).
Invece è assolutamente inconcludente pensare che le aziende si comportano in modo filantropico, quelle che lo facessero sarebbero poco concorrenziali e tendenzialmente fallirebbero, quindi è impossibile.

Per carità, il rammarico è legittimo, ma invito tutti a proporre soluzioni ai problemi. Se ci s'indigna quando avvengono le tragedie, e poi si lascia tutto com'è, queste continueranno ad avvenire. È moralismo inconcludente.

scorpionkkk
24-07-2009, 20:55
Ma e se fosse stata in perdita, allora questa morte sarebbe forse stata una “inevitabile tragedia”?

Le aziende si comportano secondo i criteri del mercato, che possono piacere o non piacere (a me non piacciono), ma sono noti, e non ci si può lamentare solo quando questi dànno esito a tragedie.
Quest'azienda si è comportata esattamente come si comportano pressoché tutte le aziende.
Quindi, o si critica il modus operandi di tutte le aziende (e quindi il sistema capitalista in sé), oppure si propongono meccanismi all'interno del sistema capitalista che evitino queste situazioni (come dei meccanismi di sicurezza sociale).
Invece è assolutamente inconcludente pensare che le aziende si comportano in modo filantropico, quelle che lo facessero sarebbero poco concorrenziali e tendenzialmente fallirebbero, quindi è impossibile.

Per carità, il rammarico è legittimo, ma invito tutti a proporre soluzioni ai problemi. Se ci s'indigna quando avvengono le tragedie, e poi si lascia tutto com'è, queste continueranno ad avvenire. È moralismo inconcludente.
Qui non si sta parlando del banale adagio "tieniti gli operai che non ti servono e guai a chi li tocca".
Si sta bensì riflettendo sulla pervasività della parte manageriale oramai in onanismo compulsivo tanto da rendere cronici meccanismi di ristrutturazione e di mobilità anche in fase espansiva o, peggio, meccanismi di inganno nei confronti del mercato nascondendo magari i tagli necessari sotto le pieghe degli annunci entusiastici.
Secondo me si sta andando troppo oltre e lo si vede dai presunti colloqui delle aziende di consulenza ai disoccupati quando non esistono posizioni perchè "cosi facciamo vedere che non risentiamo della crisi".
Questa è la mia riflessione.

Meccanismi tra l'altro marginalmente utili al benessere dell'azienda che è diventata sempre più un organismo astratto di origine divina piuttosto che un insieme di professionisti organizzatisi per ottenere un profitto da un'attività.

Io ho notato anche rispetto a quando ero piccolo (e quindi poco più di 20 anni fa) una feroce spersonalizzazione del lavoro che si è allontanato totalmente dalla competenza e dalla professionalità verso la semplice esistenza numerica funzionale ai meccanismi finanziari e totalmente distorta dalla parte produttiva che al massimo si delocalizza e si copia. Non mi piace.

blamecanada
24-07-2009, 21:19
Quello che dici è tutto giusto, ma il problema è cosa fare concretamente.

Un'azienda stando al libero mercato ha tutto il diritto di licenziare i suoi dipendenti, fatte salve eventuali limitazioni per legge (come l'articolo 18), e non deve giustificare in alcun modo le proprie scelte economiche.

Ogni licenziamento è una potenziale vita distrutta ed un potenziale suicidio, il problema è cosa fare per evitare tutto ciò, e questo è un problema politico.
Per questo, se proprio non si vuole cambiare sistema economico, andrebbero perlomeno sviluppato sistemi di sicurezza sociale.

Per quanto riguarda le tue considerazioni sull'evolversi della gestione aziendale, penso siano sensati, tuttavia m'interessano poco, forse perché sono un estremista.

marchigiano
25-07-2009, 00:19
Ogni licenziamento è una potenziale vita distrutta ed un potenziale suicidio, il problema è cosa fare per evitare tutto ciò, e questo è un problema politico.
Per questo, se proprio non si vuole cambiare sistema economico, andrebbero perlomeno sviluppato sistemi di sicurezza sociale.

be un momento... intanto bisognerebbe cambiare l'idea di fondo che un licenziamento è una vita distrutta... e che cavolo... troverai un altro lavoro no?

problema del trovare lavoro: perchè è difficile farsi assumere a tempo indeterminato? perchè le aziende non vogliono averti sulle spalle in momenti di difficoltà e non potranno licenziarti a causa di leggi restrittive

la stessa azienza ha usato la scusa della crisi per poter licenziare chi non poteva in momenti di non-crisi

basterebbe eliminare l'art.18 per ridare slancio alle assunzioni, in caso di licenziamento, uno stipendio garantito per 12-18 mesi fa stare traquilla la persona di trovare un nuovo lavoro con le assunzioni facilitate dall'assenza di pesanti vincoli